PRESENTAZIONE ALLE PARTI SOCIALI DEL PIANO REGIONALE AGRICOLTURA Dr.ssa Antonella Zangirolami
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1 PRESENTAZIONE ALLE PARTI SOCIALI DEL PIANO REGIONALE AGRICOLTURA Dr.ssa Antonella Zangirolami
2 LA SALUTE SUL LAVORO IN AGRICOLTURA GLI INFORTUNI LE MALATTIE PROFESSIONALI LE ATTIVITA DI PREVENZIONE
3 Infortuni avvenuti negli anni ITALIA Ramo / Settore di attività economica Infortuni in complesso Casi mortali Var % Var % AGRICOLTURA , ,2 INDUSTRIA di cui: , ,3 Costruzioni , ,5 Metalmeccanica , ,8 SERVIZI * di cui: , ,4 Trasporti , ,2 Commercio , ,6 Personale domestico ,7 2 2 TOTALE , ,2
4 INFORTUNI GRAVI ITALIA Settore Macroeconomico * TOTALI gravi % di riga TOTALI gravi % di riga TOTALI gravi % di riga Agricoltura ,2% ,7% ,7% Industria e Servizi ,7% ,0% ,1% Stato ,9% ,5% ,8% TOTALE ,8% ,1% ,0%
5 INFORTUNI DENUNCIATI IN AGRICOLTURA Infortuni totali di cui Mortali Province % % BELLUNO ,1 0 1 PADOVA ,8 1 1 ROVIGO ,9 1 0 TREVISO ,8 2 3 VENEZIA ,3 1 VERONA ,1 2 4 VICENZA ,1 2 2 VENETO , ITALIA ,
6 INFORTUNI Trend in calo degli infortuni ma nel Veneto indici infortunistici più alti della media nazionale. Vi sono settori, con maggior prevalenza: edilizia, agricoltura, trasporti, In agricoltura le cause degli infortuni gravi e mortali sono ricorrenti. L indice di frequenza è più elevato che nell industria e artigianato. Gli immigrati hanno un incidenza infortunistica maggiore dei lavoratori italiani. Le sfide dell Unione Europea per il 2012 Riduzione degli infortuni del 25 %
7 INFORTUNI AGRICOLTURA NEL VENETO Verona si mantiene al primo posto per numero di infortuni seguita da Treviso, Vicenza, Padova. Il trattore è la causa del 35% mortali e del 10% di tutti i casi Le macchine ed attrezzature sono responsabili del 20 % degli infortuni. il coltivatore diretto ha un rischio di infortunio mortale 3 volte più alto tra gli addetti in agricoltura, oltretutto... Il fenomeno sia sottostimato in quanto le statistiche INAIL rilevano solo gli infortuni dei lavoratori autonomi con attività agricola prevalente Legge 243/93
8 PROGETTO NAZIONALE SBAGLIANDO SI IMPARA IN ITALIA DALLE INDAGINI SPISAL INFORTUNI GRAVI E MORTALI IN AGRICOLTURA 284 INFORTUNI
9 PROGETTO NAZIONALE SBAGLIANDO SI IMPARA IN ITALIA DALLE INDAGINI SPISAL INFORTUNI GRAVI E MORTALI IN AGRICOLTURA
10 INFORTUNI CON TRATTORE MODALITA DI ACCADIMENTO RIBALTAMENTI TRASVERSALI LONGITUDINALI per sovraccarico del trattore per sforzo eccessivo del traino per manovre brusche per eccessiva pendenza del terreno
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12 MALATTIE PROFESSIONALI L analisi dei dati Inail, evidenzia che le malattie professionali in Agricoltura, rappresentano, in termini numerici, un problema di salute apparentemente meno rilevante rispetto agli infortuni; la cadenza èdi circa 500 malattie denunciate all anno, meno di 30 casi nel Veneto negli ultimi 5 anni Ipoacusie, asma, alveoliti allergiche, malattie osteoarticolari le patologie più frequenti 520 casi di intossicazioni accidentali di cui 218 lavorative, 153 domestiche, 40 da inquinamento ambientale Una sottostima del fenomeno perché manca la sorveglianza sanitaria.
