La procedura di VAS (valutazione ambientale strategica) applicata agli strumenti urbanistici

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1 La procedura di VAS (valutazione ambientale strategica) applicata agli strumenti urbanistici Incontro informativo 24 novembre 2010 Assessorato territorio e ambiente Servizio valutazione ambientale

2 Organizzazione del seminario 1. Definizione della procedura di VAS e richiami normativi 2. Casi di applicazione in ambito urbanistico 3. La procedura di verifica di assoggettabilità 4. Applicazione della VAS e coordinamento con le procedure della l.r. 11/ Documenti di VAS e Monitoraggio

3 VAS Normative di riferimento in Valle d Aosta La legge regionale 6 aprile 1998 n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d Aosta); La legge regionale 26 maggio 2009, n. 12 (Attuazione delle direttive 2001/42/CE e 85/337/CE)

4 VAS: principali novità introdotte Costruzione partecipata del piano o programma dalle prime fasi dello stesso; Partecipazione del pubblico prima dell espressione del parere ambientale; Incremento (rispetto alla l.r. 14/1999) dei casi di applicazione; Obbligo di monitoraggio.

5 La procedura di VAS Si riferisce ESCLUSIVAMENTE a Piani e Programmi; E una procedura partecipata e volta a valutare la compatibilità ambientale delle scelte strategiche al momento della loro elaborazione.

6 VAS ambito di applicazione Si applica alla casistica di piani e programmi indicata all art. 6 della l.r. 12/09; I piani e programmi in elenco devono costituire il quadro di riferimento di progetti rientranti negli allegati di VIA; A prescindere dalla previsione di progetti da sottoporre a VIA diventa obbligatoria qualora il piano o programma sia sottoposto a valutazione di incidenza (ricadute su SIC e ZPS).

7 VAS procedure e attori coinvolti VAS vera e propria (articoli 9, e seguenti); Verifica di assoggettabilità (art. 8); Proponente: Soggetto (pubblico o privato) che elabora lo strumento urbanistico (Comune o privato); Autorità Procedente: Ente che adotta e/o approva il Piano (Comune e Regione); Autorità competente: Struttura regionale competente (Servizio valutazione ambientale); Soggetti con competenze territoriali e ambientali: Enti pubblici che possono essere interessati agli effetti dovuti all attuazione dei piani o programmi (es. altre Strutture regionali competenti coinvolte nei procedimenti);

8 VAS E STRUMENTI URBANISTICI QUANDO SI APPLICA?

9 Strumenti urbanistici e VAS Tipo di strumento per la pianificazione Varianti sostanziali generali Varianti sostanziali Varianti non sostanziali (qualora prevedano interventi da sottoporre alle procedure di VIA o siano soggette a Valutazione di Incidenza) Tutte le altre tipologie di Varianti non sostanziali Modifiche non costituenti varianti Procedura VAS Direttamente sottoposte a VAS Sottoposte a verifica di assoggettabilità Sottoposte a verifica di assoggettabilità Escluse dalla procedure di VAS Escluse dalla procedure di VAS Riferimenti della l.r. 12/2009 Procedure di cui articoli 9 e seguenti Procedura di cui articolo 8 Procedura di cui articolo 8

10 Tipo di strumento per la pianificazione Strumenti urbanistici e VAS Procedura VAS Riferimenti della l.r. 12/2009 PUD (qualora prevedano interventi da sottoporre alle procedure di VIA, o siano soggetti a Valutazione di Incidenza) Tutte le altre tipologie di PUD Procedure speciali di cui al Titolo IV della l.r. 11/1998 (es. accordi di programma, intese, ecc.) Sottoposti a verifica di assoggettabilità Escluse dalla procedure di VAS Valutare caso per caso (screening) Se comportano: -Varianti sostanziali, o Varianti non sostanziali (riguardanti interventi da sottoporre alle procedure di VIA, o soggette a Valutazione di incidenza (verifica di assoggettabilità) - Tutti gli altri casi (escluse da VAS) Procedura di cui articolo 8

11 VAS strumenti urbanistici Varianti generali al PRG (l.r. 11/1998, art. 14, comma 3) saranno da sottoporre a VAS (in quanto rientrano nei casi previsti dall art. 6, comma 1 della l.r. 12/2009)

12 VAS strumenti urbanistici Varianti sostanziali al PRG (l.r. 11/1998, art. 14, comma 2, lettere b - g) sono da sottoporre a VERIFICA di assoggettabilità (come previsto dall articolo 15, comma, 1 della l.r.11/1998, così come modificato dalla l.r. 12/2009)

