APPLICAZIONE CONGIUNTA DELLE DIRETTIVE 97/23/CE (PED), 2006/42/CE (MD) E 94/9/CE (ATEX) AGLI IMPIANTI DI PROCESSO. ing.
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- Raimonda Pugliese
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1 Seminario tecnico - 25 novembre MILANO APPLICAZIONE CONGIUNTA DELLE DIRETTIVE 97/23/CE (PED), 2006/42/CE (MD) E 94/9/CE (ATEX) AGLI IMPIANTI DI PROCESSO ing. Matteo Pettenuzzo
2 UNICO riferimento, TANTE specializzazioni Un team di oltre 100 tecnici 5 sedi operative Friuli, Lombardia, Trentino A.A., Veneto
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6 Direttiva 94/9/CE: orbita marcatura CE PED 97/23/CE ATEX 94/9/CE EMC 2004/108/CE Macchine 2006/42/CE OGGETTO Fissare i requisiti minimi di sicurezza dei componenti, apparecchiature, LVD 2006/95/CE macchine e impianti destinati ad operare in atmosfera potenzialmente esplosiva
7 Direttive marcatura CE
8 CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTIVA ATEX La Direttiva 94/9/CE, denominata ATEX (EXplosive ATmosphere), si applica alla progettazione, alla fabbricazione ed alla valutazione di conformità di: Singoli apparecchi APPARECCHIATURE (elettriche e meccaniche) dotate di sorgenti di innesco proprie SISTEMI DI PROTEZIONE aventi la funzione di limitare o eliminare i danni di una esplosione COMPONENTI senza funzione autonoma destinati esplicitamente ad essere incorporati in Insiemi di apparecchi (Assembly) Varie apparecchiature singole Montate da un unico fabbricante integrate tra di loro per realizzare una funzione specifica apparecchiature o sistemi di protezione DISPOSITIVI installati al di fuori dalle zone pericolose ma indispensabili al funzionamento sicuro di apparecchiature o sistemi di protezione DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI IN O IN RELAZIONE AD UNA ATMOSFERA POTENZIALMENTE ESPLOSIVA T = -20 C to +60 C, p = 0.8 bar to 1.1 bar
9 CAMPO DI APPLICAZIONE: SINGOLI APPARECCHI APPARECCHIATURE ELETTRICHE APPARECCHIATURE NON ELETTRICHE ATEX 94/9/CE COMPONENTI DISPOSITIVI DI SICUREZZA PER APPARECCHIATURE O SISTEMI DI PROTEZIONE SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI
10 Significato della marcatura Indica la presunta conformità alle disposizioni di tutte le direttive che, per aspetti diversi, sono eventualmente applicabili al prodotto Tali direttive applicabili sono indicate nella DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITÀ Il Fabbricante garantisce il rispetto dei REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA di ciascuna direttiva
11 DIRETTIVA 94/9/CE E DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE ATEX 94/9/CE. e quando la macchina presenta un rischio di esplosione? Macchine 2006/42/CE
12 La MD e le direttive specifiche b) Direttive specifiche che possono applicarsi alle macchine in luogo della MD in caso di uno o pochi pericoli specifici, per esempio: Dir. 97/23/CE (attrezzature a pressione) Dir. 94/9/CE (apparecchi ATEX) Dir. 2009/142/CE (apparecchi a gas)
13 Cosa dice la MD sul rischio di esplosione? RES Esplosione La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare qualsiasi rischio di esplosione provocato dalla macchina stessa o da gas, liquidi, polveri, vapori od altre sostanze prodotti o utilizzati dalla macchina. La macchina deve essere, per quanto riguarda i rischi di esplosione dovuti all'utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva (dell intera macchina), conforme alle specifiche direttive comunitarie OVVERO LA DIRETTIVA ATEX 94/9/CE.
