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1 Rischio Biologico 1/48

2 La cellula Le cellule sono i mattoni che costituiscono i tessuti degli organismi viventi vegetali e animali 2/48

3 I tessuti I tessuti sono costituiti da cellule specializzate che si organizzano attraverso un funzionamento specifico 3/48

4 Campo di applicazione La protezione da agenti biologici si applica in tutte le attività lavorative che presentano il rischio di esposizione ad agenti biologici 4/48

5 DEFINIZIONE DI AGENTE BIOLOGICO Secondo il D.Lgs 81/08 (art. 267) Qualsiasi microorganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. 5/48

6 Microrganismo Si definisce microrganismo qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico 6/48

7 Classificazione degli agenti biologici (Art. 268) Il D.Lgs 81/08 ha classificato i diversi agenti biologici in base alla loro pericolosità valutata sia nei confronti della salute dei lavoratori che della popolazione generale 7/48

8 AGENTI BIOLOGICI Gli agenti biologici vengono quindi classificati in CLASSI DI RISCHIO in base alla loro pericolosità: Classe I: agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani. Classe II: agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono disponibili di norma efficaci misure profilattiche o terapeutiche. (Es. Clostridium Tetani, Legionella) Classe III: agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituire un serio rischio per i lavoratori; può propagarsi nella comunità; sono disponibili di norma efficaci misure profilattiche o terapeutiche. (Virus della sindrome di immunodeficienza umana: AIDS ) Classe IV: agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituire un serio rischio per i lavoratori; può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili di norma efficaci misure profilattiche o terapeutiche. (Febbri emorragiche: Ebola) D. Lgs. 81/2008 TITOLO X (art. 268) 8/48

9 INFETTIVITÀ Capacità di un microrganismo di penetrare e moltiplicarsi nell ospite. Si quantifica sulla base della dose infettante, cioè il numero di microrganismi necessari per indurre, sperimentalmente o accidentalmente, l infezione. PERICOLOSITÀ DI UN AGENTE BIOLOGICO PATOGENICITÀ Capacità di produrre malattia a seguito di infezione. TRASMISSIBILITÀ Capacità di un microrganismo di essere trasmesso da un soggetto infetto ad un soggetto suscettibile NEUTRALIZZABILITÀ Disponibilità di efficaci misure profilattiche per prevenire la malattia o terapeutiche per la sua cura La Virulenza di un agente biologico viene intesa come l insieme delle caratteristiche di infettività e patogenicità. 9/48

10 AGENTI BIOLOGICI Degli Agenti Biologici, secondo l Allegato XLVI 81/2008 fanno parte: D. Lgs. Muffe Batteri Virus Tossine 10/48

11 Rischio Biologico MUFFE Sono microrganismi pluricellulari di dimensioni variabili, le cui spore (molto piccole) possono causare vari problemi. Le spore di alcune muffe, infatti, causano potenti allergie (in quanto allergeni); inoltre, le spore di alcuni funghi come lo Stachybotrys rilasciano potenti tossine che, nei polmoni, creano infiammazioni e lesioni polmonari, specie nei bambini. 40 X 11/48

12 BATTERI Microrganismi unicellulari di dimensioni variabili da 0,2 a 10 micron, quindi visibili al microscopio ottico. I tipi morfologici sono: COCCHI BASTONCELLI VIBRIONI SPIRILLI sferici cilindrici a virgola a spirale 12/48

13 VIRUS Tra i più piccoli agenti infettivi visibili al microscopio elettronico di dimensioni comprese tra i 10 e i 200 nm. Contengono DNA o RNA e sono formati da una parte centrale il core contenente gli acidi nucleici ed una parte proteica di rivestimento il capside. 13/48

14 TOSSINE Per le tossine è necessario fare un discorso a parte, infatti si tratta di sostanze tossiche prodotte da specie fungine e batteriche che possono causare gravi danni nell ospite. MICOTOSSINE: sintetizzate da muffe in particolari condizioni di crescita. Sono termoresistenti, tossiche e cangerogene. ENDOTOSSINE: porzioni della parete dei Gram negativi, vengono rilasciate alla morte del microrganismo. ESOTOSSINE: sostanza tossica sintetizzata da microrganismi patogeni, che raggiunge mediante la circolazione sanguigna qualsiasi distretto corporeo ENTEROTOSSINE: una tossina prodotta da alcuni microrganismi, che è all origine di intossicazioni alimentari acute. 14/48

