Linee Guida Gestione attività Categorie e Movimenti
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- Benedetta Leonora Giuseppe
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1 REPORT RIUNIONI mod. 02/2010 Linee Guida Gestione attività Categorie e Movimenti Indice del documento 1. Scopo del documento 2. Obiettivi 3. Compiti del Referente 4. Pianificazione e attuazione del Programma Attività 5. Gestione delle riunioni 6. Attività informativa 7. Allegati VERSIONE DEL 17 GIUGNO 2010
2 1. Scopo del documento 2. Obiettivi Scopo del presente documento è la formulazione di alcune indicazioni di carattere operativo per una efficiente ed efficace gestione delle attività delle Categorie e dei Movimenti. In particolare si fornisce un modello organizzativo per pianificare le attività, l attribuzione delle responsabilità, nonché una indicazione delle modalità di misurazione e monitoraggio delle attività realizzate. Analizzare le sfide dei settori Un nuovo modello di rappresentanza e servizi alle imprese L obiettivo delle attività delle Categorie e dei Movimenti è l analisi delle sfide principali e delle opzioni strategiche che attraversano e percorrono i vari settori delle micro piccole imprese. Attraverso l individuazione di azioni concrete (azioni di supporto degli interessi, progetti di sviluppo, attività di servizi, sostegno e diffusione delle attività di trade e business per le imprese, seminari, formazione) si persegue il miglioramento della loro competitività e del loro sviluppo economico e sociale. L attività è improntata allo spirito di appartenenza e impegno di partecipazione nel volontariato associazionistico e culturale di cui Confartigianato Imprese Varese è espressione sul territorio nella consapevolezza che l imprenditore di oggi e soprattutto quello di domani non potrà più "improvvisare". Per questo il Sistema Confartigianato Imprese Varese intende intensificare il proprio impegno per mettere a disposizione dell imprenditore un modello capillarmente diffuso sul territorio ed improntato all efficacia e alla semplicità, sviluppando e proponendo servizi, che consentano di rafforzare l identità delle categorie artigiane, di renderle maggiormente consapevoli del ruolo che svolgono nella società ed interlocutori credibili anche nei confronti del "mondo esterno", conservando al tempo stesso l integrazione nel "Sistema Confartigianato". Per realizzare questo compito occorrono una condivisione responsabile e una partecipazione diretta degli imprenditori, nelle seguenti attività: - facilitare il business delle imprese trasformando le opportunità in business, favorendo l aggregazione/reti tra imprese e sostenendone l accesso alle risorse economiche/finanziarie; - sostenere la formazione per accrescere la competitività delle imprese rafforzando le competenze e la professionalità di imprenditori e lavoratori così da essere in grado di affrontare con meno rischi i repentini cambiamenti del mercato e degli
3 scenari economici; - perseguire la corretta applicazione del nuovo modello di contratto dell artigianato basato sui contratti regionali, per migliorare la competitività, attraverso la motivazione dei lavoratori, la diffusione della formazione e dell innovazione. Per fare ciò occorre quindi conoscere le esigenze di sviluppo, le dinamiche del mercato riguardanti sia le imprese sia i lavoratori; - assicurare assistenza tecnica nella negoziazione della revisione degli studi di settore affinché siano adottati parametri che rispondano ai principi di equità, territorialità, selettività e andamento congiunturale del comparto. 