La Prevenzione e il Controllo: approccio metodologico e indirizzi operativi
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- Alfredo Sole
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1 CORSO di FORMAZIONE Grandi Opere Infrastrutturali: misure tecniche ed organizzative per la prevenzione e la tutela della salute dei lavoratori. L esperienza delle Aziende USL e le proposte di Linee Guida Nazionali. La Prevenzione e il Controllo: approccio metodologico e indirizzi operativi Venere L. M. Pavone Dirigente Medico - Responsabile Programma Grandi Opere ottobre
2 Tracciato TAV Bo - Fi =79 km, di cui 54 Km territorio Bo Gallerie = 98% del tracciato + 29,5 km di gallerie accessorie Viadotti = n. 6 Lavoratori = 3000 TAV Nodo di BO=18 Km (più Tratta BO-MI..) Gallerie = 70% v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
3 Ampliamento A1-Variante Autostradale di Valico (VAV) Lunghezza intervento = 65,8 Km, di cui sul territ. BO: ~ 53 Km Tracciato in galleria = 40% Nuove gallerie = n.25; Viadotti costruiti o adeguati = n.23 Persone coinvolte = 5000 circa v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
4 Percorso Caratteristiche peculiari dei cantieri di GOP Il Piano Nazionale Prev (PNP) e il PNE Spunti metodologici e operativi per la prevenzione nei cantieri di GOP Alcuni dei principali risultati a Bologna nei cantieri TAV e VAV v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
5 DEFINIZIONI Grandi Opere: Operedi ingegneria civile infrastrutturali facenti capo ad un unico progetto, la cui realizzazione avviene attraverso piùcantieri organicamente connessi e coordinati da un unico committente ( da Linee Guida per il coordinamento della sicurezza nella realizzazione di Grandi opere, approvata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 16/07/2007) Committente:soggetto per conto del quale l intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il Committente èil soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell appalto (art.89 c.1b DLgs 81/08) V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
6 Caratteristiche della Grande Opera (1) Settore delle Costruzioni: detiene ancora il primato x frequenza e gravità degli infortuni e per altre problematiche.. Grandi dimensioni: interessa un territorio esteso, talvolta anche più regioni ; Insediamenti e logistica (CB, impianti industriali ecc): la GO si articola in più cantieri, che impattano su contesti ambientali e abitativi diversificati Durata dei lavori: lunga anche decenni! Imprese e lavoratori: numerose imprese (subappalti, forniture e servizi) di diversa provenienza ed etnia (Formazione alla sicurezza e qualificazione variegate..) Complessità tecnica ed organizzativa: In particolare V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
7 FATTORI del CONTESTO PRODUTTIVO che determinano la COMPLESSITA : TECNICA Tipologia e varietà delle infrastrutture da realizzare Varietà delle lavorazioni e dei fattori di rischio Varietà delle tecnologie utilizzate geomorfologia Convivenza di tecnologia e forte manualità ORGANIZZATIVA Elevato numero di imprese coinvolte. Dinamicità delle popolazioni (imprese e lavoratori) Rete di responsabilità, competenze e ruoli (Istituti contrattuali e organigrammi) Orari di lavoro, turni, modalità op.eterogenee Cantieri in continua evoluzione e sviluppo che richiedono continuamente: adeguamento delle risorse tecniche ridefinizione dell organizzazione revisione del processo formativo...aggiornamento delle RELAZIONI! v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
