Scenari energetici e normativa di riferimento

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1 Scenari energetici e normativa di riferimento Walter Cariani ISNOVA Scrl Corso EM Settore Industria Milano, 20 novembre 2017

2 Il contesto globale Il cambiamento climatico è divenuto parte centrale del contesto energetico mondiale L'Accordo di Parigi del dicembre 2015, adottato da 197 Paesi ed entrato in vigore il 4 Novembre 2016, definisce un piano d azione globale e giuridicamente vincolante per limitare il riscaldamento terrestre ben al di sotto dei 2 ºC La domanda di energia globale è stimata in crescita, con un aumento, secondo le proiezioni del World Energy Outlook 2016, del 18% al 2030 L'efficienza energetica avrà sempre più un ruolo chiave: nel 2015, nonostante il basso costo dell'energia, l'intensità energetica globale è migliorata di 1,8% (circa il doppio della media dell ultimo decennio)

3 L'evoluzione del mix di energia primaria 13,7 14,6 16,2 Tasso composto annuo di crescita 2,5% 2,4% 1,5% 0,2% 0,5%

4 L'evoluzione del mix dei consumi finali per fonte Gtep 9,4

5 Il contesto europeo Roadmap di de-carbonizzazione al 2050

6 Obiettivi europei al 2030 Le conclusioni del Consiglio europeo del 2014 indicano gli obiettivi 2030 sulla cui base la Commissione ha elaborato le successive proposte normative. In materia di gas serra, rinnovabili e efficienza, gli obiettivi al 2030 sono: riduzione vincolante delle emissioni di gas serra almeno del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 (obiettivo UE); quota dei consumi energetici coperta da rinnovabili pari almeno al 27%; obiettivo vincolante a livello UE e sarà realizzato mediante i contributi degli Stati membri miglioramento dell efficienza energetica almeno del 27% (obiettivo indicativo) a livello dell'ue Lo stesso Consiglio richiamava l importanza delle azioni per aumentare la sicurezza energetica dell'unione, tenuto conto dell elevata dipendenza energetica. Dipendenza energetica dei Paesi UE nel 2015 (% di importazioni sul fabbisogno interno lordo)

7 Efficienza Energetica Le proposte relative all'efficienza energetica sono incluse nelle nuove direttive Efficienza Energetica (EED) e Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD). Tra i principali contenuti proposti: - Definito l obiettivo di riduzione del 30% dei consumi energetici (primari e finali) a livello UE - Esteso il regime obbligatorio di risparmio annuo (pari a 1,5% dell energia media consumata nel triennio ) al periodo Definiti requisiti per lo sviluppo e l'integrazione negli edifici commerciali/industriali delle infrastrutture necessarie per soddisfare la mobilità alternativa prevista dalla DAFI (Directive alternative fuel initiative) - Definito l'obbligo di stabilire una roadmap di rinnovamento degli edifici al 2050

8 Il contesto nazionale Nel 2016, in un contesto internazionale segnato da un rafforzamento dell attività economica mondiale e da bassi prezzi delle materie prime, l Italia ha proseguito il suo percorso di rafforzamento della sostenibilità ambientale, della riduzione emissioni dei gas ad effetto serra, dell efficienza e della sicurezza del proprio sistema energetico Le fonti rinnovabili hanno consolidato il proprio ruolo di primo piano nel sistema energetico nazionale confermandosi una componente centrale dello sviluppo sostenibile del Paese, anche in termini di ricadute occupazionali È proseguito il miglioramento dell efficienza energetica: l intensità energetica del PIL ha ripreso il suo trend di riduzione dopo la breve interruzione registrata nel 2015 (decremento complessivo pari al 4,3% rispetto al 2012) Nel 2016, si contrae nuovamente la domanda di energia primaria ma crescono i consumi finali (0,9% rispetto al 2015), con aumenti per gli usi non energetici (3,7%) e nel settore civile (1,5%). Nel settore industriale, che nel complesso registra una variazione del -1,3%, aumenta però in modo sostanziale il ricorso al gas naturale (7,3%). Rimane un divario in termini di costi energetici che svantaggia il nostro Paese.

