La nuova struttura delle branche 1 nelle sezioni
|
|
- Monica Napolitano
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La nuova struttura delle branche 1 nelle sezioni Filo conduttore per il processo di cambiamento Una nuova struttura delle branche La nuova struttura delle branche descrive la struttura che il bambino e l adolescente seguono durante la loro vita scout e la progressione personale che vi possono sviluppare. Questa struttura deve essere regolarmente messa in discussione e perfezionata; allo stesso modo, la situazione attuale nelle sezioni deve essere regolarmente analizzata, così da poter individuare i punti deboli e poter procedere agli aggiustamenti necessari nello spirito della nuova struttura delle branche. Uno degli obiettivi è di poter offrire a un numero massimo di bambini e adolescenti la possibilità di far parte dello scoutismo e di poter vivere in esso la loro progressione personale. La struttura delle branche del MSS, così come votato nel 2008, non ha fissato dei limiti netti fra una branca e l altra per quanto riguarda le età. Dà delle indicazioni e lascia un certo margine di manovra, definendo però delle regole entro le quali bisogna attenersi. Ciò significa che non c è un unica soluzione considerata valida per tutte le associazioni cantonali o tutte le sezioni, ma che tutte le soluzioni che si trovano all interno della libertà lasciata dalla struttura sono accettate. Ciò nonostante è di considerevole importanza che tutti utilizzino lo stesso metodo per introdurre la nuova struttura nelle associazioni cantonali e nelle sezioni. Per questo motivo, solo coloro che analizzeranno approfonditamente la situazione attuale potranno realmente approfittare del margine di manovra. Il filo conduttore Questo filo conduttore descrive le tappe attraverso le quali le organizzazioni, a tutti i livelli, passeranno nell ambito del processo di cambiamento attivato dall introduzione della nuova struttura delle branca. La propensione al cambiamento e l attitudine evolvono in modo costante. All interno del MSS si stanno operando dei cambiamenti, conseguenti all adozione della nuova struttura delle branche da parte della conferenza federale. Il percorso di ogni sezione in rapporto ad esso sarà differente. In funzione della situazione attuale di ogni sezione, le differenti tappe saranno assimilate più o meno rapidamente, per alcuni ci saranno pochi cambiamenti mentre per altri saranno molti. Questa nuova struttura può essere un occasione per tutte le sezioni per riflettere sulla propria situazione attuale e migliorarla. Ma: introdurre dei cambiamenti non è mai né facile né semplice. Sorgeranno delle reticenze. Ciò malgrado, è possibile arrivare a un risultato molto positivo se si affronta la situazione con volontà, coraggio e apertura. E in questo senso che con questo filo conduttore speriamo di sottoporvi dei suggerimenti per improntare un processo di cambiamento efficace che porti al risultato sperato. Isabel Mutti / Jüs, Katharina Kalcsics / Goma, Berna, marzo Il termine Struttura delle branche sostituisce la dicitura Modello di branca. 1/6
2 Il processo di cambiamento in 7 tappe L organizzazione del processo di cambiamento: Rispetto al mantenimento dello status quo, l introduzione di novità necessita un maggior investimento di forze. Effettuando dei cambiamenti e delle modernizzazioni si cerca di ottenere, una volta introdotte, una liberazione di risorse, che permetterà di organizzarsi meglio nelle azioni quotidiane. Per le sezioni, questo significa poter proporre lo scoutismo a un numero ancora maggiore di bambini e di giovani adulti. Siccome l introduzione delle novità domandano un impegno maggiore, è necessario trovare strategie idonee. Ecco alcune idee, alcuni trucchi: - Con il gruppo animatori, eventualmente con gli anziani scout, aprire in sezione un progetto specifico per il cambiamento. - Avere degli scambi con le altre sezioni, così da sapere come procedono loro. - Nominare una persona a livello cantonale, che sia di riferimento per l introduzione della nuova struttura delle branche. - I fascicoli del Cudesch Il programma dare forma e senso all attività scout e Gestire un gruppo i compiti dell animatore possono esserti d aiuto per l organizzazione di un progetto. - Anche nel fascicolo metodologico di quarta branca La Route (disponibile in francese presso Hajk) è descritto come organizzare un Azione, il progetto di quarta branca. - Le associazioni mondiali, WOSM e WAGGS, mettono a disposizione documenti molto pratici che sono di supporto nell organizzazione concreta dei lavori. o (gestione del progetto) Nonostante alcune regole inderogabili, la struttura delle branche 2008 determina in modo elastico l età nelle singole branche. Si può approfittare appieno di questa libertà solo se ci si dedica veramente alla riflessione e se ci si impegna in un processo per cercare le soluzioni che meglio rispondono ai bisogni e alla realtà delle singole sezioni. Lo svolgimento descritto qui sotto presenta le situazioni alle quali ci si può confrontare nel processo di analisi e di introduzione della soluzione più adatta. Il fatto che non ci sia un unica soluzione aumenta le possibilità di trasporre, integrare e vivere il nuovo modello di branche a seconda dei bisogni specifici dei cantoni e delle sezioni. Fasi che si presentano in ogni processo di cambiamento: Lo choc Il rifiuto La comprensione L accettazione Imparare / Sperimentare Le conoscenze L integrazione / L introduzione 2/6
