Un nuovo approccio al problema sicurezza (Note per il paragrafo in Scuola Veneta 2008)
|
|
- Muzio Martelli
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Un nuovo approccio al problema sicurezza (Note per il paragrafo in Scuola Veneta 2008) La sicurezza, problema all ordine del giorno dei media, non solo per i frequenti e gravi infortuni nel lavoro che si susseguono, ma anche per una maggiore sensibilità e attenzione dell opinione pubblica, è oggetto di riflessione sistematica e di un piano integrato e organico di azione da parte dell USR. La scuola, come comunità dedicata all educazione e all istruzione di tutta la popolazione dai 3 ai 18 anni, è, infatti, ambiente privilegiato per l educazione alla cultura della sicurezza, come è sottolineato anche dalla normativa più recente in materia. a. La recente normativa I riferimenti vanno alla legge delega n.123 del 3 agosto 2007 e il decreto legislativo (DLgs 81 del 9 aprile 2008) che costituisce attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un unico testo normativo. La promozione della informazione, della prevenzione e della cultura della sicurezza sul lavoro è indicata come obiettivo per tutto il sistema di istruzione e formazione della scuola e dell università. I Ministeri del lavoro e della previdenza sociale e quello dell istruzione avviano, fin dall a.s. 2007/08, dei progetti sperimentali volti a questo scopo. Nel testo unico si sancisce la messa a disposizione di finanziamenti per progetti interdisciplinari finalizzati alla conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza e allo sviluppo delle stesse. 1 b. Le strategie Si considera che la sicurezza è uno degli obiettivi trasversali che coinvolgono la scuola come ambiente di vita e di lavoro, con risvolti a livelli diversi: rispetto delle norme, rispetto della persona (a partire dalla Costituzione italiana fino alla recente Carta dei valori della cittadinanza e dell integrazione ), benessere dello studente. La sicurezza comprende, quindi, una pluralità di significati quale condizione che garantisce da eventuali rischi o pericolo, di carattere fisico, morale, psicologico ecc. e in senso stretto quale insieme di misure, condizioni e circostanze oggettive volte ad assicurare ai singoli e alla collettività il tranquillo e regolare svolgimento dei propri compiti, il rispetto dei principi e dei valori di convivenza democratica, l osservanza di norme e di regole di comportamento. E indispensabile, perciò una forte collaborazione tra istituzioni e soggetti, quale strategia attivamente perseguita e realizzata dall USR e dalle scuole del Veneto. In questo quadro si situa il Sistema di Riferimento regionale per la Sicurezza nelle Scuole (SiRVeSS) istituito con un protocollo d intesa del 18 settembre 2007, tra Regione Veneto Direzione per la Prevenzione, Ufficio Scolastico Regionale, INAIL del Veneto e le 1 In particolare, la legge delega 123/2007 richiama la cultura della sicurezza e il ruolo della scuola all art.1, comma 2, lettera p, punto 3 e all art. 4, comma 7: Art. 1 principi e criteri direttivi generali: p) promozione della cultura e delle azioni di prevenzione attraverso: 3) la promozione e la divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro all interno dell attività scolastica ed universitaria e nei percorsi di formazione, nel rispetto delle disposizioni vigenti e in considerazione dei relativi principi di autonomia didattica e finanziaria Art. 4. comma 7. Nel rispetto delle disposizioni e dei principi vigenti, il Ministero del lavoro e della previdenza sociale e il Ministero della pubblica istruzione avviano a decorrere dall'anno scolastico 2007/2008, nell'ambito delle dotazioni finanziarie e di personale disponibili e dei Programmi operativi nazionali (PON) obiettivo 1 e obiettivo 2, a titolarità del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, progetti sperimentali in ambito scolastico e nei percorsi di formazione professionale volti a favorire la conoscenza delle tematiche in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Il DLgs 81/08 (che supera anche il DLgs 626/94) sottolinea art 11 Attività promozionali della cultura e delle azioni di prevenzione con riguardo in particolare a: 1.c) finanziamento delle attività degli istituti scolastici di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza nel rispetto delle autonomie scolastiche 4. Ai fini della promozione e divulgazione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro è facoltà degli istituti scolastici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche ulteriori rispetto a quelli disciplinati dal comma 1, lettera c) e volti alle medesime finalità. Tale attività è svolta nell ambito e nei limiti delle risorse disponibili degli istituti. 1
