COMUNE DI MONTALE PROVINCIA DI PISTOIA
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- Alessandro Basso
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1 COMUNE DI MONTALE PROVINCIA DI PISTOIA Regolamento Urbanistico VARIANTE N. 2 Norme tecniche di attuazione Estratti modificati Sindaco David Scatragli Assessore all'urbanistica Lucio Avvanzo Progettista Comune di Montale Servizio 4b Urbanistica, Edilizia Privata ed Espropri Responsabile del procedimento Geom. Riccardo Vivona Garante della comunicazione Dr.ssa Michela Pasellini gennaio 2013
2 COMUNE DI MONTALE PROVINCIA DI PISTOIA REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE art. 55, L.R. 3 gennaio 2005 n. 1 approvato con Deliberazione C.C. n. 22 del 21aprile 2009 Modificato a seguito della Variante 1 Approvata con deliberazione C.C. n. 90 del 13 ottobre 2011 e n. 91 del 14 ottobre 2011 pubblicata sul B.U.R.T. n. 46 del 16 novembre 2011 Variante n. 2 adottata con Deliberazione C.C. n. del NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Montale, gennaio 2013
3 (...omissis...) CAPITOLO III IL TESSUTO PRODUTTIVO Art Tessuti produttivi consolidati. Generalità (P, P1.R, P2.R) 1. Sono le parti degli ambiti insediativi destinati prevalentemente all attività artigianale ed industriale, riferibili alle zone omogenee di tipo D di cui all'art. 2 del D.M. 2/4/68 n In gran parte, si tratta aree edificate successivamente al 1954, caratterizzate da edifici privi di valore architettonico, spesso non idonei alle esigenze di sviluppo o riorganizzazione delle attività produttive, che presentano tipologie eterogenee, rapporti di copertura generalmente elevati e inducono sovraccarico urbanistico sugli spazi pubblici limitrofi. I suddetti tessuti produttivi vengono definiti eterogenei. Alcuni comparti, definiti omogenei, sono caratterizzati da un seppur modesto disegno insediativo e da omogeneità tipologica; si caratterizzano per l equilibrio tra aree coperte e spazi pertinenziali e per non gravare con sovraccarichi urbanistici gli spazi pubblici limitrofi. 2. Sono ammesse le seguenti attività: - attività industriale e artigianale; - attività terziarie/direzionali; - laboratori di ricerca e di analisi; - commercio al dettaglio e all ingrosso, limitatamente agli esercizi di vicinato ed alle medie strutture di vendita con le limitazioni derivanti dal Piano di Urbanistica Commerciale; - magazzini, depositi e silos per stoccaggio merci e materiali; - stoccaggio e deposito all aperto di merci e materiali; - abitazioni per il titolare o per il personale addetto alla sorveglianza e alla manutenzione; - attività di somministrazione di alimenti e bevande; - servizi aziendali per gli addetti; - attività pubbliche o di interesse pubblico - attività di servizio alla persona; - esposizione e commercializzazione di merci e materiali ingombranti (autoveicoli, motoveicoli, natanti, macchine agricole, arredi e attrezzature da giardino, etc.), con i rispettivi uffici - spazi espositivi in genere; - aree di parcheggio e sosta per autotrasportatori; - attrezzature tecnologiche; - attrezzature turistico-ricettive; 3. In queste aree il RU si attua per intervento edilizio diretto. Gli interventi ammessi sono finalizzati:
4 - al mantenimento, miglioramento e riqualificazione degli assetti insediativi e degli spazi pubblici, mediante il ridisegno o la sostituzione dell edificato di scarsa qualità estetica e costruttiva, l incremento delle dotazioni di parcheggio e delle superfici permeabili; - al miglioramento formale e funzionale degli edifici per favorire lo sviluppo e la riorganizzazione aziendale. Non è ammessa la localizzazione di nuove industrie a rischio di incidente rilevante, ai sensi del DPR 175/88 e succ. modifiche e integrazioni; 4. Sono ammessi tutti gli interventi di cui al precedente art. 55. In caso di sostituzione edilizia, è consentito il mantenimento della Sul esistente, legittimamente assentita, nel rispetto del rapporto di copertura definito per l area di riferimento, dalle presenti norme. 