3. Compiti del Referente e del Coordinatore Tecnico Referente di Categoria e dei Movimenti Coordinatore Tecnico Il Referente di ogni Gruppo di Settore/Mestiere costituito e dei movimenti Giovani Imprenditori e Gruppo Donne entra a far parte di diritto nella Consulta Provinciale dei Gruppi di Settore/Mestiere presieduta dal Delegato alle Categorie così come da art. 6 del Regolamento Organizzazioni di Categoria. Al Referente del Gruppo di Settore/Mestiere e dei Movimenti, rispetto all oggetto trattato dalla presente Linea Guida, sono affidati i seguenti compiti: - sostenere la visione strategica che coniuga rappresentanza e servizi alle imprese, monitorando i bisogni delle imprese che rappresenta e formulando, insieme al Coordinatore Tecnico della categoria, proposte operative e in linea con il mercato che realizzino vantaggi concreti per le imprese; - divulgare e diffondere la partecipazione e l adesione alle iniziative della Categoria a colleghi imprenditori; - relazionarsi con il Delegato alle Categorie ed ai Movimenti, designato dal Consiglio Provinciale, e - per gli argomenti di carattere tecnico - con il Coordinatore Tecnico che segue direttamente la categoria; - rappresentare il Gruppo Provinciale nell ambito degli organismi di Gruppo di Settore/Mestiere Regionali così come da art.4 Regolamento Regionale delle Categorie. Il Coordinatore Tecnico coordina le problematiche sindacali delle categorie e dei mestieri, orientandoli al mercato. In particolare: - fornisce assistenza tecnica e normativa garantendo il costante collegamento con le altre aree del Sistema di Confartigianato Imprese Varese; - in collaborazione con il Referente di Gruppo concretizza le iniziative programmatiche che sono state decise da ciascun Gruppo;
4 - è responsabile degli aggiornamenti nel sito web e sugli altri mezzi di comunicazione; - comunica al Referente bisogni, criticità o altro di cui viene a conoscenza nella propria attività quotidiana; - partecipa alle riunioni del Gruppo e ne predispone i report; - partecipa, sentito il Referente e previo assenso del Direttore Generale ad eventuali riunioni organizzate dal Sistema Confederale o da Enti terzi che sono reputate di particolare interesse per lo sviluppo di future azioni per la categoria; - si pone come facilitatore per il reperimento di consulenti, partner, fonti di finanziamento e partecipazione ai bandi camerali o regionali che sono di volta in volta individuati e richiesti dai Gruppi, svolgendo le attività necessarie per creare momenti di incontro tra i soggetti; - interpella il Referente per l eventuale interpretazione di norme tecniche da divulgare all intera categoria, proponendo gli strumenti per attuare tale divulgazione 4. Pianificazione e attuazione del Programma delle Attività L individuazione delle azioni e delle priorità di intervento di ogni Categoria e Movimento muove preliminarmente dall : - analisi sistematica delle condizioni legislative, contrattuali, politico ed economiche e locali in cui si operano le imprese anche attraverso analisi di scenario di settore; - ascolto degli imprenditori mediante una mappatura, con significatività statistica, dei bisogni e delle esigenze espresse dalle imprese al fine di conoscere e razionalizzare la realtà del settore nel dettaglio necessario per dirigere interventi mirati. Indagine ed analisi di scenario dei settori Programmi Operativi/Piani di Lavoro In particolare, ogni anno il Referente del Gruppo dispone e prende atto dei sondaggi, questionari, rilevamenti statistici, eseguiti dalla struttura tecnica di Confartigianato Imprese Varese, al fine di individuare le priorità (di norma, uno o due temi) indicate dalle imprese del settore sulle quali impostare le attività programmatiche (azioni di supporto degli interessi, progetti di sviluppo, attività di servizi, sostegno e diffusione delle attività di trade e business per le imprese, seminari, formazione). Sulle basi di tali monitoraggi il Referente, in collaborazione con il proprio Coordinatore Tecnico, appronta i programmi operativi/piani di lavoro dove definisce in dettaglio gli obiettivi prefissati, le singole azioni da mettere in atto, il target di aziende cui sono rivolti, gli strumenti di comunicazione ad ausilio delle attività, i tempi di realizzazione di tali programmi. Tali programmi operativi, saranno portati da parte del Coordinatore
