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2 INDICE Premessa Caratteristiche del piano o del programma In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati La pertinenza del piano o del programma per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma La rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque) Caratteristiche degli e delle aree che possono essere interessate , durata, frequenza e reversibilità degli ; degli ; Natura transfrontaliera degli ; Rischi per la salute umana o per l ambiente (ad es. in caso di incidenti); (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

3 PREMESSA Il presente Rapporto Ambientale Preliminare costituisce il documento per l espletamento della procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica della Variante n. 107 al PRGC. La Variante n.107 si configura dal punto di vista urbanistico come Variante non sostanziale che, dal punto di vista ambientale, determina l'uso di piccole aree a livello locale o interessa piccole modifiche dei piani o programmi. Ne consegue la determinazione di una procedura di Verifica di assoggettabilità ai fini della VAS alla luce combinato disposto di: Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli di determinati piani e programmi sull ambiente art.3 Ambito d applicazione, 3. Per i piani e i programmi di cui al paragrafo 2 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori dei piani e dei programmi di cui al paragrafo 2, la valutazione ambientale è necessaria solo se gli Stati membri determinano che essi possono avere significativi sull'ambiente. 4. Gli Stati membri determinano se i piani e i programmi, diversi da quelli di cui al paragrafo 2, che definiscono il quadro di riferimento per l'autorizzazione dei progetti, possono avere significativi sull'ambiente. 5. Gli Stati membri determinano se i piani o i programmi di cui ai paragrafi 3 e 4 possono avere significativi sull'ambiente attraverso l'esame caso per caso o specificando i tipi di piani e di programmi o combinando le due impostazioni. A tale scopo gli Stati membri tengono comunque conto dei pertinenti criteri di cui all'allegato II, al fine di garantire che i piani e i programmi con probabili significativi sull'ambiente rientrino nell'ambito di applicazione della presente direttiva. D.Lgs. 152/06 Norme in mateia ambientale art. 6 Oggetto della disciplina 3. Per i piani e i programmi di cui al comma 2 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori dei piani e dei programmi di cui al comma 2, la valutazione ambientale è necessaria qualora l'autorità competente valuti che possano avere impatti significativi sull'ambiente, secondo le disposizioni di cui all'articolo bis. L'autorità competente valuta, secondo le disposizioni di cui all'articolo 12, se i piani e i programmi, diversi da quelli di cui al paragrafo 2, che definiscono il quadro di riferimento per l'autorizzazione dei progetti, possono avere significativi sull'ambiente. L.R. 16/08 Norme urgenti in materia di ambiente, territorio, edilizia, urbanistica, attività venatoria, ricostruzione, adeguamento antisismico, trasporti, demanio marittimo e turismo. Art. 4 Valutazione ambientale strategica degli strumenti di pianificazione comunale 2. Ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 152/2006, sono considerate piccole aree a livello locale: a) le aree oggetto di varianti non sostanziali agli strumenti urbanistici comunali di cui all'articolo 63, comma 5, della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5 (Riforma dell'urbanistica e disciplina dell'attivita' edilizia e del paesaggio); b) le aree interessate dai piani particolareggiati comunali ancorché comportino variante agli strumenti urbanistici nei limiti di cui alla lettera a). 3. Per i piani urbanistici di cui all'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 152/2006, che determinano l'uso di piccole aree a livello locale così come definite al comma 2 e per tutti i piani e Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

