REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE

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1 REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE CAPITOLO 1 - GENERALITA Il presente regolamento è redatto in base all art. 42 del R.D. 23 ottobre 1925 n ART. 1 Il presente Regolamento del Consiglio dell'ordine di Firenze è stato approvato in seduta di Consiglio con deliberazione del 07 marzo 2011,assunta con voto favorevole della maggioranza qualificata di almeno 2/3 dei Consiglieri nel numero previsto dall'ordinamento. Il presente Regolamento non ha scadenza e la sua abolizione, modificazione o interpretazione deve essere deliberata in seduta di Consiglio dalla maggioranza qualificata dei Consiglieri. Copia del presente Regolamento sarà inviata a tutti gli iscritti, consegnata a tutti i futuri nuovi iscritti all'albo degli Architetti di Firenze e pubblicata sul sito dell Ordine. Copia del presente Regolamento sarà inviata per conoscenza a tutti gli Enti ed organismi interessati che ne faranno richiesta. CAPITOLO 2 ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO ART. 2.1 Cariche del Consiglio Il Consiglio elegge, a maggioranza, al suo interno un Presidente, iscritto alla sezione A dell Albo, un Segretario e un Tesoriere. ART. 2.2 Elezione delle cariche del Consiglio Il Consiglio dell Ordine dovrà essere convocato secondo quanto previsto dal DPR 8 luglio 2005 n Nel corso della seduta di insediamento il Consiglio procederà ad eleggere con voto palese e nell ordine: il Presidente, il Segretario ed il Tesoriere. Il presidente viene eletto a maggioranza con cadenza annuale a partire adalla data del proprio insediamento. ART. 2.3 Nomina del Vice Presidente Il Consiglio elegge il Vicepresidente a maggioranza. ART. 2.4 Nomine all interno del Consiglio Il Consiglio elegge tra i Consiglieri medesimi, il referente della Commissione Notule. Il Consiglio nomina e revoca, tra i Consiglieri medesimi : 1_ I referenti delle Commissioni interne dell Ordine. 2_ I delegati che s'incaricheranno di tenere attivo e aggiornato lo scambio di informazioni sulle rispettive attività tra Ordine e Consiglio Nazionale Architetti e tra Ordine e Federazione degli Ordini Toscani. I Consiglieri nominati dall'ordine in qualità di responsabili o coordinatori di Commissioni e/o dei rapporti con enti o istituzioni esterne (Università, Regione, Comuni, Stampa ecc.) sono tenuti a relazionare periodicamente, con cadenze stabilite al Consiglio lo stato dei rapporti intrapresi ed è fatto a loro divieto di intraprendere iniziative autonome dalla volontà del Consiglio. ART. 2.5 Compiti del Presidente Ai sensi dell art. 38 del R.D. 23 ottobre 1925 n e dell art. 4 del DPR 8 luglio 2005 n. 169, il Presidente rappresenta legalmente l'ordine e il Consiglio e coordina i lavori del Consiglio e delle Assemblee. Il Presidente dovrà concordare con il Consiglio le linee del suo operare. ART. 2.6 Compiti del Vice Presidente Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di dichiarata assenza nell ordinaria gestione