3 Ausili per il filo conduttore Di seguito si trovano alcune riflessioni sulle differenti fasi del processo di cambiamento: - Le singole fasi sono spiegate succintamente nel riquadro 2. - In Domande si trova una lista di domande generali alle quali bisogna rispondere. - In «Suggerimenti per i responsabili 3» si trova una lista di riflessioni per i responsabili del progetto, il gruppo animatori o la persona di riferimento per il progetto d introduzione del nuovo profilo delle branche all interno della sezione o dell associazione cantonale. - Sotto Possibili reazioni si trovano alcune reazioni possibili all interno delle fasi. 1. fase: Lo choc Nella maggior parte dei casi, le decisioni che devono essere accettate e concretizzate, nel caso concreto la nuova struttura, sono state prese da terzi. All inizio del cambiamento c è sempre una differenza fra lo stato attuale e lo stato che si vuole raggiungere; questa differenza può creare una situazione di choc. Un cambiamento richiede che la situazione attuale sia chiaramente analizzata e riconosciuta; bisogna che la situazione nella quale si crede di essere corrisponda alla realtà. E necessario che anche la situazione che si vuole raggiungere sia descritta in modo preciso; è importante avere un obiettivo che deve essere raggiunto alla fine del processo di cambiamento. L analisi dello stato attuale e la definizione degli obiettivi da raggiungere nel corso del cambiamento sono due procedure che si influenzano vicendevolmente. (Fröhlich, p.11) Domande: Qual è esattamente il cambiamento sul quale ci vogliamo concentrare? Qual è la situazione attuale reale? Cosa vogliamo raggiungere alla fine del processo di cambiamento? Suggerimenti per i responsabili: Il fatto di conoscere la posizione, favorevole o meno, sul cambiamento delle persone coinvolte, facilita e aiuta nella fase di introduzione dello stesso. Bisogna presentare apertamente a tutti l obiettivo che si vuole raggiungere, così da sapere chi sostiene il cambiamento, rispettivamente chi non lo sostiene. Con tutti loro è necessario individuare i problemi legati all introduzione della novità. Le domande formulate sopra devono avere una risposta chiara. Possibili reazioni: Modificare il modello non porta a niente! o Modificare il modello richiede uno sforzo troppo grande. 2. fase: Il rifiuto Siccome le persone che hanno definito la nuova struttura, quindi la situazione futura, sono diverse ed esterne rispetto a quelle del gruppo che definisce la situazione attuale, si crea un sentimento di rifiuto. Dopo un primo momento di choc, capita frequentemente che ci sia un attitudine negativa nei confronti della novità. E in questa fase che spesso si tendono a considerare la situazione attuale e le proprie competenze migliori rispetto alla situazione reale che risulta dall analisi della situazione attuale. Domande: La nostra è oggettivamente un offerta scout di qualità? In quale direzione vogliamo andare? Cosa vogliamo ottenere? 2 Le descrizini sono estratte la libro di Elisabeth Fröhlich Luini (2008): «Bildungsorganisationen im Wandel. Change Management konkret». 3 Per facilitare la lettura tutti i termini riferiti a funzioni sono riportati al maschile, è da ritenersi compresa pure l accezione femminile. 3/6
4 Suggerimenti per i responsabili: Accettate lo stato d animo nei confronti del cambiamento, anche se, inizialmente, è negativo. Siate coscienti che questi sentimenti sono necessari e che aiutano ad avanzare nel processo di cambiamento. Possibili reazioni: No, non vogliamo cambiare niente nelle nostre branche. Vanno bene così come sono! 3. fase: La comprensione Le choc e il rifiuto sono superati e si capisce la necessità del cambiamento. Deve esserci una presa di coscienza comune del problema, ma rimane una certa insicurezza sulle fasi seguenti. Bisogna quindi dare delle informazioni chiare. Domande: Come trasmettere in modo ottimale i contenuti del cambiamento e come garantire le informazioni durante tutto il processo di cambiamento? A cosa porta il modello delle branche e quali possibilità offre? Suggerimenti per i responsabili: In questa fase del processo di cambiamento è molto importante spiegarsi bene, così da far capire alle persone attive nell organizzazione come vi si rapportano. In questo momento è importante fissare degli obiettivi comuni per la pianificazione e la realizzazione ed è pure importante che siano molte le persone a parteciparvi. Possibili reazioni: C è effettivamente qualche cosa che può essere modificato nelle branche. 4. fase: L accettazione Si è capito il processo di cambiamento. La situazione attuale è stata identificata e formulata oggettivamente. La situazione che si vuole raggiungere è un obiettivo preciso. La realtà è accettata e si è pronti a lasciarsi alle spalle le vecchie abitudini. I primi elementi concreti come la struttura del progetto, i ruoli nel progetto, le scadenze dell introduzione del cambiamento, i responsabili e le informazioni della comunicazione sono stati definiti. Domande: Ho comunicato in modo chiaro? In quale direzione porta il cambiamento? L organizzazione del progetto è chiara? Suggerimenti per i responsabili: La comunicazione crea fiducia, deve cominciare al più presto possibile e deve essere ad ampio spettro. Ciò significa che tutti i gruppi di riferimento devono essere raggiunti dalla comunicazione. Bisogna essere molto trasparenti sulle esigenze del progetto: da una parte ognuno deve sapere cosa ci si aspetta da lui, dall altra, le persone che gestiscono il progetto devono avere la certezza di essersi espressi chiaramente. Possibili reazioni: Sì, vogliamo cambiare la ripartizione delle branche! 5. fase: Imparare / Sperimentare Siccome in un organizzazione di volontariato non c è del guadagno materiale è importante che le persone coinvolte nel processo di cambiamento ne traggano un vantaggio d esperienza personale (Fröhlich p.16). Si ricercano e sperimentano nuovi comportamenti, si lavora ad un nuovo progetto, si collabora con nuove persone. Se il lavoro è fatto secondo metodo, questo processo rappresenta una tappa della propria progressione personale. E importante che il progetto si svolga in una struttura ben pianificata, che tutti siano informati sugli obiettivi e sulle risorse messe in campo, sulla pianificazione temporale e che il gruppo che gestisce il cambiamento non scarichi le proprie responsabilità. 4/6
