Scenari energetici e normativa di riferimento

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1 Scenari energetici e normativa di riferimento Walter Cariani ISNOVA Scrl Corso formazione per EM ed EGE Napoli, 13 maggio 2019

2 Il contesto globale Quattro cambiamenti di vasta portata stanno interessando il sistema energetico mondiale : 1. La rapida diffusione e i costi decrescenti delle tecnologie energetiche pulite. 2. La crescente elettrificazione dei consumi energetici finali. 3. La transizione verso un economia più orientata ai servizi e verso un mix energetico più pulito. 4. La resilienza dello shale gas e del tight oil negli Stati Uniti. Nel loro assieme, le dinamiche menzionate aprono nuove prospettive per l`accesso a servizi energetici moderni, convenienti e sostenibili, ridefiniscono le risposte alle pressanti sfide ambientali di portata globale e implicano una rivalutazione ed un rafforzamento degli approcci in materia di sicurezza energetica. Il cambiamento climatico è divenuto parte centrale del contesto energetico mondiale (l Accordo di Parigi del dicembre 2015, adottato da 197 Paesi ed entrato in vigore il 4 Novembre 2016, definisce un piano d azione globale e giuridicamente vincolante per limitare il riscaldamento terrestre ben al di sotto dei 2 ºC ). La domanda di energia globale è stimata in crescita, con un aumento del 30%, da qui al 2040 (Proiezioni del World Energy Outlook 2017 Scenario Nuove Politiche ) I miglioramenti nei livelli di EE svolgono un ruolo di fondamentale importanza nel ridurre la pressione sulla produzione di energia; in assenza di tali misure, l aumento dei consumi energetici finali sarebbe più che doppio rispetto a quello previsto.

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26 Conclusioni Il boom del petrolio e del gas negli US sta scuotendo l'ordine stabilito, con maggiori implicazioni per mercati, flussi commerciali, investimenti e sicurezza energetica La versatilità del gas naturale pone questa fonte in una posizione privilegiata di crescita, purché vengano evitati picchi di prezzo o incertezze sulle perdite di metano La Cina continua a modellare le tendenze globali, ma in modi nuovi come la sua "rivoluzione energetica che consentirà una forte riduzione dei costi per una vasta gamma di tecnologie di energia pulita La strategia per l'energia sostenibile mostra che un'azione concertata per affrontare il cambiamento climatico è pienamente compatibile con gli obiettivi globali sull'accesso universale all energia e sulla qualità dell'aria Elettrificazione e digitalizzazione sono il futuro per molte parti del sistema energetico globale, creando nuove opportunità ma anche rischi che i policy maker dovranno affrontare e gestire.

27 Conclusioni I legami tra energia e geopolitica si stanno rafforzando e stanno diventando più complessi, un fattore importante nelle prospettive per la sicurezza energetica Una discrepanza tra la robusta domanda di petrolio nel breve periodo e una carenza di nuovi progetti rischia di generare una forte contrazione dei mercati petroliferi negli anni 2020 La rapida crescita dell elettricità offre enormi opportunità ma, per garantire l energia elettrica e la flessibilità necessarie, c è bisogno di una costante attenzione e azioni di governo degli sviluppi del mercato; Per invertire l attuale trend crescente delle emissioni, non esiste un'unica soluzione : rinnovabili, efficienza e una moltitudine di tecnologie innovative, tra cui stoccaggio, CCUS e idrogeno, sono tutte necessarie Il futuro percorso del settore energia è aperto: il domani dipenderà principalmente dalle politiche attuate dai governi.

28 Il contesto europeo Roadmap di de-carbonizzazione al 2050

29 Obiettivi europei al 2030 Le conclusioni del Consiglio europeo del 2014 indicano gli obiettivi 2030 sulla cui base la Commissione ha elaborato le successive proposte normative. In materia di gas serra, rinnovabili e efficienza, gli obiettivi al 2030 sono: riduzione vincolante delle emissioni di gas serra almeno del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 (obiettivo UE); quota dei consumi energetici coperta da rinnovabili pari almeno al 27%; obiettivo vincolante a livello UE e da realizzare mediante contributi dei singoli Stati membri. i Lo stesso Consiglio richiamava l importanza delle azioni per miglioramento dell efficienza energetica almeno del 27% (obiettivo indicativo) a livello UE per aumentare la sicurezza energetica dell'unione, data l attuale elevata dipendenza energetica. Dipendenza energetica dei Paesi UE nel 2015 (% di importazioni sul fabbisogno interno lordo)

