LE MEDIE IMPRESE: IL MADE IN ITALY CHE GUIDA LA RIPRESA
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1 LE MEDIE IMPRESE: IL MADE IN ITALY CHE GUIDA LA RIPRESA Claudio Gagliardi - Segretario Generale Unioncamere Milano, 11 marzo 2010
2 L ORGANIZZAZIONE DI FILIERA DELLE MEDIE IMPRESE E LE STRATEGIE PER COGLIERE LA RIPRESA Indagine svolta a febbraio 2010 su un campione rappresentativo delle medie imprese attive al 2007 per analizzare: I SEGNALI DI RIPRESA VISTI DALLE MEDIE IMPRESE: LE PERFORMANCE SUI MERCATI NAZIONALI E INTERNAZIONALI PRODUTTIVITÀ E COMPETITIVITÀ: : OCCUPAZIONE, INVESTIMENTI, LEGAMI DI FILIERA IL LEGAME COL TERRITORIO E LO SVILUPPO DELLE RETI I FATTORI COMPETITIVI E L EVOLUZIONE L DEL POSIZIONAMENTO DI MERCATO COME CAMBIANO LE STRATEGIE PRODUTTIVE E COMMERCIALI DELLE MEDIE IMPRESE?
3 LE MEDIE IMPRESE VERSO ACQUE PIU TRANQUILLE: LE PERFORMANCE ECONOMICHE TRA 2009 E 2010 SALDO SALDO SALDO SALDO -63 p.p. +14 p.p. -59 p.p. +14 p.p. Fatturato Fatturato Produzione Produzione ,5 3,3 1,6 4,0 9,9 9,9 Il 2009 si è chiuso fortemente in negativo e in linea con le aspettative di inizio anno. 14,4 33,7 26,6 54,4 17,9 32,1 24,7 56,7 Il fatturato ha subìto una flessione maggiore rispetto alla produzione, con un possibile effetto sulla riduzione dei margini. Il 23% delle imprese ha dovuto rivedere verso l alto i listini a causa dell andamento dei costi di energia e materie prime 40,6 Forte aumento (oltre il +15%) 12,2 3,6 Sensibile aumento (fino a +15%) Stabilità 38,6 Sensibile diminuz. (fino a -15%) 10,5 4,1 Forte diminuz. (oltre il -15%) Nel 2009, quasi un terzo delle imprese ha operato con meno dell 80% della sua capacità produttiva
4 DALLA CRISI DELLA DOMANDA ESTERA ALLA RIPRESA TRAINATA DALL EXPORT in % sul totale delle medie imprese DIMINUZIONE STABILITA AUMENTO ANDAMENTO DELL EXPORT EXPORT ,8 32,0 14,2 PREVISIONE DEGLI ORDINI INTERNI ,2 56,5 24,3 PREVISIONE DEGLI ORDINI ESTERI ,3 52,8 30,9 LA FLESSIONE DELLA DOMANDA INTERNAZIONALE HA SPINTO A RIMODULARE LE STRATEGIE DI PRESENZA ALL ESTERO 1 Medie export oriented: : dall 87,6% del 2008 all 83,4% del 2009 Ma non cambia l incidenza l media dell export export sul fatturato (40% circa). 2 Maggiore diversificazione dei mercati di sbocco Quelle che operano sia nell UE che extra-ue passano dal 46% al 70%. Perdono gli USA (dal 14% al 9% dei flussi), aumenta l UE l (dal 52% al 58%), stabili BRIC.