4 varianti agli strumenti urbanistici comunali di cui all'articolo 6, comma 3 bis, del decreto legislativo 152/2006, l'autorità competente valuta, sulla base della relazione allegata al piano e redatta dal proponente con i contenuti di cui all'allegato I della parte II del decreto legislativo 152/2006, se le previsioni derivanti dall'approvazione del piano possono avere significativi sull'ambiente. (autorità competente: la Giunta comunale) La procedura di verifica di assoggettabilità (vedi schema seguente) è descritta nell articolo 12 del D. Lgs. 152/06, che prevede, a differenza del disposto regionale, l invio ai soggetti competenti in materia ambientale da consultare. La procedura con riferimento al D.Lgs 152/06 ha durata complessiva di 90 giorni, mentre con riferimento alla LR16/2008 non viene definito in quanto spettante all autorità competente (Giunta Comunale) e si conclude con l emissione da parte del la Giunta Comunale stessa di un provvedimento di assoggettabilità o meno a procedura completa di VAS della variante in oggetto. Di seguito viene effettuata la verifica di assoggettabilità del Piano secondo i criteri indicati dall art. 12 del D. Lgs. 152/06 e dal relativo Allegato I, che qui si richiamano. Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi di cui all articolo Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; la pertinenza del piano o del programma per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; la rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque). 2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; carattere cumulativo degli impatti; natura transfrontaliera degli impatti; rischi per la salute umana o per l ambiente (ad es. in caso di incidenti); entità ed estensione impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); valore e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: - delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; - del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell utilizzo intensivo del suolo; - impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale comunitario o internazionale. Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

5 Schema di procedura da D.Lgs. 152/2006 Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

6 1 CARATTERISTICHE DEL PIANO O DEL PROGRAMMA 1.1 In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse La Variante n.107 al PRGC di Tolmezzo ha come obiettivo la definizione in termini zonizzativi e normativi di particolari richieste di cittadini residenti riguardanti la gestione del territorio e la modifica di alcuni usi specifici del suolo. Operativamente si sono riconosciuti tre ambiti d interventi comportanti modifiche. Un primo gruppo di modifiche attiene le zone agricole, con la ridefinizione di aspetti specifici relativi alle stesse, considerando che l attuale classificazione zonizzativa e normativa non sempre rispecchia le reali caratteristiche dei terreni interessati e le possibilità d intervento. La Variante inizia una ri-classificazione/specificazione di dette zone, in modo più rispondente a destinazioni in linea con usi attuali, e usi prevedibili in futuro. Un secondo gruppo di modifiche comprende le zone residenziali e le zone commerciali: - lo stralcio di aree fabbricabili non ancora edificate a fronte del riconoscimento di aree necessitanti di edificabilità; - lo stralcio di un edificio indicato come storico con possibilità di solo restauro conservativo a fronte di una situazione di fatiscenza dell edificio stesso; - la definizione di regole per le tinteggiature delle facciate degli edifici; - la ridefinizione delle zone commerciali H, relativamente alla necessità di ampliamento delle destinazioni d uso in essere. Un terzo gruppo di modifiche attiene rettifiche e riconoscimenti di stati di fatto non correttamente riportati in cartografia. La Variante si sostanzia in: a) Modifiche zonizzative b) Modifiche normative Modifiche all assetto zonizzativo Piano Struttura La Variante n.107 al PRGC non apporta modifiche al Piano Struttura Elementi invarianti e gradi di flessibilità del PRGC vigente. Zonizzazione La Variante n.107 al PRGC apporta modifiche alle seguenti Zone Omogenee: B0, B3, V2, H2. Il quadro di sintesi delle scelte di piano registra le modifiche zonizzative apportate di seguito riportato. Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

7 Id PRGC D.Lgs. Vigente VAR n /2004 Edificabilità/Geologia Sup. (mq) 01 B0 V2 NO EDIFICABILE_ClasseC INEDIFICABILE ClasseA - E4.1 B3 NO EDIFICABILE CON PRESCRIZIONI_ClasseB B3/Strada Strada/B3 NO EDIFICABILE_ClasseD EDIFICABILE CON B3 V2 NO PRESCRIZIONI_ClasseB EDIFICABILE_ClasseC - H2+B3 H2 NO EDIFICABILE_ClasseD S-P B0 NO EDIFICABILE_ClasseC Edificio storico B0 NO EDIFICABILE_ClasseC Modifica normativa: art.18 ZONA OMOGENEA H2 (insediamenti commerciali di interesse comunale e comprensoriale) art.19 ZONA OMOGENEA H3 (insediamenti commerciali esistenti) art.24 ZONA OMOGENEA D2 (zona industriale e artigianale d interesse locale) art.34 SOTTOZONA E3.3 (ambiti silvo-zootecnici dei prati di mezzomonte) art.37 SOTTOZONA E4.1 (ambiti di interesse agricolo paesaggistico di alta rilevanza ambientale) art.43 ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI Le azioni di Variante sopra riportate dimostrano come la Variante stessa non introduca progetti significativi dal punto di vista degli impatti sull ambiente. 1.2 In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati La Variante n.107 al PRGC è condizionata dal PRGC Vigente e con esso coerente per le parti non oggetto di Variante. Data la natura prettamente locale delle azioni di piano, non si ritiene che abbiano influenza su piani sovraordinati. 1.3 La pertinenza del piano o del programma per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile La Variante n.107 al PRGC è pertinente per l integrazione delle considerazioni ambientali e la promozione dello sviluppo sostenibile in quanto s inserisce in un ottica di riduzione di aree edificabili e di un più razionale utilizzo della risorsa suolo agricolo e non. Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

