PIANO PROVINCIALE DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA VARIANTE AL PTCP PER IL RECEPIMENTO DEL PTA DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA
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- Fabio Rubino
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1 fasc. n /2/2008 P.G. n /2008 del 15/07/2008 PIANO PROVINCIALE DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA VARIANTE AL PTCP PER IL RECEPIMENTO DEL PTA DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE INDETTA AI SENSI DELLA L.R. 20/2000 VERBALE 3 INCONTRO DEL 02/07/2008 Il giorno 02 luglio 2008 alle ore 9.30, si è tenuta presso la Sala Zodiaco della Provincia di Bologna, Via Zamboni n Bologna, la terza seduta della Conferenza di Pianificazione relativa all approvazione del Piano di Tutela delle Acque della Provincia di Bologna, variante al PTCP per il recepimento del PTA della Regione Emilia-Romagna, convocata con P.G del 09/06/ Risultano presenti: Emanuele Burgin, Assessore all Ambiente e Sicurezza del Territorio della Provincia di Bologna, con funzioni di Presidente della presente Conferenza; Giulio Conte, consulente di Ambiente Italia; Comune di Bologna, nella persona di Donatella Di Pietro; Comune di Bologna, nella persona di Marco Farina; Comune di Bologna, nella persona di Claudio Savoia; Comune di Castel Maggiore, nella persona di Belinda Gottardi presente con delega; Comune di Castel Maggiore, nella persona di Astrid Franceschetti; Comune di Castenaso, nella persona dell Ass. Maurizio Pirazzoli presente con delega Comune di San Giovanni in Persiceto, nella persona di Andrea Morisi, presente con delega; Comune di San Lazzaro di Savena, nella persona di Leonardo Schippa, presente con delega; Comune di San Lazzaro di Savena, nella persona di Angelo Rivemi;
2 Comune di Pieve di Cento, nella persona di Fabrizio Govoni, presente con delega; Comune di Sala Bolognese, nella persona di Valerio Toselli; Regione Emilia Romagna Assessorato Ambiente, nella persona di Maria Calvaresi; Regione Emilia Romagna Servizio Tecnico Bacino Reno, nella persona di Leonardo Caporale; Provincia di Ravenna, nella persona di Miria Rossi presente con delega; Nuovo Circondario Imolese, nella persona di Moreno Daini presente con delega; Consorzio Canale Reno-Savena, nella persona di Fabio Marchi; Consorzio di Bonifica Renana, nella persona di Agostino Parigi presente con delega; Consorzio di Bonifica Reno Palata, nella persona di Claudio Negrini presente con delega; A.R.P.A. Sezione provinciale di Bologna, nella persona di Mario Felicori; Provincia di Bologna Settore Pianificazione Territoriale, nella persona di Luca Borsari; Legambiente di Bologna, nella persona di Alfredo Sambinello. Presiede la seduta l Assessore all Ambiente della Provincia di Bologna, Emanuele Burgin, assistito dal vicepresidente Gabriele Bollini, Dirigente del Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Bologna e da Michele Cerati, funzionario del Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Bologna, con funzioni di segretario verbalizzante. Il Presidente apre i lavori della conferenza e dopo aver introdotto l oggetto della riunione finalizzata alla raccolta dei contributi tecnici degli Enti convocati in Conferenza passa la parola a Giulio Conte. Prende la parola il dott. Giulio Conte che sintetizza brevemente gli obiettivi e le principali linee di misura del piano avvalendosi di apposite slides che sono state messe a disposizione degli interessati sul sito internet della Provincia. Successivamente lascia la parola agli Enti per l illustrazione dei contenuti dei contributi tecnici presentati. Prende la parola Valerio Toselli, sindaco del Comune di Sala Bolognese, il quale sottolinea l importanza delle problematiche legate alla subsidenza nel suo territorio comunale e della riduzione del prelievo da falda, evidenziando la necessità di prevedere l invaso di acque anche in bacini in pianura al fine di disporre di risorsa idrica ed evitare l attingimento da falda. Interviene Calvaresi del Servizio Tutela e risanamento Risorsa acqua della Regione Emilia Romagna, la quale riferisce che la prossima settimana perverrà il contributo tecnico ufficiale della 2
3 Regione, anticipandone sinteticamente i contenuti. Tra gli elementi anticipati si sottolineano le tematiche inerenti a: il sistema delle reti di monitoraggio è in corso di modifica in recepimento delle più recenti direttive europee, relativa importanza della subsidenza e del deficit volumetrico da falda che risulta minore di quello considerato dal Piano, gli aspetti concessori dei rilasci del sistema Suviana-Brasimone, il sistema di tariffazione dei consumi idrici e le disponibilità finanziarie del PRSR. Prende la parola l Ass. Schippa del Comune di San Lazzaro di Savena, il quale, alla luce della presentazione fatta, riscontra alcune problematiche legate al non chiaro rapporto tra il Piano e il percorso di approvazione dei PSC che auspica non possa essere modificato dalle previsioni di piani di settore. In merito alle zone di protezione evidenzia che i vincoli alla impermeabilizzazione agiscono principalmente sul rischio idraulico e scarsamente sulla capacità di ricarica degli acquiferi. Sarebbe pertanto