2 Reti di agenzie per la sicurezza della Provincia di Treviso, Rete di agenzie per la sicurezza della Province di Verona, Belluno, Vicenza, Padova e Venezia. Le reti per provincia e partecipanti al TV BL VR VI PD VE TOTALE data costituzione 12/00 6/05 2/06 5/07 5/07 12/07 Scuole infanzia-materne 4 4 Scuole primarie Scuole secondarie Scuole secondarie Istituti comprensivi CFP Agenzie non scolastiche TOTALE La rete, con valenza politica e strutturale, ha come finalità la promozione della cultura della sicurezza tra gli studenti, attraverso l azione contestuale sulle persone e sull ambiente fisico e sociale. I gruppi provinciali di lavoro con il coordinamento regionale hanno dedicato attenzione in particolare a: 1. didattica, con la finalità di promuovere e supportare percorsi educativi sulla sicurezza rivolti agli allievi 2. formazione, per l organizzazione di corsi di rivolti alle figure scolastiche preposte alla gestione della sicurezza e all emergenza 3. gestione della sicurezza, per l assistenza dei dirigenti scolastici e dei Servizi per la Prevenzione e Protezione nelle azioni di valutazione dei rischi e di applicazione delle misure di sicurezza negli ambienti e nelle attività scolastiche 4. comunicazione e collegamento tra agenzie e tra Reti, per favorire la circolazione delle informazioni, il confronto e lo scambio di esperienze e la promozione delle relazioni. c. Le azioni realizzate Molte le iniziative realizzate, ad ampio raggio nell ultimo biennio quali : conferenze di servizio per dirigenti scolastici in tutte le province un seminario regionale di valutazione e restituzione sul progetto Sicurezza in cattedra per docenti partecipanti al progetto (14 febbraio 2008) un laboratorio di verifica dei corsi per RSPP realizzati (14 febbraio 2008) due monitoraggi, commissionati dall ufficio Scolastico Regionale, per conoscere lo stato di applicazione del dlgs 626 in tutte le scuole della regione ( ) un corso di formazione residenziale per tutor (agosto 2007) In particolare, le realizzazioni inerenti ogni specifico ambito sono le seguenti. Formazione Corsi di formazione realizzati negli anni specificati nella tabella. TV BL VR VI PD TOTALE RSPP/ASPP RLS Addetti PS - formazione - aggiornamento Addetti antincendio Gestione della sicurezza Quattro edizioni del percorso assistito (gestione guidata di processi gestionali) 2
3 Costituzione di coordinamenti di RSPP e RLS Produzione di strumenti di valutazione e gestione Didattica della sicurezza Un corso di formazione per docenti, ripetuto nei 4 distretti scolastici della provincia di BL (2007) Un corso per docenti sulla metodologia didattica sulla sicurezza a TV (2007) Due percorsi didattici per istituti per geometri per la sicurezza nei cantieri e per la progettazione di ambienti sicuri (2007) Pieghevoli informativi sui rischi per mansione e sui rischi da fumo e inattività fisica rivolti ai giovani lavoratori a cura degli studenti su commissione Rete TV Seminario regionale sulla Didattica della sicurezza : 19 maggio 2008 Monitoraggio dei progetti realizzati negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, al fine di conoscere potenzialità e bisogni; avviato a marzo 2008, è attualmente in svolgimento (schedatura, verifica e validazione) anche in vista di organizzare eventualmente dei centri di documentazione. Comunicazione e collegamento Sito regionale: il Sistema si è dotato di un proprio sito all interno del quale ogni rete gestisce una propria pagina provinciale Organizzazione di lavoro: parallelamente alle reti provinciali, il SiRVeSS ha attivato gruppi di lavoro regionali sulle tre linee di lavoro Didattica, Formazione e Gestione della sicurezza, allo scopo di razionalizzare le risorse e coordinare gli interventi Comunicazioni: tramite note alle scuole e articoli nel sito dell USR e del SiRVeSS, vengono regolarmente diffuse le principali notizie inerenti la normativa e l attività di promozione della cultura della sicurezza d. Le linee d azione previste 1. Indirizzare e supportare le Reti provinciali nella realizzazione delle attività riferite a didattica, formazione, SGS. attraverso la produzione di indicazioni organizzative e materiale didattico, e acquisizione del materiale prodotto dalle Reti della Toscana, con ricadute positive in termini di omogeneità degli interventi, allargamento della rete delle relazioni, razionalizzazione delle risorse 2. Migliorare l attuale modello organizzativo di Rete e Sistema di riferimento regionale attraverso l