L importanza della biodiversità nella costituzione varietale: il riso come caso di studio

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1 L importanza della biodiversità nella costituzione varietale: il riso come caso di studio l progetto RGV del MIPAAF promuove la catalogazione e la valorizzazione delle risorse genetiche vegetali per un loro miglior impiego nel miglioramento genetico attuale. Un esempio, il patrimonio genetico del riso italiano Stefano Cavigiolo, Chiara Lanzanova, Giampiero Valè, Gianni Tacconi, Marta Vallino, Diego Greppi, Elisabetta Lupotto* Sebbene per restrizioni di natura climatica in Italia si coltivi solo riso (Oryza sativa L.) adattato ai climi temperati appartenente alla ssp. japonica, i programmi di miglioramento genetico condotti dall inizio del XX secolo ad oggi hanno permesso la costituzione di un numero consistente di varietà. L attuale Registro Nazionale conta 140 varietà di riso italiane, differenziate tra loro per aspetti morfologici, agronomici o qualitativi (dati 2007, fonte ENSE): molte di queste varietà sono apprezzate e correntemente coltivate anche in altri Paesi mediterranei, quali Francia, Spagna, Grecia, Portogallo. Questo risultato è dovuto essenzialmente a due azioni parallele: la costante introduzione di genotipi esteri e la loro valutazione nel nostro ambiente, al fine di identificare le caratteristiche più importanti per la coltura nell area italiana, e il recupero e l impiego di antiche varietà che, sebbene non più competitive per performance, sono caratterizzate da particolari aspetti qualitativi, caratteristiche che fanno del riso italiano un prodotto particolarmente apprezzato nel mondo. Il Trattato FAO l importanza della biodiversità La conservazione e l uso sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura contribuisce inoltre al raggiungimento degli obiettivi della Convenzione sulla diversità biologica, approvata dalla Comunità europea con decisione 93/626/CEE del Consiglio, e della strategia comunitaria per la diversità biologica ad essa correlata, che prevede un piano d azione per la conservazione della biodiversità e la protezione delle risorse genetiche in agricoltura (Council Regulation EC N 870/2004). La biodiversità rientra anche fra gli obiettivi principali del piano d azione globale per la conservazione e l uso sostenibile delle risorse fitogenetiche per l alimentazione e l agricoltura (Global Plan of Action for the Conservation and Sustainable Utilisation of Plant Genetic Resources for Food and Agriculture) della FAO e il Trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l alimentazione e l agricoltura, che la Commissione e gli Stati membri hanno sottoscritto il 6 giugno Per contribuire alla realizzazione degli obiettivi della PAC e degli impegni assunti a livello internazionale, è stato istituito un programma per il periodo inteso a integrare e promuovere, a livello comunitario, le iniziative avviate negli Stati membri in materia di raccolta, conservazione, caratterizzazione, e utilizzazione delle risorse genetiche in agricoltura. Il Progetto RGV del MIPAAF Il Ministero delle Politiche Agricole italiano (MIPAAF) per l Italia finanzia il progetto RGV (Risorse Genetiche Vegetali) coordinato da Carlo Fideghelli, del CRA-Istituto sperimentale per la Frutticoltura di Roma. Al progetto RGV il CRA Unità di Ricerca per la Risicoltura di Vercelli partecipa da un triennio con le azioni di collezione, caratterizzazione e valorizzazione genetica relative al riso. La conservazione del germopla- * CRA Unità di Ricerca per la Risicoltura di Vercelli e Centro di Ricerca per la genomica vegetale di Fiorenzuola D Arda - elisabetta.lupotto@entecra.it 40