14 Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE la direttiva ATEX non si applica ai pericoli di esplosione dovuti a condizioni atmosferiche fuori standard ovvero atmosfere di processo (è prassi considerare temperatura circostante compresa tra -20 C e 60 C e una gamma di pressione compresa tra 0,8 bar e 1,1 bar possono essere una base appropriata per la progettazione e l uso previsto dei prodotti per le condizioni standard)
15 Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE la direttiva ATEX non si applica agli spazi all interno delle macchine in cui può essere presente un atmosfera potenzialmente esplosiva; I rischi di esplosione causati dalla macchina o che insorgono al suo interno o dovuti a gas, liquidi, polveri vapori o altre sostanze prodotte o impiegate dalla macchina sono oggetto della direttiva macchine Michela aria e vapori infiammabili
16 Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Un fabbricante di macchine può incorporare attrezzature, dispositivi di protezione o componenti ATEX che sono già stati immessi sul mercato per prevenire il rischio di esplosione negli spazi all interno delle macchine. In questo caso, la dichiarazione di conformità CE della macchina non dovrebbe far riferimento alla direttiva ATEX Sensore incorporato nelle parti interne
17 FAQ: il fabbricante deve classificare le zone interne alla macchina? GUIDA ALL APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 94/9/CE:.. Al fine di evitare un approccio non armonizzato nel quadro di un ambito interamente armonizzato come la Direttiva Macchine, non è necessario applicare il concetto di zona così come è definito nella direttiva 1999/92/CE. ZONA 0?
18 APPLICARE SEMPRE IL PRINCIPIO INTEGRATO DI PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE (ribadito) + EN PREVENIRE LA FORMAZIONE DI ATMOSFERA ESPLOSIVA EVITARE LA PRESENZA DI SORGENTI DI INNESCO EFFICACI LIMITARE GLI EFFETTI DELL ESPLOSIONE
19 SOGGETTI COINVOLTI 99/92/CE = ATEX 137 DATORE DI LAVORO 94/9/CE = ATEX 100a FABBRICANTE VALUTARE IL RISCHIO ESPLOSIONE A CUI SONO SOTTOPOSTI I LAVORATORI E ADEGUARE IMPIANTI E ATTREZZATURE MARCATURA CE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE, NON ELETTRICHE, SISTEMI DI PROTEZIONE, DISPOSITIVI DI CONTROLLO E SICUREZZA PER ATMOSFERE ESPLOSIVE
20 99/92/CE D.Lgs81/08 - DATORE DI LAVORO: OBBLIGHI IN SINTESI FASE 1 FASE 2 CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE CON PERICOLO DI ESPLOSIONE LA CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE DEVE ESSERE TEMPESTIVAMENTE AGGIORNATA SULLA BASE DELLE MODIFICHE AL PROCESSO PRODUTTIVO, SOSTANZE ED IMPIANTI DI PROCESSO. LA CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE HA SEMPREUN DUPLICE IMPATTO: SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO E SUI VINCOLI CERTIFICATIVI DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE, MECCANICHE E SISTEMI DI PROTEZIONE EFFETTUARE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO. PRODURRE E MANTENERE AGGIORNATO IL DOCUMENTO SULLA PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI MISURE TECNICHE PER LA PREVENZIONE E PROTEZIONE MISURE ORGANIZZATIVE (FORMAZIONE, ISTRUZIONIE AUTORIZZAZIONI SCRITTE, GESTIONE MANUTENZIONI ECC.) COORDINAMENTO IMPRESE ESTERNE IN AREE CLASSIFICATE (art. 26 TU)
21 FAQ: L UTILIZZATORE DEVE CLASSIFICARE LE ZONE INTERNE ALLE MACCHINE? IP5X T200 SE-093 ZONE INTERNE SI!! SE-091 SE-090 SE-092 IMPORTANTE EVIDENZIARE IP6X T200 IP6X T200 IP6X T200 GRADO IP, SOTTOGRUPPO DEI SE-097 GAS/POLVERI (IIA/IIIA, IIB/IIIB, IIC) E CLASSE a=b=1m DI TEMPERATURA DUST COLLECTOR a=b=1m GROSS OUTPUT POS 1 FINE OUTPUT TO DC OUTPUT OK POS 1 RECYCLE DUST SUCTION GROSS OUTPUT POS 2 OUTPUT OK POS 2 TO DC IP6X T200 IP5X T200 a=b=1m TO DC SE-095 IP5X T200 SE-097 SE-096 SE-094
