IL WELFARE A MILANO. La spesa del Comune per le politiche sociali
|
|
- Martina Franchi
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL WELFARE A MILANO La spesa del Comune per le politiche sociali Lo strutturarsi del Welfare Community milanese può essere letto analizzando il Piano di Zona del Comune di Milano, in cui vengono forniti i dati sulla spesa del Comune per le politiche sociali. Gli interventi dell Amministrazione nell ambito dei servizi sociali determinano annualmente un impegno di risorse pari a circa 235 milioni di euro, dei quali 231 milioni per sostenere la spesa corrente e 4 milioni di euro per far fronte alla spesa per investimenti. Il Comune gestisce direttamente il 23,9% delle risorse disponibili, corrispondenti alle spese di funzionamento dei servizi gestiti in economia e alle spese del personale. Gli interventi economici, erogati direttamente alle famiglie - che vengono sostenute nella loro azione di cura, educazione e assistenza - assorbono il 5,49%. La gestione convenzionata, cioè i servizi che il Comune acquista presso terzi, a favore dei propri cittadini, si suddivide tra enti nonprofit (63,61%) ed organizzazioni profit (7,00%). Ultimamente si sono quindi inserite in questo campo anche realtà profit, che trovano interessante operare nell area dei servizi per anziani e nella fascia degli asili-nido.
2 società profit 6% enti pubblici 30% organizzazioni nonprofit 64% Gli ambiti di spesa La spesa per area di intervento si distribuisce in tal modo: il 55% della spesa corrente è destinata ad attività rivolta agli anziani; il 16% della spesa corrente è destinata ad attività rivolta ai minori; il 13% della spesa corrente è destinata ad attività rivolta ai disabili; il 16% della spesa corrente è destinata ad attività rivolta ai giovani e adulti in difficoltà. Le convenzioni sono state 734: con enti nonprofit ne sono state stipulate 555, con una spesa pari a 130 milioni di euro con enti profit ne sono state stipulate 179, con una spesa di 14 milioni di euro.
3 16% attività rivolte ad anziani 13% attività rivolte a minori 55% attività rivolte ai disabili 16% attività rivolte a giovani e adulti in difficoltà Anche nella distribuzione per area di intervento delle convenzioni è possibile notare come i valori più elevati riguardino l area degli anziani, a cui si riferiscono 309 convenzioni (di cui 243 con enti nonprofit). L altra area di maggior peso è quella dei minori, che prevede 155 convenzioni di cui 138 con enti nonprofit. Questi valori sono dovuti alle numerose convenzioni che il Comune attua per il ricovero di anziani presso le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), e per il ricovero in comunità residenziali dei minori che si trovano in stato di abbandono o che vengono allontanati dalle loro famiglie per decreto del Tribunale dei Minori. Seguono poi i progetti convenzionati per malati psichiatrici, tossicodipendenti e sieropositivi (143), i servizi per giovani adulti e stranieri e nomadi (65) e infine i servizi per portatori di handicap (62). È importante sottolineare la crescita, negli anni, delle convenzioni stipulate con le cooperative sociali che, sia in valore assoluto (196) che in percentuale (26,70%) superano le altre tipologie. Seguono le società commerciali con 179 convenzioni pari al 24,39%, e le associazioni con 130 convenzioni pari al 17,71%.
4 Le organizzazioni nonprofit che operano a Milano A Milano c è una ricchezza di iniziative della società nell ambito socio-assistenziale che non ha pari nelle altre realtà urbane. Le tabelle che seguono mostrano la distribuzione nella città degli enti del Terzo settore e la varietà degli ambiti di queste iniziative. Esistono in città 105 cooperative sociali, 54 fondazioni, 30 enti depublicizzati, 432 associazioni di volontariato con più di volontari, 69 associazioni familiari, 105 gruppi di self-help e 17 banche del tempo. Si tratta di una ricchezza unica: si consideri infatti che in tutta Italia vi sono circa cooperative, fondazioni e circa associazioni di volontariato. Le cooperative sociali milanesi COOPERATIVE SOCIALI DI MILANO distribuite per tipo Cooperative tipo A Cooperative tipo B Totale 77 73% 28 26% 105 Le cooperative di tipo A sono destinate ad occuparsi della gestione di servizi socio-sanitari ed educativi. Le cooperative di tipo B sono invece destinate allo svolgimento di attività produttive finalizzate all inserimento lavorativo di persone svantaggiate (portatori di handicap, tossicodipendenti, ex-detenuti). Le associazioni di volontariato milanesi ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO distribuite per tipo Alc Miste Anz Dis Did Fam Form Imm Ind Mal Min Toss V Tot VOLONTARI distribuiti per ambito di intervento
5 Alc Miste Anz Dis Did Fam Form Imm Ind Mal Min Toss V Tot Tipologia di organizzazioni che operano a Milano cooperative sociali 54 fondazioni associazioni (di volontariato e familiari) 0 Legenda Alc=Alcolisti; Anz=Anziani; Dis=Disabili; Did=Donne in difficoltà; Fam=Famiglie; Form=Formazione; Imm=Immigrati; Ind;Indigenti e Adulti; Mal=Malati; Min=Minori: Toss=Tossicodipendenti; V=Varie. Miste= operano in più ambiti di intervento.