9 La domanda complessiva Il fabbisogno energetico lordo del Paese nel 2016 è stato di 169 Mtep: rispetto al dato 2015, ha registrato una flessione dello 0,5% a fronte di una crescita del valore del PIL in termini reali dello 0,9 %.

10 Intensità energetica

11 Gli impieghi finali Nel 2016 la domanda finale di energia è aumentata dello 0,9% rispetto all anno precedente attestandosi intorno ai 125 Mtep proseguendo la tendenza positiva manifestatasi lo scorso anno, dopo 9 anni di decrescita.

12 Gli impieghi finali L aumento ha riguardato, in particolare, i bunkeraggi (12,6%), gli usi non energetici (3,7%), gli usi civili (1,5%), l'agricoltura (0,5%) e i trasporti (0,3%) mentre il settore industriale, analogamente al 2015, decresce (-1,3%)

13 Strategia Energetica Nazionale 2017 Tre obiettivi per la SEN 2017: competitività, ambiente e sicurezza

14 Competitività: più competitività nei mercati energetici, energia a minor costo per cittadini e imprese Mercato elettrico Mercato gas Riduzione del prezzo dell energia elettrica guidata da: progressiva convergenza del mix generativo a livello UE riduzione spesa energetica per effetto dell efficienza e dell evoluzione tecnologica interventi a tutela dei settori industriali energivori riduzione costo medio delle rinnovabili investimenti sulla rete per superare le attuali congestioni completa liberalizzazione del mercato retail Riduzione del gap di prezzo di gas naturale guidata da: misure per eliminare attuali distorsioni di prezzo tra mercato italiano e mercati nord europei, quali il «corridoio della liquidità» aumento liquidità e concorrenza nell offerta di gas, legata alla contrazione della domanda, al nuovo ruolo di transito della rete e alle misure per aumentare gli scambi di gas sulla borsa allocazione ad asta delle capacità di rigassificazione dei terminali esistenti per attirare forniture di GNL interventi a tutela dei settori industriali gasivori

15 Sicurezza: un sistema energetico più sicuro Riduzione della dipendenza energetica Cosa prevede la SEN Fonti rinnovabili ed efficienza per ridurre la dipendenza dall estero Investimenti sulle reti per maggiore flessibilità, adeguatezza e resilienza Mercati integrati con l Europa per l energia e i servizi Mercato della capacità per garantire l adeguatezza nel sistema elettrico Gestione più efficiente dei flussi e punte di domanda gas variabili 2030 SEN Diversificazione delle fonti e rotte di approvvigionamento gas per motivi geopolitici e per aumento concorrenza

16 Gli investimenti della SEN: una spinta alla sostenibilità Cosa prevede la SEN Gli investimenti in fonti rinnovabili e efficienza energetica sono oltre l 80% e contribuiscono in modo diretto ad incrementare la sostenibilità ambientale del sistema energetico Si tratta di settori ad elevato impatto occupazionale ed innovazione tecnologica Driver di politica industriale

17 Fonti rinnovabili ed efficienza energetica: più investimenti per una crescita sostenibile

18 Fonti rinnovabili elettriche: un mix sempre più verde Cosa prevede la SEN Fotovoltaico ed eolico: quasi competitivi, guideranno la transizione Idroelettrico: si dovrà principalmente mantenere in efficienza l attuale parco impianti, cui si aggiungerà un contributo dai piccoli impianti. Bioenergie: programmate verso usi diversi ( ad es. biometano nei trasporti) per ottimizzare le risorse. Altre tecnologie innovative: sostegno con strumenti dedicati Strumenti: aste tecnologicamente neutre per grandi impianti fino al 2020; in seguito, «contratti di lungo termine» fra produttori e consumatori. Per i piccoli impianti: incentivi dedicati e abilitazione all autoconsumo diffuso.

