EDISON S.P.A. GESTIONE IDROELETTRICA

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1 EDISON S.P.A. GESTIONE IDROELETTRICA DICHIARAZIONE AMBIENTALE TRIENNIO INFORMAZIONI AGGIORNATE AL PRIMO SEMESTRE 2013

2 INDICE EDISON S.P.A GESTIONE IDROELETTRICA... 4 PREMESSA... 5 LA STRUTTURA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE DELL ORGANIZZAZIONE... 6 CONSIGLI PER LA LETTURA... 6 INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO... 7 IL GRUPPO EDISON... 8 IL SETTORE ELETTRICO... 9 LA POLITICA AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA DI EDISON GESTIONE IDROELETTRICA I PROCESSI DI EDISON GESTIONE IDROELETTRICA ATTIVITÀ, MODIFICHE IMPIANTISTICHE E GESTIONALI RILEVANTI DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE INQUADRAMENTO AUTORIZZATIVO ASPETTI AMBIENTALI OBBLIGHI NORMATIVI E LIMITI PREVISTI DALLE AUTORIZZAZIONI IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI CONNESSI AI PROCESSI DELL ORGANIZZAZIONE DATI OPERATIVI PARAMETRI OPERATIVI GIDR (POLO 2 + POLO 3) RISCHI DI INCIDENTI E SITUAZIONI DI EMERGENZA (FRANE, SMOTTAMENTI, TERREMOTI, INCENDI, ALLUVIONI, GESTIONE DELLE PIENE) LA VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI LA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTE E SICUREZZA DELL ORGANIZZAZIONE PROGRAMMA AMBIENTALE E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO RINA DIREZIONE GENERALE Via Corsica, GENOVA CONVALIDA PER CONFORMITA AL REGOLAMENTO CE N 1221/2009 del ( Accreditamento IT - V ) N. _ 501 _ Ing. Michele Francioni Chief Executive Officer RINA Services S.p.A. Genova, _ 13/12/2013 2

3 DICHIARAZIONE DI APPROVAZIONE Edison S.p.A. Gestione Idroelettrica Foro Buonaparte, Milano Codice di attività prevalente: NACE D Produzione di energia elettrica Questa dichiarazione è stata preparata dal seguente gruppo di lavoro: Giorgio Vitali Responsabile Produzione e Manutenzione Polo 2 e Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza Marco Lombardi Responsabile Produzione e Manutenzione Polo 3 e Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza Andrea Piazzani Responsabile Ambiente, Sicurezza e Qualità Gestione Idroelettrica ed approvata da ROBERTO BARBIERI Direzione Edison Gestione Idroelettrica Nel rispetto del Regolamento CE 1221/2009 (EMAS III) è stata preparata la Dichiarazione Ambientale Aggiornata al 30 giugno 2013 dell Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica. Il presente Aggiornamento di Dichiarazione Ambientale è stata verificato e convalidato per conformità al Regolamento CE n.1221/2009 dal Verificatore Ambientale Rina Services SpA (IT-V 0002). L Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica si impegna a sottoporre a verifica e a trasmettere all organismo competente, previa convalida, sia i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale comprensiva delle schede di impianto e di asta, entro tre anni dalla data della presente, mettendoli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009 (EMAS III). 3

4 EDISON S.P.A GESTIONE IDROELETTRICA Tutti gli impianti idroelettrici sono dotati di un sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza e i risultati raggiunti in questo settore sono comunicati al pubblico conformemente al sistema comunitario di ecogestione e audit. PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE DELL ORGANIZZAZIONE EDISON GESTIONE IDROELETTRICA Sono lieto di presentare l aggiornamento della Dichiarazione Ambientale dell Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica, conclusione di un percorso intrapreso fin dal 1999 e che ha portato alla certificazione ambientale e di sicurezza di tutti gli impianti idroelettrici dell organizzazione, secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 e la Specifica OHSAS 18001:2007. La Registrazione Emas dell intera Organizzazione dimostra, ancora una volta, come l attenzione alla compatibilità ambientale ed alla sicurezza dei lavoratori siano parte integrante della strategia di Edison. Mi auguro che la Dichiarazione Ambientale sia il punto di partenza per una sempre più fattiva collaborazione con la popolazione del territorio interessato dagli impianti idroelettrici, con i lavoratori, con le autorità locali e nazionali, con le associazioni che operano sul territorio e che essa sia un elemento di trasparenza e prova del nostro impegno al miglioramento continuo dell ambiente in cui viviamo. Direzione Gestione Idroelettrica Roberto Barbieri Milano, 30/06/2013 4

5 PREMESSA Edison produce e commercializza energia elettrica e gas naturale ed è il secondo operatore nazionale in ciascuno dei due settori. Edison dispone di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano sia fonti rinnovabili, quali acqua (produzione idroelettrica) e vento (produzione eolica), sia gas naturale e gas siderurgici (produzione termoelettrica). La divisione idroelettrica è strutturata in una Direzione Edison Gestione Idroelettrica, che fa a capo alla Direzione BU Asset Elettrici, e in due Organizzazioni di Polo che raggruppano impianti idroelettrici a seconda della dislocazione nel territorio. A Milano ha sede la Direzione Edison Gestione Idroelettrica; le funzioni di staff comuni sono distribuite sul territorio in cui sono ubicati gli impianti. I Responsabili dei Servizi Tecnici hanno sede a Piateda. Con efficacia dal 1 Maggio 2008, Edison ha conferito ad una società denominata Dolomiti Edison Energy S.r.l. i propri impianti ubicati in Provincia di Trento ed il personale che ne cura l esercizio e la manutenzione. La partecipazione azionaria della nuova società è suddivisa tra Edison 49% e Dolomiti Energia 51%. In base agli accordi stipulati con l altro socio, Edison ha la responsabilità della gestione industriale della newco, pertanto spetta ad Edison la nomina dell Amministratore Delegato della società che funge da Datore di Lavoro (Responsabile Gestione Idroelettrica Edison). Sono stati altresì firmati tra Dolomiti Edison Energy S.r.l. ed Edison alcuni contratti di fornitura dei servizi tecnici necessari per garantire le attività di coordinamento e controllo da parte di Edison del funzionamento di Dolomiti Edison Energy S.r.l.. Nell ambito del Regolamento CE 1221/2009 Edison Gestione Idroelettrica ha scelto, in una prima fase, di registrare i suoi impianti raggruppati in organizzazioni distinte. Nel 2007 la Direzione ha deciso di registrare l intera Organizzazione. Tutti gli impianti idroelettrici sono quindi dotati di un Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma internazionale UNI EN ISO e di un Sistema di Gestione Sicurezza secondo la specifica OHSAS

6 LA STRUTTURA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE DELL ORGANIZZAZIONE La Dichiarazione Ambientale ed i suoi aggiornamenti annuali riguardano l Organizzazione in tutte le sue attività. Per meglio evidenziare gli aspetti ambientali di un insieme così complesso e eterogeneo di attività la Dichiarazione Ambientale è stata suddivisa in: Sezione Generale: riguarda tutte le attività di Edison Gestione Idroelettrica con la descrizione degli aspetti ambientali comuni a tutti gli impianti idroelettrici; Schede specifiche per impianto o per insieme di impianti che utilizzano lo stesso tratto di un corso d acqua (nel seguito indicato con asta): un documento separato per ogni impianto idroelettrico o asta, in esercizio alla data di approvazione della Dichiarazione Ambientale. La Sezione Generale e tutte le Schede saranno aggiornate annualmente secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009 (EMAS III) e potranno essere distribuite singolarmente. CONSIGLI PER LA LETTURA Le informazioni contenute all interno della presente Dichiarazione: dati operativi e indicatori di prestazione ambientali e gestionali (i grafici riportano i dati al 31/12/2012,per l aggiornamento al 30/06/2013 si rimanda agli allegati di ASTA). stato d avanzamento del Programma Ambientale; stato delle autorizzazioni e delle indagini ambientali; sono aggiornate al 30 giugno

7 INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO L Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici anche tramite la distribuzione della presente Dichiarazione Ambientale alle Autorità e Comunità locali. La Dichiarazione Ambientale ed i suoi aggiornamenti annuali sono disponibili presso tutti gli impianti idroelettrici che fanno capo all Organizzazione e presso la Sede della Direzione Gestione Idroelettrica - Foro Buonaparte, Milano e all interno del sito internet Per informazioni rivolgersi a: Giorgio Vitali Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza Polo 2 Foro Buonaparte, Milano Tel Fax giorgio.vitali@edison.it Marco Lombardi Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza Polo 3 Foro Buonaparte, Milano Tel marco.lombardi@edison.it Andrea Piazzani Responsabile Ambiente, Sicurezza e Qualità Gestione Idroelettrica Foro Buonaparte, Milano Tel Fax andrea.piazzani@edison.it La decisione di aderire volontariamente al Regolamento Emas per l Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica si inserisce nella Politica di Edison di attenzione e impegno per uno sviluppo dell attività compatibile con l ambiente attraverso l adozione da parte delle sue unità produttive di un Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza. È ferma convinzione di Edison che l adozione di tale sistema, oltre a portare un significativo contributo alla salvaguardia dell ambiente, costituisca un occasione di miglioramento e di crescita all interno delle proprie unità produttive. La Dichiarazione Ambientale rappresenta per l Organizzazione Gestione Idroelettrica un ulteriore stimolo per migliorare i rapporti con il territorio e per tendere al miglioramento continuo nella gestione delle tematiche ambientali, in piena sintonia con la Politica di Edison. 7

8 IL GRUPPO EDISON Fondata nel 1883 e tra le prime società in Europa a operare nel settore dell energia, Edison oggi rappresenta il secondo operatore italiano nel settore dell energia elettrica e del gas ed è presente in oltre 10 Paesi nel mondo con più di dipendenti. Nel maggio del 2012 EDF, Electricité de France, leader europeo dell elettricità, ha acquisito il controllo di Edison, in cui già deteneva una partecipazione rilevante. L accordo raggiunto tra i precedenti azionisti della società ha consentito ad EDF di acquisire un controllo esclusivo di Edison, che si trova oggi a essere protagonista del successo della strategia di un gruppo internazionale e contestualmente a poter sfruttare le sinergie utili a cogliere ampie prospettive di crescita. L attenzione costante alle impressioni degli stakeholder ha spinto la Società a realizzare lo scorso anno, all indomani dell accordo che poneva le basi per il cambiamento dell assetto proprietario, un indagine sull opinione esterna e dei dipendenti su quest avvenimento. I risultati della ricerca, affidata ad una società specializzata, hanno rivelato che secondo gli stakeholder l accordo rappresenta un opportunità sia per Edison sia per l Italia. Il processo di integrazione tra le due aziende, iniziato negli anni passati e tuttora in corso, ha riguardato anche alcuni aspetti strategici di sostenibilità. Per diversi anni, il team di Corporate Responsibility di Edison è stato, infatti, partecipante attivo nei gruppi di lavoro organizzati da EDF per discutere su diversi argomenti riguardanti la sostenibilità, quali accettabilità dei progetti industriali, fuel poverty, pari opportunità, biodiversità, ecc.. (1) Fonte: RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ RIFERITO ALL ANNO