30 Efficienza Energetica Le proposte relative all'efficienza energetica sono incluse nelle nuove direttive Efficienza Energetica (EED) e Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD). Tra i principali contenuti proposti: - Definito l obiettivo di riduzione del 30% dei consumi energetici (primari e finali) a livello UE - Esteso il regime obbligatorio di risparmio annuo (pari a 1,5% dell energia media consumata nel triennio ) al periodo Definiti requisiti per lo sviluppo e l'integrazione negli edifici commerciali/industriali delle infrastrutture necessarie per soddisfare la mobilità alternativa prevista dalla DAFI (Directive Alternative Fuel Initiative) - Definito l'obbligo di stabilire una roadmap di rinnovamento degli edifici al 2050

31 Il contesto nazionale Nel 2016, l Italia ha proseguito il suo percorso di rafforzamento della sostenibilità ambientale, della riduzione emissioni GHG, dell efficienza e della sicurezza del proprio sistema energetico Le fonti rinnovabili hanno consolidato il proprio ruolo di primo piano nel sistema energetico nazionale È proseguito il miglioramento dell efficienza energetica: l intensità energetica del PIL ha ripreso il suo trend di riduzione dopo la breve interruzione registrata nel 2015 Nel 2016, nuova contrazione domanda di energia primaria, ma crescono i consumi finali Rimane un divario in termini di costi energetici che svantaggia il nostro Paese.

32 La domanda complessiva Il fabbisogno energetico lordo del Paese nel 2016 è stato di 169 Mtep: rispetto al dato 2015, ha registrato una flessione dello 0,5% a fronte di una crescita del valore del PIL in termini reali dello 0,9 %.

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35 Intensità energetica Fonte: Eurostat

36 Gli impieghi finali Nel 2016 la domanda finale di energia è aumentata dello 0,9% rispetto all anno precedente attestandosi intorno ai 125 Mtep proseguendo la tendenza positiva manifestatasi lo scorso anno, dopo 9 anni di decrescita.

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39 Gli impieghi finali L aumento ha riguardato, in particolare, i bunkeraggi (12,6%), gli usi non energetici (3,7%), gli usi civili (1,5%), l'agricoltura (0,5%) e i trasporti (0,3%) mentre il settore industriale, analogamente al 2015, decresce (-1,3%)

40 Il contesto normativo Orizzonte 2030: la Strategia Energetica Nazionale 2017 Seguendo le indicazioni dell insieme di misure contenute nel pacchetto Clean Energy for All Europeans, presentato a fine 2016 dalla CE, la SEN del 2017 conferma il ruolo chiave dell efficienza energetica nel percorso di transizione energetica del nostro Paese. La SEN mira a potenziare le politiche di efficienza energetica, favorendo le misure caratterizzate dal miglior rapporto costo-efficacia, al fine di raggiungere nel 2030 il 30% di risparmio energetico rispetto al livello di consumo tendenziale previsto a quella data, migliorando al tempo stesso la competitività del Paese e la sicurezza di approvvigionamento energetico.

41 Strategia Energetica Nazionale 2017 Tre obiettivi per la SEN 2017: competitività, ambiente e sicurezza

42 Competitività: più competitività nei mercati energetici, energia a minor costo per cittadini e imprese Mercato elettrico Mercato gas Riduzione del prezzo dell energia elettrica guidata da: progressiva convergenza del mix generativo a livello UE riduzione spesa energetica per effetto dell efficienza e dell evoluzione tecnologica interventi a tutela dei settori industriali energivori riduzione costo medio delle rinnovabili investimenti sulla rete per superare le attuali congestioni completa liberalizzazione del mercato retail Riduzione del gap di prezzo guidata da: misure per eliminare attuali distorsioni di prezzo tra mercato italiano e mercati nord europei, quali il «corridoio della liquidità» aumento liquidità e concorrenza nell offerta di gas, legata alla contrazione della domanda, al nuovo ruolo di transito della rete e alle misure per aumentare gli scambi di gas sulla borsa allocazione ad asta delle capacità di rigassificazione dei terminali esistenti per attirare forniture di GNL interventi a tutela dei settori industriali gasivori