13 VAS strumenti urbanistici Varianti non sostanziali al PRG (l.r. 11/1998, art. 14, comma 4) Sono da sottoporre a VERIFICA di assoggettabilità: - qualora prevedano interventi da sottoporre alle procedure di VIA (possibile effettuare Verifica congiunta VAS e VIA) - qualora sono soggette a Valutazione di incidenza In tutti gli altri casi, sono escluse dalle procedure di VAS (in quanto non apportano effetti negativi significativi sull ambiente, e quindi sono assimilabili ai casi di esclusione di cui all art. 6, comma 4, lettera d, della l.r. 12/2009)

14 VAS strumenti urbanistici Piani urbanistici di dettaglio (PUD) (lr 11/1998, art.48) Sono da sottoporre a VERIFICA di Assoggettabilità: - qualora prevedano interventi da sottoporre alle procedure di VIA (possibile effettuare Verifica congiunta VAS e VIA) - qualora sono soggetti a Valutazione di incidenza In tutti gli altri casi, sono esclusi dalle procedure di VAS

15 VAS Strumenti urbanistici Modifiche non costituenti variante (LR 11/98, art. 14, comma 5) Per loro stessa definizione non sono classificabili come varianti urbanistiche, di conseguenza NON rientrano tra le forme di pianificazioni soggette a VAS.

16 VAS Strumenti urbanistici Procedure speciali di cui al Titolo IV della l.r. 11/1998 (es. accordi di programma, intese, ecc.): Valutare caso per caso (screening) Se comportano: - Varianti sostanziali, o Varianti non sostanziali riguardanti interventi da sottoporre alle procedure di VIA,o sono soggette a Valutazione di incidenza: verifica di assoggettabilità - Tutti gli altri casi: escluse da VAS

17 Valutazione ambientale strategica VAS Verifica di assoggettabilità Strumenti urbanistici

18 Finalità Valutare l entità degli effetti ambientali di uno strumento urbanistico sul territorio determinando l eventuale necessità di attivare un successivo processo di VAS Risponde alla domanda E necessaria o meno la procedura di VAS nel caso specifico? ;

19 Riferimento normativo la verifica di assoggettabilità a VAS avviene tramite la procedura prevista dall articolo 8 della l.r. 12/2009

20 Strumenti urbanistici sottoposti a verifica di assoggettabilità Varianti sostanziali Varianti non sostanziali (riguardanti interventi da sottoporre alle procedure di VIA, o soggette a valutazione di incidenza) PUD (riguardanti interventi da sottoporre alle procedure di VIA, o soggetti a valutazione di incidenza) - I progetti da sottoporre alle procedure di VIA (VIA, o Verifica) sono indicati negli Allegati A e B della l.r. 12/2009 Es. edifici con nuove volumetrie che singolarmente o nell insieme superano mc., nuove viabilità superiori a 500 mt. di lunghezza, alberghi con capacità superiore a 50 posti letto, ecc. - La valutazione di incidenza (ai sensi della l.r. 8/2007) viene effettuata in caso di presenza di SIC o ZPS

21 Verifica di assoggettabilità: Quando deve essere effettuata? La procedura di verifica deve essere effettuata prima di iniziare le procedure di formazione/adozione/approvazione dello strumento urbanistico. (a seconda dell esito della verifica variano le successive modalità procedurali, in presenza o meno di Vas)

22 Procedura (art. 8 l.r. 12/2009) Attivazione istanza presso Struttura competente con trasmissione: Rapporto preliminare documentazione progettuale Tutti i documenti devono essere forniti anche su supporto informatico (file pdf.)

23 Rapporto preliminare: Relazione ambientale redatta sulla base dei criteri di cui all Allegato C Sul Piano: a) in quale misura è un quadro di riferimento per progetti ed altre attività; b) in quale misura influenza altri piani o programmi; c) la sua pertinenza per l integrazione delle considerazioni ambientali, per promuovere lo sviluppo sostenibile; d) problemi ambientali pertinenti al piano; e) la sua rilevanza per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente. condizioni ambientali: a) valore e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: 1) delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; 2) del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell utilizzo intensivo del suolo; possibili effetti del piano sull ambiente: a) probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti; b) carattere cumulativo degli effetti; c) natura transfrontaliera degli effetti; d) rischi per la salute umana o per l ambiente (ad esempio in caso di incidenti); e) entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); g) effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello statale, comunitario o internazionale.

24 procedura (art. 8 l.r. 12/2009) per permettere una adeguata comprensione delle azioni ed interventi previsti dal Piano, oltre al Rapporto ambientale contenente gli elementi di cui all Allegato C, risulta necessaria anche la presentazione di una adeguata documentazione tecnica. (es. Relazione tecnica, documentazione cartografica, eventuali Norme, ecc.).

