La Storia della Radio nella mostra di Cassino sulla Storia dell Ingegneria delle Telecomunicazioni

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1 La Storia della Radio nella mostra di Cassino MARCO DONALD MIGLIORE, FRANCO CREMONA, FULVIO SCHETTINO, CIRO D ELIA La Storia della Radio nella mostra di Cassino Fig. 1 Il busto di Marconi accanto alla replica del tasto telegrafico con cui Marconi ha dato inizio all era moderna delle telecomunicazioni (Collezione Cremona ) La Facoltà di Ingegneria della Università di Cassino è da numerosi anni attivamente coinvolta in una attività di divulgazione della cultura scientifica. In tale contesto, per l anno 2007 il Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni ha proposto una attività, dal titolo Incontro con le Telecomunicazioni - La Facoltà di Ingegneria per la Città, avente come tema centrale la storia dei sistemi di telecomunicazioni. La mostra, realizzata con il co-finanziamento del- l Università di Cassino e del Ministero dell Università e della Ricerca nell ambito del Progetto Galileo, e con il patrocinio scientifico del Ministero dell Università e della Ricerca e dell Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE) - Italy Section, si è tenuta il 22 Marzo 2007 presso i locali della Facoltà di Ingegneria dell Università di Cassino. In concomitanza con l evento è stata curata la realizzazione di una pubblicazione, scaricabile gratuitamente in formato 237

2 MARCO DONALD MIGLIORE, FRANCO CREMONA, FULVIO SCHETTINO, CIRO D ELIA Fig. 2 - Una vista di uno dei due banchi di accoglienze posti all ingresso dell esposizione per la distribuzione del libro sulla mostra, e di altro materiale informativo Fig. 3 - L allestimento della mostra fotografica Fig. 4 - Il Gen. Cremona descrive i sistemi di comunicazione utilizzati da greci e romani pdf all URL In questo contributo è presentata una breve descrizione della mostra e delle iniziative ad esse collegata. L organizzazione dell evento Al fine di facilitare la comprensione di un tema piuttosto complesso l esposizione è stata divisa in più sezioni. I primi decenni dello sviluppo della radio sono stati raccontati mediante le immagini della mostra fotografica realizzata dalla Marina Militare Italiana dal titolo La storia delle Telecomunicazioni attraverso le immagini dell Archivio Storico della Marina Militare Italiana. Le immagini ripercorrono le tappe fondamentali dello sviluppo delle telecomunicazioni in Italia dalle origini fino alla Seconda Guerra Mondiale attraverso la documentazione fotografica, spesso inedita, dell Archivio Storico della Marina Militare Italiana. La mostra fotografica, esposta per la prima volta presso l Accademia Navale di Livorno, è stato oggetto di un recente articolo pubblicato dalla IEEE, che ha gentilmente concesso la ristampa nel libro realizzato per la mostra. I primi anni della radio e della televisione sono stati rivissuti tramite suoni ed immagini della cineteca della Fondazione Guglielmo Marconi (Pontecchio Marconi, Bologna), e di collezioni private. In una ulteriore sezione (foto in Fig 4), più dettagliatamente descritta in seguito, sono stati esposti strumenti di notevole interesse storico messi a disposizione da collezionisti privati. La mostra ha incluso, infine, una sezione interattiva, indirizzata particolarmente a studenti di scuola media superiore. Tale sezione ha avuto il duplice obiettivo di mostrare lo sviluppo storico delle tecnologie utilizzate dai sistemi ricetrasmittenti e di spie- 238

