Relazione di monitoraggio (Modificato a seguito dell accoglimento delle osservazioni)
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1 Comune di Lamporecchio Provincia di Pistoia SECONDO REGOLAMENTO URBANISTICO Arch. Giovanni Parlanti Capogruppo Progettista MATE Soc. Coop./Veneto Progetti Arch. Valentina Luisa Batacchi Collaborazione al progetto Dott. Pian. Katiuscia Maffucci Collaborazione al monitoraggio Pian. Jr. Emanuele Bechelli Elaborazione grafica e GIS D.R.E.Am. Italia Soc. Coop. Dott. Geol. Leonardo Moretti Dott. Geol. Roberto Giannini Studi geologici e VAS Dott. Francesco Scaglione Sistema informativo geologico Dott. Pian. Cinzia Chinni Responsabile del Procedimento Geom. Valentina Cipollini Garante del Procedimento Alessio Torrigiani Sindaco Relazione di monitoraggio (Modificato a seguito dell accoglimento delle osservazioni) Approvato con Del C.C. n. Luglio 2016
2 INDICE 1. PREMESSA I CONTENUTI E LE FINALITA LA POPOLAZIONE E LE DINAMICHE SOCIO-ECONOMICHE Andamenti demografici Le attività socio-economiche Il turismo e il paesaggio IL PIANO STRUTTURALE Il dimensionamento del Piano Strutturale IL REGOLAMENTO URBANISTICO Il primo Regolamento Urbanistico Dati dimensionali del Regolamento Urbanistico L attuazione delle previsione del Regolamento Urbanistico vigente Il dimensionamento residuo del Piano Strutturale
3 1. PREMESSA La relazione di monitoraggio, prevista ai sensi dell art. 13 della Legge Regionale n. 1 del 2005, è un momento di verifica rispetto allo stato di attuazione del Regolamento Urbanistico vigente. In tale documento si valuta in termini sia quantitativi che qualitativi le trasformazioni e la gestione degli assetti insediativi, infrastrutturali, edilizi, sia in relazione alle dinamiche attuatesi sul territorio, ma anche in relazione alla relativa dotazione di standard urbanistici. Questo documento è propedeutico alla redazione del Secondo Regolamento Urbanistico, ai sensi dell articolo 55 della suddetta legge. All interno dello strumento attuativo le previsioni, relative alle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio, ed i conseguenti vincoli preordinati alla espropriazione sono dimensionati sulla base del quadro previsionale strategico per i cinque anni successivi alla loro approvazione; perdono efficacia nel caso in cui, alla scadenza del quinquennio dall approvazione del regolamento o dalla modifica che li contempla, non siano stati approvati i conseguenti piani attuativi o progetti esecutivi. 2. I CONTENUTI E LE FINALITA In coerenza con quanto enunciato in premessa, possiamo di seguito sintetizzare i temi affrontati nella relazione: Verifica delle indicazioni del Piano Strutturale in materia di dimensionamento; Ricognizione ed analisi dello stato di attuazione del Regolamento Urbanistico per quanto riguarda gli interventi urbanistici ed edilizi pubblici e privati, nonché la dotazione di standard urbanistici; Indicazioni per la formazione del secondo Regolamento Urbanistico. Il documento assume, pertanto, quindi una funzione prettamente tecnico-gestionale, in quanto effettua una fotografia dello stato di fatto rispetto alla programmazione urbanistica vigente, ed allo stesso tempo costituisce la base per la definizione del nuovo quadro strategico quinquennale per redigere l atto di governo del territorio. 3. LA POPOLAZIONE E LE DINAMICHE SOCIO-ECONOMICHE 3.1 Andamenti demografici Il Comune di Lamporecchio, al 31 dicembre 2013, secondo i dati dell Ufficio Anagrafe del Comune, presenta la seguente popolazione residente: Fonte: dati ISTAT, Comune di Lamporecchio Popolazione residente under over 60 totale E opportuno valutare anche l andamento demografico a partire dal 2006, anno di approvazione del Piano Strutturale, ad oggi: popolazione residente al 1 gennaio. Popolazione residente under 19 under over 60 over 60 UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE totale Fonte: dati ISTAT, Comune di Lamporecchio 2
4 Graficamente così descritta: Fonte: dati ISTAT, Comune di Lamporecchio Il presente grafico rappresenta l incremento demografico fino al Negli ultimi anni invece si è evidenziata una contrazione della popolazione residente. Infatti rispetto al 2010 nel 2013 si è riscontrata un calo della popolazione coincidente con 159 abitanti. 3.2 Le attività socio-economiche Le attività economiche prevalenti nel Comune di Lamporecchio sono quelle relative all agricoltura, o all elaborazione dei prodotti, fra cui spicca la produzione pregiata di olio d'oliva. Questo prodotto rappresenta un economia legata da anni a questo territorio che ha disegnato il paesaggio e continua ad essere la principale fonte di reddito per molte famiglie che vi lavorano. Questa attività resta una preziosa risorsa riconosciuta perché il paesaggio è una risultante delle azioni dell uomo sul territorio. È inoltre rilevante la presenza di servizi all'interno dei quali si evidenzia la netta prevalenza del settore del commercio, dei pubblici esercizi e dei servizi terziari ponderati rispetto alla popolazione residente. La tabella successiva mostra la suddivisione delle attività produttive prevalenti presenti nel territorio e ricavate dai dati ISTAT. Settore Attive Addetti tot. Agricoltura,caccia e silvicoltura Attività manifatturiere Costruzioni Comm.ingr.e dett.-rip.beni pers.e per la casa Alberghi e ristoranti Trasporti,magazzinaggio e comunicaz Intermediaz.monetaria e finanziaria 10 5 Attv.immob.,noleggio, informat.,ricerca Sanità e altri servizi sociali 2 0 Altri servizi pubblici,sociali e personali Imprese non classificate 0 12 Totale Fonte: Camera e commercio Pistoia aggiornati al
