Manovra anti crisi: nuovi e importanti obblighi per associazioni, enti di volontariato e mondo dello sport dilettantistico
|
|
- Norma Salvatore
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Focus di pratica professionale di Luca Caramaschi Manovra anti crisi: nuovi e importanti obblighi per associazioni, enti di volontariato e mondo dello sport dilettantistico L art.30 del D.L. n.185/08 (c.d. decreto anti crisi ) introduce nuovi obblighi telematici per molti dei soggetti che operano nel settore del no profit. La nuova disposizione, infatti, obbligherà tali soggetti a "trasmettere per via telematica all'agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali mediante un apposito modello" che dovrà essere approvato entro il 31 gennaio 2009 con provvedimento del Direttore dell'agenzia delle Entrate. Lo scopo del nuovo adempimento telematico sarà quello di verificare il rispetto, da parte di tali soggetti, delle disposizioni fiscali (previste tanto ai fini Iva quanto ai fini delle imposte sui redditi) che consentono di mantenere le entrate di tali soggetti nell alveo della non commercialità. L importanza del nuovo adempimento è sancita dal fatto che l Agenzia delle Entrate potrà, sulla base delle informazioni raccolte e dei successivi controlli eventualmente eseguiti, comunicare l immediata esclusione dai benefici fiscali in mancanza dei presupposti previsti dalla vigente normativa. Che si tratti di una manovra dagli effetti dirompenti in un settore dove, tradizionalmente, il Legislatore ha sempre mantenuto un atteggiamento collaborativo, anche in considerazione del ruolo che il terzo settore riveste nel contesto sociale, è ben spiegato nella relazione tecnica al provvedimento. Con riferimento all attivazione dei controlli e alle aspettative di gettito essa recita che: I controlli previsti dalla norma saranno attivati già dai primi mesi del 2009 con effetti sul versamento delle imposte effettuato nel medesimo anno. Si ritiene che il maggior gettito possa ammontare progressivamente da circa 150 milioni di euro nel 2009, a 150 milioni nel 2010 e a 300 milioni nel Dopo questa doverosa premessa di carattere generale, procediamo all esame tecnico del provvedimento al fine di comprenderne la portata sia sotto il profilo soggettivo che oggettivo. Il testo della nuova disposizione del D.L. n.185/ art.30 Controlli sui circoli privati I corrispettivi, le quote e i contributi di cui all'art.148 del Testo Unico delle imposte sui redditi, approvato con DPR n.917/86, e all'art.4 del DPR n.633/72 non sono imponibili a condizione che: gli enti associativi siano in possesso dei requisiti qualificanti previsti dalla normativa tributaria; gli stessi trasmettano, per via telematica all'agenzia delle Entrate, i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali mediante un apposito modello da approvare entro il 31 gennaio 2009 con provvedimento del Direttore dell'agenzia delle Entrate. Con il medesimo provvedimento del Direttore dell'agenzia delle entrate sono stabiliti i tempi e le modalità di trasmissione del modello di cui al co.1, anche da parte delle associazioni già costituite alla data di entrata in vigore della presente legge, nonché le modalità di comunicazione da parte dell'agenzia delle entrate dell'esclusione dai benefici fiscali in mancanza dei presupposti previsti dalla vigente normativa. 19
2 3. L'onere della trasmissione di cui al co.1 è assolto anche dalle società sportive dilettantistiche di cui all'art.90 della L. n.289/ L'art.7 del D.L. n.136/04, convertito dalla L. n.186/04, è soppresso. 5. La disposizione di cui all'art.10, co.8, del D.Lgs. n.460/97, si applica alle associazioni e alle altre organizzazioni di volontariato di cui alla L. n.266/91, che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate con D.M. del 25 maggio 1995 e che trasmettono i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali ai sensi del co.1. I soggetti interessati Scorrendo il testo del provvedimento è possibile individuare con precisione i soggetti interessati dalle nuove disposizioni. Si tratta, in particolare: 1) degli enti non commerciali di tipo associativo: ossia i consorzi e le associazioni, riconosciute e non, di qualsiasi tipo (culturali, sportive dilettantistiche, politiche, sindacali, religiose, assistenziali, di promozione sociale, di formazione extra scolastica della persona, ecc.); 2) delle società di capitali sportive dilettantistiche: ossia, della nuova figura introdotta nell ordinamento dall art.90 della L. n.289/02 (Legge finanziaria per l anno 2003); 3) di alcuni soggetti definiti Onlus di diritto : in specifico, delle associazioni e delle altre organizzazioni di volontariato di cui alla L. n.266/91. Dall interpretazione letterale della disposizione pare di poter escludere, dalla nuova previsione, gli altri soggetti che il co.8 dell art.10 del D.Lgs. n.460/97 individua quali Onlus di diritto (ossia delle cooperative sociali, dei consorzi costituiti esclusivamente da cooperative sociali, delle organizzazioni non governative (Ong). In relazione a ciascuno dei predetti soggetti, l art.30 del decreto D.L. n.185/08 stabilisce adempimenti e condizioni che devono essere osservati per il mantenimento delle agevolazioni fiscali ad essi concesse. Un primo adempimento risulta comune a tutte e tre le categorie soggettive: si tratta della trasmissione telematica di dati e notizie rilevanti ai fini fiscali, che dovrà avvenire con apposito modello da approvarsi entro il 31 gennaio Tale nuovo obbligo rappresenta l imprescindibile condizione che consentirà a tali soggetti il mantenimento delle agevolazioni fiscali. Per la verità, da una prima lettura della disposizione emerge che il mancato adempimento della trasmissione telematica è causa di differenti conseguenze per ciascuna delle tre categorie soggettive sopra esaminate. In particolare: 1) Per enti non commerciali di tipo associativo La norma del decreto prevede il disconoscimento dell irrilevanza fiscale (ai fini Iva e redditi) con riferimento ai corrispettivi, alle quote e ai contributi associativi. Deve osservarsi, in proposito, come tali soggetti sono destinatari di agevolazioni che fuoriescono dall ambito fiscale sopra esaminato (es. sussistono per tali soggetti agevolazioni in altri settori impositivi quali l imposta di registro, le tasse di concessione governativa, le accise sul gas metano, ecc.). Sarà fondamentale capire, quindi, se il venir meno delle agevolazioni previste ai fini dell Iva e delle imposte sul reddito avrà l effetto di mantenere le altre agevolazioni, o se tale situazione condurrà ad una vera e propria riqualificazione dell ente non commerciale in una realtà commerciale vera e propria. Si tratta di una questione non di poco conto che dovrà essere prontamente chiarita in sede interpretativa (vista la portata e le conseguenza che l una o l altra soluzione possono determinare) 20