6
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE PROPOSTE PER UNA SOCIETÀ DINAMICA E SOLIDALE ALLEGATO STATISTICO ROMA FEBBRAIO 2003 INDICE L ITALIA IN EUROPA 1. Struttura della
DettagliRILEVAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI SOCIALI NELLA REGIONE ABRUZZO Monitoraggio 2005 Rilevazione offerta al 31/12/2005
Regione Abruzzo Osservatorio Sociale Regionale in collaborazione con le Amministrazioni Provinciali di L Aquila Chieti Pescara - Teramo RILEVAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI SOCIALI NELLA REGIONE
DettagliAnno Scolastico
Programma di: Metodologie Operative Classe: 2L Docente: Sara Bussoli Anno Scolastico 2017-2018 Argomenti e attività svolte suddivise per moduli o unità didattiche/formative: 1. Il Welfare State: Origini
DettagliOrganizzazione dei servizi sociali
Dipartimento di Studi Umanistici A.A. 2017-2018 Docente:Pierpaola Pierucci Organizzazione dei servizi sociali Terzo settore (?) 1 settore: lo Stato ed i Servizi Pubblici 2 settore: il Mercato ed i Servizi
Dettagli«Gli attori del Terzo settore»
Dipartimento di Studi Umanistici A.A. 2016-2017 Docente:Pierpaola Pierucci Organizzazione dei servizi sociali: «Gli attori del Terzo settore» Terzo settore (?) 1 settore: lo Stato ed i Servizi Pubblici
DettagliOrganizzazione dei servizi sociali (6cfu)
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi, riccardo.guidi@unipi.it Cosa facciamo oggi? 1) Question time.
DettagliProgramma operativo annuale 2017 Le attività in numeri
Allegato B POA 2017 Programma operativo annuale 2017 Le attività in numeri Tabella 1: Assistenti sociali sul territorio e utenti in carico al 31.12.2016 COMUNE n. As.Soc. n. utenti n. utenti 2016 2015
DettagliIl lavoro retribuito e volontario delle donne nel e per il non profit
Il lavoro retribuito e volontario delle donne a cura di Fiorenza Deriu Dipartimento di Scienze Statistiche Donne manager, ai vertici del non profit Quello che si dice ANTEPRIMA 03/10/2012 Le 50 donne del
DettagliL analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona
L analisi del welfare nelle Valli Bresciane per un nuovo sistema d offerta dei servizi alla persona Focus sulla VALLE SABBIA Socialis, Università degli Studi di Brescia Brescia, 10 dicembre 2014 1 Premessa
DettagliServizi culturali Settore 6. Servizi scolastici Settore 6 Ufficio servizi scolastici
Servizi culturali Biblioteca totale utenti 1.809 2.179 1249 2106 lettori attivi totale di prestiti nell anno 24.414 27.530 27288 26983 Servizi scolastici Ufficio servizi scolastici Servizio di ristorazione
DettagliI servizi sociali come organizzazione
I servizi sociali come organizzazione LABORATORIO DI TIROCINIO 3 CONTESTI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO SOCIALE UNICAL 22 OTTOBRE 2015 Programma della giornata - Interazione iniziale di apertura lavori (10
DettagliLa nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Comando Provinciale di Lecco La nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie Lecco, 16 Settembre 2015 Le attività soggette sanitarie e socio
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE 2019
COMUNE DI MILANO BILANCIO DI PREVISIONE 2019 QUADRO RIASSUNTIVO 2 Bilancio Previsione 2018 Bilancio Previsione 2019 TOTALE risorse comunali 166.420.000,00 166.658.760,00 TOTALE spese finanziate 88.515.746,70
DettagliIL PROFILO SOCIALE REGIONALE 2015
IL PROFILO SOCIALE REGIONALE 2015 Evidenze, criticità e appunti per il futuro Massimiliano Faraoni Simurg Ricerche, 14 aprile 2016 Di cosa parliamo Aspetti demografici Le famiglie Minori e giovani Disabilità
