REGOLAMENTO D ISTITUTO
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- Antonia Tommasina Alessi
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO 16 CD CEGLIE - SM MANZONI LUCARELLI Cod. mecc. BAIC Via D.co Di Venere, 21/ BARI-CEGLIE Tel Fax REGOLAMENTO D ISTITUTO Art. 1. Regolamento dei laboratori 1. Mantenere un comportamento corretto, sia per la propria sicurezza che per evitare eventuali danni 2. Per iniziare a lavorare con gli strumenti a disposizione è necessaria l'approvazione dell'insegnante 3. Se non si riesce a proseguire il proprio lavoro, o se si hanno dei dubbi, è necessario consultare l' insegnante 4. Ricordare sempre di salvare i propri lavori nella cartella che è stata assegnata o sul dischetto prima di cancellare o salvare il lavoro verificare bene, o chiedere all'insegnante 1
2 5. Evitare di spostare o cancellare cartelle o file di altre persone 6. Non modificare la configurazione del computer (sfondi, suoni ecc.) 7. Non cancellare e non installare software 8. Comunicare all insegnante ogni problema (mancanza di inchiostro nelle stampanti, mancato funzionamento di apparecchiature, ecc.) 9. Accedere a Internet solo se si è autorizzati dal docente. È vietato scaricare giochi, suonerie, ascoltare radio, ecc. 10. Evitare di consumare all interno del laboratorio bevande o cibi o di introdurre qualsiasi altro prodotto che possa arrecare danni alle apparecchiature 11. Dopo la lezione spegnere il computer usando la procedura prevista e lasciare tutto ciò che si è usato in ordine (tastiera, stampante, computer, mouse, monitor, sedia, ecc.) 12. Ricordare che si è responsabili del materiale che è dato in uso 13. Ogni studente che sia riconosciuto responsabile di danneggiamento o asportazione di materiale didattico, sarà tenuto a risarcire il danno, fatto salvo il provvedimento di denuncia penale quando ne ricorrano gli estremi 14. Ogni studente è responsabile del proprio posto di lavoro: deve pertanto segnalare all insegnante qualunque guasto o danneggiamento risulti prima di avviare il proprio lavoro 15. Al termine della lezione l insegnante deve verificare che il laboratorio sia lasciato in perfetta efficienza, segnalando qualunque difetto di funzionamento per avviare gli opportuni interventi di manutenzione. 2
3 Art. 2. Regolamento palestra/luoghi adibiti ad attività motorie. L accesso in palestra o agli spazi adiacenti ai plessi dell Istituto deve avvenire solo con la presenza dell'insegnante. Ogni alunno è tenuto a: - Portare l occorrente necessario - Rispettare le norme igieniche (lavarsi, cambiarsi) - Essere educato e rispettoso nei confronti delle persone e dell ambiente in cui si è impegnati - Informare tempestivamente l insegnante in caso di infortunio o di malessere, anche lieve - Usare gli attrezzi solo con l autorizzazione dell'insegnante - Andare negli spogliatoi e/o ai servizi solo con l'autorizzazione dell'insegnante - Usare gli attrezzi e/o attrezzature in modo corretto evitando pericoli per sé e per gli altri (es.: non appendersi alle attrezzature, non spingere i compagni, non calciare violentemente i palloni, ecc.) - Non indossare accessori pericolosi per sé e per gli altri (es.: orologi, anelli, catene, ecc.) - Entrare nei locali in cui si trovano attrezzature, solo se autorizzato dall insegnante - Non imbrattare porte e altre superfici (all'inizio della lezione gli alunni devono avvertire immediatamente il docente di eventuali danni trovati in palestra, nei bagni o negli spogliatoi). 3