9 IL SETTORE ELETTRICO Nel settore dell energia elettrica, Edison intende consolidare la posizione di secondo operatore nel mercato elettrico italiano e incrementare la propria presenza nel mercato dei clienti finali. Nel campo della generazione elettrica, il Gruppo punta a crescere sui mercati esteri per diversificare la presenza geografica delle proprie attività. Le aree di maggior interesse sono i Balcani e il bacino Mediterraneo. Edison intende inoltre rafforzare l impegno nel settore delle fonti rinnovabili con investimenti in Italia e all estero.. Energia elettrica (GWh)* Produzione Italia netta gruppo Edison *FONTE: Rapporto di Sostenibilità riferito all anno 2012 IL SETTORE IDROCARBURI Sul mercato degli idrocarburi, la società vuole confermare la posizione di secondo operatore nazionale del settore. Un forte impulso verrà dato alle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi all estero, con l obiettivo di incrementare le riserve e la produzione annua. Nell ambito delle infrastrutture, Edison è impegnata nel completamento dei progetti internazionali per l importazione del gas e nello sviluppo della capacità di stoccaggio di gas Italia. Gas (milioni di m 3 ) Produzione Olio (migliaia di barili) Produzione *FONTE: Rapporto di Sostenibilità riferito all anno 2012 NUOVO ASSETTO SOCIETARIO L attuale struttura azionaria di Edison è così composta: 99,483% Gruppo EDF, con un flottante pari allo 0,515% (dati aggiornati all estate 2012). IL CODICE ETICO EDISON Nessuna variazione la versione integrale del Codice Etico è disponibile sul sito internet e nel rapporto di sostenibilità. 9

10 LA POLITICA EDISON PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE La Sostenibilità è un elemento strategico del modello di business di Edison. La creazione di valore dipende dalla capacità di coniugare gli obiettivi economici con la costante riduzione degli impatti ambientali in un ottica di sviluppo sostenibile, soddisfacendo così le aspettative di tutti gli stakeholder.il mondo sta affrontando la sfida globale dei cambiamenti climatici alla cui soluzione tutti noi dobbiamo impegnarci. Quale azienda energetica, abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo gestire e mitigare i nostri impatti ambientali, contribuire alla riduzione degli effetti sul clima, assicurando le forniture energetiche per tutti i nostri clienti. Siamo convinti che la diffusione di una cultura di risparmio energetico e di specifici servizi per i nostri clienti nonché lo sviluppo di un sistema energetico a ridotto impatto ambientale possano contribuire a mitigare i problemi del surriscaldamento del Pianeta ed essere un opportunità di crescita economica del mercato in cui operiamo. La valorizzazione delle nostre persone e i temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono al centro dell attenzione di Edison, quali elementi fondamentali per garantire il rispetto e l integrità di tutti i nostri collaboratori. Valorizziamo le diversità e favoriamo lo sviluppo professionale delle nostre persone attraverso l ascolto dei loro bisogni e delle loro aspettative. Edison è impegnata a rafforzare il legame con il Territorio, rispettando le aspirazioni delle popolazioni e favorendo lo sviluppo dei territori in cui opera. Coinvolgiamo le comunità nelle decisioni che interessano il territorio, investiamo nello sviluppo della cultura e promuoviamo iniziative sociali, educative e sportive a favore delle comunità. EDISON E I CAMBIAMENTI CLIMATICI Non ci sono variazioni rispetto al 2011 ulteriori informazioni in merito sono disponibili sul rapporto di sostenibilità di Edison del 2012, presente sul sito della società al seguente indirizzo: 10

11 LA GESTIONE IDROELETTRICA DI EDISON Edison è la società dell energia più antica d Italia ed una delle storiche del mondo. È uno dei principali operatori attivi nel settore dell energia in Italia ed è presente in tutta la filiera, dall approvvigionamento alla produzione e vendita di energia elettrica e gas. Rispetto dell ambiente, attenzione alla sicurezza, alta qualità dei servizi offerti, trasparenza ed etica nei rapporti con collaboratori, partner e mercato sono le basi su cui l Azienda costruisce il proprio business. La Direzione Edison Gestione Idroelettrica gestisce: - Polo 2: 18 impianti idroelettrici dislocati in Lombardia, Piemonte, Toscana e Umbria con una potenza installata di 522 MW; - Polo 3: 12 impianti idroelettrici dislocati in Lombardia e Friuli Venezia Giulia con una potenza installata di 302 MW; - Dolomiti Edison Energy S.r.l.: 5 impianti idroelettrici dislocati in trentino (Taio/Santa Giustina, Mezzocorona/Mollaro, Pozzolago) con una potenza installata di circa 180 MW. Gli impianti, già certificati ambiente e sicurezza secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 e la Specifica OHSAS 18001:2007 insieme all Organizzazione nel 2007, applicano le medesime procedure del Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza dell Organizzazione Edison S.p.A. Gestione Idroelettrica. Il posto di teleconduzione (PT) di Venina telecomanda tutte le centrali ad eccezione delle Centrali della Val Meduno, telecomandate dal PT di Meduno; le Centrali della Val Camonica, telecomandate dal PT di Cedegolo; la Centrale Pentima. 11

12 LA POLITICA AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA DI EDISON GESTIONE IDROELETTRICA 12

13 I PROCESSI DI EDISON GESTIONE IDROELETTRICA Non ci sono variazioni rispetto alla Dichiarazione Ambientale del 30/06/2012 a cui si rimanda. DESCRIZIONE DI UNA CENTRALE TIPO DELL ORGANIZZAZIONE Non ci sono variazioni rispetto alla Dichiarazione Ambientale del 2011 a cui si rimanda. ATTIVITÀ, MODIFICHE IMPIANTISTICHE E GESTIONALI RILEVANTI DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE Nel corso del 2012 si sono consolidati gli interventi realizzati in armonia al Programma Ambientale INQUADRAMENTO AUTORIZZATIVO Si rimanda agli allegati relativi alle singole ASTE IDRAULICHE. 13

14 ASPETTI AMBIENTALI La valutazione degli aspetti ambientali, come previsto dal Sistema di Gestione Ambientale (si veda il cap. relativo), è stata condotta considerando le diverse attività svolte da Edison Gestione Idroelettrica. Le attività svolte dall Organizzazione sono state raggruppate nei seguenti processi: Esercizio (Responsabilità: Responsabile Produzione e Manutenzione/ Responsabile di Area/Responsabile di impianto, Responsabile STEI, Responsabile STEM) Interventi di manutenzione sull impianto/opere (Responsabilità: Responsabile Produzione e Manutenzione/ Responsabile di Area/ Responsabile di impianto, Responsabile STEI, Responsabile STEM) Sviluppo nuovi impianti o parti di impianto e modifiche tecnologiche (Responsabilità: Direzione / Edison STEI, STEM) Attività Amministrative (Responsabilità: Direzione / Edison) Service tecnico e gestionale (Responsabilità: Direzione, Amministrazione, Amministrazione del personale, Approvvigionamento, Analisi gestionale, STEI, STEM) L identificazione degli aspetti ambientali diretti connessi ai processi di Esercizio, Manutenzione e Ristrutturazione è stata condotta con riferimento ad un impianto tipo dell Organizzazione, che è stato suddiviso nelle seguenti aree omogenee: Opera di sbarramento o di captazione; Opera di adduzione delle acque (compresa condotta forzata); Centrale di produzione di energia elettrica (comprensiva di tutto il sito); Opera di restituzione. Sono considerati aspetti ambientali diretti quelli sui quali l Organizzazione ha pieno controllo gestionale. Sono considerati aspetti ambientali indiretti quelli che possono derivare dall interazione dell Organizzazione con soggetti Terzi, ovvero gli aspetti ambientali derivanti da fasi di processo che possono essere influenzate in misura ragionevole dall Organizzazione ma sulle quali essa non ha un controllo diretto. Tali fasi di processo sono: appaltatori/subappaltatori/fornitori, traffico veicolare, attività di trasporto dell energia elettrica dal punto di consegna all utente finale. Gli aspetti indiretti vengono gestiti e controllati secondo le procedure, gli standards e le specifiche tecniche dell Organizzazione applicabili. Le aree omogenee che non rientrano tra quelle tipiche saranno individuate nelle Schede specifiche di impianto o di asta. Per il controllo continuo delle prestazioni ambientali sono stati introdotti alcuni indicatori individuati come significativi delle attività dell Organizzazione. 14

15 INDICATORI CHIAVE Come prescritto dall Allegato IV Comunicazione Ambientale del Regolamento EMAS III 1221/2009, nel Bilancio di Massa ed Energetico riportato nel presente documento sono stati inseriti gli Indicatori Chiave. Gli Indicatori Chiave considerati sono: efficienza energetica; efficienza dei materiali; acqua; rifiuti; biodiversità; emissioni. Gli Indicatori sono stati calcolati come rapporto tra il dato che indica il consumo/impatto totale annuo e la produzione totale annua dell Organizzazione, espressa come kwh di energia elettrica lorda prodotta e kwh di energia elettrica equivalente. Rispetto agli Indicatori Chiave proposti dal Regolamento EMAS III, in questa Dichiarazione Ambientale Aggiornata non vengono presentati i dati relativi alle emissioni di NOx, CH4, N2O, PFC, SO2 e PM in quanto per la tipologia di impianto risultano essere trascurabili come previsto sia nelle Bref di settore e nelle Migliori Tecniche Disponibili emesse dal Ministero Dell Ambiente. OBBLIGHI NORMATIVI E LIMITI PREVISTI DALLE AUTORIZZAZIONI Per identificare e accedere alle prescrizioni legali o volontariamente sottoscritte, riguardanti i suoi prodotti e le sue attività, gli aspetti ambientali e della sicurezza, e per valutare il rispetto delle prescrizioni legali applicabili, le Centrali dell Organizzazione Gestione Idroelettrica seguono la procedura Edison PSAQ GIDR 02 GIDR Prescrizioni legali ed Altre. IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI CONNESSI AI PROCESSI DELL ORGANIZZAZIONE Per l intera Organizzazione, con riferimento ai dati operativi del triennio , sono stati presi in considerazione gli aspetti ambientali diretti e indiretti della sua attività e del suo prodotto (energia elettrica). Per tenere sotto controllo questi aspetti ambientali la Direzione svolge le attività di coordinamento tecnico gestionale - amministrativo e i singoli impianti effettuano, laddove necessario, misure in campo ed in laboratorio. Alcuni parametri sono rilevati in continuo e riportati, tramite teleconduzione, ai Centri di Venina, Meduno e Cedegolo. Tutti i dati rilevati dagli impianti idroelettrici sono oggetto di riesame da parte della Direzione e messi a disposizione delle autorità competenti ed in particolare di quelle che operano sul territorio. Le apparecchiature di controllo dei parametri ambientali sono soggette a regolari tarature, ad intervalli prestabiliti e diversi a seconda dei parametri controllati. 15

