PIANO DEGLI INTERVENTI
|
|
- Federigo Albanese
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ALLEGATO PIANO DEGLI INTERVENTI Il Piano degli Interventi da finanziare e realizzare nel Colosseo prevede lavori che possono essere articolati in quattro principali ambiti omogenei. In particolare: A) Lavori da realizzare sui prospetti B) Lavori da realizzare all interno del monumento C) Impianti D) Realizzazione di un nuovo Centro Servizi Ogni ambito comprende più interventi, cui corrisponde il raggiungimento di obiettivi specifici, in sé conclusi. Il livello di approfondimento progettuale varia dallo studio di fattibilità al progetto preliminare. L ambito A) comprende: A.1) il restauro del prospetto settentrionale, interamente in travertino; A.2) il restauro del prospetto meridionale, che coincide con la struttura anulare interna del monumento e che presenta, oltre alla struttura in travertino, anche paramenti in laterizio e superfici in opus caementicium (pertinenti alle volte anulari, oggi rasate a faccia vista); A.3) la sostituzione delle chiusure dei fornici del I ordine (realizzate in tubo giunto) con cancellate monumentali in ferro forgiato verniciato, con disegno che riprende soluzioni già adottate nel Colosseo e nella piazza. Il sistema di fissaggio è pensato ad espansione (in modo da non incidere sul monumento stesso). Nella valutazione finanziaria di progetto è prevista la sostituzione dei pannelli fissi, sulla base dei quali è stato elaborato lo schema progettuale tipo. Per le cancellate apribili (n. 6) deve essere previsto un adeguamento progettuale con relativa stima dei costi aggiuntivi (l incidenza stimata è tale da non richiedere una variazione della classifica). Per quanto riguarda i due prospetti, considerate le notevoli dimensioni, il progetto preliminare elaborato da parte della Soprintendenza prevede un crono programma articolato in settori, che consente di limitare la presenza contestuale di ponteggio (e dunque la copertura del monumento) a fasce di monumento coincidenti con lo sviluppo lineare di circa dieci fornici per settore. Il progetto preliminare della cancellata è stato elaborato dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma con la collaborazione della società CIURO engineering srl.
2 ALLEGATO L ambito B) comprende: B.1) il restauro degli ambulacri del I e del II ordine del monumento, che corrispondono ai percorsi anulari coperti, lungo cui si svolge parte del circuito di visita. Una porzione di questi ambulacri è già oggetto di intervento al fine di perfezionare l insieme delle tecniche di pulitura da adottare in un settore non esposto al dilavamento delle acque meteoriche e, dunque, interessato da fenomeni di alterazione e degrado parzialmente diversi da quelli riscontrabili sui prospetti. Il restauro di questo settore risulta essere il più delicato dal punto di vista della programmazione dell organizzazione del cantiere, proprio per la presenza del circuito di visita, che dovrà essere temporaneamente limitato, ma mai completamente interrotto durante lo svolgimento dei lavori. B.2) la revisione, il restauro e il consolidamento delle strutture ipogee del monumento, che appartengono ad un area ancora totalmente estranea al circuito di visita. Entro i prossimi mesi di agosto e settembre verrà ultimato il primo cantiere di intervento e sarà possibile aprire al pubblico (con visita accompagnata) un settore. Le strutture murarie e lapidee, considerato l attuale stato di conservazione, richiedono interventi piuttosto significativi. Per questi due interventi la Soprintendenza ha elaborato uno studio di fattibilità. L ambito C) comprende: C.1) la realizzazione e l adeguamento dell impianto elettrico, di illuminazione, di videosorveglianza e di allarme C.2) la realizzazione dell illuminazione interna ed esterna del monumento, da eseguire in armonia con il progetto di illuminazione del Foro Romano, in fase di ultimazione. Per l intervento C.1) la Soprintendenza ha elaborato uno studio di fattibilità, mentre per la progettazione dell illuminazione bisogna attendere la conclusione del progetto del Foro Romano, prevista per la fine di agosto. L ambito D) comprende: D.1) la realizzazione di un nuovo centro servizi nella piazza del Colosseo, destinato ad accogliere le funzioni di biglietteria, accoglienza, bookshop e i servizi igienici, attualmente presenti all interno del monumento ed incompatibili con lo stesso. L area destinata alla realizzazione dei nuovi ambienti si trova all interno di un terrapieno posto sul lato meridionale della piazza e che ha estensione planimetrica pari a circa 2700 mq, di cui circa 1500 mq destinati alla realizzazione degli ambienti detti. Attualmente la fase progettuale è a livello di studio di fattibilità.
