Trascorsi ormai quasi dodici anni dalla firma
|
|
- Renzo Massa
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PANORAMA INTERNAZIONALE La struttura istituzionale della Bosnia - Erzegovina Rodolfo Bastianelli Giornalista articolista di Ideazione Trascorsi ormai quasi dodici anni dalla firma degli accordi di pace, si può tracciare una valutazione degli assetti stabiliti dopo il conflitto bosniaco. Nell analisi che segue si osserveranno quindi i punti su cui si fonda la struttura istituzionale creata a Dayton, evidenziando i difetti riscontrati nel suo funzionamento, le diverse riforme costituzionali finora approvate e l ordinamento delle due entità statali componenti la Bosnia Erzegovina per cercare di comprendere se le intese del 1995 costituiscano effettivamente il punto di avvio per la riconciliazione tra le diverse nazionalità e la ricostruzione del tessuto sociale del Paese o se, al contrario, questi rappresentino invece proprio il riconoscimento delle divisioni create dalla guerra civile e quindi l impossibilità di ristabilire gli equilibri prebellici. I principi costituzionali stabiliti a Dayton La struttura istituzionale della Bosnia Erzegovina approvata a Dayton rientra tra quelle fondate sul principio del power sharing che, riconoscendo l impraticabilità di attuare qualsiasi forma di integrazione e comunicazione tra diversi gruppi nazionali, prevede una loro separazione in distinte entità territoriali ognuna delle quali dotata di ampia autonomia politica ed amministrativa. Il presupposto su cui si basa questo sistema quindi è che nei rapporti tra le componenti del Paese esista un estrema sfiducia e per questo, diversamente da quanto sostenuto dal sistema consensuale che tende invece a favorire l integrazione non rivestendo il principio di appartenenza etnica un importanza fondamentale per l assetto dello Stato, i suoi cardini risiedono nella presenza di una legge elettorale proporzionale per le assemblee legislative e nella possibilità da parte dei leader politici delle diverse nazionalità di ricorrere al diritto di veto qualora ritengano minacciate le prerogative del proprio gruppo etnico di riferimento. Secondo quanto fissato dagli accordi, lo Stato bosniaco si compone di due distinte entità, la Federazione della Bosnia Erzegovina formata sul 51% del territorio in rappresentanza dei croato musulmani e la Republika Srpska costituita sul restante 49% dalla componente serba della popolazione. Va però sottolineato che in questi ultimi anni dopo l approvazione di alcuni emendamenti costituzionali, in entrambe le entità statali la definizione di nazionalità costituente è stata estesa a tutti e tre i gruppi etnici del Paese. 36
2 Alla guida del Paese vi è una presidenza collegiale composta dai rappresentanti serbo, croato e musulmano ognuno dei quali viene eletto dai rispettivi gruppi etnici di appartenenza con uno scrutinio a turno unico ed a cui spetta il potere di nominare il Primo Ministro, gli Ambasciatori, concludere i trattati internazionali e comandare le Forze Armate nazionali, anche se su questo punto, almeno fino alla riforma varata quattro anni fa, le responsabilità andavano effettivamente attribuite alle singole entità. L assetto dello Stato è fortemente decentralizzato, con un esecutivo nazionale che dispone di competenze limitate politica estera, rapporti tra le due entità ed emissione monetaria lasciando tutte le altre funzioni tra le quali la difesa, l istruzione, la politica fiscale e l ordine pubblico alle due entità statali, mentre un complesso sistema di equilibri tra i rappresentanti delle diverse nazionalità regola il funzionamento degli organi istituzionali nazionali. Le decisioni della presidenza vengono prese con il consenso dei tre membri ed è previsto che se uno dei componenti ritiene un provvedimento contrario agli interessi del proprio gruppo nazionale, la questione venga demandata ai parlamentari di quella stessa etnia presenti nelle assemblee legislative delle due entità statali del Paese nel caso dei musulmani e croati i loro rappresentanti alla Camera dei Popoli della Federazione della Bosnia - Erzegovina mentre per i serbi l Assemblea Nazionale della Republika Srpska i quali con un voto preso a maggioranza dei due terzi possono esercitare un diritto di veto sulle decisioni adottate dalla presidenza. Ancora più articolato si presenta il funzionamento del legislativo. Questo è di tipo bicamerale e si compone di una Camera dei Popoli formata da 15 membri 5 croati e 5 musulmani designati dalla camera alta del Parlamento della Federazione della Bosnia Erzegovina e 5 serbi eletti dall Assemblea Nazionale della Republika Srpska e da una Camera dei Rappresentanti composta da 42 membri dei quali 28 in rappresentanza della Federazione della Bosnia Erzegovina e 14 della Republika Srpska eletti con il sistema proporzionale nel territorio delle rispettive entità statali. All interno della Camera dei Rappresentanti è previsto che con il voto favorevole dei 2/3 dei propri rappresentanti un gruppo nazionale può sottoporre a veto i provvedimenti legislativi adottati dall assemblea ritenuti lesivi dei propri interessi, mentre la stessa prerogativa può essere esercitata nella camera alta del Parlamento da tre rappresentanti nazionali, i quali nel caso risultasse impossibile arrivare ad un intesa possono attivare la Corte Costituzionale che però non può entrare nel merito del provvedimento ma solo esprimere un giudizio sulla correttezza della procedura attuata per approvarlo. Il compito di monitorare la corretta applicazione di quanto contenuto nelle intese spetta all Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina, a cui è attribuita una funzione di controllo sulle istituzioni bosniache. Designato formalmente dal Consiglio per l Implementazione della Pace (PIC), l organismo che raggruppa i cinquanta Paesi responsabili di supervisionare l applicazione degli accordi sottoscritti nel 1995, l Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina dispone di ampie prerogative, tra cui quella di rimuovere i membri del governo centrale, le autorità politiche locali, i magistrati ed i funzionari statali che non rispettino le disposizioni del trattato di Dayton nonché del potere di varare provvedimenti legislativi e di porre il veto alla nomina ad incarichi ministeriali di qualsiasi personalità, il tutto senza l obbligo di dover presentare delle prove e di rendere conto ai contribuenti delle spese sostenute. Il sistema politico della Bosnia Erzegovina ha sollevato diversi interrogativi sulla effettività capacità di amministrare il Paese da parte di strutture governative dotate di prerogative tanto limitate e sul fatto che l estrema decentralizzazione avrebbe potuto condurre alla stessa disintegrazione dello Stato bosniaco. Ma è stata soprattutto l organizzazione della difesa nazionale, la quale si presentava strutturata in un modo del tutto particolare, a suscitare fin dall inizio le maggiori preoccupazioni della comunità internazionale. Poste sotto il comando della presidenza composta dai rappresentanti eletti dalle tre etnie del Paese, le Forze Armate bosniache non costituivano una struttura unitaria ma erano formate da quelle della Federazione della Bosnia Erzegovina e della Republika Srpska, dotate ognuna di un proprio Ministro della Difesa e di un distinto sistema di comando e precluse dall entrare o stazionare nel territorio dell altra entità statale. Nella Federazione della Bosnia Erzegovina il comando spettava alla presidenza, mentre i membri croato e musulmano presenti al suo interno avevano il controllo delle due componenti nazionali in cui si dividevano le forze militari. L apparato risultava quindi organizzato secondo il sistema della chiave nazionale, dove ogni incarico ai vertici del Ministero della Difesa e dei comandi militari veniva ripartito assegnando il posto di titolare al rappresentante di un gruppo etnico e quello di vice all altro ed in cui era richiesto il consenso di entrambi gli esponenti prima dell approvazione di qualsiasi provvedimento. Riguardo alle Forze Armate della Republika Srpska, queste venivano considerate come una forza nuova rispetto a quelle che avevano operato durante il conflitto, 37
