Identificativo Atto n. 253 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

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1 /04/2009 Identificativo Atto n. 253 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA ESCAVAZIONE DI UN NUOVO POZZO AD USO IRRIGUO IN COMUNE DI SAN PAOLO (BS). PROPONENTE: UTENTI IRRIGUI VASO CORABIOLO PRONUNCIA DI COMPATIBILITA' AMBIENTALE AI SENSI DEL D.LGS. 152/06

2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTI: - il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152: Norme in materia ambientale, con specifico riferimento alla Parte Seconda, Titolo III, - il d.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale ; - la l.r. 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003, n. 3; - la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle Leggi Regionali in materia di organizzazione e personale e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII Legislatura; - la d.g.r. 2 novembre 1998, n Ricognizione circa le procedure amministrative previste dal D.P.R. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n.337/85/cee ; - la d.g.r. 27 novembre 1998, n , Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r /98 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; CONSIDERATO che le sopraindicate Deliberazioni di Giunta regionale, pur richiamando la normativa in tema di V.I.A. a suo tempo vigente, sono da ritenersi tutt ora valide quale riferimento per l espletamento delle procedure di verifica e di valutazione di impatto ambientale, in virtù dell art. 35 (Disposizioni transitorie e finali) del d.lgs. 152/06, così come modificato dal d.lgs. 4/08; VISTI inoltre: - il R.D. 11 dicembre 1993, n.1775 e s.m.i. Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici; - il Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. n. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 ; - la d.g.r. 29 marzo 2006, n Approvazione del Piano di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.) ; PRESO ATTO che: a) con nota Prot. n. Z del è stata depositata presso la Struttura Valutazioni di impatto Ambientale della Direzione Generale Territorio e urbanistica - da parte degli utenti irrigui del Vaso Corabiolo, - la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi degli artt. 6 e 23 del d.lgs.152/06 relativa al progetto di escavazione di un nuovo pozzo ad uso irriguo in Comune di San Paolo (Bs); copia della documentazione è stata depositata presso gli Enti territoriali interessati dall intervento; b) la tipologia progettuale in esame rientra fra quelle di cui alla lettera b), Utilizzo non energetico di acque sotterranee ivi comprese acque minerali e termali, nei casi in cui la derivazione superi i 100 litri al minuto secondo dell allegato III del d.lgs. 152/06 e successive modificazioni e 1

3 integrazioni ed è pertanto sottoposta alla procedura regionale di valutazione d impatto ambientale ai sensi del medesimo d.lgs; c) in data 11 giugno 2008 è avvenuta la pubblicazione dell annuncio del deposito sul quotidiano Bresciaoggi ; d) il Proponente ha provveduto al versamento degli oneri istruttori in data , secondo le disposizioni di cui all art. 8-bis, comma 3 della l.r. 20/99, dopo aver effettuato la valutazione economica degli interventi in parola; e) con nota in atti regionali prot. n Z del il Proponente ha fornito, di propria iniziativa, integrazioni alla documentazione presentata; f) a seguito di tali integrazioni non è stata ritenuta necessaria la pubblicazione dell avviso dell avvenuto deposito, in quanto si tratta di elementi di approfondimento che non hanno mutato le caratteristiche del progetto e la sua comprensione da parte del pubblico; g) la procedura di VIA è stata caratterizzata dai seguenti passaggi amministrativi: presentazione e sopralluogo in data , conferenza di concertazione dei pareri in data ; h) durante l iter istruttorio relativo alla pronuncia di compatibilità ambientale, non è pervenuta alcuna osservazione; VISTA la documentazione depositata dal Proponente, comprensiva di: - sintesi non tecnica, - studio d impatto ambientale, - tavole progettuali Relazione Agronomica, - documentazione tecnica integrativa pervenuta in data 03/02/2009, si evidenzia quanto segue: - il progetto prevede la terebrazione di un pozzo a servizio di un comprensorio irriguo di circa 138 ha durante i mesi del periodo irriguo e le acque emunte verranno immesse nel vaso Corabiolo; come evidenziato nella documentazione depositata, si riportano le principali caratteristiche previste per il pozzo in esame: Coordinate (Gauss- Boaga) X = e Y = Profondità prevista 70 m Diametro perforazione φ = 900 mm da 0 a -40 m φ = 600 mm da -40 a -70 m Portata di esercizio Q = 150l/s Portata media quantitativa Q = 37,74 l/s Diametro tubazione in acciaio verniciato φ = 500 mm da 0 a -40 m φ = 323 mm da -40 a -70 m Spessore tubazione 12/8 mm Tipo e posizione indicativa del monofiltro Passante, da 40 a -70 m dal p.c. Diametro filtri 323 mm Spessore filtri 8 mm Per quanto riguarda le ulteriori caratteristiche e dimensioni del progetto, le misure adottate per la mitigazione degli effetti sull ambiente, si rimanda alla documentazione depositata agli atti dell istruttoria; RILEVATO quanto segue in merito alla localizzazione del pozzo: - l area oggetto di intervento non risulta interessata da vincoli di carattere paesistico e ambientale e idrogeologico; 2

