PROPOSTA ESTENSIONE PARCO NAZIONALE SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA (FC)
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- Agnese Romagnoli
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1 Allegato A alla deliberazione G.C. n. 23 del 23/02/2018 Il Segretario Generale dr. Giancarlo Infante Comune di Bagno di Romagna Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna PROPOSTA ESTENSIONE PARCO NAZIONALE SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA (FC) AREE DI INTERESSE, SU SEGNALAZIONE: 1. PASSO DEI MANDRIOLI 2. MONTE MARINO 3. RIO SALSO 4. ABITATO DI BAGNO DI ROMAGNA TERME ANALISI CARATTERISTICHE GENERALI ED AMBIENTALI Redazione di schede dettagliate con le principali caratteristiche delle aree (localizzazione, delimitazione, dimensione, descrizione, valore e caratteristiche ambientali per cui si propone la tutela) ZONIZZAZIONE PROPOSTA NELLE AREE DI INTERESSE Proposta di zonizzazione nelle aree candidate, vedi Piano del Parco: Zona A: Riserva integrale Zona B: Riserva Generale Orientata Zona C: Area di Protezione Zona D: Area di Promozione Economica e Sociale ANALISI CONSEGUENZE ESTENSIONE PARCO: 1. REGOLAMENTI COMUNE (COMUNALI, DELL UNIONE, PROVINCIALI, REGIONALI, NAZIONALI, ECC) 2. REGOLAMENTI PARCO (PIANO DEL PARCO, ECC) AMBITI SU CUI INSISTONO I REGOLAMENTI (Piano del Parco, Norme Tecniche di Attuazione):
2 Nota: essendo vasta ed articolata la normativa inerente i vari settori, si procederà ad approfondimenti se e solo se il Piano del Parco preveda limitazioni o vincoli ulteriori a quanto quindi attualmente già in vigore. 1. ATTIVITA E GESTIONE FORESTALE E VEGETAZIONALE (vincoli nella gestione forestale) 2. ATTIVITA AGRICOLE (vincoli sulle attività agricole e connesse) 3. ATTIVITA ZOOTECNICHE (vincoli sulle attività zootecniche e connesse) 4. MOBILITA NEL PARCO 5. GESTIONE RIFIUTI 6. USO E GESTIONE DELLE ACQUE (COMPRESE QUELLE TERMALI) 7. CONCESSIONI MINERARIE (PAE) 8. INSEDIAMENTI RURALI 9. INSEDIAMENTI URBANI 10. RACCOLTA FUNGHI 11. CACCIA E PESCA 12. GESTIONE FAUNA SELVATICA 13. ATTIVITA TURISTICHE 14. PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE ATTIVITA 15. TUTELA DEL PAESAGGIO 16. TUTELA AMBIENTALE 17. PROCEDIMENTI: AUTORIZZAZIONI E NULLA OSTA 18.VARIE ED EVENTUALI ATTIVITA DA METTERE IN PROGRAMMA a. DELIBERA DI INDIRIZZO DI GIUNTA CON CALENDARIZZAZIONE DELLE ATTIVITA (23 febbraio 2018) b. ELABORAZIONE DI UN PROGETTO PER LA PROPOSTA DI ESTENSIONE DEI CONFINI DEL PARCO NAZIONALE ALL INTERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA - PREPARAZIONE DOCUMENTAZIONE E RICERCA c. PRESENTAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DEL PROGETTO SULLA BASE DEGLI ELABORATI PRODOTTI d. INCONTRO CON LA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO e. DEFINIZIONE RELATORI PER INCONTRI PUBBLICI ED ORGANIZZAZIONE
3 f. INCONTRI PUBBLICI DI DISCUSSIONE E PRESENTAZIONE DI UN IPOTESI (12, 18 e 24 aprile 2018) g. INCONTRO CONCLUSIVO CONSULTIVO CON LE ASSOCIAZIONI ED I PORTATORI D INTERESSE h. PRESENTAZIONE PROPOSTA DEFINITIVA DEI NUOVI CONFINI DEL PARCO CON IPOTESI CARTOGRAFICA FINALE (al termine di un periodo acquisizione di eventuali osservazioni aperta a tutti i cittadini) E PROPOSTA DEGLI AMBITI DI INVESTIMENTO (24 maggio 2018) i. DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DEL PROGETTO SULLA BASE DEGLI ELABORATI PRODOTTI E DEI RISULTATI DEGLI INCONTRI, DEFINIZIONE DI UNA PROPOSTA DA PRESENTARE AL PARCO NAZIONALE ED AL MINISTERO j. INCONTRO CON IL MINISTERO k. ATTIVAZIONE DEL PROCEDIMENTO PER LA PROPOSTA DI ESTENSIONE DEI CONFINI DEL PARCO AL MINISTERO INCONTRI PUBBLICI (punto e, f ed h) l. PRESENTAZIONE DELL ENTE PARCO (cosa è, cosa fa ed ha fatto, obiettivi, finalità, opportunità), PRESENTAZIONE GENERALE DEL PROGETTO DI ESTENSIONE (12 aprile 2018) m. DISCUSSIONE SULLE NORME ED I PROCEDIMENTI A SEGUITO DELL INTRODUZIONE DELLA TUTELA DEL PARCO, INCIDENZA SU NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE, SULLE ATTIVITA PRODUTTIVE, UTILIZZO DELLE RISORSE. A SEGUIRE FAUNA SELVATICA, ATTIVITA AGRICOLE E ZOOTECNICHE, GESTIONE FORESTALE, CACCIA, PESCA, RACCOLTA FUNGHI (18 aprile 2018) n. OPPORTUNITA IN AMBITO TURISTICO, PROPOSTE DI INVESTIMENTO SUL TERRITORIO E PRESENTAZIONE IPOTESI AMBITO DI ESTENSIONE E DISCUSSIONE (24 aprile 2018) o. INCONTRO FINALE (DA TENERSI DOPO UN MESE) PER LA PRESENTAZIONE DELL IPOTESI FINALE (DOPO CONSULTAZIONE E RICEVIMENTO OSSERVAZIONI) (24 maggio 2018) AMBITI DI INVESTIMENTO - PROGETTO ESTENSIONE DEI CONFINI DEL PARCO (IN RIFERIMENTO ALLE DIRETTIVE DEL PIANO DEL PARCO) Interventi