ALLEGATO SA 6.1 Scheda di pre-valutazione di incidenza del progetto ai sensi della DGR 1191 del 30/07/2007
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- Armando Cavallaro
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1 Discarica di rifiuti non pericolosi Ravenna Valutazione di Impatto Ambientale L.R. 9/99 come integrata ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Realizzazione 7 settore ALLEGATO SA 6.1 Scheda di pre-valutazione di incidenza del progetto ai sensi della DGR 1191 del 30/07/2007 Approvato C. Dradi Controllato K. Gamberini Redatto M. Bartoli Rev. 00 Data 20/04/2012 Cod. Doc. DS 02 RA VA 01 SI SA Pagine 1 di 9
2 Modulo A1 MODULO DI PRE-VALUTAZIONE D'INCIDENZA DA ALLEGARE AL PROGETTO Il sottoscritto Emanuel Zamagni Residente per la carica a Bologna in Viale Carlo Berti Pichat n. 2/4 Sede legale Herambiente Spa, Viale Carlo Berti Pichat n. 2/4, Bologna Codice fiscale In qualità di Tecnico incaricato di elaborare lo Studio di Impatto Ambientale per conto del Sig.: Dradi Claudio Proprietario Legale rappresentate X (Herambiente S.p.A) Altro (specificare) Ai sensi della L.R. 7/04, allega il presente modulo, debitamente compilato, allo Studio di Impatto Ambientale relativo ai progetti Landfill mining e Realizzazione discarica per rifiuti pericolosi e non pericolosi 5 stralcio, per consentire lo svolgimento della procedura di pre-valutazione di incidenza (Fase 1) Descrizione delle tipologie delle azioni/opere Caratteristiche del progetto Nell ambito della regolare pianificazione per lo sfruttamento del Comparto Impianti situato sulla SS 309 Romea km 2.6 a Ravenna, è stato programmato l ampliamento della discarica esistente (settori 1-6 ) attraverso la realizzazio ne del nuovo 7 settore oggetto del presente studio. Tale intervento è specificatamente previsto dal Progetto Unitario di Comparto approvato in data 12/05/2011, con delibera di C.C. n /2011, finalizzato ad adeguare il Progetto Unitario precedentemente vigente alle disposizioni del RUE, che, come meglio evidenziato nell inquadramento programmatico (elaborato 2 del SIA), per l'area del Comparto, stabilisce due differenti regimi normativi (Verde di mitigazione e filtro e Articolazione impianti tecnologici) e traccia il nuovo limite di separazione delle due zone all'interno della proprietà e per attuare quanto previsto nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti urbani e speciali della Provincia di Ravenna in merito al completo sfruttamento del Comparto. Analogamente alla discarica esistente, anche il 7 settore in progett o della stessa è classificato ai sensi del D.Lgs. n. 36/2003, come discarica per rifiuti non pericolosi, e, ai sensi dell art.7, comma 1, lett. c del DM 27/09/10, come sottocategoria discarica per rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili che di rifiuti inorganici, con recupero di biogas. Le opere principali previste dal progetto di realizzazione del 7 settore sono di seguito elencate: Eliminazione degli elementi interferenti con il 7 settore in progetto (linea in pressione proveniente dal comparto impianti al km 3,8); abbattimento delle specie arboree e arbustive che insistono sull area di intervento, conformemente al progetto integrazione e completamento della fascia di filtro perimetrale al comparto, approvato nell ambito dell approvazione al progetto unitario in data 12/05/2011, con delibera di C.C. n /2011; regolarizzazione dell arra di intervento; pacchetto di impermeabilizzazione di fondo e degli argini perimetrali; sistema di captazione di percolato; sistema di captazione e aspirazione del biogas; rete di raccolta acque meteoriche con collegamento alla rete di comparto e alla nuova vasca di accumulo acque meteoriche di dilavamento; serbatoi di stoccaggio del percolato prodotto; vasca di accumulo delle acque meteoriche interne; opere di copertura provvisoria e finale del corpo discarica; impianto elettrico; estensione dell impianto antincendio esistente; viabilità di servizio.
