Provincia di Lecce. P R O G E T T O E S E C U T I V O Azione 10_8 - interventi di tipo strutturale IMPIANTI TECNOLOGICI

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1 Provincia di Lecce Accordo di Programma Quadro Istruzione LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO DI VIA BELLINI "ARISTIDE GABELLI" AMMODERMENTO DELLE ATTREZZATURE E DELLE DOTAZIONI TECNOLOGICHE DI VARI EDIFICI SCOLASTICI COMUNALI P R O G E T T O E S E C U T I V O Azione 10_8 - interventi di tipo strutturale Tav IMPIANTI TECNOLOGICI IMPIANTO ELETTRICO Relazione Tecnica PROGETTISTI RTP: Ing. L. Daniele DE FABRIZIO (capogruppo) Ing. Antonio IACONISI Arch. Egidio MUCI Geom. Ilario G. GIANNONE Geom. Antonio RUGGIERI Geol. Ilaria MAGGIULLI Coll.ri: Arch. Valeria GIANNETTA - Geom. Fabio D. DE FABRIZIO R.U.P. : Ing. Cosimo PELLEGRINO

2 IMPIANTO ELETTRICO Gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d arte. Si considerano eseguiti a regola d arte gli impianti realizzati sulla base delle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) secondo l art. 2 della Legge 1 marzo 1968, n. 186 e DPR n. 37/2008. Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di legge e di regolamento vigenti ed in particolare essere conformi: alle prescrizioni delle norme: Direttiva 06/95/CEE del : Riguardante la marcatura CE del materiale elettrico. DM n. 37 del 22/01/2008: Regolamento concernente l attuazione dell art. 11 quaterdecies, comma 13,lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici. Legge n. 186 del 01/03/1968: Disposizioni concernenti materiali e impianti elettrici Tutte le altre norme applicabili al caso. CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. CEI Impianti elettrici nei mobili. CEI Impianti messa a terra CEI Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario. CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Criteri generali. CEI 81-1 Protezione delle strutture contro i fulmini. INTERVENTI NECESSARI Il progetto ha per oggetto le opere di seguito sinteticamente elencate: Corpo edificio scolastico: adeguamento dell'impianto elettrico esistente al piano rialzato ed al primo piano (per quest'ultimo limitatamente alla zona attualmente fruibile) mediante realizzazione delle nuove dorsali e adeguamento della sezione e tipologia dei cavi; sostituzione dei quadri elettrici esistenti e relativi interruttori (non a norma), vedi allegati; realizzazione di impianto di illuminazione di emergenza; opere edili relative a scavi, tracce, pozzetti, camerette interrate, rinterri, per la posa degli impianti come da progetto; adeguamento dei livelli di illuminazione come da DM del 1975 sull Edilizia Scolastica mediante integrazione e sostituzione di tutti i corpi illuminanti con nuove plafoniere a LED; realizzazione impianto di Terra; integrazione sistemi di protezione da contatti diretti e indiretti. Corpo Palestra e Spogliatoi realizzazione di nuovo impianto elettrico da realizzarsi con dorsali esterne in PVC e cavi conduttori di seguito descritti; installazione di nuovi quadri elettrici;