3 2) Per le società di capitali sportive dilettantistiche 3) Per soggetti definiti Onlus di diritto dal co.8 dell art.10 del D.Lgs. n.460/97 Il co.3 dell art.30 del nuovo decreto si limita ad estendere l obbligo della trasmissione telematica previsto al precedente co.1 per gli enti di tipo associativo. Il collegamento alla previsione degli enti non commerciali di tipo associativo porterebbe a concludere che, in assenza di trasmissione del modello o di carenza delle informazioni fornite con lo stesso, le predette società di capitali sportive dilettantistiche non potrebbero più applicare le agevolazioni che consentono loro di decommercializzare le entrate derivanti dai corrispettivi specifici ricavati da prestazioni rese agli iscritti o partecipanti che risultano affiliati alla Federazione o Ente di Promozione Sportiva di appartenenza della società sportiva. Anche in questo caso, si pone il dubbio se tali soggetti possano comunque mantenere le altre agevolazioni riconosciute dall ordinamento: ad esempio, la possibilità di beneficiare del regime forfetario agevolato introdotto dalla L. n.398/91 per i proventi di natura commerciale, oppure la possibilità di corrispondere ad atleti, istruttori, ed alle altre figure previste compensi in esenzione di cui agli artt.67 e 69 del Tuir. Si tratta, peraltro, di agevolazioni che possono essere beneficiate anche dalle associazioni sportive dilettantistiche e quindi, le considerazioni espresse in precedenza, circa la possibile riqualificazione della natura dell ente, assumono parziale rilevanza anche in tale ambito. Si tratta, quindi, di capire se la mancata trasmissione del modello telematico comporterà il venir meno di determinate agevolazioni o, piuttosto, se la conseguenza si spingerà fino al mancato riconoscimento della natura sportiva dilettantistica della società a responsabilità limitata La disposizione contenuta nel co.5 dell art.30 del D.L. n.185/08 appare di non immediata comprensione. Essa, infatti, recita che La disposizione di cui all'articolo 10, comma 8, del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n.460, si applica alle associazioni e alle altre organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n.266 che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate con decreto interministeriale 25 maggio 1995 e che trasmettono i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali ai sensi del comma 1. Il co.8 dell art.10 non prevede alcuna specifica agevolazione, in quanto non fa altro che riconoscere a taluni soggetti, già operanti nel mondo del no profit alla data della introduzione della nuova figura di Onlus, la qualifica di Onlus di diritto con il conseguente riconoscimento delle agevolazioni previste per tali soggetti. Si riporta, di seguito, il testo della disposizione contenuta nel citato co.8 Il co.8 art.10 D.Lgs n.460/97 Sono in ogni caso considerati Onlus, nel rispetto della loro struttura e delle loro finalità, gli organismi di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n.266, iscritti nei registri istituiti dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, le organizzazioni non governative riconosciute idonee ai sensi della legge 26 febbraio 1987, n.49, e le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n.381 nonché i consorzi di cui all' articolo 8 della predetta legge n.381 del 1991 che abbiano la base sociale formata per il cento per cento da cooperative sociali. Sono fatte salve le previsioni di maggior favore relative agli organismi di volontariato, alle organizzazioni non governative e alle cooperative sociali di cui, rispettivamente, alle citate leggi n.266 del 1991, n.49 del 1987 e n.381 del
4 Tale disposizione fa salva, con riferimento agli enti di volontariato (soggetti interessati alle nuove previsioni), le disposizioni di maggior favore che la normativa speciale di settore (L. n.266/91) ad essi riconosce. Tali soggetti, quindi, finiranno per perdere la qualifica di Onlus di diritto (si ritiene mantenendo comunque le agevolazioni previste dalla legge speciale), in due situazioni tra loro alternative: mancato invio all Agenzia delle Entrate del modello telematico; svolgimento di attività commerciali diverse da quelle marginali individuate con decreto interministeriale 25 maggio In relazione a tale ultimo aspetto l unico articolo del decreto del individua quelle attività commerciali marginali che comunque consentono il mantenimento della qualifica di Onlus di diritto. Sono considerate attività marginali: le attività di vendita occasionali o iniziative occasionali di solidarietà svolte nel corso di celebrazioni o ricorrenze o in concomitanza a campagne di sensibilizzazione pubblica verso i fini istituzionali dell'organizzazione di volontariato; le attività di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito a fini di sovvenzione, a condizione che la vendita sia curata direttamente dall'organizzazione senza alcun intermediario; le cessione di beni prodotti dagli assistiti e dai volontari sempreché la vendita dei prodotti sia curata direttamente dall'organizzazione senza alcun intermediario; le attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasione di raduni, manifestazioni, celebrazioni e simili a carattere occasionale; le attività di prestazione di servizi rese in conformità alle finalità istituzionali, non riconducibili nell'ambito applicativo dell' art.111 (oggi art.148), co.3, del Tuir approvato con DPR n.917/86, verso pagamento di corrispettivi specifici che non eccedano del 50% i costi di diretta imputazione. Tali attività devono essere svolte: in funzione della realizzazione del fine istituzionale dell'organizzazione di volontariato iscritta nei registri di cui all' art.6 della L. n.266/91; senza l'impiego di mezzi organizzati professionalmente per fini di concorrenzialità sul mercato, quali l'uso di pubblicità dei prodotti, di insegne elettriche, di locali attrezzati secondo gli usi dei corrispondenti esercizi commerciali, di marchi di distinzione dell'impresa. Infine, non rientrano