Il Risk Management: risultati conoscitivi dell attività della ASSR
|
|
- Elisabetta Fadda
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il Risk Management: risultati conoscitivi dell attività della ASSR Sara Albolino Centro Gestione Rischio Clinico Regione Toscana
2 Organismi nazionali Commissione-gruppo di lavoro Ministero della Salute Gruppo di ricerca Agenzia Servizi Sanitari Regionali Coordinamento degli Assessorati alla Sanità Gestione Rischio Clinico
3 CRM IN ITALIA Gruppo di ricerca ASSR Promozione dell Innovazione e Gestione del rischio Toscana Emilia Romagna Veneto Campania Friuli Venezia Giulia Lombardia Puglia Piemonte Abruzzo Lazio Lazio Università di Torino Università di Tor Vergata Gutenberg Sicurezza in Sanità srl (Rasini&Viganò, CUP 2000)
4 OBBIETTIVI Creare un sistema condiviso per la gestione dei sinistri e la classificazione degli eventi avversi Sviluppare modelli per l identificazione ed analisi degli eventi avversi Analizzare i modelli organizzativi esistenti Sperimentare buone pratiche
5 Primi risultati Glossario dei termini più comuni Analisi dei modelli organizzativi della gestione del rischio Confronto tra differenti modelli di incident reporting Definizione linee guida per la costruzione di un sistema informativo per la gestione del contenzioso e per la prevenzione del rischio
6 Nucleo Minimo: campi individuati n. pratica interna codice sinistro compagnia data evento data richesta risarcimento danni data denuncia cautelativa (alternativo a data richiesta risarcimento danni) collegamento a procedimento penale data notifica procedimento penale azienda struttura erogante (presidio, poliambulatorio, ) specialità-servizio supporto sanitario tipologia danneggiato (paziente, operatore, terzo) tipologia conseguenza (lesioni, decesso, ) descrizione evento classificazione evento evento sentinella (elenco progetto ministeriale) stato sinistro (aperto, definito, senza seguito) data chiusura sinistro importo liquidato al danneggiato e/o spese legali importo liquidato da azienda importo riservato compagnia assicurazione n. contratto assicurativo
7 CRM IN ITALIA: ORGANIZZAZIONE LOMBARDIA: Linee guida regionali 27/12/2004, database dei sinistri, coordinatore per la gestione del rischio, gruppo di coordinamento, comitato per la valutazione dei sinistri TOSCANA: Costituzione centro regionale Gestione Rischio Clinico (10/11/2003), linee guida regionali per la gestione del rischio (27/12/2004). In ogni asl è presente un clinical risk manager, un team GRC, un comitato per la sicurezza del paziente, realizzato un database sinistri e sistema di IR
8 CRM IN ITALIA: ORGANIZZAZIONE VENETO: tra i requisiti di accreditamento istituzionale sono previste linee guida su GRC, sistema di IR, misure organizzative e tecnologiche per ridurre gli eventi avversi LAZIO: mappatura dei sinistri e analisi di processo delle sale operatorie al S.Filippo Neri ABRUZZO: Istituzione di un gruppo di coordinamento regionale e progetti formativi regionali. Elaborazione linee guida su rischio clinico
9 CRM IN ITALIA: ORGANIZZAZIONE CAMPANIA: tra i requisiti di accreditamento istituzionale sono previsti interventi formativi per la GRC, sistema di IR, misure organizzative e tecnologiche per ridurre gli eventi avversi EMILIA-ROMAGNA: il rischio clinico è gestito all interno del sistema qualità e stato realizzato un sistema di Incident Reporting regionale gestito dalla Agenzia Regionale di Sanità
10 CRM IN ITALIA: ORGANIZZAZIONE Piemonte: linee guida della Agenzia Regionale di Sanità Puglia: Incident Reporting Systems presso Policlinico di Bari Friuli: Programma di gestione del rischio clinico
11 Attività in corso Sperimentazioni in ciascuna Regione: accettabilità incident reporting revisione delle cartelle cliniche impatto strumenti analisi e prevenzione database gestione contenzioso formazione degli operatori
