Governo idraulico e telecontrollo: il sistema del CONSORZIO DI BONIFICA DELL EMILIA CENTRALE
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- Andrea Pugliese
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1 Governo idraulico e telecontrollo: il sistema del CONSORZIO DI BONIFICA DELL EMILIA CENTRALE Scolo e difesa delle acque, distribuzione delle acque irrigue, tutela e valorizzazione del territorio Reggio Emilia, 27 marzo 2018
2 Il territorio e le infrastrutture gestite 3127 kmq di comprensorio 5 Province (Reggio Emilia, Modena, Parma, Mantova e Massa Carrara) 62 Comuni in pianura kmq di comprensorio Km di canali km Rii 6 Impianti di scolo e 72 impianti irrigui con una portata complessiva di 416 mc/sec 12 casse di espansione su 5,47 kmq di superficie mc di capacità di stoccaggio di 3 Grandi derivazioni e 1 invaso da 1 Mmc a fini irrigui e ambientali in montagna kmq di comprensorio Dal 1950 ad oggi abbiamo realizzato: sistemazioni sul reticolo idraulico minore sistemazioni idraulico-forestali 37 acquedotti rurali 18 invasi collinari 458 Km di viabilità minore
3 1800 kmq caratterizzati da un elevato grado di dissesto idrogeologico Consolidamento Scarpate in frana Consolidamento movimenti franosi Interventi per limitare l erosione dei suoli LOCALITA CA DI TUCCIO - POLINAGO
4 Regimazioni idrauliche Rio Coloreto- Palanzano Ricostruzione Briglie in Pietrame sul Rio Grande, Febbio-Villa Minozzo
5 BONIFICA IDRAULICA a) SCOLO Raccolta delle acque meteoriche provenienti dagli immobili e allontanamento fino al recapito finale nei fiumi (scolo) b) Difesa Regimazione e regolazione delle acque meteoriche (difesa idraulica) - dalle aree agricole attraverso scoline e fossi interpoderali, - dai centri abitati e dalle aree industriali attraverso i collettori fognari a questi dedicati o attraverso gli scolmatori di piena delle fognature miste, - dalle case e insediamenti sparsi non serviti da pubblica fognatura - dalle infrastrutture quali strade e ferrovie
6 2. Derivazione da Po a Boretto Derivazione da Secchia Derivazione da Secchia Derivazione da Enza Derivazione da Enza
7 3. di raccolta, allontanamento e collettamento fino al recapito finale, delle acque provenienti dagli scarichi di acque reflue: depuratori: nella porzione di pianura del Consorzio, le acque depurate dai depuratori confluiscono tutte nella rete di Bonifica insediamenti industriali, civili o assimilati situati in aree agricole o comunque non servite da pubblica fognatura; insediamenti zootecnici e fabbricati agricoli
8 Criticità della rete
9 Piene repentine con portate elevate Trasformazione delle superfici da agricole a urbane: Maggiori volumi di acqua affluiscono alla rete I tempi di afflusso diminuiscono Rapporto con le reti fognarie Portata per una superfice di mq (Tr=5 anni) 115,14 Espansione urbana di Reggio Emilia PRG attuale Portata l/s , , , ,48 0,7 4,31 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 Coeff. Afflusso
10 condizioni del clima e conseguenti mutamenti del regime idrologico dei fiumi (Po, Enza, Crostolo, Secchia) Eventi di pioggia di maggiore intensità e breve durata: - livelli minimi durante i periodi siccitosi con conseguente difficoltà di approvvigionamento delle acque ad uso irriguo ed emergenze ambientali - livelli di piena frequentemente prossimi o corrispondenti ai massimi, tali da rendere difficoltoso il recapito delle acque provenienti dalla pianura Tra le ultime: Piene Secchia ed Enza del dicembre 2017 e marzo 2017
11 Calamità ed esercizio della rete Scoscendimenti e frane sponde Perforazioni arginali/fontanazzi
12 Interferenze con le infrastrutture: - tangenziali e nuovi assi viari, linea Alta Velocità, metanodotti, fibre ottiche - interruzione del sistema scolante minore (interpoderale e poderale) e del sistema di bonifica La criticità non è solo limitata ai punti di intersezione fra canali e infrastruttura