3 Il ponte di Mostar ricostruito con contributi italiani erano poste sotto il comando del Presidente della Repubblica e potevano inoltre intrattenere rapporti di collaborazione con Belgrado. Come sottolinearono subito gli osservatori, creando due distinte forze militari autonome l organizzazione della difesa del nuovo Stato non faceva altro che prendere atto delle conseguenze prodotte dal conflitto sul territorio bosniaco ricono-scendo di fatto l impossibilità di ricostituire l assetto unitario esistente prima della guerra civile. Nel corso degli anni però il quadro è andato cambiando ed un primo passo verso la creazione di una forza militare unitaria è stato compiuto nel 2003 con l approvazione di una modifica costituzionale decisa dietro le pressioni della NATO che richiedeva delle riforme per ammettere la Bosnia Erzegovina nel programma Partnership for Peace (PFP) dell Alleanza Atlantica. Questa prevedeva che le Forze Armate delle due entità statali, pur rimanendo distinte, avrebbero risposto ad un Ministero della Difesa nazionale appositamente istituito e ad uno Stato Maggiore congiunto, sarebbero state poste sotto il comando della presidenza collegiale ed avrebbero entrambe portato gli stessi simboli ed uniformi. E la conferma della necessità di dar vita ad un sistema di difesa unitario si è avuta nel 2005 con la presentazione del Defence Reform Commission Report preparato dall Ufficio dell Alto Rappresentante che ha tracciato le linee guida della nuova struttura militare del Paese. In base a quanto espresso nel documento, le Forze Armate della Bosnia Erzegovina conteranno di effettivi interamente professionali essendo prevista l abolizione del servizio di leva, saranno poste sotto il comando della presidenza con un Ministro della Difesa ed un Capo di Stato Maggiore nazionali incaricati della pianificazione e della politica militare, la loro composizione etnica dovrà riflettere quella esistente nel Paese ed i tre popoli costituenti dovranno essere equamente rappresentati negli organismi decisionali. La soppressione dei Ministri della Difesa delle due entità statali è prevista per il 1 gennaio 2006 e le loro funzioni verranno trasferite al responsabile del dicastero centrale, parallelamente al congedo dei riservisti che nei prossimi anni verranno sostituiti da una nuova forza di riserva ridotta della metà. Nel luglio dello scorso anno la presidenza collegiale ha poi definitivamente approvato il progetto di riforma delle Forze Armate fissando le diverse fasi d implementazione che prevedono per il 1 luglio 2007 l istituzione dei diversi comandi di brigata e per il 31 dicembre quelle delle altre unità militari. Un altro punto degli accordi sul quale si sono sollevati non pochi dubbi è la disposizione che consente alle singole entità di intrattenere rapporti e di concludere trattati internazionali con Stati terzi. È vero che per ogni accordo sottoscritto è richiesta l approvazione da parte dell Assemblea legislativa dell entità interessata e la prerogativa da parte della Corte Costituzionale di decretarne la contrarietà rispetto alla Costituzione ed all integri- 38
4 Parisi incontra la Presidenza tripartita della Bosnia Herzegovina tà territoriale del Paese, ma non si può escludere che i Parlamenti nazionali varino una legge in base alla quale per alcuni trattati non sarebbe richiesta l approvazione del legislativo lasciando quindi una larga autonomia in campo internazionale ai governi delle due entità statali. Sia la Republika Srpska che i croati della Federazione della Bosnia Erzegovina avranno dunque tutto l interesse a sviluppare i rapporti con Belgrado e Zagabria, cosa che inevitabilmente potrebbe indebolire la stessa struttura della federazione croato musulmana portando ad una inevitabile dissoluzione dello Stato centrale ed alla creazione di tre distinte entità nazionali, mentre le stesse le disposizioni sulla cittadinanza, che consentono agli abitanti di avere sia la nazionalità bosniaca che quella dell entità in cui risiedono, contribuiscono a rafforzare tra la popolazione più l identificazione con questa che non con lo Stato nazionale. La terza questione riguarda invece l assenza di una disposizione unitaria che regoli la politica fiscale. Se da un lato è stabilito che l emissione della moneta spetti al governo nazionale tramite la Banca Centrale, dall altro il dettato costituzionale attribuisce invece alle singole entità la responsabilità in campo finanziario lasciando così alle Assemblee legislative statali il diritto di poter adottare delle imposte, di disporre autonomamente del proprio bilancio e decidere le spese sulle infrastrutture, la sanità e l istruzione. Come per la difesa, anche in questo settore si è attuata recentemente un importante modifica che ha portato all istituzione di un autorità incaricata di introdurre dal 2006 un imposta indiretta sul valore aggiunto i cui proventi serviranno per finanziare sia il governo nazionale che quelli delle due entità statali. Queste ultime inoltre non disporranno più delle entrate doganali che verranno invece raccolte da un unico servizio statale centrale. L ultima importante lacuna presente nell assetto istituzionale di Dayton è l assenza di una forza di polizia organizzata a livello nazionale. Nonostante al governo centrale sia stato affidato il compito di coordinare l attività investigativa tra le autorità nazionali e quelle delle diverse entità statali, queste ultime continuano a disporre delle proprie polizie, cosa che solleva numerosi interrogativi sulla loro capacità di fronteggiare le attività criminali. Inoltre, la stessa riforma sull organizzazione della polizia, la cui approvazione è considerata fondamentale dall Unione Europea per applicare alla Bosnia Erzegovina le misure contenute nell Accordo di Stabilizzazione ed Associazione ( SAA ) che rappresentano il primo passo per un possibile ingresso del Paese nella UE, è stata poi bloccata per la contrarietà espressa dal Parlamento della Republika Srpska. Una prima proposta, risalente a quattro anni fa, contemplava la creazione di una singola forza di polizia sottoposta non più al controllo dei governi delle due entità statali ma di quello nazionale ed organizzata nel Paese in nove regioni interetniche più un comando centrale ed uno competente per la città di Sarajevo appositamente istituite. Da allora sono stati poi presentati altri due progetti di riforma: il primo, avanzato dalla Police Re- 39
