COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE

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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato n 2 Data:01/08/2017 Agg.: 21/12/2017 COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE n 17 L.R. 5/2007 e s.m.i. LR.21/2015 VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DIRETTIVA 42/2001/CEE ALLEGATO II D.Lgs. n.152/2006 come modificato dal D.Lgs. n.4/2008 Elaborati approvati con Delibera C.C. n.42 del Pubbl. B.U.R. n.51 del 20/12/2017 Dott. Arch. Marcello Rollo Viale della Vittoria, Udine Tel rollo_marcello@libero.it

2 INDICE PREMESSA.3 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE 4 2. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE.5 2.a Il Piano Regolatore vigente..5 2.b Descrizione della variante In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative attraverso la ripartizione delle risorse In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati La pertinenza del piano o del programma per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile Problemi ambientali pertinenti alla variante La rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente.8 3. CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI Analisi degli elementi di criticità Valutazione degli effetti determinati dall attuazione della variante Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti Carattere cumulativo degli impatti Natura transfrontaliera degli impatti Rischi per la salute umana o per l ambiente Entità o estensione nello spazio degli impatti Valore e vulnerabilità delle aree interessate dal Piano Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale CONCLUSIONI 11 Pagina 2 di 11

3 PREMESSA Il presente documento, redatto in conformità ai dispositivi legislativi che regolano la Valutazione Ambientale in Italia, ha il fine di verificare i potenziali impatti sull ambiente derivanti dall approvazione della Variante 17 al PRGC vigente del Comune di San Pietro al Natisone, inerente il recepimento di una modifica al quadro normativo vigente. Si specifica inoltre che sul territorio comunale è già stata effettuata tutta la procedura di VAS in occasione della Variante n.13 generale. Riferimenti legislativi La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) è un processo di supporto alle decisioni in relazione alla progettazione del territorio, introdotta dalla Direttiva 2001/42/CE del 27 Giugno 2001: Direttiva del Parlamento Europeo che riguarda la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente. L introduzione della V.A.S. come strumento della pianificazione territoriale rappresenta un opportunità per impostare un nuovo modello di pianificazione e programmazione, allo scopo di determinare la sostenibilità come obiettivo fondamentale nel processo decisionale. A livello nazionale, i riferimenti normativi per la V.A.S. si ritrovano nel Decreto Legislativo del 16 gennaio 2008, n.4: ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. A livello regionale, vige la legge regionale n.11 del 2005 che fa riferimento alla direttiva europea per quanto riguarda la V.A.S. di piani e programmi. La procedura di verifica di assoggettabilità è necessaria, quindi, per accertare se ricorrano i presupposti per la redazione di una Valutazione Ambientale Strategica. Viene, pertanto, predisposto il presente documento, sulla base dei criteri fissati negli Allegati I e II della Direttiva 2001/42/CE e ripresi negli Allegati I e II, Parte seconda del Codice dell Ambiente (tenendo conto del D.Lgs. n.4/2008, correttivo del D.Lgs. 152/2006), e quindi valutare: a) Le caratteristiche del piano tenendo in particolare conto i seguenti elementi: in quale misura il piano stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; in quale misura il piano influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente sovraordinati; la pertinenza del Piano per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; problemi ambientali pertinenti al piano; la rilevanza del piano per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente b) Le caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto di: probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; carattere cumulativo degli impatti; natura transfrontaliera degli impatti; rischi per la salute umana o per l ambiente; entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate) valore e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: - delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, Pagina 3 di 11

4 - del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell utilizzo intensivo del suolo impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il territorio Comunale di San Pietro al Natisone fa parte della Provincia di Udine e si trova a circa 22 Km ad Est dal capoluogo, confina: a N-NE con il Comune di Savogna, ad E-SE con il Comune di San Leonardo, a S-SE con i Comune di Prepotto, a S-SO-O con il Comune di Cividale del Friuli, a O-NO-N con il Comune di Pulfero. Ha una superficie di circa 24 km², di cui una parte ricadente nell alveo del Fiume Natisone, che si presenta per lo più montuosa ed una popolazione di abitanti (dati 2011), con una densità di circa 93 ab/km². Più in generale il territorio presenta una morfologia eterogenea che varia dai 152 metri s.l.m. del fondovalle agli 866 metri della cima del monte San Giorgio. Oltre al Capoluogo, San Pietro al Natisone, il Comune comprende i centri abitati di Altovizza, Azzida, Becis, Biarzo, Cedron, Chiabai, Clenia, Correda, Cocevaro, Costa, Mezzana, Oculis, Ponte S.Quirino, Ponteacco, Puoie, Sorzento, Sottovernassino, Tarpezzo, Tiglio, Vernassino, Vernasso. La strada statale 54 del Friuli è la principale via di comunicazione che collega Udine a Caporetto, poi si riconoscono sul territorio anche le strade provinciali n. 19 del Natisone, che da Cividale del Friuli conduce ad Azzida e da qui al Capoluogo; n. 11 della Val Alberone che da Azzida conduce a Savogna; n. 45 della Val Cosizza che da Azzida conduce a San Leonardo e infine la rete delle strade comunali che collegano la varie frazioni con il fondovalle. La ferrovia più vicina al Comune é quella che collega Cividale del Friuli con il capoluogo di Udine. Sul territorio comunale si snoda il fiume Natisone con i suoi affluenti (l'alberone, il Cosizza, il Mamula, il Klačinca, Rio Potok e il Rio Qušonščak) che per un tratto segna anche il confine con il comune di Pulfero. Figura 1: inquadramento territoriale Pagina 4 di 11