3 Descrizione delle dimensioni/ambito di riferimento Il 7 settore della discarica per rifiuti non peric olosi di Ravenna avrà una volumetria lorda di m 3, all interno dei quali verranno abbancate tonn di rifiuti non pericolosi a smaltimento, tonn rifiuti a recupero e tonn di inerti. Uso delle risorse naturali Il progetto non prevede un utilizzo significativo di risorse naturali. Il consumo di risorse idriche è del tutto trascurabile ed imputabile ad operazioni di contenimento degli impatti, quali bagnatura della viabilità o dei materiali movimentati (siano essi materiali da costruzione nella fase di realizzazione della discarica o rifiuti nella fase di esercizio della discarica). L approvvigionamento delle suddette acque avverrà comunque tramite le infrastrutture attualmente a servizio del Comparto, senza prelievi diretti da falda o da corpo idrico superficiale. In merito all uso di suolo, l ubicazione degli interventi all interno del Comparto Ovest risulta coerente con quello previsto dagli strumenti di pianificazione e in particolare dal Progetto Unitario di Comparto (PUC) approvato in data 12/05/2011, con delibera di C.C. n /2011. L unico consumo di risorse naturali ravvisabile è il materiale da costruzione della discarica (terra, argilla, ghiaia), che verrà comunque prelevato da cave autorizzate. Produzione rifiuti La produzione di rifiuti riconducibile al 7 settore della discarica in progetto sa rà riconducibile essenzialmente al percolato, che sarà inviato a trattamento nell impianto presente in Comparto, e al biogas che sarà avviato a sfruttamento energetico in motori endotermici localizzati nei pressi del corpo discarica. Inquinamento e disturbi ambientali prodotti Si rimanda allo Studio di Impatto Ambientale per l individuazione degli elementi di pressione e per l analisi degli impatti, di cui di seguito si riporta sintetica descrizione per le principali matrici ambientali. Atmosfera La realizzazione dei progetti determinerà l emissione di inquinanti tipici del traffico veicolare e dei mezzi d opera, nonché l emissione di polveri da cantiere e da movimentazione di terre e rifiuti. Tali emissioni, nella fase di esercizio della discarica saranno tuttavia di entità confrontabile con quelle stimate per l attuale attività di esercizio dei settori attualmente in fase di coltivazione (1-6 ), che saranno esauriti al mo mento dell entrata in esercizio del 7 settore in progetto. Si sottolinea inoltre come i flussi emissivi di polveri derivanti dalla fase di realizzazione del 7 settore della discarica rappre sentano l unico contributo aggiuntivo rispetto allo stato attuale (coltivazione del 6 se ttore); la fase di cantiere è, per sua natura, temporanea e la sua influenza in termini di impatto risulta dunque limitata. In riferimento alle emissioni di sostanze odorigene, le valutazioni modellistiche effettuate nello SIA, consentono di concludere, con riferimento a entrambi gli scenari analizzati (ante operam e post operam), che l impatto ambientale determinato dalla coltivazione del settore in progetto, ovvero lo scenario post operam, non pregiudica la precedente situazione, che ha comunque un impatto non significativo. Sono infatti rispettati i gli standard di qualità adottati a livello internazionale per l accettabilità delle emissioni odorigene presso i ricettori più prossimi all area di intervento. Acque, suolo e sottosuolo Stanti gli accorgimenti progettuali non si ravvisano elementi di potenziale rischio per acque e suolo. L analisi di rischio predisposta attesta un rischio accettabile per la falda. Flora, fauna ed ecosistemi Rispetto allo stato ante operam, la realizzazione dei progetti non indurrà l emissione di particolari inquinanti tali da determinare un impatto negativo per la componente floreale; non indurrà carichi di nutrienti nelle acque dei canali limitrofi, in quanto non si prevede lo scarico di acque contaminate, che, se eventualmente prodotte, saranno inviate a trattamento. Inoltre; non indurrà la scomparsa dei suoli idonei alla crescita della vegetazione, poiché avverrà all interno del comparto; non indurrà modifiche alla salinità delle acque e dei suoli e le