5 Domande: Tutti sono in chiaro su cosa c è da fare? Abbiamo una pianificazione chiara? Qual è la soluzione ricercata? Suggerimenti per i responsabili: In ogni momento il ruolo di ciascuno deve essere chiaro e trasparente. In questa fase, è particolarmente importante che il responsabile gestisca il progetto in modo competente grazie ai punti esposti sopra. Possibili reazioni: Vogliamo portare avanti, tutti insieme, il processo di cambiamento. La sua realizzazione deve essere un esperienza d apprendimento. 6. fase: Le conoscenze A questo punto abbiamo già i primi riscontri che indicano quali comportamenti andranno a buon fine e quali non porteranno all obiettivo. Un accompagnamento (monitoring / controlling) durante il processo d introduzione può essere necessario. Nel caso in cui si deve continuamente cambiare quanto deciso e pianificato, è necessario riflettere e decidere se apportare degli adattamenti al progetto. In questo caso è opportuno chiedere e accettare un sostegno esterno ed è importante che le risorse umane siano utilizzate con parsimonia. Domande: Dobbiamo adattare e ottimizzare il processo? In che modo saranno visibili i primi risultati? Quale vantaggio personale hanno realizzato le persone implicate? Suggerimenti per i responsabili: Costituire parallelamente un accompagnamento esterno (il coach, un membro del cantone, il comitato ) per delegare alcuni lavori e stimolare le riflessioni. Mettere l accento sui piccoli successi per motivare e continuare nelle fasi del cambiamento. Possibili reazioni: Di questo passo, riusciremo a introdurre i cambiamenti e riusciremo ad ottenere molti di più di quanto previsto. o Siccome sei il nostro coach, puoi darci un feedback esterno? 7. fase: L integrazione / L introduzione Bisogna favorire i comportamenti efficaci affinché le persone coinvolte possano prenderne esempio. Bisogna pure fare attenzione affinché i cambiamenti concreti non avvengano troppo velocemente; essi necessitano di basi solide. Domande: Nel lungo periodo, come sarà garantito il cambiamento nel cantone, in sezione, ecc.? Suggerimenti per i responsabili: Considerare sufficientemente l integrazione del cambiamento, tanto a livello pratico che a livello emotivo, è un elemento cruciale. Possibili reazioni: Nella nostra sezione vogliamo che sia così! In conclusione Questa procedura è un riassunto. Si è schematizzato quanto avviene in un processo di cambiamento, ma ogni cambiamento è diverso dall altro e ha le sue dinamiche. Si ottiene un successo, bisogna improvvisamente rallentare, si commettono degli errori, si acquisiscono nuove conoscenze. E importante approntare ogni processo con una buona pianificazione che può essere adattata alle differenti realtà, collaborare con tutte le persone coinvolte e cercare un aiuto esterno quanto se ne ha bisogno. 5/6
6 Bibliografia : - Elisabeth Fröhlich Luini (éd.): Bildungsorganisationen im Wandel. Change Management konkret Berne, édition HEP, 2008 (aeb Schweiz) - Risultati dei gruppi di discussione del Forum MSS 2008 Contatti : - Katharina Kalcsics / Goma (katharina.kalcsics@pbs.ch): coordinazione per la struttura delle branche. - Anne-Françoise Vuilleumier / Paon (af_vuilleumier@yahoo.fr): coordinazione per la struttura delle branche. - Graziano Regazzoni / Ciccio (gregazzoni@bluewin.ch): coordinazione per la struttura delle branche. - I responsabili di branca del MSS, per le rispettive branche. - Consiglieri e coach che accompagnano le sezioni durante l analisi, la pianificazione e le fasi di introduzione del cambiamento. Pianificazione generale per le sezioni: - Autunno 2009: analisi della situazione attuale con l ausilio della check-list del MSS. - Inizio 2010: Pianificazione dell introduzione del cambiamento secondo le fasi sopra descritte. - Dall estate 2010: Conduzione del progetto di cambiamento secondo la pianificazione individuale della sezione : Tutti i cambiamenti necessari sono stati introdotti, ora devono diventare delle abitudini. 6/6
Possibili approcci per affrontare le difficoltà nell applicazione del profilo dello scoutismo
Cara lettrice, caro lettore Tieni tra le mani il documento Possibili approcci per affrontare le difficoltà nell applicazione del Profilo dello scoutismo tratto dalla serie Aiuto per l applicazione del
DettagliIl nuovo profilo dello scoutismo: opportunità e vantaggi
opportunità e vantaggi Cara lettrice, caro lettore Tieni tra le mani il documento opportunità e vantaggi tratto dalla serie Aiuto per l applicazione del nuovo profilo dello scoutismo. Oltre alla spiegazione
DettagliFoglio informativo: Come fondare e gestire una branca castori?
Storia Nella primavera 2008 nel Movimento Scout Svizzero è stato deciso di introdurre una nuova struttura delle branche. La novità consiste nella creazione di una branca per bambini tra i 5 e i 7 anni,
DettagliContenuti formativi I seguenti contenuti formativi sono desunti dal modello di formazione del MSS e dal programma quadro della formazione di G+S. L'éq
Check-list Corso Campo Lupetti/Esploratori Modulo G+S Capo campo Obiettivi e scopo della check-list È un sussidio didattico per il capo dei corsi e il consigliere alla formazione (CaF). Contribuisce alla
DettagliTime management
Time management www.skilla.com Come organizzarsi per raggiungere i propri risultati. Time management Sai sempre quale strada prendere? Quale ti porterà proprio dove hai in mente di andare? Se pianifichi
DettagliLE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE
LE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE Noi possiamo o pensare e solo nel momento in cui siamo in contatto con le nostre emozioni. Imparare significa riconoscere l esistenza di qualcosa che c è dentro di noi;
DettagliFavorire la consapevolezza e la motivazione individuale all assunzione di un approccio maggiormente proattivo al ruolo.