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44 Sicurezza: un sistema energetico più sicuro Riduzione della dipendenza energetica Quota fabbisogno di energia primaria coperta da importazioni 76% - 12% Cosa prevede la SEN Fonti rinnovabili ed efficienza per ridurre la dipendenza dall estero Investimenti sulle reti per maggiore flessibilità, adeguatezza e resilienza Mercati integrati con l Europa per l energia e i servizi Mercato della capacità per garantire l adeguatezza nel sistema elettrico % 2030 SEN Gestione più efficiente dei flussi e punte di domanda gas variabili Diversificazione delle fonti e rotte di approvvigionamento gas per motivi geopolitici e per aumento concorrenza

45 Gli investimenti della SEN: una spinta alla sostenibilità Cosa prevede la SEN Gli investimenti in fonti rinnovabili e efficienza energetica sono oltre l 80% e contribuiscono in modo diretto ad incrementare la sostenibilità ambientale del sistema energetico Si tratta di settori ad elevato impatto occupazionale ed innovazione tecnologica Driver di politica industriale

46 Fonti rinnovabili ed efficienza energetica: più investimenti per una crescita sostenibile

47 Fonti rinnovabili elettriche: un mix sempre più verde Cosa prevede la SEN Fotovoltaico ed eolico: quasi competitivi, guideranno la transizione Idroelettrico: si dovrà principalmente mantenere in efficienza l attuale parco impianti, cui si aggiungerà un contributo dai piccoli impianti. Bioenergie: programmate verso usi diversi ( ad es. biometano nei trasporti) per ottimizzare le risorse. Altre tecnologie innovative: sostegno con strumenti dedicati (raddoppio degli investimenti per R&S - da 222 milioni del 2013 a 444 milioni nel 2021) Strumenti: aste tecnologicamente neutre per grandi impianti fino al 2020; in seguito, «contratti di lungo termine» fra produttori e consumatori. Per i piccoli impianti: incentivi dedicati e abilitazione all autoconsumo diffuso.

48 Efficienza energetica: riduzione della spesa e nuove opportunità industriali Cosa prevede la SEN Ampio impegno in tutti i settori, con investimenti ripagati da benefici strutturali economici e ambientali Residenziale: revisione dell ecobonus secondo criteri di efficacia della spesa, cui si affiancano un nuovo Fondo di garanzia e strumenti per la finanziabilità (portabilità) Terziario: contratti di prestazione energetica per riqualificare gli edifici e gli impianti; piano di interventi sistematici su edilizia pubblica Industria: mantenimento, con revisione, del sistema dei certificati bianchi; campagne di diagnosi energetica per le PMI Mobilità: riduzione del fabbisogno di mobilità

49 Contesto Normativo Decreto 102/2014 (Attuazione della direttiva 2012/27/UE) Art.3...L obiettivo nazionale di risparmio energetico consiste nella riduzione, entro il 2020, di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep) di energia primaria, pari a 15,5 milioni di tep di energia finale, conteggiati a partire dal 2010.

50 Contesto Normativo Piano d Azione di Efficienza Energetica (PAEE) 2014

51 Contesto Normativo Piano d Azione di Efficienza Energetica (PAEE) 2014

52 Impieghi finali di energia nel residenziale Rapporto Annuale di Efficienza Energetica (RAEE) 2018 Nel 2016, il consumo energetico del settore residenziale è stato di 32,2 Mtep, in calo dell 1% rispetto all anno precedente (Figura 2.12): si sono osservati incrementi nel consumo di gas naturale (+0,7%) e di calore (+4,2%), mentre sono risultati in calo i consumi di energia elettrica (-2,8%) e di legna (-3,5%). Le altre fonti rinnovabili sono cresciute del 5,3%,in particolare il solare termico (+5,4%), anche se hanno un peso marginale. Anche il GPL ha registrato un +3% in controtendenza all andamento degli ultimi anni, probabilmente a causa dell andamento climatico stagionale. Nel 2016, le principali fonti energetiche del settore sono risultate: il gas naturale che ha soddisfatto il 53% della domanda, la legna (19%) e l energia elettrica (17,2%).