5 Settore Attive Addetti tot. Agricoltura, silvicoltura pesca Attività manifatturiere Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione 4 9 Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp Sanità e assistenza sociale 2 7 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver Altre attività di servizi Imprese non classificate 0 12 Totale Fonte: Camera e commercio Pistoia aggiornati al Come già rilevato nella stesura del Piano Strutturale del 2006 è ancora significativa la contrazione degli addetti nei vari settori, mentre il turismo nelle sue varie tipologie rappresenta un interessante oltre che importante contributo all economia locale. Analizzando i dati ISTAT e della camera di commercio si può evincere come vi sia stato negli ultimi anni un seppur lieve incremento degli addetti all agricoltura. Il numero di addetti del settore infatti si è incrementato di 52 addetti. Sul territorio comunale varie sono le tipologie di aziende che nella tabella sono presentate. AA-ADD IND. DIPENDENTI ATTIVITA' PRODUZIONE, COLTIVAZIONE CEREALI DAL ATTIVITA' DI COLTIVAZIONE DEL FONDO, SILVICOLTURA E ALLEVAMENTO DI ANIMALI. SEMINATIVI (GRANTURCO)-DAL 12/05/2003 VITIVINICOLTURA, PRODUZIONE E VENDITA DAL COLTIVAZIONI MISTE CEREALI E ALTRI SEMINATIVI COLTIVAZIONE MISTE DI CEREALI, LEGUMI E SEMINATIVI; ORTAGGI COLTIVAZIONI MISTE DI CEREALI E SEMINATIVI, ORTAGGI, FIORI E PRODOTTI DA VIVAI COLTURE VINICOLE COLTIVAZIONI DI CEREALI E SEMINATIVI, DAL ; FLORICOLE E DI PIANTE ORNAMENTALI DAL COLTIVAZIONI MISTE DI CEREALI E ALTRI SEMINATIVI E COLTIVAZIONI OLIVICOLE DAL COLTIVAZIONE DI ORTAGGI E COLTURE FRUTTICOLE DAL 02/05/ COLTURE VITIVINICOLE DAL 30/05/ COLTIVAZIONE DI ORTAGGI COLTIVAZIONE ORTAGGI DAL COLTIVAZIONE DI ORTAGGI COLTIVAZIONE DI ORTAGGI, DAL AGRITURISMO DAL COLTIVAZIONE ORTAGGI COLTIVAZIONI MISTE DI ORTAGGI DAL COLTIVAZIONE DI SEMINATIVI. COLTURE OLIVICOLE, ORTAGGI, FRUTTA, ALLEVAMENTO DI AVICOLI, SUINI, BOVINI, OVINI E CAPRINI, CONIGLI CON SEZIONAMENTO. COLTIVAZIONI MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTIVAZIONI MISTE VITI-VINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL COLTIVAZIONI MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE. 4
6 COLTIVAZIONI MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE, FRUTTICOLE COLTIVAZIONI VITIVINICOLE E OLIVICOLE COLTURE MISTE OLIVICOLE E VITIVINICOLE DAL COLTURE MISTE VITI - VINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL *** COLTURE MISTE VITI VINICOLE OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTURE MISTE VITIVINICOLE OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL 28/04/ COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL ***** COLTURE VITICOLE E AZIENDA VITIVINICOLA DAL OLIVICOLTORE DAL *** OLIVICOLTURA DAL **** VITICOLTURA E ORTAGGI COLTURE MISTE VITIVINICOLE OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTIVAZIONE DI CEREALI COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL COLTIVAZIONI DI CEREALI DAL COLTURE MISTE VITICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE, COLTIVAZIONE DI CEREALI E ALTRI SEMINATIVI DAL 01/01/2007 COLTURE OLIVICOLE DAL 25/02/2005 -ORTAGGI, VINICOLE E FRUTTICOLE LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE DAL 15/01/2007 COLTURE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL 1996 ALLEVAMENTO, PRODUZIONE DI LATTE DAL 2001 AGRITURISMO DAL 2006 COLTIVAZIONE DI TERRENI A COLTURE MISTE DAL ALLEVAMENTO DI ANIMALI DI BASSA CORTE - AGRITURISMO DAL DAL 17/5/2005 COLTURE ESERCITATE: - COLTURE VITICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE - APICOLTURA - UTILIZZAZIONE AREE FORESTALI. LAVORAZIONE AGRICOLA C/TERZI, ESERCIZIO MACCHINE AGRICOLE C/TERZI DAL *** AGRITURISMO, DAL COLTURE VITIVINICOLE OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL FABBRICAZIONE DI OLIO DI OLIVA PER CONTO TERZI DAL COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE COLTURE MISTE VITI-VINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL 28/10/2003 AGRITURISMO DAL 07/06/ ATTIVITA' VITIVINICOLA DAL COLTIVAZIONE DI UVA COLTIVAZIONE DI UVA DAL 01/09/ COLTIVAZIONE DI VIGNETI DAL COLTIVAZIONE UVA DAL 26/05/ COLTIVAZIONI VITIVINICOLE DAL *** COLTIVAZIONI VITIVINICOLE, OLIVICOLE, COLTURE MISTE ORTAGGI, PIANTE DAL COLTURE VINICOLE E VITIVINICOLE DAL COLTURE VITICOLE E AZ. VITI-VINICOLE COLTURE VITICOLE E AZIENDE VITIVINICOLE DAL 01/03/ COLTURE VITICOLE E AZIENDE VITIVINICOLE COLTURE VITICOLE E AZIENDE VITI-VINICOLE. COLTURE VITICOLE E VITIVINICOLE VITICOLTURA DAL 30/9/ CULTURE VITICOLE E COLTIVAZIONI DI CEREALI DAL **** COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E COLTURE MISTE DI CEREALI DAL 01/01/2005 COLTIVAZIONE DI UVA, COLTURE OLIVICOLE COLTURE CEREALI E ATTIVITA' AGRICOLA A SUPPORTO ALLA PRODUZIONE DAL 20/01/2009 5