SPORT TRAINING Chi siamo HR RiPsi nasce grazie alla collaborazione di Psicologi e Consulenti HR che hanno maturato una consolidata esperienza in azienda nell ambito della gestione delle risorse umane.
DettagliCheck-list Corso Base Esploratori Corso monitori G+S Sport per i giovani
Check-list Corso Base Esploratori Corso monitori G+S Sport per i giovani Obiettivi e scopo della check-list È un sussidio didattico per il capo dei corsi e il consigliere alla formazione (CaF). Contribuisce
DettagliOpuscolo del tutor. Partecipante. Cognome: Nome: Abilità:
Opuscolo del tutor Organizzazione Nome: Nome del supervisore: Cognome: Nome: Ufficio: Partecipante Cognome: Nome: Abilità: Da...a Programma di mobilità: Ciao, Il partecipante che hai accolto nella tua
DettagliDIDATTICA CONVERSAZIONALE
Anna Fermani DIDATTICA CONVERSAZIONALE Tutto come prima, solo leggermente diverso L idea sottesa a questo concetto non pretende di aprire la strada ad una nuova forma di didattica un approccio conversazionale,
DettagliCatechiste incontro di verifica. Che cosa abbiamo detto sulla catechesi dell iniziazione?
Catechiste 19.05. 2011 incontro di verifica Che cosa abbiamo detto sulla catechesi dell iniziazione? Quali sono i problemi aperti nella nostra parrocchia? 1. Da dove partiamo? Non partiamo da zero. La
DettagliPERCORSODI SOSTEGNO ALL AUTO MUTUO AIUTO
PIANO DIZONA AMBITO DI TRVIGLIO ASSOCIAZIONE AUTO MUTUTO AIUTO AMA BERGAMO PERCORSODI SOSTEGNO ALL AUTO MUTUO AIUTO L AUTO MUTUO AIUTO NEL TERRITORIO TRA FAMIGLIE, VOLONTARIATO E SERVIZI dott.ssa Giusi
DettagliMissione, Visione, Carta dei valori
Missione, Visione, Carta dei valori La Missione definisce lo scopo di un ente. La Visione indica la meta che questo ente vuole raggiungere. Ecco che il lavoro di ogni membro del Municipio di Quinto e del
DettagliProposta 17. Competenza orientativa. Abilità. Proposta per. Fasi di lavoro
Proposta 17 Competenza orientativa Abilità Proposta per Fasi di lavoro Altro: (materiali, bibliografia, tempi,) PRENDERE DECISIONI (adattamento dell'attività dal libro Imparo a scegliere Ed. Erickson)
DettagliEUROMEETING 2007 Sviluppo del turismo sostenibile FIRENZE NOVEMBRE 2007
EUROMEETING 2007 Sviluppo del turismo sostenibile FIRENZE 16-17 NOVEMBRE 2007 Euromeeting 2007 V Edizione Tema del meeting: Turismo sostenibile Competitività Crescita economica Attrattività e qualità delle
DettagliLE TUE COMPETENZE AKI ALL INIZIO DELLA TUA ESPERIENZA DI MOBILITÀ
di mobilità internazionale come mezzo per facilitare la loro inclusione socio-professionale. LE TUE COMPETENZE AKI ALL INIZIO DELLA TUA ESPERIENZA DI MOBILITÀ Nome: Cognome: Tipo di mobilità (stage, volontariato):
DettagliFare in modo che si realizzi! Guida allo sviluppo di un progetto di club
Fare in modo che si realizzi! Guida allo sviluppo di un progetto di club I Lions club che organizzano dei progetti di service significativi per la comunità riescono ad avere un notevole impatto sulla vita
DettagliIstruzioni per il riconoscimento delle procedure di validazione cantonali nell ambito della formazione professionale di base
Dipartimento federale dell'economia DFE Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia UFFT Formazione professionale Documento complementare per la guida Validazione degli apprendimenti
DettagliGestione della comunicazione emotiva
Gestione della comunicazione emotiva PAROLE CHIAVE INTELLIGENZA EMOTIVA Dal libro Intelligenza emotiva di Daniel Goleman : L empatia si basa sull autoconsapevolezza autoconsapevolezza: : quanto più aperti
DettagliSTRATEGIE CANTONALI. Promozione e Protezione della salute. Giorgio Merlani Medico cantonale. Dipartimento della sanità e della socialità
STRATEGIE CANTONALI Promozione e Protezione della salute Giorgio Merlani Medico cantonale Il concetto di salute 1946 2014 Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto assenza di
DettagliIl valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei
Il valore della vita emotiva Le emozioni L EMOZIONE fa parte del nostro cervello arcaico, (modo di reagire dei primati ai pericoli, all attaccamento, al segnare il territorio, all accoppiamento, istinto
DettagliLIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI
1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Sì LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI Si 11 Abbastanza 1 No 0 Non risponde 1 Perché
DettagliLe Competenze richieste dalle Aziende
Le Competenze richieste dalle Aziende 1 HARD SKILLS: abilità e conoscenze tecniche legate ad un mestiere o ad una mansione specifica del sapere e del saper fare combinati insieme. Vengono acquisite studiando
DettagliGenitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori.