2 amministrativa e di rappresentanza dell Ordine. Il Vice Presidente svolge il suo ruolo in un clima di collaborazione fattiva con il Presidente per favorire e migliorare l attività del Consiglio. ART. 2.7 Compiti del Segretario Oltre agli obblighi previsti dell art. 39 del R.D. 23 ottobre 1925 n è altresì compito del Segretario: a) redigere il verbale delle sedute; b) redigere l ordine del giorno delle sedute del Consiglio; c) tenere aggiornato l inventario dei beni dell Ordine; d) vigilare sulle persone dipendenti dell Ordine; e) coordinare le attività di segreteria. Il Segretario svolge la sua attività conformemente al regolamento di segreteria (allegato 6 del presente regolamento) del quale può proporre la revisione. ART. 2.8 Compiti del Tesoriere Oltre agli obblighi previsti dell art. 39 del R.D. 23 ottobre 1925 n è inoltre compito del Tesoriere: a) essere responsabile dei fondi e degli altri titoli di valore di proprietà dell Ordine; b) riscuotere il contributo annuale fissato dal Consiglio; c) riscuotere ogni contributo dovuto all Ordine; d) pagare i mandati firmati dal presidente e controfirmati dal segretario; e) tenere tutti i registri contabili a norma di legge; f) provvedere alla stesura del conto consuntivo e del bilancio preventivo. Il Tesoriere svolge la sua attività conformemente al regolamento di contabilità (allegato 7 del presente regolamento) del quale può proporre la revisione. ART Rapporti tra il Consiglio ed i dipendenti ed i collaboratori Il rapporto tra il Consiglio, nella persona di ogni suo componente, ed il personale dipendente e i collaboratori dell'ordine dev'essere informato alla massima espressione di professionalità, correttezza e lealtà. CAPITOLO 3 - ATTIVITA DEL CONSIGLIO ART. 3.1 Convocazione Il Consiglio è di norma convocato e presieduto dal Presidente. In sua assenza è presieduto dal vice Presidente e in assenza di questi dal Consigliere che fra i presenti risulti il più anziano per l'iscrizione all'albo, così come per legge. ART Ordine del Giorno Gli Ordini del Giorno sono redatti dalla Segreteria sui temi ed argomenti stabiliti dal Presidente anche su proposta di ciascun Consigliere o dei singoli iscritti. L'argomento proposto all'ordine del Giorno da almeno 1/3 dei consiglieri sarà di diritto inserito nell'o.d.g. La Segreteria è tenuta a comunicare ai Consiglieri i contenuti dell Ordine del Giorno con un preavviso di almeno 2 giorni lavorativi dalla seduta di Consiglio. L Ordine del Giorno dovrà essere sempre corredato dalla documentazione relativa ai singoli temi da trattare nella seduta di Consiglio. Per proporre un tema o un argomento all Ordine del Giorno dovrà essere fornita, alla segreteria, la documentazione relativa almeno 1 giorno lavorativo prima del termine ultimo per l invio dell Ordine del Giorno. Gli Ordini del Giorno dovranno indicare l orario di inizio e termine della seduta. Gli Ordini del Giorno, per la parte non riservata, sono pubblici ed esposti in bacheca presso la sede dell'ordine, contestualmente alla seduta.

3 Tali Ordini del Giorno saranno consultabili sul sito dell Ordine tramite identificazione a mezzo password. ART Durata delle sedute Nella convocazione della seduta dovranno essere indicati l orario di inizio e termine della seduta. La seduta potrà durare massimo sei ore e prolungarsi per non più di 30 minuti rispetto all orario previsto nella convocazione. All'inizio della seduta saranno stabiliti i tempi stimati per dibattere ciascun argomento all'ordine del Giorno. ART Validità delle sedute Il Consiglio è valido con la presenza di un numero pari alla metà più uno dei membri. Il numero legale deve essere raggiunto entro 30 minuti dall orario stabilito per la convocazione; se questo non viene raggiunto la seduta sarà dichiarata nulla dopo aver registrato i nominativi dei consiglieri presenti. ART. 3.5 Attività Il Consiglio lavora collegialmente. I Consiglieri isolatamente o non, possono venire incaricati dal Consiglio di preparare e istruire pratiche o esaminare varie problematiche inerenti la professione. Il Consiglio verifica periodicamente il lavoro dei Consiglieri e delle Commissioni. Il Consiglio nomina i referenti e su indicazione del consigliere referente i coordinatori delle Commissioni interne dell'ordine. ART. 3.6 Deliberazioni Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti presenti. In caso di parità prevale quello del Presidente. Tutte le votazioni espresse in Consiglio sono palesi escluse quelle: a) riguardanti i provvedimenti disciplinari; b) su specifica richiesta di 1/3 dei Consiglieri e la motivazione di tale richiesta dovrà essere verbalizzata. Il Consigliere che si presenta alla seduta con ritardo rispetto all orario di inizio dei lavori, non può intervenire e votare sull argomento al momento in discussione. Le Delibere, salvo espressa diversa determinazione del Consiglio, sono esecutive dall approvazione del verbale di Consiglio. ART. 3.7 Pubblicità delle Delibere Tutte le deliberazioni del Consiglio sono evidenziate nei verbali, accompagnate dalle documentazioni relative ritenute necessarie. Le Delibere saranno accompagnate dal numero dei Consiglieri presenti, dal numero dei voti favorevoli o contrari, in caso di voto segreto, e dalle eventuali dichiarazioni di voto, nel caso di voto palese. Per le deliberazioni relative a procedimenti disciplinari si rinvia alla Guida ai procedimenti disciplinari del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (allegato 1 del presente Regolamento). Le delibere approvate e non riservate sono consultabili presso la sede dell'ordine e sul sito dell Ordine tramite identificazione a mezzo password. ART. 3.8 Verbali I Verbali delle sedute di Consiglio vengono redatti a cura del Segretario, sulla base degli appunti e/o registrazioni effettuati durante la seduta. I Verbali devono riportare integralmente le deliberazioni di Consiglio comprese le dichiarazioni di voto e i risultati delle votazioni, ed ogni altra dichiarazione che ogni singolo Consigliere richieda esplicitamente venga messa a verbale e in questa forma devono essere approvati entro e non oltre le 2 successive sedute. Quando l'argomento in discussione comporta la valutazione del