5. Al fine di favorire il miglioramento e la riqualificazione degli insediamenti produttivi sono consentiti: - la realizzazione di autorimesse pertinenziali e di volumi tecnici interrati, senza limiti di superficie anche fuori della proiezione degli edifici purché in aree esenti da pericolosità idrauliche; - la realizzazione di parcheggi pertinenziali collocati su solai posti a quota sopraelevata rispetto al piano di campagna. In tal caso le rampe carrabili di accesso non rientrano nel calcolo del rapporto di copertura necessarie e non vengono valutate ai fini delle distanze dei fabbricati dai confini; - un altezza maggiore di quella indicata nelle singole zone produttive per realizzare attrezzature tecnologiche, magazzini a gestione automatizzata, e per gli altri speciali impianti necessari alle diverse attività produttive. 6. Gli edifici nei quali alla data di adozione del RU risultino legittimamente insediate attività diverse da quelle elencate al precedente comma 2 possono essere oggetto esclusivamente di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. 7. Gli edifici o le porzioni di edifici adibite legittimamente ad uso residenziale alla data di adozione del RU possono essere oggetto di interventi non eccedenti la ristrutturazione edilizia con esclusione della demolizione e ricostruzione e a condizione che non siano costituite nuove unità immobiliari autonome ad uso residenziale. 8. La modifica della destinazione d uso con inserimento di esercizi commerciali o di attività ad essi assimilate comporta il reperimento delle dotazioni di parcheggio per la sosta di relazione, determinate nel rispetto delle disposizioni di cui all art. 54 delle presenti norme.
5 9. In caso di interventi che comportino incrementi di Sul, deve essere verificato sulla parte residua del fabbricato il rispetto delle dotazioni di parcheggio pertinenziale dovute alla data di rilascio del titolo abilitativo originario. 10. La possibilità di realizzare impianti di distribuzione carburanti, è regolata dal Piano per la razionalizzazione del sistema di distribuzione ed ammodernamento della rete distributiva comunale. 11. Eventuali nuove costruzioni destinate alle attività complementari di cui al precedente comma 2, devono avere altezza massima pari a m.6, I tessuti produttivi consolidati si articolano in: - Tessuti produttivi eterogenei artigianali (P1) e industriali (P2) - Tessuti produttivi omogenei artigianali (P3) e industriali (P4) 13. Nelle aree produttive eterogenee preordinate in sede di PS al riordino urbano (P1.R e P2.R), non inserite tra le previsioni del primo RU, sono ammessi interventi fino alla ristrutturazione con esclusione di demolizione e ricostruzione e aumenti di unità immobiliari. Non è consentito il cambio di destinazione d uso. Nell area già sede della Poltronova non sono ammesse alterazioni irreversibili della zona mostre, al fine di salvaguardare uno spazio di valore testimoniale riguardo alla recente storia del design italiano. Art Tessuti produttivi eterogenei (P1, P1.1, P2, P2.1, P2.2, P2.3) 1. Negli interventi ammessi all interno di questi tessuti dovranno essere ricercate soluzioni progettuali di qualità funzionale ed estetica che prevedano l inserimento di arredi urbani e vegetazionali nei comparti interessati, che riducano il fabbisogno energetico ed idrico incrementando l utilizzazione di energie e risorse idriche rinnovabili, che consentano la riduzione della produzione di rifiuti, migliorino la gestione degli stessi agevolando il recupero ed il riciclaggio interno dei materiali, ivi compresi gli imballaggi, dotando gli insediamenti di strutture per la raccolta differenziata. 2. Il RU si attua in queste zone mediante intervento edilizio diretto. Nelle aree P2.1, P2.2, e P2.3 l intervento edilizio diretto dovrà essere preceduto da progetto preliminare redatto ai sensi dell art. 4 della presente normativa, dal quale dovrà emergere il rispetto delle prescrizioni di cui al precedente comma 1. 3 Tessuti produttivi eterogenei prevalentemente artigianali (P1)
