VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO ENERGETICO DI UN FABBRICATO ESISTENTE

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1 VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO ENERGETICO DI UN FABBRICATO ESISTENTE

2 Indagini preliminari. rilievo planimetrico dell immobile e rilievo geometrico di tutti i particolari costruttivi dell involucro edilizio; riprese fotografiche; analisi termografica interna ed esterna dell involucro edilizio e della pavimentazione esterna di pertinenza dell immobile, effettuata in due differenti condizioni orarie e termo-igrometriche; acquisizione delle stratigrafie delle murature di tompagno dell immobile, dei solai di copertura e del relativo pacchetto coibente e impermeabilizzante, della pavimentazione al piano terra e dei materiali sottostanti; ciò, mediante indagini invasive effettuate tramite perforazione delle strutture con trapano elettrico; misura in opera della trasmittanza della parete di facciata principalmente interessata dalla presenza di muffa; registrazione dei parametri termo-igrometrici degli ambienti interni; misurazione della temperatura e dell umidità relativa dell aria esterna; rilievo dell umidità superficiale delle murature interessate dagli inconvenienti, mediante igrometro da contatto; acquisizione dati relativi al generatore di calore, ai terminali di riscaldamento (con rilievo geometrico degli stessi) ed al sistema di termoregolazione degli ambienti.

3 Immobile oggetto della valutazione energetica. Generalità. Villino per civile abitazione, con zona giorno al piano terra e zona notte al primo piano. L immobile fa parte di un fabbricato isolato, dotato di struttura portante in calcestruzzo armato. Tutti gli ambienti sono dotati di pavimentazione in ceramica, le pareti sono intonacate al civile, gli infissi sono del tipo in legno con vetri doppi e camera d aria. L abitazione è dotata di un impianto termico costituito da terminali di riscaldamento in acciaio, caldaia standard a gas metano installata all esterno, con integrazione termica per la produzione di acs; il sistema di termoregolazione è costituito da un cronotermostato. Problematiche riscontrate. Nella camera matrimoniale e nella stanza guardaroba sono presenti muffe sparse sull intonaco delle pareti di facciata, in particolare su quelle esposte a nord-est e nord-ovest. Presenza di muffa sull intradosso del solaio del tetto a falda. Temperatura superficiale del pavimento interno al piano terra, rilevata mediante termocamera a raggi infrarossi, pari a circa 18,5 C. Indagini preliminari sull involucro edilizio. Le indagini si sono articolate nel seguente modo: - per la determinazione della stratigrafia delle murature di tompagno sono state eseguite perforazioni mediante trapano elettrico sulle murature del piano terra ed in corrispondenza del pilastro incassato nella parete di nord-est; la natura dei

4 materiali è stata determinata mediante osservazione dei detriti espulsi e con l ausilio di un endoscopio digitale; - oltre alle indagini invasive di cui sopra, la parete di nord-est è stata sottoposta ad una misura diretta della trasmittanza termica, mediante l installazione di un termoflussimetro; - la stratigrafia del solaio di copertura piano è stata rilevata mediante perforazione con trapano eseguita sull estradosso dello stesso; invece, la stratigrafia del pacchetto coibente e impermeabilizzante sul tetto spiovente è stata individuata mediante scalpellatura dell intonaco laterale di rifinitura; - un analisi termografica ha consentito di individuare l esatta collocazione dei ponti termici ed il preciso rilievo geometrico degli stessi; - l orditura dei solai ed ulteriori particolari costruttivi sono stati rilevati tramite ispezione termografica; - per la determinazione delle criticità dell involucro edilizio è stata inoltre condotta un analisi termo-igrometrica tramite termocamera ad infrarossi e termo-igrometro. Determinazione delle trasmittanze delle strutture opache. Le trasmittanze delle strutture sono state calcolate sulla base dei dati acquisiti durante i sopralluoghi (stratigrafia, natura dei materiali e relativi spessori); il calcolo è stato effettuato sulla base di valori di progetto indicati dalle norme, ovvero facendo riferimento alla norma UNI EN ISO 6946/2008 valori di riferimento termo-igrometrico dei materiali da costruzione, norma cui si basa la valutazione di progetto indicata dalla normativa nazionale per la certificazione energetica e la stima dei fabbisogni energetici richiesti per la climatizzazione degli edifici.

