Relazione Finale dell attività di Ricerca

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1 Allegato 5 Relazione Finale dell attività di Ricerca Beneficiario CHIARA PIERSANTI Soggetto ospitante ARPA UMBRIA (Sede di Terni) Tutor Dott. Arch. CAMILLO LEONARDI Periodo di riferimento dal 10/04/2007 al 09/10/2008 Attività svolte dall assegnista Ricerca bibliografica via Internet e nell archivio dell ARPA Umbria di informazioni generali sull area di studio. Ricerca e acquisizione di informazioni circa la storia pregressa e l attività dell Inceneritore ASM, della Centrale Terni ENA e della Centrale PRINTER che costituiscono il polo di termovalorizzazione oggetto della ricerca. Studio e comparazione di analoghe indagini condotte in altri siti con le medesime finalità e obiettivi (Sito di Coriano e Granarolo dell Emilia). Osservazione per mezzo di ortofoto e di cartografia digitale (formato GIS) dell area di studio. Acquisizione del Rapporto Tecnico dello Studio per valutazione di ricaduta al suolo di Polveri Sospese Totali da impianto di Termovalorizzazione Area di Maratta - Comune di Terni (agosto 2006) realizzato da Arpa Umbria. Acquisizione del lavoro Monitoraggio ambientale sugli impianti di incenerimento di Terni (Arpa Umbria, Dip Prov. di Terni, ottobre 2006). Effettuazione di sopralluoghi preliminari nell area di studio e nelle zone limitrofe, individuate come aree di massima e minima ricaduta dal modello Previsionale di ricaduta delle Polveri Sospese anche per effettuare una prima valutazione della tipologia di terreno presente per le indagini chimiche del suolo. 1

2 Concentrazione al suolo di polveri sospese totali (PST) sovrapposta all ortofotocarta dell area di Maratta nel Comune di Terni. Ricerca bibliografica più specifica e approfondita sulle tecniche e metodologie da utilizzare per il campionamento dei suoli e delle acque. Scelta degli inquinanti da monitorare in base agli obiettivi da perseguire col monitoraggio. Ricerca bibliografica specifica sui limiti e parametri da considerare nell ambito del monitoraggio di suoli e acque. Acquisizione presso l Ufficio Urbanistica del Comune di Terni della Carta Catastale 1: dell area oggetto di studio, sia in formato cartaceo che in formato digitale. 2

3 Sovrapposizione della cartografia catastale con le aree di massima e media ricaduta delle emissioni degli inceneritori ottenute dall applicazione del modello previsionale di ricaduta al suolo realizzato da Arpa Umbria nell Agosto 2006, in modo da poter effettuare una prima selezione su carta dei punti di campionamento. Sovrapposizione di una maglia quadrata di lato 200 m alle aree di massima e media ricaduta delle emissioni all interno della quale sono stati individuati i punti di prelievo in modo da avere una distribuzione omogenea dei campioni nell area di indagine. AREA DI MASSIMA RICADUTA MARATTA 3

4 AREA DI MEDIA RICADUTA COLLELUNA-COLLEROLLETTA AREA DI MEDIA RICADUTA VILLAPALMA 4

5 Effettuazione di sopralluoghi in campo al fine di verificare la reale accessibilità delle aree da indagare anche in relazione a quanto previsto nei sottoprogetti che si occupano del monitoraggio integrato. Individuazione di un area di controllo in cui prelevare il campione di bianco. Tale area coincide con l area scelta come bianco dagli altri sottoprogetti e si trova a Massa Martana. Prelievo di 15 campioni di terreno top soil (primi 20 cm di profondità) (vedi tabella) nelle aree di ricaduta più un campione di bianco. Su tutti i campioni di terreno sono stati ricercati i seguenti parametri: metalli pesanti (Nichel, Cadmio, Arsenico, Piombo, Cromo e Mercurio), idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e PCB. Nei punti contraddistinti dalle sigle S5, S10, S15 è stato prelevato un ulteriore campione di terreno per la ricerca delle Diossine. Sono state rilevate sul campo le coordinate effettive dei punti campionati al fine della corretta ubicazione cartografica degli stessi. 5

