COMUNE DI CAMPONOGARA ASSESSORATO ALLE POLITICHE AMBIENTALI Compagno Denis ASSESSORATO ALL AGRICOLTURA Mescalchin Francesco

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI CAMPONOGARA ASSESSORATO ALLE POLITICHE AMBIENTALI Compagno Denis ASSESSORATO ALL AGRICOLTURA Mescalchin Francesco"

Transcript

1 CORSO DI GIARDINAGGIO 2006 (Dott. Forestale Luciano Galliolo ) IL VERDE URBANO GLI ALBERI ORNAMENTALI Argomenti Il verde urbano e l ambiente Il clima e il terreno Le piante autoctone la scelta della specie arborea la valutazione delle caratteristiche qualitative dell albero L impianto: le distanze d impianto la preparazione della buca, gli ancoraggi, le annaffiature la nomenclatura botanica delle piante le principali specie arboree nel verde ornamentale Il verde e l ambiente Il verde urbano inteso in senso generico, come l insieme delle specie arboree, arbustive ed erbacee che costituiscono un giardino, un parco o qualsiasi altra area verde, instaura delle profonde relazioni con l ambiente circostante e ne è a sua volta influenzato e condizionato. La presenza dei parchi e giardini in città migliora notevolmente la qualità della vita di chi vi abita, poiché molteplici sono le funzioni assolte dalle piante che non si limitano alla sola funzione ricreativa. Gli alberi con le loro grandi chiome hanno un effetto di mitigazione del clima urbano, riducono l insolazione estiva, trattengono le polveri inquinanti, assorbono i rumori, ricambiano e depurano l aria. Le città con numerose aree verdi, sia pubbliche che private, risultano più vivibili, sono meno afose d estate, meno inquinate ed anche più piacevoli. D altra parte anche le piante sono organismi viventi che necessitano di determinate condizioni di luce, di acqua, di calore e di elementi nutritivi, per poter esplicare al meglio la loro capacità vegetativa. Piante sane e ben nutrite crescono vigorose ed esprimeranno il massimo non solo delle loro caratteristiche ornamentali ma anche tutte le altre funzioni sopraccitate. Il clima e il terreno Un importante fase preliminare alla progettazione e realizzazione del giardino consiste nella valutazione delle condizioni del clima, del terreno e di tutti gli altri fattori che possono influenzare le condizioni vegetative delle piante. Le specie vegetali si sono adattate a determinate condizioni di vita che corrispondono a quelle tipiche del loro ambiente naturale di origine. Ogni specie presenta specifiche esigenze nei riguardi delle caratteristiche del clima e del terreno che devono essere loro assicurate allo scopo di garantire le migliori condizioni vegetative. E importante nella scelta delle specie, conoscere queste caratteristiche al fine di costruire un bel gia rdino o un bel parco. Il clima I principali fattori climatici sono la luce, il calore e l acqua. Le piante hanno bisogno di luce per effettuare la fotosintesi clorofilliana, alcune specie esigono la piena luce (eliofile), altre vivono bene all ombra (sciafile). Queste ultime sono piante adattate nel sottobosco che sono in grado di utilizzare la luce diffusa per la loro attività fotosintetica e se fossero poste al sole potrebbero subire danni irreparabili. Certi alberi come le querce differenziano foglie di ombra e foglie di sole nella stessa pianta, a seconda della loro posizione nella chioma, relativamente ai punti cardinali. Accade spesso che tali piante una volta poste a dimora, perdano una parte consistente delle foglie se non viene rispettato l orientamento in cui erano poste nel vivaio, questo comporta una notevole riduzione delle caratteristiche estetiche e delle funzioni fisiologiche della pianta. Allo stesso modo le piante reagiscono nei confronti del calore e della disponibilità idr ica. Le piante dei climi caldi hanno messo a punto dei meccanismi per resistere alla forte insolazione e alla scarsità d acqua. Nei climi freddi invece il fattore critico è il gelo che le specie spontanee sono in grado di sopportare senza subire danni. 1

2 Nel giardino, oltre al clima deve essere preso in considerazione anche il microclima che si viene normalmente a formare, per effetto dell ombreggiamento degli edifici. Per questo motivo al momento della messa a dimora delle piante andranno attentamente scelte le specie da posizionare a sud piuttosto che a nord oppure ad est. Si tenga presente che l est è la posizione più critica per quanto riguarda gli sbalzi termici. Il suolo Il suolo è composto da particelle minerali (sabbia, limo ed argilla), da una percentuale di sostanza organica (humus), e da un elevato numero di specie di organismi viventi, alcuni dei quali sono fondamentali per il mantenimento della fertilità del suolo (batteri, funghi, lombr ichi ecc.) Un altra componente importante è la porosità, costituita da piccoli spazi che contengono acqua e aria, elementi indispensabili allo sviluppo delle piante. I terreni presentano caratteristiche fisiche e chimiche differenti in funzione della loro composizione. Terreni con elevata percentuale di sabbia si dic o- no leggeri, sono facili da lavorare ma trattengono male l acqua, per cui certe piante tendono ad appassire. Terreni con elevato contenuto di argilla si dicono pesanti, sono difficili da lavorare, trattengono molta acqua, e talvolta in eccesso, per cui certe piante non adattate potrebbero morire per mancanza di ossigeno. Il miglior terreno dal punto di vista agronomico è quello di medio impasto, in cui sabbia, argilla e limo sono presenti in quantità proporzionate ed il rapporto aria acqua è equilibrato. Altri elementi da considerare sono l acidità (ph), la presenza di calcare e la salinità. La maggior parte delle specie vegetano bene in un terreno neutro (ph 7), alcune invece esigono un ambiente acido, (azalee, pieris, camelia, eriche, ecc) corrispondente ad un ph di 4,5-5. Queste specie se poste in terreni neutri o alcalini, crescono stentate, ingialliscono (clorosi ferrica), lentamente deperiscono e muoiono. Nei giardini di nuova costruzione il suolo presenta spesso caratteristiche eterogenee dovuti al riporto di terreno sterile, al compattamento degli strati. Tali condizioni andrebbero attentamente valutate al fine di effettuare adeguati interventi migliorativi prima di procedere all impianto delle specie vegetali. Le specie autoctone 2 Le specie autoctone sono le piante spontanee, che si sono selezionate nell arco di un lungo periodo di tempo e si sono adattate alle caratteristiche ambientali tipiche di un determinato territorio. La loro conoscenza è fondamentale soprattutto per interventi di ripristino di ambienti naturali, ma è utile anche nella realizzazione del verde urbano, perché queste specie sono molto resistenti ai fattori climatici avversi e possono dare brillanti risultati per la creazione di un bel giardino. - Foresta di querce nella pianura padana Nelle aree di pianura della regione padana, la formazione forestale tipica, tuttora presente in qualche bosco relitto, è costituita da querceto misto di latifoglie mesofile in cui predomina la farnia (Quercus robur), il carpino bianco (Carpinus betulus), l acero campestre (Acer campestre) e numerose altre specie fra cui il perastro e il melo selvatico. Nelle zone leggermente più umide si insedia l olmo e il frassino ossifillo (fraxinus angustifolia). Gran parte di queste specie sono state utilizzate per la formazione di siepi ed alberate agrarie da cui l agricoltore traeva, legname da opera, paleria e legna da ardere. La scelta della specie La scelta della specie viene fatta in primo luogo in funzione delle proprie valutazioni estetiche, ma è bene anche non trascurare altri fattori che influiscono sulla buona vegetazione della pianta. Tra i criteri estetici rientrano la forma, il colore delle foglie e dei fiori, i profumi, la produzione di frutti caratteristici ecc. Gli altri fattori riguardano il clima, il tipo di suolo, le dimensioni del giardino, la distanza da edif i- ci, marciapiedi e strade, la presenza di condutture interrate o aeree ecc. Una attenta valutazione di tutte queste componenti porterà ad individuare una specie o un gruppo di specie che meglio assolvono ai requisiti richiesti. Le caratteristiche qualitative dell albero La conoscenza di alcuni parametri qualitativi è molto utile nella scelta di ogni singolo albero al momento dell acquisto. Sono stati stabiliti specif i- ci standard di allevamento in vivaio al fine di produrre piante sane e vigorose che una volta poste a dimora daranno risultati vegetativi eccezionali. Purtroppo non sempre questi standard vengono rispettati per cui è opportuno conoscere i principa-

