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1 Accordi di Programma 3 novembre 2004

2 Accordi di Programma IL PTCP: Normativa di RIFERIMENTO 1. D. Lgs. 267/2000 art L.R. 20/00 art. 40 individua CASI SPECIFICI in cui utilizzare la procedura (Artt.. 4.3, 9.1, 9.6, 10.8, 10.9, 11.6, 12.12) In questi casi il ricorso all Accordo di Programma è giustificato si ha il soddisfacimento delle richieste formulate nei vari articoli del piano provinciale, così come vedremo più dettagliatamente nelle successive slide. in TUTTI GLI ALTRI CASI,, specifica e regolamenta la procedura (Art ) evidenziando la necessità di interes e finalità pubblica sottolineando l aspetto concertativo

3 la provincia richiede l A.d.P. nei casi di: AREE PRODUTTIVE Ambiti produttivi di RILIEVO SOVRACCOMUNALI Art. 9.1 in mancanza di Accordo di Territoriale LIMITATAMENTE A MODESTI INCREMENTI in : AMBITI CONSOLIDATI potenziamento o trasferimento di attività GIÀ INSEDIATE nell AMBITO, nel COMUNE, nella ASSOCIAZIONE NON DIVERSAMENTE LOCALIZZABILI (Comma 5) O l indiamento di nuovi impianti di SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI (Comma 5) AMBITI DI SVILUPPO ATTUABILI ANCHE CON PROCEDURA DI VARIANTE ORDINARIA potenziamento o trasferimento di attività GIÀ INSEDIATE nell AMBITO, nel COMUNE, nella ASSOCIAZIONE (Comma 18) aree di espansione inferiori al 5% delle preesistenti zone D (max di 10 Ha) (Comma 18) O

4 la provincia richiede l A.d.P. nei casi di: AREE PRODUTTIVE Disposizioni specifiche per il TERRITORIO COLLINARE Art Comma 5 (D): LIMITATAMENTE A : NUOVE ESPANSIONI FUORI DAGLI AMBITI SOVRACCOMUNALI attività MANIFATTURIERE che rispondano a SPECIFICHE ESIGENZE di sviluppo di attività GIA INSEDIATE Disposizioni specifiche per il TERRITORIO MONTANO Art Comma 5 (D): LIMITATAMENTE : NUOVE ESPANSIONI SPECIFICI PROGETTI DI IMPRESA FUORI DAGLI AMBITI Con CONTENUTI IMPATTI AMBIENTALI SOVRACCOMUNALI

5 la provincia richiede l A.d.P. nei casi di: AREE PRODUTTIVE Stabilimenti A RISCHIO RILEVANTE Art. 9.6 Comma 6: LIMITATAMENTE A: DELOCALIZZAZIONE ATTIVITA IN ESSERE VIABILITÀ Pianificazione urbanistica comunale in materia di MOBILITA Art Comma 6(D): LIMITATAMENTE A : CONCERTAZIONE per NUOVE PREVISIONI VIARIE messa in SICUREZZA del territorio e degli indiamenti NUOVA localizzazione IDONEA A MINIMIZZARE il RISCHIO Tracciati di INTERESSE REGIONALE Tracciati SECONDARI di rilievo PROVINCIALE Tracciati SECONDARI di rilievo INTERCOMUNAlE

6 la provincia richiede l A.d.P. nei casi di: AMPLIAMENTO DI INSEDIAMENTI ESISTENTI FASCE DI TUTELA FLUVIALE Art. 4.3 Comma 8 (D): LIMITATAMENTE ai comuni MONTANI : con POPOLAZIONE minore ai 5000 ab. E per BISOGNI LOCALI non altrimenti soddisfacibili NON in aree ESONDABILI NON in aree di INSTABILITA NON in aree che comportino rilevante RISCHIO IDROGEOLOGICO NON necessarie OPERE di DIFESA IDRAULICA NON comportino INQUINAMENTO delle ACQUE NON si compromettano ELEMENTI NATURALI Interventi che siano ORGANICI con INSEDIAMENTI URBANI ESISTENTI PREVIO PARERE dell Autorit Autorità di Bacino