53 Impieghi finali di energia nel residenziale Rapporto Annuale di Efficienza Energetica (RAEE) 2018 Nel 2016, il consumo per la climatizzazione (estiva e invernale) ha rappresentato circa il 70% del consumo finale, con un aumento dell 1,2% rispetto al Il consumo per illuminazione e apparecchi elettrici è risultato in calo del 3,7%, mentre è rimasto praticamente stabile il consumo per usi cucina e acqua calda sanitaria (+0,1%), portando le quote di consumo, rispettivamente, a 12,9% e 16,8% (Figura 2.13).

54 Impieghi finali di energia nel non residenziale Rapporto Annuale di Efficienza Energetica (RAEE) 2018 Nel 2016, il consumo energetico del settore non residenziale, in cui sono compresi gli edifici adibiti ai servizi, al commercio e alla PA, è stato pari a 16 Mtep, praticamente costante rispetto al 2015 (+0,3%). Nel periodo , il consumo energetico di questo settore è praticamente raddoppiato, con un tasso annuo di crescita pari al 2,6%, nonostante la flessione dovuta alla crisi economica (Figura 2.14). Le principali fonti energetiche del settore sono energia elettrica e gas naturale (insieme soddisfano circa il 94% della domanda complessiva). In particolare, nel 2016, l energia elettrica ha rappresentato il 52,7% del consumo totale del settore (nel 1990 era il 42,1%), il gas naturale il 41%.

55 Impieghi finali di energia nel non residenziale Rapporto Annuale di Efficienza Energetica (RAEE) 2018 Nel 2016, il consumo energetico per addetto (-1,2%) e il consumo elettrico per addetto (-1,8%) hanno mostrato un andamento in riduzione, in controtendenza rispetto alla costante crescita registrata fino al 2013 (Figura 2.15).

56 Il Quadro Normativo

57 Direttiva 27/2012/UE DIRETTIVA 2012/27/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre 2012 sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE

58 Direttiva 27/2012/UE La Direttiva stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza energetica nell'unione al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo principale dell'unione relativo all'efficienza energetica del 20 % entro il 2020 e di gettare le basi per ulteriori miglioramenti dell'efficienza energetica al di là di tale data. Essa stabilisce norme atte a rimuovere gli ostacoli sul mercato dell'energia e a superare le carenze del mercato che frenano l'efficienza nella fornitura e nell'uso dell'energia e prevede la fissazione di obiettivi nazionali indicativi in materia di efficienza energetica per il 2020.

59 Direttiva 27/2012/UE Ciascuno Stato membro stabilisce un obiettivo nazionale indicativo di efficienza energetica, basato sul consumo di energia primaria o finale, sul risparmio di energia primaria o finale o sull'intensità energetica. Gli Stati membri notificano tali obiettivi alla Commissione. All'atto della notifica gli Stati membri esprimono tali obiettivi anche sotto forma di livello assoluto di consumo di energia primaria e di consumo di energia finale nel 2020 e precisano come, e in base a quali dati, sono stati effettuati i calcoli.

60 Direttiva 27/2012/UE Ruolo esemplare degli edifici degli enti pubblici : Ciascuno Stato membro garantisce che dal 1 gennaio 2014 il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffrescati di proprietà del proprio governo centrale e da esso occupati sia ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica che esso ha stabilito in applicazione dell'articolo 4 della direttiva 2010/31/UE. La quota del 3% è calcolata sulla superficie coperta totale degli edifici con una superficie coperta utile totale superiore a 500 m 2 di proprietà del governo centrale dello Stato membro interessato e da esso occupati che, al 1 gennaio di ogni anno, non soddisfano i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti in applicazione dell'articolo 4 della direttiva 2010/31/UE. Tale soglia è portata a 250 m 2 a partire dal 9 luglio 2015.