13 Canali e alvei fluviali costretti in spazi sempre più ridotti a causa dell elevato uso del suolo Le lavorazioni agricole si spingono sempre più vicino agli argini e ai cigli dei canali; Gli interventi di urbanizzazione arrivano al limite delle arginature e ai cigli delle scarpate dei cavi con recinzioni e cordoli, piazzali o cortili privati.. spesso vengono tombati al fine di poter fruire dell area di risulta sovrastante..non solo dai privati, ma anche per la realizzazione di piste ciclabili, infrastrutture viarie, parcheggi; occupazione delle fasce di rispetto necessarie alla manutenzione e alla sorveglianza dei canali e opere idrauliche Tale fatti, rendono difficoltosa la manutenzione e la gestione degli stessi e rendono difficili eventuali adeguamenti, non solo per migliorare la loro capacità idraulica, ma anche per realizzare dei corridoi ecologici e migliorarne gli aspetti ambientali;
14 uso improprio dei canali e cavi Scarichi inquinanti, schiume, rifiuti
15 - danneggiamento delle arginature e delle sponde ad opera di fauna non autoctona (gamberi e nutrie);
16 Nutrie
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18 SALA TELECONTROLLO
19 TELECONTROLLO IL MONITORAGGIO I numeri del sistema 100 Stazioni periferiche installate nei punti strategici della rete idraulica 1 Postazione centrale di controllo e supervisione della rete 150 Punti di connessione con backup VPN dedicata al telecontrollo 800 Il numero degli strumenti installati in campo 5 Accessi contemporanei dal WEB per comando, gestione e controllo
20 TELECONTROLLO ARCHITETTURA CBEC SERVER AZIENDALE UTENTI ESTERNI UTENTE REPERIBILE GPS SERVER WEB HMI WEB SERVER NTP LAN ETHERNET RIDONDATA FIREWALL LAN BEC WAN HMI FRONT END WAN DEL TELECONTROLLO IEC RTU RTU RTU RTU RTU RTU RTU RTU RTU TELECONTROLLO, IMPIANTI, IDROPLUVIOMETRICHE, METEREOLOGICHE, SGRIGLIATORI, NODI IDRAULICI, RINNOVABILI
21 4-10 aprile 2013 EVENTO ESTREMO DI PIENA della rete CBEC del affrontato in un momento in cui alcune principali opere di bonifica non erano completamente funzionanti a causa dei danni determinati dai sismi del 20 e 29 maggio 2012
22 4 5 aprile 2013, zona Cadelbosco Sopra
23 Eventodel 4-10 aprile2013 La portata scaricata dalle aree di media e bassa pianura attraversoimpiantiidrovorineifiumipo, Crostoloe Secchiaè statadi 160mc/s, Altri collettori riuscivano a scaricare in Enza e in cavo Cava oltre40 mc/s a gravità contestualmente le casse di espansione venivano invasatecon unaportatacomplessivadi circa 45 mc/s. Volumiinvasatinellecassedi espansione: mc, oltre ai volumi immessi nella rete irrigua e accumulata nelle scoline e fossi interpoderali e aziendali e sui campi
24 Sono stati effettuati alcuni allagamenti controllati: alle ore 16,00 del pomeriggio di venerdì 5 aprile 2013, previo contatto con il comune di Cadelbosco Sopra, nella zona di Pratonera, sezionando i diversivi Valflora e Scornazzana; alle 3,15 della notte del 6 aprile 2013, sezionando parzialmente la Botte San Prospero a Moglia (MN).
25 4 5 aprile 2013, Reggio Emilia-Bagnolo, Rotte
26 4 5 aprile 2013 Fabbrico, cavo Naviglio a Ponte Rosso
27 4 5 aprile 2013, cavo Naviglio a Correggio
28 4 5 aprile 2013, Rio Saliceto, invaso Casse Cà de Frati
29 4 5 aprile 2013, Rio Saliceto, Cavo Tresinaro
30 4 5 aprile 2013, diversivi di Fodico via Piccola, Poviglio
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33 4 5 aprile 2013, Canale di Castelnovo Basso
34 In corso di evento il Consorzio ha dovuto affrontare alcune situazioni di emergenza conseguenti a: Tracimazioni di argini; Franamento di argini; Perforazioni arginali e fontanazzi; Accumulo di materiali trasportati dalla corrente che occludevano le sezioni di deflusso ai ponti, nonché alle griglie degli impianti. Su questi ultimi molte delle operazioni sono state effettuate a mano, in particolare sull idrovoro di Mondine per impossibilità di utilizzare mezzi meccanici dati gli apprestamenti provvisionali e le misure di sicurezza post-sisma.