7 La provincia consiglia l A.d.P nei casi di: PATRIMONIO EDILIZIO IN TERRITORIO AGRICOLO Uso e riuso patrimonio edilizio esistente per funzioni non connes col l attivitl attività agricola Art Comma 7 (I): LIMITATAMENTE A : RIPRISTINO o TRASFERIMENTO di complessi di GRANDI DIMENSIONI In contesto di PARTICOLARE PREGIO PAESAGGISTICO art. 7.3 In contesto di PARTICOLARE PREGIO AMBIENTALE art. 7.3 In contesto di PARTICOLARE PREGIO STORICO art. 8.2 Nuova CAPACITÀ CONTENUTA e ripristino qualità SUOLI

8 ART.15.5 nei casi non disciplinati dal PTCP Comma 4 Detto strumento NON può esre utilizzato al solo fine di apportare VARIANTE agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica Procedura straordinaria, da attivarsi alla comprenza di questi aspetti: 1. per la realizzazione di opere, interventi o programmi di intervento, di iniziativa pubblica o privata, aventi rilevante interes regionale, provinciale o comunale. 2. per la realizzazione di interventi di rilevante interes e finalità pubbliche. 3. per coordinare l azione integrata di una pluralità di soggetti pubblici per il raggiungimento di un obiettivo comune e condiviso Comma 6 La partecipazione della Provincia è condizionata previa verifica 1. coerenza con obiettivi e finalità della procedura (co.4) 2. verifica di coerenza con LE LINEE STRATEGICHE dello strumento urbanistico generale comunale 3. verifica di compatibilità e coerenza con il PTCP per quanto riguarda sia le prescrizioni, le direttive e gli indirizzi

9 PROCEDURA ai nsi dell art. 40 della L.R. 20/00 e D. Lgs. 267/2000 art. 34 ADOZIONE non c è, questa viene sostituita da una delibera di consiglio comunale nella quale si dà mandato al sindaco di convocare la conferenza dei rvizi preliminare CONFERENZA dei SERVIZI PRELIMINARE è indetta da chi promuove l accordo. Sono invitati a partecipare tutti gli enti interessarti, ed in particolare è auspicabile il coinvolgimento di AUSL e ARPA DEPOSITO al raggiungimento di un connso unanime delle Amministrazioni interessate, per la durata di 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione. Entro tale termine è possibile prentare le OSSERVAZIONI CONFERENZA dei SERVIZI CONCLUSIVA è convocata dal soggetto proponente, entro i 60 giorni successivi alla scadenza del termine per la prentazione delle osrvazioni. I soggetti interessati esprimono le loro determinazioni, tenendo conto anche delle osrvazioni prentate RATTIFICA DELL ACCORDO viene fatta dal relativo Consiglio Comunale entro 30 giorni dalla conferenza dei rvizi conclusiva DECRETO DI APPROVAZIONE DECRETO DI APPROVAZIONE è emanato dal Presidente della Provincia e produce gli effetti dell'approvazione delle variazioni agli strumenti di pianificazione urbanistica comunale. Il decreto comporta la DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ delle opere e l'urgenza ed indifferibilità dei lavori ed è pubblicato sul BURER; tale dichiarazione cessa di avere efficacia le opere non hanno avuto inizio entro tre anni

10 DELIBERA DEL C.C con esplicitazione dei criteri per l accoglimento della proposta TESTO ACCORDO evidenziando gli impegni assunti dai sottoscrittori ELABORATI DEL PROGRAMMA che si compongono di: 1.elaborati di VARIANTE al PRG 2.elaborati del PROGETTO degli INTERVENTI PIANO FINANZIARIO Specificando: le valutazioni urbanistiche a sostegno dell interes pubblico della proposta la quantificazione economica della valorizzazione delle aree a guito della variante la quantificazione economica degli interventi pubblici posti a carico del programma applicazione degli indirizzi in materia di diritti edificatori e di perequazione urbanistica ai nsi dell art. 10.3, come obiettivo di minima. CRONOPROGRAMMA con definizione dei tempi di attuazione degli interventi, sia pubblici che privati, evidenziando le sinergie tra gli stessi SCAT studio degli effetti sul sistema ambientale e territoriale e delle misure necessarie per l'inrimento nel territorio (matrici acqua, aria, suolo, sottosuolo, rumore, paesaggio, traffico,.) BOZZA DI CONVENZIONE con i privati che declini gli impegni assunti EVENTUALI ACCORDI SOTTOSCRITTI CON SOGGETTI PRIVATI ai nsi dell art. 18 della L.R. 20/2000; ELABORATI NECESSARI

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