SERVIZIO POLITICHE DI WELFARE- UNITA' DISABILI ADULTI Via L. Cobelli,31- Sportello Sociale 0543/712888
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- Simona Perri
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1 SERVIZIO POLITICHE DI WELFARE- UNITA' DISABILI ADULTI Via L. Cobelli,31- Sportello Sociale 0543/ Assistente Sociale Cinzia Fiorini Unità Disabili Forlì 16/01/2017
2 L'Unità Disabili Adulti Il servizio prende in carico persone, prevalentemente adulte, riconosciute invalidi civili (con percentuale variabile, dal 46% in su) per patologie congenite, ma anche acquisite e con il riconoscimento dello stato di handicap, ai sensi della legge 104/92 Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Il lavoro degli Assistenti Sociali che operano con le persone disabili è finalizzato a: Accogliere e accompagnare le persone disabili di età compresa fra i 16 e i 65 anni, e le loro famiglie, residenti nei 15 Comuni del comprensorio, per sostenerli nella definizione di percorsi personalizzati rispondenti alle loro necessità e ai loro desideri di realizzazione personale.
3 Promuovere un sistema di Welfare partecipato per lo sviluppo di una cultura collettiva dell'accoglienza e per la condivisione di nuove prassi che, in ambito territoriale, siano finalizzate all'integrazione e al contrasto della vulnerabilità sociale.
4 Cosa fa il Servizio Sociale del Territorio Svolge analisi/valutazione del bisogno espresso dalla persona disabile e/o dai suoi familiari. Promuove la centralità della persona, valorizza le risorse del suo contesto familiare e del territorio (es. privato sociale, volontariato). Effettua la presa in carico della persona disabile e favorisce la presa in carico anche sanitaria al fine di definire congiuntamente un progetto personalizzato, il più possibile integrato e rispondente ai bisogno della persona. Attiva interventi e azioni per la realizzazione del progetto personalizzato. Promuove il ricorso al Giudice Tutelare per la nomina dell'amministratore di Sostegno. Promuove il lavoro di rete con gli altri servizi del Comune in modo particolare con Unità Minori e Unità Anziani. Lavora in rete con agenzie educative e formative del territorio. Lavora in rete con la Provincia per le azioni di inserimento lavorativo a favore delle persone con invalidità civile riconosciuta superiore al 46%.
5 QUALI SONO GLI INTERVENTI SOCIALI E SOCIO SANITARI INTEGRATI RIVOLTI A PERSONE DISABILI Servizio di assistenza domiciliare assistenziale o educativa Centro socio riabilitativo diurno o residenziale Centro socio occupazionale Gruppo appartamento Interventi a sostegno della vita autonoma Interventi a supporto dell'integrazione lavorativa Pasti al domicilio Assegno di cura Ricoveri per gravissime disabilità acquisite (ex D.G.R. 2068) Contribuzioni economiche una tantum previa verifica situazione economica della persona disabile e del suo nucleo familiare Ricoveri di sollievo Interventi a sostegno dell'integrazione con il territorio e della partecipazione alla vita sociale Attivazione dell'operatore di quartiere
6 Progetti e collaborazioni. Collaborazione con le associazioni di volontariato presenti sul territorio Collaborazione con le associazioni delle persone disabili e dei loro familiari per promuovere e valorizzare l'accoglienza e la partecipazione ( ad es. Spazio Comune) Partecipazione alla Rete Adolescenza Partecipazione alla Rete Irene e al Progetto Rete Aziendale Contrasto alla Violenza Partecipazione a Progetti Europei, Bandi Nazionali (es.home Care Premium) e Regionali (es. progetti sperimentali per la vita indipendente e l'inclusione sociale delle persone con disabilità, legge 14) Programmazione partecipata di comunità
7 Unità Disabili e Unità Anziani: l'attivazione dell'amministratore di Sostegno Direttamente, attraverso relazione al Giudice Tutelare con allegata la documentazione sanitaria della persona e l'elenco dei parenti entro il 4 grado e affini entro il 2. La relazione deve descrivere: la situazione personale e familiare del disabile/anziano, la sua situazione reddituale/patrimoniale, le motivazioni del ricorso. È opportuno, quando possibile, coinvolgere la persona, non solo rendendola edotta dell avvio del ricorso, ma condividendo con essa le motivazioni. Si epliciteranno al G.T. i compiti da affidare all A.d.S Indirettamente, sensibilizzando ed orientando i familiari e/o le stesse persone disabili/anziani che vivono in situazioni tali in cui la nomina di un AdS potrebbe assicurare e garantire una migliore gestione di vita nei suoi diversi ambiti.
8 Unità Disabili e Unità Anziani: il ricorso per l'amministratore di Sostegno Le nostre Unità presentano il ricorso per la nomina dell'ads nelle seguenti situazioni: Disabili/ anziani non autosufficienti soli o che restano senza riferimenti parentali significativi, a rischio di emarginazione e abbandono. Disabili/anziani appartenenti a nuclei familiari in cui vi siano altre problematiche tali per cui non è assicurata la corretta gestione della persona disabile e delle sue risorse economiche, anche per conflittualità. Disabili neomaggiorenni per i quali, fino al raggiungimento della maggiore età, il Tribunale per i Minorenni aveva provveduto alla nomina del tutore
9 Legge 6/2004: art. 409 (effetti dell Amministratore di sostegno). Il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l assistenza necessaria dell A.d.S. art.410(doveri dell A.d.S.). Nello svolgimento dei suoi compiti l A.d.S. deve tener conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario.
10 AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO - SERVIZIO SOCIALE - BENEFICIARIO: una collaborazione auspicabile per il miglioramento della qualità di vita della persona 1) Avvio collaborazione con il servizio ricorrente per la conoscenza delle motivazioni che hanno portato al ricorso, l approfondimento dell anamnesi personale, familiare ed economica del beneficiario 2) Conoscenza con il beneficiario e la sua famiglia nel suo contesto di vita, nonché di altri soggetti significativi (nel caso in cui l A.d.S. dia un professionista estraneo); 3) Condivisione dei percorsi di aiuto/ progetto di vita che tengano conto delle aspirazioni e desideri del beneficiario e dei suoi reali bisogni (supporto all autonomia personale, individuazione di interventi/servizi assistenziali, socio sanitari, educativi e di inclusione sociale nella comunità di appartenenza per il contrasto all isolamento); 4) Cura degli interessi patrimoniali, fiscali ed economici del beneficiario;
11 AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO - SERVIZIO SOCIALE - BENEFICIARIO: una collaborazione auspicabile per il miglioramento della qualità di vita della persona 5) Partecipazione agli incontri di equipe multidisciplinari per le situazioni complesse; 6) Partecipazione ad incontri periodici di verifica e monitoraggio dei percorsi intrapresi.
12 Per finire... Grazie per l'ascolto, l'attenzione e buon lavoro a tutti noi! Per ulteriori informazioni: A.S. Cinzia Fiorini Unità Disabili Via L. Cobelli n.31 Forlì / cinzia.fiorini@comune.forli.fc.it
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