analisi comparata con l esperienza toscana del processo di costruzione e di assetto organizzativo di Rete provinciale e di Sistema di Riferimento Regionale, con ricadute positive in termini di promozione del modello veneto e toscano e sviluppo di reti interregionali 3. Supportare le agenzie formative nella realizzazione di interventi in-formativi rivolti alla scuola attraverso la predisposizione di strumenti informativi e didattici (aggiornamento manuale gestione sicurezza, pubblicazione manuale PS scuole, pacchetti didattici 195) con possibili ricadute in termini di acquisizione di risorse. In particolare le seguenti azioni: elaborazione, in gruppi di lavoro ristretti, di materiali e per la revisione della Guida al Manuale Sicurezza in cattedra (in vista di diffonderne la conoscenza e l utilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado e non solo negli istituti tecnici e professionali) come supporto e risorsa per la progettazione e la diffusione di percorsi didattici orientati alla sicurezza, che siano parte integrante del POF di ciascun istituto e dei curricoli di studio. realizzazione di un corso di formazione residenziale per docenti, dirigenti e personale non della scuola impegnati nelle reti provinciali e nei coordinamenti regionali per la sicurezza (agosto 2008) 3
4 sviluppo della formazione dei docenti sul tema La sicurezza nella progettualità curricolare, disciplinare e interdisciplinare attraverso seminari provinciali nei mesi di settembre - novembre 2008 realizzazione di un evento (fiera, mostra ) per sensibilizzare tutte le componenti a la comunità scolastica e avvicinare alla cultura della sicurezza (febbraio- marzo 2009) costituzione di una rete interregionale con la rete di scuole della provincia di Firenze (Toscana) e l ITI Malignani come scuola polo per la sicurezza della provincia di Udine (Friuli Venezia Giulia) con cui sviluppare le linee d azione sopra citate e organizzare un convegno internazionale. Prospettive La sicurezza e la prevenzione sono fattori culturali e coinvolgono tutti. Per questo sono convinzioni, comportamenti, atteggiamenti che per maturare richiedono tempo e un percorso complesso e difficile. La strategia migliore risulta quindi essere quella di supportare i componenti della scuola di fronte alla novità e all impegno del compito, valorizzando l esistente, dando sistematicità alle varie attività già in atto e promuovendone la metacognizione da parte di tutti i soggetti coinvolti. Fondamentali risultano il coinvolgimento e la collaborazione tra scuola e soggetti esterni e tra tutti i componenti la comunità scolastica. Il piano per la sicurezza deve, dunque, presentarsi come progetto unico che integra aspetti normativi e didattici ed essere parte integrante del POF di ogni istituto scolastico. Una via da percorrere a sostegno della diffusione della cultura della sicurezza è quella delle certificazioni, muovendosi nella direzione indicata anche dalla normativa europea per l istruzione, nonché dalla recente normativa scolastica, in particolare relativa all obbligo d istruzione per il quale si propone un curricolo per competenze. Si vuol esaminare, quindi, la possibilità di concludere il percorso educativo con un patentino per la sicurezza, accreditato dalla Regione, spendibile nel mondo del lavoro, riconoscibile a livello europeo. 4
5 Composizione SPP istituti Veneto Vicepreside Medico competente 1% Assistente tecnico Personale ATA Dirigente scolastico 19% Docenti 33% Ufficio Tecnico 9% Coord. squadra antincendio 14% Direttore Ammninistrativo 6% Coordinatore addetti PS 1 5
PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA: UNA RETE EFFICACE TRA SCUOLA E ISTITUZIONI Venezia 15 novembre 2017
PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA: UNA RETE EFFICACE TRA SCUOLA E ISTITUZIONI Venezia 15 novembre 2017 Il SiRVeSS come modello efficace di collaborazione tra Scuola e Istituzioni Daniela Marcolina
DettagliLa Rete RESAS di scuole e agenzie per la sicurezza della provincia di Firenze: situazione attuale e prospettive future
PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA: UNA RETE EFFICACE TRA SCUOLA E ISTITUZIONI Istituto di Istruzione Superiore F. Algarotti Cannaregio 349/351 31021 Venezia Mercoledì 15 novembre 2017 La Rete RESAS
DettagliC32-2. La promozione della cultura della sicurezza nella scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP ex art. 32 D.Lgs.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole La promozione della cultura della sicurezza nella scuola MODULO C Unità didattica C32-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP ex art.