tra i proventi delle attività commerciali e produttive marginali quelli derivanti da convenzioni. Solo lo svolgimento di attività commerciali, che presentano caratteristiche diverse da quelle evidenziate in precedenza, determina la mancata applicazione del co.8 dell art.10 e, quindi, il disconoscimento della qualifica di Onlus di diritto. Anche in questo caso sarà opportuno che l amministrazione finanziaria chiarisca le conseguenze concrete di tale disconoscimento, anche ai fini di un corretto inquadramento di tali enti. Il contenuto della comunicazione telematica Circa i contenuti della comunicazione telematica, il co.1 dell art.30 del D.L. n.185/08 fa riferimento a dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali. Si tratta di un affermazione talmente generica che risulta difficile, ad oggi, ipotizzare il reale contenuto della comunicazione. Solo con l emanazione del futuro provvedimento del Direttore dell'agenzia delle Entrate si potrà capire la portata in termini di adempimenti richiesti alle organizzazioni interessate. Essendo in gioco, per quanto riguarda gli enti di tipo associativo, la non imponibilità dei corrispettivi, delle quote e dei contributi di cui all'art.148 del Tuir e la non rilevanza ai fini 22
5 Iva prevista dall'art.4 del DPR n.633/72, un dato sicuramente richiesto sarà quello relativo sia alla forma che al contenuto degli statuti. Ciò in quanto il co.8 dell art.148 del Tuir subordina la spettanza delle agevolazioni: alla redazione dell atto costitutivo o statuto nella forma dell atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata; all inserimento nello statuto di specifiche clausole che assicurino la non lucratività dell ente associativo. Poiché uno degli elementi essenziali previsto dallo statuto è la redazione del rendiconto dell ente di tipo associativo, con la conseguente approvazione dello stesso da parte dell assemblea degli associati, è altrettanto probabile che tali documenti (rendiconto e verbale) formeranno oggetto di richiesta (si vedrà se con l allegazione dell intero documento piuttosto che tramite indicazione degli elementi principali) nella trasmissione telematica da inoltrare all Agenzia delle Entrate. Da quanto detto sopra emerge con chiarezza che a partire dall'anno 2009 ci sarà una svolta per il comparto associativo: sarà direttamente l'agenzia delle Entrate a ricevere i dati dagli enti senza scopo di lucro, con la possibilità di "comunicazione... dell'esclusione dai benefici fiscali in mancanza dei presupposti...". Sarà sempre il provvedimento direttoriale di approvazione del modello che renderà note le modalità con le quali l Agenzia delle Entrate comunicherà la decadenza dei benefici fiscali (una delle questioni più delicate da chiarire, visto che la disposizione interessa anche i soggetti già costituiti alla data del , riguarderà la decorrenza della perdita dei benefici). Sport dilettantistico: cambiano le regole del riconoscimento ai fini sportivi Il co.4 dell art.30 del D.L. n.185/08 dispone la soppressione dell art.7 del D.L. n.136/04, convertito dalla L. n.186/04. Riportiamo di seguito il testo della disposizione abrogata. art.7 Disposizioni in materia di attività sportiva dilettantistica 1. In relazione alla necessità di confermare che il Coni è unico organismo certificatore della effettiva attività sportiva svolta dalle società e dalle associazioni dilettantistiche, le disposizioni di cui ai commi 1, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 dell'articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, si applicano alle società ed alle associazioni sportive dilettantistiche che sono in possesso del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal Coni, quale garante dell'unicità dell'ordinamento sportivo nazionale ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 23 luglio 1999, n.242, e successive modificazioni. 2. Il Coni trasmette annualmente al Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia delle Entrate, l'elenco delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi. Va in proposito ricordato che, in applicazione dei principi espressi nel richiamato art.7, ora abrogato con deliberazione n.1288 dell 11 novembre 2004, il Coni ha formalizzato l istituzione del Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche. L iscrizione telematica al Registro del CONI ha assolto fino ad oggi alla funzione di riconoscimento ai fini sportivi delle società e associazioni operanti in tale settore ed è stata la condizione necessaria per il mantenimento di determinate agevolazioni fiscali riconosciute a tali soggetti. In virtù della richiamata abrogazione, quindi, è venuta meno l'utilità del Registro delle società ed associazioni sportive dilettantistiche tenuto in via telematica dal Coni (sul sito e della successiva trasmissione annuale dei dati all Agenzia delle Entrate. 23
6 A partire dal 2009, pertanto, tutto il comparto sportivo dilettantistico ritorna sotto il diretto controllo dell'agenzia delle Entrate la quale, in virtù del nuovo adempimento telematico, assolverà direttamente alla funzione di organo certificatore degli organismi sportivi (e non solo). Per concludere, non si può non sottolineare come le nuove disposizioni, oltre a determinare un notevole incremento dei costi (si dovrà in molti casi delegare un professionista abilitato alla raccolta ed alla trasmissione telematica dei dati), gettano un ombra di incertezza sul prossimo futuro del mondo associativo che, spesso costituito da realtà di ridotte dimensioni, avrà difficoltà ad organizzarsi in tempi così brevi. 24
Controlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di volontariato
Controlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di volontariato di Vincenzo D'Andò Pubblicato il 8 gennaio 2009 il D.L. n. 185/2008 (decreto anticrisi) ha condizionato la spettanza delle
«Sagra» è concetto sconosciuto al diritto tributario. E, però, un occasione in cui il diritto tributario si può esprimere in molti modi!
OCRC monza e brianza Sagre e feste di paese A cura di Roberto Avanzi DPI Milano Definizioni normative «Sagra» è concetto sconosciuto al diritto tributario. E, però, un occasione in cui il diritto tributario
Controlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di
Controlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di volontariato Vincenzo D'Andò in Controlli serrati sui benefici fiscali anche per le associazioni di volontariato L art. 30 del D.L. n.