7 COLTIVAZIONI CEREALI E SEMINATIVI, DAL 1998; VITIVINICOLE E OLIVICOLE DAL 2004; CONTO TERZI SPANDIMENTO DI ACQ COLTIVAZIONE DI UVA E COLTIVAZIONE OLIVICOLE DAL 29/01/ COLTURE VITIVINICOLE E OLIVICOLE DALL' 1/3/ COLTIVAZIONI VITIVINICOLE OLIVICOLE E FRUTTICOLE AGRITURISMO DAL 09/02/ COLTURE MISTE VITIVINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL COLTURE VITIVINICOLE E OLIVICOLE DAL 2000, AGRITURISMO COME OSPITALITA' E SVOLGIMENTO DI ATTIVITA' RICREATIVE, DAL 2001 AGENTE DI AFFARI IN MEDIAZIONE NEL SETTORE/SEZIONE: AGENTI IMMOBILIARI COLTIVAZIONI OLIVICOLE COLTIVAZIONI OLIVICOLE, AGRITURISMO, COMMERCIO ALL'INGROSSO DI ALTRI PRODOTTI, ART. PROMOZIONE PUBBLICITARIA COLTIVAZIONI OLIVICOLE ATTIVITA': COLTURE OLIVICOLE DAL 01/10/2004 COLTIVAZIONE DI FRUTTI OLEOSI COLTIVAZIONE DI FRUTTI OLEOSI DAL COLTURE OLIVICOLE COLTURE OLIVICOLE COLTURE OLIVICOLE COLTURE OLIVICOLE COLTURE OLIVICOLE COLTURE OLIVICOLE DAL *** COLTURE OLIVICOLE DAL COLTURE OLIVICOLE DAL 10/10/ COLTURE OLIVICOLE DAL *** COLTURE OLIVICOLE DAL COLTURE OLIVICOLE DAL 18/02/1998 COLTURE OLIVICOLE DAL COLTURE OLIVICOLE DAL COLTURE OLIVICOLE DAL ******** COLTURE OLIVICOLE DAL COLTURE OLIVICOLE, DAL COLTURE OLIVICOLE, DAL COLTURE OLIVICOLE, DAL COLTURE OLIVICOLEDAL 19/09/ GESTIONE DI AZIENDA AGRICOLA OLIVICOLA DAL 16/1/2006 OLIVICOLTURA DAL COLTURE OLIVICOLE-COLTIVAZIONE DI CEREALI COLTIVAZIONE DI FRUTTI OLEOSI, FRUTTA E ORTAGGI (CODICE ATECOFIN ) COLTURE OLIVICOLE (FRANTOI SOCIALI), PIANTE OFFICINALI, ORTAGGI, AGRICOLTURA ED ATTIVITA' AGRITURISTICA DAL 2008 TRATTORIA, DAL COLTURE OLIVICOLE - COLTIVAZIONI MISTE DI ORTAGGI E PRODOTTI DA VIVAI DAL COLTIVAZIONI OLIVICOLE E SEMINATIVI DAL COLTIVAZIONE MISTA DI OLIVI E VITI, DAL OLIVICOLTURE - COLTURE VITICOLE E AZIENDE VITIVINICOLE DAL COLTURE OLIVICOLE, VITICOLE E FRUTTICOLE- ALLEVAMENTO DI BOVINI E BUFALE DA LATTE E BOVINI E BUFALINI DA CARNE COLTIVAZIONI OLIVCOLE OLIVICOLTORE,VITICOLTORE E AGRITURISTICA MANUTENZIONE GIARDINI DAL COLTURE OLIVICOLE ED ALLEVAMENTO OVINI AGRITURISMO DAL 01/04/2009 COLTURE OLIVICOLE 6
8 ESERCIZIO DI OLIVICOLTURA DAL COLTIVAZIONI OLIVICOLE DAL 01/03/1999 ****ATTIVITA' PREVALENTE**** - AGRITURISMO DAL 01/03/2003 ATTIVITA' AGRITURISTICA, DAL OLIVICOLTURA COLTIVAZIONE PRODUZIONE DI PIANTE E CONFEZIONAMENTO INDUSTRIA E COMMERCIO DI PIANTE E PARTI DI PIANTE ORNAMENTALI RECISE ALLEVAMENTO E COMMERCIO AMBULANTE ANIMALI DA CORTILE, MANGIMI, ACCESSORI ED ATTREZZATURE AVICOLE, DAL 1992, E SEDE APICOLTURA ALLEVAMENTO LUMACHE, COLTURE OLIVICOLE. DAL 02/05/2012 COLTIVAZIONI AGRICOLE ASSOCIATE ALL'ALLEVAMENTO DI ANIMALI ATTIVITA' AGRICOLA DI CUI ALL'ARTICOLO 2135 DEL CODICE CIVILE. SERVIZI CONNESSI ALL'AGRICOLTURA SVOLTI PER C/TERZI DAL MOVIMENTO TERRA, DAL LAVORAZIONI AGRICOLE C/TERZI ATTIVITA' AGRICOLE PER C/TERZI: PREPARAZIONE TERRENI, SEMINA, RACCOLTO, DISINFESTAZIONE, POTATURA TRAPIANTO COLTIVAZIONI MISTE VITIVINICOLE OLIVICOLE E FRUTTICOLE DAL MANISCALCO, DAL TOTALE ADDETTI AL 31/ 12 / 2013 Fonte: dati ISTAT, Comune di Lamporecchio Come evidenzia la tabella si tratta di attività a carattere prevalentemente di piccola impresa, o a conduzione diretta, molte delle quali diventate attività principali del nucleo familiare negli ultimi anni con l incremento del problema della disoccupazione specie in età giovanile. Lo sviluppo è legato alle caratteristiche del territorio, e questo deve essere imprescindibile, richiamando Dematteis e Governa un processo di sviluppo territoriale, basato sulla valorizzazione sostenibile delle risorse materiali e immateriali presenti in un certo territorio, che coinvolge anche la sfera sociale e culturale e le capacità di autorganizzazione dei soggetti. 1 Evidenzia una sinergia con il Piano di Indirizzo territoriale con valore di piano paesaggistico. Il paesaggio costruito come evidenzia lo strumento regionale appena approvato, rappresenta una stratificazione nel tempo di azioni delle popolazioni insediate. Analizzando quindi la struttura economica sarà quindi posta particolare attenzione alle attività di servizi di alloggio e ristorazione oltre che al settore agricolo, in quanto rappresentano i principali settori trainanti dello sviluppo locale, come è possibile desumere dai dati ISTAT Il turismo e il paesaggio La sinergia fra abitanti e territorio, dove chi abita costruisce e conosce le dinamiche e le peculiarità del luogo è un fattore che innesca un rapporto sostenibile per lo sviluppo economico e culturale locale. Come rileva lo studio svolto dall Università degli studi di Firenze, Dipartimento di Urbanistica, curata dal Prof. Baldeschi, il paesaggio del Montalbano è stato costruito nel tempo dagli abitanti, 2 non solo attraverso le attività denunziate ma anche da coloro che lo abitano e nel loro tempo libero si dedicano all agricoltura, all orto ma anche al governo del bosco. Tutelare il paesaggio significa leggere e interpretare lo sviluppo intrinseco della comunità oltre che del territorio e dell economia. 3 1 Cit. pp , G. Dematteis, F. Governa (a cura di), 2005, Territorialità, sviluppo locale, sostenibilità: il modello SLoT, Franco Angeli Editore, Milano. 2 Cfr. (a cura) P. Baldeschi, Il paesaggio agrario del Montalbano. Identità, sostenibilità, società locale, Passigli, Articolo 1 - Convenzione europea del Paesaggio, Firenze 20 Ottobre