8 1.4 Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma Le azioni di Variante coinvolgono aree che non sono caratterizzate da problemi ambientali, le azioni di piani, inoltre, non introducono usi del territorio che direttamente o indirettamente potrebbero causarne. 1.5 La rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque) Le azioni di Variante non introducono politiche innovative nell attuazione della normativa comunitaria ambientale. Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

9 2 CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE 2.1, durata, frequenza e reversibilità degli ; Definizioni: : rapporto tra casi in cui l effetto sulla componente ambientale si manifesta e quelli in cui l effetto non si manifesta. Giudizi possibili: improbabile, poco probabile, probabile, molto probabile, non significativo : n.v. : lasso di tempo in cui l effetto sulla componente ambientale si manifesta. Giudizi possibili: breve durata, media durata, lunga durata, non significativo : n.v. : rapporto tra casi in cui si manifesta l effetto sulla componente ambientale e l unità temporale di riferimento (in questo caso la vita dell intervento edilizio proposto). Giudizi possibili: poco frequente, frequente, molto frequente, non significativo : n.v. : capacità del sistema ambientale di riassorbire l effetto sulla componente ambientale Giudizi possibili: reversibile, irreversibile, non significativo : n.v. CLIMA L effetto sul clima (o microclima) è improbabile/ n.v. La durata dell effetto è legata alla durata degli interventi che verranno avviati nei siti oggetti di Variante/n.v. L effetto sul microclima è poco frequente/n.v. L effetto è reversibile/n.v. Non si riscontrano casi significativi di cumulabilità degli. L estensione dell effetto è limitata ai siti di intervento. ARIA L effetto sull aria è improbabile/ n.v. La durata dell effetto è legata alla durata degli interventi che verranno avviati, si può supporre quindi che l effetto sia di lunga durata. L effetto sull aria è poco frequente/n.v. L effetto è reversibile/n.v.. Non si riscontrano casi significativi di cumulabilità degli. L estensione dell effetto è limitata ai siti di intervento. Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

10 ACQUA L effetto sull aria è improbabile/ n.v. La durata dell effetto è legata alla durata degli interventi che verranno avviati/n.v. L effetto sull acqua è poco frequente/n.v. L effetto è reversibile/n.v. Non si riscontrano casi significativi di cumulabilità degli. L estensione dell effetto è limitata ai siti di intervento. SUOLO L effetto sulla componente suolo è poco probabile. La durata dell effetto è legata alla durata degli interventi che avverranno avviati/n.v. L effetto sul suolo è poco frequente. L effetto è reversibile Non si riscontrano casi significativi di cumulabilità degli. L estensione dell effetto è limitata ai siti di intervento. BIODIVERSITÀ L effetto sulla componente biodiversità è improbabile/n.v. La durata dell effetto è legata alla durata degli interventi che verranno avviati/n.v. L effetto sulla biodiversità è poco frequente.. L effetto è reversibile/n.v. Non si riscontrano casi significativi di cumulabilità degli. L estensione dell effetto è limitata ai siti di intervento. PATRIMONIO Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