Art.30 Controlli sui circoli privati
Decreto -legge 29 novembre 2008, n. 185 "Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale pubblicato nella
LEGGE-QUADRO SUL VOLONTARIATO n agosto 1991
LEGGE-QUADRO SUL VOLONTARIATO n. 266 11 agosto 1991 LEGGE REGIONALE SUL VOLONTARIATO LR 38/94 Altre leggi di settore Legge 266/91, lo Stato Il Legislatore: Prende atto dell esistenza del Volontariato Riconosce
Aspetti amministrativi e fiscali. Padova 09/04/2011
Aspetti amministrativi e fiscali Padova 09/04/2011 Libri sociali Libro verbali assemblee Libro verbali consiglio direttivo Libro soci Registro assicurati (che può rientrare nel libro soci) Registro di
OGGETTO: Presentazione modello EAS entro il 31 marzo
Informativa per la clientela di studio N. 43 del 22.03.2017 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Presentazione modello EAS entro il 31 marzo Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo
La riforma del terzo settore
La riforma del terzo settore Le organizzazioni di volontariato, il volontario e il nuovo assetto giuridico in materia di erogazioni liberali di Massimo Piscetta nelle presenti note si fa riferimento al
Scadenzario Fiscale. Aprile 2016 Pag. 1
Aprile 2016 Pag. 1 Approfondimento su: Modello EAS: l adempimento, obbligatorio per mantenere le agevolazioni fiscali, scade il 31 marzo Venerdì 15 Registrazione Iva Termine ultimo per l annotazione delle
Periodico informativo n. 45/2016
Periodico informativo n. 45/2016 Presentazione del Modello EAS entro il 31.03 Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo informarla che gli Enti e le Associazioni senza scopo di
Associazioni senza scopo di lucro: attività commerciale e normativa fiscale
Associazioni senza scopo di lucro: attività commerciale e normativa fiscale Dicembre 2007 Dott. Nicola D Angelo INDICE Attività non commerciale... 1 Attività commerciale... 1 Regime fiscale... 3 a) Regime
VOLONTARIATO E FISCO
VOLONTARIATO E FISCO A cura di Antonio Monaco Direzione Provinciale di Lecco Ufficio Territoriale di Lecco 1 di 46 CENNI GENERALI L importante fenomeno dell associazionismo è molto diffuso e capillare.
Modello EAS 2018: chi e come deve presentarlo fra le novità di quest anno.
Modello EAS 2018: chi e come deve presentarlo fra le novità di quest anno. Il 31 marzo di ogni anno gli Enti non commerciali presentano il modello EAS all Agenzia delle Entrate. Nel 2018 l obbligo slitta
La presente edizione è stata chiusa in redazione il 13 maggio 2009
La presente edizione è stata chiusa in redazione il 13 maggio 2009 ISBN 978-88-324-7181-6 2009 - Il Sole 24 ORE S.p.A. Sede legale e amministrazione: via Monte Rosa 91, 20149 Milano Redazione: via G. Patecchio
Gli enti sportivi dilettantistici
Gli enti sportivi dilettantistici di Alessandro Borgoglio Pubblicato il 12 giugno 2010 l esenzione IRPEF non spetta soltanto agli atleti delle associazioni sportive dilettantistiche ma anche ai giudici,
Modello EAS per gli enti associativi
Modello EAS per gli enti associativi A cura di Antonio Gigliotti L individuazione dei soggetti obbligati ovvero esonerati dal nuovo adempimento del modello EAS ha rappresentato uno degli aspetti più controversi
Enti non commerciali: trattamento fiscale della raccolta di fondi
Enti non commerciali: trattamento fiscale della raccolta di fondi di Vincenzo D'Andò Pubblicato il 27 novembre 2008 la raccolta pubblica di fondi costituisce una tipica modalità di acquisizione delle risorse
NOVITA FISCALI DAL DECRETO ANTICRISI
NOVITA FISCALI DAL DECRETO ANTICRISI Art. 30 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 (convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2) Circolare 12/E del 9.04.2009 a cura di: Dott.
INCONTRO DI STUDIO IL CODICE DEL TERZO SETTORE D. LGS.
INCONTRO DI STUDIO IL CODICE DEL TERZO SETTORE D. LGS. 117/2017 EVENTO PROMOSSO DALLA COMMISSIONE DI STUDIO TERZO SETTORE ODCEC PESCARA PESCARA, 6 APRILE 2018 ORE 15-19 Il Codice del Terzo Settore Il regime
Incontro del 12 settembre 2012
Incontro del 12 settembre 2012 2 Agevolazioni fiscali e Enti non commerciali: casi di perdita dei requisiti 3 Principale agevolazione tributaria (Art. 148 TUIR): non si considerano commerciali le attività
Quando si presenta il Modello. La comunicazione periodica in scadenza il 31.03
OGGETTO: Presentazione del Modello EAS entro il 31.03 Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo informarla che gli Enti e le Associazioni senza scopo di lucro, in caso di modifiche
LE ONLUS STEFANORAGGHIANTI STEFANO RAGGHIANTI
LE ONLUS STEFANORAGGHIANTI 7 ottobre 2010 PROVINCIA DI LUCCA FONDAZIONE VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE I soggetti del terzo settore e l iscrizione l nei registri: requisiti e condizioni ACCREDITAMENTO ORDINE
Le associazioni sportive dilettantistiche
Le associazioni sportive dilettantistiche di Roberta De Marchi Pubblicato il 27 maggio 2010 alcuni chiarimenti sulle agevolazioni fiscali per lo sport dilettantistico Con risoluzione n. 38/E del 17 maggio
Articolo 148 TUIR. 3. Per le associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive
Articolo 148 TUIR L articolo 148 del Testo Unico delle imposte sui Redditi (TUIR), indirizza l attività degli enti non commerciali riguardo il trattamento di quote pagate alle associazioni: corrispettivi
Modello EAS: adempimenti da valutare entro il prossimo 31 marzo 2011
Focus di pratica professionale di Luca Caramaschi Modello EAS: adempimenti da valutare entro il prossimo 31 marzo 2011 Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. n.225 del 29 dicembre 2010, c.d.