3 li parametri per non trovarsi un domani con sorprese poco piacevoli. Le piante devono essere fornite di etichetta con il nome della specie e della varietà. Devono essere sane ed esenti da ferite di varia o- rigine Nelle forme ad alberello, una parte del tronco deve essere libera da rami (1,5-2 m), diritta e senza lesioni, la chioma ben conformata ed omogenea, senza vuoti. La zolla deve essere compatta, priva di crepe e non devono essere presenti tagli di grosse radici. Il diametro della zolla deve essere di almeno tre volte la lunghezza della circonferenza misurata ad un metro dal suolo (es. circ. 25 cm, diametro zolla 75 cm. Particolare attenzione va posta alla eventuale presenza di grosse radici attorcigliate, la pianta va respinta poiché non si accrescerebbe normalmente ed è destinata a deperire. L impianto Le distanze d impianto Le distanze d impianto sono regolate per le gge dal codice civile, dal codice della strada, da usi locali e regolamenti comunali. E opportuno altresì attenersi a indicazioni tecniche che seppur non obbligatorie per legge sono opportune ai fini di evitare costose potature o danni ai manufatti. Distanze dai confini Art. 892 del C.C Tipo Distanza m Alberi di altofusto 3 Alberi di non altofusto 1,5 Vite, arbusti e siepi di altezza minore a m 2,5 0,5 Siepe di robinia 2 Siepe di ontano, castagno e simili 1 La distanza si misura dalla linea di confine alla base esterna del tronco dell albero all epoca dell impianto. Tali distanze non si devono osservare in caso di presenza di muro divisorio, purchè l altezza delle piante non superi la sommità del muro. Per l impianto di grandi alberi, tre metri non sono sufficienti, è opportuno quindi prevedere lo sviluppo diametrico potenziale della chioma, stabilendo una distanza d impianto minima pari al raggio. In tal modo si evita l invasione della chioma e delle radici nella proprietà confinante e i conseguenti conflitti che puntualmente si verificano. 3 Per quanto riguarda la distanza dagli edifici e da condutture sotterranee, indicazioni tecniche consigliano una distanza minima di 3 m per alberi di terza grandezza, 5 m per alberi di seconda grandezza e 7 m per alberi di prima grandezza. Preparazione della buca L albero deve essere posizionato con il colle tto allo stesso livello della superficie del suolo. Una piantagione troppo profonda può provocare gravi danni alla radice e la morte della pianta. La buca deve avere una profondità pari all altezza della zolla, se si eccede nello scavo, bisogna disporre il terreno sul fondo portando il colletto un poco più in alto, in considerazione del fatto che con l assestamento il terreno si abbassa posizionando il colletto alla giusta altezza. La larghezza invece è bene sia ampia per favorire lo sviluppo delle radici e dovrebbe essere di volte il diametro della zolla. Riempimento della buca Al contrario delle normali consuetudini, la buca va riempita con il solo terreno di scavo evitando l aggiunta di terricci e concimi. Questi ulti più che utili sono dannosi perché le radici tendono a rimanere all interno della buca piuttosto che svilupparsi adeguatamente. La chiusura della buca va completata con la formazione di una conca per contenere l acqua di irrigazione e la distribuzione della pacciamatura con materiale adatto (corteccia di pino, pomice ecc. ) per uno spessore di 7-10 cm. Posa dei tutori I pali tutori servono per l ancoraggio di alberi di certe dimensioni nei primi anni d impianto. I sistemi di ancoraggio sono diversi, ma essi devono garantire la stabilità dell albero, che inizialmente non può essere fatta dalle radici, e nel contempo consentire un adeguata oscillazione del tronco e della chioma sotto l azione del vento. Questo fa si che una volta tolto l ancoraggio dopo 2-3 anni il fusto si sia adeguatamente irrobustito e possa resistere da solo all azione del vento. Per questo motivo l altezza dell ancoraggio più adeguata si ritiene sia pari ad 1/3 dell altezza della pianta. I pali devono essere conficcati nel suolo ben al di sotto del fondo della buca, a seconda delle tecniche si possono usare uno, due o tre pali, ad ognuno dei quali deve essere collegata la pianta con apposito legaccio elastico, che deve essere fatto in modo da non danneggiare la corteccia per azioni di sfregamento. E necessario prevedere un controllo pe-

4 riodico della funzionalità delle legature, che devono essere allentate nel caso possano provocare strozzature o lesioni. Irrigazione l irrigazione deve essere tale da garantire un apporto idrico costante evitando eccessi tali da creare ristagni che risultano molto negativi per le radici. La nomenclatura botanica delle piante Le piante vengono indicate secondo una convenzione internazionale, con un nome latino composto da due parole, la prima con iniziale maiuscola indica il genere di appartenenza mentre la seconda individua la specie. Al nome della specie, scritto in corsivo può seguire il nome della varietà ( per 4 quelle selezionatesi in natura) o il nome della cultivar ( per le piante selezionate dall uomo). Esempio: Acer platanoides L. Drumundii Acer : indica il genere platanoides indica la specie L. è l iniziale di Linneo che l ha classificata Drumundii è la cultivar o varietà orticola, costituita da selezionatori. Hypericum x moseranum ANDRE Indica un incrocio tra due specie dello stesso genere Hypericum calicinum x Hypericum patulum. Il termine ANDRE è il nome dell autore dell incrocio. Principali specie utilizzabili nel verde urbano - Classi di altezza degli alberi Nella tabella sono riportate le principali specie arboree ripartite per classi dimensionali Tipo di pianta Altezza raggiungibile a maturità Distanza minima da edifici e condutture sotterranee Albero di 1a grandezza Oltre 25 m 7,0 m Albero di 2a grandezza m 5,0 m Albero di 3a grandezza 8-15 m 3,0 m Arbusto o albero di 4a grandezza 2,5-8 m 1,5 m Note: (*) autoctone in Italia (+) esotiche sconsigliate (#) piante con problemi fitosanitari - il resto sono esotiche Alberi di prima grandezza alberi che a maturità di norma superano i 25 m di altezza Nome comune Nome scientifico Nome comune Nome scientifico Acero di monte * Acer pseudoplatanus Pioppo euroamericano Populus x canadensis Acero riccio * Acer platanoides Pioppo americano Populus deltoides Acero da zucchero Acer saccharinum Pioppo nero * Populus nigra Ailanto + Ailanthus altissima Pioppo tremolo * Populus tremula Ontano nero * Alnus glutinosa Quercia palustre Quercus palustris Betulla * Betula pendula Rovere * Quercus petraea Castagno * Castanea sativa Farnia * Quercus robur Faggio * Fagus sylvatica Quercia rossa Quercus rubra Frassino maggiore * Fraxinus excelsior Tiglio argentato Tilia argentea Noce americano Juglans nigra Tiglio selvatico * Tilia cordata Albero dei tulipani Liriodendron tulipifera Tiglio nostrano * Tilia plathyphyllos Platano ibrido # Platanus x hybrida Tiglio ibrido Tilia x europaea Platano americano # Platanus occidentalis Olmo ciliato Ulmus laevis Platano europeo # Platanus orientalis Olmo campestre * # Ulmus minor Pioppo bianco * Populus alba Abete bianco * Abies alba Peccio di Serbia Picea omorica Abete di Spagna Abies pinsapo Peccio del Colorado Picea pungens Pino del Cile Araucaria araucana Pino laricio # Pinus nigra laricio Libocedro Calocedrus decurrens Pino austriaco + # Pinus nigra austriaca Cedro del Marocco Cedrus atlantica Pino marittimo # Pinus pinaster Cedro dell'himalaia Cedrus deodara Pino strobo # Pinus strobus Cedro del Libano Cedrus libani Pino silvestre * Pinus sylvestris Cipresso di Lawson Chamaecyparis lawsoniana Pino dell'himalaia Pinus wallichiana