9 Dai dati ISTAT (tabelle n. X) è evidente come sia intrinseco il rapporto dello sviluppo del territorio e l incremento del turismo. Gli addetti del settore: ristorazione e soggiorno oltre ad essere incrementate come numero da 28 attività con 37 addetti a 41 con 147 addetti. Il Montalbano risulta essere una méta per un turismo interessato a fruire del paesaggio toscano oltre che al patrimonio ancora poco monetizzato. Lo sviluppo del turismo e quindi le attività ad esso connesse, rilevano che la comunità ha rilevato proficuo oltre che sostenibile l incremento di queste attività che consentono il mantenimento della risorsa oltre che sostenerla: Il turismo e il paesaggio sono soggetti ad una reazione biunivoca. Denominazione Tipologia Localita' IL LAMPAGGIO AGRITURISMO LAMPAGGIO UTOE I LA CASINA AGRITURISMO LA PINETA UTOE II FONTANELLA AGRITURISMO PORCIANO UTOE I FATTORIA DI CEPPETO AGRITURISMO CEPPETO UTOE II SOMMAVILLA AGRITURISMO FORNELLO UTOE I IL POGGETTO AGRITURISMO POGGETTO UTOE I MAURO TALINI AGRITURISMO ORBIGNANO UTOE I LA CARRAIA AGRITURISMO CARRAIA UTOE I IL PODERINO AGRITURISMO SAN BARONTO UTOE I VILLA DI PAPIANO AGRITURISMO PAPIANO UTOE I CANTINE FARAONI AGRITURISMO CERBAIA UTOE II VILLA MOROSI AGRITURISMO PAPIANO UTOE I VILLA MINGHETTI AGRITURISMO SPICCHIO UTOE I FATTORIA DI VILLA ROSSA AGRITURISMO PAPIANO UTOE I LA CASETTA AGRITURISMO SAN BARONTO UTOE I POGGIO ALLA CAVALLA AGRITURISMO POGGIO ALLA CAVALLA UTOE II FADANELLI MICHELE AGRITURISMO GREPPIANO UTOE II AZIENDA AGRITURISTICA UTOE I BELLAVITA AGRITURISMO SAN BARONTO MILLE E UN ULIVO AGRITURISMO LAMPORECCHIO UTOE II MULINO DI BEBOLI AGRITURISMO MULINO DI BEBOLI UTOE II IL BIANCOSPINO AGRITURISMO SAN BARONTO UTOE I CASORELLE AGRITURISMO CASORELLE UTOE II a "Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni; b "Politica del paesaggio" designa la formulazione, da parte delle autorità pubbliche competenti, dei principi generali, delle strategie e degli orientamenti che consentano l'adozione di misure specifiche finalizzate a salvaguardare gestire e pianificare il paesaggio; c Obiettivo di qualità paesaggistica designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio, delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita; d Salvaguardia dei paesaggi indica le azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti significativi o caratteristici di un paesaggio, giustificate dal suo valore di patrimonio derivante dalla sua configurazione naturale e/o dal tipo d intervento umano; e Gestione dei paesaggi indica le azioni volte, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a garantire il governo del paesaggio al fine di orientare e di armonizzare le sue trasformazioni provocate dai processi di sviluppo sociali, economici ed ambientali; f Pianificazione dei paesaggi indica le azioni fortemente lungimiranti, volte alla valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi. 8
10 OLIVE TREE SUITES AGRITURISMO GREPPIANO UTOE II IL FATTOIO AGRITURISMO IL FATTOIO UTOE I ANTICO COLLE FIORITO AGRITURISMO PORCIANO UTOE I LE CASETTE DI MICHELE AGRITURISMO SAN BARONTO UTOE I POGGIO DEL SOLE AGRITURISMO GIUGNANO UTOE I LE 2 FORRE AGRITURISMO VACCHERECCIO UTOE I MOSQUITO TRAVELS AFFITTACAMERE CERBAIA UTOE II LA CASA MEDIOEVALE AFFITTACAMERE CEPPETO UTOE II MIRKO ALBERGO LAMPORECCHIO UTOE II BELLAVISTA ALBERGO SAN BARONTO UTOE I HOTEL MONTI ALBERGO SAN BARONTO UTOE I ANTICO MASETTO ALBERGO LAMPORECCHIO UTOE II BARCO REALE CAMPEGGIO SAN BARONTO UTOE I CASA ITALIA CASE VACANZE SAN BARONTO UTOE I CASA VACANZE LA BAGHERA CASE VACANZE PORCIANO UTOE I IMMOBILIARE LE CALLE S.A.S CASE VACANZE PORCIANO UTOE I LA BAGHERA ALTA CASE VACANZE PORCIANO UTOE I VILLA BEBOLI CASE VACANZE BEBOLI UTOE II IL BORGHETTO CASE VACANZE BORGHETTO UTOE I IL CASTIGLIO CASE VACANZE SAN BARONTO UTOE I IMMOBILIARE LE CALLE S.A.S RESIDENCE SAN BARONTO UTOE I Fonte: dati ISTAT, Comune di Lamporecchio, aggiornato al Gli addetti del settore spesso sono stagionali e variabili come numero; ciò è derivato sia per il numero di presenze che per il meteo. Risulta comunque un settore che assorbe molti giovani studenti nella stagione estiva oltre che lavoratori temporanei. Varie sono le tipologie di strutture ricettive presenti sul territorio, che offrono un ventaglio differente per rispondere alle diverse richieste. Dalla distribuzione sul territorio comunale è possibile evincere che vi è una differenza fra UTOE I zona collinare prevalentemente a carattere agro-silvo e dove sono diffuse colture di pregio e UTOE II zona pianeggiante dove è più indirizzato e localizzato lo sviluppo di attività artigianali e agricoltura estensiva. 