5 2. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE 2.a Il Piano Regolatore vigente Il Comune di San Pietro al Natisone è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.) adeguato parzialmente alla L.R. 52/91 e s.m.i., approvato con D.P.G.R. 0334/Pres. del Dopo dodici varianti relative a modeste e puntuali modifiche di zonizzazione, è stata redatta la Variante n.13 Generale, approvata con deliberazione consiliare n.26 del giorno , la cui esecutività è stata confermata con D.P.R. n 093/Pres. del Ad oggi sono in itinere la Variante n.14, destinata solo a recepire le previsioni del Piano stralcio per l assetto idrogeologico del bacino del Fiume Isonzo (P.A.I.), approvato con Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri 21/11/2013 pubblicato sulla G.U. n. 97 del 28/04/2014, la Variante n.15, redatta per apportare delle modifiche puntuali ai quadri operativo e normativo vigenti, per superare alcune problematiche emerse durante la fase di gestione e la Variante n.16. promossa dalla Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio, di integrazione alle norme della Zona H3. Si presenta ora la necessità di redigere una nuova Variante per apportare alcune puntuali e limitate modifiche al quadro operativo e aggiornamenti a quello normativo vigente, all interno delle facoltà ammesse dagli Artt..4 e 7 della LR.21/2015. Si approfitta della presente variante anche per recepire le determinazioni del PAI, concludendo così l iter della specifica variante. 2.b Descrizione della variante La Variante in oggetto ha apportato sostanzialmente dieci modifiche zonizzative rivolte al soddisfacimento di esigenze puntuali, l integrazione dei tracciati attuali della viabilità ciclabile con quelli del progetto bimobis percorso ciclabile tra Italia e Slovenia, il recepimento del PAI e quattro modifiche/integrazioni all assetto normativo. 2.b.1 Modifiche puntuali alla Zonizzazione La particolare contingenza, che limita le opportunità messe a disposizione dalla pianificazione urbanistica.per quanto riguarda la residenzialità, ha caratterizzato la maggior parte delle variazioni apportate. Esse infatti hanno interessato, in maniera trasversale, le Zone B e Le Zone C comportando il declassamento, in valore assoluto, da zone residenziali a zone agricole di m², come dettagliatamente riportato nella seguente tabella di raffronto tra il PRGC vigente e la Variante in oggetto:. Num. Rif. Località Zonizzazione vigente Superficie in meno Pagina 5 di 11 Zonizzazione Variante 17 Superficie in più 1.a Costa B1-254 m² V m² 1.b B2-98 m² E4.1aC + 98 m² 2 Mezzana B4-755 m² E4.1a m² 3 Correda B3-23 m² S1-P + 23 m² 4 Capoluogo V m². B m².

