le ragioni del progetto
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- Antonia Falco
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2 le ragioni del progetto 2 La presente iniziativa nasce dell esigenza di informare e sensibilizzare le giovani generazioni sul tema del Diritto all educazione come strumento di promozione dello sviluppo umano e lotta alla povertà. Il Diritto all Educazione diviene il punto di partenza di un percorso di progressivo avvicinamento alle realtà dei Paesi in Via di Sviluppo che, partendo dal territorio comune rappresentato dall esperienza scolastica, vuole mettere in luce similitudini, differenze e problematiche peculiari e costruire un ponte tra realtà socio-culturali diverse. Il progetto mira al coinvolgimento di quelle realtà scolastiche di periferia, scuole medie superiori, che sperimentano le difficoltà legate agli alti livelli di dispersione scolastica. Il fenomeno della dispersione scolastica, che nelle sue manifestazioni rappresenta la negazione del diritto all educazione, è stato scelto poiché in esso si intrecciano dimensioni diverse: non solo il degrado sociale, il disagio economico, la povertà culturale, le problematiche intra-familiari, ma anche la perdita di efficacia della scuola e delle varie agenzie formative. Tale problematica rappresenterà il terreno comune per avvicinarsi alla realtà degli studenti lavoratori in Bolivia. Lo scopo è quello di creare occasioni in cui l intercultura possa essere esercitata a partire da un esperienza comune. Le concrete esperienze nel mondo della scuola in Italia e Bolivia e le difficoltà incontrate nel garantire il Diritto all Educazione costituiranno una relazione di solidarietà e di conoscenza reciproca che avvicini gli studenti italiani alla realtà degli adolescenti lavoratori boliviani aumentandone la consapevolezza e l impegno. Il progetto Scuola amica si configura come Associazione Temporanea di Scopo con il comitato italiano per l UNICEF che da anni si impegna a fondo sul tema del Diritto all Educazione ed a questo interesse sul tema e all opera di sensibilizzazione accompagna l impegno concreto sul terreno attraverso progetti nei settori dell istruzione e della formazione realizzati nei PVS.
3 contesto d intervento 3 Il contesto di riferimento entro il quale si colloca la presente iniziativa è rappresentato dal programma Verso una scuola amica delle bambine e dei bambini, iniziativa promossa per l anno in Italia dall UNICEF e incentrata sul tema dei diritti dell infanzia e dell adolescenza. L obiettivo perseguito tanto dal programma quanto dal presente progetto è di attivare una serie di processi mirati a rendere le scuole luoghi fisici e relazionali nei quali i diritti dei bambini e dei ragazzi siano concretamente vissuti e si realizzi dunque una condizione a loro misura. Ciò è ottenibile solo attraverso un sistema organico di interventi sociali e politici al fine di dare a tutte le bambine, i bambini e gli adolescenti uguali opportunità di sviluppare nel modo più completo la propria personalità, le proprie facoltà e attitudini. In questa prospettiva, l educazione rappresenta, sia nel Nord che nel Sud del mondo, lo strumento privilegiato per consentire a uomini e donne di occupare un posto centrale nei processi di sviluppo partecipando in modo consapevole alla vita della comunità e divenendo soggetti attivi della società civile. Si ribadisce così il ruolo fondamentale dell educazione come strumento di promozione dello sviluppo umano inteso come un processo di ampliamento della gamma di scelte della gente secondo la definizione datane agli inizi degli anni Novanta dallo UNDP: il benessere di un paese non può essere valutato solo in relazione al reddito o alle ricchezze materiali ma deve tenere conto di altri fondamentali aspetti della qualità della vita. La collaborazione tra Ricerca e Cooperazione e UNICEF trova uno dei suoi punti di forza nella condivisione dell approccio alle problematiche affrontate che unisce riflessione teorica, sensibilizzazione e attività sul campo. In passato tale collaborazione ha gia dato vita alla realizzazione di diverse iniziative di Educazione allo Sviluppo in Italia e attualmente vede in essere la realizzazione del programma Scuole Notturne in Bolivia, un progetto dedicato agli adolescenti lavoratori della località di El Alto che consente di offrire un opportunità di istruzione e formazione a ragazze e ragazzi che altrimenti sarebbero esclusi dal sistema scolastico. Da questa comune esperienza nasce l idea alla base del presente progetto, consistente nel tentativo di informare e sensibilizzare gli studenti italiani sulle realtà problematiche dei PVS a partire dalla presentazione di storie di vita di adolescenti lavoratori Boliviani in cui emergano le difficoltà ma anche le opportunità di crescita e miglioramento personale.
