L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
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1 L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico
2 INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA Il 5-8% dei pz ricoverati contrae una infezione ospedaliera Tra le mila infezioni in pz ricoverati Di cui il 30% ( mila) potenzialmente prevenibili DIREZIONE REGIONALE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA - Area Giuridico Normativa Istituzionale DB/08/13 Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
3 L IMPATTO SONO INDICATORI DELLA QUALITA DELL ASSISTENZA E HANNO UN ELEVATO IMPATTO SUI COSTI SANITARI Si stima per pz un aumento medio di 7 gg di degenza Costo medio per giornata di degenza* Su ** infezioni anno con un incremento di costi pari a Di cui un 10% circa è la quota riferibile alla nostra Regione * 674 fonte Ragioneria generale dello stato ** Fonte ISS DIREZIONE REGIONALE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA - Area Giuridico Normativa Istituzionale DB/08/13 Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
4 CONTENZIOSO* Il costo totale per le RRD da infezione incide sul totale del costo sinistri nazionale per il 3,98%. Il costo medio per sinistro è leggermente superiore alla media del campione nazionale ( 43,684). Costo medio per sx Decesso ,53 Lesioni *fonte: Studio MARSH Le infezioni ospedaliere. Analisi dei sinistri nella sanità pubblica Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
5 le denunce per infezioni sono in diminuzione rispetto a qualche anno fa ma ne è invece accresciuta la loro gravità e soprattutto sono aumentati i costi di risarcimento (9,3% di decessi contro l 8,2% dell anno precedente) oltre 14 milioni di euro contro una media annua di 6,7 milioni di euro. Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
6 Sul totale delle richieste di risarcimento danni raccolte dal 2004 al 2012, si calcolano: poco più di 3 infezioni ogni 100 casi di denuncia, (1240 su un totale di ) 1 evento ogni interventi chirurgici, 3 eventi ogni posti letto 8 eventi ogni ricoveri. Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
7 DISTRIBUZIONE PER DISCIPLINE Più della metà dei casi di infezione (62,98%) è riferibile all area chirurgica, in particolare Ortopedia e Traumatologia (28,5%) e Chirurgia Generale (21,3%). Questo porta a ipotizzare che la principale causa sia una carenza nell utilizzo delle precauzioni standard durante e dopo l intervento. DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA Complessivamente vengono denunciate più infezioni al nord Italia (il 65% dei casi), seguito dal centro (30%) e dal sud (4,5%). TIPOLOGIA DI STRUTTURA OSPEDALIERA più della metà degli eventi si riferisce a ospedali di primo livello, mentre gli ospedali maggiormente esposti al rischio sono quelli universitari e quelli ortopedici. Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
8 NO ACTION TODAY; NO CURE TOMORROW* *8 maggio 2014 giornata mondiale del lavaggio delle mani Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
9 ANNO 2014 Coordinamento regionale delle strategie di gestione del rischio Tavolo permanente RM Riunioni a cadenza mensile per un confronto su eventi proposti di volta in volta dai singoli R.M. al fine di condividere esperienze e soddisfare gli obblighi ministeriali Istituzione di gruppi di lavoro per assicurare l applicazione uniforme delle Raccomandazioni ministeriali e delle Buone Pratiche su tutto il territorio regionale Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
10 Dal tavolo permanente abbiamo creato alcuni sottogruppi: DETERMINAZIONE n. G01424 DEL 10 FEBBRAIO 2014 Costituzione di Gruppi di Lavoro in materia di Rischio Clinico Costituzione di : Comitato Tecnico di Coordinamento Rischio Clinico Gruppo di Lavoro di Coordinamento Infezione Correlate all Assistenza (ICA) Gruppo di Lavoro Comitato Valutazione Sinistri Gruppo di Lavoro Piano Formativo Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
11 Costituzione di Gruppi di Lavoro in materia di Rischio Clinico: 1) Comitato Tecnico di Coordinamento Rischio Clinico 2) Gruppo di Lavoro di Coordinamento per le Infezioni Correlate all Assistenza (ICA) 3) Gruppo di Lavoro Comitato Valutazione Sinistri (CVS) 4) Gruppo di Lavoro per l elaborazione di un Piano Formativo
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13 Comitato Tecnico Rischio Clinico 1 2 Istituzione di un Comitato tecnico a supporto dell Area Giuridico- Normativa Costituito da 4 Risk Manager scelti a rotazione, su base volontaria e senza oneri aggiuntivi, di cui uno esperto in materia di ICA 3 Durata 3 anni 4 Si riunisce con cadenza settimanale Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
14 Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
15 Regione Lazio Powered by Lait S.p.A.
16 RICOGNIZIONE CIO
17 RICOGNIZIONE CIO In relazione alle attività svolte dal CIO, si dichiara quanto segue: SI NO Di aver nominato, con atto formale, il Comitato per il controllo delle ICA, il gruppo operativo ristretto ed il relativo regolamento, così come previsto dalla Circolare Ministeriale n. 52 del 20/12/1985; Di aver individuato, con apposito atto, il personale dedicato alla sorveglianza e controllo delle ICA, in particolare un medico con funzioni di Coordinamento del Gruppo Operativo e almeno un infermiere dedicato; Di aver portato a termine almeno quattro riunioni del CIO nell ultimo anno, con relativo verbale documentabile; Di aver declinato un programma di prevenzione delle ICA documentabile nell ultimo anno; Il Clinical Risk Manager fa parte del Comitato: in qualità di componente in qualità di coordinatore Di aver istituito un sistema di Reporting delle ICA, con particolare riferimento ai microrganismi alert e alla Circolare prot. n P del 26/02/2013; Di aver progettato una strategia di comunicazione interna; Di aver inserito stabilmente i dati riguardanti le ICA nel percorso di formazione finalizzato ad aumentare le competenze professionali degli operatori. Si allega la documentazione relativa a quanto sopra dichiarato IL RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA STRUTTURA (Timbro e Firma)
18 RICOGNIZIONE CIO
19 OBIETTIVI DG
20 OBIETTIVI DG 3 Attivazione di un sistema che garantisca il monitoraggio di microrganismi con caratteristiche di antibiotico-resistenza e/o di elevata diffusibilità (microrganismi alert)
21 PARM TRA LE 9 AZIONI INDICATE NELLE LINEE GUIDA LA N. 8 E RELATIVA AL MONITORAGGIO E CONTROLLO DELLE ICA 19 AZIENDE SU 21 HANNO RISPOSTO POSITIVAMENTE ULTERIORI AZIONI SPECIFICHE INDICATE 5 AZIENDE HANNO INDICATO AZIONI SPECIFICHE ULTERIORI: ASL RMA ASL RME ASL VT ASL LT INMI SPALLANZANI
22 L istituzione di un Gruppo di Lavoro di Coordinamento Regionale per le ICA La presenza di un obiettivo chiaramente assegnato ai DG in materia di ICA hanno rappresentato l occasione per avviare un progetto di sorveglianza regionale delle infezioni/colonizzazioni da microrganismi sentinella, il cui obiettivo è quello di organizzare una stabile raccolta di dati epidemiologici e clinici, che consenta di conoscere e monitorare a livello regionale la circolazione dei microrganismi alert e i tassi di infezioni.
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