25 Nel caso di uno strumento urbanistico che fa specifico riferimento alla realizzazione di opere ed interventi (es. PUD che prevede interventi soggetti a procedure di VIA) Su presentazione di adeguata documentazione conforme sia ai requisiti di cui all art. 8 (Verifica VAS), che all art. 17 (Verifica VIA) può essere istruita una procedura congiunta di verifica sia ai fini VAS dello strumento urbanistico che ai fini VIA del progetto.

26 Procedura (art. 8 l.r. 12/2009) La Struttura competente avvia l istruttoria e procede all individuazione e alla consultazione con i soggetti competenti in materia territoriale e ambientale al fine dell espressione di eventuali osservazioni. Soggetti competenti: es. Strutture regionali coinvolte nella valutazione degli Strumenti urbanistici, Comune interessato per territorio);

27 Procedura (art. 8 l.r. 12/2009) La Struttura competente, sulla base della documentazione presentata e degli esiti della consultazione con i Soggetti competenti (osservazioni pervenute) valuta i possibili effetti significativi negativi sull ambiente ed esprime le proprie determinazioni (entro 60 gg. dall attivazione dell istanza) Provvedimento dirigenziale Lo strumento urbanistico è escluso dal processo di VAS (e quindi prosegue il normale iter urbanistico) Lo strumento urbanistico è da sottoporre a processo di VAS ( ai sensi degli articoli 9 e seguenti della l.r. 12/2009)

28 Valutazione ambientale strategica Processo di VAS Strumenti urbanistici

29 sono sottoposte al processo di VAS - le Varianti sostanziali generali - le Varianti sostanziali (che a seguito di procedura di verifica hanno avuto una dichiarazione di assoggettabilità a VAS)

30 La VAS è un processo che accompagna lo Strumento urbanistico in tutte le sue fasi di: - formazione, elaborazione; - valutazione, adozione, approvazione; - attuazione

31 Durante le fasi di valutazione, adozione e approvazione: Il processo di VAS è coordinato con le procedure previste dalla legge urbanistica (l.r. 11/1998)

32 Schema generale di coordinamento tra le fasi di formazione/valutazione/adozione e approvazione del Piano e il Processo di VAS

33 Tempi Processo urbanistico Processo di VAS Decisione di attivazione del Piano Orientamenti iniziali del Piano Concertazione (Scoping) Tempi 90 g. 150 g. Elaborazione della bozza di Variante di Piano Istruttoria e valutazione (Conferenza di Pianificazione) della Bozza di Piano Redazione della bozza del Rapporto ambientale Valutazione della bozza di Rapporto ambientale Elaborazione del testo preliminare della Variante Elaborazione del testo del Rapporto ambientale 45 g. Adozione del testo preliminare (Consiglio comunale) Deposito / Pubblicazione del Piano (ai sensi articolo 11 commi 2 e 3 l.r. 12/2009) Osservazioni per l'adozione I documenti VAS sono parte integrante del testo preliminare Contestuale trasmissione alla Struttura regionale competente in materia di VAS della documentazione (testo preliminare adottato e Rapporto ambientale) e attivazione procedura Osservazioni relative alla VAS 60 g. Controdeduzioni ai fini del Piano (Del. comunale) Valutazione ed espressione del parere motivato 90 g. 120 g. Elaborazione del testo definitivo della Variante di Piano Adozione del testo definitivo (Consiglio comunale) Istruttoria e valutazione (Conferenza di Pianificazione) del testo definitivo della Variante Eventuale revisione del Piano sulla base delle indicazioni contenute nel parere motivato di VAS Adozione testo definitivo con rapporto ambientale, dichiarazione di sintesi e misure per il monitoraggio Verifica del recepimento del parere motivato di VAS e contenuti della Dichiarazione di sintesi Espressione della Giunta regionale (con eventuale proposta di modificazioni) Pubblicazione della delibera di approvazione (che deve contenere anche: parere motivato di VAS, dichiarazione di Sintesi, misure monitoraggio), entrata in vigore del piano Attuazione del piano Monitoraggi del Piano

34 Analisi della singole fasi

35 Tempi Processo urbanistico Processo di VAS Tempi Decisione di attivazione della Variante di Piano Orientamenti iniziali della Variante: Il Comune inizia ad elaborare la Variante Concertazione (Scoping): Al fine di definire la portata e il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale: 90 g. Il Comune elabora la Variante predisponendo la Bozza - Il Comune attiva la procedura con trasmissione della Relazione metodologica preliminare al Servizio valutazione ambientale - Il Servizio valutazione ambientale cura istruttoria (coinvolgendo soggetti con competenze territoriali ed ambientali) ed esprime parere sulla concertazione Il Comune inizia ad elaborare la versione di Rapporto ambientale che accompagna la bozza di Variante