5 Cedro rosso Cryptomeria japonica Douglasia glauca Pseudotsuga glauca Ginko Ginkgo biloba "Pino" a ombrello Sciadopitys verticillata Larice europeo * Larix decidua Sequoia verde Sequoia sempervirens Metasequoia Metasequoia glyptostroboides Sequoia gigante Sequoiadendron giganteum Abete rosso, peccio Picea excelsa Cipresso di palude Taxodium distichum Peccio azzurro Picea glauca Tuia gigante Thuja plicata Douglasia verde Pseudotsuga douglasii Tsuga del Canadà Tsuga canadensis Tsuga americana Tsuga heterophylla Alberi di seconda grandezza alberi che a maturità di norma raggiungono un'altezza compresa tra 15 e 25 m Acero bianco + Acer negundo Noce comune * Juglans regia Acero fico Acer opalus Storace Liquidambar styraciflua Acero rosso Acer rubrum Magnolia sempreverde Magnolia grandiflora Acero argentato Acer saccharum Carpino nero * Ostrya carpinifolia Ippocastano Aesculus hippocastanus Ciliegio selvatico * Prunus avium Ippocastano ibrido Aesculus x carnea Ciliegio tardivo + Prunus serotina Ontano napoletano Alnus cordata Noce del Caucaso + Pterocarya fraxinifolia Ontano bianco * Alnus incana Leccio * Quercus ilex Betulla nera Betula nigra Roverella * Quercus pubescens Betulla americana Betula papyrifera Sughera # Quercus suber Betulla di palude * Betula pubescens Robinia + Robinia pseudoacacia Betulla utile Betula utilis Salice bianco * Salix alba Falso noce Carya ovata Salice fragile Salix fragilis Carpino bianco * Carpinus betulus Sofora Sophora japonica Catalpa Catalpa bignonioides Sorbo montano * Sorbus aria Bagolaro * Celtis australis Ciavardello * Sorbus torminalis Nocciolo di Bisanzio Corylus colurna Tiglio americano Tilia americana Eucalipto grigio Eucalyptus cinerea Tiglio della Crimea Tilia euchlora Frassino meridionale Fraxinus angustifolia Olmo montano * # Ulmus glabra Spino di Giuda Gleditsia triacanthos Olmo siberiano Ulmus pumila Cupressiciparo x Cupressocyparis leylandii Pino cembro Pinus cembra Cipresso dell'arizona Cupressus arizonica Pino domestico Pinus pinea Cipresso levigato Cupressus glabra Tasso * Taxus baccata Cipresso della California Cupressus macrocarpa Tuia occidentale Thuja occidentalis Cipresso Cupressus sempervirens Alberi di terza grandezza alberi che a maturità di norma raggiungono un'altezza compresa tra 8 e 15 m Acero campestre * Acer campestre Alloro Laurus nobilis Acero pelle di serpente Acer capillipes Magnolia spogliante Magnolia liliflora Acero a squame Acer griseum Melo da fiore Malus fluribunda Acero a strisce Acer rufinerve Melo selvatico * Malus sylvestris Ippocastano americano Aesculus pavia Gels o bianco Morus alba Acacia di Costantinopoli Albizia julibrissin Gelso nero Morus nigra Gelso da carta + Brussonetia papyrifera Faggio sudamericano Nothofagus antartica Carpinella Carpinus orientalis Paulonia Paulownia tomentosa Nespolo del Giappone Eriobotrya japonica Ciliegio a grappoli * Prunus padus Orniello * Fraxinus ornus Salice piangente Salix babilonica Olivello spinoso Hippophae rhamnoides Salice tortuoso Salix matsudana Agrifoglio * Ilex aquifolium Sorbo degli uccelli * Sorbus aucuparia 5

6 Kelreuteria Koelreuteria paniculata Sorbo domestico Sorbus domestica Abete di Corea Abies koreana Ginepro * Juniperus communis Tuia orientale Biota orientalis Ginepro della Virginia Juniperus virginiana Cipresso di Hinoki Chamaecyparis obtusa Falsa tuja Thujopsis dolabrata Alberi di quarta grandezza alberi (anche ad habitus arbustivo) che a maturità di norma raggiungono un'altezza tra 2,5 e 8 m Acacia # Acacia dealbata Frangola * Frangula alnus Acero giapponese Acer japonicum Maggiociondolo alpino * Laburnum alpinum Acero palmato Acer palmatum Maggiociondolo di colle* Laburnum anagyroides Corbezzolo Arbutus unedo Maggiociondolo ibrido Laburnum x watereri Bosso Buxus sempervirens Lagerstremia Lagerstroemia indica Camelia primaverile Camellia japonica Ligustro Ligustrum lucidum Camelia invernale Camellia sasanqua Magnolia obovata Magnolia obovata Catalpa nana Catalpa bungei Magnolia stellata Magnolia stellata Albero di Giuda Cercis siliquastrum Maonia giapponese Mahonia japonica Palma Chamaerops excelsa Nespolo Mespilus germanica Clerodendro Clerodendron trichotonum Olivo # Olea europea Corniolo ad ombrella Cornus controversa Parrozia Parrotia persica Corniolo da fiore Cornus florida Mirabolano Prunus cerasifera Corniolo * Cornus mas Prugnolo Prunus serrulata Nocciolo * Corylus avellana Pero della Cina Pyrus calleryana Azzaruolo Crataegus azarolus Spin cervino * Rhamnus catharthicus Biancospino nostrano* Crataegus monogyna Scotano d'america Rhus tiphina Biancospino Crataegus oxyachantha Salicone * Salix caprea Biancospino ibrido Crataegus x lavallei Sambuco nero * Sambucus nigra Eleagno Eleagnus angustifolia Giuggiolo Ziziphus jujuba Cefalotasso Cephalotaxus fortunei Ginepro sabino Juniperus sabina Cefalotasso Cephalotaxus harringtonia Ginepro della Virginia Juniperus virginiana Ginepro della Cina Juniperus chinensis 6

ALLEGATO 3 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

ALLEGATO 3 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ALLEGATO 3 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ PRESCRIZIONI PER LE SPECIE ARBOREE ED ARBUSTIVE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

COMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva

COMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva 1 COMUNE DI CALCIO allegato H PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva Via Covo (SP 102) nuova SP 98 Calciana conforme al PGT (Artt. 12 e 14, legge regionale 11

Dettagli

CREST. Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio

CREST. Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio CREST Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio CREST s.n.c. di Perosino Gian Carlo & c. 10136 Torino (Italia) - Via Caprera, 15 - E-mail info@crestsnc.it - tel. 011/3299419/3299165 r.a. - fax

Dettagli

CENSIMENTO ALBERI MONUMENTALI

CENSIMENTO ALBERI MONUMENTALI CENSIMENTO ALBERI MONUMENTALI - P. Indipendenza, 14-28822 Il censimento - gli attori Amministrazione Provinciale Area Ambiente - Ufficio Protezione Ambiente Amministrazioni Comunali Tecnici Incaricati

Dettagli

Allegato 1. Liste delle piante indesiderabili, estranee alla flora autoctona.