DOTT.SSA FRANCESCA PONTOGLIO Genitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori. Preparato per: Associazione Alchemilla Preparato da: dott.ssa Francesca Pontoglio 16 luglio
DettagliI DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa
I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa Elena Bortolotti Un primo bisogno un clima positivo! Andrich Miato e Miato (2007) oggi i giovani hanno bisogno di vivere in un clima positivo e coerente
DettagliIl libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito
Il libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito Il titolo: è il biglietto da visita del libro permette di anticipare ciò che si può trovare all interno è una
DettagliQUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI. dott. Stefano Panella
QUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI dott. Stefano Panella ORIENTAMENTO SCOLASTICO-PROFESSIONALE Orientamento è soprattutto far acquisire una competenza che permetterà di analizzare,
DettagliScritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32
La nostra guida in questa breve scoperta del disturbo giovanile è Michela, maestra elementare specializzata nel Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il mondo del disagio giovanile è veramente molto
DettagliLa valutazione per l apprendimento
La valutazione per l apprendimento VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni che forniscono informazioni da utilizzare come feedback per modificare
Dettaglifaster Il passato è una terra straniera nuovi modi per sviluppare i talenti e promuoverne la crescita
faster Il passato è una terra straniera nuovi modi per sviluppare i talenti e promuoverne la crescita Faster Pronuncia: [ˈfɑːstə] velóce agg. [dal lat. velox -ocis]. Che si muove e si sposta con grande
DettagliGRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA SCUOLA SECONDARIA DI I
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA SCUOLA SECONDARIA DI I SOCIALE E CIVICA (classe I e classe II) SOCIALE E CIVICA Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile
DettagliRapporto sulle misure consecutive all inchiesta 2014 sul personale dell Amministrazione federale
Rapporto sulle misure consecutive all inchiesta 2014 sul personale dell Amministrazione federale Novembre 2015 Indice 1 Situazione iniziale... 3 2 Misure a livello di Confederazione... 3 3 Misure specifiche
DettagliCORSI DI FORMAZIONE COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI
COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI I colloqui sono un momento cruciale per la strutturazione del rapporto di collaborazione fra adulti; verranno analizzati i vari momenti e le varie tipologie di colloquio
DettagliOsservazioni. Gandini, PIL Osservazioni, Domande, Esclamazioni, Esortazioni-Comandi: i 4 passi del pensiero
Osservazioni Nelle imprese in generale problemi di: Vision, leadership, strategia (TOP) Dialogo e comunicazione tra colleghi nei processi di lavoro (DOWN) Conoscenza inadeguata di processi e strategie
DettagliLE TUE COMPETENZE AKI ALLA FINE DELL ESPERIENZA DI MOBILITÀ
di mobilità internazionale come mezzo per facilitare la loro inclusione socio-professionale. LE TUE COMPETENZE AKI ALLA FINE DELL ESPERIENZA DI MOBILITÀ Nome: Cognome: Tipo di mobilità (stage, volontario):
DettagliABBIAMO DECISO DI PARTECIPARE AL CONCORSO MA COME?
ABBIAMO DECISO DI PARTECIPARE AL CONCORSO MA COME? La classe 2 E dell I.C. di Frascati riflette e si interroga Certo che quest anno la Redazione GNE è stata proprio esigente! CI VUOLE UN PIANO: u u u Primo
DettagliIncontro di scambio di esperienze nel corso del primo ciclo di studio. Descrizione dell offerta APPLICAZIONE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DI BASE
Incontro di scambio di esperienze nel corso del primo ciclo di studio Descrizione dell offerta APPLICAZIONE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DI BASE Applicazione della formazione professionale di base Atti
DettagliFrancesco Zambotti. Università di Bolzano Centro Studi Erickson
Francesco Zambotti Università di Bolzano Centro Studi Erickson Francesco.Zambotti@unibz.it http://integrazioneinclusione.wordpress.com PEI - PROGETTO DI VITA Attivare soluzioni operative Nella maggior
DettagliDescrizione dell offerta Applicazione della formazione professionale di base
Descrizione dell offerta Applicazione della formazione professionale di base Incontro di scambio di esperienze nel corso del 1 ciclo di studio Incontro di scambio di esperienze nel corso del primo ciclo
DettagliDonne e networking. Il networking è donna
Donne e networking Il networking è donna Il networking cos è? Networking Una rete sociale consiste di un qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da diversi legami sociali. Per gli esseri umani
DettagliDescrizione dell offerta Applicazione della formazione professionale di base
Descrizione dell offerta Applicazione della formazione professionale di base Incontro informativo per l'applicazione Incontro informativo per l applica zione EHB IFFP IUFFP Istituto Universitario Federale
DettagliScheda di analisi del contesto comunicativo Comune di
Scheda di analisi del contesto comunicativo Comune di Mappatura della struttura comunicativa nei Comuni che intendono procedere ad un progetto di fusione Monica Gatti SERVIZIO AFFARI LEGISLATIVI E AIUTI