8 Continua Caratteristiche della Grande Opera (2) Orografia e caratteristiche dell ammasso da attraversare: natura geologica e comportamento meccanico PSC, POS, VdR (infortunistico, chimico e fisico..) vanno rivisitati e aggiornati con l avanzamento elementi esterni: Diversi gli Enti e vari i Servizi preposti alla vigilanza e controllo, territorialmente competenti dipende dall estensione e dislocazione dei cantieri Numerosi gli interlocutori e i portatori di interessi (stakeholders..) V.Pavone- AUSL Bologna- 20 ottobre
9 Portatori di interesse (1) PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Le Regioni (assessorati Sanità, Trasporti, Urbanistica, Ambiente..) La Provincia I Comuni Le Aziende USL interessate dai lavori (Dipartimenti di Sanità Pubblica-SPSAL, ISP, SIAN, UOIA- Medicina di Base; Servizi sociali..) il Soccorso Sanitario Pubblico-118 i Vigili del Fuoco-115 La DTL L Università ARPA INAIL Prefettura PS, CC e Procura. v.pavone-ausl Bologna - 20 ottobre
10 PARTI SOCIALI: Portatori di interesse (2) Committente e Direzione lavori Società affidatarie e Imprese esecutrici, CSP e CSE OOSS (RLST ) Lavoratori Medici competenti Cittadini residenti.. L Informazione e Comunicazione ai cittadini, l attenzione dei mass media. e ACCOUNTABILITY! V.Pavone-AUSL Bologna - 20 ottobre
11 GRANDE OPERA = GRANDE SFIDA per Le IMPRESE e i LAVORATORI che tecnicamente devono realizzarla La PUBBLICA AMMINISTRAZIONE che è chiamata a gestire e garantire: la compatibilità con il territorio rapporti e accordi con le Parti Sociali l adeguata tutela dei lavoratori la tutela e la comunicazione ai cittadini.. V.Pavone-AUSL Bologna - 20 ottobre
12 PIANI NAZIONALI E REGIONALI PNP - Macrobiettivo: Prevenzione degli infortuni e delle Malattie Professionali 3 LIVELLI DI AZIONE 2 CABINE DI REGIA: Nazionale e Regionale Strumenti: Assetto istituzionale di cui capo II DLgs 81/08 (art.5, 7 e6) v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
13 Il Piano Nazionale Edilizia (PNE) Riprende gli obiettivi di sistema (nazionali e territoriali del PNP): potenziamento (e miglioramento) dell attività di vigilanza congiunta e coordinata con altri soggetti titolari di funzioni di vigilanza diminuzione della disomogeneità degli interventi v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
14 Fornisce : PNE indirizzi su criteri, fonti e metodoper unavigilanza efficiente ed efficace in edilizia tradizionale; principi generali in merito alle Grandi Opere :.. il sistema di controllosull attivitàdi cantiere èobbligatoriamente diverso dal modello applicabile ai cantieri edili tradizionali le lavorazioni presenti richiedono un approccio orientato necessariamenteall analisi preventiva oltre che alla osservazione diretta indispensabile una formazione specifica del personale ispettivo breve riferimento ai modelli organizzativi dedicati adottati in alcune Regioni : da mettere a confronto v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
15 PNE Obiettivi x il SISTEMA REGIONI (sicurezza nelle Grandi Opere) 1. Elaborazione di almeno 4 buone pratiche/linee guida specifiche per le GO (nel periodo di validità del Piano) 2. Definizione di una procedura attuativa per la vigilanza nelle GO 3. Possibile raccolta dei dati di attività di vigilanza specifica per grandi opere (importi>a 5 mln Euro) V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