16 La Direzione raccoglie, analizza ed elabora i dati degli impianti idroelettrici sia per tenere sotto controllo tutti gli aspetti ambientali, sia per proporre eventuali azioni correttive e/o preventive. In occasione delle riunioni semestrali presso i singoli impianti idroelettrici vengono riesaminati e validati i principali dati e indicatori delle prestazioni ambientali. Gli aspetti ambientali, diretti e indiretti, sono stati raggruppati a seconda che essi siano correlati allo sfruttamento delle risorse, alle emissioni di inquinanti, alla presenza di situazioni di pericolo per l ambiente. Aspetti connessi all utilizzo delle risorse Utilizzo risorse: acqua, combustibili, energia elettrica, materie prime, materiali ausiliari Utilizzo di acqua per la produzione di energia idroelettrica Aspetti connessi alle emissioni di potenziali inquinanti Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Rifiuti Rumore verso l ambiente circostante Campi elettromagnetici a 50 Hz Campi elettromagnetici tra 100 khz e 300 GHz Vibrazioni Utilizzo di sostanze potenzialmente nocive per l ambiente e la salute Aspetti connessi a potenziali influenze per l ambiente Contaminazione delle acque e del terreno Imballaggio e immagazzinamento Amianto Gas lesivi per la fascia di ozono e gas serra Sicurezza e salute dei lavoratori Inserimento ambientale delle opere e impatto visivo Modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d acqua ed effetti sulla biodiversità Interferenze sull ecosistema dovute al deflusso rilasciato ed effetti sulla biodiversità Rapporti con il territorio (urbanizzazione, effetti socio-economici sulla popolazione locale, interferenze con la fruizione del territorio a scopo ricreativo, effetti sulla viabilità) Edison, allo scopo di mitigare gli impatti ambientali correlati alle proprie attività, analizza i requisiti di natura ambientale nella fase di progettazione di nuovi impianti/opere e/o modifiche tecnologiche attraverso una valutazione ambientale delle nuove iniziative. Di seguito vengono riportate le note relative alle specifiche generali degli Aspetti Ambientali propri dei due Poli. Utilizzo risorse: acqua, combustibili, energia elettrica, materie prime, materiali ausiliari. Le risorse principali utilizzate dagli impianti idroelettrici sono acqua, combustibili, energia elettrica, materiali ausiliari. I materiali ausiliari utilizzati presso gli impianti sono rappresentati principalmente da oli idraulici per circuiti oleodinamici, oli lubrificanti e oli dielettrici per i trasformatori, nonché solventi, stracci, carta, minuteria meccanica ed elettrica per le operazioni di manutenzione. 16

17 Acqua Negli impianti idroelettrici l acqua, fonte rinnovabile, consente la produzione di energia elettrica. Gli impianti di Edison si servono dell acqua dei fiumi o dei torrenti, captate a monte di uno sbarramento e in seguito restituite all ambiente con le stesse caratteristiche, per la produzione di energia elettrica attraverso il suo passaggio in turbine. Quest acqua viene definita in gergo turbinata. Gli impianti idroelettrici utilizzano anche l acqua come fluido freddo, in circuito aperto o in circuito chiuso, per raffreddare gli alternatori, i trasformatori, gli organi di macchina ed i circuiti oleodinamici. POLO 2 Gli impianti utilizzano acqua prelevata dall acquedotto comunale solo per usi civili (ad eccezione dell impianto di Pentima); inoltre utilizzano acqua da pozzo per usi irrigui e/o antincendio gli impianti Belviso e Venina e per il raffreddamento gli impianti Farigliano e Campo e, in condizioni anomale e quindi con quantitativi trascurabili, Pieve Vergonte. POLO 3 Gli impianti utilizzano acqua solo per usi civili prelevata dall acquedotto comunale, ad eccezione dell impianto Valina e della diga Cà Zul e dell impianto Gaver che utilizza, per usi civili, acqua da sorgente per la Centrale e acqua del rio Laione per il rifugio del Lago della Vacca. DATI OPERATIVI Di seguito vengono presentati i dati operativi relativi a Edison Gestione Idroelettrica comprensiva del Polo 2 e del Polo 3, così come risultanti dal nuovo assetto societario del I dati relativi al 2013, essendo dati semestrali consuntivati al 30 giugno, non sono rappresentativi dell intero anno in corso, pertanto non vengono inseriti nei grafici alle pagine seguenti e non sono commentati nella presente Dichiarazione Ambientale. 17

18 PARAMETRI OPERATIVI GIDR (POLO 2 + POLO 3) Energia elettrica lorda prodotta sem 2013 TOTALE POLO 2 GWh TOTALE POLO 3 GWh TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA GWh Energia elettrica consumata sem 2013 TOTALE POLO 2 MWh TOTALE POLO 3 MWh TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA MWh Gasolio Indicatore chiave legato alle possibili emissioni in atmosfera sem 2013 TOTALE POLO 2 t 85,32 57,20 82,74 35,33 TOTALE POLO 3 t 23,4 16,0 39,3 20,5 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 108,8 73,2 122,0 55,8 Gas naturale sem 2013 TOTALE POLO Sm 3 53,88 34,06 39,38 24,41 TOTALE POLO Sm 3 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA 10 3 Sm 3 53,88 34,06 39,38 24,41 Acqua prelevata da acquedotto Indicatore chiave legato al consumo di acqua sem 2013 TOTALE POLO m 3 75,66 77,22 68,81 31,78 TOTALE POLO m 3 5,16 5,68 5,40 2,26 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA 10 3 m 3 80,81 82,90 74,21 34,04 Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata sem 2013 TOTALE POLO m TOTALE POLO m TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA 10 3 m Acqua prelevata dal sottosuolo per raffreddamento Indicatore chiave legato al consumo di acqua sem 2013 TOTALE POLO m 3 278,51 301,05 418,06 239,50 TOTALE POLO m 3 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA 10 3 m 3 278,51 301,05 418,06 239,50 Materiali Ausiliari Consumati sem 2013 TOTALE POLO 2 t 5,095 3,772 7,257 3,275 TOTALE POLO 3 t 1,202 6,421 4,186 1,346 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 6,30 10,19 11,44 4,62 18

19 Scarichi idrici da usi civili sem 2013 TOTALE POLO m 3 75,65 77,25 68,78 31,02 TOTALE POLO m 3 5,56 6,68 5,45 2,26 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA 10 3 m 3 81,20 83,93 74,23 33,28 Rilasci per Deflusso Minimo Vitale (DMV) Indicatore chiave DMV ed effetti su biodiversità sem 2013 TOTALE POLO m TOTALE POLO m TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA 10 3 m Rifiuti sem 2013 Rifiuti pericolosi TOTALE POLO 2 t 35,3 22,4 35,6 1,1 TOTALE POLO 3 t 40,9 32,7 26,0 1,8 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 76,2 55,1 61,6 2,9 Rifiuti non pericolosi TOTALE POLO 2 t 654,9 405,4 384,5 80,5 TOTALE POLO 3 t 270,4 216,8 148,2 60,3 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 925,3 622,2 532,7 140,8 Rifiuti inviati a recupero TOTALE POLO 2 t 659,2 421,1 396,4 71,4 TOTALE POLO 3 t 287,7 202,6 168,6 62,0 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 946,9 623,7 565,0 133,4 Rifiuti inviati a smaltimento TOTALE POLO 2 t 31,0 6,7 23,7 10,3 TOTALE POLO 3 t 23,6 46,9 5,5 0,1 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 54,5 53,6 29,3 10,4 Rifiuti provenienti da manutenzioni straordinarie TOTALE POLO 2 t 73,8 100,1 89,7 2,9 TOTALE POLO 3 t 192,6 135,6 69,5 19,9 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 266,4 235,7 159,2 22,8 Totale Rifiuti prodotti (Pericolosi + non pericolosi) sem 2013 TOTALE POLO 2 t 690,2 427,8 420,1 81,6 TOTALE POLO 3 t 311,3 249,5 174,1 62,1 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 1.001,5 677,3 594,3 143,8 % Energia elettrica consumata riferita all'energia elettrica lorda prodotta sem 2013 TOTALE POLO 2 % 1,37 1,33 1,37 1,16 TOTALE POLO 3 % 0,41 0,41 0,51 0,46 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA % 0,96 0,94 1,01 0,87 19

20 Acqua turbinata riferita all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave di efficienza energetica sem 2013 TOTALE POLO m 3 /MWh 5,10 5,15 5,03 4,41 TOTALE POLO m 3 /MWh 2,80 2,82 2,79 2,73 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA 10 3 m 3 /MWh 4,13 4,16 4,11 3,73 Materiali ausiliari consumati riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave di efficienza dei materiali sem 2013 TOTALE POLO 2 kg/mwh 0,004 0,003 0,006 0,005 TOTALE POLO 3 kg/mwh 0,001 0,007 0,005 0,003 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA kg/mwh 0,003 0,005 0,006 0,004 Rifiuti pericolosi prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave rifiuti sem 2013 TOTALE POLO 2 kg/mwh 0,025 0,017 0,029 0,002 TOTALE POLO 3 kg/mwh 0,039 0,034 0,030 0,004 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA kg/mwh 0,031 0,024 0,030 0,002 Rifiuti totali prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave rifiuti sem 2013 TOTALE POLO 2 kg/mwh 0,482 0,328 0,345 0,114 TOTALE POLO 3 kg/mwh 0,295 0,260 0,203 0,127 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA kg/mwh 0,403 0,299 0,287 0,120 Indice di disponibilità sem 2013 Media POLO 2 % 94,66 90,87 95,07 91,44 Media POLO 3 % 83,271 89,683 93,309 92,602 Emissioni CO 2 relative al Gasolio consumato sem 2013 TOTALE POLO 2 t 268,02 179,68 259,89 110,98 TOTALE POLO 3 t 73,60 50,26 123,43 64,34 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 341,62 229,94 383,33 175,32 Emissioni CO 2 relative al Metano comsumato sem 2013 POLO 2 t 105,13 66,46 76,83 47,63 POLO 3 t 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE GESTIONE IDROELETTRICA t 105,13 66,46 76,83 47,63 Indice di disponibilità = (1- (MWh convenzionali persi progressivi / MWh convenzionali producibili progressivi)) *100 20