6 CAMPIONE DATA ORA AREA COORD S1 18/10/ S2 18/10/ S3 18/10/ S4 18/10/ S5 18/10/ S6 18/10/ S7 18/10/ S8 18/10/ S9 18/10/ S10 18/10/ S11 19/10/ S12 19/10/ S13 19/10/ S14 19/10/ S15 19/10/ S16 20/11/ Max Ricaduta (Maratta) Max Ricaduta (Maratta) Max Ricaduta (Maratta) Max Ricaduta (Maratta) Max Ricaduta (Maratta) Media Ricaduta (Collerolletta -Colleluna) Media Ricaduta (Collerolletta -Colleluna) Media Ricaduta (Collerolletta -Colleluna) Media Ricaduta (Collerolletta -Colleluna) Media Ricaduta (Collerolletta -Colleluna) Media Ricaduta (Villapalma) Media Ricaduta (Villapalma) Media Ricaduta (Villapalma) Media Ricaduta (Villapalma) Media Ricaduta (Villapalma) Bianco (Massa Martana) E N E N E N E N E N E N E N E N E N E N E N E N E N E N E N

7 In merito alle acque superficiali è stata rivista la fattibilità dei prelievi e delle analisi nelle aree da indagare. Soprattutto dopo il sopralluogo in area è emerso chiaramente che le acque superficiali presenti sono quasi esclusivamente fiumi (Fiume Nera) e piccoli corsi d acqua. La ricerca di sostanze come Metalli pesanti, IPA, PCB e diossine su acque correnti non darebbe risultati significativi. Pertanto si è deciso di non avviare la campagna di prelievo. Compilazione dei verbali di campionamento necessari all invio dei campioni ai laboratori dell Arpa Umbria nella sede di Perugia. L invio è stato effettuato nel Gennaio 2008 e fino a quel momento i campioni sono conservati in frigorifero alla temperatura di 4 C. Per la ricerca delle diossine i campioni da 500 g prelevati nei punti S5, S10, S15 sono stati inviati al laboratorio ISRIM di Terni. Confronto dei risultati analitici con le concentrazioni soglia di contaminazione () nel suolo e nel sottosuolo riferiti alla specifica destinazione d uso dei siti da bonificare (Allegato 5 alla parte quarta del Dlgs 152/06) in modo da poter valutare l eventuale presenza di valori critici di qualcuno degli inquinanti indagati. Sintesi dei risultati analitici in formato tabellare e database al fine di agevolare la loro consultazione, comparazione e analisi. Risultati conseguiti La realizzazione di un progetto di monitoraggio integrato su varie matrici ambientali con campagne di campionamenti concentrate nelle stesse zone e negli stessi periodi ha portato come principale risultato quello di ottenere una prima caratterizzazione dello stato dell ambiente nella zona di influenza dei termovalorizzatori di Maratta. E stato realizzato infatti sia un monitoraggio chimico nelle matrici aria e suolo e che un biomonitoraggio utilizzando licheni e api e loro prodotti che hanno permesso, non solo la caratterizzazione dell area indagata, ma anche di confermare la criticità della zona industriale di Maratta

8 adiacente al polo d incenerimento e delle aree urbane che ricadono nell area definita a massima ricaduta. Dal punto di vista chimico la valutazione dei principali parametri presi in considerazione, per le matrici aria e suolo, è in linea con quanto previsto dal modello previsionale di ricaduta, evidenziando valori più elevati dei più comuni inquinanti nelle aree di massima ricaduta rispetto alle zone di minima e di controllo. Anche gli studi di biomonitoraggio, sono giunti a risultati concordi col modello previsionale; infatti nella zona di massima ricaduta si evidenzia uno scadimento della qualità dell aria e dell ambiente con una deviazione da condizioni normali dei componenti degli ecosistemi considerati. Per la matrice suolo i risultati ottenuti dalle analisi chimiche effettuate sui campioni prelevati nelle quattro zone indagate sono riportati nelle seguenti tabelle:

9 Sito: MARATTA Zona Rossa Campioni: S1, S2, S3, S4,S5 Data Prelievo: 18/10/07 Policlorobifenili (PCB) Campione PCB S1 < S2 < S3 < S S Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) S1 S2 S3 S4 S5 Benzo(a)antracene <0.01 <0.01 < Benzo(a)pirene <0.01 <0.01 < Benzo(b)fluorantene <0.01 <0.01 < Benzo(k)fluorantene <0.01 <0.01 < Benzo(g,h,i)perilene <0.01 <0.01 < Crysene <0.01 <0.01 < Dibenzo(a,h)antracene <0.01 <0.01 < < Indenopirene <0.01 <0.01 < Pirene <0.01 <0.01 < IPA totali <0.1 <0.1 <

10 Metalli S1 S2 S3 S4 S5 Cromo totale Cadmio 0.57 < Nichel Piombo Rame Zinco Arsenico Mercurio < Cromo VI <0.5 <0.5 <0.5 <0.5 <

11 Sito: COLLEROLLETTA-COLLELUNA Zona Blu Campioni: S6, S7, S8, S9,S10 Data Prelievo: 18/10/07 Policlorobifenili (PCB) Campione PCB S S7 < S8 < S9 < S10 < Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) S6 S7 S8 S9 S10 Benzo(a)antracene 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < Benzo(a)pirene 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < Benzo(b)fluorantene 0.02 <0.01 <0.01 <0.01 < Benzo(k)fluorantene <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < Benzo(g,h,i)perilene 0.02 <0.01 <0.01 <0.01 < Crysene 0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < Dibenzo(a,h)antracene <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 < Indenopirene 0.02 <0.01 <0.01 <0.01 < Pirene 0.02 <0.01 <0.01 <0.01 < IPA totali 0.1 <0.1 <0.1 <0.1 <

12 Metalli S6 S7 S8 S9 S10 Cromo totale Cadmio Nichel Piombo Rame Zinco Arsenico Mercurio Cromo VI <0.5 <0.5 <0.5 <0.5 <

13 Sito: VILLAPALMA Zona Blu Campioni: S11, S12, S13, S14,S15 Data Prelievo: 19/10/07 Policlorobifenili (PCB) Campione PCB S11 < S12 < S13 < S14 < S15 < Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) S11 S12 S13 S14 S15 Benzo(a)antracene < <0.01 < Benzo(a)pirene < <0.01 < Benzo(b)fluorantene < <0.01 < Benzo(k)fluorantene < <0.01 <0.01 < Benzo(g,h,i)perilene < <0.01 < Crysene < <0.01 < Dibenzo(a,h)antracene < <0.01 <0.01 < Indenopirene < <0.01 < Pirene < <0.01 < IPA totali < <0.1 <

14 Metalli S11 S12 S13 S14 S15 Cromo totale Cadmio 0.2 <0.2 <0.2 <0.2 < Nichel Piombo Rame Zinco Arsenico Mercurio 0.09 < Cromo VI <0.5 <0.5 <0.5 <0.5 <

15 Sito: MASSA MARTANA Bianco Campioni: S16 Data Prelievo: 20/11/07 Policlorobifenili (PCB) Campione PCB S16 < Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) S16 Benzo(a)antracene < Benzo(a)pirene < Benzo(b)fluorantene < Benzo(k)fluorantene < Benzo(g,h,i)perilene < Crysene < Dibenzo(a,h)antracene < Indenopirene < Pirene < IPA totali <

16 Metalli S16 Cromo totale Cadmio < Nichel Piombo Rame Zinco Arsenico Mercurio < Cromo VI <

17 Diossine Limiti ΣPCDD/PCDF Campione (TE in mg/kg) Zona residenziale Zona industriale e a verde pubblico S5 (Zona Rossa) 0.7 x x x 10-5 S10 (Zona Blu) <0.2x x x 10-5 S15 (Zona Blu) 0.2x x x 10-5 Dal confronto tra i valori ottenuti dalle analisi con le concentrazioni soglia, fissate in base alle destinazioni d uso, riportate nel D.lgs. 152/06 come riferimento per i siti da bonificare emerge che in nessuno dei punti indagati c è un superamento dei limiti stabiliti dalla legislazione in materia. Per ciascuna tipologia di inquinanti ricercati (IPA, PCB, metalli) sono stati realizzati dei grafici che mostrano l andamento delle concentrazioni degli stessi nei diversi punti di campionamento. Questo consente anche di valutare l andamento delle concentrazioni nelle diverse zone di ricaduta.