GUIDA OPERATIVA ALL ADEMPIMENTO DELL ARTICOLO 30
GUIDA OPERATIVA ALL ADEMPIMENTO DELL ARTICOLO 30 Come compilare correttamente il Modello EAS Aggiornato con le novità relative al mancato o tardivo invio dell EAS, DL 16/12 convertito in legge 44/12 A
PRIMA PARTE Articolo 30: cosa cambia per l'associazionismo italiano
GUIDA OPERATIVA ALL ADEMPIMENTO DELL ARTICOLO 30 Come compilare correttamente il Modello EAS Aggiornato con le novità relative al mancato o tardivo invio dell EAS, DL 16/12 convertito in legge 44/12 A
Modello EAS Entro il 1 aprile si comunicano le variazioni 2018.
Modello EAS 2019. Entro il 1 aprile si comunicano le variazioni 2018. Entro il 1 aprile occorre presentare il modello EAS per quelle associazioni che nel 2018 hanno subito variazioni. Il modello EAS, introdotto
Le organizzazioni di volontariato
Le organizzazioni di volontariato Agenzia delle Entrate Direzione Regionale del Veneto Legge n. 266/1991 (1) ODV = ogni organismo costituito al fine di svolgere attività di volontariato con qualsiasi forma
Le categorie di enti non profit che possono beneficiare delle agevolazioni introdotte dalla legge in esame sono:
Chi può applicare il regime agevolato previsto dalla legge n. 391/1991? L introduzione delle legge n. 398 del 1991 ha apportato importanti novità nel panorama normativo del terzo settore, a favore di quegli
Oggetto: Ultima comunicazione CONI relativa alla presentazione del modello EAS.
Roma, 31 ottobre 2009 Circolare n 73 A tutte le Società Ai Comitati Regionali e, per conoscenza Al Consiglio Federale Oggetto: Ultima comunicazione CONI relativa alla presentazione del modello EAS. In
La costituzione e la gestione delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, gli organi sociali e le responsabilità
La costituzione e la gestione delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, gli organi sociali e le responsabilità Andrea Mancino Civitavecchia, 27 ottobre NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 Civitavecchia
SOMMARIO 1. L ORDINAMENTO SPORTIVO
SOMMARIO 1. L ORDINAMENTO SPORTIVO IL C.D. MODELLO ITALIA E IL CONI... 3 Premessa... 3 Il Decreto Melandri... 4 Ruolo delle Regioni... 5 Modifiche apportate al decreto Melandri: il ruolo del CONI... 5
CORSO DI FORMAZIONE Approfondimenti fiscali e giuridici per le società affiliate FIV
CORSO DI FORMAZIONE 2014 Approfondimenti fiscali e giuridici per le società affiliate FIV LEGGE 398 DEL 16/12/1991 REQUISITI OGGETTIVI Esercizio dell opzione Rispetto del limite dimensionale non superiore
La normativa giuridica, fiscale, tributaria e lavoristica delle associazioni e società sportive dilettantistiche
La normativa giuridica, fiscale, tributaria e lavoristica delle associazioni e società sportive dilettantistiche Corso Dirigenti Sportivi FIDS - Cusago - MI 10 settembre 2017 GIACOMO SPILLER DOTTORE COMMERCIALISTA
LE ONLUS NON VERE SOTTO LA LENTE DEL FISCO
1 LE ONLUS NON VERE SOTTO LA LENTE DEL FISCO a cura di Roberta De Marchi Con circolare n. 12/E del 9 aprile 2009 l Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni in ordine alle modifiche legislative intervenute
GUIDA AGLI ADEMPIMENTI FISCALI E TRIBUTARI DELLE SOCIETA ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE. 23/12/10 Pag. 1
GUIDA AGLI ADEMPIMENTI FISCALI E TRIBUTARI DELLE SOCIETA ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE 23/12/10 Pag. 1 Costituzione delle associazioni sportive affiliate L art.90 della legge Finanziaria 2003
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 aprile 2008
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 aprile 2008 Determinazione delle modalita' di inserimento negli elenchi dei beneficiari del 5 per mille, per gli esercizi finanziari 2006 e 2007, delle
APPROFONDIMENTI PER LA CLIENTELA
APPROFONDIMENTI PER LA CLIENTELA N. 25/2018 Riforma del Terzo settore Principali disposizioni fiscali Decreto correttivo 1 1 PREMESSA Il DLgs. 3.8.2018 n. 105, entrato in vigore l 11.9.2018 (giorno successivo
OGGETTO: Enti associativi e regime fiscale agevolato.
Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Enti associativi e regime fiscale agevolato. Gentile Cliente, Associativi. con la stesura del presente documento intendiamo informarla in merito alla disciplina fiscale
Il punto su sport dilettantistico e fisco
Il punto su sport dilettantistico e fisco 5 /7/ 2011 09:30 14:30 Sarmeola di Rubano Villa Borromeo Il punto su sport dilettantistico e fisco Dott. Giuliano Sinibaldi Risoluzione i VI^ commissione i camera
/ documenti
Decreto Legislativo 03.07.2017, N. 117 Legge 6 giugno 2016, n. 106. (G.U. 02.08.2017, n. 179 - S.O.) Codice del Terzo settore, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b) http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/08/2/17g00128
News per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 7 del 22 Marzo 2015 Premessa L art. 30 co. 1-3-bis del DL 29.11.2008 n. 185 (convertito nella L. 28.1.2009 n. 2) ha subordinato la non imponibilità dei corrispettivi,
Dott. Patrizia Sideri
Coni Point Siena Siena, 27 novembre 2015 ASPETTI FISCALI AGEVOLAZIONI FISCALI PREVISTE PER LE ASD/SSD E REQUISITI ART. 148 TUIR E CORRISPETTIVI SPECIFICI ATTIVITÀ ISTITUZIONALE E ATTIVITÀ COMMERCIALE Dott.