21 Acqua Nel 2012 si è avuto un minore consumo di acqua turbinata per attività di revamping. e minori precipitazioni atmosferiche. Per la metodologia utilizzata per quantificare i volumi di acqua turbinata si faccia riferimento alla singola dichiarazione di asta. Acqua turbinata (10 3 m 3 ) POLO POLO Combustibili Gli impianti idroelettrici utilizzano gasolio per il funzionamento dei gruppi elettrogeni di emergenza e per il riscaldamento degli ambienti delle Centrali e degli alloggi dei guardiani presso le dighe, con caldaie di tipo domestico. Il gasolio è stoccato in serbatoi fuori terra o in serbatoi interrati, sottoposti a controlli periodici. Il gasolio utilizzato per i gruppi elettrogeni è stoccato di norma nei serbatoi a bordo macchina o in taniche. Sono numerosi gli impianti dotati di riscaldamento degli ambienti delle Centrali e degli alloggi dei guardiani di tipo elettrico: in particolare, tutti gli impianti del Polo 3, e per il Polo 2, gli impianti dell Asta Adda, le dighe dell Asta Magra e la Centrale Rocchetta, le Centrali Battigio, Pieve Vergonte e la Diga Ceppo Morelli, gli impianti Farigliano, Albano, la Centrale Belviso, la Centrale Ganda, gli impianti Vedello, Publino, Zappello, Armisa, le dighe di Santo Stefano e Scais, la diga Moledana. Presso l impianto Campo, la palazzina uffici e Centrale Venina (Polo 2) il riscaldamento è a metano. I consumi di gasolio si sono ridotti nel triennio in relazione alla progressiva sostituzione degli impianti di riscaldamento a gasolio con impianti elettrici. Nel 2012 si è preso in considerazione anche il consumo di gasolio per autotrazione e funzionamento dei gruppi elettrogeni di emergenza. 21

22 Gasolio consumato (t) ,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00 120,00 140, POLO 2 85,3 57,2 82,7 POLO 3 23,4 16,0 39,3 Emissioni in Atmosfera I valori sono calcolati utilizzando i coefficienti per le emissioni di CO 2 nell inventario nazionale UNFCCC (media valori degli anni ) ultima aggiornamento 17 marzo 2011( t gasolio x 3,173 x 0,99). I valori di emissioni in atmosfera per il gasolio prendono in considerazione anche il consumo di gasolio per autotrazione e per i gruppi di emergenza. L elaborazione viene effettuata sull organizzazione in quanto per la singola Area/Centrale risulta essere non significativa. Emissioni CO 2 (t) relative Gasolio consumato (t) POLO2 268,02 179,68 259,89 POLO3 73,60 50,26 123,43 22

23 I valori sono calcolati utilizzando i coefficienti per le emissioni di CO 2 nell inventario nazionale UNFCCC (media valori degli anni ) ultima aggiornamento 17 marzo 2011(10³m³ di metano *1,961*0,995). Emissioni CO 2 (t) relative al Metano consumato (10 3 m 3 ) POLO 2 105,13 66,46 76,83 POLO 3 0,00 0,00 0,00 Energia elettrica L energia elettrica utilizzata dagli impianti viene autoprodotta o assorbita dalla rete elettrica. Presso l Asta il consumo elettrico è legato principalmente al funzionamento delle stazioni di pompaggio ed in secondo ordine alla gestione delle apparecchiature ed ausiliari, all illuminazione, al riscaldamento. Lo staff direzionale di Edison Gestione Idroelettrica è impegnato, per quanto possibile, nel ricercare tecnologie atte al risparmio energetico. La produzione di energia elettrica è leggermente diminuita nel 2012 in linea con i volumi di acqua turbinata. L indicatore acqua turbinata riferita all energia prodotta, relativo all efficienza energetica degli impianti, è rimasto pressoché costante. Produzione Energia elettrica lorda (GWh) POLO POLO

24 Il consumo di energia elettrica nel 2012 è in linea con l anno precedente in relazione ai volumi turbinati ed alle modalità di esercizio delle Centrali: numero di avviamenti e fermate, numero di gruppi in funzione, funzionamento delle stazioni di pompaggio. Energia elettrica consumata (MWh) POLO POLO Acqua turbinata riferita all'energia prodotta (10 3 m 3 /MWh) ,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 8,00 9, POLO 2 5,10 5,15 5,03 POLO 3 2,80 2,82 2,79 24

25 Materie prime, materiali ausiliari, imballaggio e immagazzinamento In tutti gli impianti idroelettrici vengono utilizzati soprattutto oli di lubrificazione, oli dielettrici nei trasformatori e quanto necessita per le operazioni di manutenzione ordinaria (solventi, stracci, carta, minuteria meccanica e elettrica. In tutti gli impianti è presente un magazzino dove è depositato quanto necessario per piccoli interventi; gli impianti Cedegolo, Battiggio, Esterle, Teglia e Venina hanno un magazzino utilizzato da più impianti idroelettrici. Presso gli impianti dell asta Caffaro e Val Meduna l immagazzinamento di prodotti e materiali è estremamente esiguo (oli di lubrificazione, oli dielettrici, solventi, stracci, carta, minuteria meccanica e elettrica, parti di ricambio macchinari): solo durante eventuali fasi di cantiere sono gestiti i materiali necessari alle opere in corso. Tali materiali vengono depositati in aree provvisorie opportunamente delimitate. Il quantitativo di materiali ausiliari è variato nel triennio in relazione alle attività manutentive effettuate presso gli impianti. Materiali ausiliari (t) ,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12, POLO 2 5,095 3,772 7,257 POLO 3 1,202 6,421 4,186 Scarichi idrici Le acque impiegate per la produzione di energia elettrica non fanno parte della disciplina generale degli scarichi, ma sono classificate come restituzioni o rilasci in base al D.Lgs. 152/06. Pertanto si distinguono gli scarichi dalle restituzioni degli impianti di produzione e da i rilasci delle dighe. Gli aspetti ambientali legati a restituzioni e rilasci sono descritti nei paragrafi Modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d acqua e Interferenze sull ecosistema dovute al deflusso rilasciato. Le acque di scarico in uscita sono riconducibili prevalentemente a: acque nere degli scarichi civili inviate alla fognatura comunale; acque nere degli scarichi civili inviate in fosse biologiche (Imhoff) con dispersione nel terreno. I fanghi delle fosse biologiche sono successivamente smaltiti come rifiuto; 25

26 acque meteoriche da pluviale per lo più disperse nel terreno o scaricate in acque superficiali. Le acque meteoriche potenzialmente contaminate da sostanze pericolose, provenienti esclusivamente da aree scoperte in cui sono presenti trasformatori, vengono raccolte in idonee vasche, controllate e/o trattate prima dello scarico al fini di ridurre l a possibilità di contaminazione delle matrici ambientali. La gestione degli scarichi avviene in conformità a quanto contenuto nelle prescrizione dei provvedimenti autorizzativi. Il dato è desunto dal prelevato da acquedotto o sorgenti per usi civili e assimilati. Scarichi idrici (10 3 m 3 ) ,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 80,00 90, POLO 2 75,65 77,25 68,78 POLO 3 5,56 6,68 5,45 Rifiuti La produzione di rifiuti deriva principalmente da attività di manutenzione e da operazioni di pulitura/sgrigliatura delle opere di presa. La produzione di rifiuti è più significativa nelle fasi di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione degli impianti. All interno di tutti gli impianti sono state individuate delle aree per lo stoccaggio differenziato dei rifiuti, suddivisi per tipologia, con appositi contenitori per i rifiuti pericolosi che sono protetti dagli agenti atmosferici. A seconda del tipo di attività e degli impianti interessati, possono essere presenti: rifiuti speciali non pericolosi (rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari, imballaggi in plastica, imballaggi di carta e cartone, imballaggi in legno, ferro e acciaio, legno, ferro, cavi, assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi); rifiuti speciali pericolosi (pitture e vernici di scarto contenenti solventi inorganici, oli minerali per circuiti idraulici, oli minerali isolanti e termoconduttori, batterie al piombo, acque oleose, assorbenti materiali filtranti stracci indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose, tubi fluorescenti). 26

27 I quantitativi di rifiuti prodotti nel 2012 sono leggermente superiori al 2011 a seguito delle attività manutentive occorse. In tutti gli impianti si evidenzia una maggiore percentuale di rifiuti inviati a recupero, rispetto allo smaltimento, 2010 il 95%; 2011 il 92%; 2012 il 95% in linea con la politica dell Organizzazione. Andamento Temporale Rifiuti (t) ,0 200,0 400,0 600,0 800, , , POLO 2 690,2 427,8 420,1 POLO 3 311,3 249,5 174,1 Rifiuti tipologia di destinazione (t) ,0 200,0 400,0 600,0 800, , , Rifiuti a recupero 946,9 623,7 565,0 Rifiuti a smaltimento 54,5 53,6 29,3 27

28 Rifiuti pericolosi (t) ,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80, POLO 2 35,3 22,4 35,6 POLO 3 40,9 32,7 26,0 Rifiuti non pericolosi (t) ,0 200,0 400,0 600,0 800, , POLO 2 654,9 405,4 384,5 POLO 3 270,4 216,8 148,2 28

29 Rifiuti prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta (kg/mwh) ,000 0,100 0,200 0,300 0,400 0,500 0,600 0,700 0,800 0, POLO 2 0,482 0,328 0,345 POLO 3 0,295 0,260 0,203 Rifiuti pericolosi prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta (kg/mwh) ,000 0,010 0,020 0,030 0,040 0,050 0,060 0, POLO 2 0,025 0,017 0,029 POLO 3 0,039 0,034 0,030 29

30 Vengono inoltre prodotti rifiuti urbani che vengono conferiti al servizio pubblico. La raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dagli impianti idroelettrici è effettuato da società in possesso di regolari autorizzazioni. La gestione dei rifiuti è regolata in tutte le fasi del processo produttivo, dello stoccaggio, del trasporto e dello smaltimento in conformità alla normativa vigente e ad apposite procedure interne. I tempi di giacenza ed i quantitativi massimi stoccati rientrano sempre nelle prescrizioni imposte dalla normativa vigente. Per ogni tipo di rifiuto le operazioni di gestione comprendono registrazioni, stoccaggio e/o deposito temporaneo presso gli impianti idroelettrici e conferimento a terzi. Ove presenti, gli olii esausti sono conservati in appositi contenitori e conferiti al Consorzio. I rifiuti che derivano da operazioni di pulitura/sgrigliatura delle opere di presa (materiale legnoso fogliame, contenitori in plastica, lattine, etc.) vengono di norma raccolti in appositi cassoni e smaltiti o dal servizio locale fornito dai Comuni o da ditte specializzate. Nel processo di ristrutturazione degli impianti idroelettrici e durante le attività di manutenzione sono adottate tutte le misure necessarie, anche di carattere organizzativo, finalizzate a garantire la corretta gestione dei rifiuti prodotti dalle imprese. Come dettagliato sopra, la produzione di rifiuti è variabile e maggiore in caso di ristrutturazione degli impianti idroelettrici; i quantitativi di rifiuti prodotti nel normale assetto operativo, esclusi i materiali che derivano da operazioni di pulitura/sgrigliatura delle opere di presa (non conseguente ad attività proprie dell Organizzazione), sono estremamente contenuti. Rumore verso l ambiente circostante Le principali sorgenti di rumore sono i gruppi di produzione di energia elettrica ed i sistemi di raffreddamento ad aria dei trasformatori. Edison si è posta come obiettivo di tenere sotto controllo questo aspetto effettuando con cadenza quadriennale, per ogni impianto idroelettrico, le indagini fonometriche per la misura dei livelli di rumore nei periodi di funzionamento e nei punti di maggiore criticità. I metodi utilizzati per il monitoraggio ed il campionamento dei parametri ambientali significativi sono quelli indicati dalla normativa vigente. Nel corso del 2011 e del primo semestre 2012 sono state aggiornate le rilevazioni del rumore emesso verso l ambiente esterno presso la maggior parte degli impianti idroelettrici. Nel corso del 2012 si sono concluse le rilevazioni presso gli impianti: di Publino, Esterle, Semenza, Bertini, Battiggio, Pieve Vergonte, Rocchetta, Teglia e Santa Giustina. In generale le indagini non hanno evidenziato particolari criticità ad eccezione delle seguenti Centrali presso le quali è emersa la necessità di approfondire i monitoraggi al fine di individuare le reali problematiche degli impianti: Albano, Campo (presso il solo ricettore A), Bertini (presso il solo ricettore B durante il periodo notturno), Battiggio. Si rimanda alla specifica Scheda di impianto per la sintesi dei rilievi acustici. Nella ristrutturazione di un impianto idroelettrico le emissioni acustiche connesse al traffico di mezzi e al funzionamento di macchinari superano quelle misurate durante il normale esercizio; tuttavia tutte le attività di cantiere si svolgono di norma durante 30