6 Num. Rif. Località Zonizzazione vigente Superficie in meno Zonizzazione Variante 17 Superficie in più 5.a Capoluogo E4.R m² S1/P m² 5.b m² B m² 6 Capoluogo E4.R m² B m² 7 Capoluogo B3-496 m² V m² 8.a Capoluogo C m² E4.R m² 8.b - Viabilità m² 9 Vernasso C m² E4.R m² 10 Azzida B1-63 m² V + 63 m² 11 Azzida VP - 637m² Viabilità m² 12 Oculis A.R.I.A m² Viabilità m² Pertanto: Zona B1= =- 317 m² Zona B2 = - 98 m² Zona B3 : = m² Zona B4 = m² Zona C: = m² Zona S/P: = +637 m² Zona V : = m² Zona VP = m² Zona E4.1: = m² Zona E4.R: = m² Zona A.R.I.A.: m² Viabilità: = m² Come si evince dalla tabella riassuntiva delle variazioni di zona operate, non vi è apporto insediativo dal momento che gli incrementi di zona B3 operati sono compensati abbondantemente dai declassamenti. 2.b.2 Modifiche al quadro normativo Le modifiche/integrazioni al quadro normativo vigente sono rivolte ad allargare, dove possibile, la gamma degli interventi e delle opportunità per incentivare le possibilità operative. Nel dettaglio si è intervenuti: a. per dare la possibilità di realizzare, nell ex area P.I.P., corpi accessori e pertinenziali ad una distanza dai confini e dalle strade di 5,00m in luogo dei 10,00m prescritti, fermo restando che la riduzione delle distanze da rispettare dalle strade è consentita solo lungo le viabilità minori. (integrazione al paragrafo 5. Indici urbanistici ed edilizi dell Art Zona D3.1) b) per consentire, negli Ambiti di interesse agricolo paesaggistico e produttivo di fondovalle, l insediamento di allevamenti zootecnici con carico allevabile maggiore di quello attualmente ammesso, ma solo ad una adeguata distanza dalle zone residenziali e comunque nel rispetto dei vincoli riportati sulla relativa tabella allegata alle N.T.A. (integrazione al paragrafo 3. Destinazione d'uso e interventi ammessi dell Art ZONA E4.1b (Ambiti di interesse agricolo paesaggistico e produttivo di fondovalle) Pagina 6 di 11

7 c) per dare soluzione ad un problema legato alla situazione statica nella quale versano alcuni modesti fabbricati presenti in zona di Verde di protezione, per il cui recupero la normativa vìgente consente solo interventi di manutenzione e restauro e risanamento conservativo, integrando la gamma degli interventi con la ristrutturazione edilizia. Tale operazione è però consentita ferme restando: la superficie coperta, la volumetria, la tipologia insediativa, le caratteristiche tipologiche degli elementi costruttivi e dei materiali, nonché delle destinazioni d uso originarie. (integrazione al paragrafo 3. Interventi ammessi dell Art. 12-ZONA OMOGENEA VP (Verde di protezione). d) per intervenire nelle zone storiche (Zone B1 e B2) derogando, in alcuni casi, dalle prescrizioni dell abaco che indirizza dal punto di vista tipologico e dei materiali le opere ammesse, anche con soluzioni o rivisitazioni edilizie diverse da quelle imposte oltre che in chiave moderna, purchè venga garantita l integrazione nel contesto insediativo in cui si collocano. Trattandosi, per quest ultimo caso, di materia delicata si propone che l atto autorizzativo sia rilasciato previo parere della Commissione comunale del paesaggio. (integrazione al paragrafo 7.2 Norme particolari sia dell ART ZONA B1 sia dell ART ZONA B2). 2.1 In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative attraverso la ripartizione delle risorse. Le integrazioni apportate con la Variante modificano il quadro prefigurato dallo strumento urbanistico generale, ma all interno degli obiettivi e delle strategie dello stesso, che rimane comunque elemento di riferimento e di indirizzo per piani e programmi attuativi con esso compatibili. 2.2 In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati La Variante, non influenza altri piani o programmi sovraordinati, né interferisce con quelli dei comuni contermini. 2.3 La pertinenza del piano o del programma per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile Come si può evincere dalle considerazioni fin qui fatte, le modifiche zonizzative introdotte dalla Variante, per la loro tipologia, dimensione, ubicazione e contenuti, convergono con i principi dello sviluppo sostenibile, dal momento che riducono drasticamente il consumo di suolo, così come le modifiche/integrazioni alle norme di attuazione non confliggono con i richiamati principi. 2.4 Problemi ambientali pertinenti alla variante Non emergono problemi di carattere ambientale derivanti dalle modifiche zonizzative proposte né da quelle normative, in quanto le stesse contribuiscono a migliorare gli aspetti ambientali e paesaggistici e comunque non intervengono in ambiti di particolare pregio e di interesse ambientale/paesaggistico e non si collocano all interno di alcuna area di particolare interesse naturalistico e tutelata ai sensi della Direttiva Habitat. Pagina 7 di 11

