ISTITUTO DI FORMAZIONE IN PSICOTERAPIA SISTEMICA, FAMILIARE E RELAZIONALE VIA MARANGONI, 95 UDINE PARTECIPA A

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1 ISTITUTO DI FORMAZIONE IN PSICOTERAPIA SISTEMICA, FAMILIARE E RELAZIONALE VIA MARANGONI, 95 UDINE PARTECIPA A MERCOLEDÌ 27 GIUGNO 2018 ORE La relazione tra genitori e figli: una prospettiva neurobiologica Daniela Bertogna, Lisiana Ardizzone Daniela Bertogna Psicologa, Psicoterapeuta sistemico-relazionale e familiare. Dottore di Ricerca in Neuroscienze. Practitioner e Supervisore EMDR. Training di II livello in Dyadic Developmental Psycotherapy con D. Hughes. La dott.ssa Bertogna da anni si occupa, sia nell attività di ricerca sia di formazione, degli aspetti neurobiologici connessi al trauma. In ambito clinico ha maturato una lunga esperienza nell ambito della psicotraumatologia. Nella formazione e nel lavoro di psicoterapia si avvale di approcci integrati centrati sul corpo come la Psicoterapia Sensomotoria. E supervisore, formatore e conduttore di gruppi di operatori sociali che lavorano con persone esposte ad eventi traumatici. E autrice di diversi articoli, abstract e poster comparsi in Congressi nazionali e internazionali di neuropsicologia. Docente in diversi corsi di formazione rivolti a specializzandi in neuropsicologia. Docente dell Istituto Naven.

2 Lisiana Ardizzone Psicologa, Psicoterapeuta sistemico-relazionale e familiare, Practitioner EMDR. Training di II livello in Dyadic Developmental Psycotherapy con D. Hughes. La dott.ssa Ardizzone si occupa da anni di interventi orientati al supporto di famiglie multiproblematiche ed alla promozione e sviluppo delle potenzialità di crescita personale, autonomia ed integrazione sociale di bambini ed adolescenti, anche in condizioni di sviluppo traumatico. Nella pratica clinica svolge psicoterapia individuale, di coppia e familiare, occupandosi anche di psicotraumatologia. Docente dell Istituto Naven. Come si forma la capacità umana di sperimentare sicurezza, agio e piacere a partire dalle primissime esperienze di relazione tra il genitore e il bambino? Quali sono le caratteristiche di una relazione parentale sufficientemente buona capace di promuovere sicurezza e benessere futuri? Cosa accade quando la relazione non esprime tali caratteristiche o, per vari motivi, le perde? Le recenti scoperte nell ambito delle neuroscienze forniscono importanti indicazioni per comprendere le basi cerebrali dei legami di attaccamento. Le evidenze scientifiche rivelano come le varie esperienze di vita, a partire dalle prime interazioni tra genitore e bambino, plasmino la struttura e le funzioni del nostro cervello per tutto l arco dell esistenza. Durante l incontro si proporrà una riflessione sull importanza di tali scoperte per il legame parentale e su come una psicoterapia basata sulla prospettiva neurobiologica possa promuovere o aiutare a recuperare il benessere della persona. GIOVEDÌ 28 GIUGNO 2018 ORE La violenza in infanzia: tra vissuti traumatici e riparazione Fabio D Antoni, Lorena Manola, Lucia Beltramini Fabio D Antoni Psicologo, Psicoterapeuta sistemico-relazionale e familiare. Training di II livello in Dyadic Developmental Psycotherapy con D. Hughes. Dirigente Psicologo presso l'azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine. Psicoterapeuta in libera professione. Supervisore EMDR. Master di II livello in Mindfulness e Neuroscienze presso l'università La Sapienza di Roma. Istruttore Mindfulness Protocollo MBSR. Docente dell Istituto Naven.