12 LA SPERIMENTAZIONE STRUMENTI DI MISURA STRUMENTI DI ANALISI E PREVENZIONE STRUMENTI DI SUPPORTO ORGANIZZAZIONE AMBITI DI INTERVENTO FORMAZIONE mappatura sinistri reclami incident reporting indicatori (DB amministrativi)/ eventi sentinella revisione cartelle cliniche incidenti e infortuni operatori Analisi reattive (RCA, Diagramma Causa - Effetto, ) Analisi di processo (FMEA, HAZOP, IDEF, ) AUDIT CLINICO / ORGANIZZATIVO Cartella Clinica Consenso Informato Comunicazione - Informazione - Campagne (interna - esterna - operatore/paziente) Percorsi Diagnostico Terapeutici Programmi di accreditamento Gestione apparecchiature e dispositivi Individuazione del Risk Manager Individuazione figura professionale del Risk Manager e sua collocazione organizzativa Istituzione di una Unità Operativa a livello Regionale Istituzione di un Gruppo di Coordinamento a livello Regionale Istituzione Gruppi di Coordinamento Aziendali (UGR) Istituzione Gruppi di Valutazione Sinistri Attivazione Processi di Mediazione Partnership con Mercato Assicurativo Partnership con Società Scientifice, Enti di Ricerca, Università, Obiettivi Direttori Generali Rischio Clinico Rischio Operatore Rischio Struttura e Dispositivi Rischio Patrimoniale Rischio Ambientale Progetti Formativi Regionali su Risk Manager Progetti Formativi Regionali altri livelli Impostazione politiche regionali formazione Eventi di formazione locali Indicatori di processo Indicatori di esito
13 QUESTIONARIO INCIDENT REPORTING Pre-Incident reporting Regione Struttura n Campione con quota sostitutiva (+ 30%) n1 (Infermieri)* n2 (Medici) VENETO Ussl LOMBARDIA AO Lecco AO Niguarda FVG AO Trieste PIEMONTE AO S.G.Battista Totale
14 QUESTIONARIO INCIDENT REPORTING Post-Incident reporting Regione Struttura n Campione con quota sostitutiva (+ 30%) n1 (Infermieri)* n2 (Medici) VENETO ULSS ULSS LAZIO San Filippo Neri San Giovanni Addolorata CAMPANIA ASL SA/2 Maria SS addolorata ASL CE/1 S. Felice a Cancello ASL NA/4 S. Maria della Pietà AO Cotugno LOMBARDIA AO Fatebenefratelli MI AO Lodi PUGLIA AO Osp. Consorziale Pol. Bari FVG S. Vito S. Daniele PIEMONTE PO Presidi Ospedalieri Riuniti ASL/21 Casale Monferrato PO Presidi Ospedalieri Riuniti ASL/19 Asti Totale
15 ALCUNE CONSIDERAZIONI Possibilità di confrontare le diverse esperienze nazionali Usufruire delle buone pratiche e delle esperienze già realizzate in altre regioni Valutare punti di forza e di debolezza di ciascuno strumento GRC Individuare linee di sviluppo comuni Creare sinergie rispetto alle differenze
16 Grazie per l attenzione La conoscenza e l errore hanno le stesse origini mentali solo il successo può distinguere l uno dall altro Ernst Mach, 1910
Progetto di prevenzione e gestione del Rischio Clinico ASL Roma B. Dott. Egidio Sesti
Progetto di prevenzione e gestione del Rischio Clinico ASL Roma B Dott. Egidio Sesti Obiettivo generale Strutturazione di flussi informativi atti alla promozione della qualità dei processi organizzativi
Dettagli705 57,65% 853 62,13% 331 27,06% 336 24,47% 187 15,29% 184 13,40%
I dati sui sinistri 2003 2004 2005 Totale aperto 705 57,65% 853 62,13% 1127 78,43% 2685 66,58% liquidato 331 27,06% 336 24,47% 206 14,34% 873 21,65% senza seguito 187 15,29% 184 13,40% 104 7,24% 475 11,78%
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliDott.ssa Maria Addolorata Vantaggiato Dirigente Medico Responsabile SSD Rischio Clinico, Edilizia ed Impiantistica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di
Dott.ssa Maria Addolorata Vantaggiato Dirigente Medico Responsabile SSD Rischio Clinico, Edilizia ed Impiantistica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Cosenza - Decreto Presidente della Repubblica 7 Aprile
DettagliL ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Dott.ssa Cristina Matranga Coordinamento Regionale Rischio Clinico INCIDENZA DI PAZIENTI INFETTI 5,2% IN ITALIA
DettagliLINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO
LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO NELLE AZIENDE SANITARIE Le presenti linee di indirizzo regionali per la gestione del rischio clinico nelle Aziende Ospedaliere e nelle Aziende Unità
DettagliRisk Management Sanitario LO STATO DELL ARTE. AO Legnano - 14 aprile 2005. Dott. Lodovico Marazzi - Risk Manager
Risk Management Sanitario LO STATO DELL ARTE AO Legnano - 14 aprile 2005 Introduzione: Willis Uno dei primi tre gruppi di Brokeraggio Assicurativo e Risk Management a livello mondiale. La migliore performance
DettagliSIMES. Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità. Potenza 22 aprile 2009
SIMES Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità Potenza 22 aprile 2009 Dott.ssa Maria Pia Randazzo Direzione Generale Sistema Informativo Ufficio NSIS Simes - obiettivi Monitoraggio Imparare dall
DettagliIl Percorso continua e si sviluppa. Il POA definisce nuove competenze Applicazione POA. Necessità di risorse Coinvolgimento singoli
POLITICA AZIENDALE SCELTE E PROSPETTIVE Il Percorso continua e si sviluppa Il POA definisce nuove competenze Applicazione POA Necessità di risorse Coinvolgimento singoli 2.2 Il controllo della Qualità
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliREGIONE UMBRIA LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO DELLE AZIENDE SANITARIE DGR 1345 DEL 27/07/2007
REGIONE UMBRIA LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO DELLE AZIENDE SANITARIE DGR 1345 DEL 27/07/2007 GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO Il rischio clinico rappresenta l eventualità di subire
DettagliHePaS HEalth Patient Safety
HePaS HEalth Patient Safety Soluzione per la Gestione del Rischio Clinico Enzo Petrelli Consultant HeGoS Business Intelligence Santer Reply Santer è una società del gruppo Reply che opera nel mercato della
DettagliLa tutela legale e le coperture assicurative. Dott. Attilio Steffano Broker di Assicurazioni,
La tutela legale e le coperture assicurative Dott. Attilio Steffano Broker di Assicurazioni, L ultimo termine per l assolvimento dell obbligo assicurativo per i professionisti della sanità Il futuro delle
DettagliLA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: il consenso informato
LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: il consenso informato LA HARVARD MEDICAL PRACTICE, ATTRAVERSO LA REVISIONE DELLE CARTELLE CLINICHE, HA STIMATO LA PERCENTUALE DI ERRORE NELL ORDINE DEL 3,7% DEI RICOVERI
DettagliBanca dati per il monitoraggio dei consumi e degli acquisti L esperienza della Regione Emilia Romagna
Banca dati per il monitoraggio dei consumi e degli acquisti L esperienza della Regione Emilia Romagna Daniela Carati Servizio Politica del Farmaco Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali 1 Il sistema
DettagliIl sistema di Incident reporting
Il sistema di Incident reporting L esperienza della Regione Emilia-Romagna Elementi di scenario Forte interesse della letteratura agli errori in Medicina Attenzione dei mass media agli episodi di malasanità
DettagliPercorso di gestione del rischio clinico Allertamento, segnalazione, analisi e controllo degli incidenti
Allegato A Percorso di gestione del rischio clinico Allertamento,, analisi e controllo degli incidenti Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà Diagramma di flusso percorso di
DettagliL ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA. Antonio Silvestri Risk Manager
L ESPERIENZA DELLE REGIONE LAZIO NELLA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Antonio Silvestri Risk Manager 1982 I RAPPORTO ISTISAN 1982 Indagine conoscitiva sulle infezioni ospedaliere negli
DettagliVERSO UN SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO DELLA SICUREZZA PER LA SANITA DEL VENETO.