4 comportamento e/o della figura di uno o più iscritti, la trattazione e la relativa verbalizzazione sono riservate, salvo specifica richiesta degli interessati ritenuta accoglibile dal Presidente. I Verbali approvati, per le parti non riservate, sono consultabili presso la sede dell'ordine e solo sul sito dell Ordine tramite identificazione a mezzo password. ART. 3.9 Presenza in Consiglio Ai sensi dell'art. 41 della legge 1395/1923, il Consigliere che, senza giustificato motivo, non interviene a tre adunanze consecutive, è considerato dimissionario. Il Consiglio dell'ordine provvede alla sua sostituzione in base al comma 5 dell art. 2 del DPR n 169 dell 8 luglio 2005 che prevede la nomina del primo dei candidati non eletti iscritto alla medesima sezione dell Albo. ART Pubblicità delle sedute Le riunioni del Consiglio, salvo quelle disciplinari e che trattano casi riservati, sono pubbliche, limitatamente agli iscritti e su richiesta: la presenza ha funzione di mero auditorio. Per particolari argomenti all O.D.G. può essere richiesto il segreto d ufficio da parte di uno o più Consiglieri qualora non sia specificatamente previsto dalla legge. ART Segreto d ufficio I Consiglieri e tutti gli iscritti che, per incarico del Consiglio, hanno accesso alle informazioni riservate, sono tenuti alla massima riservatezza in merito alle stesse e nel rispetto della legge 193/2003 e successive integrazioni e modifiche. ART Nomine Il Consiglio nomina le terne delle Commissioni Edilizie, di quelle Urbanistiche e del Collaudo delle opere in cemento armato e i rappresentanti dell'ordine nei Concorsi o in Commissioni similari su richiesta degli Enti Pubblici o di privati. Il Consiglio dell'ordine non può indicare alcun elenco di iscritti per l'assegnazione di incarichi professionali, ad esclusione degli incarichi di collaudo generale o statico, di perizie, di arbitrati e di rappresentante dell Ordine per commissione giudicatrice corsi per certificatore energetico, per i quali sia stato espressamente richiesto. Il Consiglio dell'ordine per qualsiasi nomina o indicazione di nominativi di iscritti per qualsivoglia commissione o incarico, è tenuto a indicare generalmente una selezione di almeno tre nominativi. Il Consiglio svolge la suddetta attività di selezione e conseguentemente delibera le selezioni dei nominativi su proposta delle Commissione Nomine (allegato 5 del presente regolamento) ART Indennità dei Consiglieri I consiglieri hanno diritto ad una indennità con tariffa forfetaria per ogni seduta di Consiglio e ad una indennità di trasferta con tariffa forfetaria nel caso partecipino a riunioni o convegni su specifico mandato del Consiglio. Le indennità saranno corrisposte ai Consiglieri secondo le modalità stabilite dal relativo regolamento (allegato 2 del presente regolamento). ART Rimborsi spese dei Consiglieri I Consiglieri hanno diritto al rimborso delle spese sostenute nello svolgimento di attività per conto dell'ordine secondo le modalità stabilite dal relativo regolamento (allegato 2 del presente regolamento). ART Riunioni preparatorie del Consiglio Uno o più Consiglieri possono proporre una riunione dei consiglieri per discutere sui temi concernenti le attività dell Ordine. Le riunioni dei Consiglieri saranno così regolate: -convocazione con almeno 2 giorni lavorativi di preavviso; -invio di un ordine del giorno con almeno 2 giorni lavorativi di preavviso.