5 Dimensione media addetti Medie imprese in crescita occupazionale 13,8% QUALE IMPATTO SULLE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI? stabile 2009 e aumento ,3% Dimensione media 2009 (compresi stagionali, co.co co.pro. e somministrati) aumento 2009 e stabile ,0% 135 unità -2,2% Dimensione media 2010 (compresi stagionali, co.co co.pro. e somministrati) 132 unità aumento 2009 e ,5% calo 2009 e ,7% stabile 2009 e calo 2010 stabile 38,4% 1 MEDIA IMPRESA SU 7 CONTINUA A CREARE OCCUPAZIONE Imprese che ricorrono ad ammortizzatori sociali: 58% nel % nel 2010 distribuzione % delle medie imprese per andamento occupazione 2009 e ,5% aumento 2009 e calo ,9% calo 2009 e aumento o stabile ,8% Diminuisce la CIGO (dal 50% al 33%) ma aumenta la CIGS (dal 6% al 10%)
6 E SULLA PROPENSIONE ALL INVESTIMENTO? Il 79,4% DELLE MEDIE IMPRESE HA INVESTITO NEL 2009 O LO FARÀ NEL CORSO DEL 2010 non investe 20,6% ha investito nel 2009 e lo farà in misura anche maggiore nel ,9% ha investito nel 2009 e lo farà in misura uguale o inferiore anche nel ,2% ha investito nel 2009 ma non lo farà nel ,7% non ha investito nel 2009 ma lo farà nel ,6% 63,7% NEL 2010 IN PARTICOLARE, IL 63,7% CHE INVESTIRA NEL UTILIZZERÀ PREVALENTEMENTE: % di risposte fornite dalle medie imprese che investiranno Autofinanziamento (53,5%) Prestiti bancari (39,1%) Finanziamenti pubblici (7,3%)
7 QUALI INVESTIMENTI PER PRESIDIARE LA FRONTIERA DELLA COMPETIZIONE? LA DESTINAZIONE DEGLI INVESTIMENTI DELLE MEDIE IMPRESE NEL 2009 E NEL ,3 53,1 % di risposte fornite dalle medie imprese che hanno investito nel 2009 o investiranno nel ,5 17,6 10,4 7,2 8,3 8,4 4,2 4,8 6,3 8,9 Terreni e fabbricati Automezzi e veicoli Macchinari e apparecchiature elettroniche Software specialistici e servizi informatici Marchi e brevetti Altro 44,9% E E NEL 2010, IL 44,9% SVILUPPERA NUOVI PROGETTI O ATTIVITA UTILIZZANDO SERVIZI E TECNOLOGIE INFORMATICHE
8 Il 18% delle medie imprese ha incontrato difficoltà di accesso al credito negli ultimi 6 mesi Il 27% di tutte quelle che hanno richiesto un finanziamento (erano il 36% a inizio 2009) La difficoltà si traduce ancora una volta prevalentemente in una limitazione nell ammontare del credito erogato (28%( 28%) ma sopravanza di poco la richiesta di maggiori garanzie (26%( 26%). Nel 14% dei casi, il finanziamento non viene concesso Il 14% delle imprese ha chiesto e ottenuto la moratoria dei debiti ESISTONO ANCORA DIFFICOLTA DI ACCESSO AL CREDITO? Aumenta la quota di medie imprese che non richiedono prestiti bancari: dal 17% di inizio 2009 al 33% di inizio 2010 Il 51% di chi non ha richiesto credito non realizzerà però investimenti Il 34% di chi non ha richiesto credito realizzerà investimenti ricorrendo prevalentemente all autofinanziamento autofinanziamento Nel 2009 sono state conferite risorse finanziarie dei soci o degli azionisti all 11% delle medie imprese Solo il 4% lo ha fatto in presenza di difficoltà creditizie Il 6% lo farà nel 2010, in gran parte perché lo ha già fatto o perché ha avuto difficoltà creditizie Il 24,7% prevede di chiedere prestiti bancari nel I semestre 2010 In 1 caso su 2 lo aveva fatto anche nel 2009, con esito positivo