puntuali per la Promozione Economica e Sociale del territorio rurale ed urbano 1. Interventi per il miglioramento del paesaggio urbano (arredo urbano, riqualificazione ambientale o urbana,) tutelare il paesaggio, nonché il patrimonio storico-architettonico e di cultura materiale e rafforzare il ruolo centrale degli spazi e delle attrezzature pubbliche attraverso interventi di riqualificazione e potenziamento dei servizi, delle attrezzature e dell'arredo verde. a. Interventi di completamento dei percorsi ciclopedonali urbani. Completamento della ciclopedonale tratto delle Gualchiere, riqualificazione della strada del Chiardovo, riqualificazione della via del Chiassino, completamento della tratta fino allo svincolo E45. Gritole;
4 b. Realizzazione di un area di sosta nell alveo fluviale nei pressi dei giardini del Fosso della Cappella con percorsi tematici sulla geologia e l acqua; c. Rifunzionalizzazione dell area dell ex vivaio con recupero ed utilizzo dei reflui dell acqua termale; d. Arredo urbano per l abitato di Bagno di Romagna; e. Recupero e funzionalizzazione del sito di Corzano, sotto tutela del decreto del MIBAC; f. Incentivi per le ristrutturazioni edilizie ed urbanistiche per privati. 2. Interventi per il miglioramento della fruizione turistica slow (sentieristica, attrezzature per servizi). a. Realizzazione o recupero sentieristica di collegamento tra l abitato di Bagno, S.Piero e il Parco nazionale (incluso il Castello di Corzano); b. Recupero sentieristica dei cammini (Via Romea De Stade, Cammino di San Vicino, ecc) ripristinare e riqualificare gli itinerari storici, quale struttura essenziale e peculiare del territorio, riconoscendo e valorizzando il ruolo documentario da essi svolto al fine di ricostruire, conoscere e comprendere la storia locale ; c. In collaborazione con i privati, realizzazione di impianti e locali ad uso servizi per trek-er o mtb-er (locali cambio vestiti, doccia, lavaggio bici, aree attrezzate camping, aree attrezzate per sosta all aperto, ecc); d. Realizzazione di percorsi che favoriscano la fruizione turistico-ambientale del Parco a tutte le fasce sociali della popolazione, ivi comprese le categorie dei soggetti meno abili fisicamente. 3. Interventi per il miglioramento dei servizi turistici. a. Includere all interno della convenzione con il Parco Nazionale l istituzione del Servizio Turistico del Parco Nazionale presso i locali del Palazzo del Capitano o Palazzo Pesarini (predisponendo un progetto che preveda la possibilità di integrare nuovo personale organico. Attività da svolgere: progetto turistico dei comuni del parco, piano di strategia turistica, implementazione con promozione e marketing, programmazione eventi, servizi di informazione e front office prenotazioni, formazione turistica, ecc). 4. Accessibilità del Parco sostenere le forme collettive di visita e di fruizione del Parco che utilizzino mezzi veicolari poco inquinanti e tali da arrecare poco disturbo alle specie naturali presenti. a. Implementazione del collegamento (con interventi strutturali e con la promo commercializzazione) tra Bagno di Romagna e Cesena/Bologna, hub dei principali servizi di trasporto (treno, aereo); b. Implementare servizi innovativi di trasporto che permettano di collegare le principali località della Romagna e della Toscana, facenti parte del Parco Nazionale;
5 c. Realizzazione di una nuova via d accesso al Parco Nazionale attraverso la Strada Provinciale/Forestale di Rio Salso, realizzazione del tratto finale di collegamento; d. Accessibilità alla Lama attraverso servizi di collegamento dedicati ed esclusivi (ripristino viabilità carrabile) e recupero del punto di posta il Cancellino ed il Casone della Lama. 5. Interventi per il miglioramento delle condizioni per eliminare i fattori di alterazione ambientale o di rischio posti al di fuori dei confini del Parco, favorendo l integrazione gestionale tra le aree interne e quelle esterne immediatamente limitrofe. a. Progetti di contenimento della fauna selvatica (catture e coltivazioni a perdere); b. Progetti di contenimento della pressione del lupo (cani da guardia, cattura ibridi, ecc); c. Ristrutturazione del macello comunale per la gestione della selvaggina selvatica; d. Istituzione di un tavolo tecnico permanente tra le associazioni di Categoria e l Ente Parco (o implementare quello esistente); e. Sede di ricevimento del Presidente e del Direttore, presso le sedi locali Romagnole oppure presso P.zo Pesarini (sede dell Unione dei Comuni dell Alto Savio).
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