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto VERSO UN SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO DELLA SICUREZZA PER LA SANITA DEL VENETO. dott. Antonio Compostella Direttore ARSS del Veneto Verona, 15.12.2008 Contesto
DettagliIl Percorso CAF: stato dell arte
Il Percorso CAF: stato dell arte Tappe del CAF in Europa(2000-2006) 2006 CAF 2006 alla IV Quality Conference Pubblicazione CAF works Slide 2 IV CORSO EFAC Tappe del CAF in Europa(2007-2012) 2011-12 V Evento
DettagliIl sistema di gestione del rischio clinico
Il sistema di gestione del rischio clinico Prevenzione dei rischi Riprogettazione organizzativa Valutazione e feedback Analisi dei rischi Audit M&M review RCA Identificazione dei rischi Incident reporting
DettagliGESTIONE DEL RISCHIO, QUALE L APPROCCIO ASSISTENZIALE
Direzione del Servizio Infermieristico e Tecnico GESTIONE DEL RISCHIO, QUALE L APPROCCIO ASSISTENZIALE Annita Caminati e Roberta Mazzoni RISK MANAGEMENT Insieme di attività coordinate per gestire un organizzazione
DettagliAgenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Proposta di un percorso formativo integrato per la sicurezza de paziente
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Proposta di un percorso formativo integrato per la sicurezza de paziente Verona, 15 dicembre 2008 Cinzia Bon Approccio integrato alla gestione del rischio Sicurezza
DettagliIl progetto Academy: la percezione sulla ricerca clinica in un panel di aziende sanitarie
Il progetto Academy: la percezione sulla ricerca clinica in un panel di aziende sanitarie Marianna Cavazza, Francesco Costa e Claudio Jommi Workshop La ricerca clinica in Italia: un opportunità di conoscenza
DettagliConvegno sul tema: La Gestione del Rischio Clinico: uno strumento fondamentale per la Sanità Valdostana
PROGETTO ILLUSTRAZIONE ED APPLICAZIONE DELLA HEALTH FAILURE MODE END EFFECTS ANALYSIS -HFMEA, COME STRUMENTO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO Convegno sul tema: La Gestione del Rischio Clinico: uno
DettagliCRIMAS - Club Risk management nelle aziende sanitarie Sintesi dei contenuti dell incontro di avvio del network CRIMAS Milano, 11 giugno 2004
Contenuti per lo sviluppo del network CRIMAS CRIMAS - Club Risk management nelle aziende sanitarie Sintesi dei contenuti dell incontro di avvio del network CRIMAS Milano, 11 giugno 2004 Obiettivi e destinatari
DettagliProgetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008
Progetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008 Gennaio 2007 Pagina 1 di 7 RESPONSABILE SCIENTIFICO Dottor Antonio Maria Pinna Clinical Risk Manager ASL 3 Nuoro COORDINATORE
DettagliLa Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi
La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria
DettagliRelazione sulle attività della Commissione nazionale per la formazione continua (CNFC) 2012 2015
Relazione sulle attività della Commissione nazionale per la formazione continua (CNFC) 2012 2015 La Commissione nazionale per la formazione continua è l organismo che a livello nazionale ha la funzione
DettagliPROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA
PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA FORMAZIONE SULLE EVIDENZE SCIENTIFICHE E SULLE STRATEGIE DI IMPLEMENTAZIONE DELLA CAMPAGNA Leonardo Speri - Lara Simeoni - Elizabeth Tamang Formatore Azienda
DettagliIntroduzione al Risk Management nelle strutture sanitarie. Il punto di vista di un settore delle Assicurazioni
Introduzione al Risk Management nelle strutture sanitarie Il punto di vista di un settore delle Assicurazioni Istituti di cura, posti letto, per tipo di istituto - Anno 1999 Istituti Posti letto TIPO DI
DettagliAllegato A. Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale
Percorso di gestione del rischio clinico all interno dei servizi sanitari delle carceri toscane Allertamento,, analisi e controllo degli incidenti Allegato A Direzione Generale Diritti di Cittadinanza
DettagliLo sviluppo del Risk Management in Regione Piemonte
La Cultura della Sicurezza in sala Operatoria Fondazione A.Pinna Pintor 22 Novembre 2008 Lo sviluppo del Risk Management in Regione Piemonte Marco Rapellino Coordinatore Scientifico Gruppo Rischio Clinico
DettagliFondazione Pinna Pintor sabato 17 novembre 2007
Fondazione Pinna Pintor sabato 17 novembre 2007 L errore medico Alla ricerca delle procedure di provata efficacia per prevenirlo Dr.ssa Grace Rabacchi Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari (A.Re.S.S.)
DettagliL esperienza AO L.Sacco di Milano Quale valore aggiunto. Quali errori nei percorsi
Sistemi di Gestione per la Qualità in strutture sanitarie complesse Esperienze a confronto Milano 27 gennaio 2004 L esperienza AO L.Sacco di Milano Quale valore aggiunto. Quali errori nei percorsi Dott.ssa
DettagliDirezione Centrale Pensioni Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Organizzazione.
Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Organizzazione Roma, 28/06/2013 Circolare n. 103 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle
DettagliECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E SANITARI II PARTE I SERVIZI SANITARI
ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E SANITARI II PARTE I SERVIZI SANITARI OBIETTIVI 1. DARE STRUMENTI PER COMPRENDERE MEGLIO LA REALTA E LE SPECIFICITA DELLA GESTIONE DELLE AZIENDE SANITARIE 2. APPREZZARE
DettagliAgenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali PRIMA INDAGINE NAZIONALE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE REGIONALI (Dicembre 2014 - Febbraio 2015) Programma Azioni Centrali: DEFINIRE
DettagliIl Risk assessment nei sistemi sanitari
Il Risk assessment nei sistemi sanitari Aula Magna Università degli Studi di Milano 20 Novembre 2007 Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 www.ministerosalute.it Cap. 4.4 La promozione del Governo clinico
DettagliProgetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA
Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA Norme di riferimento - D.lgs.15 aprile 2005, n. 77, "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo
DettagliLa gestione del rischio nell Azienda Usl di Modena. Francesca Novaco
La gestione del rischio nell Azienda Usl di Modena Francesca Novaco I principi Attenzione alla sicurezza del paziente Il governo clinico La concezione organizzativa dell errore Le linee di azione 1. Il
DettagliIl dipendente Ospedaliero e la copertura assicurativa della colpa grave
CORSO DI FORMAZIONE PER INTERMEDIARI ASSICURATIVI RISK MANAGER E INSURANCE MANAGER LE RESPONSABILITÀ DEI PROFESSIONISTI DELLA SANITÀ LA COPERTURA ASSICURATIVA DELLA RESPONSABILITA SANITARIA E DELLA TUTELA
Dettagli03/11/2015. Lo stato dell'arte del programma di farmacovigilanza in Italia. Ugo Moretti
Lo stato dell'arte del programma di farmacovigilanza in Italia Ugo Moretti 1 Farmacovigilanza La scienza e le attività collegate alla identificazione, valutazione, conoscenza e prevenzione delle reazioni
DettagliObiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie
Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori
DettagliGESTIONE DEL RISCHIO: tecnologia sanitaria e strategia globale
Arezzo, Centro Affari e Convegni 28 novembre 1 dicembre 2007 II FORUM RISK MANAGEMENT IN SANITÀ GESTIONE DEL RISCHIO: tecnologia sanitaria e strategia globale C. Favaretti Presidente SIHTA Direttore Generale
DettagliGovernance e Risk Management in Sanità Il punto di vista del Direttore Generale
AZIENDA OSPEDALIERA CTO/MARIA ADELAIDE TORINO Governance e Risk Management in Sanità Il punto di vista del Direttore Generale Alberto Andrion Management in Anatomia Patologica: Quale rischio? Roma 22 24
DettagliCURRICULUM PROFESSIONALE
CURRICULUM PROFESSIONALE A. Dati Anagrafici Cognome e Nome: d Alba Fabrizio Data e luogo di nascita: 23/08/1973 Attuale indirizzo: VIA IGNAZIO GUIDI, n 89 00147 ROMA (RM) recapito telefonico: 329 9023458
DettagliCIMO. Riunione OO.SS. in Venezia 24 febbraio 2015. Il nuovo modello regionale di gestione dei sinistri
Riunione OO.SS. in Venezia 24 febbraio 2015 Il nuovo modello regionale di gestione dei sinistri Giacomo Vigato Settore affari giuridico amministrativi della Regione del Veneto 1 Nuovo modello regionale
DettagliProgetto ARSS La qualità dal punto di vista del cittadino utente
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Progetto ARSS La qualità dal punto di vista del cittadino utente F. Antonio Compostella e Maria Ines Axerio Martedì 6 novembre Venezia Palazzo Balbi, Sala Travi
DettagliLa gestione del rischio clinico in ambiente sanitario: linee di indirizzo della Regione Toscana
La gestione del rischio clinico in ambiente sanitario: linee di indirizzo della Regione Toscana Alba, 17-19 Maggio 2006 Ing. Marco Masi Regione Toscana Direzione Generale del Diritto alla Salute Coordinamento
DettagliU.O. di Medicina Legale. Direttore: Mauro Martini Coordinatore Progr. Risk Management e UGS
U.O. di Medicina Legale Direttore: Mauro Martini Coordinatore Progr. Risk Management e UGS Claim Management CLAIM ATTIVAZIONE Avvocati Direzioni Presidio Associazioni di Direzioni Distretto tutela cittadini
DettagliStrumenti operativi di gestione del rischio clinico: l incident reporting
Strumenti operativi di gestione del rischio clinico: l incident reporting Sara Albolino Centro regionale Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente Regione Toscana rischio.clinico@regione.toscana.