9 Cosa succede al di fuori della fabbrica? L ECONOMIA DELLA FILIERA RAFFORZA IL SUO RADICAMENTO SUL TERRITORIO Incidenza acquisti di beni e servizi sul fatturato 82% Estensione della filiera (numero contatti di fornitura di semilavorati e fasi) A INIZIO 2009, IL 32% DELLE MEDIE IMPRESE PREVEDEVA DI REALIZZARE ALL INTERNO FASI PRODUTTIVE PRIMA AFFIDATE ALL ESTERNO. E IL NUMERO MEDIO DI FORNITORI È PASSATO DA 49 (2008) A 45 (2009). MA... L 89% delle imprese con fornitori di prossimita prevede di aumentare o lasciare invariati gli ordini verso di loro nel 2010 MEDIE IMPRESE DEI DISTRETTI INDUSTRIALI: 25% 18,9 20, ,0 45,0 44,8 20,5 Distribuzione % delle medie imprese in base alla prevalente localizzazione dei fornitori industriali RALLENTA LA DELOCALIZZAZIONE E SI RILANCIA LA FILIERA DI PROSSIMITÀ 14,3 14,3 Stessa provincia Altre province della regione Province di altre regioni Estero
10 Dalla produttività interna all efficienza esterna BUY MORE, MAKE LESS (AND BETTER) Esternalizza fasi Esternalizza e reinternalizza fasi 6,9 7,5 10,1 18,8 OGGI, IL 26% DELLE MEDIE IMPRESE INTENDE AFFIDARE DI NUOVO ALL ESTERNO FASI DI LAVORAZIONE INTERNE, CONCENTRANDOSI NEI TRE QUARTI DEI CASI SU ATTIVITA STRATEGICHE DI PROGETTAZIONE E PRODUZIONE Reinternalizza fasi 11,6 24,9 Per sviluppare l attivitl attività aziendale, il 7,8% delle medie imprese aumenterà il numero dei dipendenti ma l 11,6% l intensificherà ulteriormente i rapporti con i subfornitori Non modifica l'organizzazione produttiva 58,2 62, ,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0
11 DALLE FILIERE PRODUTTIVE ALLE RETI FUNZIONALI PER COLLABORAZIONE PRODUTTIVA COME COMMITTENTE 13% PER COLLABORAZIONE PRODUTTIVA COME SUBFORNITORE 7% Il 53% delle medie imprese in rete si rivolge in prevalenza a soggetti di prossimità (regione o provincia) MEDIE IMPRESE CHE HANNO STIPULATO NEL 2009 O STIPULERANNO NEL 2010 ACCORDI FORMALI DI RETE 16,5% PER COLLABORAZIONE COMMERCIALE E DISTRIBUTIVA 29% PER COLLABORAZIONE TECNOLOGICA PER COLLABORAZIONE FINALIZZATA A FORNIRE PRODOTTI COMPLESSI O SOLUZIONI INTEGRATE 7% 44%
12 49,4% Le strategie competitive e le prospettive di sviluppo L INDUSTRIA ALIMENTARE +3,1% 52,4% -1,0% 21,3% 88,5% 60,5% 69,1% Media 24,2% 33,6% -2,2% 85,6% 26,3% 16,5% 58,7% 65,7% +1,8% 12,7% Fatturato 2009 e 2010 stabile o in aumento Export 2009 e 2010 stabile o in aumento Variazione occupazione 2009/2010 Imprese con fornitori preval. italiani Esternalizzazione fasi Reti funzionali Asset competitivi: qualità, design e innovazione Sviluppo nuovi prodotti nel 2010 Premium price IL SUCCESSO SI FONDA SU QUALITA,, TIPICITA,, INNOVAZIONE INFORMALE,, CONTENUTO IMMATERIALE, CAPACITA DI COLLEGAMENTO CON STRUTTURE DI OFFERTA TERZIARIA. E IN 1 CASO SU 10, LA CRESCITA DIMENSIONALE È LA CHIAVE PER CRESCERE
13 Le strategie competitive e le prospettive di sviluppo I BENI PER LA PERSONA E PER LA CASA +2,4% 39,9% 32,2% 73,4% 24,2% 33,6% -2,2% 85,6% 26,3% 16,5% 58,7% 65,7% +1,8% Media 24,1% 81,5% 15,3% 58,8% -3,3% Fatturato 2009 e 2010 stabile o in aumento Export 2009 e 2010 stabile o in aumento Variazione occupazione 2009/2010 Imprese con fornitori preval. italiani Esternalizzazione fasi Reti funzionali Asset competitivi: qualità, design e innovazione Sviluppo nuovi prodotti nel 2010 Premium price SI FOCALIZZANO SU NUOVI CORE BUSINESS A MAGGIORE CONTENUTO DI CONOSCENZA, ALLONTANANDO SEMPRE PIU LE FASI STANDARDIZZATE AL DI FUORI DEL CANCELLO