2 sma risicolo, così come per le altre specie agrarie, risulta di notevole importanza poichè rappresenta fonte di variabilità genetica, risorsa fondamentale sia per i costitutori varietali sia per i programmi di sperimentazione agraria del settore. L opera di recupero, conservazione, e catalogazione, con la istituzione di una banca del germoplasma costantemente rigenerata, permette quindi da un lato di evitare l erosione e la perdita del patrimonio genetico risicolo e dall altro consente lo sfruttamento delle caratteristiche agronomiche e qualitative per un loro impiego mirato nei programmi di miglioramento genetico. Relativamente al germoplasma italiano, al CRA di Vercelli, è stata intrapresa un attività di recupero, rigenerazione e caratterizzazione fenotipica, di varietà di riso facenti parte della collezione storica del nostro patrimonio risicolo. Il lavoro analitico descrittivo sulle varietà storiche è effettuato con la collaborazione di Luigi Tamborini, ENSE di Milano, e il catalogo descrittivo finale disponibile on line sul sito allestito per il progetto RGV sarà completato da materiale iconografico e pubblicato. Molte di queste varietà, attualmente non più coltivate, hanno rivestito nei primi due decenni del secolo scorso un ruolo determinante per la crescita della nostra risicoltura entrando nei vari programmi di miglioramento genetico. Oggi il loro recupero, oltre a garantire una loro migliore valutazione, consentirebbe l impiego di tali materiali come ulteriori donatori di caratteri utili per il miglioramento genetico della coltura. Oltre all allevamento e moltiplicazione in campo, per ciascuna varietà è stata condotta una caratterizzazione morfologica basata sull impiego di una serie di descrittori adottati a livello internazionale in accordo con quanto prescritto sia nello Standard Evaluation System for Rice adottato dall IRRI ( sia nelle linee guida individuate dall UPOV ( Particolare attenzione è stata dedicata ai descrittori qualitativi: accanto alle analisi qualitative tradizionali (rese alla lavorazione, amido, amilosio, proteine) si è ricorso all utilizzo di metodologie analitiche innovative come l uso di un amilografo (Rapid Visco Analyzer Foss) per lo studio del profilo amilografico, Foto 1. Biodiversità e conservazione delle risorse genetiche sono presupposto fondamentale per i futuri programmi di miglioramento genetico Il lavoro sul germoplasma italiano 41

3 Foto 2. Le antiche varietà di riso hanno rivestito un ruolo determinante per la crescita della nostra risicoltura (nella foto la varietà Lencino) sviluppo di marcatori molecolari funzionali per geni target specifici, saranno di notevole importanza per i costitutori varietali in quanto possono dare direttive ben precise per la effettuazione di incroci mirati nella costituzione delle nuove varietà. e l analisi delle componenti volatili che concorrono alla definizione del profumo delle varietà aromatiche. A questo ultimo punto viene dedicato uno studio particolare, svolto dal gruppo di ricerca di G.Mellerio, al Centro Grandi Strumenti della Università di Pavia. A partire dal 2005, questa azione è stata coordinata agli studi di genotipizzazione molecolare effettuati dal gruppo di ricerca sulla genomica del riso di Pietro Piffanelli, al CERSA - Parco Tecnologico Padano di Lodi, nell ambito del progetto Italoryza (Piffanelli et al., 2007). Grazie alla sinergia instauratasi, si è potuto per la prima volta esplorare in modo esaustivo il patrimonio genetico del germoplasma storico ed attuale del riso italiano, con approfondimenti su di una parte di germoplasma estero utilizzato negli anni recenti per i programmi di breeding tesi alla costituzione delle nuove varietà. I dati recentemente ottenuti, associati allo Il lavoro sul germoplasma di origine estera Un altro aspetto sviluppato dal CRA di Vercelli, è stato il proseguimento nell opera di reperimento di germoplasma di riso estero, proveniente per la maggior parte dai Paesi dell area temperata e quindi adattabile alle nostri condizioni climatiche. E importante ricordare che l evoluzione varietale necessaria al continuo miglioramento della specie coltivata dipende dalla disponibilità di fonti genetiche per caratteristiche elite: resistenze agli agenti patogeni, agli stress ambientali come la carenza d acqua e la salinità, elevata qualità e produttività, e capacità della pianta di utilizzare al meglio i nutrienti del suolo. Un esempio attuale è dato, nell ambito degli stress abiotici, dalla capacità della pianta a tollerare una situazione di carenza idrica (Cavigiolo et al., 2007). Dopo le situazioni di più o meno prolungata siccità che hanno contraddistinto le ultime stagioni colturali, il problema dell approvvigionamento idrico sta acquistando sempre più importanza anche nel nostro paese. L attività di reperimento di germoplasma estero prevede, pertanto, l introdu- 42