3 realizzazione di impianto d terra; relaizzazione di impianto di illuminazione e di emergenza con fari a LED; realizzazione impianto di Terra; installazione sistemi di protezione da contatti diretti e indiretti. CRITERI DI PROGETTO Modalità di esecuzione dell'impianto All interno dei fabbricati, l'impianto di distribuzione sarà del tipo misto, con distribuzione radiale, con linee dedicate, per l alimentazione delle utenze specifiche, e del tipo radialedorsale per l alimentazione delle utenze luci e prese di servizio. L impianto di distribuzione sarà realizzato con cavi del tipo N07V-K e FROR posato entro cavidotti flessibili in PVC sottotraccia o in cavidotti esterni in PVC. Nei tratti interrati per l alimentazione diretta di utenze, saranno invece utilizzate tubazioni in PVC FU15 con all interno cavi del tipo N1 VV-K adatti a tale posa (tensione nominale 0,6 1 KV). Per quanto riguarda i servizi igienici e altri luoghi ove è necessaria una protezione contro eventuali schizzi di acqua o umidità, l impianto sarà eseguito con corpi illuminanti, punti luce e prese aventi grado di protezione IP55. Quadri elettrici Il progetto prevede la sostituzione dei quadri esistenti con dei nuovi a norma e l'installazione di un nuovo quadro nel corpo Palestra e nella C.T.. I quadri elettrici da realizzarsi dovranno essere conformi alle Norme CEI e saranno costituiti da una struttura in lamiera di acciaio/resina corredati da portiera in vetro/plastica apribile con attrezzo o chiave. Essi saranno installati a parete nella posizione evidenziata in planimetria e dovranno garantire un grado di protezione non inferiore al IP 40. Sul fronte del quadro dovranno essere riportate le targhe di identificazione di ciascun interruttore e la targa per l identificazione del quadro. All interno dovrà essere installata idonea barra in rame quale collettore di terra cui saranno collegati tutti i conduttori di protezione delle linee entrati. Tutte le linee dovranno essere attestate su idonea morsettiera, utilizzando un morsetto per ogni conduttore, regolarmente identificato mediante numerazione delle linee. Linee di distribuzione Come in precedenza riportato le modalità della distribuzione principale saranno realizzate mediante conduttori di rame dentro cavidotti in PVC. In particolare le condutture non dovranno essere causa di innesco e propagazione dell incendio e per tanto gli stessi dovranno essere regolarmente marchiati CEI e IMQ del tipo N07V-K FROR oppure N1VV-K per eventuali pose interrate. I cavidotti in PVC incassati (diametro da 16 a 40 mm) dovranno seguire i percorsi, per quanto possibile, verticali ed orizzontali evitando tratti in diagonale. Le cassette di derivazione o d transito anch esse in materiale plastico complete di coperchio a vite o incastro dovranno essere corredate di idonei pressatubi per l ingresso in cassetta e non dovranno avere dimensioni inferiori a 100x100x75 mm.

4 Le cassette di transito dovranno essere obbligatorie su tracciati comprendenti curve, in modo che tra due cassette di transito non si riscontri più di una curva nei cavidotti; mentre nei tratti in rettifilo le cassette in transito dovranno comunque essere obbligatorie almeno ogni 6 metri. Apparecchi di illuminazione Gli apparecchi di illuminazione previsti nel progetto dovranno essere conformi alle Norme CEI vigenti (34-21,34-22, 34-23, etc.) marchiate IMQ del tipo pre-cablato e contenente il tipo ed il numero di lampade indicate nell elaborato allegato. Ogni apparecchio dovrà riportare in modo chiaro, indelebile ed in posizione visibile i dati caratteristici dal marchio, al grado di protezione ed alla potenza massima assorbita in Watt. I fori di ingresso degli apparecchi devono permettere l ingresso del tubo e del cavo in modo da fornire completa protezione ai conduttori e garantire il grado di protezione dell apparecchio anche dopo che il tubo o il cavo sino stati fissati. Le parti metalliche degli apparecchi accessibili dopo l installazione o anche quando vengono aperti per la sostituzione di lampada o di un accessorio, devono essere collegate in modo permanente e sicuro ad un morsetto o contatto di terra in ottone altro materiale inossidabile. All interno di servizi igienici saranno installate plafoniere con armature del tipo stagno (grado di protezione IP 55) con lampade fluorescenti. Nei restanti locali verranno installati pannelli LED 60x60 cm 40 W IP 54, del tipo Agena LED. Illuminazione di emergenza In ogni stanza e nei corridoi saranno installate plafoniere di emergenza in materiale plastico autoestinguente resistente alla fiamma IP 40. Protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contati diretti si ottiene con l ausilio di barriere e per separazione elettrica; pertanto tutti gli impianti differenti dall impianto elettrico devono essere da esso separati. Ove fosse necessario utilizzare le stesse cassette, le si deve munire di appositi setti separatori ovvero garantire la necessaria separazione elettrica tra i vari circuiti. Viene adottato il grado minimo di protezione IP40 per tutti i contenitori. Quali sistemi di protezione vengono considerati quelli descritti alle lettere b),c),d), dell art della Norma CEI Protezione contro i contatti indiretti La protezione dai contatti indiretti si basa, oltre che sull'impianto di messa a terra, sul coordinamento di interruttori magnetotermici differenziali. Impianto di messa a terra L impianto di terra sarà realizzato mediante f.p.o. di anello in rame nuda della sezione di 50 mmq che collega sistemi puntuali costituiti da dispersori a picchetto in pozzetti predisposti. Prove e verifiche preliminari Quadri elettrici Devono essere eseguite tutte le prove e verifiche richieste dalla norma CEI 23-51