14 Le strategie competitive e le prospettive di sviluppo LA MECCANICA 91,0% 27,4% Media 24,2% 33,6% -2,2% 85,6% 26,3% 16,5% 58,7% 65,7% +1,8% 19,5% 24,5% 16,5% 55,3% 59,6% +1,5% -4,0% Fatturato 2009 e 2010 stabile o in aumento Export 2009 e 2010 stabile o in aumento Variazione occupazione 2009/2010 Imprese con fornitori preval. italiani Esternalizzazione fasi Reti funzionali Asset competitivi: qualità, design e innovazione Sviluppo nuovi prodotti nel 2010 Premium price EFFICIENZA INTERNA, USO DI ICT, DIFFUSO RICORSO A FORNITORI SPECIALIZZATI: I FATTORI PER COMPETERE DOVE NON È POSSIBILE UTILIZZARE LA LEVA DEL PREZZO
15 CONCLUSIONI 1 L ESPOSIZIONE ALL ESTERO HA PENALIZZATO LE MEDIE IMPRESE. MA SARÀ IL MOTORE DELLA RIPRESA Il 40% delle esportatrici si attende una diminuzione delle vendite all estero tra il 2008 e il All opposto, un altro 40% mantiene o espande le quote di export nello stesso periodo: migliorando o rinnovando i prodotti, e con una forte attenzione al prezzo. 2 IL 2010: UNA FASE DI PASSAGGIO ALL INSEGNA DELL EFFICIENZA EFFICIENZA In flessione l occupazione l anche nelle medie imprese: il 38% ha subito un calo nel 2009 e il 26% lo prevede per il 2010 (-2,2%( la variazione attesa). Il 23% ha diminuito l occupazione l investendo però in macchinari e ICT. E la domanda di lavoro si qualifica: le professioni high skill concentrano il 34% delle assunzioni nel 2009 (28% nel 2008). 3 EFFICIENZA INTERNA ED EFFICIENZA DI FILIERA I segnali di ripresa riattivano l economia l della filiera: il 95,3% delle medie imprese ha fornitori industriali stabili, contro il 91,7% a inizio io Il 26% esternalizza fasi prima svolte all interno (17% a inizio 2009), per lo più quelle a minor contenuto immateriale. E il 59% si concentrerà invece sulle fasi di progettazione o produzione maggiormente strategiche. e.
16 CONCLUSIONI 4 5 L IMPORTANZA DEL LEGAME CON IL TERRITORIO Diminuiscono le medie imprese che hanno fornitori prevalentemente e esteri e aumenta il ricorso a subfornitori in provincia o in regione (dal 34% al 41%), specie nei distretti. E la prossimità territoriale vale ancor di più per i collegamenti in rete in campo tecnologico, produttivo e commerciale (53%). IL MADE IN ITALY DELLE MEDIE IMPRESE: DALLE NICCHIE DEL LUSSO ALLA QUALITÀ ACCESSIBILE Fronteggiare la concorrenza internazionale significa puntare sui fattori distintivi del Sistema Paese e della sua immagine all estero: qualità,, design, legame col territorio. Ma il premium price diminuisce: con più efficienza e produttività (interna e di filiera), si vende qualità a prezzi più contenuti. 6 LA RIORGANIZZAZIONE CONTINUA NEI SETTORI 7 L esigenza di riposizionarsi su nuovi mercati di sbocco (in primis i paesi emergenti a più elevata crescita produttiva) spinge la meccanica verso una profonda riorganizzazione della produzione e delle strategie commerciali. merciali. IL MODELLO DELLE MEDIE IMPRESE PER LO SVILUPPO LOCALE Migliori performance delle medie imprese alimentari al Sud, sia all estero che in Italia: un modello organizzativo capace di ridurre i divari territoriali?
17 Centro Studi Unioncamere unioncamere.itit starnet.unioncamere.itit
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