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38 Il Consorzio ha potuto far fronte agli eventi sopra indicati grazie a: interventi provvisionali per la messa in sicurezza e ripristino funzionamento di numerosi manufatti e impianti strategici per la gestione della piena e tra questi in particolare quelli finalizzati al recupero del parziale funzionamento provvisionale di emergenza dell idrovoro delle Mondine alla predisposizione di un piano di gestione dell emergenza piena predispostodal Consorzioassieme agli altri Enti (province, Comuni, Regioni ER e Lombardia) a fronte dell aumentatorischioidraulicoconseguenteaidannidel sisma del maggio 2012
39 Quantosuccessonell eventodel 4-10 aprile2013, dimostral elevatavulnerabilitàdel comprensoriodi pianura, dove la sicurezzaidraulicaè garantitasolo attraversola gestionee ilmantenimentoin perfettaefficienzadel sistemaidraulicodi bonifica, costituitoda canali, impianti idrovori, manufatti e casse di espansione. I sismidel 20 e 29 maggio 2012 hanno colpito le opere più rilevanti di questo complesso sistema.
40 Evento estremo siccitoso ANNO 2017
41 Opere irrigue - Rete costituita da 3 grandi derivazioni (due traverse fluviali Secchia ed Enza) e Impianti su Po -Oltre 3000 km di canali ad uso irriguo - 68 impianti di sollevamento irrigui -10 pozzi - 50 chiuse principali - Oltre 2000 manufatti di derivazione e regolazione -1 sistema di telecontrollo (1 centro, 100 periferiche, 1000 segnali, 5 postazioni da remoto in contemporanea, applicativo web)
42 L irrigazione in numeri....e immagini
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44 Prelievi annui alle fonti + 5 milonidi mc di acque recuperati all impianto di depurazione di Mancasale Prelievo annuo complessivo alle fonti(mc) Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Totale prelievo CBEC Prelievo CBEC da Po prelievo CBEC da Secchia Prelievo CBEC irriguo da Enza Prelievo Totale da Pozzi Impianto Enza (Gattatico)
45 Prelievidal fiumepo a Boretto(mc) Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Prelievo totale da Po a Boretto Prelievo CBEC da Po
46 Prelievi da fiume secchia (Castellarano-San Michele) Prelievi da Fiume Secchia alla traversa di Castellarano-San Michele Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Prelievo totale da Secchia prelievo CBEC da Secchia Prelievo Burana da Secchia
47 Prelievi da Torrente enza (Cerezzola) Prelievi da Torrente Enza alla traversa di Cerrezola Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Prelievo totale da Enza (da 08/5) Prelievo CBEC irriguo da Enza di cui Utilizzo Centrali Idroelettriche + rilasci ambientali prelievo PARMENSE irriguo da Enza
48 Le risorse umane Addetti alla gestione della rete 7 tecnici 9 capi operai 80 dugaroli TOTALE Addetti alla gestione impianti 4 tecnici (p.i.) 3 capi operai 15 impiantisti 5 addetti alla conduzione della sala di telecontrollo 100 operai ADDETTI ALLA GESTIONE E CONTROLLO IRRIGAZIONI 2 tecnici 6 operatori del call center 13 tecnici 6 impiegati amministrativi 12 capi operai
49 numerofontanazzi/ perforazioniarginali riparate 2000 NUMERO fontanazzi/ perforazioni arginali riparate ogni anno durante l irrigazione
50 Avarie impianti 84 avarie REGISTRATE A IMPIANTI E POZZI (Circa un guasto al giorno)
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52 5 MILIONI DI MC/ANNO DI ACQUA RIGENERATA DAL DEPURATORE DI MANCASALE
53 aumento della PLV di 55,7 milioni a fronte di un costo di 7,5 milioni (Stima 2017) VIGNA FRUTTETO MAIS COCOMERAIA-MELONAIA POMODORO Q.LI INCREMENTO MEDIO Coltura ha irrigati mc distribuiti incremento medio VIGNA FRUTTETO MAIS COCOMERAIA- MELONAIA POMODORO PRATO STABILE BARBABIETOLE ORTAGGI MEDICAIO SOIA RISAIA ALTRO totale
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