DettagliSiRVeSS RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ REALIZZATE DAL SISTEMA REGIONALE DELLE RETI NEL TRIENNIO 2005-07
SiRVeSS RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ REALIZZATE DAL SISTEMA REGIONALE DELLE RETI NEL TRIENNIO 2005-07 L attività si è sviluppata attraverso tre linee di lavoro: 1. costituzione di reti provinciali e di un
DettagliUna rete efficace tra scuola e istituzioni
IL GRUPPO INTERISTITUZIONALE PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE DEL PIEMONTE Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte 15 novembre 2017 IIS F. Algarotti Cannaregio 351 - Venezia Dal
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER L ATTIVAZIONE DEL "LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI BELLUNO E IL TRA
PROTOCOLLO DI INTESA PER L ATTIVAZIONE DEL "LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI BELLUNO E IL POTENZIAMENTO DELLA RETE REGIONALE IN.F.E.A. DEL VENETO TRA L Agenzia Regionale
DettagliCORSO DI FORMAZIONE DOCENTI SULL INCLUSIONE UNITA FORMATIVA CAPITALIZZABILE
CORSO DI FORMAZIONE DOCENTI SULL INCLUSIONE UNITA FORMATIVA CAPITALIZZABILE Qualità dell Inclusione: utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione degli alunni con B.E.S. AZIONI Formazione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA
Direzione Regionale dell Umbria PROTOCOLLO D INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA e AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA PER LA PROMOZIONE, IMPLEMENTAZIONE E REALIZZAZIONE
DettagliIl contributo della Regione Veneto per l'alternanza scuola lavoro
Il contributo della Regione Veneto per l'alternanza scuola lavoro 26 settembre 2016 Dott. Santo Romano Direttore Area Capitale Umano e Cultura IL CONTESTO NORMATIVO Legge Moratti (L.53/2003) D.Lgs. 77/2005
Dettagli` Ç áàxüé wxää:\áàüâé ÉÇx? wxää:hç äxüá àõ x wxäät e vxüvt hyy v É fvéätáà vé exz ÉÇtÄx ÑxÜ Ät VtÅÑtÇ t W Üxé ÉÇx ZxÇxÜtÄx
PROTOCOLLO D INTESA TRA ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI SALERNO (C.F.95112030655) d ora in poi denominato ODCEC SALERNO, rappresentato dal Presidente Salvatore Giordano,
DettagliApprendimenti di base e cultura della valutazione
Apprendimenti di base e cultura della valutazione Presentazione delle linee guida dell USR per il Veneto Venerdì 2 settembre 2005 SMS Giulio Cesare - Venezia Mestre Dal cambiamento dei contesti di vita
DettagliPROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire
PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE Storie di infortunati sul LAVORO Sensibilizzare per Prevenire 1 Titolo del Progetto: A VIVA VOCE storie di infortunati sul Lavoro Soggetto Proponente: SiscuVE Gruppo didattica
DettagliSviluppare alleanze formative. Antonia Liuzzo MIUR - DG Ordinamenti scolastici Marsala, 24 e 25 Febbraio 2016
Sviluppare alleanze formative Antonia Liuzzo MIUR - DG Ordinamenti scolastici Marsala, 24 e 25 Febbraio 2016 Buona scuola e Alternanza Scuola-lavoro Alternanza Scuola Lavoro D.lgs 77/05 Riforma Moratti(art.
DettagliCAP. 7 - AUTONOMIA DI RICERCA E FORMAZIONE
CAP. 7 - AUTONOMIA DI RICERCA E FORMAZIONE In risposta ai bisogni dei docenti nella ricerca di possibili strategie per raggiungere gli obiettivi previsti, riteniamo che siano indispensabili: la riflessione
DettagliIL PERCORSO DI RICERCA AZIONE DEI CTI del VENETO NELL AMBITO DELLA PREVENZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO
Ufficio Scolastico Regionale del Veneto BUONE PRATICHE PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO IL PERCORSO DI RICERCA AZIONE DEI CTI del VENETO NELL AMBITO DELLA PREVENZIONE PRECOCE
DettagliI Prossimi passi. Coordinatore dello Staff: Prof. Roberto Martini
I Prossimi passi Coordinatore dello Staff: Prof. Roberto Martini Si è costituito lo Staff Regionale di Supporto presso l USR Toscana che ha: elaborato un vademecum «Note sul Piano di formazione del personale»
DettagliPERTANTO. VISTA la Legge n.107/2015 c.124 la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale ;
7.1 PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO Premessa Il Piano Triennale di Formazione del personale scolastico è finalizzato allo sviluppo di utili ad elevare la qualità dell Offerta Formativa
DettagliAccordo di programma per la realizzazione. di attività in ambito prevenzionale SVILUPPARE LE ABILITA MOTORIE NEGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA
DIREZIONE REGIONALE VENETO SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole www.sicurscuolaveneto.it Accordo di programma per la realizzazione di attività in ambito prevenzionale SVILUPPARE
DettagliIl riordino della scuola sec. di 2 2 grado indicazioni per l orientamentol
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca USR per il Veneto - Direzione Generale Il riordino della scuola sec. di 2 2 grado indicazioni per l orientamentol Gianna Miola Conferenza di servizio
DettagliDott.ssa Barbara Bevilacqua, Referente regionale per la formazione del personale scolastico. U.S.R. per il Veneto - Direzione Generale - Uff.