5 Il Rappresentante UE ed i Capi delle missioni UE in BiH. structuring Commission (PRC) istituita nel 2004 dall Alto Rappresentate Paddy Ashdown, prevedeva l istituzione di una polizia sottoposta al controllo del governo centrale con una composizione etnica che riflettesse gli equilibri nazionali del Paese, ed il secondo, prospettato dalla European Union Police Mission (EUPM), suggeriva sempre la formazione di un corpo organizzato a livello nazionale ma dispiegato sul territorio attraverso cinque regioni soltanto. Nel gennaio del 2005 si è così arrivati ad un progetto comune nel quale si proponeva la creazione di una forza di polizia dislocata nel Paese in nove regioni, più una competente per il distretto di Brčko, dipendente da un Ministero per la Sicurezza a livello nazionale che avrebbe avuto sotto l autorità anche un agenzia di investigazione ed un servizio per il controllo delle frontiere, mentre l ultima proposta è stata presentata alla fine dello scorso anno dal Police Reform Directorate e riafferma la necessità di istituire un corpo di polizia centralizzato indipendente dai condizionamenti politici. Anche se questo è stato respinto dalle autorità della Republika Srpska, la comunità internazionale si augura che il governo centrale e quelli delle due entità statali possano comunque raggiungere un intesa per questa primavera. Le difficoltà a varare riforme condivise Le istituzioni della Bosnia Erzegovina riflettono non solo la divisione etnica uscita dalla guerra civile ma soprattutto il modo in cui questa si è conclusa. I conflitti di questo tipo possono portare infatti alla formazione di un regime autoritario unito ad divisione debole tra le varie nazionalità che permette ancora un certo livello di interetnicità come è accaduto nel Libano oppure ad una netta divisione etnica ma con un governo democratico quale è il caso di Cipro o ancora all affermazione di una delle parti che poi nel dopoguerra decide di imporre il suo ordine. Nessuna di queste situazioni si è verificata in Bosnia Erzegovina, che presenta una netta divisione su base nazionale del territorio unita a delle istituzioni statali formalmente democratiche ma estremamente deboli. Come ha affermato l Unione Europea, le attuali istituzioni bosniache non funzionano correttamente e solo una maggiore attribuzione di competenze al governo centrale consentirebbe al Paese di procedere verso l integrazione con l Europa, un opinione questa condivisa anche dagli Stati Uniti per i quali sarebbe opportuno introdurre una presidenza unitaria in luogo di quella tripartita attuale e procedere ad un rafforzamento del ruolo dell esecutivo e del Parlamento nazionale. Due anni fa è stato così istituito il Progetto Dayton, che nelle intenzioni doveva portare ad una revisione dell assetto istituzionale del Paese. Promosso dall ex vice Alto Rappresentante per la Bosnia - Erzegovina Donald Hays e sostenuto dallo United States Institute for Peace (USIP), dall Unione Europea e dall Ambasciata statunitense a Sarajevo, il progetto intendeva adottare alcune 40
6 Di Paola a Sarajevo in visita ai reparti italiani riforme nel funzionamento della presidenza, del governo e delle assemblee parlamentari. Secondo quanto previsto, il disegno proponeva di abolire la presidenza collegiale per sostituirla con un singolo Presidente eletto non più a suffragio popolare ma dal Parlamento, di rafforzare le prerogative del Primo Ministro aggiungendo alle competenze dell esecutivo l agricoltura e la scienza e la tecnologia, nella prospettiva di poter attribuire in futuro al governo centrale anche quella dell istruzione. Riguardo alla struttura del Parlamento, la Camera dei Popoli avrebbe dovuto essere composta non più da 15 ma da 21 membri venendovi aggiunti tre seggi per le altre nazionalità non considerate come popoli costituenti e la Camera dei Rappresentanti sarebbe passata da 42 ad 87 membri diventando il solo organo legiferante, lasciando alla camera alta solo il potere di porre il veto a tutela degli interessi nazionali dei diversi gruppi etnici. Ricevuto il sostegno di diverse forze politiche, il progetto non ha però ottenuto nell aprile dello scorso anno la maggioranza necessaria alla Camera dei Rappresentanti del Parlamento bosniaco per due voti. In Bosnia Erzegovina il problema maggiore nel varare riforme costituzionali consiste nel confrontarsi con un quadro politico frammentato e diviso lungo linee di appartenenza etnica. Ma se due dei tre partiti d ispirazione nazionalista che avevano precedentemente approvato l intesa l Unione Democratica Croata (HDZ) ed il Partito Democratico Serbo (SDS) riconoscono la necessità di introdurre delle modifiche dichiarando comunque allo stesso tempo di non accettare alcuna riduzione delle prerogative delle due entità statali, al contrario il Partito per la Bosnia Erzegovina (SBiH), la formazione moderata guidata dall ex Premier Haris Silajdži, ha rigettato il progetto sostenendo come l unica soluzione per ricostituire un Paese multietnico sia proprio la loro abolizione, un affermazione questa aspramente contestata dalle forze serbe, tanto che anche l Unione dei Socialdemocratici Indipendenti (SNSD) di Milorad Dodik è arrivato a minacciare un possibile referendum sull indipendenza della Republika Srpska qualora questo progetto venisse portato avanti. Più sfumata si presenta invece la posizione espressa dal Partito di Azione Democratica (SDA) che rappresenta l elettorato musulmano. Pur avendo appoggiato il pacchetto di riforme sostenuto dalla comunità internazionale, lo SDA ha come obiettivo quello di superare l attuale divisione in due entità statali e creare una Bosnia Erzegovina unitaria ma decentralizzata ripartita in una serie di cantoni multietnici. Ancora più articolato è l atteggiamento delle forze croate. Strettamente legata alla sua omologa croata pur dichiarandosi autonoma, l Unione Democratica Croata (HDZ) raccoglie la maggioranza dei voti dei croati dell Erzegovina occidentale ed è diviso tra un ala favorevole all autonomia ma all interno della Federazione della Bosnia Erzegovina ed una più radicale sostenitrice invece di una confederazione con Zagabria. Dopo 41