36 Tempi 150 g. Processo urbanistico Il Comune trasmette alla Direzione urbanistica i documenti della Bozza di Variante per la Valutazione preliminare: - La Direzione urb. cura istruttoria - La Conferenza di Pianificazione valuta la Bozza Elaborazione del testo preliminare della Variante Processo di VAS Valutazione della bozza di rapporto ambientale: Il Servizio valutazione ambientale partecipa all analisi della Bozza di Variante e verifica il recepimento degli esiti della concertazione Elaborazione del testo del Rapporto ambientale - Il Comune elabora il testo preliminare della Variante - Il Comune (Consiglio comunale) adotta il testo preliminare Il Comune elabora il testo del Rapporto ambientale, coerente con il testo preliminare della Variante N.B.: il Rapporto ambientale costituisce parte integrante della Variante e ne accompagna l intero processo di elaborazione ed approvazione

37 Tempi Processo urbanistico Processo di VAS Tempi 45 g. Deposito / Pubblicazione della Variante (ai sensi articolo 11 commi 2 e 3 della l.r. 12/2009); - Il Comune provvede alla pubblicazione degli atti della Variante presso la segreteria del Comune (pubblicazione ai fini urbanistici) Il Comune trasmette al Servizio valutazione ambientale la documentazione (testo preliminare adottato e Rapporto ambientale) per attivare la procedura di valutazione VAS; - Il Comune provvede alla pubblicazione dell avviso sul Bollettino ufficiale regionale (pubblicazione ai fini VAS) 60 g. -Il Servizio valutazione ambientale cura istruttoria, coinvolgendo i soggetti con competenze territoriali e ambientali - Ricezione osservazioni urbanistiche (del pubblico) - Ricezione osservazioni ambientali (del pubblico e dei soggetti con competenze terr. e amb.)

38 Tempi Processo urbanistico Processo di VAS Tempi - Il Comune valuta le osservazioni urbanistiche ricevute - Il Comune formula eventuali controdeduzioni Il Servizio valutazione ambientale valuta le osservazioni ambientali ricevute e i pareri dei soggetti con competenze territoriali e ambientali 90 g. Il Servizio valutazione ambientale formula il parere motivato di VAS - Il Comune elabora il testo definitivo della Variante di piano con integrazione ed eventuale revisione del Piano sulla base delle indicazioni contenute nel parere di VAS; Il Comune formula la dichiarazione di sintesi (documento che illustra gli esiti della VAS e come il Piano ha tenuto conto del parere motivato di VAS) Il Comune adotta il testo definitivo (Consiglio comunale) (e documenti di VAS: Rapporto ambientale, dichiarazione di sintesi e misure per il monitoraggio)

39 Tempi Processo Urbanistico Processo di VAS 120 g Il Comune trasmette alla Direzione urbanistica i documenti del testo definitivo della Variante: - La Direzione urb. cura istruttoria - La Conferenza di Pianificazione valuta il testo definitivo Il Servizio valutazione ambientale partecipa all analisi del testo definitivo e verifica il recepimento del parere motivato di VAS e i contenuti della Dichiarazione di sintesi Espressione della Giunta regionale (con eventuale proposta di modificazioni) La proposta di modifiche da parte della Giunta può contenere anche aspetti di VAS, qualora non già accolti dal Comune -Pubblicazione della delibera di approvazione, che deve contenere anche i documenti di VAS: Parere motivato, Dichiarazione di Sintesi, misure monitoraggio; - Entrata in vigore del piano

40 Processo Urbanistico Processo di VAS Attuazione del piano Monitoraggio del Piano il Comune svolge azioni di monitoraggio dello strumento urbanistico (mediante analisi di indicatori) finalizzate al controllo degli effetti significativi sull ambiente derivanti dall attuazione del Piano e verifica il progressivo raggiungimento degli obiettivi prefissati

41 I documenti di VAS Per la verifica di assoggettabilità (art. 8) Rapporto preliminare (allegato C) Per l orientamento iniziale (scoping) (articolo 9) Relazione metodologica preliminare (allegato D) Per la valutazione ambientale del piano (art. 10) Rapporto ambientale (allegato E) + Sintesi non tecnica Per l approvazione del piano (art. 13) Dichiarazione di sintesi + Misure per il monitoraggio