INDICE INTRODUZIONE LA DISCIPLINA DEGLI ENTI DI TIPO ASSOCIATIVO LA DISCIPLINA DI SETTORE: L ARTICOLO 90 L. 289/
INDICE INTRODUZIONE... 9 1. LA DISCIPLINA DEGLI ENTI DI TIPO ASSOCIATIVO... 11 1. Premessa... 11 2. L articolo 148 del Tuir... 11 2.1 Commi 1 e 2 Regola generale ed eccezioni... 11 2.2 Comma 3 Casi di
APPUNTI DI AGGIORNAMENTO FISCALE CIRCOLI NOI
APPUNTI DI AGGIORNAMENTO FISCALE CIRCOLI NOI Andrea Gamba LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE A CHE PUNTO SIAMO? Il Senato ha approvato il 30 marzo, con modifiche, il ddl n. 1870, recante "Delega al Governo per
Direzione Regionale dell Emilia Romagna Settore Servizi e Consulenza IL MODELLO EAS. Bologna, 15 dicembre 2011
Direzione Regionale dell Emilia Romagna Settore Servizi e Consulenza IL MODELLO EAS Bologna, 15 dicembre 2011 PROVVEDIMENTO DEL DIRETTORE Il MODELLO EAS (modello per la comunicazione dei dati rilevanti
3 Detrazioni IRPEF e deduzioni per erogazioni liberali Imposte indirette Inapplicabilità del modello EAS Scritture contabili...
Circolare 21 del 16 ottobre 2018 Riforma del Terzo settore - Principali disposizioni fiscali - Decreto correttivo 1 Premessa... 2 2 Imposte sui redditi... 2 2.1 Enti del terzo settore non commerciali...
NUOVO REGISTRO UNICO DEL CONI - ASPETTI OPERATIVI ESSENZIALI - VERIFICA DEI DATI ISCRITTI
NUOVO REGISTRO UNICO DEL CONI - ASPETTI OPERATIVI ESSENZIALI - VERIFICA DEI DATI ISCRITTI COSA E IL REGISTRO CONI È il Registro istituito dal CONI per il riconoscimento ai fini sportivi delle Associazioni
SCADENZIARIO FISCALE PER IL MESE DI. Settembre Approfondimento su: Associazioni: pronto il modello per la comunicazione dei dati.. Mar. 15.
SCADENZIARIO FISCALE PER IL MESE DI Settembre 2009 Approfondimento su: Associazioni: pronto il modello per la comunicazione dei dati.. Mar. 15 Fattura differita Scade oggi il termine per l emissione ed
A s s o c i a z i o n i d i p r o m o z i o n e s o c i a l e
1 Fonte giuridica: D.Lgs. 117/ titolo V, art. 35-36 Condizioni (1): - costituzione in forma di associazione (riconosciuta e non) - numero soci non inferiore a 7 se persone fisiche o 3 se associazioni di
SCADENZIARIO FISCALE PER IL MESE DI. Febbraio Approfondimento su: Le associazioni di promozione sociale. Giov.15. Iva.
SCADENZIARIO FISCALE PER IL MESE DI Febbraio 2018 Approfondimento su: Le associazioni di promozione sociale Giov.15 Iva Registrazione Termine ultimo per l annotazione delle operazioni attive del mese precedente,
Remissione in bonis del modello EAS
Remissione in bonis del modello EAS Non hai inviato l EAS nei termini? L agenzia delle entrate prevede l istituto del ravvedimento operoso. E molto frequente che l Associazione al momento della sua costituzione
Vendita di integratori e abbigliamento: Associazione sportiva nei guai.
Vendita di integratori e abbigliamento: Associazione sportiva nei guai. Se una ASD in forma di palestra vende integratori alimentari e abbigliamento è attività commerciale. Società Sportiva nei guai. Dal
Differenze tra associato e tesserato
Differenze tra associato e tesserato all interno di un ASD, affiliata ad un ente di promozione sportiva, la figura dell associato e del tesserato non devono necessariamente coincidere Differenze tra associato
Perché Scegliere Libertas. Servizi per gli associati
Perché Scegliere Libertas Servizi per gli associati Assicurazione tesserati ü Infortuni ü Invalidità permanente ü Decesso ü Rimborso spese mediche ü Rimborso ricovero Nella pratica di tutte le attività
A cura della Redazione Modello Eas: la presentazione scade il Tavola sinottica
A cura della Redazione Modello Eas: la presentazione scade il 03.04 Categoria: Associazioni Sottocategoria: Adempimenti Tavola sinottica Adempimento Gli enti non commerciali, per usufruire delle agevolazioni
AL COMUNE DI MILANO SETTORE DICHIARAZIONE (EX ART. 28, D.P.R. 29/9/73 N. 600) Il/la sottoscritt..... legale rappresentante dell Ente.............. Sede legale (indirizzo, telefono) Codice fiscale.. Partita
Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Civitavecchia. Commissione Fiscalità LA GESTIONE DELLE ASSOCIAZIONI
Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Civitavecchia Commissione Fiscalità LA GESTIONE DELLE ASSOCIAZIONI E SOCIETA SPORTIVE DILETTANTISTICHE Prof. Fabio Romei 27 ottobre 2016 PREMESSA
Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
D.Lgs. 4-12-1997 n. 460 (Artt. 10 e 11) Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Sezione II Disposizioni riguardanti le organizzazioni
Modello di comunicazione dei dati fiscali all Agenzia delle Entrate e controllo sugli enti non commerciali
Modello di comunicazione dei dati fiscali all Agenzia delle Entrate e controllo sugli enti non commerciali di Vincenzo D'Andò Pubblicato il 24 settembre 2009 approvato il modello (con relative istruzioni)
05 0 / 5 11/ PROGETTO REALIZZATO DA IN COLLABORAZIONE CON
Provincia di Ferrara Dalla prima nota al bilancio. Gli adempimenti contabili a carico delle A.P.S. (primo incontro) Dott. Alessandro Mastacchi Ferrara 05/11/2011 PROGETTO REALIZZATO DA IN COLLABORAZIONE
Vendita di integratori e abbigliamento: Associazione sportiva nei guai.