7 Centro storico di Banja Luka la scissione avvenuta all interno dell HDZ e la conseguente nascita della nuova formazione denominata HDZ 1990 il quadro si è ulteriormente complicato. Mentre quest ultima afferma come sia ormai urgente una riforma totale della Costituzione, i vertici dell HDZ ritengono invece sufficiente il pacchetto precedentemente proposto in quanto la modifica dell intero testo costituzionale dovrebbe essere oggetto di un nuovo tavolo negoziale tra le parti, visto che questa potrebbe portare al risultato di avere una Bosnia Erzegovina divisa non più in due ma in quattro entità statali. La struttura delle due entità statali Le due entità statali bosniache, la Federazione della Bosnia Erzegovina e la Republika Srpska, presentano una struttura politica ed un assetto istituzionale estremamente diversi. Ognuna di esse dispone di una propria Costituzione e di organi esecutivi e legislativi autonomi. Alla guida della Republika Srpska vi è posto un Presidente eletto ogni quattro anni con il sistema maggioritario a turno unico, mentre la guida del governo è affidata al Primo Ministro e la funzione legislativa compete ad un Parlamento monocamerale formato dall Assemblea Nazionale (Narodna Skupstina) che si compone di 83 membri eletti con mandato quadriennale attraverso il sistema proporzionale. La struttura dello Stato è centralizzata, non essendo previsti organi di rappresentanza e governo intermedi tra quelli nazionali e le diverse municipalità di cui si compone l entità. Diversa invece è la struttura della Federazione della Bosnia Erzegovina. Le funzioni di Capo dello Stato sono esercitate da un Presidente e da due vice Presidenti appartenenti ognuno alle tre diverse nazionalità costituenti l entità statale che vengono eletti ogni quattro anni con il consenso dei rappresentanti dei gruppi etnici dai quali sono stati designati all interno della Camera dei Popoli e della maggioranza dei membri della Camera dei Rappresentanti, a condizione però che questa includa anche il voto favorevole dei parlamentari musulmani, croati e serbi. L esecutivo è diretto dal Primo Ministro assistito da due vice Premier che devono appartenere alle altre due nazionalità costituenti, mentre il legislativo si compone di un Parlamento bicamerale formato da una Camera dei Popoli di 58 membri designati dalle diverse Assemblee cantonali e da una Camera dei Rappresentanti di 98 membri eletti ogni quattro anni con il sistema elettorale proporzionale. L assetto istituzionale della Federazione della Bosnia Erzegovina in questi ultimi anni si è trasformato in seguito agli emendamenti introdotti nella sua Costituzione a cominciare da quello riguardante la definizione 42
8 La prova di quanto sia difficile per le istituzioni nazionali bosniache prendere decisioni condivise dai tre gruppi etnici del Paese si è avuta in occasione della scelta della bandiera e dello stemma nazionale i quali, secondo la Costituzione approvata a Dayton, dovevano essere votati dal Parlamento e successivamente approvati dalla presidenza collegiale. Proclamata l indipendenza nel 1992, la Bosnia Erzegovina adottò una nuova bandiera sulla quale era raffigurato un fiordaliso, simbolo della dinastia dei Kotromani che nel XIV Secolo costituì un Regno bosniaco indipendente. Una volta esplosa la guerra civile, questa però finì per rappresentare solo i musulmani, avendo sia la Republika Srpska che l Herceg Bosna, l entità statale autoproclamata dai croati nell Erzegovina occidentale, introdotto delle proprie bandiere nazionali. Terminato il conflitto, nel 1997 il La scelta della bandiera nazionale bosniaca Consiglio per l Implementazione della Pace chiese all Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina di procedere autonomamente qualora le autorità bosniache non fossero state in grado di adottare entro il 31 dicembre dello stesso anno una nuova bandiera per il Paese. Non essendo riusciti serbi, croati e musulmani a superare per quella data i contrasti esistenti, l allora Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina Carlos Westendorp istituì una Commissione Indipendente che propose tre versioni per la nuova bandiera della Bosnia Erzegovina, la quale venne ufficialmente adottata il 4 febbraio 1998, pochi giorni prima dell apertura delle Olimpiadi invernali di Nagano. Questa si compone di un triangolo di colore giallo indicante i tre gruppi etnici costituenti il Paese e di una serie di stelle rappresentanti l Europa posti su uno sfondo blu, emblemi riproposti anche sullo stemma di Stato. Disegnata con simboli neutrali proprio per non essere accostata a nessuna nazionalità, la nuova bandiera ha però fin dall inizio suscitato perplessità proprio per la sua astrattezza, tanto che oggi, a quasi dieci anni dall introduzione, buona parte dei bosniaci afferma come questa risulti assolutamente incomprensibile. Va infine ricordato come la Corte Costituzionale bosniaca il 27 gennaio scorso ha dichiarato incostituzionali le bandiere e gli stemmi nazionali adottati dalle due entità statali. di popoli costituenti l entità statale, originariamente riferita solo ai croato musulmani ma oggi comprendente anche i serbi. Questo ha portato di conseguenza ad una sostanziale modifica delle procedure di elezione dei vertici dello Stato, in quanto se prima era previsto che il Presidente ed il vice Presidente venivano designati ed eletti solo dai delegati dei croato musulmani, con la riforma si è stabilito invece il principio per cui tutte e tre le nazionalità costituenti sono rappresentate all interno della presidenza. Un analoga trasformazione ha subito l assetto parlamentare della federazione e soprattutto la composizione della Camera dei Popoli. Se in precedenza la seconda camera del Parlamento si componeva di 30 delegati croati, 30 musulmani e 15 appartenenti alle differenti nazionalità designati dai rispettivi gruppi etnici all interno delle diverse Assemblee cantonali oggi, dopo gli emendamenti approvati, ognuno dei tre popoli indicati come costituenti la federazione elegge alla Camera dei Popoli 17 membri mentre i restanti 7 provengono dalle altre etnie. Contrariamente all entità serba, nella Federazione della Bosnia Erzegovina è previsto che oltre al governo centrale e le amministrazioni cittadine siano presenti anche 10 cantoni dotati ognuno di una propria Costituzione, di Assemblee legislative e di un esecutivo a cui sono attribuite varie prerogative. Secondo quanto stabilito dal dettato costituzionale, mentre al governo centrale competono la politica fiscale ed economica, il coordinamento delle azioni contro il crimine organizzato e le leggi sull attribuzione della cittadinanza alcune funzioni, comprese quelle riguardanti la sanità, l ambiente e gli affari sociali, possono essere esercitate congiuntamente con gli esecutivi cantonali a cui inoltre sono attribuite tutte le prerogative non espressamente concesse dalla Costituzione all esecutivo federale, tra le quali vanno ricordate il controllo della polizia, la gestione dell istruzione, delle attività culturali e delle politiche abitative. A conferma del decentramento esistente nelle strutture statali, è previsto poi che ogni cantone debba delegare ad un amministrazione cittadina le funzioni riguardanti l istruzione, la cultura e le comunicazioni radio televisive se la municipalità esprime una maggioranza etnica diversa rispetto a quella cantonale. Gli eventi bellici hanno profondamente cambiato la composizione nazionale e la geografia etnica della Bosnia Erzegovina, anche se, in questi ultimi anni si è comunque registrato il ritorno di un significativo numero di persone agli originari luoghi di residenza. In conclusione, si può forse affermare che la struttura istituzionale creata a Dayton più che gettare le basi per la creazione di un nuovo Stato multinazionale ha finito per prendere atto degli assetti territoriali e dei cambiamenti etnici provocati dal conflitto, riconoscendo così implicitamente l impossibilità di cancellare gli effetti causati dalla tragica guerra civile degli anni Novanta. 43
INDICE. Pag. Prefazione... ABBREVIAZIONI... 1
Pag. Prefazione... XIII ABBREVIAZIONI... 1 INTRODUZIONE 1. Diversità e transizione: ambito e obiettivi della ricerca... 7 2. Alcune premesse metodologiche e terminologiche... 9 3. Svolgimento della ricerca...
DettagliLo Stato è: Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano.