31 le ore di luce dei giorni lavorativi senza arrecare disturbo nel periodo notturno e gli impianti si trovano per lo più in zone isolate lontano da potenziali ricettori. In fase di cantiere vengono comunque adottate tutte le misure idonee a contenere il più possibile qualunque fonte di disturbo. Al fine di ridurre ulteriormente il rumore verso l esterno alcuni impianti idroelettrici hanno avviato alcuni interventi migliorativi, inseriti nel Programma Ambientale specifico. In ogni caso Edison, sin dalla fase di progettazione della ristrutturazione di un impianto idroelettrico, ricerca la migliore tecnologia disponibile sul mercato al fine di ridurre al minimo l impatto acustico. Campi elettromagnetici I campi elettromagnetici sono radiazioni non ionizzanti causate dalla presenza di correnti variabili nel tempo che, interagendo con gli esseri viventi, alle alte frequenze e con elevate esposizioni possono generare effetti dannosi alla salute. All interno degli impianti idroelettrici sono installati macchinari elettrici e cavi che generano campi elettromagnetici a BF (50 Hz); all interno di alcuni impianti sono poi installati ponti radio, autorizzati dalle autorità competenti, che generano campi ad alta frequenza (tra 100 khz e 300 GHz). Edison si è posta come obiettivo di tenere sotto controllo questo aspetto effettuando, per ciascun sito, le indagini per la misura dei campi elettrici e magnetici con cadenza quadriennale o in occasione di modifiche rilevanti, per verificare il livello di esposizione dei lavoratori. Nel corso del 2010, 2011, 2012 sono state aggiornate le rilevazioni dei campi elettromagnetici a bassa ed alta frequenza presso la maggior parte degli impianti idroelettrici. Nel corso del 2012 si sono concluse le rilevazioni presso gli impianti di: Adda, Anza, Pentima. I risultati delle indagini svolte presso le Centrali hanno dimostrato il sostanziale rispetto dei valori di azione stabiliti dal DLgs 81/08, sia per le basse frequenze (50 Hz). Per le alte frequenza (100 khz GHz) le indagini hanno evidenziato non solo il rispetto dei limiti di esposizione per la popolazione fissati dal DPCM del 08/07/2003, ma anche dei valori di azione fissati dal DLgs 81/08, art Vibrazioni La presenza di vibrazioni dovute ai macchinari presenti negli impianti idroelettrici non è significativa nelle aree adiacenti alle Centrali. Polveri La presenza di polveri potrebbe manifestarsi durante i lavori di manutenzione o di ristrutturazione, mentre non è significativa nel normale esercizio. Utilizzo di sostanze potenzialmente nocive per l ambiente e la salute Non sono presenti presso gli impianti idroelettrici gas halon (dispositivi antincendio) e materiali radioattivi (dispositivi rilevazione incendio). Olio minerale contenente PCB Presso gli impianti dell Organizzazione non sono presenti trasformatori contenenti PCB. Contaminazione delle acque e del terreno L attività svolta negli impianti idroelettrici è tale che l aspetto contaminazione delle acque e del terreno non risulta rilevante, nelle normali condizioni operative. 31

32 Un potenziale pericolo di contaminazione è costituito dalla presenza, in alcuni impianti, di serbatoi interrati utilizzati per lo stoccaggio di gasolio destinato al funzionamento degli impianti di riscaldamento e dei gruppi elettrogeni in condizioni di emergenza. Per limitare il potenziale pericolo di contaminazione del terreno, i serbatoio sono sottoposti a controlli e monitoraggi periodici. Un altro potenziale pericolo per la contaminazione delle acque e del terreno è rappresentato dalla presenza di olio nei circuiti oleodinamici delle paratoie e degli organi di macchina, di olio dielettrico nei trasformatori e di olio di lubrificazione. Le aree in cui sono ubicate tali apparecchiature sono pavimentate, dotate di vasche di raccolta e soggette a regolare controllo. Il rischio di contaminazione delle acque e del terreno è estremamente ridotto, dal momento che sono state predisposte, per tutti gli impianti idroelettrici, misure preventive quali adeguate vasche di contenimento, istruzioni operative, formazione del personale e controlli periodici. Durante il processo di ristrutturazione di un impianto idroelettrico sono adottate tutte le misure necessarie, anche a carattere organizzativo, volte a evitare fenomeni di contaminazione accidentale del terreno e delle acque da parte del cantiere. È responsabilità dell Organizzazione sia garantire che le imprese esecutrici dei lavori adottino tutte le precauzioni idonee al fine di evitare situazioni che possano provocare sversamenti di prodotti inquinanti, sia riportare l area nelle originarie condizioni di pulizia e sicurezza ambientale. Tutti gli impianti idroelettrici sono costruiti su terreni nei quali si è esclusa la presenza di qualsiasi forma di contaminazione. Tale situazione è stata confermata anche dai risultati del monitoraggio delle acque di falda effettuato presso l impianto di Venina e conclusosi nel 2011 (a seguito della rimozione di 5 serbatoi interrati presenti con relativa bonifica del terreno). Non è quindi prevista alcuna ulteriore campagna di monitoraggio. Amianto Tutti i manufatti contenenti amianto sono censiti e tenuti sotto controllo dai responsabili delle varie aree. Lo stato di conservazione dell amianto è periodicamente monitorato con ispezioni visive e, laddove necessario, mediante analisi della presenza di fibre aerodisperse negli ambienti di lavoro ai sensi del DM 06/09/94 e del DLgs 81/08. Le modalità di gestione dei manufatti contenenti amianto sono specificate in un apposita istruzione di sistema. POLO 2 Sono presenti limitate quantità di materiali contenenti amianto utilizzato come materiale coibentante o nelle coperture nelle Centrali di: Campo (coperture), Vedello, Armisa, Publino e Ganda. Sono stati programmati specifici interventi di rimozione e/o confinamento di tali materiali, come da programma ambientale. POLO 3 Sono presenti limitate quantità di materiali contenenti amianto utilizzato come materiale coibentante o nelle coperture negli impianti dell Asta Meduno. Sono stati programmati specifici interventi di rimozione e/o confinamento di tali materiali, come da programma ambientale. 32

33 Gas lesivi per la fascia di ozono e gas serra Negli impianti idroelettrici dell Organizzazione la presenza di sostanze classificate come lesive per l ozono è associata a gas HCFC (idroclorofluorocarburi), mentre la presenza di gas serra è associata a gas HFC (idrofluorocarburi) e all esafluoruro di zolfo (SF 6 ). I gas HCFC e HFC sono presenti nei circuiti frigoriferi utilizzati per il condizionamento di uffici ed altre aree di lavoro mentre l SF 6 è presente in alcuni interruttori come isolante per facilitare l interruzione degli archi elettrici che si creano durante le manovre di apertura/chiusura. Negli impianti del Polo 2 sono presenti: HFC (in particolare R410A e 407C) SF 6 per un totale di circa kg. Nel corso del 2011 è stata effettuata la rimozione degli HCFC (Freon R22) dagli impianti di condizionamento presenti presso l impianto di Farigliano. Il gas è stato sostituito con analogo non contenente HCFC. Negli impianti del Polo 3 sono presenti: HFC (in particolare R410A e 407C); SF 6 per un totale di circa 250 kg. La manutenzione degli impianti di condizionamento viene effettuata da ditte specializzate che provvedono, qualora necessario, ai rabbocchi di prodotto. Inserimento ambientale delle opere e impatto visivo Gli impianti e gli immobili in genere sono inseriti in un contesto storico - ambientale ormai consolidato. Tutti gli elementi di impianto idroelettrico (opere di sbarramento, opere di adduzione delle acque, centrale, opere di restituzione) determinano un cambiamento dell impatto visuale, più o meno percepibile in funzione della loro localizzazione e un alterazione del paesaggio naturale. Nel caso di grandi dighe l impatto sul territorio può essere rilevante. Edison, per migliorare l inserimento nel paesaggio di alcune opere, ha provveduto alla realizzazione di barriere verdi e alla colorazione delle parti di impianto in vista. Alcuni impianti hanno un minore impatto visivo in quanto la centrale è sotterranea o in caverna; la maggior parte degli impianti presenta le opere di adduzione in galleria e le condotte forzate interrate (per il dettaglio si rimanda alle schede d impianto). Modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d acqua L attività modellatrice di un corso d acqua si svolge attraverso molteplici processi connessi alla propria azione erosiva, di trasporto e di deposizione. L intensità di questa attività, oltre che dalla portata e dalla velocità di un fiume e dalla natura delle rocce attraversate, è determinata dalla qualità e dalla quantità del materiale trasportato: gli urti del materiale trasportato contro sponde e fondo dell alveo possono accentuare notevolmente l azione erosiva della corrente stessa, dall altra parte un carico eccessivo di materiale riduce notevolmente, fino ad annullarlo, il potere erosivo dei fiumi. Un impianto idroelettrico può interferire con la normale attività modellatrice di un corso d acqua in quanto le opere di sbarramento e i serbatoi trattengono parte dei materiali solidi trasportati. In particolare i serbatoi sono soggetti ad un progressivo interramento che ne diminuisce la capacità di invaso. Poiché il trasporto dei materiali è un fenomeno naturale e poiché la capacità di invaso dei serbatoi va a beneficio degli usi plurimi della risorsa idrica, i materiali vengono restituiti a valle sia durante le piene sia tramite operazioni pianificate e concordate con le Autorità competenti. Il materiale recuperato dalle griglie poste a monte delle opere di presa è smaltito come rifiuto. Tramite il controllo e la gestione delle dighe, Edison ha la possibilità di trattenere il volume d acqua che fluisce a valle durante le piene (laminazione), 33