DettagliMisure e strumenti di intervento a favore del sistema della cooperazione
Misure e strumenti di intervento a favore del sistema della cooperazione Varese 1 marzo 2012 Regione Lombardia Cooperazione sociale Direzione generale: Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione Unità
DettagliConsuntivo riclassificato di contabilità analitica Triennio
Controllo di gestione Consuntivo riclassificato di contabilità analitica Triennio 2015-2017 Serie storica dei principali servizi: analisi costi pieni e relativi indicatori di attività 1 L analisi viene
DettagliCOMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI CORMANO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOGGETTI SVANTAGGIATI
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI CORMANO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOGGETTI SVANTAGGIATI Approvato con deliberazione C.C. n. 16 del 3/04/2003 1 PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO N. 10 INCLUSIONE SOCIALE
POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO N. 10 INCLUSIONE SOCIALE PROPOSTE DI PATTI PER IL SOCIALE Allegato dell Avviso Pubblico 6.1 APRILE
DettagliCodice ricevuta di completamento:
SCHEDA DI SINTESI FONDAZIONE CARIPARMA BANDO 2014 Codice ricevuta di completamento: 1/6 Denominazione del soggetto richiedente Indicare il codice ID-R.O.L. della richiesta di contributo Indicare la NATURA
DettagliLEGGE DI STABILITA 2013: NUOVE ALIQUOTE IVA DELLE PRESTAZIONI SOCIO ASSISTENZIALI EFFETTUATE DALLE COOPERATIVE
LEGGE DI STABILITA 2013: NUOVE ALIQUOTE IVA DELLE PRESTAZIONI SOCIO ASSISTENZIALI EFFETTUATE DALLE COOPERATIVE a cura di Luca Dal Prato Centro Studi Consulta Premessa Con la pubblicazione della circolare
DettagliIL WELFARE E I SERVIZI AI CITTADINI
IL WELFARE E I SERVIZI AI CITTADINI 92 IL SISTEMA EDUCATIVO 93 94 Linee programmatiche o Mantenere l'eccellenza nei servizi per l'infanzia aumentandone la quantità. Potenziare i servizi esistenti riducendo
DettagliLA SPESA PER SERVIZI SOCIO-SANITARI NEI DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI MODENA
LA SPESA PER SERVIZI SOCIO-SANITARI NEI DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI MODENA Francesco Bertoni Paolo Bosi Marilena Lorenzini a cura di Provincia di Modena Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche Fondazione
DettagliLA DISTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI E LA SPESA SOCIO ASSISTENZIALE
LA DISTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI E LA SPESA SOCIO ASSISTENZIALE In base alla normativa regionale, in campo socio-assistenziale la Giunta regionale provvede all assegnazione e all erogazione delle risorse
DettagliL Offerta dei Servizi. Maria Beatrice Belluco Andrea Fugolo Pier Gianni Tinello
L Offerta dei Servizi Maria Beatrice Belluco Andrea Fugolo Pier Gianni Tinello Gli Obiettivi Strumenti di valutazione dei servizi: Questionario Assessori dei Comuni o Responsabili degli Enti Pubblici Presidenti
DettagliMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE PROPOSTE PER UNA SOCIETÀ DINAMICA E SOLIDALE ALLEGATO STATISTICO ROMA FEBBRAIO 2003 INDICE L ITALIA IN EUROPA 1. Struttura della
DettagliBilancio ale soci 2OO3 1
Bilancio sociale 2OO3 1 Il Bilancio Sociale è uno strumento in grado di rendere: più trasparente e comprensibile ai cittadini le modalità di funzionamento dell ente. 1 più visibili per funzioni/aree d
DettagliPIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà
DettagliAnno Interventi e servizi assistenziali. Personale amministrativo. Acquisto beni e servizi di supporto. Personale. Assistente Sociale.