LO STATO Lo Stato è: Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano. Dalla definizione di Stato si deduce che tre sono gli elementi fondamentali che lo costituiscono. 1. POPOLO
Dettagli2 GIUGNO 1946 REFERENDUM POPOLARE SUFFRAGIO UNIVERSALE FORMA REPUBBLICANA COSTITUZIONE REPUBBLICA ITALIANA 1 GENNAIO 1948 ASSEMBLEA COSTITUENTE
1 2 GIUGNO 1946 REFERENDUM POPOLARE SUFFRAGIO UNIVERSALE FORMA REPUBBLICANA COSTITUZIONE REPUBBLICA ITALIANA 1 GENNAIO 1948 ASSEMBLEA COSTITUENTE 2 POPOLO COSTITUZIONE POPOLO REPUBBLICA DEMOCRAZIA 3 ART.
DettagliScuola per una cittadinanza responsabile Conoscere per decidere
Scuola per una cittadinanza responsabile Conoscere per decidere PROLUSIONE AL CORSO 2019 LUCIANO VIOLANTE Roma, 28 febbraio 2019 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca GIORGIO AMENDOLA
DettagliDISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 24 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa del senatore PETERLINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 APRILE 2008 Modifica agli articoli 55 e 57 e abrogazione
DettagliDISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 24 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa del senatore PETERLINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 APRILE 2008 Modifica agli articoli 55 e 57 e abrogazione
DettagliLa forma di governo nella Costituzione tunisina del Prof. Marco Olivetti Università LUMSA Roma Siena, 7 novembre 2014
La forma di governo nella Costituzione tunisina del 2014 Prof. Marco Olivetti Università LUMSA Roma Siena, 7 novembre 2014 Le scelte di fondo La forma di governo tra diritto (razionalizzazione del potere)
DettagliDIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il quadro istituzionale (2)
Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Il quadro istituzionale (2) Organo di individui. LA COMMISSIONE Art. 17 TUE: Fino al 31 ottobre la Commissione è composta da un cittadino di ciascuno
DettagliSelezioni Interne - Progressioni Verticali Integrazione Banca dati Quiz Profilo: Istruttore Amministrativo
GLI STATUTI DELLE REGIONI ORDINARIE SONO APPROVATI: a. Con legge statale b. Con legge regionale, secondo il procedimento ordinario c. Con legge regionale, secondo un procedimento aggravato NELLE REGIONI
DettagliORGANI DI GARANZIA E CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
L.R. 17 gennaio 2005, n. 1( 1 ) - Istituzione del Consiglio delle autonomie locali e della Conferenza permanente Regione-enti locali. Art. 1 Oggetto 1. In attuazione del principio di Cooperazione degli
DettagliITALICUM E REFERENDUM NEL COMBINATO DISPOSTO C E IL MARCHIO DEL PATTO DEL NAZZARENO
ITALICUM E REFERENDUM NEL COMBINATO DISPOSTO C E IL MARCHIO DEL PATTO DEL NAZZARENO C è uno stretto intreccio,si chiama combinato disposto, tra la legge elettorale vigente (Italicum) e la riforma costituzionale
DettagliL Unione europea PROVA STRUTTURATA. di Davide Melzi
PROVA STRUTTURATA Diritto ed economia Classe seconda di Davide Melzi L Unione L Italia e l Unione 1 Rispondi alle seguenti domande scegliendo l alternativa giusta 1. Che cosa dice la Costituzione italiana
DettagliIndice. Il Parlamento. Prefazione di Gianfranco Fini. 3 La composizione del Parlamento
Indice ix Prefazione di Gianfranco Fini Il Parlamento 2 La composizione del Parlamento 3 La composizione del Parlamento 4 L elettorato attivo e passivo 5 L elettorato attivo e passivo. Chi elegge e chi
DettagliI sistemi elettorali e l esercizio del diritto di voto
Nome e cognome.. Classe Data I sistemi elettorali e l esercizio del diritto di voto Esercitazione di diritto per la classe seconda di Maria Teresa Ingicco SCELTA MULTIPLA Scegli la risposta corretta tra
DettagliSTORIA COSTITUZIONALE STATUTO ALBERTINO, STATO FASCISTA, COSTITUZIONE REPUBBLICANA
STORIA COSTITUZIONALE STATUTO ALBERTINO, STATO FASCISTA, COSTITUZIONE REPUBBLICANA STATUTO ALBERTINO Proclamazione del Regno d Italia nel 1861 Continuazione del Regno di Piemonte e Sardegna. Primo re Vittorio
DettagliLo Stato e i suoi organi
CRISTINA SCARDANZAN Lo Stato e i suoi organi Democrazia e sovranità Il diritto di voto Il Parlamento L iter legislativo Il Governo L attività normativa del Governo Le Regioni e le leggi regionali Il Presidente
DettagliIl sistema costituzionale italiano. Prof. Cecilia Bellè
Il sistema costituzionale italiano Prof. Cecilia Bellè FORMA DI STATO (come modalità di esercizio del potere nei confronti dei cittadini) L Italia è una democrazia. (art. 1 Cost.) il potere appartiene
DettagliPROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE
PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE Progetto di riforma costituzionale Renzi-Boschi. Si tratta di una riforma non di una semplice revisione. La revisione costituzionale tocca disposizioni specifiche. La
DettagliAPPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI NELLA SEDUTA DEL 10 MARZO 2015
APPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI NELLA SEDUTA DEL 10 MARZO 2015 DEL DISEGNO DI LEGGE PARITARIO REVISIONE DEL TRA STATO E REGIONI ELIMINAZIONE DELLE PROVINCE DALLA COSTITUZIONE E SOPPRESSIONE DEL CNEL
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Via Tiburtina, 99-0015 Roma Tel 095020221 - Fax 0 9502903 TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 201/2017 MATERIA: DIRITTO CLASSE V A DOCENTE: Prof.ssa Valentina Vizzaccaro INDIRIZZO* SISTEMI INFORMATIVI
DettagliLA RIFORMA COSTITUZIONALE
LA RIFORMA COSTITUZIONALE REFERENDUM COSTITUZIONALE del 4 dicembre 2016 VERSIONE DIMOSTRATIVA LA RIFORMA COSTITUZIONALE Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 Cat. I - N. 014200 - Grafiche E. GASPARI
DettagliLE ISTITUZIONI EUROPEE ED IL QUADRO ISTITUZIONALE RIVISTO DOPO I VARI TRATTATI
Trento, 11 marzo 2010 LE ISTITUZIONI EUROPEE ED IL QUADRO ISTITUZIONALE RIVISTO DOPO I VARI TRATTATI ARGOMENTI: 1. IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA 2. IL TRATTATO DI LISBONA 3. IL QUADRO ISTITUZIONALE
DettagliGli organi dello Stato
Gli organi dello Stato Il Parlamento italiano Le immunità parlamentari L organizzazione delle Camere L iter legislativo Il ruolo del Presidente della Repubblica La responsabilità del Presidente della Repubblica
DettagliFORMA DI STATO FORME DI GOVERNO
FORMA DI STATO FORME DI GOVERNO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 CLASSE V B Lezioni di Diritto Pubblico Costituzionale Prof.ssa Massaro Prof.ssa Faiola 1 Forma di Stato Con questa espressione si intende indicare
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2222 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COSSIGA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 22 APRILE 2003 Disposizioni sulla missione umanitaria nazionale in Iraq
DettagliLE SECONDE CAMERE NEI PRINCIPALI ORDINAMENTI AUTONOMISTICI. Dossier a cura di Eleonora Pinna
LE SECONDE CAMERE NEI PRINCIPALI ORDINAMENTI AUTONOMISTICI Introduzione Nello schema che segue verranno sinteticamente illustrati alcuni modelli di Seconde Camere all interno dei principali ordinamenti
DettagliAppunti sulla storia e le istituzioni dell Unione Europea
Appunti sulla storia e le istituzioni dell Unione Europea * DAL 1957, ANNO DELLA SUA CREAZIONE, L UNIONE EUROPEA È PASSATA DA 6 A 28 STATI MEMBRI, CHE HANNO UNITO LE LORO FORZE PER COSTRUIRE INSIEME UN
Dettagli7 lezione IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
UN ALTRO DEGLI ORGANI PREVISTI DALLA COSTITUZIONE è IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA È ELETTO DAL PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE, E DA 58 DELEGATI DELLE REGIONI (TRE PER OGNUNA,
DettagliLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE IN SINTESI
LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE IN SINTESI 1 ARGOMENTI DELLA SINTESI La Costituzione italiana Il principio di separazione dei poteri Le fasi del procedimento legislativo Composizione del Parlamento Durata
DettagliDISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
Senato della Repubblica LEGISLATURA N. 2 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa popolare, a norma dell articolo 71, secondo comma, della Costituzione e degli articoli 48 e 49 della legge 25 maggio
DettagliItalia. Qual è la forma dello Stato? Quali sono i poteri dello Stato?