4. IL PIANO STRUTTURALE Il Piano Strutturale vigente del Comune di Lamporecchio è stato approvato, ai sensi della Legge Regionale 1/2005, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del Lo strumento, redatto in un arco temporale ampio includente sia la vecchia normativa che la nuova, è comunque stato definitivamente adeguato alla nuova normativa acquisendo e rispettando le direttive di cui ai regolamenti attuativi della L.R. 1/2005, emanati nel Inoltre è stato effettuato l avvio del Procedimento ai sensi dell art. 15 della Legge Regionale 1/2005, per la prima variante, con Delibera di Giunta comunale n. 42 del Il Piano Strutturale organizza la gestione del territorio, coerentemente anche con la programmazione e la pianificazione provinciale e regionale in quanto il comma 6 dell art.48 della Legge Regionale 1/05, stabilisce che gli strumenti della pianificazione territoriale dei comuni e delle province e gli atti di governo del territorio degli altri soggetti pubblici, si conformano al piano di indirizzo territoriale. Il comma 4 lettera d dello stesso art. 48 stabilisce altresì che il PIT preveda "le misure di salvaguardia immediatamente efficaci, pena di nullità, di qualsiasi atto con esse contrastante, sino all'adeguamento degli strumenti della pianificazione territoriale e degli atti di governo del territorio di comuni e province allo statuto del territorio [ ]". La variante al Piano Strutturale e la conseguente variante al Regolamento Urbanistico, dovranno necessariamente procedere verso l ottenimento della conformità con il nuovo PIT, in osservanza dell art. 38 della Disciplina dei beni paesaggistici, il quale ha introdotto principi e indirizzi decisamente innovativi rispetto al passato. PIANO PAESAGGISTICO AMBITO 5 Val di Nievole e Val d Arno Inferiore 9
11 Il territorio di ambito è suddiviso in tre diverse strutture paesistiche: vaste pianure alluvionali della Valdinievole e del Valdarno, sistema delle colline e sistema montano della svizzera pesciatina. In riferimento agli obietti vidi qualità e le direttive individuate dallo strumento sono da considerarsi: Obiettivo 1: Salvaguardare i valori identitari, paesaggistici e storico-testimoniali del vasto sistema della pianura alluvionale del Valdarno e della Val di Nievole, riqualificando i sistemi insediativi di pianura e fondovalle e il loro rapporto con il reticolo idrografico e il territorio agricolo; [ ] 1.1 Evitare nuovo consumo di suolo e riqualificare il carattere policentrico del sistema insediativo della piana, ricostruendo relazioni territoriali tra i centri urbani principali e i sistemi agro-ambientali e preservare gli spazi agricoli residui, potenziandone la multifunzionalità e valorizzandone la prossimità della città; [ ] Obiettivo 3: Salvaguardare la morfologia e i valori scenici dei centri minori e del loro rapporto con il territorio rurale, preservare i caratteri paesaggistici della montagna della collina, conservare i suoli agricoli; [ ] 3.1 tutelare l integrità morfologica dei centri, nuclei, aggregati storici e degli scenari da essi percepiti nonché delle visuali panoramiche che traguardano tali insediamenti, evitando nuove lottizzazioni ai margini dei centri e dei nuclei collinari di sommità, di crinale e di mezzacosta; salvaguardare e assicurare la permanenza dei valori e dei caratteri storico-architettonici della rete delle Pievi, dei borghi e delle fortificazioni (con particolare riferimento al sistema difensivo pistoiese e ai balaustri fiorentini e agli altri borghi fortificati a dominio del Valdarno), del sistema delle ville-fattoria con gli antichi manufatti agricoli e la persistenza delle relazioni tra questi e le loro pertinenze nonché del sistema insediativo della rete delle dieci Castella ; tutelare e valorizzare la rete dei percorsi e delle infrastrutture storiche, con particolare riferimento all antica via Francigena e alla viabilità storica di crinale e mezzacosta dal versante occidentale del Montalbano e delle basse colline di Vinci e Cerreto; favorire la permanenza di popolazione nelle aree collinari e montane attualmente interessate da fenomeni di abbandono, supportando la rete dei servizi essenziali, le attività di tempo libero e di ospitalità diffusa; salvaguardare le colture tradizionali nell intorno paesistico dei centri collinari e lungo la viabilità di crinale, mantenendo un mosaico agrario morfologicamente articolato e complesso, (con particolare riferimento alle aree individuate nella carta dei morfotipi rurali, morfotipo 12,18, 20); favorire, nei vigneti di nuova realizzazione o reimpianti, l interruzione della continuità della pendenza anche tramite l inserimento di opere di sostegno dei versanti e promuovere la realizzazione di una rete di infrastrutturazione ecologica e paesaggistica articolata e continua; promuovere la conservazione degli oliveti terrazzati d impronta tradizionale, collocati in particolar modo sui versanti del Montalbano e nell arco collinare compreso tra Pescia e Montecatini, garantendo così la funzionalità delle sistemazioni di regimazione idraulico-agrarie a contenimento dei versanti e come mezzi di riduzione dei deflussi superficiali (con particolare riferimento alle aree individuate nella carta dei morfotipi