DettagliC T S Centro. Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati. a.s Territoriale di Supporto T R E V I S O
C T S Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati a.s. 2018-2019 Argomenti C T S Centro Territoriale di T R E V Supporto I S O La normativa
DettagliLaurea Specialistica Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione - Infermieristiche e ostetriche. La riunione periodica
Laurea Specialistica Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione - Infermieristiche e ostetriche La riunione periodica EMPOLI 2011 Scambio di informazioni per un obiettivo comune Permette la
DettagliDIRITTO DI PROTEZIONE DEGLI ADULTI MISURE RESTRITTIVE DELLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO: VISIONE D INSIEME
DIRITTO DI PROTEZIONE DEGLI ADULTI MISURE RESTRITTIVE DELLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO: VISIONE D INSIEME RESPONSABILE: SETTORE SPECIALIZZATO PERSONE ANZIANE STATO: AUTUNNO 2012 CURAVIVA Svizzera Zieglerstrasse
DettagliSUL DIZIONARIO DELEGA È DEFINITA COME L ASSEGNAZIONE AD ALTRI DI POTERI E FUNZIONI RELATIVE A DETERMINATI COMPITI DELEGARE
LA DELEGA 1. 1 Delegare 1. 2 SUL DIZIONARIO DELEGA È DEFINITA COME L ASSEGNAZIONE AD ALTRI DI POTERI E FUNZIONI RELATIVE A DETERMINATI COMPITI DELEGARE AFFIDARE AD ALTRI QUANTO NORMALMENTE RIENTRA NELL
DettagliI MODELLI DI TOTAL QUALITY MANAGEMENT I CONCETTI FONDAMENTALI DELL ECCELLENZA
1 I MODELLI DI TOTAL QUALITY MANAGEMENT I CONCETTI FONDAMENTALI DELL ECCELLENZA GLI ELEMENTI DEL MODELLO 2 I Concetti Fondamentali Gli elementi distintivi delle organizzazioni eccellenti La Logica di Valutazione
DettagliCorso di Laurea in Servizio Sociale
Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali Gestire il Cambiamento Organizzativo Tra modelli e compiti di leadership Tratto da: Piccardo C. e Colombo L., Governare il cambiamento,
DettagliStrumenti per la valutazione. degli esami finali della prima PdQ. Descrizione dell offerta APPLICAZIONE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DI BASE
Strumenti per la valutazione della serie sperimentale (serie zero) o degli esami finali della prima PdQ Descrizione dell offerta APPLICAZIONE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DI BASE Applicazione della formazione
DettagliPRP PROGETTO PIŬ FRUTTA E VERDURA IN MOVIMENTO
PRP 2015-2018 PROGETTO 3.3.1 PIŬ FRUTTA E VERDURA IN MOVIMENTO Life skill Anno scolastico 2017-2018 OBIETTIVO DELL EDUCATORE ALLA SALUTE L informazione da sola non genera cambiamento Perché la frutta (e
DettagliPer potenziare le competenze educative degli adulti (in una dinamica sociale ed emotiva) proponiamo
E normale che i ragazzi passino così tanto tempo On-Line? Cosa rischiano VERAMENTE? Come competere con l attrazione che suscitano Smartphone e Social Media? E tu? Sai usare i Social Media in sicurezza?
DettagliScheda di proposta di progetto di arricchimento PTOF Anno scolastico
Scheda di proposta di progetto di arricchimento PTOF Anno scolastico 2018-2019 Sezione 1 Descrittiva 1.1 Denominazione Progetto/Attività SPZIO DI ASCOLTO e AUTOFORMAZIONE 1.2 - Responsabili Progetto/Attività
DettagliBENVENUTI. COMMERCIALISTA E LEADERSHIP Le 8 abilità trasversali per valorizzare la leadership. Trainer Dott.ssa Daniela Ferrante
BENVENUTI COMMERCIALISTA E LEADERSHIP Le 8 abilità trasversali per valorizzare la leadership Trainer Dott.ssa Daniela Ferrante IL COMMERCIALISTA OGGI 1. IL SOVRACCARICO DI LAVORO 2. GUADAGNI 3. LA CONCORRENZA
DettagliSintesi Modello CAF PROGETTO CAF TOSCANA 2012
PROGETTO CAF TOSCANA 2012 Il Modello C.A.F. C.A.F Common Assessment Framework GRIGLIA COMUNE DI AUTOVALUTAZIONE Il Modello C.A.F. GRIGLIA COMUNE DI AUTOVALUTAZIONE Comune: anni 90: accordo ministri funzioni
DettagliPolitica in favore delle persone disabili
Dipartimento federale dell interno Segreteria generale SG-DFI Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità UFPD Sintesi in linguaggio semplificato Politica in favore delle persone
DettagliIl piano di comunicazione
Un azione comune delle donne nel governo locale. Progetto della Provincia di Milano Il piano di comunicazione 2 incontro Gruppo di Lavoro Comunicazione Milano, 11 gennaio 2006 Cosa è un piano di comunicazione
DettagliDefinire una strategia per l impresa online: dagli obiettivi al piano operativo
CAPITOLO PMI online MODULO Definire una strategia per l impresa online: dagli obiettivi al piano operativo A CURA DI Miriam Bertoli - Consulente di marketing digitale Obiettivi del modulo Entro la fine
DettagliModulo per sviluppare le competenze di leadership
3 Modulo per sviluppare le competenze di leadership Motivare gli altri I moduli Sviluppa le competenze di leadership sono stati creati per supportarti nella preparazione del Forum e per sviluppare quelle
DettagliTalenti, Innovazione e Project Management ad Angeli di Rosora
LEADERSHIP & STRATEGIC PM TO LEAD TO SUCCESS L esercizio efficace della leadership nel team 23 Giugno 2016 @ Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Talenti, Innovazione e Project Management ad Angeli
DettagliIl sistema scolastico svizzero
Proposte per la lezione Il sistema scolastico svizzero Contenuto / obiettivo I partecipanti conoscono a grandi linee il sistema scolastico svizzero. Sanno quale livello scolastico corrisponde a quale età.
DettagliCURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI
CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI OBIETTIVI FORMATIVI IDENTITA USCITA SC. INFANZIA USCITA SC. PRIMARIA USCITA SC. SECONDARIA 1 GRADO SA CHI E : come si chiama, sesso, quanti anni ha, mese di nascita,
DettagliIntroduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1
Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1 1.1 La costruzione dell autostima 1 La difesa della propria identità 3 Il dialogo interiore 3 L autodeterminazione 4 Concludendo sull
DettagliCittadinanza come agire sociale
Misure di accompagnamento alle Nuove Indicazioni Cittadinanza come agire sociale 6 ottobre Ferno - Varese Formatrici Alessandri Daniela Arcaleni Emanuela Istituto di Scienze dell Apprendimento e del Comportamento
DettagliSGI. Politica del Sistema di Gestione Integrato. Politica del Sistema di Gestione Integrato IGIM001
Politica del Sistema di Gestione SGI revisione data Emissione approvazione n 1 8 maggio 2018 RGSI DG REVISIONI: CODICE REV. DATA DESCRIZIONE 1 08/05/2018 Prima Emissione DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: [1] IGIM002
DettagliDatemi Tempo Datemi Tempo. Associazione culturale «Datemi tempo» Montessori 0-3
Associazione culturale «Datemi tempo» Montessori 0-3 L associazione ha come finalità quella di diffondere nel contesto dei nidi ed in quello delle famiglie una cultura di SPAZI, TEMPI e MODI a misura di
DettagliTUOI SOGNI 6 7 agosto 2016
ASPD Believeit! DI SI AI TUOI SOGNI 6 7 agosto 2016 "Penso che sia un nostro diritto passare da un successo all'altro per tutta la vita e, se ciò non succede, significa che non siamo in sintonia con le
DettagliRisk Management Una nuova parola alla moda?
SSPS Seminario autunnale 1 Risk Management Una nuova parola alla moda? Andrea Franz Istituto di Sicurezza Stand: 20.08.2010 RISK MANAGEMENT Preconcetti? 2 Il Risk Management è. Molto complicato Opinioni
DettagliISTITUTO SUPERIORE GIUSEPPE PARINI Liceo delle Scienze Umane indirizzo economico-sociale a. s. 2015/2016 classi prime
ISTITUTO SUPERIORE GIUSEPPE PARINI Liceo delle Scienze Umane indirizzo economico-sociale a. s. 2015/2016 classi prime INTRODUZIONE Il liceo delle scienze umane Giuseppe Parini ha a4vato il proge8o Protagonis*
DettagliLa vita, intesa come immagini non sa cosa farsene delle dinamiche familiari e delle predisposizioni genetiche. Prima di diventare una storia ogni
La vita, intesa come immagini non sa cosa farsene delle dinamiche familiari e delle predisposizioni genetiche. Prima di diventare una storia ogni vita offre se stessa come un continuum di immagini e chiede
DettagliLife Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012
Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012 Le radici di Unplugged UNPLUGGED MODELLO INFLUENZA SOCIALE LIFE SKILLS EDUCAZIONE NORMATIVA Il Modello dell influenza
DettagliOBIETTIVI DEL PROGETTO
OBIETTIVI DEL PROGETTO Scoprire e conoscere come si forma e di che cosa si occupa un Consiglio comunale Familiarizzare con la vita pubblica di un territorio Sperimentare i ruoli dei membri di un Consiglio
DettagliPrendere decisioni: uno snodo cruciale della dimensione professionale nel sostegno alle persone Teresa Berto7i (Università Milano Bicocca)
Il potere dell assistente sociale nei confronti della persona e della società Seminario 29 maggio 2017 - Ordine Assistenti Sociali Veneto Prendere decisioni: uno snodo cruciale della dimensione professionale
DettagliIl ruolo delle Associazioni: APM Parkinson Lombardia ONLUS. Francesca Saporiti Presidente APM Parkinson Lombardia ONLUS
Il ruolo delle Associazioni: APM Parkinson Lombardia ONLUS Francesca Saporiti Presidente APM Parkinson Lombardia ONLUS Si stima che in Italia ci siano circa 300.000 malati di Parkinson, un numero destinato
DettagliPROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO LAGO di VARESE 7 ANNO
PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO LAGO di VARESE 7 ANNO 2009-2012 STORIA DEI GRUPPI LAGO DI VARESE E VARESE 7 Alle origini: il gemellaggio delle comunità R/S Nel 2005 il clan del Gruppo Lago di Varese accoglie
DettagliALLENARE PERSONE: Dar loro strumenti per imparare
ALLENARE PERSONE: Dar loro strumenti per imparare Siena, 15 Settembre 2009 IMPARARE NON È SOLO TROVARE UNA RISPOSTA, IMPARARE SIGNIFICA ORGANIZZARE LE CONOSCENZE. "Gli insegnanti ideali sono quelli che
DettagliL azione organizzativa e la relazione col cliente, strategie per competere, metodi per crescere
IN COLLABORAZIONE CON: L azione organizzativa e la relazione col cliente, strategie per competere, metodi per crescere MOD. B CdO Insubria Education Da sempre la formazione risulta essere un principio
DettagliComunicazione Unificata
S I S T E M I D I C O M U N I C A Z I O N E U N I F I C A T A P E R L E P M I Comunicazione Unificata I N C H E M O D O P U Ò A U M E N T A R E L A P R O D U T T I V I T À A Z I E N D A L E Per capire
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 SPIRITO D INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 COMPETENZE CHIAVE METACOGINTIVE, METODOLOGICHE E SOCIALI Competenze Sociali e civiche SPIRITO
DettagliPATTO EDUCATIVO SCUOLA-FAMIGLIA
Scuola dell infanzia di Porzano anno scolastico 2015 /16 PATTO EDUCATIVO SCUOLA-FAMIGLIA Un patto tra la scuola e la famiglia consente di porre in grande rilievo, di sottolineare con forza, il significato
