PROGRAMMA DI ATTIVITA NELL AMBITO DEL PROTOCOLLO D INTESA FRA
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- Marino Casati
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1 PROGRAMMA DI ATTIVITA NELL AMBITO DEL PROTOCOLLO D INTESA FRA L ENTE DI GESTIONE DEL PARCO FLUVIALE DEL PO TRATTO TORINESE, L ENTE DI GESTIONE DEL PARCO NATURALE DELLA COLLINA TORINESE a cui ha aderito L ENTE DI GESTIONE DEL PARCO NATURALE DEI LAGHI DI AVIGLIANA E IL DIPARTIMENTO INTERATENEO TERRITORIO DEL POLITECNICO E DELL UNIVERSITA DI TORINO PER LA PROSECUZIONE DELLE ATTIVITA DELL OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO DEI PARCHI DEL PO E DELLA COLLINA TORINESE PREMESSO CHE Con Protocollo d intesa sottoscritto il 7 marzo 2006 tra L Ente di gestione del Parco Fluviale del Po Torinese, l Ente di gestione del Parco naturale della Collina torinese e il (da qui in poi indicato come Diter ) del Politecnico e dell Università di Torino è stato instituito l Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e della Collina torinese (da qui in poi indicato come Osservatorio ) All Osservatorio ha aderito successivamente l Ente di gestione del, adesione avvenuta con Deliberazione del Consiglio Direttivo n.07 dell'01/4/2010 in linea con i principi della Legge Regionale n.46/80 istitutiva dell'ente stesso. Presso il Diter operano l Osservatorio Città Sostenibili (da qui in poi indicato come OCS ) e il Centro Europeo di Documentazione sulla Pianificazione dei Parchi Naturali (da qui in poi indicato come CED-PPN ). OCS è impegnato nella ricerca scientifica sui temi del governo e della governance dei sistemi urbani e territoriali, con particolare riferimento ai settori della mobilità e dei trasporti, della tutela delle risorse ambientali e del paesaggio e la sua finalità è di diffondere l'innovazione nei processi di pianificazione di sistemi territoriali complessi per i quali sia importante garantire il perseguimento di obiettivi di sostenibilità. Il CED-PPN è impegnato nella ricerca scientifica per diffondere la conoscenza della pianificazione e della gestione dei parchi naturali e delle aree protette in Europa sulle politiche di conservazione e valorizzazione della natura e del paesaggio, con funzioni di raccolta, aggiornamento ed elaborazione della documentazione pertinente a fini scientifici, didattici, divulgativi, di promozione ed organizzazione di iniziative di cooperazione europea, di organizzazione di attività di ricerca e consulenza, pubblicizzazione, dibattito, animazione culturale e formazione. Protocollo d intesa marzo 2011 Pagina 1 di 5
2 RICHIAMANDO CHE L ISTITUZIONE DELL OSSERVATORIO E AVVENUTA NEL QUADRO NORMATIVO E CULTURALE DELINEATO: dalla Convenzione europea sul paesaggio (CEP) siglata in Firenze il 20 ottobre 2000; dal D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio Supplemento Ordinario n. 28, che all Articolo 132 stabilisce quanto segue: Cooperazione tra amministrazioni pubbliche 1. Le amministrazioni pubbliche cooperano per la definizione di indirizzi e criteri riguardanti le attività di tutela, pianificazione, recupero, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio e di gestione dei relativi interventi. 2. Gli indirizzi e i criteri perseguono gli obiettivi della salvaguardia e della reintegrazione dei valori del paesaggio anche nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. 3. Al fine di diffondere ed accrescere la conoscenza del paesaggio le amministrazioni pubbliche intraprendono attività di formazione e di educazione. 4. Il Ministero e le regioni definiscono le politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio tenendo conto anche degli studi, delle analisi e delle proposte formulati dall'osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio, istituito con decreto del Ministro, nonché dagli Osservatori istituiti in ogni regione con le medesime finalità. Considerato che la legislazione prevede l istituzione dell Osservatorio del paesaggio quale momento di elaborazione di politiche di tutela, e che tale indirizzo legislativo può costituire una traccia per l attuazione di progetti pilota in tal senso anche attivabili da amministrazioni pubbliche nelle more di istituzione formale degli osservatori così come previsto dalla stessa legislazione. Considerato il ruolo che il tema del paesaggio assume nella politica di salvaguardia e tutela di una area protetta, che nel tutelare i valori del territorio ed i beni naturali e nello sviluppare azioni attive di gestione del territorio contribuisce anche alla gestione degli ambiti