61 Direttiva 27/2012/UE Acquisto da parte di enti pubblici: Gli Stati membri provvedono affinché il governo centrale acquisti esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica, nella misura in cui ciò è coerente con il rapporto costi-efficacia, la fattibilità economica, una più ampia sostenibilità, l'idoneità tecnica, nonché un livello sufficiente di concorrenza, come indicato nell'allegato III. Tenendo in debito conto le rispettive competenze e l'assetto amministrativo, gli Stati membri incoraggiano gli enti pubblici, anche a livello regionale e locale, a conformarsi al ruolo esemplare dei rispettivi governi centrali acquistando esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica. Gli Stati membri incoraggiano gli enti pubblici, in caso di bandi di gara per appalti di servizi con un contenuto energetico significativo, a valutare la possibilità di concludere contratti di rendimento energetico a lungo termine che consentano risparmi energetici a lungo termine.

62 Direttiva 27/2012/UE Regimi obbligatori di efficienza energetica: Ciascuno Stato membro istituisce un regime nazionale obbligatorio di efficienza energetica. Tale regime garantisce che i distributori di energia e/o le società di vendita di energia al dettaglio che sono parti designate o obbligate a norma del paragrafo 4 e che operano sul territorio di ciascuno Stato membro conseguano un obiettivo cumulativo di risparmio energetico finale entro il 31 dicembre Detto obiettivo è almeno equivalente al conseguimento ogni anno dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2020, di nuovi risparmi pari all'1,5 %, in volume, delle vendite medie annue di energia ai clienti finali di tutti i distributori di energia o tutte le società di vendita di energia al dettaglio realizzate nell'ultimo triennio precedente al 1 o gennaio Le vendite di energia, in volume, utilizzata nei trasporti possono essere escluse in tutto o in parte da questo calcolo.

63 Direttiva 27/2012/UE Audit energetici e sistemi di gestione dell energia: Gli Stati membri promuovono la disponibilità, per tutti i clienti finali, di audit energetici di elevata qualità, efficaci in rapporto ai costi e: a) svolti in maniera indipendente da esperti qualificati e/o accreditati secondo criteri di qualificazione; o b) eseguiti e sorvegliati da autorità indipendenti conformemente alla legislazione nazionale. Gli audit energetici di cui al primo comma possono essere svolti da esperti interni o auditor dell'energia a condizione che lo Stato membro interessato abbia posto in essere un regime di garanzia e controllo della qualità, inclusa, se del caso, una selezione casuale annuale di almeno una percentuale statisticamente significativa di tutti gli audit energetici svolti.

64 Direttiva 27/2012/UE Misurazione. Gli Stati membri provvedono affinché, nella misura in cui ciò sia tecnicamente possibile, finanziariamente ragionevole e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali, i clienti finali di energia elettrica, gas naturale, teleriscaldamento, teleraffreddamento e acqua calda per uso domestico, ricevano a prezzi concorrenziali contatori individuali che riflettano con precisione il loro consumo effettivo e forniscano informazioni sul tempo effettivo d'uso. Un tale contatore individuale a prezzi concorrenziali è sempre fornito quando: a) è sostituito un contatore esistente, salvo ciò sia tecnicamente impossibile o non efficiente in termini di costi in relazione al potenziale risparmio energetico stimato a lungo termine; b) si procede ad un nuovo allacciamento in un nuovo edificio o si eseguono importanti ristrutturazioni come previsto dalla direttiva 2010/31/UE.

65 Direttiva 27/2012/UE Programma di informazione e coinvolgimento dei consumatori: Gli Stati membri adottano le misure appropriate per promuovere e facilitare un uso efficiente dell'energia da parte dei piccoli clienti di energia, comprese le utenze domestiche. Dette misure possono rientrare in una strategia nazionale. Ai fini del paragrafo 1, dette misure comprendono uno o più degli elementi elencati alle lettere a) o b): a) un corredo di strumenti e politiche atti a favorire cambiamenti comportamentali, che possono includere: i) incentivi fiscali; ii) accesso a finanziamenti, contributi o sovvenzioni; iii) erogazione di informazioni; iv) progetti esemplari; v) attività sul luogo di lavoro; b) modi e mezzi per coinvolgere i consumatori e le loro associazioni durante l'eventuale introduzione dei contatori intelligenti mediante la comunicazione di: i) cambiamenti efficaci in termini costi e di facile realizzazione per quanto riguarda l'uso dell'energia; ii) informazioni sulle misure di efficienza energetica.