DettagliOSA-Operatrice Socio Assistenziale Operatrice di assistenza ed educazione per l infanzia-tagesmutter
I corsi in Area Socio-assistenziale sono rivolti a coloro che intendono lavorare nell'assistenza alla persona anziana, la persona con disabilità o non autosufficiente, l infanzia, nel supporto allo studio
DettagliARRICCHIMENTO DELL ESPERIENZA DI CLUB
ARRICCHIMENTO DELL ESPERIENZA DI CLUB I punti di forza del tuo club fanno leva sui soci. Chiedere il loro feedback regolarmente dimostra la tua apertura al cambiamento e consente loro di aiutare a sviluppare
DettagliVai al contenuto multimediale
Saggistica Aracne Vai al contenuto multimediale Ettore Astuni Il venditore vincente Principi e segreti per avere successo nelle trattative di vendida Aracne editrice www.aracneeditrice.it www.narrativaracne.it
DettagliBY YOUR SIDE IL NOSTRO TEAM
IL NOSTRO TEAM Siamo due giovani ragazze di 24 e 22 anni, una neolaureata in giurisprudenza, l altra laureanda in psicologia. Ci siamo conosciute qualche anno fa nell associazione anti-violenza e anti-stalking
DettagliParte I TRASFORMAZIONE O CESSIONE DELL ATTIVITÀ PROFESSIONALE. Come affrontare una fase delicata della vita lavorativa
Parte I TRASFORMAZIONE O CESSIONE DELL ATTIVITÀ PROFESSIONALE Come affrontare una fase delicata della vita lavorativa Capitolo 1 La necessità di un cambiamento Roberta Pegoraro OBIETTIVI DEL CAPITOLO
DettagliDEFINIZIONE TRECCANI: COMUNICAZIONE s. f. [dal CHE COSA E? [dal lat. communicatio -onis]. 1. a. In senso ampio e generico, l azione, il fatto di comun
COMUNICAZIONE DEFINIZIONE TRECCANI: COMUNICAZIONE s. f. [dal CHE COSA E? [dal lat. communicatio -onis]. 1. a. In senso ampio e generico, l azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o
Dettaglila relazione terapeutica in RSA
la relazione terapeutica in RSA Prato 28 marzo 2019 Grazia Mieli psicologo-psicoterapeuta Il tempo Chronos essere in un tempo condizionato Chairos essere senza tempo Kronos, kairòs FATTORE TEMPORALE La
DettagliCARATTERISTICHE DEL GRUPPO AFFIDO
STORIA Nel 1993 alcune famiglie interessate all affido familiare iniziano ad incontrarsi alla Casa del Po di Pegognaga con l'esigenza, avvertita da molti, di poter avere come riferimento, per il proprio
DettagliCORSI DI FORMAZIONE PER I GENITORI
CORSI DI FORMAZIONE PER I GENITORI (Parent training) CORSO PER GENITORI DI BAMBINI CON ADHD CORSO PER GENITORI DI BAMBINI CON DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO CORSO PER GENITORI DI BAMBINI CON DSA E BES
DettagliFORMAZIONE L OFFERTA più completa
Un percorso formativo di 5 anni chiaro e ben definito che porterà a gestire l attività lavorativa in modo innovativo. Sviluppato in diversi campi, punta all accrescimento totale del professionista. Non
DettagliLeggere dentro noi stessi. Riconoscere le nostre emozioni e quelle degi altri. Governare le tensioni, gestire lo stress.
Leggere dentro noi stessi Riconoscere le nostre emozioni e quelle degi altri Governare le tensioni, gestire lo stress. Analizzare e valutare le situazioni Prendere decisioni Risolvere problemi Affrontare
DettagliConferenza stampa 19 novembre «Agiamo insieme» Collaborazione tra CC-TI e AI
Conferenza stampa 19 novembre 2012 «Agiamo insieme» Collaborazione tra CC-TI e AI 1 1 Introduzione La sinergia e l impegno in un sasso Ing. Paolo Beltraminelli Consigliere di Stato e Direttore DSS 2 2
DettagliVenga il tuo Regno! COMMISSIONE CENTRALE PER LA REVISIONE DEGLI STATUTI DEL REGNUM CHRISTI
Venga il tuo Regno! Guida per la Fase 1 Prima Tappa: discernimento dei membri di 1 e 2 grado del Regnum Christi Contenuto I. Obiettivo generale della Prima Tappa II. Il proposito della Fase 1 III. La Commissione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SET. Scheda di lavoro. Problemi procedurali NONSOLOPESO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PAGNACCO SCUOLA ELEMENTARE DE AMICIS PROGETTO SET Scheda di lavoro Problemi procedurali NONSOLOPESO 1. Obiettivi formativi Sviluppo della capacità di analisi e deduzione Ragionare
DettagliLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE TRASVERSALI
LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE TRASVERSALI COMPETENZA DIGITALE La competenza digitale, ritenuta dall Unione Europea competenza chiave per la sua importanza e pervasività nel mondo d oggi, non trova una corrispondenza
DettagliIO2 Manuale formativo per coach
IO2 Manuale formativo per coach DOCUMENTO INCOMPLETO A SCOPO ILLUSTRATIVO Sommario 1 Il Cibo ed il programma Fact! Food Actions! 1.1 Per un alimentazione sostenibile 1.1.1 Materiale introduttivo da visionare
DettagliKids & Family Day Giugno 2019
Kids & Family Day Giugno 2019 Special Olympics Special Olympics è il più grande movimento sportivo al mondo per persone con disabilità mentale. L organizzazione Special Olympics è stata fondata negli Stati
DettagliParole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio
Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,
Dettagli13 Abitudini per diventare un pensatore sistemico
13 Abitudini per diventare un pensatore sistemico CONTATTI HXO s.r.l. Via Ostiense 30 00183 Roma Tel./Fax 0645753230 www.hxo.it - hxo@hxo.it LETTURA Guarda il bosco non l albero Il pensatore sistemico
DettagliIntroduzione all economia
Introduzione all economia Scelta individuale Tutte le questioni economiche, in essenza, comportano scelte individuali: decisioni prese da un individuo su cosa fare e cosa non fare Perché gli individui
Dettagli