5 Impianti di distribuzione Prove di sciabilità; Prova di continuità delle masse metalliche; Prove di funzionamento dei dispositivi differenziali; Misura della resistenza di terra. Verifica del livello di illuminamento Relativamente a ciascun ambiente, tenendo conto del tipo di attività che vi si svolge, e dei compiti visivi delle persone presenti, sono stati fissati i valori dei seguenti parametri: - illuminamento medio mantenuto (En) [lux]; - fattore di manutenzione (M); - fattore di decadimento (D); - altezza del piano di lavoro (h); - fattori di riflessione delle pareti, del pavimento e del piano di lavoro. Il calcolo viene effettuato per valori medi con il metodo del fattore di utilizzazione, senza tenere in alcuna considerazione la dislocazione degli apparecchi nell'ambiente né la distribuzione degli illuminamenti. In pratica, il numero n degli apparecchi di illuminazione viene determinato con la relazione: n = Φ/Φ = (En S ) / ( Ku M D Φ ) essendo: S: la superficie del locale (S = A x B) [mq]; Φ: il flusso utile sul piano di lavoro [lm]; Φ : il flusso nominale di ciascuna lampada [lm]; Ku: il coefficiente di utilizzazione del flusso luminoso (rapporto tra il flusso incidente sul piano di lavoro ed il flusso globalmente emesso dalla sorgente luminosa), che si ricava da tabelle tipiche degli apparecchi in funzione delle dimensioni del locale, dell altezza del piano di lavoro, dell altezza di installazione degli apparecchi di illuminazione e dei fattori di riflessione delle superfici ambientali; Per l illuminazione di emergenza da apposite tabelle della casa costruttrice prescelta è stato possibile determinare la distanza tra le lampade a parete al fine di soddisfare i parametri illuminotecnica stabiliti dal DM 26/8/1992 e dalla UNI Le vie di esodo di larghezza superiore a 2 m sono stata trattate come insieme di strisce parallele. CALCOLO DI PROGETTO ILLUMINAMENTO MEDIO Metodo: Flusso Globale Illuminazione: illuminamento di esercizio sul piano di lavoro: 1. Aule scolastiche 300 lux 2. Aule docenti 300 lux 3. Servizi igienici 200 lux 4. Centrali tecnologiche 200 lux 5. Scale 200 lux 6. Sala conferenze 250 lux 7. Corridoi 150 lux 8. Mensa 200 lux Calcolo di progetto illuminamento medio aule scolastiche (aula tipo)

6 Dati di progetto: - A area superficie da illuminare 36,00 m² - E illuminamento richiesto 300 lux - Fl flusso nominale singola lampada 3725 lumen (1x40 W) - Km fattore di manutenzione 0.80 Flusso utile da assicurare FU = A*E Flusso emesso da N lampade...fl = N*Fl*Km Fattore di utilizzazione.ku= FU/FL Fattori di riflessione: o soffitto 75% o pareti 75% o p.lavoro 10% Indice del locale: o i = area/(altezza*perimetro/2) = 53.73/(3.86*29.94/2)=0.93 Dai fattori di riflessione e dal valore dell indice del locale, si ricava, e dai cataloghi della ditta costruttrice e da valori tabellati, il valore del coefficiente di utilizzazione. Nel nostro caso si ha: Ku 0.69 Dalle relazioni su descritte: A*E = Ku*Km*N*Fl ovvero N= 8 lampade 1*40 W In conclusione si prevedono: 1. 8 lampade 1x40 W del tipo AGENA-LED ; 2. 1 lampada di emergenza, 1h di autonomia. IL R.T.P.

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