A più voci contro la dispersione scolastica
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- Antonietta Franchini
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1 A più voci contro la dispersione scolastica 1. Contesto dell intervento Abbandoni, interruzioni formalizzate, frequenze irregolari, ripetenze, ritardi : hanno nomi diversi le disfunzioni che caratterizzano il mondo dell istruzione, il più importante motore di cambiamento e di sviluppo di un paese, determinando il rallentamento o l abbandono del percorso formale di studio da parte di un numero ancora molto elevato di alunni. L Italia, con una percentuale del 18,8%, si colloca tra i paesi dell Unione Europea con il più alto tasso di dispersione. Con un tasso del 18,4%, la Lombardia risulta essere una regione ad alto rischio di dispersione scolastica, soprattutto per l alto numero di minori di origine straniera che, a Milano come nelle province a forte sviluppo industriale (Como, Lecco, Bergamo, Brescia), risiedono e studiano. Il fenomeno della dispersione scolastica in Lombardia risulta strettamente connesso con l integrazione e l inclusione sociale degli alunni di origine straniera che, ad oggi, risultano essere più di un quarto del totale nazionale. 2. Il progetto Contrastare la dispersione scolastica al Nord d Italia significa anche agire sul tema dell inclusione degli studenti di origine straniera attraverso un approccio integrato che sappia non solo rivolgersi contemporaneamente a studenti e adulti di riferimento, ma che riesca anche ad agire parallelamente sulla motivazione allo studio e sull inclusione. Uno degli strumenti a disposizione per agire su questi due temi è la sperimentazione del principio di partecipazione (CRC, 1989, Art. 12) attraverso il coinvolgimento diretto e immediato degli studenti all interno della vita degli istituti scolastici di appartenenza. Attraverso un esercizio che rinforza i ragazzi come membri della società civile, si vuole stimolare in loro il senso di fiducia ed appartenenza alla scuola, trasformandola in un luogo in cui le loro opinioni vengano ascoltate ed il loro diritto a partecipare nelle decisioni che riguardano la loro vita scolastica venga esercitato. In particolare il rispetto dello standard IV sulla partecipazione, dedicato alle pari opportunità, rende il metodo adatto al lavoro con i ragazzi di origine straniera per incentivare unitamente al ricorso di Underadio, una radioweb sull integrazione radio di Save the Children il loro coinvolgimento. Il progetto, con riferimento all autonomia scolastica, ambisce all inserimento di buone pratiche di partecipazione nei contesti scolastici di riferimento. Obiettivo generale: promuovere una nuova cultura del sistema scolastico italiano centrata sul protagonismo degli studenti per favorire un miglior inserimento nel contesto scolastico di alunni stranieri e una relativa riduzione del tasso di dispersione scolastica. 1
2 Obiettivi specifici: Promuovere processi di partecipazione, centrati sul ruolo attivo degli studenti nell indirizzare decisioni relative alla quotidianità scolastica come deterrente al fenomeno della dispersione. Favorire la creazione di buone pratiche di interazione tra docenti e studenti stranieri/italiani e famiglie. Analizzare le specificità del fenomeno della dispersione scolastica relativa agli studenti stranieri per trarne elementi utili a definire un piano operativo di contrasto partendo dal punto di vista degli attori coinvolti. 3. Le principali attività previste Le attività previste dal progetto sono rivolte a tutti gli attori sociali coinvolti nel fenomeno della dispersione scolastica, sia in maniera specifica sia con attività funzionali a favorirne la collaborazione. In particolare, si vuole lavorare con tutti i gruppi di riferimento promuovendo la radio web di Save the Children quale strumento di confronto per tracciare una mappa ideale di come fosse considerata la partecipazione in passato (attraverso le esperienze degli adulti raccolte dai ragazzi) e le forme attuali di partecipazione in ambito scolastico. Attività con i ragazzi: Laboratori per studenti: Save the Children si occuperà dello sviluppo dei laboratori dedicati alla pedagogia dei diritti, al principio di non discriminazione e partecipazione. In particolare, attraverso la Convenzione ONU sui Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, verrà affrontato il tema del diritto allo studio, con particolare attenzione alla motivazione e all autostima. Nei mesi di febbraio-maggio 2013 verranno realizzati 32 laboratori; ripartiti tra le classi delle