Giovedì, 20 settembre 2018 Auditorium del L. «A. Modigliani», Padova Dott.ssa Barbara Bevilacqua, Referente regionale per la formazione del personale scolastico Nota MIUR prot. 33989, 02.08.2017 «[ ] possibilità
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue
PROTOCOLLO D INTESA MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue VISTA la Legge quadro sul Volontariato 11 agosto 1991, n.266 ed in particolare l
DettagliIL DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER LA SICUREZZA NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DEL PIEMONTE
IL DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER LA SICUREZZA NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DEL PIEMONTE Alfonso LUPO USR Piemonte 17 ottobre 2013 IIS A. Volta Spalto Marengo 42 Alessandria Finalità Fornire indicazioni univoche
DettagliCRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS PER IL MERITO I. C. Noceto (PR)
CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS PER IL MERITO I. C. Noceto (PR) Comma 129 della Legge n. 170/2015 La legge 107/2015 stabilisce che il Comitato di valutazione elabora i criteri per la valorizzazione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL VENETO (di seguito denominato Ufficio Scolastico Regionale)
PROTOCOLLO D INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL VENETO (di seguito denominato Ufficio Scolastico Regionale) FONDAZIONE PER L EDUCAZIONE FINANZIARIA E AL RISPARMIO (di seguito denominata Fondazione)
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I.
PROTOCOLLO D INTESA TRA M.P.I. Ministero della Pubblica Istruzione e ItaliaNostra onlus Associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale VISTO l Accordo di programma del
DettagliPIANO TRIENNALE PER L AGGIORNAMENTO
I.S.I.S B. STRINGHER - UDINE PIANO TRIENNALE PER L AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE DEI DOCENTI SOMMARIO PREMESSA 3 FINALITA 3 OBIETTIVI PRIORITARI 3 PROCESSO DI FORMAZIONE 4 Elaborazione degli obiettivi
DettagliIL DIRIGENTE SCOLASTICO EMANA
Colle di Val d Elsa, il 19/12/2018 AL COLLEGIO DEI DOCENTI Al D.S.G.A. ALL ALBO E p. c. AL CONSIGLIO D ISTITUTO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA
PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA (di seguito denominato USR TOSCANA) e LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA (di seguito denominata L.C.108La) Rafforzare e
DettagliOsservatorio nazionale. Osservatorio nazionale
Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di formare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, come quella nazionale, europea, mondiale (Scuola, Cultura, Persona
DettagliUFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA
PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA (di seguito denominato USR) e CONFCOOPERATIVE TOSCANA (di seguito denominata CONFCOOPERATIVE) Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo
DettagliMIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI IL DIRETTORE GENERALE
MIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI.0001441.22-12-2016 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo
DettagliReferenti a.s.2013/14
Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DON MILANI UNO + MAIORANO Via Coppa del Vento, 3 71043 Manfredonia Referenti a.s.2013/14 A cura del DS M. Iaia COMPITI GENERALI DI COLLABORAZIONE
DettagliRazionale e descrizione del programma
PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 8 Codici indicatori: 8.5.1 8.5.2 8.5.3 Programma: Sensibilizzazione al rispetto di corrette condizioni di vendita e all'adozione di buone pratiche
DettagliPIANO DI FORMAZIONE. Anno Scolastico 2017/2018
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I. C. "ALBERTO MANZI" Sede Via del Pigneto, 301 - Tel.06299109 0621729322 - fax 062757257-00176 Roma
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. I Ufficio scolastico regionale della Basilicata (di seguito denominato USR Basilicata)
MIUR.AOODRBA.REGISTRO UFFICIALE(I).0002677.23-04-2018 PROTOCOLLO D INTESA tra I Ufficio scolastico regionale della Basilicata (di seguito denominato USR Basilicata) e "MATHESIS" - Società Italiana di Scienze
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA LEGA NAVALE ITALIANA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA LEGA NAVALE ITALIANA La Regione Emilia-Romagna - Assessorato al Coordinamento delle politiche europee allo
DettagliTitolo del progetto. IL LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO Proposte per l innovazione della didattica della fisica a Trieste
1 Titolo del progetto IL LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO Proposte per l innovazione della didattica della fisica a Trieste 2 Ente promotori e Coordinatori Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei Trieste
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Percorsi per le Competenze trasversali e per l orientamento
PROTOCOLLO D INTESA tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Verona e Ufficio per l Ambito Territoriale VII Verona dell Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Percorsi per le
DettagliVerso il tirocinio del 2 anno. Pietro Tonegato Padova 13 maggio 2011 Verona 18 maggio 2011
Verso il tirocinio del 2 anno Pietro Tonegato Padova 13 maggio 2011 Verona 18 maggio 2011 Il curricolo integrato Insegnamenti Configurazione formativa del corso di laurea: il curricolo integrato (Galliani,
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado www.istitutocomprensivosgt.it SAN GIOVANNI TEATINO (CH) Dalla parte dell Educazione Progetto di Formazione Scuola-
DettagliMinistero dell istruzione, dell università e della ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia - Direzione Generale
Prot. AOODRFR 13279 Trieste, 30 settembre 2010 e-mail Al M.I.U.R. - Dipartimento per l Istruzione Roma Al M.I.U.R. - Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e
DettagliFunzioni strumentali COMPITI. - Contribuisce a sviluppare una visione unitaria della progettualità di istituto.
