RASSEGNA STAMPA AMD Aggiornamento 30 aprile 2019
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- Maria Teresa Ruggiero
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1 RASSEGNA STAMPA AMD Aggiornamento 30 aprile 2019
2 Sommario = da attività ufficio stampa TESTATA TITOLO DATA LaStampa.it Allarme diabete di tipo 1: in Europa casi in aumento del +3,4% l anno 19/04/2019 IlSecoloXIX.it Insalute.It Medicinaeinformazione.com Allarme diabete di tipo 1: in Europa casi in aumento del +3,4% l anno Diabete di tipo 1, ancora troppo diffusi fumo e obesità. Focus sulle singole regioni La fotografia del diabete di tipo 1 in Italia, luci ed ombre 19/04/ /04/ /04/2019 Medicoepaziente.It Diabete di tipo 1 in Italia, i nuovi dati su clinica e fattori di rischio 29/04/2019 Meteoweb.eu Tecnomedicina.it Diabete tipo 1: ancora molto diffusi fumo e obesità, soprattutto al sud Diabete di tipo 1: buoni risultati clinici nei centri italiani, ma ancora molto diffusi fumo e obesi 29/04/ /04/2019
3 LASTAMPA.IT Data: 19/04/2019
4 LASTAMPA.IT Data: 19/04/ U6HqpBLDqp7TGoeCb8Eh4L/pagina.html
5 ILSECOLOXIX.IT Data: 19/04/2019
6 ILSECOLOXIX.IT Data: 19/04/2019
7 INSALUTE.IT Data: 29/04/2019 Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla nuova Monografia Annali AMD Profili assistenziali nei pazienti adulti con diabete tipo 1. L analisi ha preso in esame soggetti con DM1, elaborando i dati raccolti da 222 servizi di diabetologia diffusi sul territorio italiano. Abbiamo analizzato qualità di cura, approcci terapeutici e outcome raggiunti nei pazienti con diabete di tipo 1, fornendo una fotografia accurata delle loro caratteristiche cliniche e dei loro bisogni insoddisfatti, spiega Domenico Mannino, Presidente Associazione Medici Diabetologi. domenico-mannino-presidente-amd-associazione-medici-diabetologi Dott. Domenico Mannino Tra le novità introdotte rispetto alle edizioni precedenti degli Annali, focus specifici sulle singole Regioni e approfondimenti sulla popolazione stratificata per genere, fasce di età, durata di malattia, tipo di trattamento (microinfusore vs iniezioni multiple di insulina), presenza di complicanze. A questo proposito è emerso, ad esempio, che le donne presentano un peggior controllo metabolico, che la fascia di età anni è quella più monitorata, che l abitudine al fumo è maggiore tra i pazienti con una storia di malattia più breve, che la percentuale di chi raggiunge livelli adeguati di cura complessiva è più elevata nei pazienti che impiegano il microinfusore (59%), rispetto a quelli in terapia multiniettiva (50%), prosegue Mannino.
8 INSALUTE.IT Data: 29/04/2019 Ben monitorata l emoglobina glicata, meno altri importanti parametri del rischio cardiovascolare Dalla Monografia emerge come la quasi totalità dei pazienti riceva almeno una misurazione all anno dell HbA1c (97%). Buona ma ancora non ottimale la registrazione annua della pressione arteriosa, che avviene nell 89% dei soggetti, così come quella del profilo lipidico (69%, con picchi dell 80% in Liguria, FVG, Trentino-Alto Adige e Piemonte). Abbastanza elevata l attenzione del diabetologo verso la funzionalità renale: al 74% dei pazienti è stata misurata la creatininemia e il 57% ha ricevuto almeno una valutazione annuale dell albuminuria (con un ampia variabilità, da Regioni come il Molise dove non vi è alcuna rilevazione, ad altre quali Lombardia, Marche e Toscana che superano il 65%). Ancora insoddisfacente il controllo del piede diabetico (avviene in media solo nel 22% dei pazienti); in aumento rispetto al passato la percentuale di soggetti monitorati per la retinopatia (46%). Troppi pazienti in sovrappeso, soprattutto al Sud Meno di 1 paziente su 3 ha valori di emoglobina glicata a target ( 7%). È in regola con il colesterolo (LDL < 100 mg/dl) poco meno della metà del campione (49%) e con la pressione oltre il 70%. Per quanto riguarda la funzionalità renale, dei pazienti a cui è stata misurata l albuminuria, il 26% è risultato avere valori indicativi di nefropatia. In linea con un fenomeno diffuso nella popolazione generale (l aumento di sovrappeso e obesità), anche tra i pazienti con diabete tipo 1, l Indice di Massa Corporea (BMI) medio è al limite del sovrappeso, con il 12% del campione obeso. Il dato mostra un gradiente Nord-Sud con la maggior percentuale di individui obesi concentrati nelle regioni meridionali. Solo il 9% dei soggetti è a target contemporaneamente per emoglobina glicata, colesterolo, pressione e BMI. Ancora troppi i diabetici di tipo 1 che fumano (26%). Oltre il 12% dei pazienti usa il microinfusore Registrando un incremento progressivo nel corso degli ultimi anni, oggi i pazienti che praticano la terapia insulinica con il microinfusore sono il 12.6%. A livello regionale si osserva un gradiente nord-sud a favore di quest ultimo per