Italia L Italia è uno Stato che si trova nel centro del Mar Mediterraneo, nel sud dell Europa. La superficie dell Italia è 301.340 Km², (cioè circa 6 volte la Repubblica Dominicana, 10 volte l Albania,
DettagliLa sovranità appartiene al popolo. art. 1 Costituzione
La sovranità appartiene al popolo art. 1 Costituzione Il popolo esercita il suo potere attraverso il voto Il diritto/dovere di voto si può esercitare dal compimento del 18 anno di età, cioè da quando si
Dettagli@cipensoevotono. cipensoevotono.wordpress.com
@cipensoevotono La legge di REVISIONE costituzionale consta di 41 articoli. Vorrebbe modificare 47 articoli della Costituzione, che consta di 134 articoli: cioè, il 34,5%. Il precedente tentativo (abortito)
DettagliScritto da Roberto Brocchini Mercoledì 06 Maggio :57 - Ultimo aggiornamento Lunedì 24 Aprile :50
SISTEMA ELETTORALE REGNO UNITO Dati geopolitici Forma di governo Monarchia parlamentare Superficie 243.073 Km² Popolazione 63.182.000 ab. (censimento 2011) 65.572.000 ab. (stime 2016) Densità 270 ab/km²
DettagliLA COSTITUZIONE VIGENTE. In vigore dal 1 gennaio 1948
LA COSTITUZIONE VIGENTE In vigore dal 1 gennaio 1948 ITALIA: GOVERNO PARLAMENTARE Il governo è legato al parlamento da un rapporto di fiducia. I cittadini eleggono il parlamento. Presenza di molti partiti:
Dettagli[RIFORMA COSTITUZIONALE E REFERENDUM 2016]
2016 [RIFORMA COSTITUZIONALE E REFERENDUM 2016] [Il referendum costituzionale previsto per il prossimo autunno sancirà in via definitiva l entrata in vigore della riforma costituzionale prevista dal Disegno
DettagliLA RIFORMA DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE
LA RIFORMA DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE APPROVATA DEFINITIVAMENTE IL 12 APRILE 2016 WWW.RIFORMECOSTITUZIONALI.GOV.IT ELEMENTI ESSENZIALI DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO
DettagliParte I LE POLITICHE DI SICUREZZA INTERNAZIONALE: DA REGIA PREROGATIVA A PECULIARE ATTRIBUZIONE
INDICE INTRODUZIONE 1. La fine della Guerra Fredda e la partecipazione alle missioni militari di pace... 1 2. Le politiche di sicurezza internazionale e il coinvolgimento del Capo dello Stato nella loro
DettagliRIFORMA COSTITUZIONALE. Superamento del bicameralismo e revisione del Titolo V
2016 RIFORMA COSTITUZIONALE Superamento del bicameralismo e revisione del Titolo V COSTITUZIONE ITALIANA La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge suprema d'italia. È stata approvata dall Assemblea
DettagliArt. 70 Art. 70 La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.
SEZIONE II La formazione delle leggi SEZIONE II La formazione delle leggi Art. 70 Art. 70 La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere. La Camera dei deputati esamina i disegni
DettagliSi consiglia la lettura del testo della Costituzione del Il testo è reperibile on line:
La forma di governo francese: la Quinta repubblica 27 aprile 2015 F. Lanchester, Gli strumenti della democrazia, Giuffré, Milano, 2004, pp. 409-420. 2012, pp. 360-364 Lettura di approfondimento: La Costituzione
DettagliParte I. Lo Stato moderno. COMP_CompendioDirittoCostituzionale_2014_1.indb :52:55
Parte I Lo Stato moderno COMP_CompendioDirittoCostituzionale_2014_1.indb 19 19-05-2014 15:52:55 COMP_CompendioDirittoCostituzionale_2014_1.indb 20 19-05-2014 15:52:55 1 Forme di Stato e forme di governo
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO, IN PRIMA DELIBERAZIONE, DAL SENATO DELLA REPUBBLICA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1359 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO, IN PRIMA DELIBERAZIONE, DAL SENATO DELLA REPUBBLICA l 11 luglio 2013 (v. stampato Senato n.
DettagliDOCUMENTO. OSSERVAZIONI SUL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE DEL GOVERNO SOPPRESSIONE DI ENTI INTERMEDI ovvero ABOLIZIONE DELLE PROVINCE
DOCUMENTO OSSERVAZIONI SUL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE DEL GOVERNO SOPPRESSIONE DI ENTI INTERMEDI ovvero ABOLIZIONE DELLE PROVINCE Ordine del Giorno dell Assemblea dei Presidenti di Provincia, dei
DettagliDISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 813 B DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri (LETTA) dal Ministro per le riforme costituzionali (QUAGLIARIELLO)
Dettaglidivisione politica REGNO D'ITALIA REPUBBLICA ITALIANA
LO STATO ITALIANO 568 1861 1946 2016 divisione politica REGNO D'ITALIA REPUBBLICA ITALIANA ALCUNE DATE DA RICORDARE 568: l'arrivo dei Longobardi in Italia dà avvio alla divisione politica della Penisola.