42 Relazione metodologica preliminare (articolo 9, Allegato D) - il sommario 1. Contesto di riferimento per la procedura di VAS 2. Per il processo di VAS 3. Definizione dei contenuti e del livello di approfondimento delle informazioni da includere nel rapporto ambientale 4. Proposta di indice del rapporto ambientale 5. Questionario per la fase di consultazione preliminare finalizzata a definire i soggetti coinvolti nelle consultazioni e la portata delle informazioni da includere nel rapporto ambientale

43 Relazione metodologica preliminare : il progetto di processo di VAS. 1. Contesto di riferimento per la procedura di VAS: Cosa dirà il piano >> a) valori di riferimento, finalità e obiettivi generali del piano o programma; b) tipologie di intervento previste dal piano o programma; Dove e come agirà il piano >> c) componenti ambientali interessate e individuazione della rilevanza dei possibili effetti ambientali, ivi compresi quelli sovraregionali e transfrontalieri. 2. Per il processo di VAS: a) definizione dei soggetti da coinvolgere nel processo di consultazione ai fini della redazione sia del piano sia del rapporto ambientale: soggetti competenti in materia ambientale, altri soggetti; b) fasi di predisposizione, adozione e approvazione del piano/programma e della valutazione ambientale. 3. Definizione dei contenuti e del livello di approfondimento delle informazioni da includere nel rapporto ambientale: a) criteri per l integrazione delle tematiche ambientali nel processo di costruzione del piano/programma; b) variabili che definiscono lo scenario di riferimento; c) criteri per la definizione e valutazione di alternative; d) fonti, dati disponibili e sistema di indicatori per il processo di VAS (indicatori di contesto, indicatori per la valutazione delle alternative, indicatori per il monitoraggio); e) modalità per la valutazione complessiva del piano o programma: coerenza esterna e coerenza interna al piano, valutazione della sostenibilità del piano o programma; f) indicazioni per la progettazione del sistema di monitoraggio del piano o programma.

44 Rapporto ambientale: Informazioni da fornire (Allegato I della Direttiva) a) Illustrazione dei contenuti e obiettivi del P&P b) Stato attuale dell ambiente ed evoluzione possibile senza P&P ( opzione zero ) c) Caratteristiche ambientali delle zone interessate d) Qualsiasi problema ambientale esistente pertinente al piano o programma e) Obiettivi di protezione ambientale internazionali & europei e come sono stati presi in considerazione f) Possibile effetti significativi sull ambiente g) Misure di mitigazione / compensazione ambientale h) Sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate i) Misure previste in merito al monitoraggio j) Sintesi non tecnica

45 Rapporto ambientale (allegato E): contenuto identico a Direttiva 42/2001 a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e delle eventuali relazioni con altri pertinenti piani o programmi; b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell ambiente e sua evoluzione probabile senza l attuazione del piano o del programma; c) caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbero essere significativamente interessate; d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, culturale e paesaggistica, quali SIC e ZPS, nonché i territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità (di cui all art 21 del d. lgs 228/2001; e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al piano o al programma e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale; f) nel caso siano interessati siti individuati come ZPS o SIC, verifica della compatibilità del piano o programma con le finalità conservative dei siti stessi;

46 Rapporto ambientale (allegato E): contenuto identico a Direttiva 42/2001 g) possibili effetti significativi sull ambiente, compresi aspetti quali la popolazione, la salute umana, la biodiversità, la flora e la fauna, il suolo, l acqua, l aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l interrelazione tra i suddetti fattori. Devono essere considerati tutti gli effetti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi; h) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull ambiente dell attuazione del piano o del programma; i) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o difficoltà derivanti dalla novità dei problemi e delle tecniche per risolverli) nella raccolta delle informazioni richieste; j) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio e al controllo degli effetti significativi sull ambiente derivanti dall attuazione del piano o del programma proposto definendo, in particolare, le modalità di raccolta dei dati e di elaborazione degli indicatori necessari alla valutazione degli effetti, la periodicità della produzione di un rapporto illustrante i risultati della valutazione degli effetti e le misure correttive da adottare; k) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti.