auspicabile che nelle Zone A e D siano messi in opera opportuni sistemi di ricarica più che dare limiti all attuazione di previsioni. Di fatto ritiene che le perimetrazioni fatte alla scala provinciale non siano applicabili e si possa invece fare riferimento a quelle fatte a scala regionale. Infine evidenzia che gli ambiti estrattivi attuali o futuri dovranno integrarsi con la previsione di invasi, auspicando che non si aprano nuovi ambiti esclusivamente per realizzare nuovi invasi. Prosegue il dott. Marchi, del Consorzio della Chiusa di Caslecchio, che concorda con l Assessore Schippa in merito all opportunità di ubicare ambiti estrattivi laddove si possa invasare acqua da rilasciare poi nei fiumi. Inoltre esorta a non sottovalutare il problema della subsidenza ed a perseguire la riduzione dei prelievi da falda. Interviene Negrini, del Consorzio della Bonifica Reno Palata, evidenziando ulteriormente i problemi che la subsidenza sta causando alle colture a seguito delle forti piogge tardo primaverili. Prosegue riferendo che le bonifiche stanno già da tempo ottimizzando in vario modo la gestione della risorsa idrica ma che ulteriori misure si possono attuare. Infine illustra quanto ultimamente il Consorzio sta realizzando nel campo dell approvvigionamento per gli usi irrigui. Prende la parola Morisi, Assessore del Comune di San Giovanni in Persiceto, il quale evidenzia l importanza della qualità delle acque del reticolo minore, per il quale invece non sono previsti 3
4 obiettivi di qualità. Tali corpi idrici hanno molteplici funzioni, non ultime sociali, igienico-sanitarie e paesaggistiche. Interviene Miria Rossi, in rappresentanza della Provincia di Ravenna, la quale esprime preoccupazione circa la revisione degli obiettivi, posti dal Piano di Tutela delle Acque della Regione, da parte della Provincia di Bologna, in quanto la Provincia di Ravenna gestisce il Reno nel suo tratto finale quando le altre province interessate hanno effettuato i loro interventi. La preoccupazione deriva anche dal fatto che la Provincia di Ravenna utilizza le acque del fiume Reno anche per uso potabile. Inoltre segnala che la Provincia ha perimetrato una zona di protezione delle acque superficiali che sconfina nella Provincia di Bologna che dovrà essere integrata nelle cartografie di Piano. Interviene Sambinello, Legambiente Medicina che esprime un giudizio positivo sui contenuti del Piano anche se rimangono diverse problematiche legate alla pianificazione territoriale, ai controlli ed all efficienza dei sistemi depurativi. Infine auspica una piena e fattiva attuazione delle misure di piano. Intervenendo anche Parigi, Consorzio della Bonifica Renana condivide l impostazione del Piano ed i contenuti, sottolineando però la mancanza di coraggio nel prevedere misure ancora più restrittive in relazione alla riduzione del prelievo da falda. Richiede che il Piano preveda una norma che vincoli il rilascio di concessioni al prelievo di acque sotterranee alla verifica della possibilità di approvvigionamento da altre fonti consortili. In relazione al carico inquinante veicolato dal Reno in altre province propone al realizzazione di sistemi di affinamento nella parte bassa del bacino. Per quanto l interazione con altri Piani è necessario un lavoro di verifica delle interazioni delle misure analizzando gli aspetti positivi e negativi. Riprende la parola Giulio Conte, il quale torna sugli invasi riferendo che il Piano ha sempre avuto un approccio aperto alle proposte venute dai vari Enti e che l ufficio di Piano darà indicazioni e criteri per la valutazione delle proposte effettuate, cercando di integrarle con la pianificazione delle attività estrattive. Sul tema della subsidenza, il Piano, senza stare ad analizzare approfonditamente il deficit volumetrico da falda ha dovuto acquisire un obiettivo che già risulta di difficile raggiungimento. 4
5 In relazione al declassamento degli obiettivi di qualità delle stazioni di valle per le acque defluite verso la Provincia di Ravenna non si prevede di certo un peggioramento, al peggio rimarranno come sono; inoltre rammenta che il parametro che influenza maggiormente la classificazione è l IBE che non ha importanza per la qualità ad uso idropotabile. Il Piano non potrà arrivare a dare obiettivi sulla qualità delle acque del reticolo minore ma al massimo definire indirizzi per gli interventi di riqualificazione Concludendo, l assessore Burgin ricorda ulteriormente l importanza che i Comuni verifichino le perimetrazioni delle Zone di protezione delle acque sotterranee e le ricadute che le misure ad esse applicate hanno sulle previsioni attuali e future. Per le proposte di invasi si cercherà di integrarle nella variante di metà percorso del PIAE anche se la variante avrà tempi che non coincideranno con quelli di mandato di questa Giunta. Ritenuto che non vi sia altro da aggiungere, dichiara chiusi i lavori della terza seduta, preannunciando che verrà convocata l ultima seduta della conferenza per la penultima settimana di luglio. Il Segretario della Conferenza di Pianificazione Il Presidente della Conferenza di Pianificazione Michele Cerati Ass. Emanuele Burgin 5
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