Cristiano Carli. BUON LAVORO. Se non puoi evitarlo, rendilo facile. Cristiano Carli about me I ed.

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2 Cristiano Carli BUON LAVORO. Se non puoi evitarlo, rendilo facile Cristiano Carli about me I ed. marzo 2014 Copertina: Giulia Tessari about me giulia.tessari@gmail.com

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4 Cristiano Carli BUON LAVORO Se non puoi evitarlo, rendilo facile

5 INDICE LAVORARE SÌ, FATICARE (TROPPO) NO! LA PAROLA MAGICA: ORGANIZZAZIONE RIEMPI UN FOGLIO E SVUOTA LA MENTE ORGANIZZAZIONE DIGITALE OK, TI SEI ORGANIZZATO. E ADESSO? ELIMINA LE DISTRAZIONI GESTISCI BENE LA TUA VITA SOCIAL PAROLA D ORDINE: ORDINE! IL BLOCCO DEL LAVORATORE PAUSA OBBLIGATORIA COINVOLGI IL TUO FISICO FINITO UN LAVORO, NON PENSARCI PIÙ TIRIAMO LE FILA

6 LAVORARE SÌ, FATICARE (TROPPO) NO! Di lavoro si parla sempre, ovunque. Il lavoro che manca, soprattutto; il lavoro da cercare o da creare, da inventare. Oppure il lavoro da lasciare, per inseguire i propri sogni. Quasi mai si parla invece del lavoro che uno fa, e che magari non sarà il più bello del mondo ma intanto c è. Quel lavoro che ti stanca, ti annoia, ti stressa. Ma se ce l hai, è il tuo lavoro, e finché ce l hai te lo tieni stretto. Perché allora, visto che ci sei, non provare a renderlo migliore? Non dico necessariamente più bello, ma più leggero, più sereno, meno stancante e più produttivo. E che abbia come controparte più tempo libero per tutto il resto che c è nella tua vita. Io mi occupo di scrittura e comunicazione, e negli anni ho lavorato sia come freelance che come dipendente, sia part-time che a tempo pieno, all interno di sedi aziendali e a distanza. Insomma, ho sperimentato un po tutte le modalità lavorative. In ognuna di esse ho incontrato difficoltà specifiche, ma in realtà portavano tutte alle stesse conseguenze: stanchezza, stress, ansia, accumulo di

7 lavoro, insoddisfazione. Ad ogni situazione ho cercato di far fronte con delle soluzioni semplici, che andassero a modificare il mio approccio al lavoro e agli impegni quel tanto che bastava per renderli più gestibili. Non rivoluzioni radicali, ma piccoli accorgimenti che hanno dato molto presto i loro frutti. Perciò questo libro è dedicato a tutti; ognuno ci troverà alcuni consigli applicabili al suo lavoro, altri forse meno. Ma ognuno troverà qualcosa da poter mettere subito in pratica, a casa, in ufficio, ovunque egli eserciti la sua professione. Oggi, se sei un lavoratore insoddisfatto, sono tutti pronti a dirti che devi cambiare, mollare tutto e seguire le tue emozioni. Via da capi rompiscatole e da clienti perennemente insoddisfatti. Ti dicono che se fai le mosse giuste, se segui le istruzioni per la felicità, puoi fare il lavoro dei tuoi sogni sdraiato su un isola tropicale, armato solo del tuo pc portatile e di un caipirinha. Bello vero? Ma finora quante persone hai conosciuto che siano davvero riuscite a farlo? Non dico che non ci siano, dico che almeno per il momento sono solo poche eccezioni. Tra le quali un domani potresti esserci tu, ma fino a quando non avrai deciso di fare la valigia o di mandare a quel paese il tuo capo, la soluzione più utile è quella di rendere migliore il lavoro che stai facendo adesso. Quindi, come avrai capito non ti sto promettendo la soluzione geniale per tutte le tue frustrazioni lavorative, e non ho intenzione di insegnarti a fare una barca di soldi lavorando due ore al giorno (anche perché non saprei come

8 fare, e non ho mai conosciuto nessuno che sapesse farlo). Se cercavi la formuletta magica per lavorare poco e guadagnare tanto, hai sbagliato libro. Quello che invece ti voglio dire è che il lavoro - per la maggior parte di noi - è una necessità quotidiana, e come tale va gestita nel migliore dei modi affinché sia una risorsa e non una condanna. Che tu sia un freelance, un libero professionista o un dipendente, ogni giorno è segnato da impegni, pensieri, preoccupazioni, scadenze. In una parola: rogne. Perché comunque la si voglia mettere, il lavoro è lavoro. Può essere il più bello del mondo, ma per quanto ti possa piacere devi metterci sempre molto impegno per farlo bene. Attenzione però: una cosa è metterci impegno e un altra è faticare più del necessario, crearsi dei problemi che si potrebbero evitare, rendere la propria attività più complicata del dovuto. Se mal gestito, infatti, anche il lavoro dei tuoi sogni può trasformarsi in un incubo. Ti darò alcuni consigli per fare in modo che questo non accada. E potresti renderti conto che se stavi cercando un lavoro migliore, in realtà forse ce l hai già. È il tuo, devi solo imparare a prenderlo per il verso giusto.

9 LA PAROLA MAGICA: ORGANIZZAZIONE Sono convinto che non sia la quantità di lavoro e di impegni a generare stress, ma qualcosa di più subdolo: la disorganizzazione, o mancanza di pianificazione. Alcune persone hanno un dono naturale che le rende capaci di organizzare al meglio tutte le loro faccende, per altre invece questa sembra un impresa impossibile. È una questione di mentalità, ma anche di educazione e di esercizio. Non voglio dire che tutti possano diventare maghi dell organizzazione allo stesso identico modo, ma che con un po di sforzo tutti possono migliorare, e imparare a gestire gli impegni in modo più coerente e ordinato. È un piccolo sforzo che vale la pena di fare, perché la disorganizzazione si porta appresso un altra brutta bestia: l indeterminatezza. Cos è? È una situazione, o meglio una sensazione, che non ti consente di mettere a fuoco la reale portata del lavoro che hai di fronte, né le priorità e le modalità con le quali affrontarlo. Questo crea un blocco psicologico e ti fa sentire come se ti trovassi davanti a una montagna da scalare, ma non sai quale sentiero prendere. Fai un passetto di qua e uno di là, provi ad avanzare in una

10 direzione ma non sei convinto, poi torni indietro. In pratica stai fermo, non procedi. Intanto il tempo passa, le cose da fare si accumulano e prima o poi arriva il panico. Quante volte ti sei reso conto di saltare da una pagina web a un altra, da un programma di scrittura alla posta, da un social network a un sito di notizie, senza concludere nulla? E questo pur essendo consapevole che hai un sacco di cose da fare. Ecco in poche parole il risultato dell indeterminatezza, che a sua volta è una conseguenza della mancanza di organizzazione e pianificazione. E guarda che quando parlo di organizzazione non mi riferisco a chissà quali complicate strategie, ma soltanto ad alcune piccole e semplici regole da mettere in pratica nel tuo lavoro per renderlo migliore, più facile, meno stressante. Con grande beneficio non solo del tuo tempo lavorativo, ma anche - e soprattutto - del tuo tempo privato, che è ancora più prezioso. PROSEGUI LA LETTURA NELLA VERSIONE COMPLETA DELL'EBOOK