6 Gli interventi urbanistico-edilizi consentiti all interno dei tessuti produttivi eterogenei di tipo P1 devono in ogni caso garantire il rispetto dei seguenti parametri e indici edilizi: - Indice di utilizzazione fondiaria Uf 0,70 mq/mq Sf - Rapporto di copertura Rc 0,45 mq/mq Sf - Altezza massima H 9,00 m - Distanza minima dai confini 5,00 m - Distanza tra fabbricati 10,00 m - Distanza minima dalle strade 10,00 m 3.1 E' consentita una superficie da destinare ad abitazioni pari a 0,33 mq/mq di Su con un massimo di 200 mq. 3.2 Gli interventi comportanti incremento del numero di unità immobiliari non possono determinare la realizzazione di nuove unità ad uso produttivo con Sul inferiore a mq Nell'area contrassegnata con il codice P1.1 posta in via Aldo Moro, al fine di favorire la sua trasformazione in coerenza con il contesto insediativo caratterizzato da una zona P3 di edifici artigianali di piccole dimensioni, è ammessa la suddivisione del lotto originale in più lotti di superficie minima di mq 800, a ciascuno dei quali si applicano le destinazioni d'uso ed i parametri edilizi delle zone P1. Gli interventi sono subordinati alla redazione di un progetto preliminare che dovrà prevedere la realizzazione di un parcheggio pubblico (non scomputabile dagli oneri di urbanizzazione) di almeno 500 mq di superficie. 4. Tessuti produttivi eterogenei prevalentemente industriali (P2) Gli interventi urbanistico-edilizi consentiti all interno dei tessuti produttivi eterogenei di tipo P2 devono in ogni caso garantire il rispetto dei seguenti parametri e indici edilizi: - Indice di utilizzazione fondiaria Uf 0,80mq/mq Sf - Rapporto di copertura Rc 0,50mq/mq Sf - Altezza massima H 10,00 m - Distanza minima dai confini m 5,00 - Distanza tra fabbricati m 10,00 - Distanza minima dalla strada m 10, Gli interventi comportanti incremento del numero di unità immobiliari non possono determinare la realizzazione di nuove unità ad uso produttivo con Sul inferiore a mq 400; 4.2 Nelle aree integrative dei tessuti produttivi eterogenei esistenti, contraddistinte da apposito codice, valgono le seguenti disposizioni specifiche:
7 4.2.1 Area P2.1, Via Tobagi, Stazione Si tratta di un area residuale, integrativa del tessuto produttivo esistente, destinata in parte a magazzini e altre attrezzature tecniche e impianti comunali e, in parte, alle altre attività di cui al precedente art. 63, comma 2. Nella porzione di pertinenza comunale, con accesso da Via W. Tobagi, gli interventi sono dimensionati secondo eventuali specifiche prescrizioni o secondo criteri di funzionalità,nel caso di sua alienazione le attività consentite saranno quelle di cui al precedente art. 63 comma 2 e gli interventi consentiti saranno quelli delle zone P2 secondo i parametri e gli indici di cui al precedente comma 4. Nella porzione rimanente, gli interventi consentiti devono essere dimensionati secondo i parametri e gli indici di cui al precedente comma 4. L accesso a quest area è previsto dal raccordo stradale che si immette in Via Croce Rossa Area P2.2, Via Tobagi, Stazione Si tratta di una previsione mutuata dal previgente PRG e localizzata in Via W. Tobagi, ad ovest dell impianto di termovalorizzazione. L area può essere destinata alla localizzazione di aziende di autotrasportatori, deposito e commercializzazione di materiali e attrezzature per l'edilizia, deposito e commercializzazione di autoveicoli. Il progetto preliminare di cui al precedente comma 2 deve tra l altro prevedere: - le modalità di accesso all area; - la schermatura dell area con adeguate fasce verdi alberate; - la dotazione dei parcheggi per le automobili, commisurata al massimo numero dei mezzi di trasporto di cui si prevede la sosta e al numero degli addetti alla gestione della struttura; - la formazione di strutture di supporto all'attività (servizi comuni, uffici, ecc.) con Sul massima pari a mq Area P2.3, Via Tobagi, Stazione L area può essere destinata a funzioni quali la localizzazione di aziende di autotrasportatori, il deposito e la commercializzazione di autoveicoli, il deposito di materiali diversi. Il progetto preliminare di cui al precedente comma 2 deve tra l altro prevedere: - le modalità di accesso all area; - la schermatura dell area con adeguate fasce verdi alberate; - la dotazione dei parcheggi per le automobili, commisurata al massimo numero dei mezzi di trasporto di cui si prevede la sosta e al numero degli addetti alla gestione della struttura; - la formazione di strutture di supporto all'attività (servizi comuni, uffici, ecc.) con Sul massima pari a mq 300; - l'obbligo di cedere l'area per la realizzazione di un parcheggio pubblico a sud dell'area P2.3 e per la realizzazione di una fascia a verde pubblico sul lato ovest.
8 (...omissis...)
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