Vendita di integratori e abbigliamento: Associazione sportiva nei guai. Se una ASD in forma di palestra vende integratori alimentari e abbigliamento è attività commerciale. Società Sportiva nei guai. Dal
ATTIVITA ISTITUZIONALI E ATTIVITA COMMERCIALI
ATTIVITA ISTITUZIONALI E ATTIVITA COMMERCIALI Viterbo 01 marzo 2017 1 ATTIVITA COMMERCIALE E ISTITUZIONALE Art. 73 TUIR Soggetti passivi IRES Sono soggetti all imposta sul reddito delle società: a) b)
Art. 10 D.Lgs. n modificato dal Decreto Anticrisi
Art. 10 D.Lgs. n. 460 1997 modificato dal Decreto Anticrisi D.Lgs. 4-12-1997 n. 460 Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
RUBRICA CONTABILE E FISCALE DI EMANUELA GHERARDI
LO SCADENZARIO DEGLI ADEMPIMENTI FISCALI DELLE ASSOCIAZIONI ED ENTI NON PROFIT DA MARZO 2017 A SETTEMBRE 2017 di Emanuela Gherardi E ormai consuetudine ricordare e proporre le scadenze dei prossimi mesi.
INFORMATIVA A SEZIONI E GRUPPI REGIONALI: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DEI DATI ALL AGENZIA DELLE ENTRATE INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE
INFORMATIVA A SEZIONI E GRUPPI REGIONALI: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DEI DATI ALL AGENZIA DELLE ENTRATE INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE Facendo seguito alle precedenti comunicazioni in relazione al modello
AL VIA LE ISCRIZIONI PER RICEVERE IL CONTRIBUTO DEL 5 PER MILLE
AL VIA LE ISCRIZIONI PER RICEVERE IL CONTRIBUTO DEL 5 PER MILLE Anche per il 2018 si confermano le novità che lo scorso anno hanno interessato le regole per l ottenimento del contributo del 5 per mille
Anno 2015 N.RF068. La Nuova Redazione Fiscale
Anno 2015 N.RF068 www.redazionefiscale.it ODCEC VASTO La Nuova Redazione Fiscale Pag. 1 / 6 OGGETTO MODELLO EAS CON DATI AGGIORNATI - INVIO ENTRO IL 31/03/2015 RIFERIMENTI ART. 30, DL 185/2008; RM 125/2010;
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI E RICREATIVE
I PRINCIPALI ADEMPIMENTI DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI E RICREATIVE Franca Della Pietra Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti - Trento Via Brennero 52 SINTESI DEI PRINCIPALI ADEMPIMENTI FISCALI
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 2 aprile 2009 Modalita' di ammissione delle associazioni sportive dilettantistiche al riparto di una quota pari al 5 per mille dell'irpef. (09A04252) IL
Negato il regime di esenzione IVA ai corsi didattici gestiti da associazione sportiva dilettantistica
Negato il regime di esenzione IVA ai corsi didattici gestiti da associazione sportiva dilettantistica di Antonino & Attilio Romano Pubblicato il 4 novembre 2008 Corsi didattici con iva anche se gestiti
Adempimenti enti di volontariato e associazioni sportive dilettantistiche per accedere al contributo del cinque per mille dell IRPEF
Adempimenti enti di volontariato e associazioni sportive dilettantistiche per accedere al contributo del cinque per mille dell IRPEF di Giovanna Greco Anche per il 2015 e' prevista la possibilità di destinare
ESERCIZIO DELL OPZIONE. RISPETTO DEL LIMITE DIMENSIONALE NON SUPERIORE A (Legge di Bilancio 2017)
REQUISITI OGGETTIVI ESERCIZIO DELL OPZIONE RISPETTO DEL LIMITE DIMENSIONALE NON SUPERIORE A 400.000 (Legge di Bilancio 2017) In presenza di proventi di natura commerciale, per poter usufruire delle L.398/91,
ALLEGATO _A_ Dgr n del 29/12/2009 pag. 1/6
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO _A_ Dgr n. 4314 del 29/12/2009 pag. 1/6 BILANCIO FINANZIARIO (Modello 1) IMPORTI PARZIALI IMPORTI TOTALI 1. LIQUIDITA INIZIALE (cassa+banca+titoli) ENTRATE 1. QUOTE
V A D E M E C U M Associazioni Sportive Dilettantistiche Associazioni senza scopo di lucro e Pro Loco
V A D E M E C U M Associazioni Sportive Dilettantistiche Associazioni senza scopo di lucro e Pro Loco aggiornamento dicembre 2008 V A D E M E C U M Associazioni Sportive Dilettantistiche Associazioni senza
EAS Presentazione modello EAS in caso di variazione dei dati degli Enti non profit
EAS Presentazione modello EAS in caso di variazione dei dati degli Enti non profit Il modello Eas è un prospetto che contiene in particolare 38 punti da compilare relativi ai dati rilevanti ai fini fiscali
ARRIVA IL CODICE DEL TERZO SETTORE CORSO DI FORMAZIONE CUPRA MARITTIMA 18 NOVEMBRE 2017
ARRIVA IL CODICE DEL TERZO SETTORE CORSO DI FORMAZIONE CUPRA MARITTIMA 18 NOVEMBRE 2017 COMPOSIZIONE DEL CODICE TITOLO 1: DISPOSIZIONI GENERALI TITOLO 2: DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE IN GENERALE TITOLO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE N. 1288 del 11/11/04 Oggetto: Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche Modifica deliberazione del Consiglio Nazionale n 1161 del 30
Ministero dell'economia e delle Finanze
Ministero dell'economia e delle Finanze Decreto del 02/04/2009 Titolo del provvedimento: Modalita' di ammissione delle associazioni sportive dilettantistiche al riparto di una quota pari al 5 per mille
Il nuovo sistema per il Terzo settore: cosa cambia e quali sono i principi generali della fiscalità
Il nuovo sistema per il Terzo settore: cosa cambia e quali sono i principi generali della fiscalità Ideanna Giuliani, consulente sulla gestione degli enti di tipo associativo Viene cancellata la norma
Fiscalità dell associazionismo sportivo
Fiscalità dell associazionismo sportivo SCALETTA 1 Idealità dell associazionismo 1 I pregi delle agevolazioni 1 I difetti dell agevolazione 1 L atteggiamento dell Amministrazione finanziaria 1 Conclusioni
Il Codice del Terzo settore
STUDIO FERRERI - DOTTORI COMMERCIALISTI Il Codice del Terzo settore Roma, 17 ottobre 2017 Pagina 1 di 27 La riforma del Terzo settore Normativa di riferimento Legge 6 giugno 2016, n. 106 - delega al governo
SCADENZIARIO FISCALE PER IL MESE DI. Novembre Approfondimento su: Associazioni sportive: la documentazione deve essere attendibile. Mar.15.