rurali, morfotipo e nel sistema morfogenetico della Collina dei Bacini neo-quaternari a litologie alternate); tutelare e migliorare la qualità ecosistemica complessiva degli habitat forestali con particolare attenzione ai nodi forestali della rete ecologica del Montalbano, di Germagnana, di Montalto e delle Carbaie, alle pinete e ai castagneti da frutto, e favorire una gestione forestale finalizzata all incremento e alla tutela dei boschi planiziali e ripariali; migliorare la gestione selvicolturale delle fasce ripariali e dei boschi di latifoglie, riducendo i processi di artificializzazione, controllando la diffusione della robinia e degli incendi estivi affinché questi boschi mantengano il ruolo di direttori di connettività ecologica con i rilievi boscati del pistoiese/pesciatino, delle colline di Scanidicci e i Monti del Chianti; salvaguardare gli equilibri idrologici dell ambiente montano e collinare, attraverso la prevenzione degli eccessi di deflusso legati all abbandono dell agricoltura montana (con particolare riferimento alle aree individuate nella carta dei morfotipi rurali, morfotipo 21, 2 e al sistema della Montagna su unità argillitiche a calcareo-marnose della Svizzera-Pesciatina ). 10
12 4.1. Il dimensionamento del Piano Strutturale Dimensionamento residenziale: Dimensionamento produttivo: 5. IL REGOLAMENTO URBANISTICO 5.1. Il primo Regolamento Urbanistico Gli elaborati del quadro conoscitivo del Piano Strutturale vanno a costituire, in parte e con gli opportuni aggiornamenti e integrazioni, il quadro di riferimento del R.U. Il Regolamento Urbanistico è costituito dai seguenti elaborati: QUADRO CONOSCITIVO A) - Studio idrologico e idraulico 11
13 B) - Censimento del P.E.E. di valore architettonico, storico, ambientale - Relazione generale - TAVOLA 1.1: Cartografia di analisi - 1/5000 (centro-nord) - TAVOLA 1.2: Cartografia di analisi - 1/5000 (centro-sud) - Schedatura di analisi del P.E.E. (N.541 unità edilizie) C) Cartografia del Quadro Conoscitivo -TAVOLA 1.1: Carta di pericolosità per fattori sismici - 1/5000 (Centro-nord) -TAVOLA 1.2: Carta di pericolosità per fattori sismici - 1/5000 (Centro-sud) -TAVOLA 2.1: Carta di pericolosità per fattori idraulici - 1/5000 (Centro-nord) -TAVOLA 2.2: Carta di pericolosità per fattori idraulici - 1/5000 (Centro-sud) PROGETTO A) - Relazione Generale B) - Relazione geologica di fattibilità C)- Disposizioni per la redazione della Relazione Geologica e Geotecnica e sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geologiche e prospezioni geognostiche D) - Norme Tecniche di Attuazione - Allegato 1.1: Normativa urbanistica specifica - Allegato 1.2: Prescrizioni geologiche e ambientali - Allegato 2: Definizione dei parametri urbanistici ed edilizi - Allegato 3: Verifica del dimensionamento in funzione delle previsioni del PS: standard urbanistici, nuovi insediamenti, volumetrie in itinere - Allegato 4.1: Disciplina d intervento sul P.E.E. di valore: schede normative classe 1A-1B-1C-2A-2B 11 - Allegato 4.2: Disciplina d intervento sul P.E.E. di valore: schede normative classe 3 -Allegato 5: Programma d intervento per l abbattimento delle barriere architettoniche nell ambito urbano E) - Valutazione integrata F) - Cartografia di progetto: -TAVOLA 1.1: Cartografia di progetto territorio rurale - 1/5000 Area Centro - Nord -TAVOLA 1.2: Cartografia di progetto territorio rurale - 1/5000 Area Centro - Sud - TAVOLA 2.0: Cartografia di progetto Legenda - TAVOLA 2.1: Cartografia di progetto San Baronto - 1/ TAVOLA 2.2: Cartografia di progetto Porciano - 1/ TAVOLA 2.3: Cartografia di progetto Fornello/Orbignano - 1/ TAVOLA 2.4: Cartografia di progetto Papone - 1/ TAVOLA 2.5: Cartografia di progetto Capoluogo Nord - 1/ TAVOLA 2.6: Cartografia di progetto Capoluogo Sud/Borgano- 1/ TAVOLA 2.7: Cartografia di progetto Cerbaia/Poggio alla Cavalla - 1/ TAVOLA 2.8: Cartografia di progetto Maestromarco/Massaini - 1/ TAVOLA 3.1: Carta di fattibilità per fattori geomorfologici e sismici San Baronto - 1/2000 -TAVOLA 3.2: Carta di fattibilità per fattori geomorfologici e sismici Porciano - 1/2000 -TAVOLA 3.3: Carta di fattibilità per fattori geomorfologici e sismici Fornello/Orbignano - 1/2000 -TAVOLA 3.4: Carta di fattibilità per fattori geomorfologici e sismici Papone - 1/2000 -TAVOLA 3.5: Carta di fattibilità per fattori geomorfologici e sismici Capoluogo Nord - 1/2000 -TAVOLA 3.6: Carta di fattibilità per fattori geomorfologici e sismici Capoluogo Sud/Borgano - 1/2000 -TAVOLA 3.7: Carta di fattibilità per fattori geomorfologici e sismici Cerbaia/Poggio alla Cavalla - 1/
14 -TAVOLA 3.8: Carta di fattibilità per fattori geomorfologici e sismici Maestromarco/Massaini - 1/2000 -TAVOLA 4.1: Carta di fattibilità per fattori idraulici Papone - 1/2000 -TAVOLA 4.2: Carta di fattibilità per fattori idraulici Capoluogo Nord - 1/2000 -TAVOLA 4.3: Carta di fattibilità per fattori idraulici Capoluogo Sud/Borgano - 1/2000 -TAVOLA 4.4: Carta di fattibilità per fattori idraulici Cerbaia/Poggio alla Cavalla - 1/2000 -TAVOLA 4.5: Carta di fattibilità per fattori idraulici Maestromarco/Massaini - 1/2000 -TAVOLA 5.1: Carta delle prescrizioni - 1/5000 -TAVOLA 5.2: Carta delle prescrizioni - 1/ Tutti gli elaborati fanno parte del Regolamento Urbanistico e costituiscono, ad eccezione della relazione generale, parte prescrittiva del Piano Dati dimensionali del Regolamento Urbanistico Di seguito si riportano sinteticamente i dati di progetto del Regolamento Urbanistico vigente. Nel primo Regolamento Urbanistico si intendeva attuare l 84,96% del dimensionamento del P.S. PRODUTTIVO E TERZIARIO: 13
