azione sui comportamenti a rischio in adolescenza
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- Gilda Guerra
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1 XIII Conferenza Nazionale della Rete HPH - Empowerment della Persona settembre 2009, Reggio Emilia Il sogno di Icaro: una ricerca-azione azione sui comportamenti a rischio in adolescenza Paola Marmocchi, Eleonora Strazzari SPAZI GIOVANI AZIENDA USL DI BOLOGNA
2 OBIETTIVI DEL PROGETTO Conoscere i comportamenti a rischio e gli stili di vita di un campione di adolescenti di Bologna e provincia Potenziare gli interventi informativi/educativi rivolti ai giovani sui comportamenti a rischio
3 La ricerca-intervento in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell Educazione dell Università di Bologna Fase 1: Ricerca quantitativa Somministrazione di un questionario sui comportamenti a rischio (campione di 1142 studenti) Fase 2: Ricerca qualitativa Focus Group con studenti, insegnanti,genitori Restituzione dei risultati negli Istituti interessati e alla comunità mediante iniziative pubbliche (convegno e festa) Fase 3: Intervento Alla luce dei dati emersi, si sono modificati interventi già attivi e proposti nuovi progetti.
4 Obiettivi Prima fase di ricerca Diffusione dei comportamenti a rischio Differenze in base a: sesso, età, provenienza, status socio-economico, tipo di scuola Contesti o popolazioni maggiormente esposte al rischio Relazione tra il rischio e alcuni fattori protettivi
5 Sessualità Sostanze psicoattive Tabacco Alcol Sicurezza sulla strada Rapporto con il cibo e con il corpo Bullismo Il questionario: comportamenti indagati
6 Risultati: sessualità 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Maschi Femmine Grandi Piccoli Italiani Stranieri Liceo Tecnico Professionale Corso Prof Basso Medio Alto Rischio Basso: una volta rapporti senza precauzioni Rischio Alto: più volte rapporti senza precauzioni Il coito interrotto è usato spesso dalla metà del campione sessualmente attivo L iniziazione precoce correla con comportamenti più rischiosi.
7 Discussione dei risultati: il fenomeno del rischio I comportamenti a rischio non si manifestano come condotte isolate ma sono associati tra loro Tutti gli adolescenti sperimentano qualche comportamento a rischio, ma nella maggioranza dei casi non diventa un abitudine consolidata Un numero ristretto (16,4%) assume la maggior parte dei comportamenti: soggetti multirischio che non usano il rischio come strumento di crescita
8 Interventi attivati alla luce degli elementi emersi dalla ricerca Il 18% del campione dichiara di avere avuto rapporti sessuali entro i 14 anni Attivazione in tutti i distretti di percorsi di educazione socio-affettiva e sessuale nelle scuole secondarie di Primo grado
9 I comportamenti a rischio sono più diffusi fra gli studenti degli Istituti Professionali e dei Corsi di Formazione Professionale Sono stati potenziati e consolidati gli interventi nei Corsi di Formazione Professionale attraverso corsi di formazione per Tutor e interventi nelle classi
10 E stato confermato un legame fra comportamenti salutari e alcuni fattori protettivi (autoefficacia( personale, rapporto con la scuola) Necessità di percorsi non solo informativi ma anche educativi Progetti integrati con gli adulti del contesto (insegnanti, educatori, allenatori sportivi, capi scout)
11 La ricerca indica che una minoranza di adolescenti rischia in diversi campi (alcol, fumo, droghe, sessualità non protetta) Potenziare gli interventi nei contesti extrascolastici dove sono presenti molti adolescenti a rischio
12 ADOLESCENTI MULTIRISCHIO Lo svantaggio culturale, sociale, educativo spesso si associa a comportamenti a rischio nel campo della salute In alcuni contesti extrascolatici sono presenti adolescenti multirischio (gruppi socio-educativi, comunità di prima accoglienza, carcere minorile)
13 QUALI STRATEGIE PER IL LAVORO NEI CONTESTI EXTRASCOLASTICI? Potenziare le funzioni di prossimità dei Servizi Lavorare sia con gli adulti che con gli adolescenti Promuovere la partecipazione e la creatività
14 Da una proposta partita dai Servizi ad un Progetto partecipato
15 CONCORSO PER I GRUPPI SOCIO-EDUCATIVI Proposta di un bando di concorso rivolto ai gruppi socio-educativi del territorio (età 14-18) 18) Definizione dell obiettivo generale Indicazione: produrre dei materiali sul tema affettività-sessualit sessualità da presentare ad una festa finale
16 Adesione al Progetto Sono stati approvati i Progetti di 8 gruppi socio- educativi Ciascun gruppo ha definito un percorso a partire dagli interessi dei ragazzi Sono state realizzate diverse attività,, sia a valenza informativa che educativa (incontri con esperti, interviste, questionari, visioni di film, discussioni) Materiali prodotti dai ragazzi : fumetti, manifesti, video, spettacolo, gioco dell oca, ecc.
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