Funzioni strumentali COMPITI AREA 1 - Gestione del Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) Gestione del Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) - Revisiona, integra e aggiorna il P.O.F. nel corso dell anno.
DettagliPIANO TRIENNALE FORMAZIONE DOCENTI/ATA 2016/2019
PIANO TRIENNALE FORMAZIONE DOCENTI/ATA 2016/2019 ISTITUTO COMPRENSIVO Duilio Cambellotti, Rocca Priora (RM) Premessa Il piano di formazione dell Istituto scolastico si inserisce, come indicato nel Piano
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana
PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente
DettagliNorme per la promozione dell inclusione scolastica degli studenti con disabilità (art. 1, commi , lettera C, Legge 107/2015)
Norme per la promozione dell inclusione scolastica degli studenti con disabilità (art. 1, commi 180-181, lettera C, Legge 107/2015) Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 Legge n. 104/1992 sull assistenza,
DettagliComunicare la Riforma
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca USR Veneto - Direzione Generale Comunicare la Riforma Il quadro normativo Carmela Palumbo 18 /2: ITT ALGAROTTI - Venezia Conferenze di Servizio
DettagliCom 292. Bologna, 4 aprile 2014 COMUNICATO STAMPA
Com 292 Bologna, 4 aprile 2014 COMUNICATO STAMPA Regione Emilia-Romagna e Ufficio Scolastico Regionale insieme per l educazione alla sicurezza stradale nelle scuole. Peri e Versari siglano un nuovo protocollo
DettagliCatalogo regionale dell offerta orientativa in Friuli Venezia Giulia
Catalogo regionale dell offerta orientativa in Friuli Venezia Giulia Valorizzare e disseminare esperienze di qualità per promuovere il benessere a scuola e supportare la transizione tra i sistemi Francesca
DettagliCRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI LEGGE 107/2015, COMMA 129, PUNTO 3 Criteri di accesso aggiornato al 23 ottobre 2017
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI LEGGE 107/2015, COMMA 129, PUNTO 3 Criteri di accesso aggiornato al 23 ottobre 2017 1. assenza di provvedimenti disciplinari; 2. percentuale di assenza
DettagliL Educazione Ambientale nelle scuole del Veneto: il primo monitoraggio regionale. I risultati dell indagine
L Educazione Ambientale nelle scuole del Veneto: il primo monitoraggio regionale. I risultati dell indagine A cura di: Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca - Direzione Generale del
Dettagli, ,.+, +1+ -, (/0!&&# #31+- COMUNICATO STAMPA RIPARTE LA SCUOLA VENETA CON IL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2006/2007
!" # "$ *++,,-.//,+0-+1+ 22+0+ 0,-+0 + -,.+, +1+ -, (/0!&&# #31+- 0 COMUNICATO STAMPA RIPARTE LA SCUOLA VENETA CON IL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2006/2007 E in atto in questi giorni la riapertura dell anno
DettagliUfficio Scolastico Regionale per le Marche Direzione Generale Prot. n. 1739/C23d Ancona, 28 gennaio 2008
Prot. n. 1739/C23d Ancona, 28 gennaio 2008 IL DIRETTORE GENERALE VISTO il D.M. 31 luglio 2007, che - in attesa definizione dell apposito regolamento - dispone una graduale attuazione sperimentale delle
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA. CENTRO INTERNAZIONALE STUDENTI GIORGIO LA PIRA ONLUS - Firenze
PROTOCOLLO D INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA E CENTRO INTERNAZIONALE STUDENTI GIORGIO LA PIRA ONLUS - Firenze 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR IL CONSORZIO PER LA GESTIONE DEL MARCHIO PATTICHIARI
PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E IL CONSORZIO PER LA GESTIONE DEL MARCHIO PATTICHIARI 1 Protocollo d'intesa tra IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE,
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 782 del 14 maggio 2015 pag. 1/5
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 782 del 14 maggio 2015 pag. 1/5 SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA In tema di collaborazione educativa scolastica per la promozione, la diffusione e la
DettagliMIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI
1) Documentazione (sito esterno) Fonte: MIUR, DD 1141, 22-12-2016» MIUR.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI.0001441.22-12-2016 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento
DettagliRete Scuole e Agenzie per la diffusione della cultura della Sicurezza nelle scuole della Provincia di Venezia! ACCORDO DI RETE
Provincia di Venezia Istitutocapofila: I.I.S.$ $8$MARZO$ $K$LORENZ ViaMatteotti42/A/3 30035Mirano (VE) Tel.041430955 Fax041434281 efmail:veis02800q@istruzione.it ACCORDO DI RETE Il giorno 24/05/2010, presso
DettagliIL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo "ETTORE MAJOR C.F. 90049480586 C.M. RMIC8BG00X protocollo gener - protocollo generale Prot. 0003206/U del 16/11/2018 14:04:28 AI DOCENTI Al D.S.G.A. AL PERSONALE ATA e, p.c., AL CONSIGLIO
DettagliLEGGE 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione
LEGGE 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione Legge 107 del 13 luglio 2015-1 FINALITA Dare piena attuazione all autonomia Innalzare i livelli di istruzione e le competenze Contrastare
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2017/18
ISTITUTO COMPRENSIVO MATTIA DE MARE DI SAN CIPRIANO D AVERSA Via Schipa, 1 - Tel 081. 892.2216 - Fax 081 816776 - Codice meccanografico CEIC899001 Codice Fiscale 900550618 e-mail: ceic899001@istruzione.it
DettagliProt. n Roma, 7 dicembre Ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche del Lazio LORO SEDI
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale Via Ostiense, 131/L - 00154 Roma - Tel. 06570681 fax 065757455 - e.mail direzione-lazio@istruzione.it Prot. n. 13167 Roma,
DettagliIndicazioni operative per l elaborazione di un curricolo verticale per competenze
Indicazioni operative per l elaborazione di un curricolo verticale per competenze Da L organizzazione del curricolo A partire del curricolo d istituto verticale i docenti individuano le esperienze di apprendimento
DettagliACCORDO (ai sensi dell art. 15 della legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni)
ACCORDO (ai sensi dell art. 15 della legge 241/90 e successive modifiche ed integrazioni) per l attuazione del progetto di ricerca ISPESL/Regione del Veneto Progettazione di un percorso formativo di promozione
DettagliLICEO STATALE ENRICO MEDI
Prot. 640 Del 02/02/2019 ACCORDO DI RETE CITTADINANZA ATTIVA E COSTITUZIONE VISTO l art. 21 della Legge n. 59 del 15 marzo 1997; VISTO l art. 7 del D.P.R. n. 275 dell 8 marzo 1999 (Regolamento dell autonomia
DettagliALLEGATOA alla Dgr n del 31 luglio 2012 pag. 1/8
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1562 del 31 luglio 2012 pag. 1/8 PROTOCOLLO D INTESA TRA Regione del Veneto Ministero dell'istruzione,dell'università e della Ricerca - Ufficio Scolastico
DettagliLa ricerca educativa sull educazione degli Adulti
La ricerca educativa sull educazione degli Adulti IRRE Lombardia Milano - 8 febbraio 2005 Patrizia Gelmetti Uno sguardo al passato 1973: istituzione delle 150 ore 1974: il Decreto Delegato 419, che istituisce
DettagliPriorità: RISULTATI SCOLASTICI. Area di processo: CURRICOLO PROGETTAZIONE - VALUTAZIONE
Priorità: RISULTATI SCOLASTICI Area di processo: CURRICOLO PROGETTAZIONE - VALUTAZIONE Obiettivo di processo: elaborare un curricolo verticale di scuola per competenze (dalla scuola dell infanzia alla
DettagliLa relazione tra. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO
La relazione tra RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE e PIANO DI MIGLIORAMENTO La struttura del RAV: 1. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO 1.1 Contesto e risorse - Popolazione scolastica 1.2 Contesto e risorse - Territorio
DettagliBilancio Conclusivo del POF a.s. 2017/18
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI FLERO VIA ALDO MORO, 109 25020 FLERO (BS) C.F. 80049070172 TEL.030/2680413 C.M. BSIC8AG00P - Cod. Univoco: UFQQIM
DettagliMINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO ALBANO - LOC. CECCHINA Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di Primo Grado Piazza
DettagliALTERNANZA SCUOLA - LAVORO. Il lessico dell alternanza e il quadro regionale. 15 dicembre 2009 Istituto G. Marconi Verona. Laura Donà USP di Verona
ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO Il lessico dell alternanza e il quadro regionale 15 dicembre 2009 Istituto G. Marconi Verona L Alternanza Scuola Lavoro è un tema privilegiato per l autonomia delle scuole per
