25 Novembre Primo rapporto sulla Violenza di Genere in Toscana

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1 25 Novembre 2009 Primo rapporto sulla Violenza di Genere in Toscana Un analisi dei dati dei Centri Antiviolenza a cura di Daniela Bagattini e Valentina Pedani

2 PREMESSE I CENTRI ANTIVIOLENZA IN QUESTO PRIMO RAPPORTO SONO STATI ANALIZZATI I DATI DELLE SCHEDE DI AIUTO DEI CENTRI ANTIVIOLENZA FACENTI PARTE DELLA RETE REGIONALE I SERVIZI OFFERTI DAI CENTRI ANTIVIOLENZA a) colloqui preliminari di valutazione e rilevazione del pericolo volti a fornire le prime indicazioni utili; b) colloqui informativi di carattere legale; c) affiancamento, su richiesta delle vittime, nella fruizione dei servizi pubblici e privati, nel rispetto dell identità culturale e della libertà di scelta di ognuna di esse; d) sostegno al cambiamento e al rafforzamento dell autostima anche attraverso gruppi autocentrati; e) percorsi personalizzati di uscita dal disagio e dalla violenza, tendenti a favorire nuovi progetti di vita e di autonomia.

3 PREMESSE I CENTRI ANTIVIOLENZA LE ATTIVITA SVOLTE DAI CENTRI ANTIVIOLENZA Iniziative culturali e sociali di: prevenzione, informazione, sensibilizzazione denuncia in merito al problema della violenza di genere, anche in collaborazione con enti, istituzioni, associazioni e privati; raccolta di dati relativi all utenza dei centri Antiviolenza stessi e delle case rifugio.

4 PREMESSE L APPLICATIVO Analisi delle richieste di aiuto ai centri antiviolenza inserite nell applicativo regionale, realizzato dalla Regione Toscana, in collaborazione con le Pari Opportunità, l Osservatorio Sociale Regionale, l Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM) Toscana. La realizzazione dell applicativo è stata possibile in tempi rapidi grazie alla collaborazione di tutti i soggetti facenti parte della Rete regionale contro la violenza di genere, partendo dall analisi delle schede già in uso presso i singoli centri

5 PREMESSE METODOLOGICHE COME SONO STATI INSERITI I DATI 1 gennaio giugno 2009 dati inseriti a livello aggre gato: per ogni campo della maschera dell applicativo è stato inserito il totale delle donne (l analisi prenderà in considerazione separatamente l intero 2008 e il primo semestre 2009) 1 luglio settembre 2009 dati inseriti a li vello individuale: sono state inserite le singole schede di aiuto I DATI SARANNO QUI PRESENTATI A LIVELLO REGIONALE Dal 1 luglio i dati sono così raccolti in maniera uniforme da tutti i Centri antiviolenza facenti parte della rete, e dunque, in tutte le province della Regione

6 IL NUMERO DI SCHEDE DI AIUTO DONNE CHE SI SONO RIVOLTE AI CENTRI PER PROVINCIA E PERIODO DI RIFERIMENTO 1 gennaio dicembre 2008 (livello aggregato) 1 gennaio - 30 giugno 2009 (livello aggregato) 1 luglio - 30 settembre 2009 (livello individuale) Totale AR FI GR LI LU MS PI PT PO SI TOSCANA

7 IL NUMERO DI SCHEDE DI AIUTO DONNE CHE SI SONO RIVOLTE AI CENTRI PER PERIODO DI RIFERIMENTO E TIPO DI ACCESSO 2008 I semestre % Accesso diretto 29,5 73% Segnalazione da altri soggetti 70,5

8 LA VITTIMA DONNE CHE SI SONO RIVOLTE AI CENTRI PER CITTADINANZA 29,6% 2008 I semestre ,9% 70,4% Italiana Straniera 68,1% III trimestre 2009 Tra i 16 i i 59 anni le donne straniere residenti in Toscana sono l 11,6 % della popolazione femminile 29,7% 70,3%