3 La Storia della Radio nella mostra di Cassino gare in modo semplice il funzionamento di un sistema di telecomunicazioni. All interno della sezione interattiva il percorso è stato diviso in varie aree tematiche (antenne, ricevitori, etc.). In ciascuna area pannelli esplicativi sintetizzavano lo sviluppo della tecnologia trattata, mentre esperimenti eseguibili direttamente dal pubblico trasformavano il visitatore da semplice osservatore in parte attiva del percorso espositivo. Un area, allestita grazie alla collaborazione della Fondazione Guglielmo Marconi, è stata riservata alla proiezione di filmati riguardanti la storia delle telecomunicazioni. Hanno completato l iniziativa alcune conferenze (foto in Fig 6): il Dr. Giuseppe Maio (NITAL, Torino) e il Dr. Gerardo Bonomo (Tutti Fotografi, Editrice Progresso) hanno presentato due contributi sulla fotografia digitale; il Generale Francesco Cremona ha trattato la figura di Guglielmo Marconi. In concomitanza con l evento è stata curata la realizzazione di una pubblicazione, che approfondisce alcune delle tematiche trattate in mostra, contenente alcune letture storiche: Dall elettromagnetismo alle onde elettromagnetiche: la genesi delle equazioni di Maxwell, di O.M. Bucci (Università di Napoli Federico II ), Antonio Meucci. Una vita per la scienza e per l Italia, di B. Catania, Guglielmo Marconi e la nascita di un nuovo mezzo di comunicazione: la radio, di G. Pelosi (Università di Firenze), Strane antenne per usi ancora più strani, di S. Leschiutta (Politecnico di Torino), Bre- Fig. 5 - L accesso alle varie aree interattive della mostra, indirizzate particolarmente a studenti di scuola media superiore Fig. 6 - Un momento della parte seminariale. Da sinistra il Prof. Marco Donald Migliore (Università di Cassino), il Prof. Marco Dell Isola (Università di Cassino), il Gen. Cremona, il Dr. Gerardo Bonomo (Tutti Fotografi, Editrice Progresso) e il Dr. Giuseppe Maio (NITAL, Torino) ve storia della tecnologia della televisione, di I. Ghidini (RAI-Radiotelevisione Italiana, Napoli). Per motivi di spazio nel seguito è fornita una breve descrizione della sola sezione espositiva. La sezione espositiva La sezione espositiva è stata realizzata principalmente con il contributi della Collezione Cremona. Altri apparecchi, principalmente riguardanti la storia del- 239

4 MARCO DONALD MIGLIORE, FRANCO CREMONA, FULVIO SCHETTINO, CIRO D ELIA Fig. 7 Un momento della mostra Fig. 8 - Alcuni modelli di sistemi di comunicazione utilizzati nella antichità; in alto è visibile un modello del telegrafo ottico Pyrsia accanto ad un sistema di comunicazione utilizzante galleggianti in serbatoi d acqua; in basso il modello di una torre di comunicazione romana (Collezione Cremona ) la televisione, sono stati forniti dall Ing. Italo Ghidini. I dispositivi sono stati scelti con l obiettivo di mostrare i miglioramenti tecnologici nella realizzazione dei sistemi radio e televisivi. In una prima area espositiva, preliminare alla sezione radio, sono stati esposti modellini dei sistemi di trasmissione ottica utilizzati dai greci e dai romani. Di particolare interesse il modello del telegrafo ottico Pyrsia (Fig 8), inventato dagli ingegneri alessandrini Klexonos e Dimoklitos (IV secolo a.c.) e descritto da Polibio, che utilizza un codice trasmesso attraverso la posizione di due fiaccole. Altri esempi di antichi sistemi di trasmissione includono un sistema in cui il messaggio è codificato mediante la posizione di un galleggiante in un serbatoio d acqua. Il sistema, il cui modello è visibile nella stessa Fig. 8, richiedeva l apertura e la chiusura sincronizzata del rubinetto della botte trasmittente e della botte ricevente. La sincronizzazione avveniva tramite fiaccole. È interessante notare come già nei primi sistemi di trasmissione la presenza di molti elementi dei sistemi di trasmissione dati moderni, come l utilizzo di segnali di ready e acknowledgment. Un ulteriore esempio di antico telegrafo ottico è la torre romana di segnalazione il cui modello è mostrato sempre in Fig 8. L esposizione continua quindi con la sezione delle radio d epoca, divise secondo la tecnologia del ricevitore. La prima area è dedicata al periodo del coherer, ovvero ai primissimi anni della radio. Di particolare interesse in questa sezione le repliche funzionanti del primo ricevi- 240