5 I particolari costruttivi relativi alle stratigrafie delle strutture sono riportati nella tavola grafica allegata al presente elaborato. RIEPILOGO TRASMITTANTE TERMICHE DELLE STRUTTURE COMPONENTI L INVOLUCRO EDILIZIO. STRUTTURA OPACA TRASMITTANZA CALCOLATA (W/MQK) TRASMITTANZA LIMITE D.LGS. 311/06 (W/MQK) MURO LATO NORD-EST M03T/P MURI LATI NORD-OVEST E SUD-EST M01T/P E 02P SOLAIO PIANO DI COPERTURA TETTO A FALDA DI COPERTURA COMPONENTI VERTICALI TRASPARENTI PAVIMENTO DISPERDENTE PT (globale) PILASTRI E TRAVI TIPO 1 (SU LATO NORD-EST) PT CORRETTO PILASTRI E TRAVI TIPO 2 (SU ALTRI LATI) PT NON CORRETTO CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI Codice Struttura: 02 Descrizione Struttura: Muro in Poroton e tufo, con interposto isolante in polistirene. N. DESCRIZIONE STRATO (dall'interno all'esterno) s [mm] lambda [W/mK] C [W/m²K] M.S. [kg/m²] P<50*10¹² [kg/mspa] Scheda: MR1 C.S. [J/kgK] R [m²k/w] 1 Adduttanza Interna Intonaco interno Blocco forato di laterizio (250*200*250) spessore Polistirene espanso in lastre stampate - mv Blocchi di tufo Intonaco esterno Calore Specifico 840 J/kgK Adduttanza Esterna RESISTENZA = m²k/w TRASMITTANZA = W/m²K SPESSORE = 380 mm CAPACITA' TERMICA AREICA (int) = kj/m²k MASSA SUPERFICIALE = 315 kg/m² TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA = 0.08 W/m²K FATTORE DI ATTENUAZIONE = 0.19 SFASAMENTO = h FRSI - FATTORE DI TEMPERATURA = s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.S. = Massa Superficiale; P<50*10¹² = Permeabilità al vapore con umidità relativa fino al 50%; C.S. = Calore Specifico; R = Resistenza termica dei singoli strati; Resistenza - Trasmittanza = Valori di resistenza e trasmittanza reali; Massa Superficiale = Valore calcolato come disposto nell'allegato A del D.Lgs.192/05 e s.m.i.. STRATIGRAFIA STRUTTURA DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI

6 STRATIGRAFIA STRUTTURA DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI Ti [ C] Psi [Pa] Pri [Pa] URi [%] Te [ C] Pse [Pa] Pre [Pa] URe [%] DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI Scheda: MR2 CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI Codice Struttura: 01 Descrizione Struttura: Muro in tufo con interposto isolante in polistirene espanso estruso. N. DESCRIZIONE STRATO (dall'interno all'esterno) s [mm] lambda [W/mK] C [W/m²K] M.S. [kg/m²] P<50*10¹² [kg/mspa] C.S. [J/kgK] R [m²k/w] 1 Adduttanza Interna Intonaco interno Blocchi di tufo Polistirene espanso in lastre stampate - mv Blocchi di tufo Adduttanza Esterna RESISTENZA = m²k/w TRASMITTANZA = W/m²K SPESSORE = 405 mm CAPACITA' TERMICA AREICA (int) = kj/m²k MASSA SUPERFICIALE = 546 kg/m² TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA = 0.03 W/m²K FATTORE DI ATTENUAZIONE = 0.06 SFASAMENTO = h FRSI - FATTORE DI TEMPERATURA = s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.S. = Massa Superficiale; P<50*10¹² = Permeabilità al vapore con umidità relativa fino al 50%; C.S. = Calore Specifico; R = Resistenza termica dei singoli strati; Resistenza - Trasmittanza = Valori di resistenza e trasmittanza reali; Massa Superficiale = Valore calcolato come disposto nell'allegato A del D.Lgs.192/05 e s.m.i.. STRATIGRAFIA STRUTTURA DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI STRATIGRAFIA STRUTTURA DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI Ti [ C] Psi [Pa] Pri [Pa] URi [%] Te [ C] Pse [Pa] Pre [Pa] URe [%] DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI Scheda: PL1 CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI Codice Struttura: 04 Descrizione Struttura: Pilastro inistente su muratura in Poroton N. DESCRIZIONE STRATO (dall'interno all'esterno) s [mm] lambda [W/mK] C [W/m²K] M.S. [kg/m²] P<50*10¹² [kg/mspa] C.S. [J/kgK] R [m²k/w] 1 Adduttanza Interna Intonaco interno Polistirene espanso estruso CLS di aggregati naturali - a struttura chiusa - pareti protette - mv Polistirene espanso estruso Intonaco esterno Calore Specifico 840 J/kgK Adduttanza Esterna RESISTENZA = m²k/w TRASMITTANZA = W/m²K SPESSORE = 380 mm CAPACITA' TERMICA AREICA (int) = kj/m²k MASSA SUPERFICIALE = 674 kg/m² TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA = 0.08 W/m²K FATTORE DI ATTENUAZIONE = 0.19 SFASAMENTO = h FRSI - FATTORE DI TEMPERATURA = s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.S. = Massa Superficiale; P<50*10¹² = Permeabilità al vapore con umidità relativa fino al 50%; C.S. = Calore Specifico; R = Resistenza termica dei singoli strati; Resistenza - Trasmittanza = Valori di resistenza e trasmittanza reali; Massa Superficiale = Valore calcolato come disposto nell'allegato A del D.Lgs.192/05 e s.m.i.. STRATIGRAFIA STRUTTURA DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI

7 STRATIGRAFIA STRUTTURA DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI Codice Struttura: 03 Descrizione Struttura: Pilastro inistente su muratura in tufo N. DESCRIZIONE STRATO (dall'interno all'esterno) s [mm] lambda [W/mK] C [W/m²K] Ti [ C] Psi [Pa] Pri [Pa] URi [%] Te [ C] Pse [Pa] Pre [Pa] URe [%] Scheda: PL2 M.S. [kg/m²] P<50*10¹² [kg/mspa] C.S. [J/kgK] R [m²k/w] 1 Adduttanza Interna Intonaco interno Polistirene espanso estruso CLS di aggregati naturali - a struttura chiusa - pareti protette - mv Polistirene espanso estruso Blocchi di tufo Adduttanza Esterna RESISTENZA = m²k/w TRASMITTANZA = W/m²K SPESSORE = 405 mm CAPACITA' TERMICA AREICA (int) = kj/m²k MASSA SUPERFICIALE = 754 kg/m² TRASMITTANZA TERMICA PERIODICA = 0.03 W/m²K FATTORE DI ATTENUAZIONE = 0.06 SFASAMENTO = h FRSI - FATTORE DI TEMPERATURA = s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.S. = Massa Superficiale; P<50*10¹² = Permeabilità al vapore con umidità relativa fino al 50%; C.S. = Calore Specifico; R = Resistenza termica dei singoli strati; Resistenza - Trasmittanza = Valori di resistenza e trasmittanza reali; Massa Superficiale = Valore calcolato come disposto nell'allegato A del D.Lgs.192/05 e s.m.i.. STRATIGRAFIA STRUTTURA DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI STRATIGRAFIA STRUTTURA DIAGRAMMI DELLE PRESSIONI Ti [ C] Psi [Pa] Pri [Pa] URi [%] Te [ C] Pse [Pa] Pre [Pa] URe [%]

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9 Riferimenti normativi: D.Lgs. 192/05 - Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia; D.Lgs. 311/06 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192; D.P.R. 59/09, recante le disposizioni di attuazione del D.Lgs. 192/05. Prestazioni energetiche dell edificio. SINTESI DEL CALCOLO DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA E VERIFICHE DI LEGGE ZONA CLIMATICA DI RIFERIMENTO C GRADI GIORNO DPR 412/ FATTORE DI FORMA S/V (m -1 ) 0.76 SUPERFICIE UTILE CALCOLATA (mq) VOLUME LORDO RISCALDATO (mc) SUPERFICIE DISPERDENTE (mq) POTENZA TERMICA UTILE CALDAIA A GAS METANO (Kw) RENDIMENTO TERMICO UTILE ALLA POTENZA NOMINALE MAX E MIN (30%) 93.80/93.60 POTENZA INSTALLATA SOLARE TERMICO PER PRODUZIONE DI ACS (mq) 2.01 POTENZA TERMICA RADIATORI INSTALLATI NELL EDIFICIO (Kw) 1.3 SISTEMA DI TERMOREGOLAZIONE COSTITUITO DA UNA CENTRALINA (CRONOTERMOSTATO)- REGOLAZIONE UNICA DI ZONA, PROPORZIONALE A 1 C CAPACITÀ DI ACCUMULO ACS (l) 150 PERCENTUALE DI COPERTURA DEL FABBISOGNO ANNUO (%) INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE RINNOVABILE 9.77 INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA PER RISCALDAMENTO INVERNALE INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA PER PRODUZIONE ACS INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE NON RINNOVABILE (ENERGIA PRIMARIA) kwh/mq*a LIMITE INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE Kwh/mq*a (D.Lgs. 311/06 allegato C tab. 1.3) INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA DELL INVOLUCRO EDILIZIO EPI,invol (Kwh/mq*a) LIMITE INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA INVOLUCRO Kwh/mq*a (D.Lgs. 192/05) RAPPORTO TRA SUPERFICIE TRASPARENTE E SUPERFICIE UTILE 0.16 RAPPORTO LIMITE TRA SUPERFICIE TRASPARENTE E SUPERFICIE UTILE 0.18 RISULTANO PERTANTO NON VERIFICATE LE SEGUENTI CONDIZIONI DI LEGGE (DPR 59/09, ART. 4): EPIgl > EPIgl, limite, EPIinvol > EPIinvol,limite

