Il potenziale sviluppo dei Bio-Distretti con il nuovo PSR. Salvatore Basile

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2 Il potenziale sviluppo dei Bio-Distretti con il nuovo PSR Salvatore Basile

3 Il Bio-Distretto è un area, naturalmente vocata al biologico, dove: AGRICOLTORI sono perfettamente integrati nell ambiente e nel contesto socio-economico locale, CONSUMATORI sono disponibili ad acquistare prodotti biologici da filiera corta, contrastando le speculazioni commerciali, PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI supportano gli acquisti verdi, favorendo lo sviluppo delle mense biologiche nelle scuole, ospedali, ecc.

4 Il Bio-distretto mette in rete il grande lavoro svolto in precedenza in modo non coordinato da associazioni, amministrazioni pubbliche, operatori agricoli e turistici, dando vita ad un vero e proprio laboratorio permanente di idee ed iniziative ad alto profilo culturale, che punta ad uno sviluppo etico, equo e solidale del territorio, fondato sul modello biologico. Esempi di iniziative «messe in campo» nei bio-distretti: Bio-sentieri Vendita in azienda Mercatini del biologico Bio-spiagge Agricoltura sociale

5 BIO-DISTRETTI IN ITALIA Costituiti: Bio-Distretto Cilento (Campania), Bio-Distretto Grecanico (Calabria), Bio-Distretto Via Amerina e Forre (Lazio), Bio-Distretto di Greve in Chianti (Toscana), Bio-Distretto del Chianti storico (Toscana), In via di costituzione: Bio-Distretto della Val di Gresta (Provincia autonoma di Trento), Bio-Distretto delle Valli Valdesi (Piemonte).

6 LA RETE MONDIALE DEI AIAB Italian Association for the Organic Agriculture, Via Piave ROMA Tel Fax BIO-DISTRETTI NUREMBERG, An official press conference (16 th February) and a round table (17 th February) will take place in Nuremberg: Nel 2011 will be introduced AIAB inizia the Italian il percorso experiences of di the costruzione Bio-Districts and della the constitution Rete of the European Network of Organic Agriculture Districts (ENOAD). Press conference invitation THE BI O-DISTRICTS: Italian model of excellence Neu Delhi room - CCN Ost level 3, Wednesday 16 th February from 15:00 to 16:00 Round Table invitation: Organic farming and Territory: Towards the creation of the European Network of Organic Agriculture Districts (ENOAD) Meeting area AIAB - Hall 1-340, Thursday 17 th February from 15:00 to 17:00 Info: Salvatore BASILE, Ph , basile@aiab.it -

7 Il Modello Bio-Distretto AIAB è stato recepito dal programma delle Nazioni Unite Ideass come innovazione per lo sviluppo economico dei territori rurali ed applicato anche in Senegal e Tunisia.

8 All interno di un Bio-Distretto risultano facilitati i rapporti delle imprese delle aree rurali con il resto del territorio. Al riguardo un primo studio sulle Reti relazionali è stato realizzato nel 2013 dall INEA. Esempio di azienda del Bio-distretto Cilento

9 STRUMENTI PER LO SVILUPPO DEI BIO-DISTRETTI NELLA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA LE ASSOCIAZIONI REGIONALI DEL BIOLOGICO DEVONO INTERFACCIARSI CON LE AMMINISTRAZIONI REGIONALI PER SVILUPPARE LINEE STRATEGICHE DI SVILUPPO LOCALE COERENTI CON LE INDICAZIONI DI CONCENTRAZIONE FINANZIARIA E REALE IMPATTO LOCALE PSR LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI COMUNITARI PER LA COESIONE AVVERRA SULLA BASE DI ACCORDI DI PARTENARIATO E DI PROGRAMMI OPERATIVI DA CONCORDARE CON LA COMMISSIONE EUROPEA. IN TALE AMBITO I REGOLAMENTI COMUNITARI HANNO NORMATO UNO STRUMENTO DI SVILUPPO INTEGRATO SU SCALA SUB- REGIONALE DENOMINATO COMMUNITY-LED LOCAL DEVELOPMENT (CLLD)

10 COMMUNITY-LED LOCAL DEVELOPMENT (CLLD) Si basa sulla progettazione e gestione degli interventi di sviluppo da parte degli attori locali, a valere sui diversi Fondi Comunitari, che si associano in una partnership di natura mista, pubblico-privata. Si intende migliorare la qualità degli interventi locali attraverso il coordinamento tra le politiche, che consente di superare le numerose difficoltà soprattutto la prevalenza di logiche amministrative poco compatibili e i limiti di approcci innovativi da parte delle strutture nazionali e regionali. I Piani di Azione dovranno essere concentrati su ambiti di intervento ed obiettivi suscettibili di reale impatto locale. Per tali motivi gli ambiti di azione dovranno essere coerenti con i fabbisogni emergenti e le opportunità individuate nei territori, nonché con le competenze e le esperienze maturate dagli attori locali, al fine di rafforzare la qualità della progettazione e dell attuazione degli interventi.

11 CLLD BIO-DISTRETTI In questo contesto appare necessario avvalersi dell esperienza del Biodistretto, che rappresenta una buona prassi di livello nazionale, con ben cinque biodistretti già costituiti (più due in fase di costituzione). I BIO-DISTRETTI si propongono come MODELLO PILOTA nel contesto istituzionale delle opzioni strategiche del Piano Nazionale , anche a seguito dei positivi sviluppi con gli amministratori del BIOVALLÈE (FR) e della coordinata azione di cooperazione sottoscritta lo scorso 10 ottobre QUESTO E IL MOMENTO DI AGIRE!

12 SEMINARIO INTERNAZIONALE SUI BIO-DISTRETTI Primavera 2013 Roma-Cilento Il Seminario, organizzato in collaborazione tra l Associazione Italiana per l Agricoltura Biologica, il Programma IDEASS delle Nazioni Unite, la Scuola Internazionale KIP, lo IAM-B Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, il Centro di competenza europeo per il biologico Biocert, le amministrazioni locali italiane impegnate nella realizzazione dei Bio-distretti, coinvolgerà rappresentanti dei paesi dove sono in corso i programmi delle Nazioni Unite e della Scuola Internazionale KIP per lo sviluppo territoriale. In particolare il Seminario coinvolgerà le 60 Agenzie di Sviluppo Economico Locale che operano in 25 paesi dell America Latina, dei Balcani e dell Africa. L AIAB, lo IAM-B e Biocert, inoltre coinvolgeranno le strutture e le associazioni dei diversi paesi mediterranei e di altre regioni, con le quali collaborano per la promozione delle produzioni biologiche.

13 (sito multilingue) (sito in italiano)

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