3 COLOSSEO PIANO DEGLI INTERVENTI importo stimato descrizione tempo stimato progetto preliminare A.1 Restauro del prospetto settentrionale ,00 L'intervento comprende le lavorazioni funzionali al restauro del prospetto, secondo modalità concordate con l'istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (MiBAC). Il lavoro si basa sull'esperienza-campione già compiuta nel '99 su 4 arcate adiacenti allo sperone del Valadier 24 mesi progetto preliminare A.2 A Restauro del prospetto meridionale ,00 L'intervento comprende le lavorazioni funzionali al restauro del prospetto secondo tecniche analoghe a quelle adottate per il prospetto settentrionale. Il settore si caratterizza per la eterogeneità dei materiali da costruuzione presenti. 12 mesi propgetto preliminare A.3 Sostituzione delle chiusure dei fornici del I ordine ,00 La recinzione realizzata con sistema a giunto-tubo è da sostituire con altra in ferro forgiato verniciato, che riprenda disegno e forme già in essere presso il monumento. Il progetto prevede la realizzazione di pannelli tenuti con sistema "ad espansione", attraverso quattro elementi orizzontali. Le cancellate mobili saranno caratterizzate da soluzioni specifiche. 10 mesi calcolo sommario della spesa (netto) descrizione durata presunta studio di fattibilità B.1 Ambulacri I e II ordine ,00 B Per gli ambulacri del I e II ordine sono state avviate procedure di appalto per realizzare cantieri-tipo, sulla base dei quali introdurre eventuali soluzioni specifiche richieste dallo stato di conservazione del monumento. Rispetto al progetto base, dunque, a conclusione di questi primi cantieri, potranno essere introdotte lavorazioni aggiuntive. studio di fattibilità B.2 Ipogei ,00 L'intervento da realizzare negli ipogei si configura quale restauro e cosnolidamento delle strutture murarie e lapidee, al fine di ampliare il percorso di visita del monumento. Le lavorazioni sono state individuate sulla base di un primo cantiere, ubicato nel settore orientale del monumento. 24 mesi calcolo sommario della spesa (netto) studio di fattibilità C.1 Impianti ,00 C descrizione L'intervento è funzionale all'adeguamento dei seguenti impianti: elettrico, di illuminazione, di videosorveglianza, di allarme durata presunta 18 mesi [C.2] Illuminazione I lavori finalizzati all'illuminazione del Colosseo potranno essere definiti solo a aseguito della conclusione del progetto di illuminazione in corso per il Foro Romano. descrizione durata presunta studio di fattibilità D D.1 Centro Servizi nella piazza del Colosseo La realizzazione di un nuovo Centro Servizi sulla piazza è finalizzata a spostare le funzioni di servizio attualmente presenti all'interno del Colosseo in uno spazio apposito, facilmente accessibile. In particolare, i nuovi ambienti saranno inseriti nel terrapieno esistente sul lato meridionale della piazza, che ha una estensione di circa 2700 mq. Si può stimare un costo di 2.500,00/mq ca. 24 mesi
4 COLOSSEO ORGANIZZAZIONE E CRONOLOGIA DEGLI INTERVENTI MESI NOTE importo stimato A.1 Restauro del prospetto settentrionale ,00 A A.2 Restauro del prospetto meridionale ,00 * A.3 Sostituzione delle chiusure dei fornici del I ordine ,00 * calcolo sommario della spesa B B.1 Ambulacri I e II ordine ,00 * B.2 Ipogei ,00 * intervento in cui si prevede la presenza di un'organizzazione di cantiere per lotti intervento indipendente rispetto al circuito di visita calcolo sommario della spesa C C.1 Impianti ,00 [C.2] Illuminazione DA STIMARE INTERVENTO CON DURATA COMPLESSIVA STIMATA PARI A 18 MESI. IN FUNZIONE DEI TEMPI CONNESSI ALL'ESITO DELLA PROCEDURA DI SPONSORIZZAZIONE, PUO' ESSERE COLLEGATO AD ALTRI CANTIERI. NON CI SONO PROBLEMI DI COESISTENZA. DA VERIFICARE. PUO', COMUNQUE, COESISTERE CON GLI ALTRI CANTIERI. descrizione D D.1 Centro Servizi nella piazza del Colosseo 2500 /mq * intervento indipendente rispetto al circuito di visita LEGENDA: * INIZIO DEI LAVORI ANTICIPABILE IN FUNZIONE DEI TEMPI CONNESSI ALL'ESITO DELLA PROCEDURA DI SELEZIONE DELLO SPONSOR