10 L impianto termico risulta inoltre sprovvisto di dispositivi modulanti per la regolazione della temperatura ambiente nelle singole zone con caratteristiche di uso ed esposizioni uniformi (infatti la temperatura della zona giorno a piano terra e quella della zona notte al primo piano risultano gestite da un unico cronotermostato installato al piano terra). CLASSIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICIO RISULTANTE CLASSE C CLASSIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICIO DICHIARATA CLASSE B DAL CALCOLO RISULTA QUINDI CHE I VALORI LIMITE DI LEGGE NON RISULTANO RISPETTATI, NÈ LE TRASMITTANZE DELLE STRUTTURE OPACHE (MURI, SOLAI E PAVIMENTI). Verifica del rischio muffa delle strutture opache. Verifica secondo la UNI EN ISO APPROFONDIMENTO ASPETTO LEGISLATIVO. Il D.lgs 192/05, Dlgs 311/06 e DPR 59/09 introducono indicazioni relative al controllo della condensa superficiale, ma non affrontano il problema del controllo del rischio di muffa. Le indicazioni di legge impongono al progettista la verifica dell'assenza di formazione di condensa superficiale in condizioni interne fisse, ovvero 65%UR e 20 C e con queste ipotesi la formazione di condensa si verifica a partire da temperature inferiori a 13 C circa. Le norme tecniche internazionali (le quali non sono cogenti) invece, con la pubblicazione della UNI 10350:1999 e successivamente con la norma UNI EN ISO 13788:2003 prevedono, oltre al controllo delle prestazioni igro-termiche (rischio di condensa superficiale e interstiziale) anche la verifica del rischio di muffa, ovvero il calcolo in condizioni di umidità relativa interna pari all'80%; in questo caso la temperatura critica minima si attesta intorno a 16 C circa. Infatti, per numerose specie fungine e di muffe, le condizioni ideali per proliferare non si manifestano a saturazione, ovvero con UR pari al 100%, ma mediamente a partire da condizioni che superano l'80%. Con l entrata in vigore del nuovo D.M. 26/6/2015, per le nuove costruzioni sono previste le verifiche del rischio muffa e condensa interstiziale. VERIFICA DEL RISCHIO MUFFA SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13788:2013 MESE T est. Psat. Est. u.r. est. Pv est. T int. u.r. int Psat int. Pv int. Pv. Int c.m. Psat. Muffa Ts min Frsi GENNAIO 10, , ,0 55, ,3 1643,8 2054,7 17,9 0,790 FEBBRAIO 9, , ,0 54, ,0 1603,1 2003,9 17,5 0,768 MARZO 11, , ,5 57, ,9 1685,9 2107,3 18,3 0,755 APRILE 15, , ,5 60, ,4 1864,2 2330,2 20,0 0,641 MAGGIO 20, , ,5 65, ,4 2167,9 2709,8 22,4 0,465 OTTOBRE 18, , ,5 64, ,1 2296,5 2870,6 23,4 0,976 NOVEMBRE 13, , ,5 60, ,8 1999,0 2498,8 21,1 0,948 DICEMBRE 10, , ,0 55, ,3 1728,5 2160,6 18,7 0,866 VERIFICA MUFFA PER PARETI CONFINANTI CON L'ESTERNO NON SODDISFATTA Verifica del rischio muffa muratura nord-est. La verifica del rischio muffa è stata effettuata facendo riferimento alle condizioni più gravose indicate dalla norma, con riferimento alle indicazioni raccomandate per i climi marittimi, quale appunto può essere considerato quello del sito in esame. Frsi, max (fattore di rischio) U critica: AL FINE DI SCONGIURARE IL RISCHIO MUFFA, TUTTE LE STRUTTURE OPACHE VERTICALI (PIANE) CONFINANTI CON L'ESTERNO DOVREBBERO AVERE UNA TRASMITTANZA INFERIORE A 0,10 W/mqK. L'apporto di umidità per ambienti interni è stato calcolato secondo le indicazioni dell'app. 2 'climi marittimi', adottando valori massimi per la classe '2' (alloggi). 0,976 0,10

11 VERIFICA DEL RISCHIO MUFFA SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13788:2013 MESE T est. Psat. Est. u.r. est. Pv est. T int. u.r. int Psat int. Pv int. Pv. Int c.m. Psat. Muffa Ts min Frsi GENNAIO 8, , ,0 55, ,3 1517,1 1896,4 16,7 0,718 FEBBRAIO 7, , ,0 54, ,0 1480,8 1851,0 16,3 0,705 MARZO 9, , ,5 57, ,9 1555,4 1944,2 17,1 0,682 APRILE 13, , ,5 60, ,4 1715,6 2144,5 18,6 0,574 MAGGIO 18, , ,5 65, ,4 1989,4 2486,8 21,0 0,408 OTTOBRE 16, , ,5 64, ,1 2099,3 2624,1 21,9 0,785 NOVEMBRE 11, , ,5 60, ,8 1831,9 2289,8 19,7 0,815 DICEMBRE 8, , ,0 55, ,3 1591,5 1989,4 17,4 0,774 VERIFICA MUFFA PER TETTO CONFINANTE CON L'ESTERNO SODDISFATTA Frsi, max (fattore di rischio) U critica: 0,815 0,74 AL FINE DI SCONGIURARE IL RISCHIO MUFFA, LE COPERTURE (PIANE) DOVREBBERO AVERE UNA TRASMITTANZA INFERIORE A 0,74 W/mqK. L'apporto di umidità per ambienti interni è stato calcolato secondo leindicazioni dell'app. 2 'climi marittimi', adottando valori massimi per la classe '2' (alloggi); la temperatura esterna di riferimento è la temperatura media equivalente, calcolata sottraendo 2K a quella media mensile. Verifica del rischio muffa tetto a falda di copertura. La verifica non risulta soddisfatta per la muratura disposta a nord-est, per la quale il limite di trasmittanza necessario affinché non si verifichi muffa risulta pari addirittura a 0.10 (W/mqK). Tale valore è tuttavia da intendersi solo indicativo, per quanto anzidetto (condizioni più gravose) e per le approssimazioni delle condizioni al contorno, condizioni che si precisa, in questo caso, la norma prevede di adottare in assenza di dati climatici più accurati. Un valore così basso della trasmittanza dovrebbe comunque indurre il tecnico a prestare la massima attenzione in fase di progettazione. Infatti, se questo dato viene associato alle condizioni che possono verificarsi nell ambiente interno, è possibile trarre le giuste considerazioni tecniche ed adottare adeguati accorgimenti atti a prevenire l insorgenza delle muffe. Bilancio migrazione umidità camera da letto. VERIFICA RAPPORTO AEROILLUMINANTE CAMERA DA LETTO A (m) B (m) H1 (m) H2 (m) V (mc) 3,90 3,90 2,20 3,30 41,82 Superficie netta (mq): 15,21 Rapp. Aeroilluminante: 0,13 Area Finestra (mq): 1,56 Area richiesta: 1,90 VERIFICA NON SODDISFATTA