13 Malattie professionali denunciate anni settore agricoltura Industria e Servizi Dipendenti dello Stato totale Var. % su ,6 +0,7 +8,2 +11,7
14 Malattie professionali denunciate anni agricoltura TIPO DI MALATTIA Malattie tabellate di cui: ipoacusia e sordità 24 Asma bronchiale 27 malattie osteo articolari 25 Alveoliti allergiche Malattie non tabellate di cui Affezioni dei dischi interventebrali Tendiniti Ipoacusia+ Artrosi Sindrome del tunnel carpale Altre neuropatie periferiche Malattie dell apparato respiratorio Tumori Dermatite da contatto Artropatie associate ad altre affezioni Disturbi psichici lavoro correlati Indeterminate Totale Agricoltura
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16 L AGRICOLTURA NEL VENETO NEL VENETO, SECONDO I DATI ISTAT 2008, SONO PRESENTI AZIENDE, DI CUI , CON UN UNICA ULA Il numero di addetti: familiari, dipendenti e avventizi, è pari a I primi rappresentano oltre il 90%, i dipendenti meno del 2%, mentre gli avventizi circa il 6%. Rilevante è la meccanizzazione che riguarda oltre il 90% delle aziende Il Veneto è la regione tra le più interessate dal consumo di fitofarmaci a livello nazionale a seguire dell Emilia Romagna e la Sicilia A VERONA AZIENDE CON ADDETTI
17 IL TESTO UNICO Riordino e coordinamento di tutte le normative esistenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro Potenziamento della prevenzione Estensione del campo di applicazione Contrasto del lavoro nero irregolare Ampliamento della formazione Inasprimento del sistema sanzionatorio Altre misure di deterrenza
18 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Nomina del RSPP Valutazione dei rischi Formazione informazione dei lavoratori Sorveglianza sanitaria Dispositivi personali di protezione Strutture, macchine, impianti ed attrezzature con i requisiti di sicurezza in conformità alla normativa
19 VALUTAZIONE DEI RISCHI NOMINA DEL RSPP - COMPUTO DEI LAVORATORI Lavoratori fissi I lavoratori somministrati sulla base del n ore effettuate in un semestre I collaboratori CO.CO. se svolgono l attività in forma esclusiva Il numero di operai impiegati a tempo determinato, anche stagionali, nel settore agricolo si computa per frazioni di unità-lavorative-anno ULA, come da normativa comunitaria.
20 CAMPO DI APPLICAZIONE 1. I LAVORATORI SUBORDINATI FISSI ED EQUIPARATI 2. I LAVORATORI NELL AMBITO DELLA SOMMINISTRAZIONE LAVORO 3. LAVORATORI STAGIONALI (Se non più di 50 gg. lavorative, e per un n complessivo di lavoratori compatibile con le colture aziendali, nel settore agricolo saranno emanati decreti per semplificare gli adempimenti per la sorveglianza sanitaria e per la informazione e formazione) 4. LAVORATORI OCCASIONALI DI TIPO ACCESSORIO ART. 70 E SEG. DEL D. LGS. 276/2003 PRESTAZIONI CHE ESULANO DAL MERCATO DEL LAVORO.prestazioni svolte da parenti e affini fino al 3 in modo occasionale, a titolo di aiuto, mutuo aiuto senza corresponsione di compensi.. 5. LAVORATORI A PROGETTO
21 COLTIVATORI DIRETTI, COLLABORATORI FAMILIARI E LAVORATORI AUTONOMI (CONTOTERZISTI) 2. COMPONENTI DELL IMPRESA FAMILIARE ART. 230 BIS DEL C.C., 3. I COLTIVATORI DIRETTI DEL FONDO 4. SOCI DELLE SOCIETA SEMPLICI NEL SETTORE AGRICOLO Devono: Munirsi di dispositivi personali di protezione Munirsi di tessera di riconoscimento nei lavori in appalto Utilizzare le attrezzature conformi alla normativa Hanno facoltà di: Beneficiare della sorveglianza sanitaria Partecipare a corsi di formazione
22 COLLABORATORI FAMILIARI ED AFFINI 2 NONNI ZII 3 1 PADRE CUGINI 4 TITOLARE FRAT/SOR 2 1 FIGLIO 2 NIPOTE IMPRESA FAMILIARE IMPRESA FAMILIARE
23 COLLABORATORI FAMILIARI E AFFINI AFFINI 2 COGNATO FIGLIO 3 CONIUGE SUOCERI 1 TITOLARE IMPRESA FAMILIARE IMPRESA FAMILIARE
24 LUOGHI DI LAVORO Si intendono luoghi di lavoro: i luoghi destinati ad ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell azienda o dell unità produttiva accessibile al lavoratore nell ambito del proprio lavoro, non si applicano:... ai campi, ai boschi e agli altri terreni facenti parte di un azienda agricola e forestale. NO: CONFORMITA AI REQUISITI STRUTTURALI SI: Valutazione dei rischi e Misure di prevenzione
25 INFORMAZIONE E FORMAZIONE Formazione specifica a tutti i lavoratori anche stagionali ed occasionali Formazione chiara e comprensibile anche per gli stranieri. Il libretto formativo del cittadino Formazione per gli addetti al pronto soccorso e all emergenza.