19 Efficienza energetica: riduzione della spesa e nuove opportunità industriali Cosa prevede la SEN Ampio impegno in tutti i settori, con investimenti ripagati da benefici strutturali economici e ambientali Residenziale: revisione dell ecobonus secondo criteri di efficacia della spesa, cui si affiancano un nuovo Fondo di garanzia e strumenti per la finanziabilità (portabilità) Terziario: contratti di prestazione energetica per riqualificare gli edifici e gli impianti; piano di interventi sistematici su edilizia pubblica Industria: mantenimento, con revisione, del sistema dei certificati bianchi; campagne di diagnosi energetica per le PMI Mobilità: riduzione del fabbisogno di mobilità

20 Contesto Normativo Decreto 102/2014 (Attuazione della direttiva 2012/27/UE) Art.3...L obiettivo nazionale di risparmio energetico consiste nella riduzione, entro il 2020, di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep) di energia primaria, pari a 15,5 milioni di tep di energia finale, conteggiati a partire dal 2010.

21 Contesto Normativo Piano d Azione di Efficienza Energetica (PAEE) 2014

22 Contesto Normativo Piano d Azione di Efficienza Energetica (PAEE) 2014

23 Contesto Normativo Rapporto Annuale di Efficienza Energetica (RAEE) 2015 L andamento dei consumi finali dell industria per settori nel periodo evidenzia dapprima una fase di crescita fino al 2003, anno in cui i consumi hanno raggiunto i 40,7 Mtep (+17,9% rispetto al 1992), quindi una fase di calo che si è accentuata negli ultimi anni a causa della crisi economica (-33,7% nel periodo ). La riduzione dei consumi ha riguardato tutti i settori: quelli più energivori con punte di -41,0% per i minerali non metalliferi e di -28,5% per la chimica, come pure i settori tessile (- 52,7%), meccanica (-30,1%) e alimentare (-29,7%).

24 Direttiva 27/2012/UE DIRETTIVA 2012/27/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre 2012 sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE

25 Direttiva 27/2012/UE La Direttiva stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza energetica nell'unione al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo principale dell'unione relativo all'efficienza energetica del 20 % entro il 2020 e di gettare le basi per ulteriori miglioramenti dell'efficienza energetica al di là di tale data. Ciascuno Stato membro stabilisce un obiettivo nazionale indicativo di efficienza energetica, basato sul consumo di energia primaria o finale, sul risparmio di energia primaria o finale o sull'intensità energetica. Gli Stati membri notificano tali obiettivi alla Commissione

26 Direttiva 27/2012/UE Ruolo esemplare della PA: Ciascuno Stato membro garantisce che dal 1 gennaio 2014 il 3 % della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffrescati di proprietà del proprio governo centrale e da esso occupati sia ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica che esso ha stabilito in applicazione dell'articolo 4 della direttiva 2010/31/UE. La quota del 3 % è calcolata sulla superficie coperta totale degli edifici con una superficie coperta utile totale superiore a 500 m 2 di proprietà del governo centrale dello Stato membro interessato e da esso occupati che, al 1 gennaio di ogni anno, non soddisfano i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti in applicazione dell'articolo 4 della direttiva 2010/31/UE. Tale soglia è portata a 250 m 2 a partire dal 9 luglio 2015.

27 Direttiva 27/2012/UE Acquisto da parte di enti pubblici: Gli Stati membri provvedono affinché il governo centrale acquisti esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica, nella misura in cui ciò è coerente con il rapporto costiefficacia, la fattibilità economica, una più ampia sostenibilità, l'idoneità tecnica, nonché un livello sufficiente di concorrenza, come indicato nell'allegato III. Regimi obbligatori di efficienza energetica: Ciascuno Stato membro istituisce un regime nazionale obbligatorio di efficienza energetica. Tale regime garantisce che i distributori di energia e/o le società di vendita di energia al dettaglio che sono parti designate o obbligate a norma del paragrafo 4 e che operano sul territorio di ciascuno Stato membro conseguano un obiettivo cumulativo di risparmio energetico finale entro il 31 dicembre 2020.