quanto riguarda l infusione sottocutanea continua di insulina (CSII), in particolare Lazio con il 26%, Campania 24% e Calabria 24%. Nella maggior parte delle Regioni si osserva un utilizzo variabile tra il 10 e il 15%; mentre Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana si attestano su percentuali inferiori al 10%; anomalo il dato della Sicilia (2.6%). Un paziente su 3 (30%) è in terapia con ipolipemizzanti; stessa percentuale per quelli in trattamento antiipertensivo. Tra i soggetti con livelli elevati di albuminuria, solo il 6% non risulta trattato con ACEinibitori/Sartani. Di quelli con pregresso evento cardiovascolare, il 78% è in trattamento con antiaggreganti piastrinici, ad eccezione del Molise, che raggiunge il 100% di soggetti trattati, e della Campania, che arriva al 57%. Buoni livelli di cura, ma retinopatia per il 40% dei pazienti In base allo score Q (un punteggio tra 0 e 40 in grado di predire l incidenza successiva di eventi cardiovascolari, che misura la qualità di cura complessiva erogata dai servizi diabetologici), il 51% del campione presenta uno score Q > 25, la miglior fascia di punteggio.la prevalenza delle principali complicanze micro/macrovascolari del diabete nei pazienti tipo 1 è contenuta (infarto 1,1%, ictus 1,2%, ulcera acuta del piede 0,9%, dialisi 0,3), fatta eccezione per quanto riguarda la retinopatia che riguarda, con livelli di severità diversi, il 40% del campione. Da 10 anni l iniziativa Annali AMD fornisce un quadro sui profili assistenziali delle persone con diabete di tipo 1 e 2 e sull evoluzione nel tempo della qualità dell assistenza. Nonostante i progressivi miglioramenti, occorre continuare a monitorare i bisogni insoddisfatti di entrambe le tipologie di pazienti, che permangono non solo per quanto riguarda il raggiungimento del compenso glicemico, ma anche per altri importanti fattori di rischio cardiovascolare, conclude Mannino.
9 MEDICINAEINFORMAZIONE.COM Data: 29/04/2019
10 MEDICINAEINFORMAZIONE.COM Data: 29/04/ in-italia-luci-ed-ombre
11 MEDICOEPAZIENTE.IT Data: 29/04/2019
12 METEOWEB.EU Data: 29/04/2019 Il 30% dei pazienti con diabete tipo 1 presi in carico dai centri diabetologici italiani raggiunge valori corretti di emoglobina glicata, quasi la metà è in regola con il colesterolo e oltre il 70% con la pressione; il 12% è obeso, più di 1 su 4 fuma, il 40% presenta retinopatia, ma nel complesso 1 su 2 ha accesso a buoni livelli di cura. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla nuova Monografia Annali AMD Profili assistenziali nei pazienti adulti con diabete tipo 1, realizzata con il contributo non condizionante di Sanofi. L analisi ha preso in esame soggetti con DM1, elaborando i dati raccolti da 222 servizi di diabetologia diffusi sul territorio italiano. Abbiamo analizzato qualità di cura, approcci terapeutici e outcome raggiunti nei pazienti con diabete di tipo 1, fornendo una fotografia accurata delle loro caratteristiche cliniche e dei loro bisogni insoddisfatti, spiega Domenico Mannino, Presidente Associazione Medici Diabetologi. Tra le novità introdotte rispetto alle edizioni precedenti degli Annali, focus specifici sulle singole Regioni e approfondimenti sulla popolazione stratificata per genere, fasce di età, durata di malattia, tipo di trattamento (microinfusore vs iniezioni multiple di insulina), presenza di complicanze. A questo proposito è emerso, ad esempio, che le donne presentano un peggior controllo metabolico, che la fascia di età anni è quella più monitorata, che l abitudine al fumo è maggiore tra i pazienti con una storia di malattia più breve, che la percentuale di chi raggiunge livelli adeguati di cura complessiva è più elevata nei pazienti che impiegano il microinfusore (59%), rispetto a quelli in terapia multiniettiva (50%). BEN MONITORATA L EMOGLOBINA GLICATA, MENO ALTRI IMPORTANTI PARAMETRI DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Dalla Monografia emerge come la quasi totalità dei pazienti riceva almeno una misurazione all anno dell HbA1c (97%). Buona ma ancora non ottimale la registrazione annua della pressione arteriosa, che avviene nell 89% dei soggetti, così come quella del profilo lipidico (69%, con picchi dell 80% in Liguria, FVG, Trentino-Alto Adige e Piemonte). Abbastanza elevata l attenzione del diabetologo verso la funzionalità renale: al 74% dei pazienti è stata misurata la creatininemia e il 57% ha ricevuto almeno una valutazione annuale dell albuminuria (con un ampia variabilità, da Regioni come il Molise dove non vi è alcuna rilevazione, ad altre quali Lombardia, Marche e Toscana che superano il 65%). Ancora insoddisfacente il controllo del piede diabetico (avviene in media solo nel 22% dei pazienti); in aumento rispetto al passato la percentuale di soggetti monitorati per la retinopatia (46%).