ALLEGATO ALLEGATO B.1A LE ATTIVITA E I SERVIZI DELLA SDS CONFRONTO 2015/2016 POA 2017 SPESA SOCIETA DELLA SALUTE (al netto di finanziamenti regionali finalizzati FNA e Vita Indipendente) Anno 2015 Interventi
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE SPESE - Anno 2014 Analitico
Comune di Pozzuolo Martesana Prov. (MI) BILANCIO DI PREVISIONE SPESE - Anno 2014 Analitico Responsabile 27 A.S. FILOMENA DI LECCE Pagina 2 DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE Titolo I - SPESE CORRENTI Funzione
DettagliUFFICI DI PIANO CHIAVENNA
UFFICI DI PIANO CHIAVENNA ENTE GESTORE: COMUNITA MONTANA DELLA VALCHIAVENNA SERVIZI PER DISABILI Gli interventi di seguito descritti sono a carattere socio-assistenziale e sono rivolti a disabili adulti
DettagliSCHEDA RILEVAZIONE PER RELAZIONE SOCIALE D'AMBITO
SCHEDA RILEVAZIONE PER RELAZIONE SOCIALE D'AMBITO DATI IDENTIFICATIVI DENOMINAZIONE AMBITO COMUNE DI BARLETTA INDIRIZZO DELL'ENTE CORSO VITTORIO EMANUELE, 94 TELEFONO 0883.578417 E-MAIL segreteriasindaco@comune.barletta.bt.it
DettagliCAPITOLO DI BILANCIO. Assistenza economica ragazze madri ( Bilancio comunale)
R E G I O N E P U G L I A AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Scheda per la rilevazione della
DettagliCapitolo 7 SERVIZI SOCIALI
Capitolo 7 SERVIZI SOCIALI SERVIZIO RISORSE ECONOMICHE, RIVALSE, CONTROLLO DI GESTIONE, PROCEDURE, SISTEMA INFORMATIVO Sostegno del reddito Tavola 7.1 - Beneficiari e spesa di assistenza economica della
DettagliCENTRO RESPONSABILITA' : 24 - SERVIZI ALLA PERSONA
COMUNE DI ARCISATE (VA) Data 1/06/2016 Pag. 1 MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0105101 1921 7 FONDO LAVORO ACCESSORIO ART.70
DettagliDISPENSA N. 7 9 NOVEMBRE 2012
1 DISPENSA N. 7 9 NOVEMBRE 2012 LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA. IL SISTEMA DELLE RETI SOCIALI E DELLE RETI SOCIOSANITARIE LE POLITICHE DELLA SUSSIDIARIETA SECONDO IL MODELLO LOMBARDO
DettagliLE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA NEL SETTORE DEI SERVIZI con particolare riferimento alla LR n.3/2008 e decreti attuativi
1 8 novembre 2013 LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA NEL SETTORE DEI SERVIZI con particolare riferimento alla LR n.3/2008 e decreti attuativi 2 3 REGIONE LOMBARDIA: RETICOLO AMMINISTRATIVO
DettagliCapitolo 7 SERVIZI SOCIALI
Capitolo 7 SERVIZI SOCIALI Sostegno del reddito Tav.7.1 Beneficiari e spesa di assistenza economica della Città di Torino suddivisa per tipologia di utenza e Circoscrizioni. Anno 2012 MINORI Assistiti
DettagliMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali LIBRO BIANCO SUL WELFARE PROPOSTE PER UNA SOCIETÀ DINAMICA E SOLIDALE ALLEGATO STATISTICO ROMA FEBBRAIO 2003 INDICE L ITALIA IN EUROPA 1. Struttura della
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA Via Boschetto, 26 Ferrara Tel. 0532 63810 www.coopserena.it Identità Cooperativa Cooperativa Serena nasce nel 1986 da un gruppo di persone animate da un desiderio di sviluppare
DettagliAnnotazioni predisposte per l incontro in Astrid, 28 gennaio I tema: i servizi socio assistenziali offerti dai comuni italiani
Annotazioni predisposte per l incontro in Astrid, 28 gennaio 2003 I tema: i servizi socio assistenziali offerti dai comuni italiani Nella rilevazione svolta in via sperimentale dall Istat alla fine degli
DettagliCOMUNE DI BAREGGIO Provincia di Milano
COMUNE DI BAREGGIO Provincia di Milano Determinazione Numero Data Data esecutività SETTORE FAMIGLIA E SOLIDARIETA' SOCIALE 126 07/11/2013 08/11/2013 Oggetto: DETERMINAZIONE DI IMPEGNO DI SPESA PER IL SOSTEGNO
Dettagli4. BILANCIO DI PREVISIONE ZONA SOCIALE RIMINI SUD ANNO 2005
4. BILANCIO DI PREVISIONE ZONA SOCIALE RIMINI SUD ANNO 2005 - TAB. 3A Bilancio previsionale Programma Attuativo Anno 2005. Spesa Zona Sociale - TAB. 3B Bilancio previsionale Programma Attuativo Anno 2005.