66 Direttiva 27/2012/UE Promozione dell efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento: Entro il 31 dicembre 2015 gli Stati membri effettuano e notificano alla Commissione una valutazione globale del potenziale di applicazione della cogenerazione ad alto rendimento (CAR) nonché del teleriscaldamento e tele-raffreddamento efficienti che comprende le informazioni di cui all'allegato VIII. Qualora abbiano già effettuato una valutazione equivalente, la notificano alla Commissione. Gli Stati membri garantiscono che qualsiasi possibile sostegno alla cogenerazione sia subordinato alla condizione che l'energia elettrica prodotta provenga da cogenerazione ad alto rendimento e che il calore di scarto sia effettivamente usato per realizzare risparmi di energia primaria.

67 Direttiva 27/2012/UE Disponibilità di regimi di qualificazione, accreditamento e certificazione: Quando uno Stato membro ritiene che il livello nazionale di competenza tecnica, oggettività e affidabilità sia insufficiente, esso provvede affinché, entro il 31 dicembre 2014, regimi di certificazione e/o accreditamento e/o regimi equivalenti di qualificazione, inclusi eventualmente adeguati programmi di formazione, diventino disponibili o siano disponibili per i fornitori di servizi energetici e di audit energetici, per i responsabili delle questioni energetiche e gli installatori di elementi edilizi connessi all'energia quali definiti all'articolo 2, paragrafo 9, della direttiva 2010/31/UE. Gli Stati membri provvedono a che i regimi di cui al paragrafo 1 garantiscano trasparenza ai consumatori, siano affidabili e contribuiscano al conseguimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica. Gli Stati membri rendono pubblici i regimi di certificazione e/o accreditamento o i regimi equivalenti di qualificazione di cui al paragrafo 1 e cooperano tra loro e con la Commissione per comparare i regimi e garantirne il riconoscimento.

68 Direttiva 27/2012/UE Servizi energetici: Gli Stati membri promuovono il mercato dei servizi energetici e l'accesso delle PMI a tale mercato: a) diffondendo informazioni chiare e accessibili su: i) contratti relativi ai servizi energetici disponibili e clausole che dovrebbero esservi incluse, al fine di garantire risparmi energetici e tutelare i diritti dei clienti finali; ii) strumenti finanziari, incentivi, contributi e prestiti per sostenere i progetti nel settore dei servizi di efficienza energetica; b) incoraggiando lo sviluppo di marchi di qualità, tra l'altro, da parte di organizzazioni professionali; c) rendendo pubblico e aggiornando periodicamente un elenco dei fornitori di servizi energetici disponibili qualificati e/o certificati; d) sostenendo il settore pubblico nell'esame delle offerte di servizi energetici, in particolare per gli interventi di ristrutturazione edilizia

69 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.

70 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Titolo I Finalità e obiettivi Efficienza negli edifici e nella PA artt. 4, 5, 6 Regime obbligatori di efficienza art.7 Diagnosi energetiche e SGE art.8 Titolo II Efficienza nell uso dell energia Misurazione e fatturazione consumi energetici art.9 D. Lgs. 102/14 Titolo III Efficienza nella fornitura dell energia Titolo IV Disposizioni orizzontali Promozione dell efficienza per riscaldamento e raffreddamento art.10 Trasformazione, trasmissione e distribuzione dell energia art.11 Regimi dii qualificazione, accreditamento, certificazione art.12 Formazione e informazione art.13 Allegati Servizi energetici e altra misure per promuovere l efficienza energetica art. 14 Sanzioni art. 16 Fondo nazionale per l efficienza energetica art. 15

71 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Il decreto stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell obiettivo nazionale di risparmio energetico indicato all articolo 3. Il decreto, inoltre, detta norme finalizzate a rimuovere gli ostacoli sul mercato dell energia e a superare le carenze del mercato che frenano l efficienza nella fornitura e negli usi finali dell energia.

72 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Obiettivo nazionale di risparmio energetico: L obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico cui concorrono le misure del presente decreto, consiste nella riduzione, entro l anno 2020, di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dei consumi di energia primaria, pari a 15,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia finale, conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia energetica nazionale.

73 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Promozione dell efficienza energetica negli edifici: L ENEA, nel quadro dei piani d azione nazionali per l efficienza energetica (PAEE) di cui all articolo 17, comma 1 del presente decreto, elabora una proposta di interventi di medio-lungo termine per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili (pubblici e privati) e sottopone il documento all approvazione del Ministro dello sviluppo,..