4 zione di genotipi di riso upland di provenienza Cinese, simil-upland di origine Egiziana, ed altri. Il termine upland indica varietà di riso che ben sono adattate e crescere in condizioni di suolo aerobico, senza sommersione, avvalendosi, nei genotipi più resistenti, solo della pioggia come fonte di approvvigionamento idrico (Venuprasad et al., 2007). Questi materiali potranno essere utilizzati come parentali in programmi di incrocio e selezione. Essi saranno donatori di caratteri utili per il conferimento della capacità di ben tollerare situazioni di carenza idrica anche nei genotipi di riso italiani. E importante ricordare che, nel corso della storia della risicoltura italiana, sono state frequenti le introduzioni di genotipi di riso upland dalla Cina, introduzioni sollecitate più volte dagli organi governativi dediti ai piani di sviluppo rurale. Infatti, pur volendo mantenere la produzione risicola nel distretto piemontese-lombardo, si proponeva, per il risanamento delle aree umide affette dalla malaria, la coltura del riso in regime di asciutta. E possibile che alcune varietà storiche risalenti a quei tempi siano derivate per selezione o per incrocio e selezione successiva - da tali genotipi upland. Oggi il recupero e la caratterizzazione di varietà antiche italiane, oltre a garantire una loro migliore valutazione, consentirebbe l impiego di tali materiali come ulteriori donatori di caratteri utili per il miglioramento genetico della coltura. Per quanto riguarda le fonti di re- Foto 3. L introduzione nel breeding di genotipi upland risulta determinante per ridurre i danni causati dalla carenza idrica 43

5 sistenza alle malattie fungine, si è ricorso all introduzione di 22 genotipi, di provenienza americana e asiatica, recanti nel genoma i principali geni di resistenza (geni Pi) al fungo Magnaporthe (Pyricularia) grisea, responsabile del brusone, la malattia fungina più diffusa in Europa. Oltre al reperimento dei genotipi resistenti, si è proceduto alla loro moltiplicazione e valutazione in campo per il loro successivo impiego come donatori di resistenza in programmi di incrocio con genotipi italiani di pregio ma particolarmente suscettibili al fungo. In parallelo è iniziata un attività volta allo sviluppo di marcatori molecolari in grado di riconoscere i geni di resistenza potendoli seguire durante i programmi di incrocio e selezione. Attualmente sono disponibili, per 7 geni Pi, uno o più marcatori in grado di discriminare in ciascuna varietà il tipo di gene o il suo allele (resistente o suscettibile). L uso di questi marcatori permette inoltre la programmazione di incroci specifici per l introgressione di più geni di resistenza (gene pyramiding) in varietà di particolare pregio o interesse. Lo sviluppo del progetto RGV del MIPAAF ha portato alla costituzione di una preziosa banca di germoplasma che ha trovato occasione di sviluppo in due grandi progetti a finanziamento CEE: il progetto CEDROME (INCO-CT ) nell ambito del Sesto Programma Quadro (Greppi et al., 2007), e il progetto EURI- GEN (AGRI ) ( nell ambito dei programmi CEE AGRIGENRES ( Abstract The importance of biodiversity in rice breeding Due to the particular climatic conditions, rice cultivation in Italy is restricted to the temperate japonica type (Oryza sativa L. ssp. japonica. The long hystory of rice breeding, which started at the beginning of the XXth century, led to the release of important number of rice varieties. To date, about 140 Italian rice varieties are registered into the National Variety Register. The FAO International Treaty on Plant Genetics Resources for Food and Agriculture, and the Council Regulation (EC N 870/2004) establishing a Community Programme on the conservation, characterization, collection and utilization of genetics resources in agriculture, highlight the major importance of biodiversity and the conservation of genetic resources. In Italy, the Italian Ministry of Agriculture (MIPAAF) has issued a specific programme to support and implement the FAO Treaty, the project Risorse Genetiche Vegetali (D.M.18862/06), coordinated by CRA-Istituto sperimentale per la Frutticoltura in Rome. Rice genetic resources, represented by traditional and modern varieties, are the basis of world food security. Characterisation, conservation and rejuvenation of the germplasm seed bank are important to preserve the integrity of the whole gene pool, to limit genetic erosion and to help in developing new varieties in different breeding programmes. In order to catalogue, classify and study the diversity in morphological, phenological and quality traits of the hystorical Italian rice germplasm bank, and to investigate the possible relationships between these traits, 180 genotypes were grown in the field at CRA - Unità di Ricerca per la Risicoltura at Vercelli. Together with the traditional Italian germplasm, some like other 180 exotic genotypes were characterized: these latter ones come from the most important International rice countries (USA, Egypt and Cina), growing rice in the temperate area. Most of these accessions were introduced to mine for resistances genes for abiotic and biotic stresses, in help to the national breeding programmes. 44

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