5 A. 1 P R O S P E T T O S E T T E N T R I O N A B. 1 A M B U L A C R I L E B.2 IPOGEI A. 3 C A N C E L A. 2 L A T E P R O S P E T T O M E R I D I O N A L E
6 D.1 CENTRO SERVIZI
7 A LAVORI DA REALIZZARE SUI PROSPETTI A.1 restauro del prospetto settentrionale A.2 restauro del prospetto meridionale A.3 sostituzione delle chiusure dei fornici del I ordine (attualmente realizzate con il sistema a tubo/giunto) con cancellate
8 A.1 PROSPETTO SETTENTRIONALE IMPORTO STIMATO NETTO ,00 categorie lavori durata stimata OG2 prevalente e OS2 24 mesi xxx 48,1
9 A.2 PROSPETTO MERIDIONALE IMPORTO STIMATO NETTO ,00 categorie lavori durata stimata OG2 prevalente e OS2 12 mesi LATERIZIO LATERIZIO, IMBOTTI CONGLOMERATO CEMENTIZIO COCCIOPESTO, CRESTA DI COPERTURA TRAVERTINO TRAVERTINO, IMBOTTI
10 A.3 CANCELLATE IMPORTO STIMATO NETTO ,00 categorie lavori durata stimata OG2 10 mesi
11 B LAVORI DA REALIZZARE ALL INTERNO DEL MONUMENTO B.1 revisione e restauro degli ambulacri del I e II ordine B.2 revisione, restauro e consolidamento degli ipogei
12 B.1 AMBULACRI B.2 IPOGEI Gli interventi relativi agli ambulacri [B.1] e agli ipogei [B.2] interessano settori del monumento compresi nel circuito di visita al pubblico. In particolare: - entro gli ambulacri del I ordine si svolge il percorso di accesso al Colosseo (sono qui collocati tutti i servizi connessi alla biglietteria, controllo ticket, etc) - gli ambulacri del II ordine sono occupati prevalentemente da allestimenti temporanei e/o permanenti - gli ipogei non sono attualmente accessibili, ma attraverso i lavori già in corso e quelli previsti in questo PIANO, rientreranno in un circuito di visita accompagnata Per questo motivo, il cantiere dovrà prevedere una organizzazione in lotti successivi, compatibili con il sistema dei flussi in essere.
13 B.1 AMBULACRI DEL I E DEL II ORDINE CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA categorie lavori durata stimata ,00 ca. OG2 prevalente e OS2 24 mesi PIANTA II ORDINE PIANTA I ORDINE
14 B.2 IPOGEI CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA ,00 ca. categorie lavori durata stimata OG2 prevalente e OS2 24 mesi
15 C IMPIANTI C.1 integrazione e adeguamento degli impianti
16 C.1 IMPIANTI CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA categorie lavori durata stimata ,00 ca. OG11 18 mesi UBICAZIONE APPARATI E CANALIZZAZIONI VIDEOSORVEGLIANZA COMUNALE
17 UBICAZIONE APPARATI E CANALIZZAZIONI VIDEOSORVEGLIANZA INTERNA II ORDINE UBICAZIONE APPARATI E CANALIZZAZIONI VIDEOSORVEGLIANZA INTERNA I ORDINE CANALIZZAZIONI IMPIANTI ANTI INTRUSIONE
18 D REALIZZAZIONE DI UN NUOVO CENTRO SERVIZI NELLA PIAZZA DEL COLOSSEO
19 D.1 CENTRO SERVIZI CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA superficie totale durata stimata 2.500,00/mq mq ca. 24 mesi
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri COMMISSARIO DELEGATO PER LA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI URGENTI NELLE AREE ARCHEOLOGICHE DI ROMA E OSTIA ANTICA (OPCM 28 MAGGIO 2009, n. 3774) Roma, Anfiteatro
DettagliRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni
Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni (G.U. n.