11 CULTURALE L effetto sul patrimonio culturale è improbabile/n.v. n.v. n.v.. n.v. Non si evidenzia alcun carattere cumulativo degli. L entità dell effetto può essere considerata come poco rilevante in quanto non è stata rilevata la presenza di beni tutelati di interesse culturale negli ambiti in oggetto e nelle aree più prossime. PAESAGGIO L effetto sul paesaggio è poco probabile. La durata dell effetto è legata alla durata degli interventi che verranno avviati, si può supporre quindi che l effetto sia di lunga durata. L effetto sul paesaggio è poco frequente.. L effetto è reversibile. Non si riscontrano casi significativi di cumulabilità degli. L estensione dell effetto è limitata ai siti di intervento. POPOLAZIONE L effetto sulla popolazione è improbabile. n.v. n.v. n.v. Non si riscontrano casi significativi di cumulabilità degli. n.v. MOBILITÀ L effetto sulla mobilità è poco probabile. Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

12 La durata dell effetto è legata alla durata degli interventi che verranno avviati, si può supporre quindi che l effetto sia di lunga durata. L effetto sulla mobilità è poco frequente. L effetto è reversibile. Non si riscontrano casi significativi di cumulabilità degli. L estensione dell effetto è limitata ai siti di intervento. 2.2 degli ; Data la scarsa entità degli interventi previsti, non si prevede la loro cumulabilità con altri ambientali presenti. 2.3 Natura transfrontaliera degli ; Data la lontananza dai confini amministrativi, non si prevedono né transfrontalieri né sui territori comunali contermini. 2.4 Rischi per la salute umana o per l ambiente (ad es. in caso di incidenti); Le azioni previste dalla Variante n.107 al PRGC, se conformi alla normativa vigente in materia di ambiente, sicurezza e protezione della salute, non comporteranno rischi di alcun genere. 2.5 (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); L estensione nello spazio è limitata alle aree direttamente interessate dalle azioni di piano e in maniera più remota alle aree immediatamente limitrofe. 2.6 e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; Non sono state rilevate caratteristiche naturali o del patrimonio culturale di valore del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite; I siti interessati non presentano livelli di qualità ambientale particolarmente critici. Di seguito si riporta un quadro riassuntivo dello stato delle principali componenti ambientali. Componente Indicatore Criticità Tendenza Aria Qualità dell aria I dati rilevati alla centralina situata nel centro abitato di Tolmezzo rilevano una buona qualità dell aria. Acque Parere esperto In generale le serie storiche esaminate mostrano una situazione stabile. Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

13 superficiali Suolo Consumo suolo (Corine Land Cover) I dati a disposizione mostrano una situazione sostanzialmente buona ma non completa. Il livello qualitativo migliore fa riferimento alla parte a nord della zona industriale I dati a disposizione mostrano una situazione sostanzialmente buona ma le aree antropizzate sono che incrementate nel decennio In generale le serie storiche esaminate mostrano una situazione stabile. In generale le serie storiche esaminate mostrano una situazione stabile dell utilizzo intensivo del suolo; La classificazione Moland 2000 identifica come predominante del territorio comunale l utilizzo a bosco misto anche se in riduzione. Le modifiche di Variante non incrementano le aree edificabili all interno del territorio comunale, si fa notare che tale dato non significa superfici impermeabilizzate ma solamente cambi di destinazione d uso da agricoli a residenziali viceversa. I siti interessati non saranno oggetto di utilizzi intensivi 2.7 Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. Le aree riconosciute come protette a livello nazionale posso essere identificate con: le aree sottoposte a vincolo paesaggistico determinato dalla presenza di corsi d acqua pubblica e i 150 m dalle sponde (ex legge Galasso), le aree boscate, le catene montuose > 1.600; i Siti di Interesse Comunitario la Zona di Protezione Speciale Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

14 Le azioni di piano, identificate con le modifiche zonizzative elencate al punto 1.1, non interessano ambiti sottoposti a vincolo paesaggistico, né SIC o ZPS. Si ricorda inoltre che la Variante è accompagnata anche da uno Screening di Valutazione d Incidenza che dimostra come non vi siano su SIC e ZPS. Rapporto Ambientale Prel. pag C/Rev.0/lug.2015

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