scuole primarie e quelle delle scuole secondarie di primo grado sono previste due fasi di implementazione. La prima fase vede la realizzazione di 16 laboratori dedicati a promuovere la partecipazione attiva degli studenti, nella seconda fase verranno realizzati 16 laboratori dedicati al tema della comunicazione tra pari. In particolare i ragazzi, guidati da alcuni esperti di comunicazione, si sperimenteranno nell elaborazione di una campagna di comunicazione basata sul principio di partecipazione attraverso lo strumento della web radio, sui temi della dispersione scolastica ed altri argomenti ad esso correlati come la discriminazione e la marginalità sociale. Inoltre, i laboratori avranno una parte dedicata alla Media Education per fare in modo che il percorso con i ragazzi sia un percorso consapevole sia in riferimento all utilizzo dei mezzi di comunicazione, sia per quanto riguarda la sicurezza dei linguaggi e dei messaggi di cui sono fautori e ricettori gli adolescenti, target spesso sovraesposto a tale produzione mediatica. La realizzazione dei laboratori permetterà di raggiungere direttamente 400 studenti e 2400 in modo indiretto. Si prevede la realizzazione da parte degli studenti di 16 prodotti creativi finalizzati a comunicare le buone pratiche emerse durante i Consigli Consultivi e confluenti nella campagna di sensibilizzazione. Si prevede un totale di 256 ore di formazione. 2
3 Attività con adulti: Laboratori per docenti e personale ATA: a partire dalla condivisione della pedagogia dei diritti, i laboratori sono diretti a promuovere nuove dinamiche scolastiche che prevedano l applicazione del principio di partecipazione anche all interno delle ore curricolari. Inoltre, per facilitare l accoglienza e la gestione amministrativa degli studenti stranieri, verrà affrontata la legislatura specifica in materia di immigrazione e del diritto allo studio. Ad un primo momento di formazione seguiranno degli incontri di monitoraggio/tutoraggio per supportare nel corso dell anno scolastico i docenti nella sperimentazione del principio di partecipazione. Inoltre, al fine di favorire una coerenza tra le attività dedicate agli studenti e quelle rivolte agli adulti, anche nell ambito della formazione dedicata agli adulti verrà dedicato uno spazio alla Media Education ed una breve introduzione allo strumento della web radio. Nei mesi di febbraio-maggio 2013 verranno realizzati 4 corsi di aggiornamento a cui parteciperanno 100 adulti (docenti e personale ATA), per un totale di 40 ore di formazione/informazione. Laboratori per i genitori: al fine di stimolare un sostegno positivo delle famiglie alle scelte e carriere scolastiche dei figli, con particolare riguardo alle famiglie straniere, verranno realizzati dei momenti di sensibilizzazione e formazione sul tema del diritto allo studio e dell inclusione. Partendo dalle esperienze dirette dei genitori si cercherà di capire come queste influenzano l andamento scolastico dei figli. Nei mesi di febbraio-maggio 2013 verranno realizzati 4 percorsi attraverso cui coinvolgere direttamente circa 250 genitori, per un totale di 40 ore di formazione/informazione. Attività congiunte per ragazzi ed adulti: Consigli Consultivi: spazi di dialogo permanenti sulla dispersione scolastica tra docenti, studenti e genitori nelle scuole. Oltre a promuovere una cultura dell ascolto, tale attività promuove il concetto di responsabilità fornendo competenze specifiche ai rappresentanti nell attivare e sostenere processi partecipativi, attraverso l approfondimento del concetto di rappresentanza e di delega. I Consigli si dovranno esprimere sulle strategie e le buone pratiche per accompagnare gli studenti con difficoltà e rendere le scuole stesse contesti accoglienti e aperti alle esigenze dei minori. Verrà messa a disposizione dei Consigli consultivi la possibilità di approfondire esperienze di partecipazione realizzate da Save the Children a livello internazionale attraverso l utilizzo del sito web di UndeRadio. Verranno avviati 4 Consigli Consultivi in orario extrascolastico da febbraio a giugno Nei mesi che ricadranno sotto l anno scolastico (settembre dicembre) verrà effettuata un attività di monitoraggio sull effettiva realizzazione delle proposte emerse dai Consigli Consultivi. Si prevedono 40 ore dedicate ai Consigli Consultivi. Laboratori territoriali: in un ottica di apertura della scuola al territorio ed al fine di promuovere la collaborazione tra le diverse agenzie educative (scuola, associazioni, servizi sociali) verranno sviluppati 2 laboratori (1 per Zona) di idee e prassi sul tema della dispersione scolastica. All interno dei laboratori verranno elaborate proposte basate sulla partecipazione, interventi volti a contrastare la dispersione scolastica con particolare riguardo ai minori di origine straniera. I risultati dei due laboratori territoriali saranno riportati sul sito di UndeRadio. 3