12 BILANCIO MIGRAZIONE UMIDITA' CAMERA DA LETTO FLUSSO DI VAPORE TRAMITE PARETE IN TUFO (P1) Strato Delta (10^-12) Spessore Rv (10^-12) Intonaco 18 0,015 0,00083 Tufo 15 0,17 0,01133 Polistirene 2,37 0,05 0,02110 Tufo 15 0,17 0,01133 TOTALE Rv: 0,04460 FLUSSO DI VAPORE TRAMITE PARETE IN POROTON (P2): Strato Delta (10^-12) Spessore Rv (10^-12) Intonaco 18 0,015 0,00083 Tufo 15 0,10 0,00667 Polistirene 2,37 0,05 0,02110 Poroton 20,57 0,20 0,00972 Intonaco 18 0,015 0,00083 TOTALE Rv: 0,03915 FLUSSO DI VAPORE TRAMITE TETTO (T1): Strato Delta (10^-12) Spessore Rv (10^-12) Intonaco 18 0,015 0,00083 Solaio 193 0,25 0,00130 Massetto 193 0,05 0,00026 Guaina 0,0045 0,003 0,66667 Polistirolo 2,08 0,08 0,03846 Laterizo 20 0,0015 0,00008 TOTALE Rv: 0,70759 SUPERFICIE DISPERDENTE VERSO ESTERNO (MQ): P1 P2 T1 8,58 10,70 15,70 Tint. u.r. int. Pvi 20 62% 1450 Test. u.r. est. Pve 10 80% 1002 FLUSSO DI VAPORE ATTRAVERSO LA PARETE P1: 19,98 KG/SMQ *10^ ,42 Kg/s * 10^ ,08 kg/h *10^-12 0,0062 g/h FLUSSO DI VAPORE ATTRAVERSO LA PARETE P2: 17,54 KG/SMQ *10^ ,69 Kg/s * 10^ ,54 kg/h *10^-12 0,0068 g/h FLUSSO DI VAPORE ATTRAVERSO IL TETTO (T1): 317,00 KG/SMQ *10^ ,91 Kg/s * 10^ ,95 kg/h *10^-12 0,18 g/h

13 FLUSSO DI VAPORE ATTRAVERSO LA VENTILAZIONE: Ricambi orari: 0,5 vol/h Volume ric.: 20,91 mc Massa aria ric.: 27,18 kg/h Umidità aria amb.: 9 g/kg Umidità aria est.: 6,5 g/kg Vapore in entrata: 176,7 g/h Vapore in uscita: 244,6 g/h Vapore smaltito: 68,0 g/h Vapore smaltito da involucro: 0,1921 g/h rispetto alla sola ventilazione: 0,28 % Produzione vapore persona a riposo: Produzione vapore c.l. matrimoniale (2p): Permanenza media notturna: Produzione media vapore: Massa aria interna: Titolo in cond. Iniziali (20 e 62%): Titolo in cond. di saturazione aria (a temp. costante): Delta: Vapore sino a saturazione aria (100%): Tempo necessario per raggiungere la saturazione: Vapore smaltito in caso di ventilazione naturale: Vapore rimanente nel caso di ventilazione, dopo 3h: 50 g/h 100 g/h 8 h 800 g 54,4 kg 9 g/kg 15 g/kg 6 g/kg 326,2 g 3,3 h 221,7 g 104,5 g ANCHE NEL CASO DI VENTILAZIONE NATURALE NOTTURNA ASSICURATA, LA QUANTITA' DI VAPORE SMALTITA E' INSUFFICIENTE! ---> VMC. Numero n di ricambi d'aria necessari: 0,74 vol/h Portata di estrazione camere da letto (7l/s*p) UNI 15251: 0,83 vol/h Portata di estrazione camera da letto (0.04*11*10^-3 mc/s*p) UNI 10339: 0.58 Vol/h In base alla norma UNI EN 15251, il tasso di ricambio d'aria da assicurare durante l'occupazione degli ambienti generici è pari a 0,6 vol/h e, per le stanze da letto, la portata di aria esterna è di 7l/s*persona. In base alla norma UNI EN 10339, il tasso di ricambio d aria per gli edifici residenziali è pari a 11*10^-3 mc/s per persona, con un indice di affollamento pari a 0.04 persone/mq. Ts minima muffa C: 16 mese Gennaio, 20 e 62% u.r. Titolo in cond. 80% u.r. (rischio muffa) Titolo raggiunto dopo 3,3 h: VERIFICA RISCHIO MUFFA NON SODDISFATTA: 15>12 In altri mesi dell'anno, poiché l'u.r. esterna è superiore, le verifiche saranno sicuramente non soddisfatte! (oltre alla ventilazione c è la necessità di deumidificare l'aria!). 12 g/kg 15 g/kg