DettagliSCHEMA TEMATICO DI DISCUSSIONE SULLA RIFORMA DEL BICAMERALISMO
SCHEMA TEMATICO DI DISCUSSIONE SULLA RIFORMA DEL BICAMERALISMO 1) Il bicameralismo rappresenta un modello di organizzazione dell istituzione parlamentare molto diffuso nell esperienza costituzionale moderna
DettagliAgenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA. Profilo del Paese
Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Invitalia, l Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa, agisce su mandato del Governo
DettagliSCHEDE DI SINTESI DELLA LEGGE N. 165 DEL 2017
SCHEDE DI SINTESI DELLA LEGGE N. 165 DEL 2017 (Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali
DettagliINDICE CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO
Premessa......................................... V CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO 1. Le origini dello Stato italiano: le vicende territoriali............. 1 2. Il sistema
DettagliLE RIVOLUZIONI DI FINE SETTECENTO. Dal diritto di Stato allo stato di diritto
LE RIVOLUZIONI DI FINE SETTECENTO Dal diritto di Stato allo stato di diritto LA RIVOLUZIONE AMERICANA LA RIVOLUZIONE AMERICANA E LA DICHIARAZIONE D INDIPENDENZA 1775-1783 Prologo della dichiarazione d
DettagliPARTE PRIMA IL DIRITTO: NOZIONE E PRINCIPI GENERALI
INDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA IL DIRITTO: NOZIONE E PRINCIPI GENERALI Capitolo 1.1. IL DIRITTO 1.1.1. Diritto e società... 3 1.1.2. La norma giuridica... 4 1.1.3. L ordinamento giuridico... 6 1.1.4. Diritto
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 6/UGIS
Senato della Repubblica UN GIORNO IN SENATO 2017-2018 N. 6/UGIS DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del Liceo A. Meucci di Ronciglione (VT) COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 30 MAGGIO 2018 Modifica all art. 67 della
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Decreto del presidente della Repubblica 28 aprile 1993, n. 132 Regolamento di attuazione della legge 25 marzo 1993, n. 81, in materia di elezioni comunali e provinciali Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
DettagliIL QUADRO ISTITUZIONALE. IL CONSIGLIO E IL CONSIGLIO EUROPEO
IL QUADRO ISTITUZIONALE. IL CONSIGLIO E IL CONSIGLIO EUROPEO Corso di laurea in: - Giurisprudenza - Diritto per l impresa nazionale ed internazionale DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Nel corso del tempo il
DettagliLa parola sovranità va intesa come titolarità riconosciuta e legale del potere di effettuare scelte e di imporle alla comunità di riferimento.
FORME DI STATO 1/ a DEFINIZIONE - Per forma di STATO si intende l insieme di norme che regolano i rapporti tra i tre elementi costitutivi dello stato, in particolare tra: a) sovranità e territorio b) sovranità
DettagliIL DDL DI RIFORMA DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE
IL DDL DI RIFORMA DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO SOLO LA CAMERA DEI DEPUTATI CONFERISCE E REVOCA LA FIDUCIA AL GOVERNO LA CAMERA È PROTAGONISTA DEL PROCEDIMENTO
DettagliDisegno di legge costituzionale sulla riforma dell ordinamento giudiziario
Disegno di legge costituzionale sulla riforma dell ordinamento giudiziario Approvato dal Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2011 Testo a fronte a cura di Astrid Testo della Costituzione vigente Art. 87.
DettagliRiforma Costituzionale Un Sì per il cambiamento
Riforma Costituzionale Un Sì per il cambiamento Come comunicare la Riforma. Alcune risposte alle domande più frequenti. Rielaborazione testi a cura di Elisa Filippi Perchè questa Riforma? Nessun paese
DettagliDocumento UPI. Incontro sulle riforme costituzionali con il Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione, Sen.
Documento UPI Incontro sulle riforme costituzionali con il Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione, Sen. Roberto Calderoli Roma, 8 settembre 2004 Una delegazione dell Unione delle Province
DettagliCHE STORIA! Cittadinanza e Costituzione. Ambiente educativo Digitale CONTENUTI INTEGRATIVI
CHE STORIA! Cittadinanza e Costituzione Ambiente educativo Digitale LIBRO MISTO E-BOOK CONTENUTI INTEGRATIVI CHE STORIA! Cittadinanza e Costituzione LA COSTITUZIONE ITALIANA p. 2 caratteri breve storia
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 4856 PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dell ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA Modifica all articolo 3 dello Statuto della Regione
DettagliSOLO UNA CAMERA FA LE LEGGI E DA LA FIDUCIA AL GOVERNO. SEMPLIFICAZIONE SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PERFETTO
SOLO UNA CAMERA FA LE LEGGI E DA LA FIDUCIA AL GOVERNO. SEMPLIFICAZIONE SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PERFETTO Non sarà più come fino ad ora: la Camera fa una legge che va al Senato, viene modificata e
DettagliLibertà di movimento. Schengen : Aboliti i controlli doganali e di polizia alle frontiere tra quasi tutti i paesi dell Unione europea
Libertà di movimento Schengen : Aboliti i controlli doganali e di polizia alle frontiere tra quasi tutti i paesi dell Unione europea Rafforzati i controlli alle frontiere esterne dell UE Intensificata
DettagliINDICE CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO
Premessa... V CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO 1. Le origini dello Stato italiano: le vicende territoriali... 1 2. Il sistema costituzionale del Regno d Italia... 3 3. Il
DettagliLa Riforma Costituzionale
La Riforma Costituzionale Anna Maria Poggi V1.0 Mag 2016 Le innovazioni La riforma riguarda la Seconda Parte della Costituzione e precisamente: 1. Il Parlamento e la sua struttura bicamerale 2. Il procedimento
DettagliIL SENATO. Riforma costituzionale: cosa succede se vince il Sì o il No
Riforma costituzionale: cosa succede se vince il Sì o il No Il 4 dicembre gli Italiani sono chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale confermativo. Il referendum non prevede quorum. Oltre
DettagliIl diritto dell Unione europea. Le istituzioni politiche e giudiziarie
Il diritto dell Unione europea Le istituzioni politiche e giudiziarie Le istituzioni dell Unione europea Art. 13(1) TUE Le istituzioni dell'unione sono: il Parlamento europeo, il Consiglio europeo, il
DettagliMessa in Stato di Accusa per Mattarella. Attentato alla Costituzione
Messa in Stato di Accusa per Mattarella. Attentato alla Costituzione Va chiesta la messa in stato di accusa per Mattarella. Ha stravolto la forma di Governo da Repubblica Parlamentare a Repubblica Presidenziale.
DettagliLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE
LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE Come cambierà l ordinamento? Sei macro aree di intervento A CURA DI GIUSEPPE ARCONZO (Università degli Studi di Milano) Come cambierà l ordinamento? Sei macro aree di intervento
DettagliDocumento scaricato da
Regione Basilicata Legge Regionale n. 28 del 24-11-2008 Modifiche ed integrazioni alla L.R. 2 febbraio 2001, n. 6 - Disciplina delle attività di gestione dei rifiuti ed approvazione del relativo piano
DettagliMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali
LA COMPOSIZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DOPO IL TRATTATO DI LISBONA A differenza dei trattati precedenti, il nuovo Trattato dell Unione Europea (TUE) non fissa la distribuzione dei seggi tra gli Stati Membri
DettagliDOTT.SSA LUANA FIERRO
DOTT.SSA LUANA FIERRO Sistema degli Stati Gli USA sono uno Stato federale in cui sono presenti 51 sistemi giuridici: 50 Stati federali ed il Distretto della Columbia Sin dall emanazione della Costituzione,
DettagliUn popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano.