15 5.3. L attuazione delle previsione del Regolamento Urbanistico vigente extra Urbano TERRITORIO EXTRAURBANO tipologia intervento SUP. FONDIARIA ATTUATO (mq) NON ATTUATO (mq) EX 1 - Le case sul lago DX 1 - Allevamento Martini DX 2 - "La Serra" F4 ATTUATO NON ATTUATO TOTALE R.U Residenziale Settore residenziale UTOE I S.I. INTERVENTO VOLUME RES SUL RES 1. San Baronto ATTUATO (mq) NON ATTUATO (mq) IDC IDC IDC RB RB
16 2. Porciano RB RB PA Fornello RB totale UTOE I UTOE II 4.Papone IDC IDC Capoluogo 6.Borgano 7.Cerbaia PA PA IDC IDC IDC IDC IDC IDC B B B B RA RB PA IDC IDC IDC B RB PA PA PA IDC IDC IDC IDC IDC IDC IDC IDC
17 8.Mastromarco B B RB PA PA PA IDC IDC IDC IDC IDC IDC IDC B B RB RB RB RB RB totale UTOE II ATTUATO NON ATTUATO TOTALE R.U RISTRUTTURAZIONI PREVISIONI AREE SOGGETTE A RISTRUTTURAZIONE 1. San Baronto 2. Porciano 3. Fornello 4. Papone S. I. ZONA INDIVIDUAZIONE 5. Capoluogo SUPERFICIE FONDIARIA ATTUATO (mq) NON ATTUATO (mq) 0 RA FANTI/VENTURINI RA F.LLI MEOZZI RA EX CINEMA RA CHIAPPINI RB POSTORI RB EX FRANTOIO Borgano RB EX PROSCIUTTIFICIO RB VIA MEUCCI
18 7. Cerbaia RB GOTTARDINI RB MACOLIVE RB BARONTI RB NERI RB DOBAL Mastromarco RB ANCILLOTTI RB VIA F.LLI CERVI NORD RB VIA F.LLI CERVI SUD RB VIA FARDELLO NORD RB VIA FARDELLO SUD ATTUATO NON ATTUATO TOTALE R.U Turistico PREVISIONI SETTORE TURISTICO - RICETTIVO SUL PROGETTO ATTUATO NON ATTUATO S. I. INTERVENTO SUP. TERR. FONDIARIA (mq) (mq) (mq) 1. San Baronto PA Porciano 3. Fornello 4. Papone 5. Capoluogo 6. Borgano 7. Cerbaia 8. Mastromarco PA ATTUATO NON ATTUATO TOTALE R.U
19 Produttivo Settore produttivo S. I. INTERVENTO SUP.TERR. FONDIARIA attuato non attuato 1. San Baronto 2. Porciano 3. Fornello 4. Papone 5. Capoluogo 6. Borgano RB RB RB D D Cerbaia PA Mastromarco PA ATTUATO NON ATTUATO TOTALE R.U PA Verde Pubblico attrezzato S. I. localizzazione NUMERO MAPPATURA esistent e progett o attuato non attuato 1. San Baronto Fraschetta Via Pio la Torre Porciano spazio festa Porciano Fornello UTOE I Papone IDC 4, Via Fonda via Minghetti Giardinetti Capoluogo Via Verdi Nord P.zza D'Acquisto 2190 P.zza Lamarmora
20 6. Borgano 7. Cerbaia 8. Mastromarco Via A. Moro area PEEP capoluogo Via Petrarca (PA4) Via di Borgano Via di Farabonzi Via Cerbaia int (IDC 15) VA Cerbaia (scuola) Via Tamburini (PA 7) Campo sportivo Via Togliatti (PA 9) Via Mazzini (chiesa) 5880 VPA Chiesa (IDC 25) Via Apparita (PEEP) UTOE II ATTUAT O NON ATTUATO Totale RU Park PARCHEGGI Sistemi insediativi 1. SAN BARONTO 2. Porciano 3. Fornello localizzazione numero di riferiment o per mappatura ESISTENT E PROGETT O ATTUATO NON ATTUATO Via Nardini (50%) 1300 Via Giugnano SP 9 Montalbano 80 SP 9 Montalbano est 650 Via Castiglioni (IDC 3) IDC Via Pio La Torre (LC) 225 Via Pio La Torre (Varazzano) Alberghi 130 Via Nardini (cimitero) SP 9 Montalbano (PA 2) SP 9 Montalbano (PA 2) Via Porcianese SP 9 Montalbano SP 9 Montalbano Via Orbignanese Via Orbignanese Via Orbignanese
21 UTOE I Via Fonda (IDC 4) IDC Papone Via Carraia 170 Via Carraia IDC Via L. da Vinci Via Giugnano IDC Via Minghetti 460 Via G. Matteotti (area Sportiva) Via Verdi nord (parco) 780 Via Verdi nord Piazza Salvo D'Acquisto 4740 Via Ceppeto (PA 3) PA Piazza Lamarmora (50%) 450 Via A. Moro (IDC 7) IDC Capoluogo Via A. Moro (IDC 8) IDC Via G. Giusti 200 Via A. Moro (IDC 9) IDC Via Lamporecchio sud 160 Via Sandro Pertini 190 Via E. Berlinguer 260 Piazza PEEP 800 Piazza su via Di Vittorio 1360 Via Petrarca int (PA) PA Via Vitoni Via Firenze Via Borgano (IDC 12) IDC La Berga (IDC 13) IDC Via Casato Ginanni 1 PA Borgano Via Casato Ginanni Via Casato Ginanni (PA 5) PA Via Meucci (IDC 11) IDC Via di Borgano (LC) LC Via di Borgano (LC) LC Via Cerbaia ovest Via della Resistenza 500 Via della Resistenza (IDC 17) IDC Cerbaia Via Cerbaia (IDC 15) IDC Via Cerbaia (LC) LC Traversa Via Cerbaia 250 Via Cerbaia (IDC 16) IDC Via Cerbaia
22 8. Maestromarco UTOE II Via Cerbaia Via Cerbaia Via Cerbaia (PA 6) PA Via Cerbaia (PA 6) PA Via Tamburini 2820 Via Tamburini (PA 7) PA Via Tamburini (PA 7) PA Via Cerbaia est LC Via Vallicella (PA 8) PA Via Vallicella (PA 8) PA Poggio alla cavalla (IDC 19) IDC Poggio alla cavalla (IDC 19) IDC Via della Casaccia via Gerbamaggio LC Del CC 41/ Via Palmiro Togliatti (Nord) Via Palmiro Togliatti (IDC 22) IDC Via Palmiro Togliatti (IDC 23) IDC Via Palmiro Togliatti (IDC 20) IDC Via del Pino IDC Via Palmiro Togliatti centro Via Palmiro Togliatti (IDC 24) IDC Via Palmiro Togliatti (PA 10) PA Via Palmiro Togliatti (PA 10) PA PdR "La Fornace" PDR 770 Via Palmiro Togliatti (scuola) 210 Via Apparita-Mazzini Via Apparita (IDC 25) IDC Via Garibaldi 350 VIA Karl Marx Via Apparita (PEEP) ATTUAT O NON ATTUATO Totale RU ATTREZZATURE SCOLASTICHE PREVISIONI ATTREZZATURE SCOLASTICHE S. I. 1. San Baronto NUMERO MAPPATUR A ESISTENT E localizzazione Materna- Via Pio la Torre 1770 PROGETT O attuato non attuato 2. Porciano Asilo Nido (SP9)