14 Verifica rischio muffa dei ponti termici principali della struttura. I ponti termici sono stati verificati secondo una simulazione agli elementi finiti, in base alla norma UNI EN ISO PONTE TERMICO TETTO-PARETE NORD EST PIGNATTE IN LATERIZIO (H 20 CM) TEGOLA IN LAT. PANNELLO ISOLANTE IN POLISTIROLO GUAINA ELASTOPLASTOMERICA BITUMINOSA ARAMATA IN POLIESTERE MASSETTO IN CLS ALLEGGERITO INTONACO DI CALCE O DI CALCE E CEMENTO 18 CLS ARMATO (UNI 10456) LASTRA IN POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO LASTRA IN POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO BLOCCHI IN TUFO CALCAREO NODO PARETE - TETTO INTONACO DI CALCE O DI CALCE E CEMENTO PIGNATTE IN LATERIZIO (H 20 CM) BLOCCHI IN TUFO CALCAREO LASTRA IN POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO BLOCCHI IN TUFO CALCAREO Dimensioni Tabella 1 Tratto Dim. [m] CURVE DI TEMPERATURA

15 Condizioni al contorno esterne - Dati climatici Nella tabella seguente sono riportati i dati climatici, in termini di temperature e umidità relative, utilizzati per la valutazione della temperatura e del mese critico per la formazione di muffe sulle superfici interne Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic T[ C] UR[%] Condizioni al contorno interne - Calcolo della trasmittanza Nella tabella seguente sono elencate tutte le zone di confine con le relative temperature e adduttanze. Per poter eseguire il calcolo è necessario definire almeno un ambiente INTERNO e uno ESTERNO: il calcolo della trasmittanza termica lineica è effettuato a partire dell ambiente INTERNO. Tabella 2 Zone btr ESTERNO INTERNO (rispetto al quale si calcola il PT) - Temperatura [ C] Condizioni al contorno interne - Valutazione rischio formazione muffe Nella tabella seguente sono elencate le temperature e umidità relative della zona interna. Gen T[ C] Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

16 UR[%] Caratteristiche termiche materiali Nella tabella seguente è proposto l elenco di tutti i materiali utilizzati per la struttura del ponte con il relativo valore di conduttività termica. Tabella 3 Materiale Conducibilità termica [W/mK] TEGOLA IN LAT PANNELLO ISOLANTE IN POLISTIROLO GUAINA ELASTOPLASTOMERICA BITUMINOSA ARAMATA IN POLIESTERE MASSETTO IN CLS ALLEGGERITO CLS ARMATO (UNI 10456) LASTRA IN POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO PIGNATTE IN LATERIZIO (H 20 CM) BLOCCHI IN TUFO CALCAREO INTONACO DI CALCE O DI CALCE E CEMENTO Risultati finali - Calcolo della trasmittanza termica lineica Nella tabella finale sono riportati i valori di calcolo relativi alla struttura completa. Il risultato della simulazione numerica è il flusso termico (F) che attraversa la struttura, espresso in W/m, dovuto alla differenza di temperatura fra l ambiente INTERNO e l ambiente ESTERNO. Il flusso termico equivalente (F_spt), espresso sempre in W/m, relativo alla struttura senza ponte termico, è stato valutato facendo riferimento alla stessa differenza di temperatura fra interno ed esterno e alla lunghezza equivalente (L) definita per il confronto. Dalla differenza fra questi due valori vengono calcolati la trasmittanza termica lineica (k l) e il coefficiente di accoppiamento (L 2D). Tabella 6 U Lungh. associata [W/mK] [ mm ] Tabella 7 Descrizione Simbolo Valore Unità di misura Trasmittanza termica lineica kl 0.44 [W/mK] Flusso termico totale F [W/m] Coefficiente di accoppiamento L2D 1.68 [W/mK] Lunghezza equivalente L 2.81 [m] Flusso termico (senza ponte termico) F_spt [W/m] Verifica rischio formazione muffe Nella tabella finale sono riportati i valori mensili per la valutazione del mese critico, del fattore di temperatura critico e della temperatura critica, come previsto dalla UNI EN ISO Dalla valutazione risulta: - mese critico: Ottobre Fattore di temperatura critico ƒ RSi,max [-] 0.82 Temperatura formazione muffa T min [ C] 19.63