4 beneficiari 4 I gruppi target diretti del progetto sono rappresentati da: insegnanti di scuola media superiore; 900 studenti di scuola media superiore per il percorso laboratoriale; 120 studenti di scuola media superiore per il percorso laboratoriale su tecniche di realizzazione video facilitatori e animatori di sensibilizzazione; I gruppi target indiretti del progetto sono rappresentati da: le famiglie e i gruppi dei pari degli studenti coinvolti studenti delle Unità Educative Notturne a El Alto coinvolti nei gemellaggi virtuali e nelle attività della community. operatori/educatori delle Unità Educative Notturne a El Alto (Bolivia) coinvolti nei gemellaggi virtuali e nelle attività della community.
5 dati di sintesi 5 Obiettivi generali Educare all impegno e alla partecipazione favorendo negli studenti forme di cittadinanza attiva e di scambio interculturale con realtà dei PVS Informare e sensibilizzare i giovani sui meccanismi di Interdipendenza Nord-Sud e sulle dinamiche dei processi di sviluppo Obiettivo specifico Informare e sensibilizzare gli studenti di scuola media superiore sul ruolo che la promozione del Diritto all Educazione assolve nella formazione dell individuo e nella costruzione di scenari di sviluppo umano e sostenibile, con particolare riferimento al contesto boliviano Risultati attesi Informare e sensibilizzare insegnanti e studenti sul diritto all educazione e sulle problematiche dello sfruttamento del lavoro minorile Innescare meccanismi di coinvolgimento tra studenti per la lotta alla dispersione scolastica Promuovere l intercultura creando occasioni di condivisione tra adolescenti del Nord e del Sud del mondo Periodo e località di attuazione Costo, attori e quote di contribuzione Italia: Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Campania, Puglia Costo totale del progetto ,00 Ministero Affari Esteri 69,73 % Ricerca e Cooperazione 6,57 % Unicef 23,70 % Quadro dell apporto di RC
6 opportunità di partnership 6 Elaborazione di un Kit di Gioco: Gioco Italia La rielaborazione dei materiali sviluppati dai ragazzi permetterà a UNICEF e RC di realizzare, insieme agli studenti italiani, un kit di gioco contestualizzato nella realtà scolastica italiana. Si analizzeranno le analogie e le differenze relative al fenomeno della dispersione scolastica sia in Italia che in Bolivia, le dinamiche inerenti un educazione di qualità, la partecipazione e la cittadinanza attiva ,20 Elaborazione di un Kit di Gioco: Gioco Bolivia Compilazione di un kit didattico articolato in due sezioni di cui la prima sarà composta da una serie di schede informative sul Diritto all Educazione, lo sfruttamento del lavoro minorile e il tema dell istruzione di qualità; la seconda sezione sarà costituita da un gioco interattivo sul tema de la scuola amica in Bolivia attraverso il quale sensibilizzare sulla realtà educativa boliviana. Utilizzando le storie raccolte nel corso dell indagine sul campo come carte testimonianza, gli studenti verranno coinvolti in un role-playing attraverso il quale calarsi nella realtà degli adolescenti lavoratori di El Alto ,20
7 Ricerca e Cooperazione 7 Ricerca e Cooperazione è una ONG (organizzazione non governativa) italiana senza fini di lucro, impegnata nel settore della Cooperazione Internazionale a favore dei paesi del Sud del Mondo. In Europa promuove azioni di Educazione allo Sviluppo. Indipendente, di ispirazione laica, opera dal 1985 e si fonda sui valori della solidarietà e della dignità umana. Gli aspetti chiave dell attività di RC sono la salvaguardia e valorizzazione delle diversità a rischio di scomparsa, ovvero della biodiversità, culture indigene e patrimoni culturali, e la promozione dei diritti fondamentali delle persone, quali il diritto all alimentazione, all istruzione, alla salute, al lavoro, alla libertà di movimento e di espressione, alla good governance Ricerca e Cooperazione ONG-Onlus Via Savona 13/a Roma Per maggiori informazioni: Responsabile del progetto Paolo Carlini p.carlini@ongrc.org
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