26 APPALTO E SICUREZZA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI Il datore di lavoro in caso di affidamento di lavori a imprese o a lavoratori autonomi ha responsabilità ed obblighi sanzionabili: 1. Verifica l idoneità tecnico-professionale 2. Fornisce informazioni sui rischi esistenti e le misure di prevenzione 3. Promuove la cooperazione ed il coordinamento, elabora il DUVRI con le misure adottate per eliminare i rischi da lavori interferenti Le imprese, i lavoratori ed i lavoratori autonomi devono avere il tesserino di riconoscimento
27 Piano Regionale Agricoltura 2009 / 2010 Il Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro recepito con il DPCM , richiede la programmazione di azioni su tutto il territorio nazionale con particolare urgenza nel comparto dell agricoltura selvicoltura. Piano Nazionale di prevenzione in Agricoltura 2009/2011 Piano regionale del Veneto VIGILANZA FORMAZIONE INFORMAZIONE SORVEGLIANZA SANITARIA
28 Piano Regionale Agricoltura 2009 /2010 OBIETTIVO GENERALE: UN SISTEMA OMOGENEO di vigilanza e di promozione della salute nel comparto agricoltura OBIETTIVO SPECIFICO 1 PROCEDURA E CONTROLLO aziende agricole, costruttori e rivenditori di macchine agricole per la riduzione degli infortuni gravi e mortali OBIETTIVO SPECIFICO 2 Promuovere la cultura della sicurezza nel mondo agricolo OBIETTIVO SPECIFICO 3 Elaborare un piano di fattibilità per la sorveglianza sanitaria per i lavoratori autonomi, collaboratori familiari e lavoratori a tempo definito OBIETTIVO SPECIFICO 4 Partecipare all attività interregionale sulla sicurezza in agricoltura.
29 OBIETTIVO SPECIFICO 1: GRUPPO DI LAVORO VIGILANZA 793 aziende BELLUNO 27 aziende VENEZIA 57 aziende TREVISO 184 aziende VERONA 280 aziende OB. N 1 2 VICENZA 123 aziende PADOVA 110 aziende ROVIGO 69 aziende
30 Piano Regionale Agricoltura 2009 / 2010 IL COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO previsto dal D. Lgs. 81/1008 Èun nuovo importante organismo di coordinamento di tutti gli enti di prevenzione: INAIL, SPISAL, Vigili del Fuoco, Direzione Regionale del Lavoro, INPS, diretto dalla Direzione per la Prevenzione regionale per la pianificazione, omogeneità ed il potenziamento degli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro, che si sviluppa a livello locale nel COMITATO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO.
31 OPERAZIONE AGRICOLTURA SICURA OBIETTIVI Contrasto dei rischi di infortunio mortale Contrasto del lavoro sommerso Condivisione e partecipazione delle parti sociali alla promozione della cultura della prevenzione Coordinamento operativo degli enti pubblici di prevenzione
32 VIGILANZA SPISAL, DPL, INAIL, INPS VIGILANZA SICUREZZA E LAVORO SOMMERSO N 800 AZIENDE SICUREZZA TRATTORI ALBERI CARDANICI E PRESE DI FORZA RISCHI GRAVI E MORTALI DOVUTI A MACCHINE, STRUTTURE, IMPIANTI, ATTREZZATURE LAVORO SOMMERSO
33 VIGILANZA VIGILANZA DELLE AZIENDE artt. 63,64, 70, 71 euro Controllo aziende con dipendenti fissi Controllo trattori a vista Controllo centri di raccolta e conferimento VIGILANZA DEI COLTIVATORI DIRETTI AUTONOMI E DEI COLLABORATORI FAMILIARI art. 21 euro INDAGINI PER INFORTUNIO GRAVE E MORTALE Indagine giudiziaria con valutazione della dinamica e delle responsabilità VIGILANZA DEI COSTRUTTORI E RIVENDITORI ARTT. 23, 24 EURO Controllo fabbricazione, vendita, noleggio, concessione in uso...
34 VIGILANZA SULLA SICUREZZA COME? ATTO DI IMPEGNO SICUREZZA IN AGRICOLTURA CONTROLLO DEI TRATTORI A VISTA CONTROLLO NEI CENTRI DI CONFERIMENTO CONTROLLO NELLE CANTINE VITIVINICOLE CONTROLLO DEGLI ALLOGGI CONTROLLO DELLE AZIENDE CON DIPENDENTI CONTROLLO DELLE MACCHINE SU STRADA COINVOLGIMENTO DELLE FORZE DELL ORDINE: POLIZIA LOCALE E CARABINIERI
35 SOSPENSIONE DELL ATTIVITA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO: l'impiego di personale irregolare in misura pari o superiore al 20 % del totale dei lavoratori occupati, SERVIZI DI PREVENZIONE DELLE ASL: gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro di cui all all. I. Reiterate, negli ultimi 5 anni dal 2007 e della stessa indole... VIGILI DEL FUOCO: Violazioni in materia di prevenzione incendi
36 NEL 2010: AUTOVALUTAZIONE DEI RISCHI SORVEGLIANZA SANITARIA E FORMAZIONE CHECK-LIST PER L AUTOCONTROLLO DELLA SICUREZZA AZIENDALE SCHEDE SULLA SCUREZZA PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI STAGIONALI ANCHE IN MULTILINGUE DIVULGAZIONE LINEE GUIDA ISPESL PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE TRATTRICI E ALTRRE MACCHINE AGRICOLE SITO SORVEGLIANZA SANITARIA E FORMAZIONE CON ATTESTATO PER LA VERIFICA DEI REQUISITI TECNICO - PROFESSIONALI
37 Piano Regionale Agricoltura 2009 / 2010 L attuazione della prevenzione, lo sviluppo della cultura, l abbattimento degli infortuni, Con Enti di prevenzione Mondo Della Scuola Parti sociali Mondo dei professionisti
38 GRAZIE PER L ATTENZIONE
F. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP
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