74 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Miglioramento della prestazione energetica degli immobili della PA A partire dall anno 2014 e fino al 2020, sono realizzati attraverso le misure del presente articolo interventi sugli immobili della pubblica amministrazione centrale, in grado di conseguire la riqualificazione energetica almeno pari al 3 per cento annuo della superficie coperta utile climatizzata o che, in alternativa, comportino un risparmio energetico cumulato nel periodo di almeno 0,04 Mtep. Sono esclusi dal programma di cui al comma: gli immobili con superficie coperta utile totale inferiore a 500 m 2. Tale soglia a partire dal 9 luglio 2015 è rimodulata a 250 m 2 ; gli immobili vincolati; quelli destinati a scopi di difesa nazionale: quelli adibiti a luoghi di culto.

75 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Regime obbligatorio di efficienza energetica: Il regime obbligatorio di efficienza energetica di cui all articolo 7 della direttiva 2012/27/UE è costituito dal meccanismo dei certificati bianchi di cui ai decreti legislativi 16 marzo 1999 n. 79 e 23 maggio 2000 n. 164 e relativi provvedimenti di attuazione, secondo le condizioni di cui al presente articolo. Il meccanismo dei certificati bianchi dovrà garantire il conseguimento di un risparmio energetico al 31 dicembre 2020 non inferiore al sessanta per cento dell obiettivo di risparmio energetico nazionale cumulato. Il restante volume di risparmi di energia è ottenuto attraverso le misure di incentivazione degli interventi di incremento dell efficienza energetica vigenti.

76 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell energia: Le grandi imprese eseguono una diagnosi energetica, condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell energia o auditor energetici e da ISPRA relativamente allo schema volontario EMAS, nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, in conformità ai dettati di cui all allegato 2 al presente decreto. Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO o EN ISO 14001, a condizione che il sistema di gestione includa un audit energetico realizzato in conformità ai dettati di cui all allegato 2 al presente decreto. I risultati di tali diagnosi sono comunicati all ENEA.

77 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell energia: Decorsi 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le diagnosi di cui al comma 1 sono eseguite da soggetti certificati da organismi accreditati ai sensi del regolamento comunitario n. 765 del 2008 o firmatari degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento, in base alle norme UNI CEI 11352, UNI CEI o alle ulteriori norme di cui all articolo 12, comma 3, relative agli auditor energetici, con l esclusione degli installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Per lo schema volontario EMAS l organismo preposto è ISPRA.

78 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Misurazione e fatturazione dei consumi energetici: L AEEGSI, previa definizione di criteri concernenti la fattibilità tecnica ed economica, anche in relazione ai risparmi energetici potenziali, individua le modalità con cui le imprese distributrici, in qualità di esercenti l attività di misura: a. forniscono ai clienti finali di e.e. e gas naturale, teleriscaldamento teleraffreddamento ed acqua calda per uso sanitario contatori che riflettono con precisione il consumo effettivo e forniscono informazioni sul tempo effettivo di utilizzo dell energia (e sulle relative fasce temporali) b. forniscono ai clienti finali di e.e. e gas naturale, teleriscaldamento teleraffreddamento ed acqua calda per uso sanitario contatori di cui alla lettera a) in sostituzione di quelli esistenti anche in occasione di nuovi allacci in nuovi edifici o a seguito di importanti ristrutturazioni.

79 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Disponibilità di regimi di qualificazione, accreditamento e certificazione: ACCREDIA, sentito il CTI per il necessario collegamento con la normativa tecnica di settore, entro il 31 dicembre 2014, sottopone al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare per l approvazione gli schemi di certificazione e accreditamento per la conformità alle norme tecniche in materia di ESCO, esperti in gestione dell energia, sistemi di gestione dell energia, diagnosi energetiche e alle disposizioni del presente decreto.