9 LA VITTIMA DONNE CHE SI SONO RIVOLTE AI CENTRI PER FASCIA DI ETA 2008 I semestre ,5 30,0 17,8 10,8 1,1 5,4 1, ,5 29,0 32,6 11,8 1,5 4,9 1, anni anni anni anni anni Maggiore di 70 anni Minore di 18 anni anni anni anni anni anni Maggiore di 70 anni Minore di 18 anni

10 ,2 36,5 TIPO DI VIOLENZA SUBITA 2008 I semestre ,1 7,2 5,2 2,3 0, ,7 39,5 14,8 4,7 4,6 0,9 0,4 Economica Stalking Violenza sessuale Molestie sessuali Mobbing Fisica Psicologica Economica Stalking Violenza sessuale Molestie sessuali Mobbing Fisica Psicologica

11 100 TIPO DI VIOLENZA SUBITA PER CITTADINANZA Domanda a risposta multipla (una donna può segnalare più di un tipo di violenza subita) III trimestre ,3 86,1 27,0 64,8 80,3 41,0 9,3 8,2 4,6 4,1 1,1 0,7 2,5 0,0 Italiana Straniera Fisica Psicologica Economica Stalking Violenza sessuale Molestie sessuali Mobbing Le denunce di violenza sia nel caso delle italiane che delle straniere, riguardano soprattutto la violenza fisica, la violenza psicologica e la violenza economica

12 IL MOLESTATORE Convivente/non convivente 2008 I semestre ,6 % 57,4 % partner convivente non convivente 41,7% 58,3 % Partner convivente: coniuge e partner convivente Non convivente: ex coniuge; ex partner convivente; ex partner non convivente, parente, conoscente, sconosciuto

13 IL MOLESTATORE Convivente/non convivente per cittadinanza III trimestre ,5 45,6 67,8 33, Italiana partner convivente Straniera non convivente

14 , ,2 4,8 IL MOLESTATORE I semestre ,2 11,8 2, ,7 6,1 9,7 1,2 parente sconosciuto partner ex partner conoscente parente sconosciuto ex partner conoscente partner

15 IL MOLESTATORE Per cittadinanza della vittima - III trimestre ,4 72, ,4 16,5 13,0 6,3 5,0 7,4 1,1 0,0 Italiana Straniera partner ex partner conoscente parente sconosciuto

16 L ESITO DELLA SEGNALAZIONE LA PRESA IN CARICO ,2 8,2 Rinuncia al servizio da parte della donna Invio ad altra struttura/servizio I semestre ,7 18,9 81,7 Presa in carico 65,4

17 L ESITO DELLA SEGNALAZIONE LA DENUNCIA 2008 I semestre ,9% 33,5% 65,1% denuncia non denuncia 66,5

18 L ESITO DELLA SEGNALAZIONE DENUNCIA /NON DENUNCIA DELLA VIOLENZA PER CITTADINANZA 100 III TRIMESTRE ,2 72, ,8 27,4 0 Italiana Denuncia Straniera Non denuncia

19 Obiettivi raggiunti In Toscana esiste una rete di supporto alle donne vittime di violenza efficiente, attiva e in grado di coordinarsi in maniera egregia, ben oltre le differenze territoriali L applicativo e in particolar modo la scheda di aiuto unificata a livello regionale, permettono di raccogliere dati in modo uniforme favorendone così l analisi. Nel tempo questo permetterà lo studio del fenomeno in maniera diacronica

20 Prospettive future Questa ricerca deve essere considerata un punto di partenza di un percorso di approfondimento e monitoraggio costante del fenomeno, da implementare con analisi diacroniche e approfondimenti qualitativi; L efficacia di uno strumento standard regionale e i suoi possibili utilizzi pongono come ulteriori obiettivi la condivisione di tale standard tra le altre strutture del territorio che possono venire a contatto con le donne che subiscono una forma di violenza