47 Processo di piano e processo di valutazione enplan Fasi Valutazione preliminare Processo di piano Orientamenti iniziali di piano Processo di Valutazione Screening Valutazione della sostenibilità degli orientamenti iniziali Scenari Alternative Elaborazione e redazione Consultazione e adozione / approvazione Obiettivi generali Scenari di riferimento Obiettivi specifici Linee d azione Definizione e selezione delle alternative Azioni e strumenti d attuazione Documento di piano Consultazione Adozione / Approvazione del piano Base di conoscenza ---- Partecipazione Valutazione Scoping Coerenza esterna Coerenza interna Analisi degli effetti ambientali delle linee d azione Valutazione delle alternative Rapporto ambientale con sistema di monitoraggio Analisi di sostenibilità delle osservazioni Esecuzione Gestione e Attuazione Azioni correttive Monitoraggio ambientale e valutazione periodica L Accordo delle Regioni Enplan intorno al procedimento di valutazione ambientale dei piani e programmi

48 FORESCENE framework, 2009

49 Scenari e alternative due concetti spesso confusi Scenario >> contesto in cui agisce il piano Alternative >> azioni o insiemi di azioni del piano che dovrebbero realizzare gli obiettivi di piano Dove si colloca nel processo di pianificazione e di VAS la definizione degli scenari? Nella definizione degli obiettivi Dove si colloca nel processo di pianificazione e di VAS la definizione delle alternative? Nella valutazione delle linee di azione

50 Dichiarazione di sintesi (art. 13 della l.r. 12/09; art.17 del D.Lgs. 152/2006 s.m.i.) L assenza della Dichiarazione di Sintesi e dei contenuti indicati nei riferimenti normativi, comporta il rischio di invalidità del Piano e compromette la sua adozione. Inoltre determina il rischio di una procedura di infrazione da parte della Comunità Europea. Linee Guida MATTM, 2010

51 Dichiarazione di sintesi (ai sensi dell art. 9 Dir. 2001/42/CE) E un documento in cui si illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto, ai sensi dell'articolo 8, del rapporto ambientale redatto ai sensi dell'articolo 5, dei pareri espressi ai sensi dell'articolo 6 e dei risultati delle consultazioni avviate ai sensi dell'articolo 7, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate. Linee Guida MATTM, 2010

52 Dichiarazione di sintesi La Dichiarazione di Sintesi rientra tra i documenti che devono essere messi a disposizione del pubblico e di tutte le autorità consultate all atto dell adozione di un piano o programma. Essa va pubblicata congiuntamente: al piano o programma adottato e di tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria; al parere motivato espresso dall'autorità competente; alle misure adottate in merito al monitoraggio. Per adozione si intende l atto finale di approvazione che rende il piano o programma definitivamente vigente. Linee Guida MATTM, 2010

53 Contenuti Minimi della Dichiarazione di Sintesi 1. Descrizione del percorso di valutazione del Piano. 2. Integrazione delle osservazioni e del parere motivato nel Rapporto Ambientale 3. Integrazione delle osservazioni, del parere motivato e degli esiti del Rapporto Ambientale nella stesura definitiva del Piano/Programma Linee Guida MATTM, 2010

54 Dichiarazione di sintesi 1 - Descrizione del percorso di valutazione del Piano Riportare le fasi fondamentali che hanno caratterizzato l interazione tra il percorso pianificatorio e quello valutativo, indicando: interazioni tra valutazione e piano o programma (es flow chart in cui si evidenziano momenti di scambio, flussi di informazioni ed eventuali riorientamenti), modalità di partecipazione e consultazione delle parti (mettendo a disposizione o sintetizzando eventuali verbali) con informazioni su tempi e modalità di informazione e partecipazione del pubblico (pubblicazione su siti web, gazzetta ufficiale, quotidiani), Linee Guida MATTM, 2010

55 Dichiarazione di sintesi 2 - Integrazione delle osservazioni e del parere motivato nel Rapporto Ambientale Questa parte ha lo scopo di mettere in luce i risultati del processo d interazione tra il pubblico, le autorità ambientali e il proponente. Dovranno essere fornite indicazioni in merito: alle osservazioni presentate dalla competente autorità ambientale (parere motivato). Al fine di garantire la correttezza della procedura, il parere motivato dovrà essere considerato nella sua interezza: non solo quindi la sua parte conclusiva ma anche le premesse iniziali e le considerazioni generali; alle osservazioni pervenute a valle della consultazione pubblica; Linee Guida MATTM, 2010

56 Dichiarazione di sintesi 2 - Integrazione delle osservazioni e del parere motivato nel Rapporto Ambientale Si può ad esempio fornire una descrizione puntuale delle osservazioni pervenute, evidenziando per ognuna di esse: se se ne è tenuto conto nella valutazione: come si è provveduto a tenerne conto; le ragioni per le quali si è deciso di tenerne conto; in quale parte del Rapporto Ambientale (capitolo, paragrafo, pagina) se ne è tenuto conto, ivi compresi gli aspetti relativi alle misure di monitoraggio. se non se ne è tenuto conto nella valutazione: le motivazioni, opportunamente argomentate, che hanno portato il proponente a non accettare le osservazioni nel Rapporto Ambientale. Tali motivazioni dovranno comunque garantire che le integrazioni ambientali richieste nelle osservazioni siano rispettate, indicando quali sono le modalità alternative attraverso cui esse sono state raggiunte. Linee Guida MATTM, 2010