13 METEOWEB.EU Data: 29/04/2019 TROPPI PAZIENTI IN SOVRAPPESO, SOPRATTUTTO AL SUD Meno di 1 paziente su 3 ha valori di emoglobina glicata a target ( 7%). È in regola con il colesterolo (LDL < 100 mg/dl) poco meno della metà del campione (49%) e con la pressione oltre il 70%. Per quanto riguarda la funzionalità renale, dei pazienti a cui è stata misurata l albuminuria, il 26% è risultato avere valori indicativi di nefropatia. In linea con un fenomeno diffuso nella popolazione generale (l aumento di sovrappeso e obesità), anche tra i pazienti con diabete tipo 1, l Indice di Massa Corporea (BMI) medio è al limite del sovrappeso, con il 12% del campione obeso. Il dato mostra un gradiente Nord-Sud con la maggior percentuale di individui obesi concentrati nelle regioni meridionali. Solo il 9% dei soggetti è a target contemporaneamente per emoglobina glicata, colesterolo, pressione e BMI. Ancora troppi i diabetici di tipo 1 che fumano (26%). OLTRE IL 12% DEI PAZIENTI USA IL MICROINFUSORE Registrando un incremento progressivo nel corso degli ultimi anni, oggi i pazienti che praticano la terapia insulinica con il microinfusore sono il 12.6%. A livello regionale si osserva un gradiente nord-sud a favore di quest ultimo per quanto riguarda l infusione sottocutanea continua di insulina (CSII), in particolare Lazio con il 26%, Campania 24% e Calabria 24%. Nella maggior parte delle Regioni si osserva un utilizzo variabile tra il 10 e il 15%; mentre Emilia-Romagna, Veneto, Trentino- Alto Adige e Toscana si attestano su percentuali inferiori al 10%; anomalo il dato della Sicilia (2.6%). Un paziente su 3 (30%) è in terapia con ipolipemizzanti; stessa percentuale per quelli in trattamento antiipertensivo. Tra i soggetti con livelli elevati di albuminuria, solo il 6% non risulta trattato con ACE-inibitori/Sartani. Di quelli con pregresso evento cardiovascolare, il 78% è in trattamento con antiaggreganti piastrinici, ad eccezione del Molise, che raggiunge il 100% di soggetti trattati, e della Campania, che arriva al 57%. BUONI LIVELLI DI CURA, MA RETINOPATIA PER IL 40% DEI PAZIENTI In base allo score Q (un punteggio tra 0 e 40 in grado di predire l incidenza successiva di eventi cardiovascolari, che misura la qualità di cura complessiva erogata dai servizi diabetologici), il 51% del campione presenta uno score Q > 25, la miglior fascia di punteggio. La prevalenza delle principali complicanze micro/macrovascolari del diabete nei pazienti tipo 1 è contenuta (infarto 1,1%, ictus 1,2%, ulcera acuta del piede 0,9%, dialisi 0,3), fatta eccezione per quanto riguarda la retinopatia che riguarda, con livelli di severità diversi, il 40% del campione. Da 10 anni l iniziativa Annali AMD fornisce un quadro sui profili assistenziali delle persone con diabete di tipo 1 e 2 e sull evoluzione nel tempo della qualità dell assistenza. Nonostante i progressivi miglioramenti, occorre continuare a monitorare i bisogni insoddisfatti di entrambe le tipologie di pazienti, che permangono non solo per quanto riguarda il raggiungimento del compenso glicemico, ma anche per altri importanti fattori di rischio cardiovascolare, conclude Mannino.