22 Il concetto di «INSIEME» PED - 97/23/CE: varie attrezzature a pressione montate da un fabbricante per costituire un tutto integrato, funzionale e protetto ATEX - 94/9/CE: combinazione di due o più apparecchi [ ] che, per via delle potenziali sorgenti di innesco proprie, rischiano di provocare un'esplosione MD /42/CE: insieme di macchine [ ] disposte e comandate in modo da avere un funzionamento solidale
23 Integrazione di macchine e apparecchi DIRETTIVA MD 2006/42/CE ATEX 94/9/CE PED 97/23/CE RISCHI AGGIUNTIVI SI NO SI NO IN OGNI CASO OBBLIGHI DI MARCATURA CE Marcatura CE insieme obbligatoria per fabbricante e utilizzatore Marcatura CE insieme non obbligatoria Obbligo CE singole macchine e quasi macchine incorporate Marcatura CE-Ex insieme obbligatoria per fabbricante e utilizzatore (con proc. valutazione conformità in base alla categoria dell'insieme) Fabbricante: marcatura CE-Ex insieme facoltativa, senza O.N. Utilizzatore: installazione - obbligo CE-Ex singoli apparecchi Fabbricante: marcatura CE insieme (con procedura valutazione conformità in base alla categoria dell'insieme) Utilizzatore: installazione - obbligo CE singole attrezzature e verifica di messa in servizio (legislazione nazionale)
24 INTEGRAZIONE DI APPARECCHI Integrazione di apparecchi ATEX ANALISI RISCHI DI INNESCO SI RISCHI INNESCO AGGIUNTIVI? NO NUOVA VALUTAZIONE CONFORMITÀ INSIEME SI FORNITO DA UN FABBRICANTE? NO MARCATURA CE-Ex INSIEME MARCATURA CE-Ex INSIEME (SENZA O.N.) INSTALLAZIONE COMPONENTI CE-Ex (CASO DUBBIO)
25 Applicazione congiunta PED, MD, ATEX Esempio: REATTORE DI PROCESSO Recipiente a pressione - IV cat. PED Installazione in area classificata Zona 1 (requisiti di sostanza IIB T3) L interno del reattore è atmosfera di processo: inertizzazione durante tutte le fasi di esercizio, PS e TS fuori dai limiti previsti dalla dir. ATEX TS = 200 C la superficie del reattore è da considerare fonte di innesco aggiuntiva
26 Applicazione congiunta PED, MD, ATEX ESEMPIO: Gruppo agitatore acquistato con certificazione ATEX II 2G cb IIB T3 e dichiarazione di incorporazione secondo direttiva 2006/42/CE - All. II-B quasi-macchina divieto di messa in servizio prima che la macchina finale non sia dichiarata conforme alla MD
27 L applicazione disgiunta delle direttive può portare a non valutare aspetti di sicurezza importanti, per esempio: l integrità strutturale del reattore (carichi aggiuntivi, vibrazioni, ) rischi di innesco aggiuntivi (temperatura superficiale) pericoli dovuti all accesso ad elementi mobili pericolosi (mescolatore)
28 Applicazione congiunta PED, MD, ATEX Intenzione del fabbricante di dichiarare la conformità dell insieme alle direttive PED, MD e ATEX Procedura di valutazione globale di conformità mediante applicazione di Modulo G per la PED e All. IX per l ATEX Intervento di un Organismo Notificato
29 ATEX PROBLEMI DI COMUNICAZIONE TRA I SOGGETTI COINVOLTI LE DIRETTIVE ATEX HANNO INTRODOTTO LA NECESSITA DI UN DIALOGO TRA I SOGGETTI COINVOLTI; IL COMMITTENTE DATORE DI LAVORO HA L OBBLIGO DI FARE LA ZONIZZAZIONE (CLASSIFICAZONE DELLE ZONE CON PERICOLO DI ESPLOSIONE) E DI COMUNICARLA AI PROPRI FORNITORI DI MACCHINE E IMPIANTI; I COSTRUTTORI DEVONO COMUNICARE IL RISCHIO RESIDUO COSTITUITO DALLA EMISSIONI DI SOSTANZE DA PARTE DELLE MACCHINE O IMPIANTI (QUANTIFICARLE O PER LO MENO FORNIRE GLI STRUMENTI PER CALCOLARLE) I PROBLEMI DI COMUNICAZIONE TRA I SOGGETTI E LA NON CORRETTA GESTIONE DEI CONTRATTI DI ACQUISTO PORTA A RICHIESTE E RISPOSTE NON CORRETTE CON CONSEGUENTI NON CONFORMITA SULLE FORNITURE
30 Conclusioni Solo l applicazione congiunta ed integrata di tutte le direttive applicabili ad un prodotto, consente di valutare in modo esaustivo la conformità ai Requisiti Essenziali di Sicurezza Sia per un insieme sia per una installazione è fondamentale la valutazione completa di tutti i rischi derivanti dall integrazione di apparecchiature, macchine e componenti Richiesto approccio multidisciplinare
31 Seminario tecnico - 25 novembre MILANO GRAZIE! ing. Matteo Pettenuzzo matteo.pettenuzzo@necsi.it
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