3 Lorena Manola Psicologa, psicoterapeuta sistemico-relazionale e familiare. Practitioner EMDR. Training di II livello in Dyadic Developmental Psycotherapy con D. Hughes. La dott.ssa Manola ha maturato una lunga esperienza lavorativa nell ambito degli interventi di supporto e riabilitativi con minori affetti da disabilità, fisica o cognitiva. Lavora nell ambito della prevenzione della violenza di genere presso lo Sportello Donna del comune di Palmanova. Nella clinica psicoterapeutica, lavora con bambini, adolescenti, coppie e famiglie. Ha maturato esperienza clinica nell ambito della psicotraumatologia. Lucia Beltramini Psicologa, Specializzanda in Psicoterapia all Istituto Naven. Ricercatrice libera professionista esperta nei temi della violenza su donne e minori. Dottore di ricerca in Neuroscienze e scienze cognitive, indirizzo in Psicologia, docente a contratto presso l Università di Trieste, con un insegnamento in Violenza alle donne e ai minori per il Corso di laurea in Infermieristica. Da anni si occupa di violenza contro le donne e i minori, di prevenzione della violenza nelle coppie di adolescenti e di promozione delle pari opportunità, svolgendo attività di ricerca, formazione e intervento. Ha all attivo diverse pubblicazioni scientifiche sul tema, tra le quali si ricorda la collaborazione al testo Violenza su donne e minori: una guida per chi lavora sul campo edito da Carocci. La violenza sui minori include tutte le forme di maltrattamento fisico, emozionale, abuso sessuale, trascuratezza, negligenza, violenza assistita, in grado di causare un danno alla salute del bambino o della bambina, mettendone a rischio la sopravvivenza, lo sviluppo, la dignità (World Health Organization, 2002). Costituisce pertanto un grave problema sociale, politico e di salute pubblica. Tali violenze, ancora sottostimate, sono spesso vissute in ambito intra-familiare ed assumono le caratteristiche di esperienze sfavorevoli infantili (Felitti, 1998), rendendo il contesto familiare imprevedibile ed insicuro per il minore. Bambini e bambine che ne sono vittime possono infatti andare incontro a numerose problematiche di salute a livello psico-fisico, a breve, medio e a lungo termine, con possibili esiti psicopatologici ed organici anche nella vita adulta. L obiettivo dell incontro è di analizzare il tema della violenza in infanzia adottando un ottica improntata alla salute pubblica e di osservare come la psicoterapia e la relazione terapeutica possano favorire l elaborazione di possibili vissuti traumatici. È in particolar modo l EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), trattamento psicoterapeutico che facilita la risoluzione dei sintomi e del disagio emotivo legati ad esperienze di vita stressanti e traumatiche, a porsi quale importante risorsa. Tale intervento, basandosi sulle capacità di auto guarigione ed integrazione della mente, può infatti avviare una rielaborazione dei vissuti di

4 impotenza sperimentati e restituire la possibilità di vedere se stessi come persone valide e ben funzionanti. VENERDÌ 29 GIUGNO 2018 ORE Tornerà? Il sistema complesso della scuola di fronte al lutto e alla perdita Elena Minisini, Eva Unfer Elena Minisini Psicologa, Psicoterapeuta sistemico-relazionale e familiare. Practitioner EMDR. Training di II livello in Dyadic Developmental Psycotherapy con D. Hughes. La dott.ssa Minisini ha maturato una lunga esperienza lavorativa nell ambito degli interventi di supporto e riabilitazione a bambini, adolescenti e famiglie multiproblematiche. Sia nel lavoro clinico che nella formazione, si dedica da anni alle tematiche connesse al lutto. E supervisore, formatore e conduttore di gruppi di operatori sociali che lavorano con persone esposte ad eventi traumatici. Ha maturato una lunga esperienza clinica nell ambito della psicotraumatologia. Docente dell Istituto Naven. Eva Unfer Psicologa, Psicoterapeuta sistemico-relazionale e familiare. Practitioner EMDR. Training di II livello in Dyadic Developmental Psycotherapy con D. Hughes. Da anni la dott.ssa Unfer si occupa di interventi di sostegno e riabilitazione rivolti a bambini, adolescenti e adulti con disabilità. Svolge attività di supervisione e consulenza a operatori e gruppi di lavoro dell area socio-educativa. E consulente provinciale Special Olympics Italia. E supervisore e formatore di gruppi di operatori sociali che lavorano con persone esposte ad eventi traumatici. Ha maturato una lunga esperienza clinica nell ambito della psicotraumatologia. Docente dell Istituto Naven. Il sistema scuola (insegnanti, operatori sociali e genitori) si trova spesso di fronte alla tematica del dolore che bambini e ragazzi vivono per la morte di una persona cara e per altre situazioni di perdita: la diagnosi di una disabilità, la separazione dei genitori, la perdita del lavoro o un trasloco. Per non lasciarli soli, gli adulti possono essere tutori di resilienza in grado di indicare la possibilità di vivere, affrontare e un po alla volta guarire il dolore di una perdita importante e crescere.