4 Art. 3. Funzionamento della biblioteca 1. Le biblioteche dell istituto sono a disposizione di tutte le componenti scolastiche 2. I libri saranno restituiti al docente della classe responsabile 3. Entro la fine del mese di maggio tutti i libri devono essere restituiti 4. Le opere in prestito non devono essere deteriorate né segnate in alcun modo 5. Chi le danneggia o non le restituisce entro quindici giorni dall eventuale sollecito, è tenuto a rimborsarne il costo. Art. 4. Criteri per utilizzazione di locali, beni o siti informatici La Scuola è una struttura inserita in un contesto urbanistico e sociale, che deve garantire a tutti gli alunni di formarsi nelle migliori condizioni ambientali e educative e, compatibilmente con la preminente attività didattica, deve consentire la fruibilità dei servizi educativi, culturali e sportivi da parte della comunità (secondo il concetto dell educazione permanente) e assicurare il coordinamento e la migliore utilizzazione delle attrezzature. I locali scolastici sono adibiti a esclusivo uso della scuola con tutte le garanzie igieniche e sanitarie che derivano dalla convivenza comunitaria di persone particolarmente e facilmente vulnerabili. Il Consiglio di Istituto demanda al Dirigente Scolastico l incarico di vagliare la concessione d uso dei locali scolastici e delle palestre a enti, associazioni o società che operano nell interesse della collettività locale per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile, sempre che non pregiudichino il normale svolgimento dell attività didattica e che rispettino le garanzie suddette. Gli oneri per la vigilanza e la pulizia dei locali scolastici sono a carico dell Ente richiedente secondo criteri stabiliti dall amministrazione Comunale. 4
5 Qualora si dovesse riscontrare il mancato rispetto delle condizioni sopra determinate sarà data comunicazione all amministrazione Comunale per i provvedimenti del caso; in caso di ulteriore inosservanza sarà negata ogni autorizzazione all ente o associazione responsabile. Enti e associazioni che accedono agli edifici in orario extra - scolastico, in assenza di personale incaricato della vigilanza e della custodia delle strutture sono responsabili dell apertura e della chiusura degli edifici nonché dell eventuale accesso agli stessi da parte di estranei non autorizzati e di eventuali danni che questi possano arrecare a strutture o attrezzature scolastiche. Si nega la concessione dei locali scolastici qualora le attività da svolgere possano assumere carattere propagandistico in vista di votazioni popolari e/o consentano evidente scopo di lucro a chi ne fa richiesta e utilizzo. Si declina ogni responsabilità per eventuali incidenti o infortuni che dovessero accadere agli utenti e a terzi durante l uso della palestra, delle strutture, degli impianti e dei servizi. Art. 5. Diffusione di materiale informativo all interno della scuola. Qualsiasi azione promozionale di sola vendita deve svolgersi al di fuori dalla scuola. La propaganda nella scuola deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico che di volta in volta valuterà l assenza di prevalente scopo di lucro, l esistenza di finalità educative e che si tratti di iniziative rivolte agli alunni o ai loro genitori in quanto tali. Gli insegnanti sono autorizzati e tenuti alla distribuzione soltanto se, insieme al materiale da distribuire, perverrà al plesso una copia vistata dal Dirigente Scolastico. Il materiale di cui si consente la distribuzione agli alunni è il seguente: - comunicazioni e documenti dell Istituto Comprensivo e delle superiori autorità scolastiche; - comunicazioni e documenti di tutti gli organi collegiali interni ed esterni all Istituto e di Associazioni di genitori costituite e riconosciute; - materiali e avvisi prodotti da scuole o istituti e iniziative concernenti la scuola; - comunicazioni degli EE.LL., delle Aziende Sanitarie, delle Associazioni Culturali e Sociali del territorio, delle Parrocchie, finalizzate a compiti organizzativi di raccordo e di informazione; - materiali di informazione relativi a manifestazioni sportive o culturali organizzate e gestite da enti che non perseguano fini di lucro. 5