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 473 2011 OGGETTO: Riorganizzazione delle attività
DettagliIl contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index
Strettamente riservato Roma, 10 novembre 2015 Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Valerio De Molli 2015 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITT I RISERVAT I. Questo documento
DettagliProgetto per la definizione di linee guida per l utilizzo dell ICD-10 nell ambito dei servizi per le dipendenze
Servizio Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Salute nelle Carceri Area Dipendenze Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali Progetto per la definizione di linee guida per l utilizzo dell
DettagliLinee di indirizzo per la gestione del rischio clinico.
Allegato alla Delib.G.R. n. 46/17 del 22.9.2015 Linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico. 1. Modello organizzativo 1.1 Introduzione Il presente documento fonda ogni azione prevista sull importanza
DettagliAzienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA MASTER DI I LIVELLO
Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA GESIRAD MASTER DI I LIVELLO Scienze tecniche applicate alla gestione dei servizi informativi in diagnostica per immagini dott.ssa
DettagliFORMAZIONE in ingresso per i neoassunti docenti 2014/2015: sperimentare un modello innovativo per l anno di prova
FORMAZIONE in ingresso per i neoassunti docenti 2014/2015: sperimentare un modello innovativo per l anno di prova a cura della DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE SCOLASTICO Outline I punti di forza I
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi
DettagliRoberto Fantozzi. Università di Torino. Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco,
Roberto Fantozzi Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università di Torino Comitato Etico Interaziendale A.O.U. Maggiore della Carità, Novara Regione Piemonte D.R.G. n. 25 6008 del 2013 Art.
DettagliIL SISTEMA DI MONITORAGGIO DEGLI INCIDENTI STRADALI IN TOSCANA
IL SISTEMA DI MONITORAGGIO DEGLI INCIDENTI STRADALI IN TOSCANA Fabio Voller Dirigente Settore Servizi Sociali Integrati Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità Toscana Incidenti stradali
DettagliAzioni di sostegno all implementazione del bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche territoriali del Mezzogiorno
Azioni di sostegno all implementazione del bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche territoriali del Mezzogiorno I risultati finali Il progetto Azioni di sostegno all implementazione del Bilancio
DettagliPIANI REGIONALI DELLA PREVENZIONE Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Regione VENETO Epidemiologia degli infortuni nei luoghi di lavoro ( sist. COREO) Obiettivi: promuovere
DettagliHTA. Il protagonista del mese Nicola Laforgia Direttore della Sezione di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Bari
38 giugno 2015 corso di perfezionamento in HTA ISSN 2038-4238 Mensile - Anno VII - Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 1 - DCB Roma contiene
DettagliTitolo di studio Diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia (1982)
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome SICILIANO GIOVANNI Data di nascita 28.07.1958 Qualifica II Fascia Amministrazione ASL CN1 Incarico attuale Responsabile Direzione Medica di Presidio Ospedaliero
DettagliF ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome BRUNELLI VALENTINA Telefono 0372 405737 Fax 0372 405524 E-mail Nazionalità v.brunelli@ospedale.cremona.it Italiana ESPERIENZA LAVORATIVA
DettagliMaster Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie
Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole
DettagliDirezione Generale Sanità
SICUREZZA DEL PAZIENTE E ACCREDITAMENTO IN ITALIA IL PERCORSO DI REGIONE LOMBARDIA Enrico Burato AO Carlo Poma di Mantova Gruppo di lavoro regionale per la programmazione delle attività di risk management
DettagliGiornata Conclusiva Gemellaggio AGIRE POR