4 - l intervento in esame risulta compatibile con le previsioni urbanistiche e territoriali definite dal P.R.G. e dal P.T.C.P. DATO ATTO che: - gli Enti locali interessati dal procedimento, convocati alla conferenza di concertazione dei pareri il cui verbale è agli atti dell istruttoria, si sono così espressi: - il Comune di San Paolo, con nota prot.z del , ha espresso parere favorevole; - la Provincia di Brescia, con nota prot Z del , ha espresso parere favorevole con prescrizioni; per quanto riguarda le Strutture e gli Enti regionali: - la Direzione generale Agricoltura, con nota prot. Z n. 41 del , ha espresso parere favorevole; - ARPA Lombardia dipartimento di Brescia con nota prot. Z n /09 del 21,04,2009, esprime parere favorevole con prescrizioni; - ASL di Brescia con nota prot. Z n del , ha espresso parere favorevole; CONSIDERATO che in merito al progetto e ai suoi effetti sull ambiente - esaminata la documentazione depositata, visti i risultati del sopralluogo, acquisiti i pareri e i contributi delle Strutture componenti il Gruppo di lavoro per l esame istruttorio, nonché i pareri espressi dagli Enti locali dall istruttoria condotta è emerso quanto segue: - l opera in esame capterà acque da falda intermedia al fine di ridurre i rischi d interferenza con la rete idrografica limitrofa posta a 30 m dal p.c. (rogge e fontanili), preservando le falde utilizzate dai pozzi pubblici ubicate a profondità > di 100 m dal p.c.; - non si evidenziano significative interferenze con i tre pozzi dell acquedotto pubblico di San Paolo ubicati a una distanza di 2100 m a est, 600 m a est e 960 m a nord, che attingono a livelli acquiferi più profondi e idraulicamente separati da banchi argillosi, come dimostrano le stratigrafie allegate alla relazione geologico - tecnica ; - dalla documentazione trasmessa, risultano nel raggio di 600 m circa pozzi privati considerato la potenzialità dell acquifero interessato, il raggio massimo di influenza esaurisce i suoi effetti a 700 m di distanza; la sovrapposizione degli effetti sul acquifero, potrà essere sostenibile dal sistema acquifero locale, in quanto il tempo necessario per la ricarica dello stesso è pari a circa 114 giorni; - il pozzo è individuato in area definita in classe 3 nella zonizzazione acustica comunale (classe di tipo misto), lo studio evidenzia che le emissioni sonore dell impianto di sollevamento sono conformi ai limiti acustici di zona; - la necessità monitorare la falda prima del pompaggio del pozzo in progetto; - la necessità di mitigazione visiva della cabina di pompaggio. RITENUTO, sulla base di quanto sopra riportato, di concludere che: lo s.i.a. è stato condotto secondo quanto indicato dall art. 22 del d.lgs. 152/06, risultando analizzati in modo complessivamente adeguato le componenti ed i fattori ambientali coinvolti dal progetto e individuati gli impatti e le linee fondamentali per la loro mitigazione; è possibile esprimere una pronuncia di compatibilità ambientale positiva, con le prescrizioni ed alle condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto. 3