6 In casi di particolare urgenza e per il ripetersi di iniziative già precedentemente autorizzate provvederà la Giunta Esecutiva in base ai criteri suddetti con l obbligo di riferire al Consiglio in occasione della prima riunione. In ogni caso ogni azione di propaganda e di distribuzione di materiale deve essere autorizzata dal Capo d istituto. Sono ammesse forme di sponsorizzazione di attività educativo didattiche, se necessario valutate eventualmente dal Collegio Docenti. Art.6. Regolamento generale per lo svolgimento delle visite guidate All interno della normale programmazione didattico-educativa, le visite guidate sono molto importanti come centri di interesse per tutta l attività scolastica. Vengono proposte all assemblea di classe e approvate dal Consiglio d Istituto. Le escursioni sul territorio vengono autorizzate dalla famiglia con apposito modulo. 1. All inizio dell anno scolastico i docenti acquisiscono il parere non vincolante dei genitori sulle proposte di destinazione delle visite guidate proposte dai docenti. 2. Gratuità: ne usufruiscono tutti gli alunni in situazione di handicap. 3. I rappresentanti di classe non partecipano alle visite istruttive degli alunni come accompagnatori, può partecipare un solo rappresentante del Consiglio di Istituto, a turno che sarà l osservatore durante la visita istruttiva, sempre che ci sia la capienza dei posti. 4. I collaboratori scolastici (1 per pullman) partecipano gratuitamente, compatibilmente con la vigilanza nel plesso di competenza ed hanno precedenza sulla partecipazione dei rappresentanti membri del Consiglio. 5. La revoca, da parte delle famiglie, alla partecipazione alla visita guidata non dà diritto al rimborso, dopo il versamento della quota. 6. Nel caso in cui la ditta vincitrice della gara di appalto non dia la disponibilità per la data comunicata dalla scuola la stessa scuola potrà avvalersi delle altre ditte partecipanti alla gara secondo una graduatoria già stabilita in sede di gara d appalto. 7. In caso di particolari manifestazioni delle Scuole si potranno diminuire le ore di attività scolastiche riferite alla stessa data, tuttavia le stesse ore verranno recuperate nel periodo immediatamente successivo con prolungamento orario delle attività scolastiche per alcuni giorni. 8. Si sottolinea che deve essere assicurata la vigilanza di un docente per ogni gruppo di 15 alunni. 6
7 Il presente Regolamentoi dell Istituto Comprensivo 16 C.D.- S.M. Manzoni-Lucarelli viene definitivamente adottato dal Consiglio di Istituto in data dopo aver acquisito il parere favorevole del Collegio dei Docenti in data. FUNZIONE STRUMENTALE DIRIGENTE SCOLASTICO Laricchia Rosa Prof.ssa Raimondi Laura (Docente Scuola Primaria) COADIUVATA DA: Favia Rosanna (Docente Sc.Sec.1 grado) Di Corato Patrizia (Docente Scuola Infanzia) 7
8 REGOLAMENTO D ISTITUTO (Tab. A-B-C-D-E) Tabella A Infrazioni inerenti alla FREQUENZA Doveri Infrazioni Sanzioni e procedure Soggetto che sanziona (Art. 3 dello Statuto) ai Doveri Frequenza Infrazioni meno gravi 1) Assenze e ritardi ingiustificati. 2) Ritardo nella giustificazione o nella controfirma di note e di comunicazioni. 1-2a) Richiamo verbale dal 3 giorno di ritardo e annotazione sul registro di classe. 1-2b) Comunicazione per iscritto alla famiglia o comunicazione telefonica in caso di reiterazione. 1-2a) Docente della prima ora. 1-2b) Coordinatore di classe. Frequenza Infrazioni più gravi 3) Elevato numero di assenze. 4) Elevato numero di ritardi. 3-4) Comunicazione ai genitori tramite lettera. 3-4) Coordinatore di classe. 8
9 Tabella B Infrazioni inerenti al RISPETTO DEGLI ALTRI Doveri (Art.3 dello Statuto) Infrazioni ai doveri Sanzioni e procedure Soggetto che sanziona 1)Comportamento che garantisce l armonico svolgimento delle lezioni e le relazioni sociali. 1a) Insulti e uso di termini offensivi tra studenti. 1b) Interruzioni continue del ritmo delle lezioni. 1c) Scarsa cura del materiale altrui. 1d) Atti o parole che consapevolmente tendono ad emarginare altri studenti. 1e) Dimenticanza del materiale scolastico. 1f) Non rispetto delle consegne a scuola e a casa. 1g) Spostarsi senza permesso nell aula e nell edificio. Infrazioni meno gravi Ammonizione in classe _Colloquio individuale con l alunno. _Nota sul registro e sul diario Casi reiterati _Coinvolgimento della famiglia _Lavoro didattico extra Il Docente dell ora di lezione che annota sul registro di classe Il Coordinatore di Classe e il Consiglio di Classe 2)Comportamento che garantisce il rispetto dei compagni, docenti, personale non docente. 2a) Ricorso alla violenza o ad atti che mettono in pericolo l incolumità altrui. 