57 Dichiarazione di sintesi 3 - Integrazione delle osservazioni, del parere motivato e degli esiti del Rapporto Ambientale nella stesura definitiva del Piano/Programma In questa sezione della Dichiarazione di Sintesi è opportuno mettere in evidenza: in che modo sono state recepite le integrazioni rese necessarie dalle consultazioni e dal parere motivato riferite direttamente al Piano/ Programma. le ragioni delle scelte effettuate rispetto alle diverse alternative considerate; le modalità con cui si è proceduto ad un eventuale riorientamento delle scelte, nel caso in cui non si sia verificato il raggiungimento degli obiettivi ambientali attesi. quali sono le parti del Piano/Programma (capitolo, paragrafo, pagina) che hanno subito modifiche in relazione alle integrazioni richieste. in che modo le risultanze della valutazione descritte nel rapporto ambientale sono state considerate nel Piano/Programma da adottarsi. Linee Guida MATTM, 2010

58 3 - Integrazione delle osservazioni, del parere motivato e degli esiti del Rapporto Ambientale nella stesura definitiva del Piano/Programma Questa sezione rappresenta la fase conclusiva dell iter valutativo, e deve chiarire le scelte e gli impegni ambientali che il piano si assume lungo tutto l arco temporale che va dal momento dell adozione alla sua attuazione. Le ragioni della scelta del piano alla luce delle alternative considerate, assumono rilevanza sostanziale per la successiva attuazione del Piano/Programma. La Dichiarazione di Sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio sono i documenti attraverso cui si attua il principio di responsabilità che costituisce uno dei fondamenti della Valutazione Ambientale Strategica di Piani/Programmi. Il Proponente si impegna infatti a garantire che nelle scelte di Piano siano rispettati i principi di sostenibilità ambientale e che le modalità con cui è stato concepito il Piano/Programma permettano un eventuale riorientamento delle scelte nel caso in cui non vengano raggiunti gli obiettivi prefissati. Linee Guida MATTM, 2010

59 Check list Dichiarazione di sintesi Riferimenti normativi Requisiti minimi Direttiva 2001/42/CE, Art. 9 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Art. 17 Si è provveduto ad informare il pubblico e le autorità ambientali in merito al P/P adottato? Sono stati pubblicati i documenti indispensabili? dichiarazione di sintesi; piano o programma adottato e tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria; Direttiva 2001/42/CE, Art. 6, 7, 8 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Art. 11 parere motivato espresso dall'autorità competente; misure adottate in merito al monitoraggio. La dichiarazione di sintesi contiene una descrizione delle modalità con cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel P/P? sono state descritte le modalità con cui il rapporto ambientale è stato integrato nel P/P? sono state descritte le modalità con cui gli esiti delle consultazioni sono stati integrati nel P/P? sono state descritte le modalità con cui gli esiti di eventuali consultazioni transfrontaliere sono stati integrati nel P/P sono state descritte le ragioni per le quali e' stato scelto il P/P adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate. Linee Guida MATTM, 2010

60 MISURE ADOTTATE IN MERITO AL MONITORAGGIO (l.r.12/2009, artt. 13 e 14 D.LGS. 152/2006 e s.m.i., artt..17 e 18) L art. 10, comma 1, della direttiva è ripreso all interno dell art. 18 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., e dall art 14 della l.r. 12/2009, che recita: 1. Il monitoraggio assicura il controllo degli effetti (impatti) significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del piano o del programma approvato e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, anche al fine di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti e di consentire alla struttura competente di prescrivere le opportune misure correttive. 2. Il monitoraggio è effettuato dall'autorità procedente o dal proponente e i relativi risultati devono essere trasmessi periodicamente alla struttura competente per consentirne la valutazione. 3. Nel caso di varianti sostanziali al PRG, il monitoraggio di cui al comma 1 è effettuato dal Comune proponente. 4. Il piano o programma individua le responsabilità e le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione e la gestione del monitoraggio. 5. Delle modalità di svolgimento del monitoraggio, dei risultati e delle eventuali misure correttive adottate ai sensi del comma 1, è data adeguata informazione attraverso i siti web della Regione, dell'autorità procedente e del proponente. 6. Le informazioni raccolte attraverso il monitoraggio sono messe a disposizione anche nell'ambito del sistema informativo territoriale e tenute in conto nel caso di eventuali modificazioni al piano o programma e, comunque, sono sempre incluse nel quadro conoscitivo dei successivi atti di pianificazione o programmazione.