23 3. Fornello UTOE I Papone 5. capoluogo elementare-via A. Moro Borgano Materna - Via L. da Vinci Cerbaia Asilo Nido - Via Tamburini Mastromarco Materna - Via Togliatti via Togliatti via Togliatti UTOE II ATTUAT O NON ATTUATO totale RU Attrezzature d interesse pubblico attrezzature d'interesse comune Sistema insediativo 1. San Baronto 2. Porciano 3. Fornello localizzazione NUMERO MAPPATU RA esisten te Cimitero Via Nardini 3900 Chiesa Piazza S.Baronto 2360 Ufficio postale Via Giugnano 90 proget to Centro sociale e ricreativo SP 9 Montalbano Centro sociale e ricreativo SP 9 Montalbano 90 Chiesa via San Giorgio 1040 Cimitero Via Porcianese attuato non attuato Centro socio sanitario Via Orbignanese 730 Chiesa Via Orbignanese 1680 Cimitero Via Orbignanese UTOE I Papone Centro sociale e ricreativo
24 5. Capoluogo 6. Borgano 7. Cerbaia 8. Mastromarco Centro sociale e ricreativo via Spicchio 680 Biblioteca/tea tro via della costituzione 820 Palazzo comunale piazza F. Berni 330 Caserma carabinieri Centro sociale e ricreativo piazza S. D'acquisto 1100 vie Vitoni/S. Stefano 1970 Chiesa via Santo Stefano 4490 Cimitero via di Ceppeto 7230 Piazza IV 2 casa Salute Novembre Croce verde P.zza Lamarmora 200 circolo ricreativo Piazza G. Falcone 2100 Ufficio postale via aldo Moro Centro sociale e ricreativo via L. da Vinci Chiesa via della Casaccia 2070 Centro sociale e ricreativo Via Cerbaia centro 1460 Centro sociale e ricreativo Via Cerbaia Chiesa Via Togliatti sud 1630 Centro sociale e ricreativo Maestromarco 870 Chiesa Via Karl Marx 1110 Centro sociale e ricreativo Via Karl Marx UTOE II ATTUAT O NON ATTUATO Totale RU Oltre agli interventi di previsione sono stati realizzati ulteriori superfetazioni. Di seguito sono riportate delle due tabelle riassuntive: 23
25 area extraurbana AREE AGRICOLE INTERVENTO SUL UTOE RISTRUTTURAZIONE E VARIAZIONE D'USO PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVA UNITA ABITATIVA IN ZONA AGRICOLA RISTRUTTURAZIONE E CAMBIO D'USO DI ANNESSI AGRICOLI FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA UNITA' ABITATIVA RISTRUTTURAZIONE DI PORZIONE AD USO RIMESSA FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA UNITA' ABITATIVA - 128/2009 RISTRUTTURAZIONE DI PORZIONE AD USO RIMESSA FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA UNITA' ABITATIVA 90 I 70 I 80 I 70 I 310 RISTRUTTURAZIONE DI FABBRICATO IN ZONA AGRICOLA FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA UNITA' ABITATIVO (SANATARIO ART. 140) CAMBIO D'USO DI ANNESSI AGRICOLI E DI PORZIONE DI FABBRICATO AD USO ABITAZIONE RURALE FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA UNITA' ABITATIVA 75 II 80 II TOTALE
26 Area urbana Settore residenziale SISTEMA INSEDIATIVO INTERVENTO SUL SUL RESIDENZIALE UTOE I 1. San Baronto 2. Porciano 3.FORNELLO UTOE II 4.PAPONE 5. Capoluogo 6.BORGANO 7. Cerbaia SOPRAELEVAZIONE DI FABBRICATO AD USO DEPOSITO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA UNITA ABITATIVA REALIZZAZIONE DI ABITAZIONE UNIFAMILIARE MEDIANTE RECUPERO DI VOLUMETRIA PRECEDENTEMENTE DEMOLITA- LOC PORCIANO - VIA MONTALBANO REALIZZAZIONE DI VILLETTA UNIFAMILARE A SEGUITO DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI FABBRICATO ESISTENTE (R.URB) REALIZZAZIONE DI EDIFICIO UNIFAMILIARE IN VIA L. DA VINCI - BORGANO DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI FABBRICATI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA UNITA' ABITATIVA IN LOC. LA BERGA PROGETTAZIONE UNITARIA PRELIMINARE ALLA DEMOLIZIONE DI EDIFICI ESISTENTI E RIDISTRIBUZIONE DELLA SUL ALL'INTERNO DEL LOTTO PER LA REALIZZAZIONE DI TRE EDIFICI AD USO ABITATIVO COSTITUITI COMPLESSIVAMENTE DA 9 UNITA' ABITATIVE ACCERTAMENTO DI CONFORMITA' PER RISTRUTTURAZIONE DI DEPOSITO IN ZONA AGRICOLA FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI UNA UNITA' ABITATIVA Mastromarco RIORGANIZZAZIONE VOLUMETRICA DI ANNESSI RESIDENZIALI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA UNITA' ABITATIVA TOTALE
27 5.5. Il dimensionamento residuo del Piano Strutturale SISTEMA INSEDIATIVO DIMENSIONAMENTO RESIDENZIALE PS 2006 incrementi max ammissibili SUL SUL PREVISTA R. U. I SUL ATTUATA NON ATTUATO Extradimensionament o SUL RIMANE RISPETTO PREVISIONI RU residuo PS mq mq mq mq mq mq mq SAN BARONTO PORCIANO FORNELLO AREE AGRICOLE* PAPONE CAPOLUOGO BORGANO CERBAIA MASTROMARCO AREE AGRICOLE* RIMANENTE *Nel PS e nel RU vigente non era previsto il dimensionamento residenziale in aree agricole 26
28 Risulta quindi ATTREZZATURE SCOLASTICHE 4,5 *ab verde e sport 12*ab A.I.C. 3,5 * ab parcheggi 4*ab UTOE Previsione PS per 8500 abitanti ESISTENTI DA REALIZZARE PREVISIONI RU ATTUATE DA RU VIGENTE NON ATTUATE DA RU VIGENTE UTOE I UTOE II TOTALE UTOE I UTOE II TOTALE UTOE I UTOE II TOTALE UTOE I UTOE II TOTALE
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