15 L Art. 266 del D. Lgs. 81/2008, indica che le norme del titolo X si applicano a tutte le attivita lavorative nelle quali vi e' rischio di esposizione ad agenti biologici. Esposizione ad Agenti Biologici USO DELIBERATO Gli agenti biologici vengono DELIBERATAMENTE INTRODOTTI nel ciclo lavorativo per essere trattati, manipolati, trasformati ovvero sfruttate le proprietà biologiche dell agente stesso oppure volutamente isolati, coltivati o trattati per accertarne la presenza, il tipo e/o la quantità nei campioni in esame. ESPOSIZIONE POTENZIALE Attività in cui si può evidenziare la presenza di Ag. Biologici, anche in concentrazioni elevate, ma come fatto episodico e non volontario; manca cioè il deliberato intento di farne oggetto dell attività lavorativa. 15/48

16 Allegato XLIV ATTIVITÀ LAVORATIVE CON USO DELIBERATO DI AGENTI BIOLOGICI Università e Centri di ricerca Sanità, Zootecnia e Veterinaria Farmaceutica Alimentare: produzione per biotrasformazione (vino, birra, formaggi, zuccheri, ecc) Chimica : produzione per biotrasformazione di composti vari (es. detersivi, prodotti per la concia del cuoio) Energia: produzione per biotrasformazione di vettori energetici (etanolo, metanolo, metano) usando residui agricoli e agroalimentari o altre biomasse Ambiente: trattamento rifiuti - uso di microrganismi (batteri) con funzione degradativa aerobica e anaerobica Agricoltura: uso di microrganismi azotofissatori, uso di antiparassitari microbici: batteri, funghi, virus Industria delle biotecnologie: produzione di microrganismi selezionati Industria bellica: produzione armi biologiche ATTIVITÀ LAVORATIVE CON ESPOSIZIONE POTENZIALE AD AGENTI BIOLOGICI Industria alimentare Agricoltura Zootecnia Macellazione carni Piscicoltura Servizi veterinari Industria di trasformazione di derivati animali (cuoio, pelle, lana ecc.) Servizi sanitari (ospedali, ambulatori, studi dentistici, servizi di assistenza) Servizi mortuari e cimiteriali Servizi di raccolta, trattamento, smaltimento dei rifiuti Impianti industriali di sterilizzazione, disinfezione e lavaggio di materiali potenzialmente infetti Impianti depurazione acque di scarico Manutenzione impianti fognari 16/48

17 Allegato XLVI D.lgs. 81/08 L allegato riporta l elenco degli agenti biologici classificati nei gruppi 2,3, e 4 Gli agenti biologici non inclusi nei gruppi 2, 3, e 4 sono implicitamente inseriti nel gruppo 1 17/48

18 Comunicazione (Art. 269) Entro 30 giorni dall inizio attività in cui si manipolano agenti biologici volontariamente viene inviata alla ASL una comunicazione indicante: Nome indirizzo dell azienda e del suo titolare Documento di valutazione del rischio biologici 18/48

19 Comunicazione (Art. 269) Aziende soggette a comunicazione impiego di agenti dei gruppi: 2, 3 esistente impiego agenti del gruppo 4 laboratori diagnostici anche per gruppo 4 19/48

20 Autorizzazione (Art. 270) L utilizzo volontario di agenti biologici del gruppo 4 è soggetto alla richiesta di autorizzazione al Ministero della sanità: Nome indirizzo della azienda e del suo titolare Documento di valutazione dei rischio biologici Elenco agenti che si intendono utilizzare 20/48

21 Autorizzazione (Art. 270) L autorizzazione viene rilasciata previo parere dell Istituto superiore di Sanità, ha durata di 5 anni ed è rinnovabile Ogni cambiamento di utilizzo di agente biologico del gruppo 4 deve essere comunicato al Ministero della Sanità eccetto per i laboratori diagnostici 21/48

22 VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Identificazione del pericolo Caratterizzazione del pericolo Valutazione dell esposizione Stima del rischio Epidemiologia frequenza e distribuzione dei casi fattori di rischio vie di trasmissione Microbiologia patogenicità fattori di virulenza resistenza Monitoraggio ambientale Diffusione e distribuzione di microrganismi patogeni o indicatori Contesto procedure, percorsi, materiali 22/48

23 Valutazione del rischio (Art. 271) Il datore di lavoro di attività nelle quali vengono utilizzati agenti biologici integra la valutazione del rischio Fasi del procedimento lavorativo a rischio di agenti biologici Numero lavoratori addetti alle fasi suddette Misure e procedure lavorative adottate 23/48

24 Valutazione del rischio (Art. 271) Misure preventive e protettive applicate Programma di emergenza per la protezione dei lavoratori da agenti del gruppo 3 e 4 24/48