61 Monitoraggio Lo scopo del monitoraggio è quello di identificare le strategie per garantire un efficace controllo degli effetti ambientali del piano/programma: individuando gli elementi sensibili da monitorare, ovvero le criticità sulle quali è più probabile che si innestino eventuali effetti negativi legati: all attuazione del piano/programma (fattori endogeni); all evoluzione del contesto su cui agisce il piano/programma (fattori esogeni). Il monitoraggio dell evoluzione contesto, seppure in larga parte indipendente dagli effetti del piano, è necessario per contrastare eventuali effetti cumulativi derivanti dall interazione del piano con criticità ambientali impreviste o non considerati come significativi nel Rapporto Ambientale; selezionando gli strumenti più idonei al monitoraggio degli elementi individuati (indicatori, modelli, metodi); verificando periodicamente che il piano sia correttamente dimensionato rispetto all evoluzione dei fabbisogni per cui è stato elaborato; verificando che le misure di compensazione e mitigazione adottate siano applicate correttamente o che siano idonee a contrastare anche effetti ambientali negativi imprevisti; verificando l effettivo raggiungimento degli obiettivi ambientali e, in caso di mancato raggiungimento, elaborare le opportune strategie correttive. Linee Guida MATTM, 2010

62 Monitoraggio: ulteriori finalità, spesso trascurate è uno strumento utile ad informare il pubblico sull evoluzione del contesto ambientale e sullo stato di attuazione del piano; è il primo passo per la costruzione di un sistema di indicatori relativi al contesto su cui agisce il piano e alle attività previste dal piano, deve costituire la base conoscitiva per il futuro aggiornamento del piano. Linee Guida MATTM, 2010

63 Documento relativo alle misure adottate in merito al monitoraggio (articoli 13 e 14, l.r. 12/2009) Il documento deve contenere: la descrizione sintetica di tutti gli elementi tecnici necessari al monitoraggio stesso e dettagliatamente descritti all interno del relativo capitolo del Rapporto Ambientale, quali gli indicatori utilizzati per il monitoraggio, nonché informazioni legate alla gestione e alla comunicazione, quali: cronoprogramma delle attività di monitoraggio; risorse umane e fondi necessari allo svolgimento del monitoraggio; piano di comunicazione delle attività di monitoraggio; definizione della struttura e della periodicità dei report. Il documento contiene dunque, in forma più o meno sintetica a seconda della natura e della portata del piano, le informazioni necessarie per garantire la continuazione del processo di pianificazione e valutazione, in quanto indica le modalità e le risorse attraverso le quali tenere sotto controllo il raggiungimento degli obiettivi ambientali del piano o programma ed intervenire sul piano stesso nel corso della sua attuazione in caso di imprevisti di natura sia endogena, sia esogena. Linee Guida MATTM, 2010

64 Documento relativo alle misure adottate in merito al monitoraggio(articoli 13 e 14, l.r. 12/2009) Il documento deve inoltre contenere: chi si occupa dell effettivo svolgimento del monitoraggio e con quali tempi e modalità; a quali risorse finanziarie, tecniche e strumentali si fa ricorso per lo svolgimento del monitoraggio. Linee Guida MATTM, 2010

65 Check list Misure adottate in merito al monitoraggio Riferimenti normativi Direttiva 2001/42/CE, Art. 9 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Art. 17 Direttiva 2001/42/CE, Art. 10 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Art. 18 Requisiti minimi È stata predisposta la procedura per la pubblicazione del piano di monitoraggio congiuntamente al piano o programma definitivamente approvato, a tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria, al parere motivato espresso dall'autorità competente e alla dichiarazione di sintesi. Il piano di monitoraggio relativo agli effetti significativi dell attuazione del piano/programma è stato adeguatamente descritto? Il piano di monitoraggio spiega : come saranno individuati effetti imprevisti? come si interverrà qualora si individuino effetti imprevisti?.

66 Indicatori per il monitoraggio di strumenti urbanistici Indicatori: per monitorare l individuazione degli effetti ambientali generati dall attuazione del piano o programma; per valutare l applicazione del piano; per verificare la coerenza del piano con gli scenari di piano e l alternativa individuata

67 Risorse naturali Indicatori di monitoraggio Le tematiche Popolazione/Urbanistica Servizi/Infrastrutture Industria/Artigianato Turismo Salute/Energia Agricoltura Rifiuti Acque/Servizio idrico Paesaggio/Beni architettonici Rischio idrogeologico

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