5 La Storia della Radio nella mostra di Cassino Fig. 9 - Il primo ricevitore Marconi, 1895 (replica funzionante). A destra in alto è visibile il coherer, o coesore, utilizzato per rivelare il segnale (Collezione Cremona ) tore (Fig. 9) e trasmettitore (Fig. 10) Marconi (1895). Segue la sezione della ricezione magnetica, con repliche funzionanti del primo ricevitore magnetico di Marconi realizzato in una scatola di sigari (1902) (Fig. 11), e di un ricevitore della Marconi Wireless con detector magnetico del 1907 (Fig. 12). Vengono quindi mostrati ricevitori a carborundum ed a galena. In questa sezione particolarmente interessanti sono un esemplare del primo radioricevitore a carborundum e valvola in uso presso l Esercito Italiano nel 1915 (Fig. 13), e un trasmettitore a scintilla frazionata detto Marconcina, usato durante la prima guerra mondiale sia in trincea che a bordo di aerei da ricognizione (Fig 12). Seguono quindi i ricevitori a valvola, comprendenti un sistema Marconi ad uso navale del 1912, un ricevitore Magnus a 6 valvole con alimentazione a batterie della Marconi del 1920 (Fig 14), e il ricevitore a 7 valvole Ramazzotti (1928). Nella esposizione è presente anche uno dei primi amplificatori utilizzante una valvola De Forrest (Fig 17). Segue infine una esposizione delle prime radio a transistor. Una ulteriore area è stata dedicata alla esposizione dei sistemi utilizzati per la trasmissione e ricezione di messaggi cifrati. L esposizione comprende apparecchi di notevole interesse storico. Tra essi, una valigia radiogoniometrica tipo SCR504 ad otto valvole in uso durante 241

6 MARCO DONALD MIGLIORE, FRANCO CREMONA, FULVIO SCHETTINO, CIRO D ELIA Fig Il primo trasmettitore Marconi, 1895 (replica funzionante) (Collezione Cremona ) Fig Il prototipo di ricevitore magnetico usato da Marconi, a bordo della Carlo Alberto, 1902 (replica funzionante) (Collezione Cremona ) Fig Una vista dell esposizione di radio d epoca. In primo piano la Marconcina con a destra l antenna estraibile per utilizzo su velivoli (1915); a sinistra una replica di un ricevitore magnetico della Marconi Wireless (1907) (Collezione Cremona ) 242

7 La Storia della Radio nella mostra di Cassino Fig Radio con rivelatore a carborundum e valvola utilizzato dall esercito italiano durante la prima guerra mondiale (Collezione Cremona) Fig Ricevitore Mod. Magnus a 6 valvole con alimentazione a batteria della Marconi, 1920 (Collezione Cremona) 243

8 MARCO DONALD MIGLIORE, FRANCO CREMONA, FULVIO SCHETTINO, CIRO D ELIA Fig Il Gen. Cremona ed il Prof. Migliore accanto alla macchina crittografica Enigma utilizzata durante la seconda Guerra mondiale dalle forze tedesche (Collezione Cremona ); la decriptazione del codice di Enigma ha rappresentato un momento fondamentale sia per lo sviluppo dei calcolatori elettronici, sia per quello delle teorie statistiche alla base dei moderni sistemi di telecomunicazione Fig. 16 -La macchina crittografica Enigma 244

9 La Storia della Radio nella mostra di Cassino Fig Amplificatore con valvola De Forrest Fig Uno scorcio della sezione di crittografia; da sinistra è visibile la NEUMA, la M-209-A e l Enigma Fig Uno scorcio della sezione di crittografia; dal basso è visibile una radio utilizzata dalla CIA durante gli anno 50, e il suo equivalente sovietico 245

10 MARCO DONALD MIGLIORE, FRANCO CREMONA, FULVIO SCHETTINO, CIRO D ELIA la Seconda Guerra Mondiale per individuare la posizione di emittenti nemiche clandestine, una stazione ricetrasmittente in codice Morse usata dai servizi segreti del KGB durante gli anni 50 e 60, un complesso ricetrasmittente usato dalla CIA nello stesso periodo (Fig. 19), e un ricetrasmittente mod. 353 con registratore e codificatore utilizzato in URSS negli anni 80. Di eccezionale interesse sono i sistemi per la crittografia, comprendenti una macchina crittografica Enigma a 4 rotori delle forze armate tedesche (Fig. 16), una macchina crittografica americana M-209-A usata per decodificare meccanicamente i messaggi sempre durante la seconda guerra mondiale e una macchina crittografica NEUMA utilizzata dall esercito svizzero dopo la seconda guerra mondiale (Fig. 18). Completava l esposizione una ulteriore sezione dedicata allo sviluppo dei tubi per ripresa televisiva. 246