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21 Dall osservazione dell andamento delle concentrazioni degli inquinanti rilevate nelle diverse aree di prelievo per IPA, PCB e Metalli emerge che i valori più elevati sono quasi sempre stati riscontrati nei punti ricadenti nella cosiddetta zona rossa (S1,S2, S3, S4, S5). Per alcuni inquinanti sono stati trovati anche dei picchi in punti ricadenti in una delle due zone blu di media ricaduta al suolo (Es. IPA nel punto S12). In linea generale si può comunque affermare che le maggiori concentrazioni di inquinanti al suolo si trovano nelle zona rossa in accordo con quanto previsto dal modello di ricaduta. La ricerca della presenza delle Diossine è stata effettuata in tre punti, scelti al centro delle 3 aree oggetto d indagine (S5,S10,S15). Anche in questo caso i risultati ottenuti mostrano valori al di sotto delle soglie di concentrazione individuate dalla normativa in materia e presentano un valore più elevato nel punto centrale della zona rossa in accordo con quando previsto dai modelli previsionali e dalle altre indagini condotte. In conclusione uno dei risultati principali ottenuti dall indagine è stato quello di avere una prima caratterizzazione dello stato di inquinamento della matrice suolo nella zona di ricaduta dei termovalorizzatori situati a Maratta. I dati ottenuti, insieme alle altre indagini chimiche e biologiche condotte nelle stesse aree nello stesso periodo, contribuiscono a delineare un quadro più ampio e completo sullo stato della qualità dell ambiente nella zona d indagine. L altro importante risultato ottenuto è stata la validazione dei modelli previsionali di ricaduta al suolo degli inquinanti emessi dai termovalorizzatori di Maratta.

22 Metodologie utilizzate Ricerca via internet di informazioni sul ciclo di lavoro dei termovalorizzatori e sugli impianti presenti nella zona di Maratta. Ricerca in archivio ARPA Umbria delle indagini condotte sull area di studio. Visualizzazione tramite il sito ARPA Umbria di ortofoto, di cartografia digitale e di carte catastali dell area in esame. Sopralluogo sul campo. Rilevatore GPS per la determinazione delle coordinate dei punti di maggiore interesse ai fini dell indagine. Ricerca bibliografica e consultazione di materiale nell archivio dell ARPA sulle tematiche di interesse del progetto. Prontuario dei limiti e Parametri ambientali ; Metodi analitici per le acque ; Suoli e falde contaminati. Campionamento e analisi. Scambio di idee e informazioni sulle modalità di realizzazione del progetto con esperti già impegnati in studi analoghi. Utilizzo di AutoCAD per la selezione delle aree da indagare e per la realizzazione di una maglia quadrata di 200 m di lato da sovrapporre alle aree in questione. Strumenti per lo scavo e il prelievo di terreno e barattoli di vetro da 1 kg e da 500 g per la conservazione del campione. Metodi Analitici di laboratorio. Programmi per la gestione, archiviazione e analisi mediante di tabelle e grafici dei risultati ottenuti. Verifica mediante acquisizione di documenti presso gli uffici comunali delle effettive destinazioni d uso delle aree oggetto di indagine.

23 Scostamenti da attività e tempi indicati nel progetto esecutivo di ricerca E stata effettuata una sola campagna di campionamento nell area in quanto parlando di matrice suolo non vi sono apprezzabili modificazioni stagionali o comunque nell arco di poco tempo delle concentrazioni a meno di eccezionali eventi inquinanti (sversamenti o perdite massicce di inquinanti). Pertanto una ulteriore campagna di campionamento a distanza di pochi mesi non avrebbe fornito nuovi elementi di valutazione. Le analisi per la ricerca delle Diossine si sono limitate a solo 3 punti a causa dell elevato costo di ogni singolo campione analizzato. Il campionamento delle acque superficiali non è stato avviato a seguito dei risultati emersi dalla verifica di fattibilità effettuata come sopra citato. Non avendo potuto predisporre di un software GIS non si sono potute realizzare carte tematiche dell area di studio sulla base dei risultati ottenuti. Sono stati comunque preparati i dati in modo da poter essere utilizzati in futuro in programmi di questo genere. Luogo e Data Firma del Beneficiario Firma del Tutor