34 riducendo la portata massima e di conseguenza la forza dirompente dell acqua. Questo permette di garantire una maggior sicurezza alla popolazione e di limitare eventuali effetti distruttivi sull ecosistema. Conformemente a quanto previsto dalla legislazione vigente Edison ha presentato alle Autorità Competenti i piani di gestione degli invasi per le dighe Reggea, Mollaro, Ceppo Morelli e Moledana. Si sono conclusi gli iter di approvazione del Piano di Gestione degli invasi per i seguenti impianti: Poglia, Dazarè, Robbiate, Cà Zul, Cà Selva, Ponte Racli, Lago della Vacca, Dighe del Friuli. Per la preparazione dei piani di gestione, Edison ha sviluppato rapporti di collaborazione con società che effettuano perizie tecniche ed analisi e collabora costantemente con gli uffici caccia e pesca presenti sul territorio. Interferenze sull ecosistema dovute al deflusso rilasciato Un impianto idroelettrico influenza la portata del fiume nel tratto tra l opera di sbarramento e l opera di restituzione. Affinché il fiume abbia anche in quel tratto una portata minima adeguata, viene rilasciata una quantità di acqua denominata Deflusso Minimo Vitale (DMV). Il Deflusso Minimo Vitale, stabilito dalle Autorità competenti, garantisce all ecosistema fluviale il naturale svolgimento di tutti i processi biologici e fisici (si veda tabella dedicata per il DMV relativo all anno 2012 rilasciato dagli impianti idroelettrici di Edison in ottemperanza alle prescrizioni ricevute dalle Autorità competenti o volontario). I tecnici di Edison mettono a disposizione la loro esperienza in materia collaborando con le autorità competenti soprattutto nelle situazioni in cui non sono ancora in vigore delle prescrizioni. Le migrazioni ittiche controcorrente sono influenzate negativamente dalla presenza delle opere di sbarramento, in particolare per la deposizione delle uova. Per far fronte a questo inconveniente sono state realizzate scale di risalita dei pesci presso la diga di Robbiate (impianto Esterle) e presso la diga vecchia (impianto Bertini) e presso la traversa dell impianto di Pieve Vergonte. Oltre alle scale di risalita dei pesci, per la salvaguardia del patrimonio ittico gli impianti delle aste idroelettriche Adda, Venina-Armisa, Magra, Belviso, Battiggio, l impianto Albano e l impianto Campo (Polo 2) e gli impianti dell Area Camonica (Polo 3) contribuiscono al ripopolamento ittico con la semina dei pesci o con un contributo straordinario ad associazioni di pesca o alle province territorialmente competenti. 34

35 Schede di impianto Deflusso minimo vitale (m 3 /s) Corso d'acqua interessato** POLO 2 Campo 0,215* Torrente Codera Campo 0,113* Torrente Codogno Diga Reggea 0,147* Torrente Albano Albano 0,03* Torrente Marnotto Ganda 0,147* Torrente Belviso Frera 0,147* Torrente Belviso Caronella 0,030* Torrente Caronella Bondone 0,020* Torrente Bondone Armisa 0,130* Torrente Armisa Publino, Zappello, Vedello 0,290 Torrente Venina Venina 0,050 Fiume Serio Esterle, Semenza, Bertini 9,11-16,57* Fiume Adda Impianti Anza 0,972 Asta Anza Pieve Vergonte 1,259 Fiume Anza 0,039 Rio Magriola 0,088 Rio Verde 0,0035 Rio Lanza Teglia 0,009 Rio Pilacca 0,025 Rio Bettigna 0,082 Rio Gordana 0,0085 Rio Mezzemola 0,002 Rio Marziola Rocchetta 0,065 Torrente Teglia 0,034 Torrente Mangiola Farigliano 2,842 Fiume Tanaro Pentima - - POLO 3 Cividate 2,625 Fiume Oglio Sonico 0,818 Fiume Oglio Cedegolo 0,197 Rio Remulo 0,413 Torrente Poglia 1,282 Fiume Oglio Valina 0,160 Torrente Meduna Chievolis 0,161 Torrente Silisia Meduno - Torrente Meduna Colle - Torrente Meduna Istrago - Torrente Meduna Istrago - Gaver 0,028 Lago Nero Fontanamora 0,205 Fiume Caffaro Ponte Caffaro 1 0,441 Fiume Caffaro Ponte Caffaro 2 0,257 Fiume Caffaro * Rilascio variabile in funzione del periodo ** Le quote degli impianti e delle relative opere di presa sono riportate nella descrizione inserita nelle singole schede 35

36 Rapporti con il territorio (urbanizzazione, effetti socio-economici sulla popolazione locale, interferenze con la fruizione del territorio a scopo ricreativo, effetti sulla viabilità) Gli impianti idroelettrici di Edison interagiscono con le comunità locali. Sono state realizzate numerose iniziative e altrettante sponsorizzazioni di carattere sociale e culturale, sia per la tutela ambientale sia per il territorio interessato dagli impianti idroelettrici. Numerosi sono stati i casi di collaborazione con le associazioni dei pescatori, di volontariato e con il Corpo dei Vigili del Fuoco. In particolare: relativamente agli impianti del Polo 2 sono state avviate diverse iniziative di carattere sociale e culturale: presso l impianto Bertini si trova un piccolo museo sulle origini della Edison e sulla storia degli impianti di Esterle, Semenza e Bertini con fotografie d epoca, disegni tecnici, modellini e audiovisivi. Edison ha concesso nella zona alta della Val Belviso parte del terreno per usi avio-faunistici e ha messo a disposizione il tracciolino di collegamento tra la presa Codera e il serbatoio di Moledana (impianto Campo), utilizzabile a scopi turistici e ha stipulato con il Comune di Clavesana (CN) una convenzione per la gestione dell area golenale prospiciente la traversa dell impianto Farigliano; relativamente al Polo 3 la zona di Gaver, inserita nel parco dell Adamello, è frequentata durante i mesi invernali per attività sciistiche e in estate per attività escursionistiche e di campeggio. Particolare interesse turistico riveste la diga del Lago della Vacca che si trova lungo il sentiero n.1 dell alta via dell Adamello. La chiesetta di proprietà Edison situata nella piana di Gaver viene messa a disposizione ogni estate in occasione della festività della Madonna della Neve. I serbatoi di Cà Zul e di Cà Selva e le relative dighe sono inseriti in itinerari naturalistici segnalati ed in sentieri tracciati del CAI. La Centrale di Meduno, per la sua particolare struttura a pozzo, rappresenta una tipologia costruttiva quasi unica nel panorama idroelettrico italiano ulteriormente valorizzata da una serie di affreschi murari rappresentanti l allegoria dell energia e del lavoro dell uomo. La Centrale è regolarmente visitata da una trentina di scolaresche all anno. Nel 2007 è iniziata una stretta collaborazione con EDISON Energia che ritiene Meduno come centrale particolarmente rappresentativa dell attività della Società da illustrare a gruppi di importanti clienti. Dal 2005, inoltre, Meduno è stata inserita in Centrali Aperte, manifestazione organizzata annualmente dall Assoelettrica (in questo ambito, nel 2006 le visite hanno superato le 450 persone in una sola giornata di visita). L Area sta provvedendo al recupero di un vasto archivio fotografico e documentale d epoca ed, inoltre, collabora con regolarità con vari enti esterni per fornire materiale utile a pubblicazioni e/o eventi. La diga di Cà Selva è percorribile ed è gravata da servitù di transito anche se quello veicolare è parzialmente limitato e consentito per soli scopi forestali. Anche la diga di Ponte Racli e l ambiente circostante sono inseriti in vari percorsi naturalistici e turistici apprezzati e conosciuti dagli appassionati. Su richiesta dell Associazione pescatori di Breno sono stati effettuati dei rilasci di acqua in preparazione all apertura del periodo di pesca. Sono inoltre state avviate diverse iniziative di carattere sociale e culturale quali la donazione al Museo Idroelettrico di Cedegolo di alcuni pezzi storici della Centrale. Edison ha stipulato con CBCM (Consorzio di Bonifica Cellina Meduna) una convezione che stabilisce le portate derivabili dalla presa sulla galleria dell impianto Meduno, dalla vasca di carico dell impianto Colle e dal vascone di Sequals dell impianto Istrago nel corso della stagione irrigua nel periodo dal 1 giugno al 10 settembre. Inoltre ha stipulato con l ufficio pesca della provincia di Brescia accordi che comportano un preavviso prima di ogni operazione di svuotamento del canale di adduzione alla Centrale di Ponte Caffaro 1 e l obbligo di 36

37 non fermare contemporaneamente i due impianti Ponte Caffaro 1 e Ponte Caffaro 2 per assicurare un rilascio minimo continuo nell alveo del fiume Caffaro. Gli impianti idroelettrici possono fornire acqua per irrigazione, per antibrina e per antincendio a diversi Consorzi dei comuni interessati. La regolazione dei livelli dei serbatoi tiene conto anche delle esigenze dell irrigazione: i prelievi dell acqua a scopo irriguo, sono regolamentati dai disciplinari di concessione. In alcuni casi, durante il periodo turistico. gli impianti idroelettrici tengono conto delle necessità ambientali e ricreative del territorio. Inoltre, Edison Gestione Idroelettrica raccoglie e mette a disposizione delle varie autorità di bacino e degli uffici orografici del territorio i dati microclimatici richiesti. Gli impianti idroelettrici ospitano scolaresche e visitatori durante tutto il periodo dell anno per diffondere una corretta informazione sulla produzione di energia pulita. La maggior parte del personale impiegato sugli impianti è residente nelle zone limitrofe dell impianto. Per questo Edison si è impegnata nel corso degli anni a rendere il personale consapevole e partecipe allo sviluppo del sistema di gestione ambientale e per mantenere un rapporto cordiale e collaborativo con chi la rappresenta negli ambiti territoriali. Lo staff Direzionale tramite il servizio STEI si occupa delle pratiche inerenti la gestione patrimoniale di Edison Gestione Idroelettrica; i tecnici di STEI sono consultati in merito a eventuali vendite ed acquisti di beni. Il settore gestisce inoltre le attività che riguardano le nuove edificazioni adottando per quanto possibile delle soluzioni ecologiche (a tal proposito in Friuli si stanno edificando delle case con il concetto Casa Clima ). In particolare, in fase di progettazione, è compito di STEI consultare i tecnici delle amministrazioni locali e della direzione parchi riguardo gli interventi che interagiscono con il territorio. Per quanto relativo alla viabilità, gli impianti idroelettrici non hanno un impatto rilevante in quanto molti di essi non sono presidiati e vengono effettuati sopralluoghi da parte del personale dell Organizzazione o di imprese esterne solo durante le attività di manutenzione secondo necessità. Può verificarsi un possibile aumento della viabilità della zona in occasione delle ristrutturazioni degli impianti idroelettrici, che vengono comunque effettuati adottando tutte le misure idonee a contenere il più possibile qualsiasi fonte di disturbo. Comportamenti ambientali degli appaltatori, dei subappaltatori e dei fornitori che possono avere un influenza sull ambiente Le Normative Edison per la selezione e la qualifica dei fornitori prevedono la valutazione dei comportamenti ambientali degli appaltatori, dei subappaltatori e più in generale dei fornitori, sia all interno delle loro unità produttive, sia all interno degli impianti idroelettrici, mediante audit svolti a cura della Direzione Edison. Tale valutazione si estende quindi dalla fase di progettazione degli impianti alla loro realizzazione, esercizio e manutenzione. Edison promuove una politica di acquisti di prodotti e materiali, che, a parità di caratteristiche tecniche, hanno un minor impatto ambientale. I contatti con i fornitori avvengono anche tramite la partecipazione a fiere, convegni, etc. al fine di reperire informazioni riguardanti nuove tecnologie presenti sul mercato e promuovere sia presso le Aree che all interno del gruppo Edison quanto appreso. Tale attività ha già portato interessanti risultati, ad esempio per quanto riguarda la fornitura di stracci riutilizzabili. È compito del personale dipendente riferire al Responsabile di impianto sul comportamento in campo dei terzi operanti all interno degli impianti idroelettrici e su eventuali anomalie riscontrate nelle forniture, che contrastino con la Politica per la Qualità, la Sicurezza e l Ambiente di Edison. All interno degli impianti idroelettrici operano numerosi fornitori per attività di manutenzione meccanica, manutenzione elettrica, servizi vari e forniture di prodotti 37