4 variazioni dei livelli idrici, poiché non si prevede la realizzazione di pozzi o l emungimento da falda; non indurrà il disseccamento estivo dei corsi d acqua dovuto alle captazioni idriche ad uso agricolo o industriale; non indurrà modifiche di alcuni habitat per diminuzione o aumento dell ombreggiamento. Poiché gli interventi verranno realizzati all interno del Comparto Ovest in aree specificatamente destinati dagli strumenti di pianificazione vigenti a tale scopo, si esclude a priori quale elemento di pressione la sottrazione di suolo da habitat naturali. Relativamente al clima acustico dell area gli interventi in esame non ne determineranno una significativa variazione, pertanto è da escludere che si possano apprezzare effetti negativi sulla fauna, tanto più considerando che i lavori saranno realizzati all interno del Comparto Ovest, area priva di qualsiasi elemento di naturalità. In merito al traffico, è qui sufficiente evidenziare come l avvicinamento al Comparto Ovest avvenga tramite due importanti arterie (S.S. 309 Romea e A14-DIR) già allo stato attuale intensamente trafficate. L incremento di transiti giornalieri risulta essere trascurabile. In merito all attrazione per specie animali a carattere sin antropico, le specie che più spesso frequentano le aree in cui vi è accumulo di rifiuti appartengono alla classe degli Uccelli e dei Mammiferi, in quanto è per loro possibile trovare fonte di cibo direttamente nel rifiuto o in prede da essi attirate. Il gabbiano comune e il gabbiano reale, non essendo per nulla intimoriti dai rumori e dalla presenza dell uomo, si cibano sui cumuli di materiale non ancora ricoperto, di quello trasportato sui camion, delle eventuali perdite e sfruttando le molteplici situazioni in cui i rifiuti rimangono in superficie o non sufficientemente isolati. Anche la gazza e la cornacchia, pur in numero minore rispetto ai gabbiani, sono spesso presenti ai margini delle discariche ove trovano risorse trofiche facilmente utilizzabili. Tra i mammiferi le principali specie che possono interagire con il comparto di trattamento dei rifiuti in area locale appartengono all ordine dei Roditori. In particolare il Ratto nero può risultare particolarmente frequente in questi ambienti, così come il suo congenere Surmolotto. Infine va citata la Volpe che ha caratteristiche di straordinaria adattabilità che le permettono di sfruttare gli ambienti più diversi adattando la propria dieta e le proprie esigenze. Altri organismi che trovano nell ambiente della discarica un luogo per nutrirsi e proliferare sono gli insetti; a tal proposito si precisa che sono previste adeguate operazioni di disinfestazione e derattizzazione specie nei periodi di intensa proliferazione. Si ritiene infine che la corretta gestione dell impianto e l adozione di corretti criteri di coltivazione con particolare riferimento alla limitazione dell area di coltivazione e alle operazioni di copertura giornaliera dei rifiuti e di messa in sicurezza, limitino notevolmente le possibilità per le specie animali opportuniste (in particolar modo gabbiani e ratti) di sfruttare il rifiuto come risorsa trofica. Data la tipologia di impianto in esame non si può, comunque, escludere la presenza di alcune delle suddette specie animali. Stante gli interventi in progetto (la fase di gestione del 7 settore della discarica in progetto avrà inizio a valle della chiusura del 6 settore a ttualmente in coltivazione), si ritiene che all interno del Comparto Ovest Herambiente-Sotris quanto nelle aree limitrofe, non si registrerà un incremento di roditori o altri animali con spiccate caratteristiche di sinantropia nel corso della realizzazione degli interventi e nel corso della gestione della discarica 7 settore, rispetto allo stato attuale. Traffico L incremento di traffico indotto da tutte le fasi di realizzazione dei progetti, confrontato con i TGM rilevati sulla SS 309 Romea, è da ritenersi del tutto trascurabile. Rumore Relativamente al clima acustico dell area gli interventi in esame non ne determineranno una significativa variazione
5 Rischio d incidenti (sostanze e tecnologie utilizzate) I progetti non prevedono l uso di sostanze pericolose. Per quanto riguarda la discarica, questa sarà pienamente conforme ai requisiti costruttivi e gestionali prescritti dal D. Lgs. 36/2003, con particolare riferimento all ubicazione ed alle modalità di gestione dei rischi, nonché al monitoraggio degli effetti ambientali della discarica. Elementi naturali presenti Nessuno X Descrizione dell area oggetto di intervento Zone umide d acqua dolce o salmastra, prati umidi, corsi d acqua Boschi o boschetti Alberi isolati, in gruppo in filare, siepi Arbusteti Prati permanenti o pascoli Altro (ambienti rocciosi, grotte, dune, ecc.) Maceri, stagni, laghetti, risorgive o fontanili Area agricola Eventuale descrizione dell area di intervento: La discarica per rifiuti pericolosi di Ravenna oggetto dei progetti analizzati nel presente Studio è ubicata all interno di un comparto polifunzionale di trattamento/smaltimento rifiuti (identificato come