16 La cornice di riferimento nella seconda metà anni 90 PSN e PSR: priorità delle azioni di prevenzione nei cantieri di GO Dlgs 626/94 e DLgs 494/96: Sistema aziendale per la sicurezza (SPPA e nuovi attori); Nuovo Ruolo dell Organo di Vigilanza e Nuovo Approccio DPR 320/1956 Ne derivò Piano Straordinario di Prevenzione (DSP/SPSAL) accoglieva la filosofia introdotta dal DLgs 626 individuava soggetti con i quali coordinarsi, creare alleanze.. prevedeva supporti tecnico scient.,studi e ricerca di soluzioni adeguate allo sviluppo tecnologico. 16
17 dagli Obiettivi di PNP, PNE agli Obiettivi/Azioni Organi di Vigilanza Migliorare l EFFICACIA dei controlli Ridurre le DISOMOGENEITA dei livelli di sicurezza e di tutela della salute nei cantieri Attivare Azioni di assistenza qualificata vs imprese e professionisti e di promozione di azioni di prevenzione Contribuire al Coordinamento della PA. 17
18 ALCUNI SPUNTI su: metodo di approccio, criteri di programmazione, scelte operative V.Pavone -AUSL Bologna- 20 ottobre
19 MACRO-FASI PER LA REALIZZAZIONE DI GRANDI OPERE INFRASTRUTTURALI (di interesse per DSP) M.Fase0 -Approvazione del progetto: VIA,VIS, conferenza dei Servizi M.Fase 1- Preliminare all avvio dei lavori M.Fase2-Insediamento cantieri e realizzazione strutture a supporto (Campi Base, uffici, Impianti vari; officine..) M.Fase3-Realizzazione delle varie infrastrutture costituenti l Opera (ha numerose sottofasi!) M.Fase4-Conclusione e consegna(di tratte,lotti o opera ultimata).tutte meritano attenzione! V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
20 SPUNTI per AZIONI PREVENTIVE nelle GOP (1) 1.Partecipare alla VIA e alla Conferenza dei Servizi (MF.0) 2.Conoscere e Analizzare preventivamente il contesto produttivo (confronto diretto su Progetti/ Esiti di Indagini geologiche.../psc/pos/pe/vdr..) QUANDO? Preliminarmente all insediamento dei cantieri (MF.1) Prima dell avvio d. costruzione di singole infrastrutture (MF3) Prima dell introduzione di nuova tecnologia costruttiva (MF.2-3) v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
21 Quali STRUMENTI e finalità? TAVOLI DI CONFRONTO-ASSISTENZA con: Committente, CSE, Imprese (direz. cantieri +SPPA), RLST/RLS, Consulenti/Tecnici specialisti.. per: Conoscere dettagli progettuali, tipologia ed esiti indagini preliminari, sistema degli appalti, scelte organizzative, cronoprogrammi.. Confrontarsi su aspetti tecnici e organizzativi Favorire l adozione di Buone Prassi e Linee G.. Migliorare la comunicazione e l informazione tra i soggetti cardine del sistema sicurezza v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
22 Continua...TAVOLI DI CONFRONTO con Imprese Stabilire regole relazionali e flussi informativi tra Imprese e OdV. prima dell inizio lavori (MF1) -modalità e tempi x comunicazioni preventive; documentazione tecnica ed evidenze da produrre o modalità per la loro messa a disposizione dell OdV -Comunicazione Infortuni gravi, dati statistici in corso d opera (MF2-3) anche per : Sostenere, ruoli e funzioni di figure interne al sistema di prev. del cantiere (CSE, Resp.Mon.GAS, Preposti,RLST, RSPPA, MC...) 22
23 SPUNTI per AZIONI PREVENTIVE nelle GO (2) 3. Individuare e analizzare possibili problemi- ricadute negative per lavoratori, popolazione e ambiente Quali STRUMENTI e finalità? COLLABORAZIONI e COORDINAMENTI in una logica di RETE Interprofessionale, Interistituzionale e inter-territoriale (AUSL, Regioni) V.Pavone -AUSL Bologna - 20 ottobre