38 chimici e ausiliari con possibili impatti ambientali correlati alla loro attività (contaminazione delle acque e del terreno, produzione di rifiuti, rumore, altri impatti dovuti alle specifiche attività). Per tenere sotto controllo tali attività, in particolare quelle che possono avere rilevanti impatti ambientali, Edison ha predisposto procedure di gestione e controllo delle attività svolte da terzi. L attenzione di Edison si è inoltre focalizzata sulla sicurezza delle imprese operanti all interno dei propri impianti, tramite azioni di formazione e sensibilizzazione. 38

39 RISCHI DI INCIDENTI E SITUAZIONI DI EMERGENZA (FRANE, SMOTTAMENTI, TERREMOTI, INCENDI, ALLUVIONI, GESTIONE DELLE PIENE) POLO 2 Edison ha adottato procedure per la gestione delle emergenze, comprese quelle ambientali, con lo scopo di definire le responsabilità, gli iter procedurali e le modalità di scambio delle informazioni con le autorità competenti, tra gli impianti idroelettrici e tra il proprio personale. Tutti gli impianti hanno predisposto un Piano di Emergenza che comprende anche le emergenze ambientali, con lo scopo di fornire uno strumento operativo per classificare le situazioni di possibile emergenza e per fronteggiarle qualora si dovessero verificare, coordinandosi con le altre parti interessate. Annualmente vengono effettuate, in occasione della formazione specifica, le prove di simulazione sulle risposte alle emergenze. Nel seguito sono riassunte le situazioni d emergenza che potrebbero produrre un impatto ambientale. Frane, smottamenti, terremoti Durante la progettazione di un impianto idroelettrico vengono preventivamente effettuati studi geologici per verificare la stabilità dei terreni su cui poggiano le opere e dei pendii interessati. Edison controlla periodicamente lo stato delle opere e delle rive segnalando eventuali sintomi di instabilità di pendii e sponde. Le dighe vengono controllate periodicamente in ottemperanza alla legislazione vigente. In Tab. 5 è riportata la classificazione sismica dei comuni interessati dalle dighe degli impianti idroelettrici: la classificazione del 2003 dei comuni italiani ha una scala che va da 1 a 4 con il valore 4 corrispondente al rischio meno elevato. Impianto Diga Comune Classificazione ai sensi dell Ordinanza del Presidente del Consiglio n.3274 del 20/03/03 Rocchetta Rocchetta Mulazzo (MS) 2 Teglia Gordana Pontremoli (MS) 2 Battiggio Ceppo Morelli Ceppo Morelli (VB) 3 Armisa Lago di Mezzo Ponte in Valtellina (SO) 4 Armisa Santo Stefano Ponte in Valtellina (SO) 4 Publino Publino Caiolo (SO) 4 Vedello Scais Piateda (SO) 4 Zappello Venina Piateda (SO) 4 Ganda Frera Teglio (SO) 4 Campo Moledana Verceia (SO) 4 Belviso Ganda Teglio (SO) 4 Albano Reggea Garzeno (CO) 4 Esterle Robbiate Robbiate (LC) 4 39

40 POLO 3 Impianto Diga Comune Classificazione ai sensi dell Ordinanza del Presidente del Consiglio n.3274 del 20/03/03 Valina Ca' Zul Tramonti di Sopra (PN) 1 Chievolis Ca' Selva Tramonti di Sopra (PN) 1 Meduno Ponte Racli Tramonti di Sopra (PN) 1 Ponte Caffaro Dazarè Bagolino (BS) 3 Gaver Lago della Vacca Breno (BS) 4 Cedegolo Poglia Cevo (BS) 4 Incendio dei trasformatori e di parti di impianto Gli impianti idroelettrici sono dotati di dispositivi antincendio che intervengono per lo spegnimento automatico mediante acqua e gas inerti e di sensori fumo. Tutti gli impianti sono comunque dotati di dispositivi antincendio portatili, idranti e estintori. Gli impianti idroelettrici, ove necessario, hanno ottenuto o hanno presentato domanda per il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) o per la licenza d uso. A seguito dell entrata in vigore del DM 151/11, l Organizzazione, ove necessario, ha avviato l iter di presentazione della SCIA che sarà concluso entro i termini di legge previsti. Alluvioni, gestione delle piene L esercizio dei serbatoi in caso di eventi di piena avviene in modo tale da rilasciare a valle, aprendo le paratoie delle dighe, una quantità di acqua minore o al massimo uguale alla quantità in ingresso. Tutte le portate rilasciate durante gli eventi di piena e i valori di quota dei serbatoi vengono registrate e messe a disposizione delle Autorità competenti. La presenza delle dighe permette di ritardare ed attenuare gli eventi di piena, in quanto il rilascio avviene in modo controllato, anche se è da sottolineare il fatto che il volume di un serbatoio è modesto rispetto ai volumi d acqua che possono defluire da un bacino idrografico durante precipitazioni eccezionali. In caso di piene o di piogge intense il personale tecnico specializzato presente sul posto effettua le manovre di apertura delle paratoie, su indicazione dei Responsabili della gestione delle piene. Tutte le operazioni vengono comunque effettuate con la supervisione dell Ingegnere Responsabile che mantiene costantemente informate le Autorità competenti. Si rimanda alla specifica Scheda per la descrizione delle operazioni effettuate in caso di eventi di piena di ogni singolo impianto idroelettrico. Incidenti ambientali Negli ultimi tre anni nei due Poli non si sono verificati incidenti ambientali. 40

41 LA VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Tutti gli aspetti ambientali sono stati valutati, al fine di definire quelli significativi, secondo i seguenti parametri: Intensità dell impatto ambientale connesso al singolo aspetto, valutata in funzione dei quantitativi implicati, della qualità e della durata degli effetti sull ambiente; Regolamentazione ambientale, intesa come presenza di disposizioni legislative e regolamentari che disciplinano il singolo aspetto ambientale; Vulnerabilità dell ambiente, intesa come sensibilità della popolazione residente nelle vicinanze, dei lavoratori e del territorio circostante; Accadimento di eventi non desiderati: non conformità, reclami, incidenti rispetto all aspetto considerato. Un impatto ambientale è considerato significativo quando il relativo parametro di significatività risulta >8, rispetto ad un valore massimo raggiungibile di 80. Gli interventi previsti per ridurre la significatività (modifiche a impianti, nuovi impianti, utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale, nuove procedure o modifiche di procedure esistenti, attività di formazione e sensibilizzazione, etc.) sono riportati nel Programmi Ambientali che vengono approvati dalla Direzione. Gli esiti della valutazione di significatività degli aspetti ambientali di ciascuna Centrale sono riportati nelle specifiche Schede, correlate alle singole aree specifiche di Centrale. Di seguito è invece riportata la valutazione di significatività per i processi sotto la responsabilità centrale dell Organizzazione: Esercizio e manutenzione di una Centrale tipo, Sviluppo di nuovi impianti o parti di impianto e modifiche tecnologiche, Attività amministrative, Service Tecnico e Gestionale. LA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Si riporta di seguito la tabella di sintesi che illustra la significatività degli aspetti ambientali riferiti ad una Centrale tipo dell Organizzazione. Tutti gli aspetti ambientali sono stati identificati, esaminati, pesati secondo i criteri già esposti nel paragrafo precedente. La valutazione dei processi di esercizio e manutenzione, così come delle attività amministrative e di service tecnico e gestionale, è stata accorpata in quanto generanti gli stessi aspetti ambientali con significatività analoghe. Relativamente al processo di esercizio e manutenzione, la tabella riporta quale valore di significatività, per ogni singolo aspetto ambientale, il risultato più gravoso (che può essere rappresentato da un aspetto ambientale diretto o indiretto) individuato in base alle valutazioni effettuate per ogni singolo impianto/asta o processo nelle situazioni di funzionamento Normale/Anomale e nelle situazioni di Emergenza. 41

42 Edison SpA Gestione Idroelettrica Situazione di funzionamento e livello di significatività ASPETTI AMBIENTALI Utilizzo risorse: acqua potabile, combustibili, energia elettrica, materie prime e ausiliari Utilizzo risorsa acqua turbinata e modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d acqua Normale/Anomale Emergenza 7,5 6,0 15,0 6,0 Note sulle condizioni di emergenza Piene eccezionali - Alluvioni Emissioni in atmosfera 11,3 6,0 Incendio - Esplosione Scarichi idrici 16,9 6,0 Piene eccezionali - Alluvioni Incendio - Esplosione Sversamento liquidi Contaminazione delle acque e del terreno 22,5 6,0 Piene eccezionali - alluvioni Incendio - Esplosione Sversamento liquidi Rifiuti 10,0 2,0 Rumore verso l ambiente circostante 22,5 6,0 Scoppio - Esplosione Vibrazioni, polveri, Utilizzo sostanze potenzialmente nocive per l ambiente e la salute 7,5 4,0 Campi elettromagnetici (50 Hz) 10,0 4,0 Campi elettromagnetici (100 KHz 300 GHz)) 7,5 4,0 Imballaggio, immagazzinamento 7,5 6,0 Amianto 18,8 6,0 Inserimento ambientale delle opere e impatto visivo Interferenze sull ecosistema legate al DMV Rapporti con il territorio (urbanizzazione, effetti socio economici sulla popolaz. locale, interferenze con la fruizione del territorio a scopo ricreativo, effetti sulla viabilità) 22,5 6,0 15,0 1,0 15,0 6,0 Siccità Frane smottamenti Piene eccezionali - alluvioni / Frane smottamenti Sicurezza e salute dei lavoratori 15,0 6,0 Piene eccezionali - alluvioni Incendio - Esplosione Frane - Smottamenti Comportamenti ambientali degli appaltatori, subappaltatori, e fornitori 18,8 6,0 Sversamenti Trasporto dell energia elettrica agli utenti finali 15,0 4,0 Danni alla rete Livello di significatività S S 8 S 15 L aspetto non è significativo Livello di significatività Livello di significatività BASSO - aspetto non significativo 15 < S 30 Livello di significatività MEDIO S > 30 Livello di significatività ALTO Livello di significatività in situazione di funzionamento normale "S" Azioni da adottare Monitoraggio e misurazioni periodiche, mantenimento dei livelli attuali Azioni organizzative e mantenimento dello stato attuale, monitoraggio continuo Azioni immediate per riportare il livello di S nelle condizioni di normalità Livello di significatività in situazione di funzionamentoanomalo e di emergenza "Se" Livello di significatività Se Livello di significatività Azioni da adottare S e 2 L aspetto in condizioni di emergenza non è significativo 2 < S e 4 Significatività dell aspetto in condizioni di emergenza è bassa Monitoraggio e misurazioni periodiche, mantenimento dei livelli attuali 4 < S e 6 Significatività dell aspetto in condizioni di emergenza è media Azioni organizzative e mantenimento dello stato attuale, monitoraggio continuo S e > 6 Significatività dell aspetto in condizioni di emergenza è alta Azioni immediate per riportare il livello di Se nelle condizioni di normalità Rispetto alla dichiarazione dell'anno 2012 non vi sono variazioni 42