DettagliALLEGATO 3) Legge 8 novembre 1991, n 381: "Disciplina delle cooperative sociali"
ALLEGATO 3) Legge 8 novembre 1991, n 381: "Disciplina delle cooperative sociali" Articolo 1 (Definizione) 1. Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l interesse generale della comunità alla
DettagliREPUBBLICA DI SAN MARINO
REPUBBLICA DI SAN MARINO SEGRETERIA DI STATO PER IL LAVORO, LA COOPERAZIONE E LE POSTE PROGETTO DI LEGGE NORME SULLA COOPERAZIONE SOCIALE E DI SERVIZIO Articolato Art. 1 Nozione e finalità 1. Le cooperative
DettagliASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIO ASSISTENZIALI INTERVENTI SOCIO ASSISTENZIALI DEL COMUNE
ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIO ASSISTENZIALI INTERVENTI SOCIO ASSISTENZIALI DEL COMUNE Dalle competenze socio assistenziali rimangono escluse tre problematiche socio-assistenzilai di gran rilevanza,
DettagliLe Qualità della Città 13 Marzo 2007
Le Qualità della Città 13 Marzo 2007 Politiche dell Abitare Il Bisogno Casa: Vecchi e Nuovi Soggetti Ceti medio-bassi con le punte di bisogno delle famiglie monoreddito tra cui: lavoratori precari, giovani
DettagliPIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO LT/1
PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO LT/1 Misura 7 Spesa sociale dei Comuni (Parte seconda) Comune di Aprilia misure PSZ quadro offerte servizi sociali locali ambiti di competenza dei comuni spese per
DettagliUTENTI DETTAGLIO DISABILI MINORI ED ADULTI
UTENTI Elementi Minori Minori disabili Adulti Adulti disabili Anziani Segretariato sociale o primo ascolto nel periodo 65 3 3 8 0 Totale utenti del servizio nel periodo 89 74 558 64 39 Totale utenti del
DettagliD.P.C.M. 29 novembre Definizione dei livelli essenziali di assistenza.
Testo vigente alla data del 6 marzo 2013 D.P.C.M. 29 novembre 2001. Definizione dei livelli essenziali di assistenza. Tabella 1.C AREA INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA Nella tabella riepilogativa, per le singole
DettagliLa qualità del Servizio Sociale Territoriale
e Sociale Regionale La qualità del Servizio Sociale Territoriale Bologna, 18 giugno 2012 1 Servizio Sociale Territoriale Il Servizio Sociale Territoriale è il complesso degli interventi del segretariato
DettagliMARZO 2017 Le cooperative sociali in provincia di Cuneo Tipo B Tipo A Nel 2015 Tipo A: Grande: Tipo B: Media: Plurime: Piccola: Consorzi:
31 Imprese di valore Le cooperative sociali in provincia di Cuneo sintesi MARZO 217 Le cooperative sociali in provincia di Cuneo Tipo B Nel 215 22 Tipo A 7 12 14 47 Tipo A 36 Tipo B 9 Plurime 7 Consorzi
DettagliElenco delle prestazioni di sostegno economico e relative soglie ISEE di accesso e servizi per i quali è prevista una quota di contribuzione a carico
Elenco delle prestazioni di sostegno economico e relative soglie ISEE di accesso e servizi per i quali è prevista una quota di contribuzione a carico dell utenza Definizione della compartecipazione dell
DettagliSCHEDA RILEVAZIONE PER RELAZIONE SOCIALE D'AMBITO
SCHEDA RILEVAZIONE PER RELAZIONE SOCIALE D'AMBITO DATI IDENTIFICATIVI DENOMINAZIONE AMBITO COMUNE DI BARLETTA INDIRIZZO DELL'ENTE CORSO VITTORIO EMANUELE, 94 TELEFONO 883.578417 E-MAIL segreteriasindaco@comune.barletta.bt.it
Dettaglipartendo dal basso: bisogni fisiologici il bisogno di sicurezza di appartenenza di stima di autorealizzazione
Questi sono i bisogni rappresentati nella piramide di Maslow, alla base ci sono i primari necessari alla sopravvivenza, seguono i bisogni sociali e sanitari utili per il benessere del nostro stato fisico
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015
Conferenza le Regioni e le Province Autonome Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 SEGRETO STATISTICO, OLIGO DI RISPOSTA, TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DIRITTI
DettagliL area vasta nel Veneto. Fortunato Rao, direttore generale ULSS 16 Padova