2b) Utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui. 2c) Falsificazione della firma del libretto personale. 2d) Furto. Colloquio con la famiglia Casi reiterati -Eventuale sospensione -Divieto di partecipazione alle gite di istruzione -Il Coordinatore di classe informa il C. di Classe alla presenza dei genitori. Il C. di Classe allargato per sospensioni inferiori ai 15 gg. Il C. di Istituto per sospensioni superiori ai 15gg. 3)Utilizzazione del materiale on pertinente alle attività o pericolose. -Nota sul registro Convocazione della famiglia -Eventuale sospensioni -Il Coordinatore di classe informa il C. di classe alla presenza dei genitori. Il C. di Classe allargato per sospensioni inferiori ai 15gg. Il c. di Istituto per sospensioni superiori ai 15gg. 9
10 Tabella C Infrazioni inerenti al RISPETTO DELLE STRUTTURE E ATTREZZATURE DIDATTICHE Doveri (art.3 dello Statuto) Infrazioni ai doveri Sanzioni e Procedure Soggetto che sanziona Infrazioni meno gravi: -Richiamo verbale e annotazione sul registro. - Il Docente presente in classe nell ora dell accaduto. Rispetto delle strutture e attrezzature didattiche 1) Incisioni di banchi, porte e muri. 2) Aule e spazi lasciati in condizione di disordine e scarsa pulizia dell ambiente e pregiudicarne il successivo utilizzo. -Comunicazione alla famiglia. -Attività di studio aggiuntive. -Intervento del D.S. -Il Coordinatore di Classe informa il C. di Classe alla presenza dei Genitori. -Il C. di Classe allargato per sospensioni inferiori ai 15gg. Infrazioni più gravi: 3) Danneggiamento delle strutture di laboratorio. 4) Danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, attrezzi, suppellettili nelle palestre, ecc.) 5) Danneggiamento volontario e reiterato di attrezzature e strutture. -Riparo del danno in forma specifica di pulitura delle suppellettili e dei locali. -Risarcimento economico del danno. -Sospensione temporanea. -Il Consiglio d Istituto per sospensioni superiori ai 15gg. -L Ufficio Tecnico che definisce l ammontare del danno. 10
11 Tabella D Infrazioni inerenti al RISPETTO DELLE NORME SULLA SICUREZZA E SULLA SALUTE Doveri Infrazioni Sanzioni e Procedure Soggetto che sanziona (art.3 dello Statuto) ai doveri Rispetto delle norme di sicurezza e delle norme che tutelano la salute. 1) Lancio di oggetti contundenti. 2) Violazione intenzionale delle norme di sicurazza e dei regolamenti degli spazi attrezzati. 3) Introduzione nella scuola di alcoolici o droghe. -Richiamo verbale e annotazione sul registro. -Comunicazione alla famiglia. -Sospensione temporanea. -Il Coordinatore di classe informa il C. di Classe alla presenza dei genitori. -Il C. di classe allargato per sospensioni inferiori ai 15gg. -Il consiglio d Istituto per sospensioni superiori ai 15gg. 4) Infrazione al divieto di fumo. 11
12 Tabella E Infrazioni inerenti al RISPETTO DEL REGOLAMENTO SCOLASTICO Doveri Infrazioni Sanzioni e Procedure Soggetto che sanziona (art.3 dello Statuto) ai doveri Rispetto del regolamento d Istituto nelle visite guidate e viaggio d istruzione. (In riferimento all art.1 dello Statuto) 1) Alzarsi dal proprio posto in pullman. 2) Mangiare e bere in pullman. 3) Conversare ad alta voce e fare confusione durante il viaggio. Richiamo orale e comunicazione alla famiglia. Docente accompagnatore che, al rientro, coinvolge il Consiglio di Classe. 4) Allontanarsi dal gruppo durante le visite. Rispetto del regolamento d Istituto durante il trasporto nel pulmino SCUOLABUS 1) Infrazioni inerenti al rispetto degli altri. La scuola non risponde delle infrazioni che avvengono fuori degli ambienti didattici. Nei casi reiterati interverrà nel seguente modo: - Ammonizione in classe -Colloquio individuale con l alunno -Nota sul registro e sul diario --Coinvolgimento della famiglia -Lavoro didattico extra Il Coordinatore di classe e il Consiglio di Classe Le Sanzioni elencate nel Regolamento potranno essere commutate dal Consiglio di Classe in altri interventi più idonei al percorso didattico-educativo dell alunno. 12
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