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA RICERCA DI SPONSOR per IL FINANZIAMENTO E LA REALIZZAZIONE DI LAVORI SECONDO PIANO DEGLI INTERVENTI, COLOSSEO 1, ROMA
AVVISO PUBBLICO PER LA RICERCA DI SPONSOR per IL FINANZIAMENTO E LA REALIZZAZIONE DI LAVORI SECONDO PIANO DEGLI INTERVENTI, COLOSSEO 1, ROMA Il Commissario delegato per la realizzazione degli interventi
DettagliNewsletter n.83 Gennaio 2011
Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliPresidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico
Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E
DettagliOrdinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia
Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge
DettagliOPENPIAVE I COSTI DEL RIUSO DELLA CASERMA PIAVE
OPENPIAVE I COSTI DEL RIUSO DELLA CASERMA PIAVE 17 NOVEMBRE 2015 Mirko Bisulli Università Iuav di Venezia L OBIETTIVO DELLA VALUTAZIONE L obiettivo della valutazione consiste nel fornire una prima stima
DettagliRiunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi
DettagliLinee Guida per la Rendicontazione dei Progetti
Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti Premessa Al fine di garantire la maggior trasparenza possibile da parte delle Organizzazioni nonprofit nei confronti dei Sostenitori, Terzo Valore richiede
DettagliScheda A Descrizione del progetto di accompagnamento
Scheda A Descrizione del progetto di accompagnamento Si ricorda che il Programma Housing della Compagnia di San Paolo finanzierà il progetto di accompagnamento per un massimo di 12 mesi 1. Denominazione
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliRegione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro POR FSE Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013
Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro POR FSE Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013 Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro Applicazione
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliREGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio
Attività Funzione Responsabile Firma Redazione Verifica Approvazione Area Personale e Organizzazione Direttore Generale: Daniele LUCCI Amministratore Unico: Antonio MALLAMO Daniele Lucci Daniele Lucci
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliAMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO
AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliIndice. Ventilazione Standard
SYMCAD VENTIILAZIIONE STANDARD Indice 1. Descrizione del modulo 1.1 Introduzione 1.2 Applicazioni 2. Disegno 2.1 Percorso della rete 2.2 Vincoli e parametri progettuali 2.3 Comandi ausiliari 3. Calcolo
DettagliTIPOLOGIA DEGLI INVESTIMENTI
I INDICE 1. PREMESSA 1 2. TIPOLOGIA DEGLI INVESTIMENTI 2 1 1. PREMESSA Il presente elaborato contiene l aggiornamento del conseguente alla revisione triennale del Piano d Ambito prevista dal D.M. 01/08/1996.
DettagliPROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN
PROGETTO DI RICERCA Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN MATERIA DI MEDIAZIONE. Ambito: Mediazione civile e commerciale delle controversie. Proponenti: Prof.
DettagliALLEGATO Piano di Comunicazione sponsor restauro Ponte di Rialto -Venezia
ALLEGATO Piano di Comunicazione sponsor restauro Ponte di Rialto -Venezia Partnership istituzionale con il Comune di Venezia e presenza all interno dei principali eventi e contesti di comunicazione collegati
DettagliSistema per scambi/cessioni di Gas al Punto di Scambio Virtuale
Sistema per scambi/cessioni di Gas al Punto di Scambio Virtuale Modulo Bacheca 1 INDICE 1 Generalità...3 2 Accesso al sistema...4 2.1 Requisiti tecnici 5 3 Elenco funzioni e tasti di navigazione...6 3.1
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliRELAZIONE E PIANO FINANZIARIO CONSUNTIVO 2013 TARES PREVENTIVO 2014-2016 TARI CITTA DI ARESE
RELAZIONE E PIANO FINANZIARIO CONSUNTIVO 2013 TARES PREVENTIVO 2014-2016 TARI CITTA DI ARESE PIANO ECONOMICO FINANZIARIO TARES 2013 TARI 2014-2016 1 1. PREMESSA Il presente documento contiene la relazione
DettagliFASE DI PROGETTAZIONE DELL OPERA
Premessa La presente relazione è stata elaborata in ottemperanza a quanto disposto dall art. 18, comma 1, lettera f) del DPR 554/99 (Regolamento di attuazione alla legge quadro in materia di lavori pubblici
DettagliDECRETO n. 116 del 19/02/2015
ASL di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - informa@aslbrescia.it Posta certificata: servizioprotocollo@pec.aslbrescia.it
DettagliCorso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza
Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza TITOLO IV "Ruoli, responsabilità e sanzioni nel settore pubblico e privato Argomenti: - Principi contenuti nel «Codice degli appalti D.lgs 12 aprile
DettagliDetermina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014
Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini
DettagliDIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA BANDO DI GARA A PROCEDURA APERTA PER APPALTO LAVORI
DIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA BANDO DI GARA A PROCEDURA APERTA PER APPALTO LAVORI 1. STAZIONE APPALTANTE: DIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA San Marco n. 320/A, VENEZIA, - Tel. 0412702490 Fax 0412702420 Sito
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA...