L area vasta nel Veneto Fortunato Rao, direttore generale ULSS 16 Padova il servizio socio-sanitario del Veneto peculiarità del sistema Legge Regionale 15 dicembre 1982, n.55 Norme per l esercizio delle
DettagliSETTORE 3 - SERVIZI SOCIALI 12- DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA 1- INTERVENTI PER L'INFANZIA E I MINORI E PER ASILI NIDO
SETTORE CENTRO RESPONSABILITA' Responsabile Categoria SETTORE - SERVIZI SOCIALI CARERA ANGELA D PROGRAMMA - INTERVENTI PER L'INFANZIA E I MINORI E PER ASILI NIDO ordinaria ASILO NIDO TUTELA MINORI PROGRAMMA
DettagliLA COOPERAZIONE SOCIALE
LA COOPERAZIONE SOCIALE GUIDO SACCARDI PRESIDENTE COOPSELIOS SOC. COOP. SOCIALE Giovedì 22 gennaio 2015 CHI È COOPSELIOS Coopselios è una cooperativa sociale no profit di tipo A che si propone di perseguire
DettagliIL SETTORE NON PROFIT IN PROVINCIA DI FORLI -CESENA
IL SETTORE NON PROFIT IN PROVINCIA DI FORLI -CESENA PRIMI RISULTATI DEL CENSIMENTO 2011 UFFICIO STATISTICA STUDI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE IL SETTORE NON PROFIT IN PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA: PRIMI
DettagliSEZIONE 1 DATI ANAGRAFICI
Compilare le informazioni richieste nelle celle evidenziate in verde 1.1 Verificare i dati riportati nel riquadro ed indicare le variazioni o le integrazioni in quello sottostante (campi precompilati):
DettagliREGOLAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO NEL SETTORE SOCIALE
REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO NEL SETTORE SOCIALE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 del 28.02.2003 COMUNE DI CALOLZIOCORTE Provincia di Lecco REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO
DettagliOrganizzazione dei servizi sociali (6cfu)
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi E-mail: riccardo.guidi@unipi.it Blog: people.unipi.it/riccardo_guidi/didattica
DettagliLEGENDA. requisiti per l accreditamento istituzionale delle strutture ospedaliere pubbliche e private
LEGENDA MANUALE 1 MANUALE 2 MANUALE 3 MANUALE 4 requisiti per l accreditamento istituzionale delle strutture ospedaliere pubbliche e private requisiti per l accreditamento istituzionale delle strutture
DettagliCittà di CERNUSCO SUL NAVIGLIO. CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI F.S.R (rendiconto della gestione 2009 dei servizi)
CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI F.S.R. 2010 (rendiconto della gestione 2009 dei servizi) approvati dall Assemblea Distrettuale dei Sindaci deliberazione n. 8 del 5/5/2010 Premesso che: a) SERVIZI
DettagliL area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo
L area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo 1. I destinatari dei servizi e degli interventi LA PRESA IN CARICO DEL CITTADINO E L APERTURA DELLA CARTELLA SOCIALE
DettagliCittà di Corbetta. Bilancio partecipativo Prima edizione. Guida tecnica per la formulazione delle proposte
Città di Corbetta Bilancio partecipativo Prima edizione Guida tecnica per la formulazione delle proposte Sommario Introduzione... 2 Revisioni... 3 Area tematica... 3 Indicazioni generali per la formulazione
Dettagli" $ " "%& '&&%()* "" +,! Approvazione: deliberazione C.C. n. 63 del ; Modifica: deliberazione C.C. n. 38 del
! "# "#### # " $ " "%& '&&%()* "" +,! Approvazione: deliberazione C.C. n. 63 del 21.12.2005; Modifica: deliberazione C.C. n. 38 del 15.06.2006 ARTICOLO 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento
DettagliAmbito distrettuale Muggia 1.3
Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali PDZ 2013-2015 Ambito distrettuale Muggia 1.3 Materiali di lavoro per la stesura del profilo di comunità Marzo 2012 In collaborazione
DettagliREGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI AI SENSI DEGLI ARTT. 20, COMMA 2, E 21, COMMA 2, D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N. 196.
REGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI AI SENSI DEGLI ARTT. 20, COMMA 2, E 21, COMMA 2, D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N. 196. Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 123 del
DettagliAllegato 1 INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO
Allegato INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE 8 Trend popolazione residente negli ultimi anni nel Distretto Popolazione suddivisa per genere (M/F) negli ultimi anni nel
DettagliCooperative sociali in provincia di Lucca
PROVINCIA DI LUCCA SERVIZIO POLITICHE GIOVANILI, SOCIALI E SPORTIVE Cooperative sociali in provincia di Lucca Primi risultati della rilevazione online Alcune statistiche Novembre Cooperative sociali in
DettagliC.I.S.A.P. - Prot del 22/03/2018 Tit 3 Cl 4 Fasc
DIREZIONE COESIONE SOCIALE - Settore Progr.ne socio-ass.le e socio-sanitaria, Standard di servizio e qualità A -Attività di Servizio Sociale (include anche : F16 contributi economici affido minori e accoglienza
DettagliComune di Sordio (LO) Catalogo dei prodotti
Forma di gestione Contratto di Indicatore 1 alla Persona Contributi Economici Contributo Contributi per le persone indigenti Regolamento Comunale per la concessione di finanziamenti e benefici economici
DettagliAssistenza e sanità in FVG attraverso la lettura integrata dei dati censuari su imprese, istituzioni pubbliche e non profit
Trieste, 26 settembre 2014 Assistenza e sanità in FVG attraverso la lettura integrata dei dati censuari su imprese, istituzioni pubbliche e non profit Gianluca Brogi ISTAT Sede Friuli Venezia Giulia Articolo
DettagliCOMUNE DI BAREGGIO Provincia di Milano
COMUNE DI BAREGGIO Provincia di Milano Determinazione Numero Data Data esecutività SETTORE FAMIGLIA E SOLIDARIETA' SOCIALE 143 25/11/2014 27/11/2014 Oggetto: DETERMINAZIONE DI IMPEGNO DI SPESA PER CONTRIBUTI
DettagliIl bilancio sociale partecipato del welfare della città di Brescia
Il bilancio sociale partecipato del welfare della città di Brescia Presentazione ai Consigli di Quartiere 23 marzo 2017 Elisa Chiaf Università degli Studi di Brescia Socialis Centro studi in imprese cooperative,
DettagliREGIONE LAZI0 Piano di Zona ANNUALITA' 2013
Distretto: Viterbo/3 REGIONE LAZI0 Piano di Zona ANNUALITA' 2013 Comune capofila : Viterbo UFFICIO DI PIA DISTRETTUALE Presso Settore Servizi Sociali Comune di Viterbo Via del Ginnasio 1-01100 Viterbo
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE 2017
COMUNE DI MILANO Direzione Politiche sociali BILANCIO DI PREVISIONE 2017 Direzione Politiche sociali QUADRO RIASSUNTIVO 2 Bilancio Previsione 2016 Bilancio Assestato 2016 Bilancio TOTALE risorse comunali
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - Progest
1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - Progest Corso di laurea in programmazione e gestione delle politiche dei servizi sociali Corso: LA LEGISLAZIONE SOCIALE E SANITARIA Anno accademico 2007 2008
DettagliOrganizzazione e Innovazione Sociale
Organizzazione e Innovazione Sociale Corso di Laura in Sociologia Anno Accademico 2015-2016 II Semestre Marzia Ventura marziaventura@unicz.it Organizzazione e Innovazione Sociale 1 Le aziende non profit
DettagliCOMUNE DI S. STINO DI LIVENZA (Provincia di Venezia)
COMUNE DI S. STINO DI LIVENZA (Provincia di Venezia) REGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI REDATTO IN ATTUAZIONE DEL D.LG. 30 GIUGNO 2003, N. 196 S. Stino di Livenza: 1 ARTICOLO
DettagliCure familiari, work-life balance
Cure familiari, work-life balance e qualità della vita in azienda III Giornata Nazionale delle Cure a Casa Roma,12 settembre 2011 Introduzione Intesa Sanpaolo è il gruppo bancario nato dall unione di grandi
DettagliPresidi Residenziali Socio-Assistenziali e Socio-Sanitari
Presidi Residenziali Socio-Assistenziali e Socio-Sanitari Statistiche al 31 dicembre 2013 Dipartimento Politiche della Persona Indice La rilevazione sui Presidi Residenziali Socio-Assistenziali e Socio-Sanitari
DettagliAntonio BERNARDO Autorità di Gestione PO FESR Basilicata
TAVOLO: COME E DOVE TROVARE LE RISORSE PER IL WELFARE Antonio BERNARDO Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2014-2020 1 PO FESR BASILICATA 2014-2020 X IL WELFARE ASSE 2 (Agenda Digitale) - Fascicolo
DettagliOrganizzazione dei servizi sociali (6cfu)
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi, riccardo.guidi@unipi.it Cosa facciamo oggi? 1) Question time.
DettagliDETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 662 05/05/2015 Oggetto : Approvazione della seconda tranche di spesa,
DettagliPIANO DI ZONA Indicatori sulle prestazioni del SSC
ALLEGATO N. 3 PIANO DI ZONA 2013-2015 Indicatori sulle del SSC Azzano Decimo Dicembre 2012 INDICATORI SULLE PRESTAZIONI DEL SSC Sistema integrato e essenziali punto 2, art.6 della LR 6/2006 1. Servizio
DettagliN. procedimenti per i quali non sono stati rispettati i tempi di conclusione
AREA Processi Tipologia di tot dei per i quali non ad per è indennizzi dei e Contributi economici per soggetti disagiati, malati varie patologie (Del. 278/93 - Del. 358/13) orfani di lavoratori, invalidi
DettagliLa gestione finanziaria Elaborazioni a cura dell Ufficio Bilancio Municipale
La gestione finanziaria 2017 Elaborazioni a cura dell Ufficio Bilancio Municipale Il Bilancio di Previsione è lo strumento di programmazione e gestione economica e finanziaria, in cui vengono dettagliate
DettagliPROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE
Questo documento offre una sintesi del POR 2014-2020 con particolare riferimento agli interventi previsti a favore degli immigrati. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE 2014-2020 Il Programma Operativo
DettagliCOMUNITA ALLOGGIO e di Pronto Accoglimento per MINORI VIAREGGIO (LU) CARTA DEL SERVIZIO
COMUNITA ALLOGGIO e di Pronto Accoglimento per MINORI VIAREGGIO (LU) CARTA DEL SERVIZIO Sommario C.RE.A. società cooperativa sociale Pag. 02 Che cosa è la Comunità Alloggio per Minori Pag. 02 Destinatari
DettagliAmbito distrettuale Trieste 1.22
Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politi sociali PDZ 2013-2015 Ambito distrettuale Trieste 1.22 Materiali di lavoro per la stesura del profilo di comunità Marzo 2012 In collaborazione
DettagliDATI DI SFONDO, INDICATORI DI DOMANDA SOCIALE E OFFERTA PER AREA DI INTERVENTO - RAPPORTO Dati di sintesi di zona e provinciali
Assessorato alla Sanità, Politiche Sociali e delle Famiglie, Associazionismo e Volontariato DATI DI SFONDO, INDICATORI DI DOMANDA SOCIALE E OFFERTA PER AREA DI INTERVENTO - RAPPORTO 2006 - Dati di sintesi
DettagliESPERIENZE DI VITA DALLA DISABILITA. Dott. Luca Baltieri Anestesia e Rianimazione 1 Ospedale S. Chiara Trento
ESPERIENZE DI VITA DALLA DISABILITA Dott. Luca Baltieri Anestesia e Rianimazione 1 Ospedale S. Chiara Trento DIMENSIONI DELLA DISABILITA IN ITALIA Diamo qualche numero: Oltre quattro milioni di persone
Dettagli,1 117 ITALIA
Tavola 1 Spesa per interventi e servizi sociali dei comuni singoli e associati per regione e ripartizione geografica Anno 2016 (valori assoluti, percentuali e spesa procapite) REGIONI E RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE
DettagliLo stato dei servizi rivolti alla cittadinanza
Anziani Servizi Domiciliari S.A.D. Servizi Assistenza Domiciliare In carico 78 persone U. 23 D. 55 Decessi 13 persone Sospesi 14 persone Per ricovero in istituto 2 Altro 12 Pasti a domicilio In carico
DettagliI PERCORSI Società Cooperativa Sociale. Via Carlo Bazzi, Milano. Tel Fax
I PERCORSI Società Cooperativa Sociale Via Carlo Bazzi, 68 20141 Milano Tel. 02.39198989- Fax 02.89544742 segreteria@ipercorsicoop.org - www.ipercorsicoop.org Anno di costituzione: 1999 Numero di soci
DettagliMisurare il valore sociale Martedì 20 settembre2016. Il bilancio sociale e le cooperative sociali in Emilia Romagna. Uno schema tipo.
Alberto alberani Legacoop Emilia Romagna alberani@emilia-romagna.legacoop.it Misurare il valore sociale Martedì 20 settembre2016 Il bilancio sociale e le cooperative sociali in Emilia Romagna. Uno schema
Dettagli