Allegato 1. Liste delle piante indesiderabili, estranee alla flora autoctona. Allegato 1 Liste delle piante indesiderabili, estranee alla flora autoctona. Specie arboree Specie arbustive Abies sp. abete Amorpha fruticosa falso indaco (*) Acer negundo acero della Virginia (*) Ailanthus

Dettagli

PER SCARICARE I PDF DELLE LEZIONI ANDATE SU:

PER SCARICARE I PDF DELLE LEZIONI ANDATE SU: PER SCARICARE I PDF DELLE LEZIONI ANDATE SU: www.florart-imola.it pagina lezioni e corsi nella sezione corsi cliccare su area riservata in basso a destra nome utente: Studente (rispettare la maiuscola)

Dettagli

NATURSIMUL MACERATI GLICERINATI

NATURSIMUL MACERATI GLICERINATI Macerati glicerinati Natursimul www.natursimul.it ABIES PECTINATA gemme (Abete bianco gemme) - MG - 1DH Vol. Alc. 30 % (idrato anidro 15 ml) Ingredienti: acqua, alcol etilico*, stabilizzante: glicerina

Dettagli

GRUPPO A Specie a lento accrescimento e di rilevante interesse ecologico e storico testimoniale.

GRUPPO A Specie a lento accrescimento e di rilevante interesse ecologico e storico testimoniale. ALLEGATO 1. Specie vegetali Classificazione delle specie vegetali in relazione sia alle caratteristiche della specie botanica sia in relazione al contesto territoriale bolognese. Classificazione in base

Dettagli

AREA VERDE COMPRESA TRA VIA SPALATO, VIA II GIUGNO E SECONDA TRAVERSA, LOCALITA MILANO MARITTIMA RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA STATO DI FATTO

AREA VERDE COMPRESA TRA VIA SPALATO, VIA II GIUGNO E SECONDA TRAVERSA, LOCALITA MILANO MARITTIMA RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA STATO DI FATTO AREA VERDE COMPRESA TRA VIA SPALATO, VIA II GIUGNO E SECONDA TRAVERSA, LOCALITA MILANO MARITTIMA RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA STATO DI FATTO Dott. Agr. Alessandra Bazzocchi L area verde oggetto di studio,

Dettagli

COMUNE DI SESTO FIORENTINO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO COMUNALE DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO

COMUNE DI SESTO FIORENTINO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO COMUNALE DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO COMUNE DI SESTO FIORENTINO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO COMUNALE DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO Art. 1. Principi, finalità ed oggetto Art. 2. Campo d'applicazione Art. 3. Alberature tutelate Art. 4.

Dettagli

ALLEGATO 1. Specie vegetali

ALLEGATO 1. Specie vegetali ALLEGATO 1. Specie vegetali Classificazione delle specie vegetali in relazione sia alle caratteristiche della specie botanica sia in relazione al contesto territoriale bolognese. Classificazione in base

Dettagli

SPECIFICHE FOTOGRAFIE

SPECIFICHE FOTOGRAFIE autunno - primavera SPECIFICHE Le piante illustrate nel presente catalogo sono in ordine alfabetico per nome latino. La seguente tabella può facilitare la ricerca di specie desiderate. Nome italiano Nome

Dettagli

PRONTUARIO PER LA MITIGAZIONE AMBIENTALE

PRONTUARIO PER LA MITIGAZIONE AMBIENTALE PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI RONCADE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO SCHEDA DI ACCORDO N. 10 DITTA: Bassetto Elio, Bassetto Renato, Bresolin Gino, Geromel Sergio, Pellegrin Luigi e Damelico Severina Santa.

Dettagli

CONTENITORE FITOCELLA (C1 - C2)

CONTENITORE FITOCELLA (C1 - C2) MONIT. 2018/2 REGIONE CAMPANIA U.O.D. - SERVIZIO TERRITORIALE PROVINCIALE DI: SALERNO VIVAIO ISCA CERASO (SA) Specie disponibili per la consegna nel periodo 1 novembre 2018-31 marzo 2019- distribuzione

Dettagli

REGOLAMENTO SULL USO FORESTALE DEL TERRITORIO DEL PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE-VELINO

REGOLAMENTO SULL USO FORESTALE DEL TERRITORIO DEL PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE-VELINO Qui proteggiamo natura e cultura REGOLAMENTO SULL USO FORESTALE DEL TERRITORIO DEL PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE-VELINO Approvato con delibera di Consiglio Direttivo n 25 del 21/04/1999 Modificato con

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PARTECIPAZIONE NEL GOVERNO E NELLA CURA DEI BENI COMUNI SEZIONE -ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE -

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PARTECIPAZIONE NEL GOVERNO E NELLA CURA DEI BENI COMUNI SEZIONE -ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE - REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PARTECIPAZIONE NEL GOVERNO E NELLA CURA DEI BENI COMUNI SEZIONE -ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE - INDICE Articolo 1 Oggetto e disciplina Articolo 2 Aree ammesse Articolo 3

Dettagli

Censimento delle alberature poste nel Parco del Bersagliere e nel Parco dei Pinguini nel comune di Cassano d Adda

Censimento delle alberature poste nel Parco del Bersagliere e nel Parco dei Pinguini nel comune di Cassano d Adda Prog. 00 564 10 Comune di Cassano d Adda Censimento delle alberature poste nel Parco del Bersagliere e nel nel comune di Cassano d Adda 7 maggio 2010 da Maggio 10 Dendrotec srl via S.Fruttuoso,2 Tel. 02

Dettagli

ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE, ANTICO INDIGINATO, DELLE PIANTE ESOTICHE E PERIODI PER IL TAGLIO E L IMPIANTO

ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE, ANTICO INDIGINATO, DELLE PIANTE ESOTICHE E PERIODI PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE, ANTICO INDIGINATO, DELLE PIANTE ESOTICHE E PERIODI PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ALLEGATO C ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera

Dettagli

foglia caduca sempreverde MESE DI FIORITURA (presente solo se significativa) ALTEZZA in m DIAMETRO DELLA CHIOMA in m

foglia caduca sempreverde MESE DI FIORITURA (presente solo se significativa) ALTEZZA in m DIAMETRO DELLA CHIOMA in m Alberi ornamentali a foglia caduca e sempreverdi Ci difendono dall inquinamento atmosferico, dal caldo e dai rumori abbellendo nel contempo i nostri giardini in ogni stagione. 25 MESE DI FIORITURA (presente

Dettagli

La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale

La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale Roberto Zampieri Regione del Veneto Unità di Progetto Foreste e Parchi Legnaro, 20 febbraio 2012 Azione Realizzazione di sistemi silvoarabili (filari

Dettagli

COMUNE DI SAN MARTINO DALL ARGINE INDICAZIONI TECNICHE PER INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA ED AMBIENTALE Vengono definiti i criteri generali per la realizzazione delle piantumazioni

Dettagli

VIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00

VIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00 VIVAIO Specie arboree V 001 Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE * * * V 002 Fam. Aceracee Acero Italiano ACER OPALUS V 003 V 004 V 005 V 006 Fam. Aceracee Acero Minore ACERO MONSPESSULANUM Fam.