5 Le riunioni hanno carattere esclusivamente consultivo tra i Consiglieri preparatoria solo nel caso in cui sia presente la maggioranza dei consiglieri. e hanno valenza CAPITOLO 4 COMMISSIONI INTERNE ALL ORDINE ART. 4.1 Promozione Il Consiglio promuove la formazione delle Commissioni interne dell Ordine su proposta di un consigliere o di singoli iscritti, che ratificherà con apposita delibera. ART. 4.2 Funzioni Le Commissioni interne dell Ordine hanno la funzione di analizzare e proporre soluzioni su temi specifici, a cui siano state delegate per sviluppare l azione del Consiglio e di raccordare quest ultimo con gli iscritti. ART. 4.3 Autonomia All interno dei programmi concordati e dei rispettivi campi di lavoro, le Commissioni si muovono in piena autonomia per quanto riguarda l elaborazione dei temi in esame e la proposizione al Consiglio d iniziative. ART. 4.4 Referenti e coordinatori Il Consiglio nomina o revoca il referente per ogni Commissione, scelto tra i consiglieri e almeno un Coordinatore (iscritto) nominato dal consiglio su proposta del Referente una volta sentiti gli iscritti alla Commissione. I rapporti della Commissione con le Istituzioni saranno tenuti dal Referente salvo delega specifica scritta da parte di quest ultimo ad un componente della Commissione. Il Coordinatore assieme agli iscritti alla Commissione stabilisce il calendario degli incontri che dovrà essere pubblicato sul sito dell Ordine. Il Coordinatore o un suo delegato redige il verbale degli incontri e provvede a inviarlo a tutti i componenti della Commissione. Il verbale degli incontri dovrà contenere in appendice l Ordine del Giorno dell incontro successivo. L Ordine del Giorno dovrà essere stabilito al termine degli incontri e potrà essere integrato dai singoli componenti solo in caso di giustificata urgenza. L Ordine del Giorno dovrà essere inviato almeno 2 giorni lavorativi prima dell incontro della Commissione. ART. 4.5 Rapporto con il Consiglio e attività della commissione Tra le Commissioni e il Consiglio vige una stretta sintonia; oltre alla verifica iniziale dei programmi di lavoro, le Commissioni sottopongono all approvazione dello stesso, iniziative, documenti ed elaborati. Entro un mese dalla loro costituzione, e dalla nomina dei loro componenti, le Commissioni formuleranno il loro programma e lo trasmettono al Consiglio prospettando un quadro delle iniziative che intendono promuovere. Il Consiglio valuterà le proposte della commissione. Le Commissioni relazionano periodicamente (ogni tre mesi) al Consiglio sullo stato dei lavori da esse svolto. Le Commissioni dovranno trasmettere annualmente, almeno trenta giorni prima dell approvazione del bilancio preventivo dell Ordine, un programma e un preventivo economico delle attività che intendono portare avanti. Le Commissioni dovranno pubblicare sul sito dell Ordine programmi, attività, documenti e iniziative approvate dal consiglio. Le Commissioni nell espletamento della propria attività possono proporre iniziative ed avvalersi di esperti e consulenti. Il Consiglio valuterà tali proposte e provvederà eventualmente con apposite Delibere a finanziare le relative spese. Di ogni attività, progetto o iniziativa delle Commissioni devono essere individuati una stima dei tempi e delle eventuali spese.

6 ART. 4.6 Regolamenti delle Commissioni La commissione notule sarà dotata di un proprio regolamento (allegato 3 del presente regolamento). Tutte le commissioni possono dotarsi di un regolamento delle proprie attività. Tutti i regolamenti delle Commissioni sono elaborati dalle Commissioni stesse e proposti all'approvazione del Consiglio dal Referente. Tutti i regolamenti approvati dal Consiglio dovranno essere riportati come allegati al presente regolamento. ART Numero dei componenti delle Commissioni, loro nomina e durata in Carica Le commissioni sono aperte prioritariamente agli iscritti all Ordine previa presentazione della candidatura tramite consegna in segreteria del relativo modulo di iscrizione scaricabile dal sito dell Ordine. Le candidature saranno soggette all'approvazione del Consiglio. I seguenti casi saranno motivo di incompatibilità alla partecipazione dei lavori delle Commissioni: -non essere in regola con i pagamenti delle quote di iscrizione all Albo; -avere sanzioni disciplinari in corso. In caso di assenza non comunicata preventivamente, per più di cinque incontri consecutivi il Commissario verrà considerato dimissionario. Le Commissioni devono essere composte da un minimo di sei componenti. I componenti delle Commissioni non possono durare in carica più di quattro anni e decadono automaticamente quando decade il Consiglio dell Ordine. E possibile, da parte del Referente e del Coordinatore istituire Gruppi di lavoro ad hoc per singole iniziative o progetti. I Gruppi di lavoro decadono automaticamente al compimento del progetto. CAPITOLO 5 AGGIORNAMENTO DEL REGOLAMENTO ART. 5.1 Aggiornamento del Regolamento Il presente Regolamento è suscettibile di aggiornamenti e integrazione da Delibere del Consiglio, quando le stesse assumano carattere normativo, come già indicato nell art. 1 del presente Regolamento. Il presente Regolamento è composto da 5 capitoli. ALLEGATI ALLEGATO 1 - PROCEDIMENTI DISCIPLINARI ALLEGATO 2 - REGOLAMENTO INDENNITÀ E RIMBORSI SPESE ALLEGATO 3 - REGOLAMENTO PER LA CONSULENZA E L'EMISSIONE DEI PARERI DEL CONSIGLIO SULLE NOTULE PROFESSIONALI ALLEGATO 4 - REGOLAMENTO COMMISSIONI TERRITORIALI ALLEGATO 5 - REGOLAMENTO COMMISSIONE NOMINE ALLEGATO 6 - REGOLAMENTO SEGRETERIA ALLEGATO 7 - REGOLAMENTO CONTABILITA'

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