17 - temperatura minima sulla faccia interna: C Il ponte termico è soggetto a rischio di formazione muffe. condizioni esterne condizioni interne Ponte termico corretto Te φe Ti φi psat(θi) pi psat(θsi) Tsi,min ƒrsi Gen % 62.1% Feb % 61.6% Mar % 61.6% Apr % 63.6% Mag % 69.7% Giu % 86.1% Lug % 98.8% Ago % 75.1% Set % 88.4% Ott % 78.2% Nov % 72.2% Dic % 65.1% LEGENDA Te Temperatura esterna media mensile [ C] φe Umidità relativa esterna media mensile [%] Ti Temperatura interna media mensile [ C] φi Umidità relativa interna media mensile [%] psat(θi) Pressione di saturazione interna [Pa] pi Pressione di vapore interna [Pa] psat(θsi) Pressione di saturazione interna minima accettabile [Pa] Tsi,min Temperatura superficiale minima accettabile [ C] ƒrsi Fattore di temperatura [-] Definizione: Ponte termico corretto è quando la trasmittanza termica della parete fittizia (il tratto di parete esterna in corrispondenza del ponte termico) non supera per più del 15% la trasmittanza termica della parete corrente. I ponti termici dell immobile, non essendo sufficientemente isolati, sono soggetti al rischio di muffa superficiale in alcuni mesi invernali. Traspirabilità dei materiali. Di seguito si riporta una tabella relativa ai coefficienti di resistenza al vapore dei materiali impiegati per la costruzione, nonché del cosiddetto strato d aria equivalente ricavato sulla base dello spessore dei materiali.

18 Permeabilità al vapore (Kg/msPa)*10^-12 Coeff res. Vap. µ Spessore (m) Sd (strato d'aria equivalente) (m) ARIA INTONACO ,012 0,13 POLISTIRENE ESTRUSO 2, ,03 2 POROTON 20,57 9 0,20 2 CLS 1, ,30 44 RISCHIO DI CONDENSA SUPERFICIALE (E MUFFA) IN CORRISPONDENZA DI TRAVI E PILASTRI (Sd Polistirene < Sd Cls) Attraverso semplici valutazioni è possibile constatare che la soluzione consistente nel rivestire dall interno travi e pilastri con pannelli in polistirene è errata, in quanto il cls armato oppone maggiore resistenza al flusso di vapore rispetto a quella esplicata dal polistirene e ciò può causare nel tempo l accumulo di umidità interstiziale, favorendo la proliferazione delle muffe (come in effetti si riscontra in corrispondenza, ad esempio, del pilastro incassato nella muratura di nord-est). Risultati delle indagini termografiche. VERIFICHE IGROTERMICHE Convenzionalmente si ritiene che le condizioni ideali per la proliferazione della muffa su una superficie si raggiungono quando la sua temperatura risulta inferiore o uguale alla cosiddetta soglia critica ; detta soglia corrisponde ad un umidità relativa pari a 80 %; a 20 C e 65% u.r., la temperatura critica superficiale è pari a circa 16,7 C. Aumentando la temperatura ambiente, si innalza la soglia critica e quindi aumenta anche il rischio di formazione della muffa; ad esempio a 21 C, la soglia critica risulta pari a 17,9 C. Le aree evidenziate in verde nei termogrammi successivi rappresentano quindi le zone in cui si verificano temperature superficiali inferiori o uguali alla predetta soglia critica.

19

20 Valutazioni sul comfort ambientale. Per la valutazione delle condizioni di benessere in relazione ad una situazione ambientale (generalmente espressa mediante un opportuno indice razionale PMV - Predicted Mean Vote), si può fare riferimento alle relazioni di Fanger, dalle quali sono stati ricavati dati statistici di riferimento per la progettazione degli ambienti interni, al fine di garantire il benessere igro-termico. Per le pavimentazioni, si raccomanda che la temperatura superficiale del pavimento di un abitazione, durante il periodo invernale, non scenda mai al di sotto dei 19 C, al fine di evitare situazioni di disagio termico locale per le persone. Studio interventi risolutivi dell inconveniente muffa. 1. Installazione di un sistema di termoregolazione bizona. La presenza di un unica centralina di regolazione installata al piano terra determina una sensibile differenza di temperatura ambiente tra zona giorno (al piano terra) e zona notte (al primo piano). STIMA DEL FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA UTILE PER RISCALDAMENTO PIANO TERRA (ZONA GIORNO) 1790 Kwh PRIMO PIANO (ZONA NOTTE) 890 Kwh