Un popolo situato su un territorio organizzato da un potere politico sovrano. Dalla definizione di Stato si deduce che tre sono gli elementi fondamentali che lo costituiscono. POPOLO STATO TERRITORIO SOVRANITA
DettagliDDL Gelmini sull Università (approvato in Consiglio dei Ministri, 28 Ottobre 2009)
DDL Gelmini sull Università (approvato in Consiglio dei Ministri, 28 Ottobre 2009) Analisi dei contenuti relativi alla governance di ateneo (Titolo I del DDL) Lorenzo Marrucci Schema della presentazione
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 2011 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori FOLLONI, DENTAMARO, CALLEGARO, CAMO, CIMMINO, COSTA, FIRRARELLO,
DettagliLa riforma costituzionale del 2016
La riforma costituzionale del 2016 Origgio (VA), 28/10/2016 Paolo Balduzzi Università Cattolica di Milano 1 La Costituzione italiana Principi fondamentali (artt. 1 12) Parte prima: Diritti e doveri dei
DettagliIstituzioni di diritto pubblico
Istituzioni di diritto pubblico Lezione XVI Regioni ed autonomie locali Regioni ed autonomie locali Art. 5 Cost. «La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei
DettagliSistema istituzionale e politico francese. Dott.ssa Luana Fierro
Sistema istituzionale e politico francese Dott.ssa Luana Fierro Repubblica francese- uno Stato unitario, con una tradizione di accentramento amministrativo e politico che muove dalla concezione dello Stato
DettagliINDICE ORDINAMENTO ITALIANO INTRODUZIONE
TOMO I ASPETTI STORICI, PROFILI COMPARATISTICI, ORDINAMENTO ITALIANO INTRODUZIONE 1. Auctoritas e potestas del Capo dello Stato... XVII 2. Il potere neutro del Capo dello Stato... XXV 3. La diffidenza
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 1343
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1343 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore TURANO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 21 FEBBRAIO 2014 Modifiche alla disciplina per l elezione del Senato della
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA BOZZA N. 1653 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori MARINO, MUZIO e PAGLIARULO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 30 LUGLIO 2002 Modifica al Titolo
DettagliCome funziona il Rosatellum bis, la nuova legge elettorale
Come funziona il Rosatellum bis, la nuova legge elettorale Il Rosatellum bis o più semplicemente Rosatellum è la legge elettorale che verrà utilizzata alle prossime elezioni politiche, in programma domenica
DettagliArt. 83 Art. 83 Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.
per farvi fronte. per farvi fronte. Art. 82 Art. 82 Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. A tale scopo nomina fra i propri componenti una commissione formata in modo
DettagliSEZIONE I La Corte costituzionale Art. 134 Art. 134 (non modificato)
COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE DALLE MODIFICHE DI CUI AL TESTO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO IN SECONDA VOTAZIONE DALLA CAMERA DEI DEPUTATI E DAL SENATO Repubblica, su iniziative
DettagliDichiarazione Schuman
Unione Europea Dichiarazione Schuman 9 maggio 1950: «L Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa risorgerà da realizzazioni concrete creando anzitutto una solidarietà
DettagliArt. 83 Art. 83 Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.
Titolo II IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Titolo II IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Art. 83 Art. 83 eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. eletto dall Assemblea della Repubblica, presieduta
DettagliIndice storico - sistematico SEZIONE I COSTITUZIONE. Leggi costituzionali di particolare rilievo:
SEZIONE I COSTITUZIONE 1. COSTITUZIONE della Repubblica italiana. (Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 1947, n. 298, ed. str.). come modificata e integrata dalle leggi costituzionali: Edizione 2008 18 MARZO
DettagliGuida alle elezioni amministrative ed europee
come si vota 2009.qxd 16/04/2009 13.25 Pagina 1 IL 6 E 7 GIUGNO 2009 SI VOTA Guida alle elezioni amministrative ed europee come si vota 2009.qxd 16/04/2009 13.25 Pagina 2 Elezioni amministrative 6 e 7
DettagliIl tuo Parlamento scozzese
Il tuo Parlamento scozzese Che cos'è il Parlamento scozzese? Il Parlamento scozzese è stato istituito nel 1999 per dibattere su questioni ed emanare leggi riguardanti la Scozia. Esso è composto da 129
DettagliOrgano complesso. E un organo formato da più organi. Compongono il Governo: Il Presidente del Consiglio. singoli Ministri. Il Consiglio dei Ministri
Organo complesso E un organo formato da più organi. Compongono il Governo: Il Presidente del Consiglio singoli Ministri Il Consiglio dei Ministri Sede del Governo: Palazzo Chigi Presidente del Consiglio
DettagliLa riforma più inutile e dannosa della storia della repubblica Enrico Cappelletti
La riforma più inutile e dannosa della storia della repubblica Enrico Cappelletti NOI CHE COSA ABBIAMO PROPOSTO? dimezzamento del numero dei parlamentari dimezzamento delle indennità e dei stipendi esclusione
DettagliOSSERVAZIONI AL DDL ISTITUTIVO DELLA CONFERENZA DELLA REPUBBLICA
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 11/./CU1/C1 OSSERVAZIONI AL DDL ISTITUTIVO DELLA CONFERENZA DELLA REPUBBLICA COMMA 1 In relazione al comma 1, le Regioni e gli Enti locali intendono evidenziare
DettagliLA RIFORMA COSTITUZIONALE
SENATO DELLA REPUBBLICA Gruppo Partito Democratico LA RIFORMA COSTITUZIONALE COSA CAMBIA PER I CITTADINI, IL PARLAMENTO E LE ALTRE ISTITUZIONI NAZIONALI E TERRITORIALI La fine del bicameralismo perfetto
DettagliDISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
Senato della Repubblica LEGISLATURA N. 29 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori DURNWALDER, STEGER e UNTERBERGER COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 23 MARZO 2018 Modifiche agli statuti delle
DettagliIL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA
Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2012 1 Capitolo V. Il federalismo all insu IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la
DettagliCapitolo Primo Lo Statuto albertino, legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della monarchia
Capitolo Primo Lo Statuto albertino, legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della monarchia 1. Lo Statuto come Costituzione ottriata e la discussione sui «modelli» 1 2. La forma di Stato, la forma
DettagliFORME DI RAPPRESENTANZA FORME DI GOVERNO
FORME DI RAPPRESENTANZA FORME DI GOVERNO Concezioni della rappresentanza Concezione giuridica: il rappresentante come delegato che agisce in virtù di un mandato, da cui è vincolato. Interesse trasmesso
DettagliCORSO PER ATTIVISTI DEL M5S E CITTADINI
CORSO PER ATTIVISTI DEL M5S E CITTADINI 1 LEZIONE: - GLI ENTI LOCALI; - IL COMUNE, I SUOI COMPITI ED I SUOI ORGANI. 1 ottobre 2011 Palaplip di Mestre 1 GLI ENTI LOCALI NELLA Articolo 5: COSTITUZIONE La
Dettagli