SCADENZIARIO FISCALE PER IL MESE DI Novembre 2016 Approfondimento su: Associazioni sportive: la documentazione deve essere attendibile Mar.15 Iva Registrazione Termine ultimo per l annotazione delle operazioni
La legge n 106/2016 art.1 comma 1, definisce come terzo settore..il complesso degli
CIRCOLARE DI STUDIO 22/2017 Parma, 03 aprile 2017 OGGETTO: LE NOVITA DEL TERZO SETTORE La legge n 106/2016 art.1 comma 1, definisce come terzo settore..il complesso degli enti privati costituiti per il
4 Prestazioni socio assistenziali delle cooperative sociali (Articolo 1, commi da 488 a 490)
4 Prestazioni socio assistenziali delle cooperative sociali (Articolo 1, commi da 488 a 490) I commi da 488 a 490 dell articolo 1 della legge di stabilità 2013 modificano la disciplina ai fini dell imposta
La mera appartenenza all'associazione sportiva non legittima la fruibilità delle specifiche agevolazioni fiscali (CTP Pisa, 27/1/2011)
La mera appartenenza all'associazione sportiva non legittima la fruibilità delle specifiche agevolazioni fiscali (CTP Pisa, 27/1/2011) Autore: Enzo Sollini In: Diritto tributario, Note a sentenza Agevolazioni
La perdita di qualifica di ente non commerciale
Enti non profit e gestione commerciale : attività d impresa, perdita di status ed orientamenti La perdita di qualifica di ente non commerciale Lorenzo Portento Dottore commercialista Membro della Commissione
RELAZIONE PER SEMINARIO 2014
Dott. Raffaele De Spirito Revisore legale Consulenza tributaria Via Puglia, 8 20900 Monza MB Tel-fax 0392100563 Cell. 360331624 e-mail: raffaeledespirito@tiscali.it RELAZIONE PER SEMINARIO 2014 IL RISPETTO
Enti non commerciali: attività istituzionale e attività commerciale
Enti non commerciali: attività istituzionale e attività commerciale 1 ENTI NON COMMERCIALI Enti pubblici e privati diversi dalle società che non hanno per oggetto esclusivo o principale l esercizio di
Controlli agli Enti non profit: l Agenzia offre chiarimenti sul Modello Eas. Parte prima
www.arseasrl.it OSSERVATORIO DELLA PRASSI ARSEA INFORMA 115_2009 Controlli agli Enti non profit: l Agenzia offre chiarimenti sul Modello Eas. Parte prima L Agenzia delle Entrate, con Provvedimento del
SEZIONE II Disposizioni riguardanti le organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Art. 10 Organizzazioni non lucrative di utilità sociale
SEZIONE II Disposizioni riguardanti le organizzazioni non lucrative di utilità sociale Art. 10 Organizzazioni non lucrative di utilità sociale 1. Sono organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)
Implicazioni della manovra estiva per il terzo settore
Implicazioni della manovra estiva per il terzo settore La manovra straordinaria estiva per la stabilizzazione finanziaria di cui al Decreto Legge 6 luglio 2011 n. 98, convertito con modificazioni nella
ONLUS - NOVITA NORMATIVE E DI PRASSI AMMINISTRATIVA DAL 1 DICEMBRE 2006 BOLOGNA 17 APRILE 2009
ONLUS - NOVITA NORMATIVE E DI PRASSI AMMINISTRATIVA DAL 1 DICEMBRE 2006 BOLOGNA 17 APRILE 2009 RISOLUZIONE N. 146/E DEL 21 DICEMBRE 2006 ONLUS-CASE DI RIPOSO PER ANZIANI Condizioni per il perseguimento
1. Costituzione di un Associazione di Promozione Sociale
N. 12 Dicembre 2016 In questo numero: 1. Costituzione di un Associazione di Promozione Sociale 2. Ricevute e fatture da parte degli enti non commerciali 3. Tempo di conservazione della documentazione amministrativa
Gli enti non commerciali: aspetti generali (1)
Articolo pubblicato su FiscoOggi (http://fiscooggi.it) Attualità Gli enti non commerciali: aspetti generali (1) 5 Dicembre 2006 Le agevolazioni previste per tali soggetti sono ricollegabili alla caratteristica
«Modalità di affidamento del servizio di gestione degli impianti sportivi di proprietà degli enti locali territoriali.»
LEGGE REGIONALE 12 MARZO 2007, N. 5 «Modalità di affidamento del servizio di gestione degli impianti sportivi di proprietà degli enti locali territoriali.» BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE UMBRIA N. 12 DEL