24 Continua COLLABORAZIONI e COORDINAMENTI con PA Con: altri Servizi e altra P.A. : Inter-professionale (Dip.EU, ISP, SIAN,UOIA..) e Inter-istituzionale (DTL, ARPA,VVF, INAIL) per: _ Confronto e Concertazione standard di riferimento Sviluppare Interventi sistemici Sviluppare Sinergie e Integrazione di azioni e competenze inter-territoriale (altre ASL o Regioni) per: _ Confronto e Condivisione standard di riferimento Sviluppare Azioni omogenee di prevenzione Adozione di standard tecnico-organizzativi uniformi e....uniformi ricadute economiche 24
25 SPUNTI per AZIONI PREVENTIVE nelle GO (3) 4.Comunicazione, Assistenza e Confronto INTEGRATI su tematiche specifiche trasversali all intera opera (es. applicazione di nuove soluzioni tecniche/organizzative, implementazione di Normative, Buone Prassi, LG ecc) Quali STRUMENTI e finalità? INCONTRI CONGIUNTI/assemblee, inter-aziendali e/o interistituzionali (supporto Università) con tutte le parti sociali interessate al problema V.Pavone -AUSL Bologna -20 ottobre
26 SPUNTI per..vigilanza/ispezione nelle GOP 1. Eseguire sopralluoghi e controlli sistematici e sistemici per tutta la durata dei lavori 2. Monitorare e valutare i risultati delle attività e l andamento degli infortuni per l intera durata dei lavori 3. Redigere un Piano di Lavoro Annuale con Azioni e Indicatori V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
27 Strumento: Sopralluoghi SPSAL (e/o di DSP) (1) CRITERI di PROGRAMMAZIONE (priorità e frequenza) in base a: tipologia infrastruttura in costruzione; aree di lavoro (galleria/viadotto, officina, aree di deposito ecc..); campi base pericolosità fase-lavorazione tipologia impianti e attrezzature criticità tecnico-organizzative individuate temi trasversali o rischi gravi (piani mirati su SGE, Grisu, SiLC, Amianto, sistemi ventilazione, Formazione,..) orari e turni di lavoro.. V.Pavone-AUSL Bologna - 20 ottobre
28 continua Strumento: Sopralluoghi SPSAL.. DOVE: in TUTTI i cantieri /lotti attivi, CB QUANDO: In fase di insediamento/installazione con cadenza periodica commisurata a pericolosità di lavorazioni o fasi; a usura impianti e attrezzature, all avanzamento.. in orari anche non convenzionali (notturni, festivi..) Estemporanei dietro segnalazioni
29 continua Strumento: Sopralluoghi SPSAL.. FINALITA : o Verifica applicazione misure tecniche e procedurali di sicurezza e di igiene del lavoro o Verifiche periodiche dell efficienza di impianti, attrezzature e apprestamenti (manutenzione) o Verifica adeguamento organizzazione e presidi x Gestione Emergenze.. o Verifica periodica CB, mense o Verifica adempimenti a verbali prescrizioni o Accertamenti di PG in caso di infortunio o di pericoli/danni..residenti,ambiente.. derivanti dalle lavorazioni o Concordati con altri Servizi V.Pavone-AUSL Bologna - 20 ottobre
30 Strumento: VIGILANZA SPSAL con ALTRI ENTI Sopralluoghi o altre attività congiunti o coordinati es: SPSAL, DTL,INAIL e INPS, CC; SPSAL, VVF SPSAL,118 QUANDO: secondo criteri e modalità concordati (Comitato, art.7 D.Lgs 81 o esigenze degli Enti) OBV: prevenzione e controllo su ambiti di interesse comune (es. registrazione e controllo accessi, sistemi antincendio, simulaz.interventi in emergenza); definiti a priori in ambito provinciale; emergenti in corso d opera.. V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