Lanusei 6 giugno 2008 Giornata Conclusiva Gemellaggio AGIRE POR Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità Provincia di Torino Provincia dell Ogliastra Sviluppo locale orientato alle pari opportunità:
DettagliGenova 28/11/2012. Avv. Tiziana Rumi
Genova 28/11/2012 Avv. Tiziana Rumi 1 Decreto Balduzzi: D.L. 13/09/12 n. 158 (C.5440 del 13.09.12) ART. 3-bis (Unità di risk management, osservatori per il monitoraggio dei contenziosi e istituzione dell'osservatorio
DettagliNUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL
NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL 1 MALATTIE PROFESSIONALI L incontro odierno costituisce un importante
DettagliOpen Data & Energia. Patrizia Saggini. Bologna, 24 ottobre 2014
Open Data & Energia Patrizia Saggini Bologna, 24 ottobre 2014 Chi sono: Direttore Area Amministrativa e Innovazione del Comune di Anzola dell Emilia LinkedIn: http://www.linkedin.com/in/patriziasaggini
DettagliPIANO ANNULAE 2012 PER LA SICUREZZA E LA GESTIONE DEL RISCHIO AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO S.ORSOLA MALPIGHI BOLOGNA
1 Definizione Obiettivi Strategici Aziendali Gestione del Rischio 2 Adozione del registro dei pericoli e mappatura delle prevalenti criticità aziendali Redazione del documento Sicurezza delle Cure con
DettagliL INTEGRAZIONE POSSIBILE organizzazione ospedaliera dipartimentale e integrazione Assistenza Didattica - Ricerca
L INTEGRAZIONE POSSIBILE organizzazione ospedaliera dipartimentale e integrazione Assistenza Didattica - Ricerca Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE
DettagliPREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DI INFEZIONI SOSTENUTE DA MICRORGANISMI MULTIRESISTENTI (MDR) IN AMBITO TRAPIANTOLOGICO E ANALISI DEL RISCHIO (SInT)
PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DI INFEZIONI SOSTENUTE DA MICRORGANISMI MULTIRESISTENTI (MDR) IN AMBITO TRAPIANTOLOGICO E ANALISI DEL RISCHIO (SInT) Coordinatore scientifico: Alessandro Nanni Costa Riunione
DettagliEsperienze di gestione del rischio sanitario in Italia
Esperienze di gestione del rischio sanitario in Italia Giornata di Studi ALTEMS AIBA Università Cattolica del Sacro Cuore Roma, 13 settembre 2013 Lodovico Marazzi 1 Premesse In Italia, il rischio di danni
DettagliCristina Ageno, LA RESPONSABILITA MEDICO-SANITARIA INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO PREMESSE SULLA RESPONSABILITA SANITARIA
Cristina Ageno, LA RESPONSABILITA MEDICO-SANITARIA Giuffrè ed. (Collana Diritto privato oggi) INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO PREMESSE SULLA RESPONSABILITA SANITARIA 1.1. La responsabilità medica tra scientia
DettagliProspetto 1. Cronoprogramma flussi informativi /MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA INFORMATIVO -MARCHE
Prospetto 1. Cronoprogramma flussi informativi /MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA INFORMATIVO -MARCHE Pianificazione Rendicontazione Codice attività Descrizione attività Peso inizio termine Traguardo Eventuali
DettagliFormato Europeo. Scheda Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI CUTILLO GIUSEPPE
INFORMAZIONI PERSONALI Nome CUTILLO GIUSEPPE Data di nascita 12 DICEMBRE 1958 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell Ufficio/U.O./Servizio Dirigente Medico Azienda Ospedaliera
DettagliEsperienza della Regione Sicilia
ASSESSORATO DELLA SALUTE Osteonecrosi dei mascellari (ONJ): Prevenzione, Diagnosi, Trattamento UPDATE 2010 Alessandria, 5 giugno 2010 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO Esperienza della Regione Sicilia
DettagliSeminario: il Sistema ISPRA/ARPA/APPA Roma 25-26 Giugno 2009
Le Agenzie hanno dimostrato di potersi guardare all interno per conoscersi e di voler guardare all esterno per confrontarsi e misurarsi. Obiettivo: Individuare buone pratiche da cui poter attingere suggerimenti
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliI risultati del Progetto Mattone Internazionale - PMI Pasqualino Rossi, Ministero della salute