80 Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102 Informazione e formazione ENEA, in collaborazione con le associazioni di categoria in particolare delle ESCO e dei Servizi energetici e con le associazioni dei consumatori e con le Regioni, predispone un programma triennale di informazione e formazione finalizzato a promuovere e facilitare l uso efficiente dell energia. Il programma include azioni volte a: a. sostenere, sensibilizzare e incoraggiare le imprese e le PMI nell esecuzione delle D.E.; b. stimolare comportamenti dei dipendenti che contribuiscano a ridurre i consumi energetici; c. educare gli studenti di ogni ordine e grado a un uso consapevole dell energia; d. sensibilizzare le famiglie sui benefici delle DE e rispetto ad un uso consapevole dell energia.

81 Clean energy for all Europeans Il Clean Energy for All Europeans è un pacchetto di proposte legislative che riguarda i settori delle fonti rinnovabili, dell efficienza energetica, del mercato elettrico, della governance dell Unione e della mobilità. Le misure introdotte dalla CE mirano alla creazione di un Unione dell Energia L Unione dell Energia dovrà basarsi su un sistema energetico integrato a livello continentale che si concretizzi in un'economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio e rispettosa del clima. Le imprese europee dovranno essere innovative e competitive, e l economia, costruita sull efficienza energetica, dovrà ridurre l utilizzo di combustibili fossili, tecnologie obsolete e modelli economici superati. I cittadini dovranno avere un ruolo di primo piano nella transizione energetica,

82 Clean energy for all Europeans QUALI SONO I MACRO-OBIETTIVI? 2. Ridurre le emissioni di gas serra 1. Creare posti di lavoro e favorire la crescita economica 3. Aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti energetici

83 Clean energy for all Europeans Il pacchetto comprende 8 diversi testi legislativi: 1. Direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia 2. Direttiva sulle energie rinnovabili 3. Direttiva sull'efficienza energetica 4. Governance dell Unione dell Energia 5. Direttiva sull'energia elettrica 6. Regolamento sull'energia elettrica 7. Norme comuni in materia di prevenzione di situazioni di crisi del settore elettrico 8. Normativa per il regolatore ACER (Agency for the Cooperation of Energy Regulators),

84 Clean energy for all Europeans 1. Direttiva sull'efficienza energetica Fonte: DG ENER

85 Clean energy for all Europeans Tre elementi chiave della legislazione del pacchetto Energia pulita per tutti gli europei sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'ue (L328) del 4 dicembre 2018 e sono entrati in vigore il 24 dicembre 2018: 1. La direttiva revisionata sull'energia rinnovabile (UE) 2018/2001 che stabilisce un obiettivo vincolante a livello UE di almeno il 32% per il 2030, con possibilità di aumentare questo dato in sede di revisione programmata per il La direttiva revisionata sull'efficienza energetica (UE) 2018/2002 che stabilisce un obiettivo al 2030 pari al 32,5%, anche con una possibile revisione al rialzo nel Il nuovo regolamento sulla Governance (UE) 2018/1999 che prevede l'obbligo per gli Stati membri di elaborare i Piani Nazionali Integrati per Energia e Clima, dal 2021 al 2030, che delineano come raggiungere gli obiettivi e di presentarne la bozza alla Commissione europea entro la fine del Considerato che la direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia e stata pubblicata all'inizio del 2018, 4 degli 8 atti legislativi del pacchetto sono stati emanati. È stato inoltre raggiunto un accordo politico sui restanti quattro fascicoli relativi alla progettazione del mercato dell'elettricità (direttiva sull'energia elettrica, regolamentazione dell'elettricità, predisposizione ai rischi e ACER).

86 Clean energy for all Europeans Clean energy for all Europeans package - state of play (4 December 2018) European Commission Proposal EU Interinstitutional Negotiations European Parliament Adoption Council Adoption Official Journal Publication Energy Performance in Buildings Renewable Energy Energy Efficiency 30/11/ /11/ /11/2016 Governance 30/11/2016 Electricity Regulation Electricity Directive Risk Preparedness 30/11/ /11/ /11/2016 ACER 30/11/2016 Political Agreement Political Agreement Political Agreement Political Agreement Political Agreement Political Agreement Political Agreement Political Agreement 17/04/ /11/ /11/ /11/ /05/ /12/ /12/ /12/ /06/ Directive (EU) 2018/844 21/12/ Directive (EU) 2018/ /12/ Directive (EU) 2018/ /12/ Regulation (EU) 2018/

87 Grazie per l attenzione walter.cariani@isnova.net

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