PRIMO COLLOQUIO SULLA VALORIZZAZIONE Esperienza, Partecipazione, Gestione 12 ottobre 2011
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- Marcella Cattaneo
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1 Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale PRIMO COLLOQUIO SULLA VALORIZZAZIONE Esperienza, Partecipazione, Gestione 12 ottobre 2011 La conoscenza del pubblico dei luoghi della cultura statali. Verso un sistema nazionale di rilevamento Alessandro Bollo, Fondazione Fitzcarraldo Onlus
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3 Obiettivi della ricerca Ricostruire lo stato dell arte delle ricerche sulla partecipazione museale e degli studi sui visitatori a livello nazionale e internazionale. Realizzare un repertorio delle ricerche analizzate consultabile attraverso un data base avanzato Individuare possibili filoni e temi di ricerca da cui partire per impostare le future azioni di conoscenza e di valutazione Fornire indicazioni e linee guida per la conoscenza e la valutazione dei pubblici e per standardizzare il processo di raccolta e analisi dei dati dei dati a livello locale e centrale
4 Tanti pubblici, diversi approcci di indagine Non pubblico potenziali di prossimità occasionali centrali
5 Gli studi e gli obiettivi Indagini e studi Non pubblico potenziali di prossimità Identità e profilo Esperienza di visita Motivazione alla visita Stili di vita Customer satisfaction Processo di apprendimento Comportamenti dentro il museo e valutazione dell efficacia dell allestimento. occasionali centrali Molte le ricerche quantitative e qualitative a livello territoriale e di singolo museo
6 Gli studi e gli obiettivi Indagini e studi Non pubblico potenziali di prossimità occasionali Identità e profilo Motivazioni Fattori incentivanti alla visita Preferenze e consumi culturali Esposizione ai media centrali
7 Gli studi e gli obiettivi Non pubblico potenziali di prossimità occasionali centrali Vicini e contigui, ma spesso indifferenti e non interessati alla collezioni Frequentano attività collaterali, servizi o iniziative specifiche del museo (caffetterie, biblioteche, spazi pubblici del museo, mostre, convegni, laboratori, etc.) Problemi di tempo, priorità, percezione
8 Gli studi e gli obiettivi Non pubblico Indagini e studi potenziali di prossimità occasionali Identità e profilo Motivazioni Percezioni Comportamenti Fattori incentivanti centrali
9 Gli studi e gli obiettivi Non pubblico potenziali di prossimità occasionali Non partecipano anche se potenzialmente potrebbero essere interessati- Barriere economiche, fisiche, culturali Fattori di incentivazione e disincentivazione centrali
10 Gli studi e gli obiettivi Non pubblico potenziali di prossimità occasionali Indagini e studi Non partecipano anche se potenzialmente potrebbero Tecniche essere sia quantitative interessati- sia qualitative su target specifici Barriere economiche, fisiche, culturali Fattori di incentivazione e disincentivazione Ad es. Anziani Stranieri residenti Famiglie con bambini centrali
11 Gli studi e gli obiettivi Non pubblico potenziali La fascia più lontana dal museo Non sono interessati ne motivati alla partecipazione Molteplicità di fattori di prossimità occasionali centrali Statistiche sulla partecipazione culturale Analisi e studi specifici Importanza delle politiche culturali ed educative
12 Studiare la partecipazione: obiettivi e strumenti diversi
13 La ricerca: note di metodo Il repertorio delle ricerche: la progettazione di un database avanzato Il repertorio contiene ricerche e studi a partire dalla metà degli anni 90 Per ogni studio inserito nella banca dati sono presenti dati identificativi in grado di definirne il profilo e le caratteristiche essenziali, oltre che le indicazioni per reperirlo e, laddove disponibile, il report di ricerca integrale. La banca dati contiene 253 indagini di cui 96 svolte in Italia e 157 realizzate in ambito internazionale
14 La ricerca: alcune evidenze Crescita nel tempo delle ricerche La periodicità degli studi
15 Tipologie di musei coinvolti nelle indagini Che cosa si studia
16 Il questionario rimane lo strumento più utilizzato (69%), anche se nel 30% dei casi il questionario viene integrato da altri strumenti. Nel caso del questionario, la modalità di raccolta del dato prevalente è quella attraverso supporto cartaceo (60% dei casi), seguita dal metodo CATI (19%), CAPI (15%) e CAWI (4%) Il valore medio di circa 800 questionari per rilevazione.
17 target studiati: se quello principale è ovviamente il pubblico generico di mostre e musei (oltre il 55%), va rilevato che oltre la metà delle ricerche è finalizzata alla comprensione di target specifici
18 Chi conduce le ricerche in Italia
19 La situazione italiana: elementi di valutazione Gap rispetto al contesto internazionale, anche se il processo degli standard museali potrebbe accelerare l adozione di metodologie e strumenti condivisi Crescita di consapevolezza, difficoltà di organizzare e rendere fruttuoso il processo di analisi Forti differenze a livello territoriale, aree totalmente scoperte Laddove è mancata una spinta dagli enti di coordinamento, i musei difficilmente hanno trovato lo stimolo e le risorse per intraprendere indagini
20 La situazione italiana: elementi di valutazione le indagini sul pubblico sono, probabilmente, più diffuse nei musei italiani di quanto non emerga a prima vista. Resta aperto il problema del rigore metodologico così come quello della comprensione della reale utilità di un lavoro che richiede tempo e risorse. I dati non diventano spesso informazione utile Il rapporto con l Università e una potenzialità ancora da sfruttare adeguatamente
21 Indicazioni per gli sviluppi futuri Implementazione, a livello del sistema museale statale, di un sistema di monitoraggio che consenta in forma periodica e standardizzata una conoscenza di base del pubblico attuale (profilo, provenienza, motivazioni, gradimento esperienze) Approfondimenti tematici su specifiche categorie di pubblico: i teenagers e i giovani adulti, gli anziani, gli stranieri residenti, la popolazione diversamente abile Esplorazione del pubblico virtuale, con particolare attenzione agli utenti dei siti web e dei principali Social Network
22 Indicazioni per gli sviluppi futuri Incentivazione di prassi di indagine condotte a livello locale che analizzino i comportamenti di fruizione, il portato e l efficacia dell esperienza di visita nel suo complesso anche attraverso il ricorso a strumenti non standard di ricerca Favorire percorsi di formazione e di aggiornamento professionale e partnership con dipartimenti di ricerca universitari e non;
23 Indicazioni per gli sviluppi futuri Riequilibrare le differenze territoriali (in particolare per le regioni del Sud Italia) proponendo percorsi di ricerca condotti a livello di sistema territoriale; Studiare il non pubblico e il pubblico potenziale dei musei anche attraverso partnership interistituzionali tra il Mibac e i principali istituti di ricerca nazionali (Istat in primis).
24 Verso una modalità standardizzata di raccolta dei dati sul pubblico Template modulari e standardizzati per la raccolta dati attraverso questionari Costituzione di un organismo centrale che: coordini: L impostazione metodologica delle misurazioni Il processo di raccolta del dato e il trasferimento da locale a centrale realizzi: elaborazioni e analisi puntuali riferite alle singole istituzioni elaborazioni e analisi complessive a livello nazionale, sovraregionale e regionale, Serie storiche e confronti tipologici
25 Livelli di approfondimento del sistema
26 Grazie per l attenzione! Alessandro Bollo Responsabile Ricerca e Consulenza Fondazione Fitzcarraldo Alessandro.bollo@fitzcarraldo.it
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