Comparto Ovest o comparto km 2,6, in contrapposizione con il Comparto Est, sito al km 3,8 della S.S. 309 Romea) che insiste su un area pressoché rettangolare avente un estensione di circa 110 ha, confinante ad Est con la S.S. 309 Romea, a Sud con via Guiccioli, a Nord con lo scolo Cerba e ad Ovest con lo scolo Tomba. Il Comparto Ovest è specificatamente individuato dal RUE del Comune di Ravenna come facente parte del Sistema delle dotazioni territoriali, nella fattispecie Impianti tecnologici di cui all art. II. 38. Le Aree per il trattamento, recupero e smaltimento rifiuti comprendono le aree pubbliche e/o private destinate alla localizzazione di impianti per il trattamento, il recupero e lo stoccaggio temporaneo e definitivo di rifiuti urbani e speciali pericolosi e non pericolosi. Il sito non ricade in alcuna area protetta, sebbene alcune aree di notevole importanza naturalistica siano ubicate nelle immediate vicinanze; le SIC - ZPS più prossime al sito oggetto di studio sono: Pineta di S. Vitale, Bassa del Pirottolo (SIC-ZPS IT ); Punte Alberete, Valle Mandriole (SIC-ZPS IT ); Pialasse Baiona, Risega e Pontazzo (SIC-ZPS IT ). Il Comparto Ovest ricade inoltre ai confini del Parco del Delta del Po, rimanendo comunque all esterno del perimetro dello stesso. Le aree di più prossime al Comparto sono classificate come aree contigue (PP). Tali aree non sono ricomprese nel Parco ed hanno funzione di transizione e connessione rispetto al territorio del Parco stesso, comprendendo terreni agricoli, ambiti a consistente e diffusa presenza antropica, ambienti naturali quali pinete e lembi di prati umidi, prevalentemente destinati ad attività antropiche tradizionalmente legate all utilizzo delle risorse naturali. Come previsto dalla D.G.R. 1197/2007, si allega al presente modulo la cartografia dell area con indicazione dell ubicazione dell area in cui verranno realizzati gli interventi in progetto. Interferenze con componenti abiotiche Interferenze con componenti biotiche Area vasta d influenza del progetto Interferenza con il sistema ambientale Le componenti abiotiche dei siti di pregio naturalistico più vicini all area di intervento appaiono interessate in modo pressoché nullo o trascurabile dai progetti in esame. I progetti verranno infatti realizzati all interno del Comparto Ovest, area già destinata allo smaltimento dei rifiuti, e pertanto non determineranno impatti significativi verso i sistemi naturali e gli habitat. L impatto complessivo derivante dalla realizzazione degli interventi in progetto su tutte le componenti biotiche delle aree protette più prossime all area in esame appare poco significativo e comunque invariato rispetto alla situazione ante operam. Si rimanda in tal senso a quanto precedentemente descritto per la valutazione degli inquinanti e degli elementi di disturbo.
6 Connessioni ecologiche interessate Il progetto non appare interessare alcuna connessione ecologica. Il RUE evidenzia una fascia di verde di mitigazione e filtro che circonda il Comparto Ovest. Coerentemente con le proprie previsioni, il RUE assegna a tale fascia il compito di integrare la rete ecologica con connessioni secondarie (secondo livello) nelle quali realizzare interventi volti alla conservazione degli elementi naturali presenti sul territorio ed al rafforzamento delle connessioni tra ambienti naturali. La rete ecologica non viene tuttavia estesa all area del comparto occupata o destinata ad impianti tecnologici. Pertanto, viste: - Le caratteristiche del progetto e dell area interessata, - Le possibili interferenze con il sistema ambientale, - La conformità con le misure di conservazione ed il piano di gestione vigenti DICHIARA che gli interventi proposti hanno un incidenza negativa significativa sui siti della Rete Natura 2000 interessati Nulla Data: 20/04/2012 Bassa (*) X Firma del Tecnico Media Alta (*) Rispetto a tutti gli indicatori per la valutazione della significatività dell incidenza ambientale riportati nella Tabella Q del punto 6.4 delle Linee guida di cui alla DGR n. 1197/2007 (perdita di superfici di habitat, frammentazione di habitat, perturbazioni di habitat e specie, riduzione della densità delle popolazioni animali e vegetali di interesse comunitario, livello di rarità dell habitat o della specie animale o vegetale interessata, riduzione del livello di biodiversità complessiva del sito, trasformazione degli elementi naturali, modifica della struttura e perdita di funzionalità del sito), la significatività del progetto in esame appare decisamente bassa, pressoché nulla.
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