Situazione epidemiologica della Leucosi Bovina Enzootica. in Umbria dal 2003 al 2010
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- Antonietta Pesce
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1 Situazione epidemiologica della Leucosi Bovina Enzootica Premessa in Umbria dal 2003 al 2010 La leucosi bovina enzootica (LEB) è una malattia contagiosa che colpisce i bovini. L'agente eziologico appartiene alla famiglia Retroviridae che raccoglie virus in grado di causare forme tumorali nei mammiferi, negli uccelli e nei rettili. In questa famiglia è compreso anche il virus HIV dell'uomo. Il virus della LEB (BLV) determina una risposta anticorpale umorale che non blocca la sua replicazione nell'ospite e quindi dà luogo ad un infezione cronica; dopo un lungo periodo di incubazione si può avere la manifestazione clinica della malattia con presenza di linfosarcomi. La letalità degli animali in allevamento non è molto elevata (2-5%). L'importanza della LEB deriva principalmente da fattori economici. I danni economici in particolare sono ascrivibili a: blocco della commercializzazione nazionale ed internazionale degli animali se provenienti da allevamenti non ; effetto del deprezzamento degli animali che provengono da una azienda in cui è presente la malattia (particolarmente gravi se gli animali sono di elevata genealogia); costi sostenuti per piani di eradicazione o sorveglianza. Indipendentemente da qualsiasi danno economico, a rendere questa malattia molto attuale contribuiscono il fatto che l'agente eziologico è un Retrovirus non molto diverso dall'hiv e che, pur non essendoci evidenze di una potenziale attività zoonosica, si ritrova in prodotti alimentari destinati all'uomo, in particolar modo nel latte. Situazione epidemiologica Il D.L. n. 358 del 2 maggio 1996 in applicazione di Direttive comunitarie, ha reso obbligatorio su tutto il territorio nazionale il piano di eradicazione della leucosi bovina enzootica. Il piano prevede, per l ottenimento della qualifica sanitaria di allevamento indenne, il monitoraggio sierologico di tutti i bovini e bufalini di età superiore ai 12 mesi con due prelievi di sangue all anno, distanziati di almeno quattro mesi. All interno degli allevamenti, i controlli sono effettuati una volta all'anno. Le prove di laboratorio ufficiali (AGID, ELISA, esame istologico) vengono eseguite presso gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio. I capi che reagiscono positivamente ad una prova sierologica sono considerati, vengono abbattuti ed zzati. In particolari situazioni epidemiologiche, è previsto anche l abbattimento totale dei capi nell allevamento focolaio. Una provincia viene dichiarata indenne quando tutti i bovini presenti sul territorio sono sottoposti a controllo ed almeno il 99,8% degli allevamenti bovini o bufalini sono da LEB. 1
2 La movimentazione dei bovini, ad esclusione dell'invio al mattatoio, è consentita esclusivamente ai soggetti provenienti da allevamenti, scortati dai certificati di legge. Le regioni che hanno eradicato la malattia possono ottenere la qualifica di Regione ufficialmente indenne secondo parametri stabiliti da normative nazionali ed europee. Lo status sanitario acquisito permette di diradare gli interventi diagnostici. Nel caso in cui si ottenga la qualifica europea di Regione ufficialmente indenne da LEB, la Regione indenne istituisce, con decreto regionale, un piano di sorveglianza basato su di un regime ridotto di controllo. L Umbria ha sempre portato a termine il programma di eradicazione della LEB e l intero patrimonio zootecnico è sempre stato, per cui le due province umbre hanno ottenuto la qualifica comunitaria nel 2004 di province ufficialmente. Nelle tabelle 24, 25 e 26 sono illustrati i dati ottenuti nel periodo relativi al Piano di eradicazione e che hanno permesso all Umbria di ottenere la qualifica comunitaria. Dal 2006 è in atto sul territorio regionale un programma di sorveglianza (tabella 27). Dal 2004 l incidenza annuale di aziende positive e la prevalenza di capi è uguale a zero (figura 9 e 10). 2
3 Tabella 1: Situazione epidemiologica degli allevamenti LEB in Umbria nel REGIONE PROVINCIA PERUGIA PROVINCIA TERNI Intero patrimonio controllabili 2480 controllabili 1756 controllabili 724 controllati 2480 controllati 1756 controllati su 2480 (0,08%) 1 su 1756 (0,06%) 1 su 724 (0,01%) 2478 su 2480 (99,9%) 1753 su 1756 (99,8%) 723 su 724 (99,8%) Tabella 2: Situazione degli allevamenti per leucosi bovina in Umbria nel REGIONE PROVINCIA PERUGIA PROVINCIA TERNI Intero patrimonio controllabili 2474 controllabili 1776.controllabili 698 controllati 2474 controllati 1776 controllati su 2474 (0,08%) 1 su 1776 (0,06%) su 2474 (99,9%) 1774 su 1776 (99,8%) 698 (100%) Tabella 3: Situazione degli allevamenti per leucosi bovina in Umbria nel REGIONE PROVINCIA PERUGIA PROVINCIA TERNI Intero patrimonio controllabili 2419 controllabili 1757 controllabili 662 controllati 2419 controllati 1757 controllati su 2419 (0,16%) 3 su 1757 (0,17%) 1 su 662 (0,15%) 2415 su 2419 (99,8%) 1754 su 1757 (99,8%) 661 su 662 (99,8%) 3
4 Tabella 4: Aziende e capi controllati per LEB N. aziende N. animali Anno controllate controllati Figura 1: Incidenza delle aziende positive per LEB in Umbria dal ,14% 0,12% Incidenza aziende 0,10% 0,08% 0,06% 0,04% 0,02% 0,00%
5 Figura 2: Prevalenza capi positivi per LEB in Umbria dal ,10% 0,08% Prevalenza capi 0,06% 0,04% 0,02% 0,00% Copyright Vietata la riproduzione, anche parziale delle immagini e dei testi senza il consenso dell'istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'umbria e delle Marche. 5
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