31 In sintesi: QUALE APPROCCIO? (1) 1. PROATTIVO: in grado cioè di prevenire e anticipare i problemi e i bisogni futuri ; in grado di gestire i cambiamenti 2. COORDINATO con altri Servizi (intra e interausl) e altri Enti istituzionali.. 3. SISTEMICO, deve cioè : Essere rivolto all intera opera ovvero a tutti i cantieri/lotti e agli ambienti di vita dei lavoratori. Essere rivolto anche all organizzazione della sicurezza e della gestione emergenze; Coinvolgere tutte le figure del sistema cantiere: committente,ddl, RSPP, Preposti, RLST ; Promuovere e favorire un livello di tutela omogeneo dei lavoratori nei vari lotti/cantieri, v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
32 In sintesi : QUALE APPROCCIO? (2) 4. SISTEMATICO, deve cioè assicurare assistenza, vigilanza e controllo: periodico in tutti i cantieri e per tutta la durata dei lavori; periodico per fattore di rischio (es.r. polveri ed efficienza impianti e attrezzature, rispetto procedure ecc) trasversale ai cantieri su criticità di rilievo emerse in vigilanza o dall analisi di dinamiche infortuni o incidenti..(viabilità di cantiere, interferenze 5. PARTECIPATO: attraverso incontri di confronto tecnico con tutte le figure cardine.., per favorire l adozione di comportamenti sicuri e buone pratiche; promuovere vigilanza interna ai cantieri (CSE, Affidataria, Committente) sul rispetto delle misure di prevenzione.. V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
33 Collaborazioni e coordinamenti attivati dall AUSL di Bo(Attuazione dei Piani Straordinari di Prevenzione nei cantieri TAV e VAV (1) INTRA- Az.USL SPSAL GECAV-118 UOIA ISP SIAN INTER-AUSL Dip. Sanità Pubblica Bo Area PSAL Dip. Prevenzione Fi Area PSAL V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
34 Collaborazioni e coordinamenti attivati dall AUSL di Bo: in attuazione Piani Straordinari di Prevenzione - cantieri TAV e VAV (2) INTER-ISTITUZIONALI Reg. E-R DTL AUSL BO- SPSAL - PROVINCIA 118 VVF COMUNI ARPA PROCURA PREFETTURA PS e CC INTERREGIONALI politici e tecnici Reg. Emilia-R, AUSL e altri Enti Gruppi tematici Reg. Toscana, AUSL e altri Enti V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
35 Esempi COLLABORAZIONI e COORDINAMENTI attivati e mantenuti nel tempo Interprofessionali, interregionali, interistituzionali: CAMPI BASE* SISTEMA GESTIONE EMERGENZE VALUTAZIONE e GESTIONE RISCHIO grisù VERIFICA ATTREZZATURE E IMPIANTI CONTRO RISCHIO ESPLOSIONE VALUTAZ. e GESTIONE RISCHIO SILICE L.C. in GALLERIA SORVEGLIANZA SANITARIA LAVORATORI Inter-istituzionale (locale) TAVOLO DI COORD. Per la sicurezza VAV, coordinato dalla PROVINCIA DI BO V..Pavone -AUSL Bologna - 20 ottobre
36 ESEMPIO 2- Collaborazioni e coordinamenti: GESTIONE EMERGENZE Gruppo interregionale di coordinamento per le emergenze in sotterraneo BO-FI: SPSAL, UOIA Medici,ingegneri tecnici Istituzione GECAV-118 (AUSL BO) collaborazione tavolo tecnico VVF-115 Collaborazione tavolo tecnico DICAM-UNIVERSITA Emergenze in sotterraneo e presenza di grisù. Primo soccorso: Normativa soccorso sanitario Requisiti Sistemi comunicazioni, presidi e attrezzature Ambulanze, attrezzature sanitarie, per AUTOSALVATAGGIO; DAE; Formazione sicuristi, sistemi di comunicazione, p.sos, Convenzione con imprese veicolo di evacuazione, Formazione v.pavone-ausl Bologna - 20 ottobre 2016 Attrezzature, presidi antincendio e altre emergenze in galleria Formazione squadre antincendio 36
37 ALCUNI RISULTATI DELL ESPERIENZA di BOLOGNA
38 ATTIVITA DI VIGILANZA Area PSAL- AUSL di Bologna - fonte Osservatorio MONITOR OPERA TAV BO-FI solo Emilia-R TAV NODO di Bo Ampliamento A1-Variante autostradale di Valico e III corsia (E-R) Periodo monitorag. Lavori (km) (54 km; 98% in galleria + gal.accessorie) Sopralluoghi ispettivi (compresi SFO) Provvedimenti (prescrizioni e disposizioni) Incontri di informazione, assistenza e confronto (km 18; 70% in galleria) Km 53; 40%in galleria V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