28 Direttiva 27/2012/UE Audit energetici e sistemi di gestione dell energia: Gli Stati membri promuovono la disponibilità, per tutti i clienti finali, di audit energetici di elevata qualità, efficaci in rapporto ai costi e: a) svolti in maniera indipendente da esperti qualificati e/o accreditati secondo criteri di qualificazione; o b) eseguiti e sorvegliati da autorità indipendenti conformemente alla legislazione nazionale.

29 Direttiva 27/2012/UE Programma di informazione e coinvolgimento dei consumatori: Gli Stati membri adottano le misure appropriate per promuovere e facilitare un uso efficiente dell'energia da parte dei piccoli clienti di energia, comprese le utenze domestiche. Dette misure possono rientrare in una strategia nazionale. Promozione dell efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento: Entro il 31 dicembre 2015 gli Stati membri effettuano e notificano alla Commissione una valutazione globale del potenziale di applicazione della cogenerazione ad alto rendimento nonché del teleriscaldamento e tele-raffreddamento efficienti che comprende le informazioni di cui all'allegato VIII. Qualora abbiano già effettuato una valutazione equivalente, la notificano alla Commissione.

30 Direttiva 27/2012/UE Disponibilità di regimi di qualificazione, accreditamento e certificazione: Quando uno Stato membro ritiene che il livello nazionale di competenza tecnica, oggettività e affidabilità sia insufficiente, esso provvede affinché, entro il 31 dicembre 2014, regimi di certificazione e/o accreditamento e/o regimi equivalenti di qualificazione, inclusi eventualmente adeguati programmi di formazione, diventino disponibili o siano disponibili per i fornitori di servizi energetici e di audit energetici, per i responsabili delle questioni energetiche e gli installatori di elementi edilizi connessi all'energia quali definiti all'articolo 2, paragrafo 9, della direttiva 2010/31/UE. Servizi energetici: Gli Stati membri promuovono il mercato dei servizi energetici e l'accesso delle PMI a tale mercato: Diffondendo informazioni chiare e accessibili;

31 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.

32 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Il decreto stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell obiettivo nazionale di risparmio energetico indicato all articolo 3. Il decreto, inoltre, detta norme finalizzate a rimuovere gli ostacoli sul mercato dell energia e a superare le carenze del mercato che frenano l efficienza nella fornitura e negli usi finali dell energia.

33 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Obiettivo nazionale di risparmio energetico: L obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico cui concorrono le misure del presente decreto, consiste nella riduzione, entro l anno 2020, di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dei consumi di energia primaria, pari a 15,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia finale, conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia energetica nazionale.

34 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Promozione dell efficienza energetica negli edifici: L ENEA, nel quadro dei piani d azione nazionali per l efficienza energetica (PAEE) di cui all articolo 17, comma 1 del presente decreto, elabora una proposta di interventi di medio-lungo termine per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili (pubblici e privati) e sottopone il documento all approvazione del Ministro dello sviluppo,..

35 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Miglioramento della prestazione energetica degli immobili della PA: A partire dall anno 2014 e fino al 2020, sono realizzati attraverso le misure del presente articolo interventi sugli immobili della pubblica amministrazione centrale, in grado di conseguire la riqualificazione energetica almeno pari al 3 per cento annuo della superficie coperta utile climatizzata o che, in alternativa, comportino un risparmio energetico cumulato nel periodo di almeno 0,04 Mtep. Sono esclusi dal programma di cui al comma: gli immobili con superficie coperta utile totale inferiore a 500 m 2. Tale soglia a partire dal 9 luglio 2015 è rimodulata a 250 m 2 ; Gli immobili vincolati; quelli destinati a scopi di difesa nazionale: quelli adibiti a luoghi di culto.