Dettagli

Il/La Sottoscritto/a. nato/a nel Comune di, il / / residente nel Comune di, frazione. in via/loc., n, C.A.P. codice fiscale, recapito telefonico

Il/La Sottoscritto/a. nato/a nel Comune di, il / / residente nel Comune di, frazione. in via/loc., n, C.A.P. codice fiscale, recapito telefonico Al Comune di Deruta Ufficio Urbanistica ed Edilizia Marca da bollo. 16,00 RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE E/O NULLA OSTA PER ABBATTIMENTO / POTATURA / SPOSTAMENTO ALBERI AI SENSI DELLA L.R. 19 NOVEMBRE 2001,

Dettagli

Una siepe per Zelata

Una siepe per Zelata Una siepe per Zelata Ogni anno nel mese di novembre Legambiente, in collaborazione con il ministero dell Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, promuove la Festa dell albero : una giornata

Dettagli

Comune di Quarrata Regolamento Urbanistico Parchi, giardini e aree a verde di particolare pregio

Comune di Quarrata Regolamento Urbanistico Parchi, giardini e aree a verde di particolare pregio Comune di Quarrata Regolamento Urbanistico Parchi, giardini e aree a verde di particolare pregio SCHEDA N. VdP01 Località Valenzatico Denominazione Villa Zaccanti Classificazione Verde di Pregio - Giardino

Dettagli

Elementi di progettazione dei giardini. Piantare a giusta D I S T A N Z A

Elementi di progettazione dei giardini. Piantare a giusta D I S T A N Z A 42 NORME Elementi di progettazione dei giardini Piantare a giusta D I S T A N Z A Un elemento importante nelle scelte progettuali è rappresentato dalle dimensioni che un albero può raggiungere a maturità

Dettagli

Pagina n 1/3 COMUNE DI REDONDESCO POL RIS - Studio Associato Via Pietro Verri, Mantova (MN) - Tel INDICAZIONI TECNICHE PER INT

Pagina n 1/3 COMUNE DI REDONDESCO POL RIS - Studio Associato Via Pietro Verri, Mantova (MN) - Tel INDICAZIONI TECNICHE PER INT Pagina n 1/3 COMUNE DI REDONDESCO POL RIS - Studio Associato Via Pietro Verri, 33-46100 - Mantova (MN) - Tel. 0376.248808 INDICAZIONI TECNICHE PER INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA

Dettagli

Obbligo per il comune di porre a dimora un albero per ogni neonato residente

Obbligo per il comune di porre a dimora un albero per ogni neonato residente BOLLETTINO UFFICIALE REGIONALE 27 7 1994 N. 17 LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 05 07 1994 LIGURIA Obbligo per il comune di porre a dimora un albero per ogni neonato residente ARTICOLO 1 (Finalita') 1. La presente

Dettagli

Consiglio Regionale della Calabria IV Commissione Assetto e utilizzazione del territorio - Protezione dell ambiente PROPOSTA DI LEGGE N.

Consiglio Regionale della Calabria IV Commissione Assetto e utilizzazione del territorio - Protezione dell ambiente PROPOSTA DI LEGGE N. Consiglio Regionale della Calabria IV Commissione Assetto e utilizzazione del territorio - Protezione dell ambiente PROPOSTA DI LEGGE N. 19/9^ DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE REGIONALE F. MORELLI, RECANTE

Dettagli

OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO. Dott. Nat. Giuseppe Stablum

OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO. Dott. Nat. Giuseppe Stablum OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO Dott. Nat. Giuseppe Stablum MARZO 2012/ FEBBRAIO 2013 Si illustra di seguito il censimento delle specie arboree ed arbustive della seconda

Dettagli

PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (modalità per la realizzazione di siepi e filari alberati)

PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (modalità per la realizzazione di siepi e filari alberati) Via Lago di Como 88/2-36100 Vicenza - Tel./ fax: 0444 920083 e-mail: rugiorio@libero.it PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (modalità per la realizzazione di siepi e filari alberati) Ottobre 2011 Dr.

Dettagli

CHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FRUTTI FLORA ESOTICA

CHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FRUTTI FLORA ESOTICA ALBERI I GRANDEZZA (anomala poiché gymnospermae) GINKO BILOBA Ginko biloba FLORA ESOTICA 25-30 m 10 m Eretto nelle piante maschili, espanso nelle femminili Primaverile, poco significativa Carnosi, ovoidali

Dettagli

Assessorato allo Sport e Ambiente. i Parchi di Ivrea. La Polveriera, i Giardini pubblici Villa Casana e Villa Girelli

Assessorato allo Sport e Ambiente. i Parchi di Ivrea. La Polveriera, i Giardini pubblici Villa Casana e Villa Girelli Assessorato allo Sport e Ambiente i Parchi di Ivrea La Polveriera, i Giardini pubblici Villa Casana e Villa Girelli N 1_200 PROGETTO: pubblicazione a cura del Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale

Dettagli

LATIFOGLIE. Specie in latino. Specie in italiano Età Altezze Circonferenza. Provenienza. Prezzo in Fr. Tipo. Pagina 1 di 5

LATIFOGLIE. Specie in latino. Specie in italiano Età Altezze Circonferenza. Provenienza. Prezzo in Fr. Tipo. Pagina 1 di 5 Latifoglie 100 Acer campestre Acero campestre Losone, P, 270 Corteglia, S, 400 Mezzana, P, 300 1/10-230 13/15 1/2 30/60 - - 1/2 80/120 - - 1/3 140/170 - - 1/4-250/300 6/10 1 55.00 Zolla 100.04 Acer negundo

Dettagli

ALLEGATO 1 - ELENCO SPECIE E CLONI

ALLEGATO 1 - ELENCO SPECIE E CLONI ALLEGATO 1 - ELENCO SPECIE E CLONI TABELLA 1 - CLONI DI PIOPPO per Tip. 1 - Pioppicoltura e per impianti policiclici con pioppo della Tip. 2 - ADL CLONI DI PIOPPO A MAGGIOR SOSTENIBILITA' AMBIENTALE (MSA)

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO. (Approvato con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 24/7/1997. In vigore 4/8/1997)

REGOLAMENTO SULLA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO. (Approvato con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 24/7/1997. In vigore 4/8/1997) REGOLAMENTO SULLA TUTELA DEL PATRIMONIO ARBOREO (Approvato con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 24/7/1997. In vigore 4/8/1997) ART. 1 (Ambito d applicazione) Il presente regolamento si

Dettagli

Comune di Cusano Milanino Provincia di Milano. Regolamento del verde

Comune di Cusano Milanino Provincia di Milano. Regolamento del verde Provincia di Milano Regolamento del verde Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 27 del 25.2.2000 INDICE GENERALE TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Oggetto del Regolamento pag. 1 Art.

Dettagli

Z A N A T A G R O U P s t u d i o a s s o c i a t o COMPLESSO ALBERGHIERO VILLA BOCCHI PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE

Z A N A T A G R O U P s t u d i o a s s o c i a t o COMPLESSO ALBERGHIERO VILLA BOCCHI PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE GIEMME STILE SPA All.08 COMPLESSO ALBERGHIERO VILLA BOCCHI PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE OPERE DI COMPENSAZIONE E/O MITIGAZIONE AMBIENTALE Spazi a verde Gli interventi nelle aree preposte a verde

Dettagli

Periodo di potature? Fate attenzione...

Periodo di potature? Fate attenzione... Periodo di potature? Fate attenzione... Gli alberi non sono tutti uguali e non si potano tutti allo stesso modo o con la stessa frequenza. La potatura delle specie arboree viene, infatti, effettuata per

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA SERVIZIO LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONE INFRASTRUTTURE, STRUTTURE E IMPIANTI PUBBLICI INTERVENTI A FAVORE DEGLI ENTI LOCALI DANNEGGIATI DA EVENTI CALAMITOSI DEL 30.08.2007 INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CHIGNOLO D'ISOLA INVENTARIO AREE VERDI

COMUNE DI CHIGNOLO D'ISOLA INVENTARIO AREE VERDI Area n 1 Nome area: Pista ciclabile sp.160 COMUNE DI CHIGNOLO D'ISOLA Acer campestre Acero campestre 4 0-6 mt. Pittosporum tobira Pittosporo 95 0.00-1.30 mt. Cotoneaster franchetti Cotognastro 95 0.00-1.30

Dettagli

Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte

Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte D. Delleani, F. Spanna, F. Valfrè, R. Caramiello,V. Fossa, R. Pelosini4, N. Loglisci4 Regione Piemonte - Settore Pianificazione e Gestione delle Aree protette

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L AUTORIZZAZIONE AL TAGLIO DEGLI ALBERI E PER LA TUTELA DELLE ESSENZE ARBOREE PROTETTE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L AUTORIZZAZIONE AL TAGLIO DEGLI ALBERI E PER LA TUTELA DELLE ESSENZE ARBOREE PROTETTE REGOLAMENTO COMUNALE PER L AUTORIZZAZIONE AL TAGLIO DEGLI ALBERI E PER LA TUTELA DELLE ESSENZE ARBOREE PROTETTE Approvato ed allegato alla Deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 06.06.2002 FINALITA

Dettagli

PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE

PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PROVINCIA DI COMO Regione Lombardia PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE l.r. 5.12.2008, n. 31/2008 - art. 47, comma 2 NORME FORESTALI PARTICOLARI PER IL TERRITORIO DI COMPETENZA DELLA PROVINCIA DI COMO RICHIESTE

Dettagli

Bando di concorso per l erogazione di contributi per promuovere la piantumazione di alberi e/o arbusti per siepi autoctoni in aree private.