43 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTE E SICUREZZA DELL ORGANIZZAZIONE Edison Gestione Idroelettrica ha realizzato dal 1999 ad oggi il progetto che ha portato alla certificazione ambientale e della sicurezza secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 e la Specifica BSI OHSAS 18001:1999, ora sostituita dalla BSI OHSAS 18001:2007, dell intera Organizzazione. Il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza mira essenzialmente al controllo ed al miglioramento dell impatto ambientale prodotto dall attività degli impianti idroelettrici attraverso: l analisi ambientale degli impianti idroelettrici e la valutazione della significatività degli aspetti ambientali, delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi; la definizione dei ruoli e delle responsabilità e la nomina del Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza con il compito di garantire l efficienza del sistema; la definizione della Politica Ambientale e della Sicurezza e la sua diffusione a tutti i livelli aziendali; la formazione, l informazione e la consultazione del personale interno ed esterno che opera presso gli impianti; il monitoraggio dei parametri ambientali e di funzionamento dell impianto secondo modalità e frequenze definite e la loro registrazione. I sistemi di controllo fissano soglie di attenzione al di sotto di quelle di allarme, in modo tale che gli operatori coinvolti possano intervenire tempestivamente; la definizione dei piani di emergenza; lo scambio di comunicazioni sia con il personale interno sia con gli enti esterni e con tutte le parti interessate; l identificazione, l aggiornamento e il rispetto delle prescrizioni legali applicabili all attività e la loro diffusione alle funzioni interessate; le verifiche ispettive interne (audit), condotte periodicamente da personale qualificato e indipendente dalle funzioni soggette alla verifica (Peor/Pasq funzione di Edison Sede, Gestione Idroelettrica/Pasq funzione Gestione Idroelettrica Edison), per controllare l efficacia del Sistema di Gestione con cadenza almeno annuale; la gestione delle criticità ambientali; la qualifica dei fornitori; il coinvolgimento di fornitori, appaltatori e subappaltatori nel Sistema di Gestione ed il loro rispetto della Politica Ambientale e della Sicurezza; la definizione di un Programma Ambientale e della Sicurezza in cui sono indicati gli obiettivi di miglioramento e i target; il riesame periodico del Sistema di Gestione condotto dalla Direzione sulla base delle informazioni raccolte; il coordinamento tecnico amministrativo e gestionale delle attività degli impianti idroelettrici da parte della Direzione; la promozione di nuove tecnologie. Si sottolinea inoltre che tutti i dipendenti ed il personale delle imprese esterne che operano negli impianti devono avere un adeguata preparazione per assicurare uno svolgimento professionale del proprio lavoro, rispettando la Politica Ambientale e di Sicurezza e le prescrizioni derivanti dalle procedure del Sistema di Gestione e dalle norme di legge. 43

44 La formazione, la consultazione ed il coinvolgimento dei lavoratori sugli aspetti ambientali e sulla sicurezza e salute avviene nel seguente modo: tutti i dipendenti, direttamente e tramite il loro rappresentante, vengono informati sulla Politica Ambientale e della Sicurezza e sensibilizzati sull importanza del rispetto delle procedure del Sistema di Gestione, al fine di migliorare il comportamento individuale ed apportare concreti benefici alla tutela dell ambiente; tutte le imprese esterne vengono informate sulla Politica Ambientale e della Sicurezza e coinvolte nella tutela dell ambiente in cui operano; tutte le parti interessate hanno accesso alle informazioni che la Direzione ha messo a disposizione, con l adeguato livello di dettaglio. Tutte le attività sopracitate sono state descritte e codificate nel Manuale. 44

45 ORGANIGRAMMA ALLEGATO 3/MSA REV AGOSTO 2011 GESTIONE IDROELETTRICA BU ASSET ENERGIA ELETTRICA DATORE DI LAVORO C.BANFI DIREZIONE GESTIONE IDROELETTRICA R.BARBIERI (DIRIGENTE DELEGATO DAL DATORE DI LAVORO) PROTEZIONE AMBIENTALE SICUREZZA E QUALITA A.PIAZZANI SERVIZI TECNICI EDILI E IDRAULICI V.CARATTI (PREPOSTO) SERVIZI TECNICI ELETTRO MECCANICI R. CARBONII (PREPOSTO) PRODUZIONE E MANUTENZIONE POLO 2 - RGI G. VITALI (DIRIGENTE INCARICATO) PRODUZIONE E MANUTENZIONE POLO 3 - RGI M. LOMBARDI (DIRIGENTE INCARICATO) PRODUZIONE E MANUTENZIONE DOLOMITI EDISON ENERGY - RGI R. CHESSLER (PREPOSTO) RSPP C.BELTRAMINI RSPP A.PIAZZANI AREA VALTELLINA AREA OVEST AREA VALLECAMONICA AREA VAL CAFFARO AREA VAL MEDUNA C. MORETTI (PREPOSTO) G. BALESTRA (PREPOSTO) I. FACCHINI (PREPOSTO) D. SCHIVALOCCHI (PREPOSTO) D.PANZERI (PREPOSTO) IMPIANTI: VENINA, ARMISA, ZAPPELLO, VEDELLO, PUBLINO, GANDA, BELVISO, CAMPO, ALBANO IMPIANTI: G. SEMENZA, C. ESTERLE, A. BERTINI, BATTIGGIO, PIEVE VERGONTE, FARIGLIANO, TEGLIA, ROCCHETTA, PENTIMA, VILLADOSSOLA IMPIANTI: SONICO - A. COVI, CEDEGOLO, CIVIDATE - F. BENEDETTO IMPIANTI: GAVER, FONTANAMORA, PONTE CAFFARO 1, PONTE CAFFARO 2, ROMANTERRA IMPIANTI: VALINA, CHIEVOLIS, MEDUNO, COLLE, ISTRAGO 45

46 Ruoli e Compiti dell Organizzazione Non ci sono variazioni rispetto alla Dichiarazione Ambientale del 2011 a cui si rimanda. PROGRAMMA AMBIENTALE E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO Edison Gestione Idroelettrica ha formulato il Programma Ambientale per il periodo , riconoscendo in esso lo strumento chiave del Sistema di Gestione in cui indica concretamente il proprio impegno nell ottica del continuo miglioramento delle prestazioni e della gestione, in accordo con le linee guida definite nella Politica Ambientale e della Sicurezza. Le responsabilità del Programma Ambientale è della Direzione. Nella tabella da pag. 76 è riportato il Programma Ambientale di Edison Gestione Idroelettrica per il periodo con indicati gli obiettivi, quantificati ove possibile, specifici dell Organizzazione e le attività di gestione comuni a tutti gli impianti idroelettrici. Sono inoltre riportati le responsabilità, i tempi, i processi coinvolti ed i mezzi atti a conseguirli. Nel Programma Ambientale sono riportate le attività di gestione e alcuni obiettivi della Direzione, mentre nel Programma Ambientale del singolo impianto idroelettrico o dell asta, riportato nella specifica Scheda allegata alla presente Dichiarazione Ambientale, sono individuati gli obiettivi specifici al fine di assicurare il miglioramento delle prestazioni dell impianto idroelettrico. La Direzione aggiorna ed approva il Programma Ambientale dell Organizzazione e dei singoli impianti idroelettrici o della singola asta durante il Riesame della Direzione. Eventuali ulteriori interventi migliorativi, non definibili al momento, verranno evidenziati negli aggiornamenti annuali della Dichiarazione Ambientale. Nel corso degli anni sono stati raggiunti diversi obiettivi, pertanto alcune attività gestionali pianificate hanno lo scopo di garantire il mantenimento dei risultati raggiunti. 46

47 PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE DI ORGANIZZAZIONE EDISON GIDR EDISON GESTIONE IDROELETTRICA Utilizzo risorse ASPETTO OBIETTIVO INTERVENTO Ottimizzare i consumi di acqua, combustibili, energia elettrica, materiali ausiliari in rapporto alla produzione Controllo delle prestazioni e continua ricerca degli opportuni indicatori QUANTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI Realizzazione del 100% degli interventi previsti TEMPI STATO RESPONSABILITA' dic-14 In corso al 20% Responsabile Esercizio e Manutenzione - RGI Responsabili d'area Rumore esterno Riduzione emissione rumore, ricercare sistemi d'insonorizzazione per l'abbattimento delle emissioni sonore. Ricerca di sistemi d insonorizzazione da implementare sugli impianti. Individuazione di almeno tre soluzioni che portino al miglioramento dell'impatto acustico dic-14 In corso al 30% Direzione Contaminazione delle acque e del terreno Eliminare il rischio di contaminazione del suolo Rimozione/inertizzazione serbatoi interrati dismessi Realizzazione del 100% degli interventi previsti dic-14 In corso 60% Responsabile Esercizio e Manutenzione - RGI Interferenze sull'ecosistema dovute al deflusso rilasciato Rapporti con il territorio Realizzare i DMV ottimizzando lo sfruttamento della risorsa acqua, con recupero energia ove possibile Diffondere una corretta informazione sulla produzione di energia da fonte rinnovabile Realizzare interventi con caratteristiche diverse in funzione della tipologia degli impianti (vedere Dichiarazioni EMAS di Asta per interventi specifici) Promuovere visite agli impianti idroelettrici da parte di scuole e gruppi esterni Realizzazione del 100% degli interventi previsti Realizzazione del 100% degli interventi previsti dic-14 In corso 70% Attività continuativa In corso 80% Responsabile Esercizio e Manutenzione - RGI Responsabili d'area Responsabile Esercizio e Manutenzione - RGI Responsabili d'area Interventi conclusi Interventi annullati 47

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