36 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Regime obbligatorio di efficienza energetica: Il regime obbligatorio di efficienza energetica di cui all articolo 7 della direttiva 2012/27/UE è costituito dal meccanismo dei certificati bianchi di cui ai decreti legislativi 16 marzo 1999 n. 79 e 23 maggio 2000 n. 164 e relativi provvedimenti di attuazione, secondo le condizioni di cui al presente articolo. Il meccanismo dei certificati bianchi dovrà garantire il conseguimento di un risparmio energetico al 31 dicembre 2020 non inferiore al sessanta per cento dell obiettivo di risparmio energetico nazionale cumulato. Il restante volume di risparmi di energia è ottenuto attraverso le misure di incentivazione degli interventi di incremento dell efficienza energetica vigenti.

37 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell energia: Le grandi imprese eseguono una diagnosi energetica, condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell energia o auditor energetici e da ISPRA relativamente allo schema volontario EMAS, nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, in conformità ai dettati di cui all allegato 2 al presente decreto. Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO o EN ISO 14001, a condizione che il sistema di gestione includa un audit energetico realizzato in conformità ai dettati di cui all allegato 2 al presente decreto. I risultati di tali diagnosi sono comunicati all ENEA.

38 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell energia: Decorsi 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le diagnosi di cui al comma 1 sono eseguite da soggetti certificati da organismi accreditati ai sensi del regolamento comunitario n. 765 del 2008 o firmatari degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento, in base alle norme UNI CEI 11352, UNI CEI o alle ulteriori norme di cui all articolo 12, comma 3, relative agli auditor energetici, con l esclusione degli installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Per lo schema volontario EMAS l organismo preposto è ISPRA.

39 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Misurazione e fatturazione dei consumi energetici: L AEEGSI, previa definizione di criteri concernenti la fattibilità tecnica ed economica, anche in relazione ai risparmi energetici potenziali, individua le modalità con cui le imprese distributrici, in qualità di esercenti l attività di misura: a. forniscono ai clienti finali di e.e. e gas naturale, teleriscaldamento teleraffreddamento ed acqua calda per uso sanitario contatori che riflettono con precisione il consumo effettivo e forniscono informazioni sul tempo effettivo di utilizzo dell energia (e sulle relative fasce temporali) b. forniscono ai clienti finali di e.e. e gas naturale, teleriscaldamento teleraffreddamento ed acqua calda per uso sanitario contatori di cui alla lettera a) in sostituzione di quelli esistenti anche in occasione di nuovi allacci in nuovi edifici o a seguito di importanti ristrutturazioni.

40 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Disponibilità di regimi di qualificazione, accreditamento e certificazione: ACCREDIA, sentito il CTI per il necessario collegamento con la normativa tecnica di settore, entro il 31 dicembre 2014, sottopone al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare per l approvazione gli schemi di certificazione e accreditamento per la conformità alle norme tecniche in materia di ESCO, esperti in gestione dell energia, sistemi di gestione dell energia, diagnosi energetiche e alle disposizioni del presente decreto.

41 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Informazione e formazione ENEA, in collaborazione con le associazioni di categoria in particolare delle ESCO e dei Servizi energetici e con le associazioni dei consumatori e con le Regioni, predispone un programma triennale di informazione e formazione finalizzato a promuovere e facilitare l uso efficiente dell energia. Il programma include azioni volte a: a. sostenere, sensibilizzare e incoraggiare le imprese e le PMI nell esecuzione delle D.E. b. stimolare comportamenti dei dipendenti che contribuiscano a ridurre i consumi energetici c. educare gli studenti di ogni ordine e grado a un uso consapevole dell energia d. sensibilizzare le famiglie sui benefici delle DE e rispetto ad un uso consapevole dell energia

42 Grazie per l attenzione walter.cariani@isnova.net

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