8 2.5 La rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente Le previsioni della Variante non sono tali da costituire un riferimento per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente. In ogni caso l attuazione delle previsioni dovrà avvenire nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale, mutuati dalle direttive europee del settore dell ambiente. 3. CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI 3.1 Analisi degli elementi di criticità Al fine di individuare i potenziali effetti introdotti dalla Variante, verranno prese a riferimento le principali componenti naturali e antropiche, inerenti le previsioni urbanistiche oggetto di valutazione, al fine di evidenziarne le eventuali criticità: a) Componenti naturali - Biodiversità - Suolo - Qualità dell aria - Risorse idriche b) Componenti antropiche - Popolazione e salute umana - Produzione di rifiuti - Acque reflue - Rumore - Traffico - Paesaggio a) Componenti naturali Biodiversità Le modifiche/integrazioni normative apportate influiranno positivamente sulla biodiversità in quanto nella maggioranza dei casi si riconferma la situazione attuale. Suolo Le operazioni effettuate riducono notevolmente il consumo di suolo. Qualità dell aria Premesso che le principali fonti di inquinamento in ambito urbano sono costituite dalle emissioni di ossidi di azoto, monossido di carbonio e particolato atmosferico PM10, determinate prevalentemente dalla combustione dei mezzi di trasporto, la riduzione di superficie edificabile prevista contribuisce alla loro limitazione, migliorando la qualità dell aria. Risorse idriche Relativamente al consumo della risorsa idrica potabile, la previsione di riduzione delle aree edificabili che si riflette sul numero di abitanti insediabili, non altera l equilibrio presente. Pagina 8 di 11

9 b) Componenti antropiche Popolazione e salute umana Vista la tipologia degli interventi consentiti si ritiene che l attuazione della Variante possa influire positivamente su tali componenti. Produzione di rifiuti Sul territorio di San Pietro è attivo il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. La riduzione del numero degli abitanti insediabili, conseguentemente alla riduzione di aree residenziali, limita significativamente sull attuale produzione di rifiuti e sul loro smaltimento. Acque reflue Anche per quanto riguarda lo scarico delle acque reflue, dato il ridotto numero di nuove utenze potenzialmente allacciabili alla rete fognaria esistente, non si prevedono effetti negativi. Rumore Le diminuite attività previste dalle modifiche della Variante, con non determinano ulteriore criticità modifiche al clima acustico presente Traffico Relativamente a questa componente, la diminuzione di superficie residenziale comporterà anche una limitazione del volume di traffico prefigurato. Paesaggio La Variante conferma le prescrizioni normative vigenti che garantiscono l inserimento degli interventi previsti nel contesto paesaggistico presente. ***** Con lo scopo di valutare gli effetti significativi sull ambiente naturale e antropico, derivanti dall attuazione della variante al PRGC, si propone una matrice che sintetizza per ogni componente descritta nei paragrafi precedenti, la stima dei possibili impatti. L entità degli effetti è valutata all interno di una scala di valori che va dall impatto negativo limitato all impatto nullo all impatto positivo. = effetto nullo/trascurabile + effetto positivo - effetto negativo Pagina 9 di 11

10 Componenti considerate Valutazione Stima degli impatti Biodiversità Non si rilevano effetti = Suolo Riduzione di consumo + Qualità dell aria Miglioramento + Risorse idriche Riduzione dei consumi + Popolazione e salute Miglioramento della umana qualità della vita + Rifuti Riduzione di produzione + Acque reflue Non si rilevano effetti = Rumore Non si rilevano effetti = Traffico Riduzione del volume + Paesaggio Non si rilevano effetti = 3.2 Valutazione degli effetti determinati dall attuazione della variante Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti Le modifiche apportate con la Variante in questione, non generano effetti significativi o rilevanti per le caratteristiche di probabilità, durata, frequenza e reversibilità di impatti, rispetto a quanto già definito dal PRGC vigente Carattere cumulativo degli impatti Gli impatti generati in seguito all attuazione della Variante, proprio per loro tipologia, non determinano effetti cumulativi sull ambiente Natura transfrontaliera degli impatti La natura degli interventi previsti dalla Variante non può determinare impatti sulle componenti ambientali transfrontaliere Rischi per la salute umana o per l ambiente Le previsioni della Variante, non introducono modifiche che possano generare rischi per la salute umana e per l'ambiente o che possano aggravare particolari condizioni critiche già presenti sul territorio Entità o estensione nello spazio degli impatti Sulla base delle considerazioni effettuate, si può affermare che l'entità o l'estensione nello spazio degli eventuali impatti sono limitati alla scala locale di ciascuna modifica e, pertanto, non relazionabili con l'area vasta Valore e vulnerabilità delle aree interessate dal Piano Quanto previsto non incide su valenze naturali e/o ambientali vulnerabili che possano essere compromesse in seguito alla sua attuazione. Pagina 10 di 11

11 3.2.7 Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale Le modifiche oggetto di variante non hanno alcun effetto su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale, considerata la loro ubicazione rispetto alle aree protette poste nelle vicinanze. 4. CONCLUSIONI A seguito delle considerazioni emerse dalla presente analisi e tenuto conto della valutazione degli effetti derivanti dall attuazione della presente Variante 17 al PRGC vigente, si ritiene non necessario l assoggettamento della Variante stessa alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) non essendo stati riscontrati impatti significativi sull'ambiente tali da comprometterne l'attuale assetto.. Pagina 11 di 11

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