INDICE 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... 2 1.1 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONE PER LA STESURA DEL PSC... 2 1.2 I CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO... 2 1.3 IL
DettagliREGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~
REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ Deliberazione n. 763 del 07/08/2014 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Oggetto: Indizione avviso pubblico per il conferimento
DettagliC I T T À D I M A G L I E Provincia di Lecce REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL AMMINISTRAZIONE LOCALE
C I T T À D I M A G L I E Provincia di Lecce REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL AMMINISTRAZIONE LOCALE Approvato con deliberazione G.C. n. 101 dell 8.4.2002 2 Art.
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliSpett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it
Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it Oggetto: osservazioni al documento di consultazione del Ministero dell economia e delle finanze,
DettagliConcorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE
Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 - -3 - 't! PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano VOIP COMUNICAZIONE TURISMO
DettagliSymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema
SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno
DettagliProduzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro
Scienza dell Architettura e dell Ingegneria Edile TITOLO IV D.LGS. 81/08 POS Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010 Lo schema TITOLO I CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO II SISTEMA ISTITUZIONALE
DettagliRISTRUTTURAZIONE E EMPLIAMENTO CENTRO SOCIALE/SPORTIVO DI VIA PER PADERNO
RISTRUTTURAZIONE E EMPLIAMENTO CENTRO SOCIALE/SPORTIVO DI VIA PER PADERNO RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA (ALLEGATO 1) 1. PREMESSA Il presente progetto PRELIMINARE è finalizzato all ampliamento dell edificio
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliPROGETTO PRELIMINARE PER L ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO DI EDIFICIO COMUNALE ADIBITO AD ASILO NIDO
STUDIO TECNICO ING. MERIZZI PAOLO PROGETTAZIONI E CONSULENZE IN MATERIA TERMOTECNICA E ANTINCENDIO Via Roncari, 39a 21023 BESOZZO (VA) Tel. - Fax 0332/970477 - e-mail: pmerizzi@gmail.com PROGETTO PRELIMINARE
DettagliConsiderazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM
Technical Convention QUALITY IN MAINTENANCE: FULL SAFETY, FULL ACCESSIBILTY Augsburg, 18 October 2007 Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Ascensori esistenti
DettagliCONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1
Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale
DettagliDocumentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali. PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO
Documentare, Conservare e trasmettere le lavorazioni Edili Tradizionali PROGETTO Do.C.E.T CORSO PER CAPOCANTIERE NEL RECUPERO EDILIZIO IL CORSO è GRATUITO QUANDO INIZIA? Da metà settembre a fine dicembre
DettagliLA STRADA DEI MESTIERI
Avviso per la manifestazione di interesse per il progetto LA STRADA DEI MESTIERI Azioni per la rivitalizzazione del centro storico del Comune di Castelfiorentino OBIETTIVI: L Amministrazione Comunale di
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliOlbia Costa Smeralda
Aeroporto Olbia Costa Smeralda GEASAR S.p.A. CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 993,60 kw PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DI MASSIMA 1 - PREMESSE La Geasar SpA, società di
DettagliAUDIT. 2. Processo di valutazione
AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti
DettagliRINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI
RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliLA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA
LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato
DettagliREGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015
ALLEGATO A REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 Aggregazione, Protagonismo, Creatività PREMESSA
DettagliTabella 1: dettaglio costi assicurazioni
Pedemontana sociale Bilancio sociale 2008 Tabella 1: dettaglio costi assicurazioni Tabella 2: dettaglio costi consulenze Tabella 3: dettaglio costi automezzi 46 Bilancio sociale 2008 I RICAVI Pedemontana
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliPeriodico informativo n. 150/2015
Periodico informativo n. 150/2015 Bilancio: le principali novità dal 2016 Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che con il D.Lgs. n. 139 del
DettagliStudio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l. Attivati gli incentivi a favore delle imprese che si vogliono inserire nel mercato estero
News per i Clienti dello studio del 9 Ottobre 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Attivati gli incentivi a favore delle imprese che si vogliono inserire nel mercato estero Gentile cliente, con la presente
DettagliUfficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.
Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI
DettagliRELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato
DettagliPROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA, MANUTENZIONE DELLE AREE VERDI E FACCHINAGGIO QUESITI E RELATIVE RISPOSTE SECONDA PARTE
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato Enti Locali, Finanze e Urbanistica Direzione generale enti locali e finanze Servizio provveditorato PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA,
DettagliPIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO
PIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO I. INTRODUZIONE Il Piano di manutenzione accompagna l opera per tutta la sua durata di vita. Trattasi di tensostruttura caratterizzata
DettagliPROGETTO DI: STRAORDINARIA MANUTENZIONE DEL CORPO E DELL AREA EX ROSSI SUD PER LA NUOVA SEDE DELLA POLIZIA PROVINCIALE RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA
PROGETTO DI: STRAORDINARIA MANUTENZIONE DEL CORPO E DELL AREA EX ROSSI SUD PER LA NUOVA SEDE DELLA POLIZIA PROVINCIALE RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA Premessa Oggetto del presente progetto di manutenzione
DettagliSTRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi
5 maggio 2005 - Corso di Laboratorio Monitoraggio Frane STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi FINALITA
DettagliProposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO
IT IT IT COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 18.11.2010 COM(2010) 679 definitivo 2010/0330 (NLE) Proposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO che adegua, a decorrere dal 1 luglio 2010, l'aliquota del contributo al
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE
ALLEGATO 1 Criteri di partecipazione per la realizzazione di un programma sperimentale di sport terapia per persone con disabilita. D.G.R. 28/68 del 24/06/2011 L Assessorato dell Igiene e Sanità e dell
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni
DettagliALLEGATO A ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ
ALLEGATO A ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ La valutazione qualitativa sarà effettuata sulla base dei seguenti elementi, descritti nelle schede specifiche: 1 Valore tecnico ed estetico delle opere
DettagliAl Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI
DettagliPROTOCOLLO D INTESA per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione della Villa e della Tenuta Medicea di Cafaggiolo e dell area circostante.
PROTOCOLLO D INTESA per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione della Villa e della Tenuta Medicea di Cafaggiolo e dell area circostante tra Regione Toscana Provincia di Firenze Comune di Barberino
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliROCCA MEDIEVALE - PASSIGNANO, PERUGIA
ROCCA MEDIEVALE - PASSIGNANO, PERUGIA Restauro conservativo, consolidamento e sistemazione della Rocca Medievale di Passignano sul Trasimeno (PG). Committente: Comune di Passignano sul Trasimeno (PG).
DettagliIAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari
IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere
Dettaglilavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.
Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e
DettagliLa shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma
La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo
DettagliComune di Torremaggiore PROVINCIA DI FOGGIA
SETTORE II Ufficio RAG. TRIB. CED DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 83 del 28/07/2015 OGGETTO: Costituzione del fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato anno 2015 Area Dirigenti.
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE
L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce
DettagliIL CSE E LA PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE IL FOGLIO TECNICO: STRUMENTO GRAFICO DI SINTESI DEL PSC
VILLA TOEPLITZ - VA - 07 Maggio 2010 IL CSE E LA PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA IN CANTIERE IL FOGLIO TECNICO: STRUMENTO GRAFICO DI SINTESI DEL PSC GRAN SASSO ATTILIO MACCHI STEFANO PILECI Ingegneria della
DettagliUniversità degli Studi del Molise Corso di Laurea in Economia Aziendale
Università degli Studi del Molise Corso di Laurea in Economia Aziendale REGOLAMENTO PER I TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO E GLI STAGE (approvato nella seduta 9 luglio 2013) Art. 1 Scopo Il presente
DettagliSERVIZIO SISTEMI INFORMATIVI
SERVIZIO SISTEMI INFORMATIVI Prot. n. Misure finalizzate al contenimento della spesa (art. 2 Commi 594-599 della Legge 244/2007 - Legge Finanziaria 2008) Relazione sulle misure per il contenimento delle
DettagliPIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA
Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi
DettagliLEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO
Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.
DettagliDESCRIZIONE DELLE OPERE OGGETTO DI VARIANTE...
SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. DESCRIZIONE DELLE OPERE OGGETTO DI VARIANTE... 4 3. LAVORAZIONI, ANALISI DEI RISCHI, MODALITÀ ESECUTIVE, PIANIFICAZIONE... 5 4. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA... 6 1. PREMESSA
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliCONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO
CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L
DettagliGestione Turni. Introduzione
Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliInterventi a favore della famiglia
QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * L INPS RISPONDE Interventi a favore della famiglia 1. In caso di parto gemellare il bonus bebè viene riconosciuto per entrambi i figli? Manca ancora il decreto attuativo
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
Dettagli