25 Misure tecniche, organizzative, procedurali (Art. 271) Utilizza inoltre segnale di rischio biologico ed altre adeguate indicazioni 25/48

26 Misure tecniche, organizzative, procedurali (Art. 272) Elabora idonee procedure di manipolazione e di trasporto dei campioni all interno dei luoghi di lavoro Definisce procedure di emergenza in caso di incidente 26/48

27 Misure tecniche, organizzative, procedurali (Art. 272) Effettua monitoraggi ambientali nelle zone circostanti il contenimento fisico primario Gestisce correttamente i materiali di rifiuto 27/48

28 Misure igieniche (Art. 273) Nelle attività in cui sussiste rischio per la salute dei lavoratori il datore di lavoro deve assicurare: adeguati servizi sanitari indumenti protettivi dispositivi di protezione individuale correttamente utilizzabili 28/48

29 Misure igieniche (Art. 273) corrette indicazioni sulle procedure comportamentali legate all uso degli abiti di lavoro rispetto di alcuni divieti (consumo di cibo, bevande, sigarette) all interno della zona di lavoro 29/48

30 Strutture sanitarie e veterinarie (Art. 274) La valutazione del rischio deve tenere conto della presenza di agenti biologici nell organismo di pazienti o di animali o in relativi campioni e residui Devono essere predisposte specifiche procedure operative per eliminare i rischi 30/48

31 Misure di contenimento Allegato XLVII contiene le indicazione dei livelli di contenimento da organizzare nel caso di: pazienti o animali contaminati da agenti biologici dei gruppi 3 o 4 31/48

32 Processi industriali (Art. 276) Le misure di contenimento relative alle aziende sono riportate nell allegato XLVIII In ogni caso le aziende che utilizzano agenti biologici non ancora classificati devono applicare almeno il 3 livello di contenimento 32/48

33 Misure di emergenza (Art. 277) In caso di incidente (dispersione agenti biologici) Predisposizione misure di emergenza Comunicazione all organo di vigilanza (ASL), ai lavoratori e al RLS 33/48

34 Informazione e formazione (Art. 278) Il datore fornisce ai lavoratori informazioni e istruzioni: i rischi per la salute dovuti ad agenti biologici le precauzioni da prendere per evitare l esposizione le misure igieniche da adottare 34/48

35 Informazione e formazione (Art. 278) corretto impiego dei DPI e degli indumenti protettivi le procedure da seguire per la manipolazione di agenti biologici del gruppo 4 il modo di prevenire il verificarsi di infortuni e le misure da adottare per ridurne al minimo le conseguenze 35/48

36 Sorveglianza sanitaria (Art. 279) In caso di evidenza di rischio biologico i lavoratori devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria La vaccinazione deve essere messa a disposizione dal medico competente come speciale misura protettiva 36/48

37 Registro degli esposti e degli eventi accidentali (Art. 280) I lavoratori addetti all uso di agenti biologici del gruppo 3 o 4 devono essere iscritti in un registro I registro viene tenuto dal datore di lavoro con l ausilio del medico competente 37/48

38 Tenuta del registro Consegna copia all ISPESL e all Istituto Superiore di Sanità Ogni tre anni vengono inviate comunicazioni di variazioni intervenute Comunicazione all ISPESL ogni cessazione di rapporto di lavoro e consegna della cartelle sanitarie 38/48

39 Tenuta del registro Comunicazione a ISPESL ed a ISS la cessazione dell attività aziendale e consegna delle cartelle sanitarie E possibile richiedere all ISPESL informazioni su personale già esposto ad agenti biologici Comunicazione ai lavoratori di tutte le informazioni del registro 39/48

40 Tenuta del registro Il datore di lavoro conserva il registro degli esposti fino alla risoluzione del rapporto di lavoro L ISPESL tiene la copia del registro fino a 10 anni dalla cessazione dell attività che espone ad agenti biologici; fino a 40 anni per agenti particolarmente latenti 40/48

41 Registro malattie e casi di decesso (Art. 281) L ISPESL istituisce ed aggiorna un registro dei casi di malattia e di decesso dovuti ad agenti biologici I medici e le strutture sanitarie che registrano tali casi li devono comunicare all ISPESL con copia della documentazione clinica 41/48

42 I lavoratori esposti Molte attività produttive su larga scala sfruttano l impiego di microrganismi Si stima che un numero compreso tra 0,8 e 1,2 milioni di lavoratori sono esposti a microrganismi di cui: settore industriale settore ospedaliero (ricerca e diagnostica) 42/48

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