Bando di concorso per l erogazione di contributi per promuovere la piantumazione di alberi e/o arbusti per siepi autoctoni in aree private. Settore Ambiente Prot. n. ALLEGATO 1) Bando di concorso per l erogazione di contributi per promuovere la piantumazione di alberi e/o arbusti per siepi autoctoni in aree private. 1. Oggetto Il presente

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 DELIBERAZIONE 18 luglio 2005, n. 726

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 DELIBERAZIONE 18 luglio 2005, n. 726 DELIBERAZIONE 18 luglio 2005, n. 726 Aggiornamento dell elenco all allegato D - Specie soggette alla disciplina del materiale di propagazione di cui all art. 77 della L.R. 39/00, LA GIUNTA REGIONALE Visto

Dettagli

SCHEDA DI OFFERTA PREZZI UNITARI

SCHEDA DI OFFERTA PREZZI UNITARI Fornitura franco cantiere di alberi delle seguenti specie: Quercus robur in zolla-rete coltivata in vaso air pot con almeno 6 trapianti, circonferenza fusto 60-70 cm altezza complessiva 700-900 cm larghezza

Dettagli

Bando di concorso per l erogazione di contributi per promuovere la piantumazione di alberi e/o arbusti per siepi autoctoni in aree private.

Bando di concorso per l erogazione di contributi per promuovere la piantumazione di alberi e/o arbusti per siepi autoctoni in aree private. Settore Ambiente Prot. n. ALLEGATO 1) Bando di concorso per l erogazione di contributi per promuovere la piantumazione di alberi e/o arbusti per siepi autoctoni in aree private. 1. Oggetto Il presente

Dettagli

Giornate tecniche 2011

Giornate tecniche 2011 Giornate tecniche 2011 Seminario: Aspetti applicativi della potatura delle piante ornamentali Relatore: dott. agr. Antonio Sagaria Data: 13 febbraio 2011 DICHIO vivai garden DICHIO vivai garden Un albero

Dettagli

LE PINETE DEMANIALI RAVENNATI STORIA E PROSPETTIVE

LE PINETE DEMANIALI RAVENNATI STORIA E PROSPETTIVE LE PINETE DEMANIALI RAVENNATI STORIA E PROSPETTIVE Relatore: Primo Dirigente del CFS Dr. Giovanni NACCARATO Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato per la Provincia di Ravenna I terreni

Dettagli

TIMBRO A DATA DEL PROTOCOLLO DI PRESENTAZIONE Mod. 10

TIMBRO A DATA DEL PROTOCOLLO DI PRESENTAZIONE Mod. 10 TIMBRO A DATA DEL PROTOCOLLO DI PRESENTAZIONE Mod. 10 Alla COMUNITA MONTANA VALNERINA Sede Legale:Via Manzoni,8-06046 NORCIA Sede Operativa:Via delle Portelle,4-05100 TERNI OGGETTO:COMUNICAZIONE DI INTERVENTO

Dettagli

SCELTA DEL MATERIALE VIVAISTICO IN FUNZIONE DELLA LOCALITA GEOGRAFICA

SCELTA DEL MATERIALE VIVAISTICO IN FUNZIONE DELLA LOCALITA GEOGRAFICA SCELTA DEL MATERIALE VIVAISTICO IN FUNZIONE DELLA LOCALITA GEOGRAFICA É ormai appurato che l impiego di materiale vivaistico in aree con caratteristiche stazionali troppo diverse da quelle di origine delle

Dettagli

Populus nigra L. e Populus alba L. (Pioppo nero e pioppo bianco)

Populus nigra L. e Populus alba L. (Pioppo nero e pioppo bianco) SALICACEE Nella famiglia delle Salicacee fanno parte piante per lo più legnose distribuite nelle zone temperate dell'emisfero boreale. Nella flora italiana la famiglia è rappresentata da due generi, Populus

Dettagli

Comune di Monza - Ufficio Giardini

Comune di Monza - Ufficio Giardini 47 1 via Durini vis 1 freq arredi panchine cestini sup pav.anti gioc.molla Striscia di aiuole lungo l'abitato a margine della ferrovia. 2 mq 82 202 284 Aiuole Lonicera nitida mq 65 Siepi Arbusti Alberi

Dettagli

Alla Regione Piemonte Settore tecnico regionale Biella-Vercelli Via Fratelli Ponti, VERCELLI

Alla Regione Piemonte Settore tecnico regionale Biella-Vercelli Via Fratelli Ponti, VERCELLI Alla Regione Piemonte Settore tecnico regionale Biella-Vercelli Via Fratelli Ponti, 24 13100 VERCELLI Il/La sottoscritto/a Rappresentante legale di con sede/domicilio a ( ) c.a.p in via, tel./cell./fax,

Dettagli

OGGETTO: DENUNCIA DI TAGLIO VEGETAZIONE Al SENSI DELLE LEGGI REGIONALI N 3 / N 9/1977.

OGGETTO: DENUNCIA DI TAGLIO VEGETAZIONE Al SENSI DELLE LEGGI REGIONALI N 3 / N 9/1977. < OGGETTO: DENUNCIA DI TAGLIO VEGETAZIONE Al SENSI DELLE LEGGI REGIONALI N 3 /1976 - N 9/1977. Il Sottoscritto Residente a Via N Tel Nella qualità di. (Proprietario, Affittuario o altri) DENUNCIA di voler

Dettagli

IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO UN OCCASIONE COLTA DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO UN OCCASIONE COLTA DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO UN OCCASIONE COLTA DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO IL P.L.I.S. DEL BASSO CORSO DEL FIUME BREMBO BONATE SOTTO Sup. territ. 594 ha Sup. a parco 116 ha MADONE

Dettagli

Piante a Radice Nuda, in Vaso, in Zolla, Forestali e Ornamentali Piante per Siepe Arbusti per Bordure Rampicanti Materiali ed Attrezzature

Piante a Radice Nuda, in Vaso, in Zolla, Forestali e Ornamentali Piante per Siepe Arbusti per Bordure Rampicanti Materiali ed Attrezzature Piante a Radice Nuda, in Vaso, in Zolla, Forestali e Ornamentali Piante per Siepe Arbusti per Bordure Rampicanti Materiali ed Attrezzature Via Prai dell Acqua, 13C C.A.P. 35010 Villa del Conte (PD) Tel.

Dettagli

APPENDICE AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE (Delibera n 228 del 09/09/1993)

APPENDICE AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE (Delibera n 228 del 09/09/1993) APPENDICE AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE (Delibera n 228 del 09/09/1993) REGOLAMENTO PER L ABBATTIMENTO DI ALBERATURE CHE ECCEDA LA SFERA DELLA CONDUZIONE AGRARIA ART. 1 CAMPO DI APPLICAZIONE Per essenze

Dettagli

PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE ai sensi dell'articolo 19, punto 2, lett. l) della Legge Regionale del Veneto 23 aprile 2004, n.

PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE ai sensi dell'articolo 19, punto 2, lett. l) della Legge Regionale del Veneto 23 aprile 2004, n. 3 PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE ai sensi dell'articolo 19, punto 2, lett. l) della Legge Regionale del Veneto 23 aprile 2004, n. 11 PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DELL'AREA DI PROPRIETA' DELLA DITTA

Dettagli

AREA DI TRASFORMAZIONE F.1 via Lucio Riccobelli - Brescia

AREA DI TRASFORMAZIONE F.1 via Lucio Riccobelli - Brescia committente GIUSTACCHINI DAVIDE via Antonio Fiorini, n. 12 25135 Brescia BARESI ATTILIA via Provinciale, n. 34b 25040 Corte Franca (Bs) domicilio presso: Notaio RIZZONELLI GIAMMATTEO via Malta, n.7 25124

Dettagli

COMUNE DI FERRARA SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE

COMUNE DI FERRARA SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità Settore OO.PP. Mobilità Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico Ufficio Verde Pubblico SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE ELABORATE

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO PER LA DISCIPLINA DELLA SALVAGUARDIA E DELLA FORMAZIONE DEL VERDE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO EDILIZIO PER LA DISCIPLINA DELLA SALVAGUARDIA E DELLA FORMAZIONE DEL VERDE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO EDILIZIO PER LA DISCIPLINA DELLA SALVAGUARDIA E DELLA FORMAZIONE DEL VERDE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (oggetto) 1. Il presente regolamento disciplina la salvaguardia e la formazione

Dettagli

ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO

ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ALLEGATO C ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera 30a 60020 SIROLO (AN) TEL. 071.9331161 FAX.

Dettagli

Birdgarden Un giardino biologico

Birdgarden Un giardino biologico Birdgarden Un giardino biologico - Progettazione del giardino - Scelta delle piante ed essenze vegetali - Creazione di laghetti e/o piccoli stagni - Installazione di nidi e mangiatoie - Come attirare le

Dettagli

RIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO ANCHE IN VISTA DI EXPO Silvano Menguzzo Veronica Cappa

RIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO ANCHE IN VISTA DI EXPO Silvano Menguzzo Veronica Cappa RIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO ANCHE IN VISTA DI EXPO 2015 Silvano Menguzzo Veronica Cappa PIANO DI LOTTA CONTRO ANOPLOPHORA SPP. 2008/2013 Risorse economiche a disposizione per la riqualificazione: 1.905.000

Dettagli

VIVAIO: Produzione, Lavorazione e Selezione Alberature, Arbusti e Piante da Frutto MADE IN ITALY

VIVAIO: Produzione, Lavorazione e Selezione Alberature, Arbusti e Piante da Frutto MADE IN ITALY VIVAIO: Produzione, Lavorazione e Selezione Alberature, Arbusti e Piante da Frutto MADE IN ITALY ALBERATURE Alberature per verde urbano e residenziale: - Lavorazione e Selezione su Commissione - Su richiesta

Dettagli

c) gli alberi che, pur non avendo raggiunto le dimensioni di cui alle lettere

c) gli alberi che, pur non avendo raggiunto le dimensioni di cui alle lettere Art. 146 - Scheda guida alla attuazione n 2 Tutela delle alberature Fino alla approvazione di uno specifico strumento di regolazione degli interventi sul verde pubblico e privato si applicano le seguenti

Dettagli

Obiettivi della misura, collegamenti e coerenza con la strategia

Obiettivi della misura, collegamenti e coerenza con la strategia 5.3.2.2.2 MISURA 222 - Primo impianto di sistemi Agroforestali su terreni agricoli Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (ii) e 44 del Regolamento (Ce) N. 1698/25. Articoli 3, 32 e punto 5.3.2.2.2 dell

Dettagli

Abies, Abete (Pinaceae)

Abies, Abete (Pinaceae) , Abete (Pinaceae) Conifera dalla forma elegante e imponente, quasi sempre conica, molto diffusa come pianta ornamentale nei giardini e nei parchi pubblici e privati, in particolare per il colore degli

Dettagli

LISTA SPECIE ARBOREE ALBERI I GRANDEZZA

LISTA SPECIE ARBOREE ALBERI I GRANDEZZA LISTA SPECIE ARBOREE ALBERI I GRANDEZZA 1 Cedro del Libano Cedrus libani N 1,2,3 + 2 Cedro dell'atlante Cedrus atlantica N 1,2,3 + 3 Cedro dell'himalaia Cedrus deodara N 1,2,3 + 4 Cerrosughera Quercus

Dettagli

COMUNE DI PITIGLIANO PROVINCIA DI GROSSETO. REGOLAMENTO URBANISTICO Norme. Appendice B6 Elenco delle essenze vegetazionali tipiche

COMUNE DI PITIGLIANO PROVINCIA DI GROSSETO. REGOLAMENTO URBANISTICO Norme. Appendice B6 Elenco delle essenze vegetazionali tipiche COMUNE DI PITIGLIANO PROVINCIA DI GROSSETO REGOLAMENTO URBANISTICO Norme. Appendice B6 Elenco delle essenze vegetazionali tipiche gennaio 2015 Regolamento urbanistico Appendice B6. Elenco delle essenze

Dettagli

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele.

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea La macchia mediterranea si chiama così perché é formata da vegetazione che ama i terreni asciutti, il sole, molta luce, un

Dettagli

Alberi della Basilicata

Alberi della Basilicata Antonio Bellotti Donatello Mininni Consulenza di: Antonella Logiurato Alberi della Basilicata Le principali specie sul territorio lucano Consiglio Regionale della Basilicata Si ringrazia per le fotografie

Dettagli

CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA CARMELITANI IN TORREPADULI PIXEL RELAZIONE ECONOMICA

CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA CARMELITANI IN TORREPADULI PIXEL RELAZIONE ECONOMICA RELAZIONE ECONOMICA 1 CODICE DESCRIZIONE UNITA DI MISURA PREZZO UNITARIO DIMENSIONI STIMA COSTO INFRASTRUTTURE Inf 01 Inf 01.03 OPERE STRADALI Preparazione e bonifica del piano di posa dei rilevati o della

Dettagli

Nuove emergenze fitosanitarie a carico di latifoglie arboree in ambiente urbano

Nuove emergenze fitosanitarie a carico di latifoglie arboree in ambiente urbano Università di Padova Nuove emergenze fitosanitarie a carico di latifoglie arboree in ambiente urbano Massimo Faccoli Dipartimento DAFNAE Le latifoglie arboree in ambiente urbano presentano spesso stati

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

5.3.2.2.1 MISURA 221 - Primo imboschimento di terreni agricoli

5.3.2.2.1 MISURA 221 - Primo imboschimento di terreni agricoli 5.3.2.2.1 MISURA 221 - Primo imboschimento di terreni agricoli Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (i) e 43 del Regolamento (Ce) N. 1698/2005 Articoli 30, 31 e punto 5.3.2.2.1 dell Allegato II del Regolamento

Dettagli

Arch. Nicola BIANCO QRPH ILOH B BSGUBFRUWH DOEHUDB 1

Arch. Nicola BIANCO QRPH ILOH B BSGUBFRUWH DOEHUDB 1 Arch. Nicola BIANCO QRPHILOHBBSGUBFRUWHDOEHUDB 1 &2081(',529,*23529,1&,$',529,*2 3,$12',5(&83(52 ',,1,=,$7,9$35,9$7$ 352178$5,23(5/$48$/,7$ $5&+,7(7721,&$(', 0,7,*$=,21($0%,(17$/( Il Piano di Recupero

Dettagli

(funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Al contrario, la carenza d acqua, porta la pianta a stress da appassimento ed a

(funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Al contrario, la carenza d acqua, porta la pianta a stress da appassimento ed a L ACQUA L elemento acqua è costituente degli esseri viventi, sia animali che vegetali, superando in alcuni casi anche il 90% della composizione. L acqua per le piante è un elemento indispensabile in quanto