21 L inconveniente si accentua per la comunicazione diretta tra piano terra e primo piano, la quale favorisce il cosiddetto effetto camino in base al quale l aria calda tende a salire verso l alto (primo piano), con una possibile diffusione del vapore prodotto nella zona giorno, ad esempio, durante la cottura dei cibi. 2. Installazione di un impianto di VMC. Per quanto ampiamente trattato nei paragrafi precedenti, è evidente che la zona letto, maggiormente interessata dal problema delle muffe sulle pareti e sul soffitto, necessiti di un opportuno ricambio d aria (pari almeno a 0.6 vol/h), il quale ricambio non può essere certamente garantito da una semplice aerazione degli ambienti ottenuta aprendo temporaneamente le finestre durante il giorno (l apertura prolungata e continuativa delle finestre comporterebbe inoltre uno spreco energetico in inverno del tutto insostenibile). Considerando peraltro che l edificio ricade in una zona marittima caratterizzata da un elevata umidità relativa dell aria esterna e che per tale motivo il problema delle muffe non si limita infatti alla sola parete più fredda disposta a nord-est è necessario installare un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC) a doppio flusso, con recuperatore di calore ad alta efficienza, dotato di sistema di deumidificazione dell aria. 3. Isolamento della muratura nord-est e correzione dei ponti termici. Struttura: PARETE LATO NORD-EST verifica isolamento termico. Descrizione struttura 1 INT Malta di calce o di calce e cemento 2 ROC Blocchi in tufo 3 ISO Pannello in polistirene espanso EPS 120 EPS ROC Blocchi in tufo 5 ISO Pannelli rigidi in fibra di vetro

22 s [m] [kg/m³] [W/mK] c [J/kgK] [-] Ms [kg/m²] R [m²k/w] SD [m] a [m²/ms] 0,04 1 0, ,0 0, ,8 20,0 18,0 0,01 0,20 0, , ,0 0, ,0 1,0 272,0 0,31 0,17 0, ,050 10,0 0, ,4 60,0 0,5 1,47 3,00 2, , ,0 0, ,0 1,0 272,0 0,31 0,17 0, , ,0 0, ,8 1,2 6,0 1,58 0,07 0,454 0,13 Parametri stazionari Spessore totale 0,460 m Massa superficiale 568,5 kg/m² Massa superficiale esclusi intonaci 550,5 kg/m² Resistenza 3,85 m²k/w Trasmittanza U 0,26 W/m²K Parametri dinamici Valori invernali Valori estivi Trasmittanza periodica Yie 0,00 W/m²K 0,00 W/m²K Fattore di attenuazione 0,01 0,01 Sfasamento 17h 18' 17h 43' Capacità interna 8,0 kj/m²k 8,1 kj/m²k Capacità esterna 93,7 kj/m²k 78,2 kj/m²k Ammettenza interna 0,58 W/m²K 0,59 W/m²K Ammettenza esterna 6,82 W/m²K 5,69 W/m²K Verifica trasmittanza Provincia - Comune - Gradi giorno 1071 Zona C Verifica invernale Trasmittanza Trasmittanza di riferimento Trasmittanza limite per edifici esistenti Verifica superata 0,260 W/m²K 0,38 W/m²K 0,4 W/m²K Verifica estiva Irradianza media del mese di massima insolazione Verifica inerziale non richiesta Condizioni esterne e interne 267,7 W/m² < 290 W/m² Mese Temperatura Pressione esterna Umidità relativa Temperatura Pressione Umidità relativa esterna [ C] [Pa] esterna [%] interna [ C] interna [Pa] interna [%] ottobre 18, ,1 18, ,3 novembre 13, ,3 20, ,1 dicembre 10, ,1 20, ,1 gennaio 10, ,6 20, ,1 febbraio 9, ,5 20, ,5 marzo 11, ,2 20, ,6 aprile 15, ,1 18, ,1 maggio 20, ,1 20, ,2 giugno 25, ,2 25, ,4 luglio 27, ,0 27, ,6 agosto 28, ,9 28, ,5 settembre 23, ,0 23, ,6 Verifica del rischio di formazione di muffe superficiali

23 Fattore di temperatura Mese Temperatura minima superficiale [ C] Rischio condensa Fattore temperatura di Temperatura minima Rischio formazione muffe superficiale [ C] Fattore temperatura novembre 14,8 0,195 18,3 0,741 dicembre 13,2 0,281 16,7 0,649 gennaio 12,5 0,236 16,0 0,588 febbraio 12,4 0,281 15,8 0,606 marzo 12,4 0,091 15,9 0,503 di Rischio condensa Rischio formazione muffe Mese critico febbraio novembre Fattore di temperatura 0,281 0,741 Resistenza minima accettabile 0,35 m²k/w 0,96 m²k/w Resistenza dell'elemento 3,85 m²k/w Verifica superata Verifica della condensa interstiziale: Verifica superata

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