Istituto Comprensivo di Leno Anno scolastico 2012/2013

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1 Istituto Comprensivo di Leno Anno scolastico 2012/2013 Azioni di Continuità Tra Bambini e Adulti

2 CONTINUITA Trasformare le capacità degli alunni in reali competenze. Attuando una concreta continuità educativa e didattica tra i diversi gradi scolastici, nel rispetto della specificità dei ruoli e delle funzioni. Se per continuità si intende non solo la condivisione degli obiettivi formativi, delle strategie e metodologie educative e didattiche, ma anche e soprattutto l accoglienza e l orientamento di tutti e di ciascuno dei bambini e delle bambine che vivono la nostra scuola, le occasioni di continuità non possono essere soltanto momenti di adempimento sovrastrutturale, ma devono essere occasioni che si trasformano in OPPORTUNITA per incontrarsi sul FARE e VIVERE la SCUOLA. La continuità è 1) Condivisione delle conoscenze e delle esperienze; consapevolezza rispetto ai compiti (dimensione funzionale ) 2) Comunicazione estesa dentro e fuori la scuola; buon livello di cooperazione (dimensione relazionale ) 3) Cooperazione come modello d azione; 4) Corresponsabilità, cioè messa in comune di buone pratiche. capacità di raccordo dei diversi attori con la scuola e la comunità (dimensione sociale )

3 QUALITA ORGANIZZATIVA ATTIVITA DI RACCORDO Alunni-Docenti Famiglia- Territorio dei vari ordini di scuola Funzioni Strumentali-Commissioni Didattica Integrazione Intercultura Il raccordo tra i vari ordini di scuola dovrebbe: Valorizzare le esperienze pregresse del bambino/ ragazzo, come risorsa da cui partire per progettare lo sviluppo integrale della sua personalità. Favorire un passaggio graduale e in continuità con il vissuto individuale. Attenuare disagi e difficoltà di adattamento alla nuova realtà scolastica

4 ASPETTATIVE / OBIETTIVI Il miglioramento del processo formativo globale del bambino/ragazzo attraverso: Il superamento della discontinuità e della frammentazione tra gli ordini di scuola e con la famiglia Interventi educativi coerenti, costanti e consapevoli Continuità didattica e relazionale che renda possibile la valorizzazione della differenziazione come occasione di crescita Pianificazione dei progetti e dei piani di intervento.

5 PARTIRE DAI RISULTATI OPPORTUNITA ED IDEE ( VALUTAZIONE FINALE INSEGNANTI CLASSI QUINTE ) Realizzare sempre progetti con contenuti che si possono integrare con le programmazioni didattiche e che entrambi gli ordini di scuola possano integrarsi con i lavori prodotti. Avviare laboratorio del metodo di studio, partendo dagli stessi contenuti, elaborandoli nelle diverse discipline. Partire da Novembre per periodi diversi dell anno. Uniformare maggiormente le attività per evitare confronti fra sezioni. Integrare maggiormente argomenti e/o attività di continuità con programmazione. OPPORTUNITA ED IDEE (VALUTAZIONE FINALE PROF. SCUOLA SECONDARIA 1 CLASSI PRIME E SECONDE) Gara di lettura tra classi 5 e prime della scuola secondaria. Lavoro e collaborazione tra insegnanti della scuola primaria e quelli della scuola secondaria per strutturare un metodo di studio sempre più adeguato ai contenuti. Attività volte ad acquisire un metodo di studio più adeguato ai contenuti che i ragazzi dovranno affrontare nella scuola secondaria di primo grado.

6 PROGETTI DA ATTUARE CONTINUITA SCUOLA PRIMARIA / INFANZIA CONTINUITA ORIZZONTALE Giochi ed attività volti all osservazion e dei bambini e delle bambine prima dell esperienza di continuità verticale. Progetto di continuità sui gruppi classe formati. Tempi ed attività da definire. CONTINUITA VERTICALE Previste due giornate tra bambini in ingresso e tutors classi quarte. Progetto di Continuità sui percorsi da realizzare. Tempi ed attività da definire.

7 Scuola Primaria & Secondaria 1. Continuità orizzontale e verticale. 2. Gemellaggio Scuola secondaria 3. Raccordo Integrazione stranieri: laboratorio di livello congiunto IPOTESI PROGETTUALE 1.Incontro fra alunni delle classi prime e i grandi dell Infanzia 2.Esperienza di Laboratorio: IMPARARE AD APPRENDERE fra alunni di 5^ e 1^ secondaria Studiamo insieme l ambiente 3.Riformulazione criteri per la formazione delle classi Riformulazione criteri per la formazione delle classi: 1) Presenza della Dirigente durante la formazione delle stesse e di alcuni insegnanti della primaria. ( l argomento sarà ripreso e discusso in altra commissione ). 2) Scambio di informazioni più dettagliate e basate su aspetti educativo/ didattici. Confronto e costruzione di percorsi formativi comuni per evitare scollature : 1) Griglia di osservazione per valutare le competenze linguistiche degli alunni stranieri; 2) Continuare l esperienza del laboratorio di studio congiunto; 3) Definire la cassetta degli attrezzi multidisciplinare di base. Laboratorio del metodo di studio condiviso. Costruzione di attività laboratoriali condivise in periodi diversi. Realizzazione di esperienze condivise attraverso una strategia laboratoriale con ricaduta sull apprendimento.