Dettagli

Laboratorio Terme di Caracalla MASTER PLAN

Laboratorio Terme di Caracalla MASTER PLAN MASTER PLAN Rielaborazione del materiale grafico fornito dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali - Soprintendenza Archeologica di Roma tra cui gli elaborati grafici del "Progetto di restauro e valorizzazione

Dettagli

COMUNE DI LORO CIUFFENNA REGOLAMENTO URBANISTICO

COMUNE DI LORO CIUFFENNA REGOLAMENTO URBANISTICO REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI LORO CIUFFENNA PROVINCIA DI AREZZO Oggetto: ELABORATO di PROGETTO Abaco delle essenze per le opere a verde UFFICIO TECNICO COMUNALE PROGETTISTA INCARICATO RESPONSABILE

Dettagli

- Q - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL VERDE PUBBLICO STANDARD PROGETTO SP - TEA

- Q - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL VERDE PUBBLICO STANDARD PROGETTO SP - TEA - Q - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL VERDE PUBBLICO (revisione 02) Pagina 1 di 9 INDICE Pag. PARTE Q VERDE PUBBLICO Q.1 3 PREMESSA Q.2 3 DOCUMENTI DA PRESENTARE Q.3 3 STANDARD

Dettagli

BILANCIO ARBOREO COMUNE DI PIACENZA Mandato amministrativo

BILANCIO ARBOREO COMUNE DI PIACENZA Mandato amministrativo BILANCIO ARBOREO COMUNE DI PIACENZA Mandato amministrativo 2012-2017 Premessa Con riferimento alle attività da svolgere in attuazione del Protocollo di Kyoto (punto 1 della legge 10/2013 si relaziona nel

Dettagli

L arboricoltura del futuro si pianta adesso: risultati di ricerche nel ornamentale

L arboricoltura del futuro si pianta adesso: risultati di ricerche nel ornamentale L arboricoltura del futuro si pianta adesso: risultati di ricerche nel settore vivaistico-ornamentale ornamentale A. Fini 1 M. Faoro 2, G. Amoroso 2, R. Piatti 2, P. Frangi 2 e F. Ferrini 1 1 Università

Dettagli

Oggetto: patrimonio arboreo Parco Biblioteca di via Cavour - Legnano

Oggetto: patrimonio arboreo Parco Biblioteca di via Cavour - Legnano PAOLO ALLEVA AGRONOMO PAESAGGISTA Spett.le AMGA Service Via per Busto Arsizio n. 53 20025 Legnano (Mi) Legnano, 04.08.2011 Oggetto: patrimonio arboreo Parco Biblioteca di via Cavour - Legnano Sulla base

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PATRIMONIO VERDE PUBBLICO E PRIVATO

REGOLAMENTO DEL PATRIMONIO VERDE PUBBLICO E PRIVATO COMUNE DI MASSA REGOLAMENTO DEL PATRIMONIO VERDE PUBBLICO E PRIVATO ALLEGATO C ELENCO DELLE SPECIE ARBOREE ED ARBUSTIVE 1/8 SPECIE ARBUSTIVE Nome scientifico nome comune Simbolo Abelia spp. Abutilon spp.

Dettagli

Progetto ambientale - 7 CAP. 1 DISPOSIZIONI SU MATERIALI ED ELEMENTI DEL PROGETTO AMBIENTALE

Progetto ambientale - 7 CAP. 1 DISPOSIZIONI SU MATERIALI ED ELEMENTI DEL PROGETTO AMBIENTALE Progetto ambientale - 7 CAP. 1 DISPOSIZIONI SU MATERIALI ED ELEMENTI DEL PROGETTO AMBIENTALE Progetto ambientale - 8 art. n.1 - Formazioni boschive - con tale definizione viene designata una composizione

Dettagli

Intervento comprensivo di ogni onere, macchina operatrice, attrezzatura, terreno vegetale o : esemplari di altezza da 6 m a 12 m 154,562 20,09 134,47

Intervento comprensivo di ogni onere, macchina operatrice, attrezzatura, terreno vegetale o : esemplari di altezza da 6 m a 12 m 154,562 20,09 134,47 descrizione ribasso % costo unitario n. Abbattimento di alberi adulti a chioma espansa in parchi e giardini. Intervento comprensivo di ogni onere, macchina operatrice, attrezzatura, raccolta e conferimento

Dettagli

Aesculus Hippocastanum

Aesculus Hippocastanum Aesculus Hippocastanum Specie: Aesculus Hippocastanum Nome volgare: Ippocastano Provenienza:Europa Orientale Curiosità: Il nome della specie deriva dal greco ippos, cavallo, e castanon, castagno, per l

Dettagli

ALLEGATO _N_ Dgr n. 199 del 12/02/2008 pag. 1/10

ALLEGATO _N_ Dgr n. 199 del 12/02/2008 pag. 1/10 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO _N_ Dgr n. 199 del 12/02/2008 pag. 1/10 ALLEGATO N MISURA 221 PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI AGRICOLI SCHEMA DI PIANO AZIENDALE D IMBOSCHIMENTO Allegato alla domanda

Dettagli

PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE. Con la collaborazione con il Centro R.D.P. del Padule di Fucecchio

PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE. Con la collaborazione con il Centro R.D.P. del Padule di Fucecchio PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Con la collaborazione con il Centro R.D.P. del Padule di Fucecchio SCUOLA PRIMARIA GALILEO GALILEI CLASSE 3A e 3B ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Le attività si sono svolte

Dettagli

Note di Rilascio Versione 6.08

Note di Rilascio Versione 6.08 Sommario Note di Rilascio Versione 6.08 Questo documento descrive le principali modifiche che sono state inserite in Pool Designer 2015 e Photo Designer 2015. Elenco modifiche Collezione PrimaVeraPool

Dettagli

2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA

2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA INDICE DEI CONTENUTI 1. PREMESSA 2 2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA 2 3. PROPOSTE DI INTERVENTO 6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 9 1 1. PREMESSA Come indicato nell Allegato A Relazione tecnica

Dettagli

monumentali dell Umbria Mauro Frattegiani gli alberi Comitato di gestione Bosco didattico Ponte Felcino La legislazione regionale

monumentali dell Umbria Mauro Frattegiani gli alberi Comitato di gestione Bosco didattico Ponte Felcino La legislazione regionale gli alberi www.frattegiani.it monumentali dell Umbria Mauro Frattegiani Comitato di gestione Bosco didattico Ponte Felcino La legislazione regionale L elenco delle piante monumentali Gli alberi monumentali

Dettagli

ALLEGATON alla Dgr n. 199 del 12 febbraio 2008

ALLEGATON alla Dgr n. 199 del 12 febbraio 2008 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATON alla Dgr n. 199 del 12 febbraio 2008 ALLEGATO N MISURA 221 PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI AGRICOLI SCHEMA DI PIANO AZIENDALE D IMBOSCHIMENTO Allegato alla domanda

Dettagli

FAQ PAESAGGIO di carattere generale

FAQ PAESAGGIO di carattere generale FAQ PAESAGGIO di carattere generale Quando devo richiedere l Autorizzazione Paesaggistica? I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico, tutelati

Dettagli

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura.

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. La, pianta, tramite le sue parti verdi, è un sensore recettivo

Dettagli

Le siepi sono costituite da filari di piante, spesso sempreverdi, e sono utilizzate per vari scopi: segnare il confine e separare le proprietà;

Le siepi sono costituite da filari di piante, spesso sempreverdi, e sono utilizzate per vari scopi: segnare il confine e separare le proprietà; LE SIEPI Le siepi sono esseri viventi che appartengono al mondo vegetale; le loro foglie infatti contengono la clorofilla e altre sostanze. Le siepi possono essere fogliose, lisce, verdi, spinose, diramate,

Dettagli