I risultati del Progetto Mattone Internazionale - PMI Pasqualino Rossi, Ministero della salute 02 LUGLIO 2015 Roma Il contesto di riferimento sul quale, nei suoi 5 anni di attività, il PMI ha costruito
DettagliLa gestione del rischio clinico nei reparti ospedalieri e nelle RSA
Coordinamento Regionale Unico sul Farmaco Risultati indagine regionale: La gestione del rischio clinico nei reparti ospedalieri e nelle RSA Dr.ssa Silvia Adami Venezia, 28-02-2014 2 Programma S. Adami:
DettagliLE POLITICHE SOCIOSANITARIE Relative alle IPAB - ASP CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE
LE POLITICHE SOCIOSANITARIE Relative alle IPAB - ASP CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE POLITICHE SOCIOSANITARIE I.P.A.B. - Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza SCHEDA ISTITUZIONALE ENTI AUTONOMI
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliSocial Bond UBI Comunità: Valore condiviso
Social Bond UBI Comunità: Valore condiviso Damiano Carrara 1 dicembre 2015 1 Posizionamento di UBI Banca Forte posizionamento competitivo 3 Gruppo bancario commerciale italiano per capitalizzazione Circa
DettagliCome migliorare qualità e sicurezza risparmiando e ridisegnando i nostri servizi sanitari
Come migliorare qualità e sicurezza risparmiando e ridisegnando i nostri servizi sanitari Tommaso Bellandi, Sara Albolino e Riccardo Tartaglia Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza dei Pazienti @
DettagliSicurezza del paziente nelle sale operatorie del PO Nostra Signora della Mercede
anno 18.05. Pag. 1 di 7 Sommario.1 PREMESSA... 2.2 INTRODUZIONE... 2.3 OBIETTIVO GENERALE... 3.4 OBIETTIVI SPECIFICI... 3.5 DESTINATARI... 3.6 AZIONI E RESPONSABILITÀ... 4.7 TEMPI... 5.8 VALUTAZIONI...
DettagliANCeSCAO. 2012 Showcase. swissdesign. creative group. Nam ASSOCIAZIONE libero tempore, NAZIONALE cum soluta nobis est eligendi optio ques
swissdesign creative group ANCeSCAO 2012 Showcase Nam ASSOCIAZIONE libero tempore, NAZIONALE cum soluta nobis est eligendi optio ques Centri Sociali Comitati Anziani e Orti Coordinamento del Lazio Cosa
DettagliCurriculum Vitae Europeo
Curriculum Vitae Europeo Informazioni personali Nome(i) / Cognome(i) Giancarlo SANDRI Indirizzo(i) 159, Via del Serafico, I- 00142 Roma Telefono(i) +39 3291713754 Fax +39 0651002562 E-mail sandri.giancarlo@aslrmc.it
DettagliII Forum Risk Management in Sanità
Promosso da Ministero della Salute Ministero per le Riforme e l Innovazione nella P.A. Istituto Superiore di Sanita Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro Agenzia per i Servizi
DettagliPROGRAMMI OPERATIVI 2013-2015 INTERVENTO 9.2. Simona Iaropoli IRES Piemonte
PROGRAMMI OPERATIVI 2013-2015 INTERVENTO 9.2 Simona Iaropoli IRES Piemonte Torino, marzo 2015 Rapporto OASI 2014 Secondo il capitolo 10 del rapporto Oasi 2014 nel 2012 la spesa totale per beni e servizi
DettagliSEGNALAZIONE EVENTI SENTINELLA (ALIMENTAZIONE FLUSSO SIMES) UU.OO. AZIENDALI. A cura di: Responsabile Funzione Aziendale Gestione Rischio Clinico
PRO 2 del 3 3 211 1 di 6 A cura di: Dott. Tommaso Mannone Responsabile Funzione Aziendale Gestione Rischio Clinico INTRODUZIONE Gli eventi avversi sono eventi inattesi correlati al processo assistenziale
DettagliLa certificazione CISM
La certificazione CISM Firenze, 19 maggio 2005 Daniele Chieregato Agenda Ruolo del Security Manager Certificati CISM Domini Requisiti Ruolo del Security Manager La gestione della Sicurezza Informatica
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi spesso non è
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
DettagliProgetto nazionale di promozione dell attività fisica e gruppi di cammino
Workshop CCM 21/22 febbraio 2008 Progetto nazionale di promozione dell attività fisica e gruppi di cammino Progetto di lotta alla sedentarietà Regione Veneto http://prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html
DettagliIl ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani
Il ruolo dei generi: Indagine sul rapporto tra genere e professioni tra gli italiani Il campione 2 Chi è stato intervistato? Un campione di 100 soggetti maggiorenni che risiedono in Italia. Il campione
Dettagli