5 La resilienza è la trasformazione dei propri eventi di perdita in esperienza, attraverso la narrazione, la condivisione, il fare rete. Ma nessuno è resiliente da solo e nel dolore della perdita nessuno può contare solo su se stesso. Obiettivo dell incontro è quello di presentare una prospettiva di integrazione sociale e di condivisione di comunità di fronte a questi eventi di vita perché la società corre a una velocità impossibile e le capacità del singolo non sono da sole sufficienti per gestirne la complessità dei sistemi. SABATO 30 GIUGNO 2018 ORE Bambini e malattia di un familiare. Progetti e interventi integrati con l Emdr Eva Pascoli, Elisa Pascoletti, Elisabetta Tomat Eva Pascoli Psicologa, Psicoterapeuta ad indirizzo sistemico-relazionale e familiare. Supervisore EMDR. Training di II livello in Dyadic Developmental Psycotherapy con D. Hughes. La dott.ssa Pascoli ha maturato una lunga esperienza nel campo della Psiconcologia. Lavora nel Servizio di Oncologia dell'ospedale di Udine con l Associazione L.I.L.T. Docente dell Istituto Naven. Elisa Pascoletti Psicologa, Specializzanda in Psicoterapia all Istituto Naven. Master in psicologia delle emergenze. E stata Data Manager presso il Servizio di Oncologia dell Ospedale di Udine. Conduce un progetto presso il Servizio di Oncologia di Udine cha ha l obiettivo di valutare la percezione della comunicazione di bed-news tra medici e pazienti. Parteciperà ad un progetto rivolto ai figli di pazienti oncologici che ha l obiettivo di facilitare la comunicazione durante l intero percorso di malattia del genitore. Elisabetta Tomat Psicologa, Specializzanda in Psicoterapia all Istituto Naven. Master di I livello in Cure Palliative e Terapia del Dolore. Specializzata in Psiconcologia Pediatrica, segue un progetto di supporto psicologico a domicilio per bambini affetti da patologie emato-oncologiche e le loro famiglie con l Associazione AGMEN FVG. Parteciperà ad un progetto rivolto ai figli di pazienti oncologici che ha l obiettivo di facilitare la comunicazione durante l intero percorso di malattia del genitore con l Associazione Mirko Spacapan-amore per sempre.

6 La diagnosi di malattia è un evento che coinvolge l'intera famiglia. Spesso i bambini vengono poco o per nulla informati, nell'illusione di proteggerli o nella falsa credenza che essi non possano capire. Cercheremo di spiegare perché è invece fondamentale informare i bambini e aiutarli a capire cosa accade intorno a loro e dentro di loro in un momento così delicato. L'accompagnamento al bambino deve considerare le diverse fasi del percorso di malattia del familiare e le diverse figure che ruotano attorno a lui, in una visione complessa e integrata, con l'obiettivo di conservare un senso di sicurezza e di fiducia.