di paesaggio ricompresi all interno delle aree protette, ruolo svolto all interno delle politiche di valorizzazione e di salvaguardia della Regione Piemonte attivate in particolare nel quadro degli strumenti del Piano Territoriale Regionale e dei lavori per il Piano Paesaggistico Regionale a cui guardano con particolare attenzione le attività dell Osservatorio, anche al fine di contribuire alla costruzione dei materiali e degli strumenti utili all applicazione di detti strumenti sul territorio regionale. Considerato che su iniziativa del Parco nazionale Cilento e Vallo di Diano è stato varato nel 2000 il progetto di creazione della Rete europea degli enti territoriali per l applicazione della Convenzione europea del Paesaggio (RECEP), e che sulla base di tale iniziativa è stata adottata una bozza di statuto costitutivo del RECEP approvata dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle province autonome italiane l 11 novembre 2004 tenendo conto della risoluzione 178 (2004) del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d Europa che impegna gli Stati firmatari della CEP a formare una rete europea per la sua applicazione. LA SOTTOSCRIZIONE DEL PRESENTE ATTO AVVIENE In considerazione dell attività già svolta dai soggetti sottoscrittori il protocollo del 7 marzo 2006 sia presupposto per sviluppare una nuova fase di progettualità ed iniziative analoghe per le motivazioni qui indicate, confermando congiuntamente l Osservatorio quale strumento operativo di implementazione di tali azioni, con particolare riferimento alle aree protette ed ai territori d influenza, che con esse hanno sviluppato Protocollo d intesa marzo 2011 Pagina 2 di 5
3 o svilupperanno azioni di concertazione e coordinamento, ponendo in comune le diverse esperienze maturate nella gestitone delle problematiche ambientali, paesaggistiche e territoriali. FRA L ENTE DI GESTIONE DEL PARCO FLUVIALE DEL PO TORINESE, rappresentato dal Direttore Ippolito Ostellino L ENTE DI GESTIONE DEL PARCO NATURALE DELLA COLLINA TORINESE rappresentato dal Direttore Graziano Delmastro L ENTE DI GESTIONE DEL PARCO NATURALE DEI LAGHI DI AVIGLIANA rappresentato dal Direttore Claudio Rolando IL DIPARTIMENTO INTERATENEO TERRITORIO DEL POLITECNICO E DELL UNIVERSITA DI TORINO rappresentato dal Direttore Agata Spaziante SI CONVIENE SUL PRESENTE PROGRAMMA DI ATTIVITA REDATTO NELL AMBITO DEL PROTOCOLLO D INTESA IN OGGETTO PER IL RAGGIUNGIMENTO E L ATTUAZIONE DELLE SEGUENTI ATTIVITÀ 1. Obiettivi Il presente atto costituisce il Programma di attività previsto dal Protocollo d Intesa con cui è stato istituito l Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e della Collina torinese siglato in data 7 marzo Si confermano le finalità dell iniziativa perseguite nei primi cinque anni di attività dell Osservatorio: - raccogliere le informazioni ed i dati territoriali sullo stato di andamento della qualità paesaggistica delle aree protette e dei territori che con esse hanno sviluppato azioni di concertazione e collaborazione; - promuovere presso le amministrazioni comunali azioni di coordinamento e di approfondimento sui temi della qualità del paesaggio quale elemento di fondamentale importanza per la gestione sostenibile delle risorse ambientali locali; - stimolare le procedure di diverso ordine e grado connesse alla adozione degli strumenti pianificazione paesaggistica al fine di dotarsi di strumenti di valutazione e monitoraggio degli interventi sul territorio, nonché avviarne un attività di coordinamento. 2. Area di interesse L Osservatorio svolge la sua attività all interno dell intero perimetro dei territori dei comuni facenti parte dell area protetta e di aree esterne che abbiano attinenza territoriale e funzionale con quelli dell area protetta, utilizzando i Settori eco-geografici del Piemonte individuati nel lavoro di E. De Biaggi, T. Stoppa e Protocollo d intesa marzo 2011 Pagina 3 di 5