39 * Tassi di infortunio (indice di frequenza IF) e casi mortali nelle GO a Bologna Totale infortuni >3gg IF iniz. Eventi per milione di ore lavorate (anno) IF fine Eventi per milione di ore lavorate (anno) KM di linea realizzati Infortuni Mortali occorsi totale periodo Mortali attesi TAV BO-FI (solo Emilia) 1183* 166 (1999) 110* (2006)* 54 1 (durata: 12 aa di lavoro) 14 VAV (solo Emilia) (2003) 80.8 (2015) 53 3 in 14 aa di lavoro 13,7 *Consideratoil periodo * (esclusi quelli nel triennio perchélavorazioni di installazione impianti e finitura, meno pericolose e l armamento ferroviario) V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
40 Andamento Indice di Frequenza - infortuni con durata > 3 gg IF = n. infortuni/ore lavorate* ) Cantieri del versante emiliano (fonte: Osservatorio Monitor) V.Pavone- AUSL Bologna- 20 ottobre
41 Andamento Indice di Gravità (esclusi i mortali) IG=gg.perse/ mille ore lavorate Cantieri del versante emiliano (fonte: Osservatorio Monitor) V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
42 L esperienza bolognese Tavolo Provinciale di Coordinamento sulla Sicurezza nei cantieri della VAV COMPOSIZIONE: Provincia di Bologna -Coordinamento Regione ER, Azienda USL, Comuni, DPL, OO.SS, 118 Bologna Soccorso, VVF, INAIL, Committente, Imprese affidatarie, CSE METODO e FINALITA : - Riunioni periodiche plenarie semestrali e straordinarie (al bisogno) per analisi delle problematiche emergenti, segnalate da partecipanti e individuazione soluzioni; (con verbali - Individuazione di Gruppi di approfondimento e di elaborazione di progetti, accordi o protocolli - Discussione per condivisione e approvazione in plenaria del progetto - Monitoraggio applicazione dei protocolli e attuazione dei progetti v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
43 L esperienza bolognese Tavolo di Coordinamento sulla Sicurezza nei cantieri VAV Provincia (2) RISULTATI: - Maggiore responsabilizzazione del Committente Autostrade SpA - Protocollo d intesa x attivazione di FLUSSI INFORMATIVI sui provvedimenti emessi tra CSE e SPSAL. Miglioramento attività di vigilanza dei CSE - Indagine sull efficacia della Formazione e successiva elaborazione di indirizzi operativi per la formazione nei cantieri delle GO; - Elaborazione e Attuazione di Progetto incentivante per la riduzione infortuni.. - Progetto Informatizzazione accessi per contrastare orari di lavoro irregolare : sistema REPAC (in applicazione della LG sul coordinamento) - Maggiore coinvolgimento dei RLST - Rafforzamento della vigilanza coordinata tra Enti di controllo (AUSL, DTL, INAIL e INPS) v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
44 Risultati indagine Valutazione dell efficacia della formazione alla sicurezza nei lavoratori della Variante Autostradale di Valico (VAV) - 0ttobre 2006 Indicazioni operative per la formazione alla sicurezza nelle GOP Settembre 2010 V. Pavone -AUSL Bologna - 20 ottobre
45 Il Documentario nei campi base dell AUSL di Bologna...La voce degli Operai nei cantieri delle Grandi Opere L esperienza bolognese sulla TAV raccontata da G. Cascone V.Pavone-AUSL Bologna- 20 ottobre
46 Buon Lavoro a TUTTI e GRAZIE PER L ATTENZIONE!! v.pavone-ausl Bologna- 20 ottobre
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