14 TECNOMEDICINA.IT Data: 29/04/2019 Il 30% dei pazienti con diabete tipo 1 presi in carico dai centri diabetologici italiani raggiunge valori corretti di emoglobina glicata, quasi la metà è in regola con il colesterolo e oltre il 70% con la pressione; il 12% è obeso, più di 1 su 4 fuma, il 40% presenta retinopatia, ma nel complesso 1 su 2 ha accesso a buoni livelli di cura. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla nuova Monografia Annali AMD Profili assistenziali nei pazienti adulti con diabete tipo 1, realizzata con il contributo non condizionante di Sanofi. L analisi ha preso in esame soggetti con DM1, elaborando i dati raccolti da 222 servizi di diabetologia diffusi sul territorio italiano. Abbiamo analizzato qualità di cura, approcci terapeutici e outcome raggiunti nei pazienti con diabete di tipo 1, fornendo una fotografia accurata delle loro caratteristiche cliniche e dei loro bisogni insoddisfatti, spiega Domenico Mannino, Presidente Associazione Medici Diabetologi. Tra le novità introdotte rispetto alle edizioni precedenti degli Annali, focus specifici sulle singole Regioni e approfondimenti sulla popolazione stratificata per genere, fasce di età, durata di malattia, tipo di trattamento, presenza di complicanze. A questo proposito è emerso, ad esempio, che le donne presentano un peggior controllo metabolico, che la fascia di età anni è quella più monitorata, che l abitudine al fumo è maggiore tra i pazienti con una storia di malattia più breve, che la percentuale di chi raggiunge livelli adeguati di cura complessiva è più elevata nei pazienti che impiegano il microinfusore, rispetto a quelli in terapia multiniettiva. Dalla Monografia emerge come la quasi totalità dei pazienti riceva almeno una misurazione all anno dell HbA1c. Buona ma ancora non ottimale la registrazione annua della pressione arteriosa, che avviene nell 89% dei soggetti, così come quella del profilo lipidico. Abbastanza elevata l attenzione del diabetologo verso la funzionalità renale: al 74% dei pazienti è stata misurata la creatininemia e il 57% ha ricevuto almeno una valutazione annuale dell albuminuria. Ancora insoddisfacente il controllo del piede diabetico; in aumento rispetto al passato la percentuale di soggetti monitorati per la retinopatia. Meno di 1 paziente su 3 ha valori di emoglobina glicata a target. È in regola con il colesterolo poco meno della metà del campione e con la pressione oltre il 70%. Per quanto riguarda la funzionalità renale, dei pazienti a cui è stata misurata l albuminuria, il 26% è risultato avere valori indicativi di nefropatia. In linea con un fenomeno diffuso nella popolazione generale, anche tra i pazienti con diabete tipo 1, l Indice di Massa Corporea medio è al limite del sovrappeso, con il 12% del campione obeso. Il dato mostra un gradiente Nord-Sud con la maggior percentuale di individui obesi concentrati nelle regioni meridionali. Solo il 9% dei soggetti è a target contemporaneamente per emoglobina glicata, colesterolo, pressione e BMI. Ancora troppi i diabetici di tipo 1 che fumano.
15 TECNOMEDICINA.IT Data: 29/04/2019 Registrando un incremento progressivo nel corso degli ultimi anni, oggi i pazienti che praticano la terapia insulinica con il microinfusore sono il 12.6%. A livello regionale si osserva un gradiente nord-sud a favore di quest ultimo per quanto riguarda l infusione sottocutanea continua di insulina, in particolare Lazio con il 26%, Campania 24% e Calabria 24%. Nella maggior parte delle Regioni si osserva un utilizzo variabile tra il 10 e il 15%; mentre Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana si attestano su percentuali inferiori al 10%; anomalo il dato della Sicilia. Un paziente su 3 è in terapia con ipolipemizzanti; stessa percentuale per quelli in trattamento antiipertensivo. Tra i soggetti con livelli elevati di albuminuria, solo il 6% non risulta trattato con ACE-inibitori/Sartani. Di quelli con pregresso evento cardiovascolare, il 78% è in trattamento con antiaggreganti piastrinici, ad eccezione del Molise, che raggiunge il 100% di soggetti trattati, e della Campania, che arriva al 57%. In base allo score Q, il 51% del campione presenta uno score Q > 25, la miglior fascia di punteggio. La prevalenza delle principali complicanze micro/macrovascolari del diabete nei pazienti tipo 1 è contenuta, fatta eccezione per quanto riguarda la retinopatia che riguarda, con livelli di severità diversi, il 40% del campione.
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