5 Tecnico, all attenzione del Direttore di Confartigianato Varese e da questi al Presidente e al Delegato alle Categorie. Insieme ne valuteranno la coerenza e la sostenibilità, per contenuti e risorse, con le strategie e i budget del Sistema Associativo. Monitoraggio delle attività Il Referente e il Coordinatore Tecnico, individueranno gli strumenti più idonei per la verifica periodica dello stato di avanzamento delle attività pianificate e dei programmi operativi, rilevando i risultati raggiunti e laddove fosse necessario attuando tutti i correttivi utili per il conseguimento dell obiettivo finale. Dei risultati di tali attività di verifica il Coordinatore Tecnico informa periodicamente il Direttore Generale. Regolarmente, ma almeno ogni sei mesi, il Referente informa, mediante breve nota scritta, il Delegato alle Categorie e per conoscenza il Direttore Generale circa le attività svolte e lo stato di avanzamento di quelle pianificate. Tali informazioni posso essere comunicate nel corso della Consulta Provinciale dei Gruppi di Settore/Mestiere convocata appositamente per tale motivazione. Il Referente, i componenti il Gruppo ed il Coordinatore Tecnico interloquiscono e si scambiano informazioni tra di loro per mezzo di che il Coordinatore avrà cura di archiviare in modo tale da garantirne la rintracciabilità. 5. Gestione delle riunioni 5.1 Convocazione e sede della riunione Modalità di convocazione, sede e orario delle riunioni Al fine di garantire adeguata funzionalità ed efficacia delle riunioni all interno delle attività delle Categorie e dei Movimenti sono definite le seguenti regole organizzative: - le date delle riunioni dei Gruppi di Settore/Mestiere e dei movimenti Giovani Imprenditori e Donne Impresa sono concordate con il Coordinatore Tecnico e convocate in funzione delle necessità attuative dei programmi operativi approvati e messi in atto; - la convocazione avviene con avviso scritto inviato tramite e- mail (nel caso ciò non fosse possibile tramite fax), deve riportare gli argomenti posti all ordine del giorno e deve essere spedita con un congruo numero di giorni prima della riunione (fatto salvo per ragioni d urgenza); - tutte le riunioni devono essere convocate di norma e preferibilmente nell orario di apertura degli uffici di Confartigianato Imprese o in alternativa in orario compreso fra le ore ; - le riunioni si svolgono solo presso le sedi di Confartigianato
6 Imprese Varese, normalmente nella sede provinciale; - le decisioni assunte nel corso delle riunioni sono valide qualunque sia il numero dei presenti; non sono previste né riconosciute deleghe. 5.2 Argomenti all ordine del giorno 5.3 Report della riunione Il Referente concorda con il Coordinatore Tecnico gli argomenti da mettere all ordine del giorno della riunione come stabilito dal Piano delle Attività. Report della riunione Per ogni riunione è redatto, a cura del Coordinatore Tecnico, un report contenente in forma sommaria gli argomenti trattati e le decisioni assunte. Report che sarà inviato ai Componenti del Gruppo per mezzo di o consegnato nella riunione successiva. Copia del report, è inviata al Delegato alle Categorie e al Direttore Generale. 6. Attività informativa, partecipazione e condivisione delle attività Tutte le informazioni, i documenti, le novità normative che riguardano i Gruppi di Settore/Mestiere ed i Movimenti saranno inserite nel sito di Confartigianato Imprese Varese nell area riservata cui è possibile accedere con password dedicata. Newsletter di settore Incontri con imprese ed imprenditori Per diffondere alle imprese della Categoria argomenti, informazioni, novità normative e altre notizie di interesse tecnico e legislativo è redatta una newsletter specifica per il settore. La newsletter è realizzata dal Coordinatore Tecnico in collaborazione il Referente e con la struttura di servizi e della comunicazione di Confartigianato Imprese Varese. Per mezzo di incontri a tema (workshop), organizzati anche presso le sedi territoriali di Confartigianato Imprese Varese, sono illustrati e condivisi con le imprese i risultati e le attività delle Categorie e dei Movimenti. Tali incontri permettono agli imprenditori della Categoria e dei Movimenti di confrontarsi, di condividere esperienze significative, di diffondere e sostenere una visione comune di sviluppo e rafforzamento della competitività del proprio settore.
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