4 È prevista la partecipazione di 100 adulti tra insegnanti, genitori, operatori sociali e rappresentati delle istituzioni del territorio, per un totale di 30 ore di formazione. Gli studenti potranno partecipare in qualità di esperti sul tema e come inviati per la redazione di UndeRadio. Conferenza finale: l iniziativa verrà realizzata sulla base del rispetto dei 7 standard del principio di partecipazione garantendo il protagonismo dei ragazzi ed il loro coinvolgimento nei vari step organizzativi. Durante la Conferenza, alla quale verranno invitate le scuole di Milano, verranno presentati i risultati ed i prodotti comunicativi realizzati nell ambito del progetto. La Conferenza sarà anche occasione per il lancio della campagna di comunicazione ideata per diffondere il principio di partecipazione tra i giovani e per la presentazione del vademecum sulle buone pratiche di partecipazione in contesto scolastico realizzato con i contributi dei diversi attori che partecipano al progetto. Alla Conferenza, oltre agli altri istituti presenti sul territorio, verranno invitati i responsabili per l Ufficio Regionale Scolastico e per l Ufficio Provinciale Scolastico, il Comune di Milano e gli Assessorati di riferimento. 4. I punti di forza del progetto Si sviluppa un intervento integrato che coinvolge tutti gli attori sociali coinvolti nel fenomeno della dispersione scolastica: studenti, insegnanti, genitori, operatori sociali e rappresentati delle istituzioni del territorio. Si prevede la collaborazione con UndeRadio, la radio per l integrazione di Save the Children, al fine di promuovere il coinvolgimento attivo dei minori stranieri favorendo una migliore interazione tra gli studenti italiani e stranieri. Si valorizza il protagonismo e la partecipazione degli adolescenti nel contrasto alla dispersione scolastica: i destinatari finali saranno gli stessi promotori delle attività di progetto, nella progettazione e realizzazione delle quali saranno direttamente coinvolti. Si lavorerà con la stessa tipologia di strumenti nei laboratori con docenti, genitori ed alunni al fine di farli avanzare tutti parallelamente creando un campo comune di dialogo e confronto. Si promuove la rete come ulteriore strumento di contrasto alla dispersione. Vengono considerati due livelli di rete: quella tra scuole, funzionale a favorire le buone pratiche locali, e quella tra scuola e territorio, funzionale questa a promuovere il ruolo della scuola come contesto aperto al territorio. La realizzazione del progetto nel corso dell intero anno 2013 permette l opportunità di monitorare la realizzazione delle proposte elaborate dai Consigli Consultivi nell anno scolastico 2013/2014. La rete di contatti sviluppata da UndeRadio permetterà la diffusione degli spot radiofonici realizzati dai ragazzi. 5. Localizzazione del progetto: Comune di Milano (4 istituti scolastici, 2 primarie e 2 secondarie di primo grado localizzati in 2 Zone ad alta vulnerabilità sociale). Si è scelto di intervenire al Nord per analizzare un contesto in cui la dispersione scolastica si interseca fortemente con le tematiche dell integrazione/inclusione sociale. 6. La durata e il budget: il progetto si sviluppa nell arco di due anni scolastici (1 gennaio dicembre 2013). L ente finanziatore è Sisal. 4
5 7. Beneficiari: 400 minori e 1000 adulti (docenti, personale ATA, genitori, operatori sociali, rappresentanti delle istituzioni). 8. Sostenibilità: facendo riferimento all autonomia scolastica, gli Istituti coinvolti nel progetto potranno proseguire l esperienza dei Consigli Consultivi potendo contare su un corpo docente rafforzato nelle proprie competenze su metodologie didattiche innovative. Inoltre, i dati e gli elementi tratti dalle attività progettuali volte a meglio approfondire il fenomeno della dispersione scolastica nel contesto d intervento potranno convergere in un piano operativo più ampio. 9. Valutazione: al fine di valutare come siano state recepite le attività di progetto e come modificarle ove necessario per renderle più aderenti alle esigenze del contesto, verranno realizzati dei focus group di valutazione dedicati a tutti le categorie di beneficiari: studenti docenti/personale ATA genitori. 5
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