4 M. Scotta (Riv.Piem.St.Nat. anno 1990 n. XI) nonché gli ambiti di paesaggio individuati nel quadro conoscitivo del Piano Paesaggistico della Regione Piemonte. 3. Attività per il biennio Col presente atto si fissano inoltre nuove attività per la cui realizzazione gli Enti collaboreranno per il biennio 2011/2012, in particolare rivolte a: 1. aprire un filone di ricerca sui temi PSR (Piano di Sviluppo Rurale) nella fascia del Po con specifiche azioni di formazione di personale capace di elaborare progetti specifici nei prossimi periodi di programmazione per partecipazione a bandi regionali per attività di comunicazione e diffusione culturale e scientifica; 2. redigere paper di approfondimento che, sulla base delle esperienze, rappresentino dei materiali guida e di riflessione su temi di valenza generale. In prima istanza si ipotizzano le seguenti tematiche da sviluppare nell'arco del biennio: - modelli di ruralità lungo la fascia del Po: casi studio di recupero di edifici rurali lungo la fascia fluviale del Po torinese; - viabilità, fiumi e paesaggi: esempi di progettazione viabilistica nel territorio fluviale del Po torinese; - ritorno dal degrado: casi studio di recupero di aree inquinate nella fascia fluviale del Po torinese; - acque e paesaggio: conoscenza e monitoraggio di strategie e progetti previsti nell'ambito di Corona Verde, del Contratto di Fiume nel Bacino del torrente Sangone (2009) e del Contratto di lago del bacino dei laghi di Avigliana. 3. attivare collaborazioni istituzionale con il Politecnico di Torino finalizzata ad ospitare tirocinanti del corso di laurea in Pianificazione territoriale; 4. realizzare un data base delle istruttorie urbanistiche del Parco del Po torinese con visualizzazione su web delle istruttorie mediante Google Earth. Tale attività ha la finalità di far conoscere l'attività dell'ente che dal 1995 adotta pareri anche sotto il profilo paesaggistico per un complesso ad oggi di circa 3500 istruttorie. L'attività prevede di pubblicare le nuove istruttorie inserendo anche la partecipazione del Diter nella commissione urbanistica del Parco in via sperimentale in attesa di definire forme più precise di collaborazione in materia. Il caricamento di tale format sarà a cura del personale del Parco, mentre il caricamento delle istruttorie degli anni precedenti ( ), con pubblicazione su Google Earth dei casi più significativi, sarà programma di svolgimento dei tirocini degli studenti deil Corsi di Laurea in Pianificazione Territoriale. Sugli anni precedenti il 2005 occorre richiamare la presenza di un approfondito lavoro di analisi svolto nell'ambito di una tesi di laurea realizzata nel 2005 con Relatore il prof. Carlo Socco; 5. inserire le attività sopraelencate in una specifica sezione del sito web dell'osservatorio nella quale inserire anche un settore dedicato al tema delle commissioni locali del paesaggio mirato a costituire una rete fra queste, su diversi casi studio (Fiume, Collina e laghi di Avigliana); 6. pubblicare in formato elettronico atti della Biennale Paesaggio zero Rarità naturali con l aggiunta dei materiali del lavoro realizzato dal prof. Carlo Socco sulla infrastruttura verde del Sangone; 7. predisporre la candidatura al Premio Paesaggio del Consiglio d Europa terza edizione; 8. formulare ipotesi strategiche in vista del nuovo periodo di programmazione Protocollo d intesa marzo 2011 Pagina 4 di 5
5 4. Supporto scientifico Alle finalità sopra indicate risponde pienamente il progetto sviluppato nei primi cinque anni di attività e ben documentati sul sito web curato dal OCS, che dopo aver operato sotto la responsabilità scientifica del prof. Carlo Socco, da novembre 2010 continua la propria attività all interno del. La prof.ssa Agata Spaziante si impegna, in qualità di referente scientifico per OCS, a mantenere i contatti tra il Diter e gli Enti Parco allo scopo di sviluppare le iniziative atte a continuare a dare piena realizzazione al progetto. Tale attività sarà svolta in stretta collaborazione con il Centro Europeo di Documentazione sulla Pianificazione dei Parchi Naturali (CED-PPN), costituitosi nel 1994 presso lo stesso Diter, il cui referente scientifico è la prof.ssa Attilia Peano. Il CED-PPN si affianca ad OCS nel fornire supporto scientifico alle attività dell Osservatorio. Il presente atto non vincola in alcun modo il Diter all assunzione di impegni implicanti oneri finanziari, ma costituisce unicamente una manifestazione di interesse a cooperare per la riuscita dell iniziativa. Per qualunque attività di ricerca che coinvolga il si procederà alla stipula di specifici contratti secondo quanto previsto dall amministrazione del Politecnico. Il presente Piano di attività è stato approvato dai partner ed è sottoscritto in calce dai rispettivi rappresentanti (il presente piano è redatto secondo quanto previsto dal Protocollo d intesa del 7 marzo 2006, vale a dire che lo stesso Protocollo potrà essere integrato ed implementato da altri documenti che individuino con maggiore specificazioni le attività dell Osservatorio d intesa fra le parti.) Torino, 3 marzo 2011 Protocollo d intesa marzo 2011 Pagina 5 di 5
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