5 DATO ATTO che il presente provvedimento concorre all obiettivo operativo Valutazione degli impatti ambientali generati da progetti e programmi di intervento a valenza territoriale, nonché dalle infrastrutture strategiche di cui al titolo III, capo IV, del d.lgs. 163/2006 e attività connesse alla manifestazione di volontà d'intesa" del vigente P.R.S; DECRETA 1) di esprimere - ai sensi del d.lgs 152/06,- giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto lavori di escavazione di un nuovo pozzo ad uso irriguo, in Comune di San Paolo (BS), secondo la soluzione progettuale prospettata negli elaborati depositati dagli utenti irrigui del Vaso Corabiolo, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni, che dovranno essere espressamente recepite nei successivi iter e provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto stesso: a) dovranno essere puntualmente adottate tutte le precauzioni e pienamente attuate tutte le misure di mitigazione prefigurate nel progetto e nello S.I.A., così come indicate dal Proponente nella documentazione depositata ed in particolare schermatura a verde dell area circostante la cabina del pozzo e la canalina, con piantumazioni; b) l estrazione dell acqua dovrà avvenire nel rispetto delle condizioni idrogeologiche esistenti, garantendo la tutela dei corpi idrici sfruttati per uso idropotabile ed i prelievi di acqua già autorizzati, anche per scopi diversi; c) dovrà essere predisposto un programma di manutenzione ordinaria che consenta di preservare nel tempo l efficienza e la funzionalità dell impianto ed in particolare lo spurgo periodico dei filtri prima delle operazioni di accensione del pozzo; d) durante la fase di cantiere dovranno essere adottate tecniche idonee a garantire la massima tutela del suolo, sottosuolo, acque superficiali, atmosfera, rumore e vibrazioni, nonché tutte le cautele necessarie ad assicurare la sicurezza del cantiere; e) il manto drenante dovrà essere dimensionato correttamente secondo criteri di ritenzione e permeabilità, mediante un adeguata analisi granulometrica del terreno in corrispondenza dei livelli filtranti per poter garantire il buon funzionamento del pozzo nel tempo; f) dovrà essere concordato con il locale dipartimento dell ARPA, la Provincia di Brescia e il Comune di San Paolo un monitoraggio dei livelli piezometrici e della qualità delle acque in pozzi ritenuti significativi nel raggio di influenza dal sito d intervento, con misurazioni in continuo ma anche verifiche manuali, periodiche, con cadenza semestrale; g) dovrà essere realizzato un piezometro in prossimità del sito in esame, al fine di ricostruire la piezometria prima della realizzazione del pozzo ed un monitoraggio della falda in fase di pompaggio; inoltre dovrà essere predisposto un monitoraggio di alcuni pozzi privati, significativi dal punto di vista idrogeologico (a sud pozzo n. 16); h) siano fornite idonee garanzie affinché, qualora intervenisse un cambio di destinazione d uso dell area in cui è previsto il pozzo, questo sia chiuso o messo in sicurezza, attuando tutte le misure necessarie ad evitare contaminazione delle risorse idriche sotterranee. 2) di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto ai seguenti soggetti: - Utenti irrigui del Vaso Corabiolo; 4

6 - Provincia di Brescia; - Comune di San Paolo (BS); - ARPA Dipartimentale di Brescia; 3) di provvedere alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto; 4) di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente provvedimento sul sito web 5) di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, ai sensi del d.p.r n Il Dirigente Ing. Filippo Dadone 5

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