DettagliPROGETTO SICUREZZA IN CATTEDRA 2006/07 CORSI DI FORMAZIONE PER RSPP/ASPP RISULTATI E VALUTAZIONE
PROGETTO SICUREZZA IN CATTEDRA 2006/07 CORSI DI FORMAZIONE PER RSPP/ASPP RISULTATI E VALUTAZIONE FORMAZIONE DEI R-ASPP I NUMERI DEL PERCORSO FORMATIVO Sono stati realizzati 2 corsi: a Treviso (ITIS Planck
DettagliLa zonizzazione della Polizia Locale nel Veneto: un primo bilancio
Legnaro, 30 settembre 2009 La zonizzazione della Polizia Locale nel Veneto: un primo bilancio Dirigente regionale dott. Giorgio Vigo Unità di Progetto Sicurezza Urbana e Polizia Locale Regione del Veneto
Dettaglisito web istitutocomprensivosantambrogio.gov.it Prot. 3686/A22 Sant Ambrogio di Torino, 30/10/2015 ATTI ALBO
ISTITUTO COMPRENSIVO SANT'AMBROGIO DI TORINO VIA I MAGGIO 13-10057 SANT'AMBROGIO DI TORINO TEL. 011 939137 - C.F. 95565850013 e-mail TOIC823004@istruzione.it posta certificata TOIC823004@PEC.ISTRUZIONE.IT
DettagliINDICE SEZIONI PTOF ORGANIZZAZIONE. Organizzazione PTOF / /22
INDICE SEZIONI PTOF ORGANIZZAZIONE 1. 1. Modello organizzativo 1. 2. Organizzazione Uffici e modalità di rapporto con l'utenza 1. 3. Reti e Convenzioni attivate 1. 4. Piano di formazione del personale
DettagliPERSONALIZZAZIONE NEI PROFESSIONALE. Roma, novembre 2018
PERSONALIZZAZIONE NEI PERCORSI DELL ISTRUZIONE PROFESSIONALE Roma, 13 14 novembre 2018 Il modello didattico dell istruzione professionale L art. 1 del decreto legislativo 61/2017 stabilisce che: Il modello
DettagliElettronica ed elettrotecnica - Meccanica e meccatronica PIANO DI FORMAZIONE
PIANO DI FORMAZIONE Sulla base delle azioni previste nel Piano di Miglioramento e riferite alla formazione del personale scolastico, si elencano indicazioni e orientamenti che dovranno essere attuate nel
DettagliDecreto legislativo n.66/2017 NORME PER LA PROMOZIONE DELL INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA
Decreto legislativo n.66/2017 NORME PER LA PROMOZIONE DELL INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA Normativa principale di riferimento: Art. Costituzione n. 3 30 31 32 33 34 76 87 117 Convenzione
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA: tra continuità e innovazione
ACCORDO DI PROGRAMMA: tra continuità e innovazione Treviso novembre 2007 Piano di formazione Accordo di programma tra enti provincia di Treviso in materia di integrazione persone con disabilità Michela
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio VI
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio VI Studenti in strada Educazione alla convivenza civile PIANO DI INDIRIZZO
DettagliPIANO DI FORMAZIONE IL COLLEGIO DEI DOCENTI
PIANO DI FORMAZIONE IL COLLEGIO DEI DOCENTI VISTA VISTO la l. 107, 2015 art. 1, cc. 12 e 124 che qualificano la formazione come obbligatoria, permanente e strutturale il D.M. 850 del 27/10/2015 relativo
DettagliALLEGATO A DGR nr. 153 del 14 febbraio 2017
pag. 1 di 6 SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO PER UNA COLLABORAZIONE FORMATIVA IN MATERIA DI BENI E ATTIVITA CULTURALI NELL AMBITO DELL ALTERNANZA
DettagliEstensione del programma regionale LST Lombardia
Estensione del programma regionale LST Lombardia 22 febbraio 2015 RETE DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE SPS e la Carta d Iseo Le scuole si impegnano a: Assumere la titolarità del governo di determinanti
DettagliSondrio 24 settembre 2008 Pavia 25 settembre 2008 Milano 1 ottobre 2008
un progetto di SCUOLA 21 Educazione sostenibile nella scuola del 21 secolo Sondrio 24 settembre 2008 Pavia 25 settembre 2008 Milano 1 ottobre 2008 Valeria Garibaldi - Area Ambiente 1 1. La strategia della
DettagliLA RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI SCOLASTICI IN EMILIA-ROMAGNA Piano Regionale
1 LA RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI SCOLASTICI IN EMILIA-ROMAGNA Piano Regionale di COMUNICAZIONE, FORMAZIONE, RICERCA, MONITORAGGIO Anno scolastico 2004/2005 2 GRUPPO REGIONALE DI REGIA MONITORAGGIO OSSERVATORIO
DettagliMODELLO DINAMICO DI DVR
MODELLO DINAMICO DI DVR LE AREE DELLA SICUREZZA DVR PI SGS PE SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA Definizione operativa di SGS: L insieme delle azioni (proceduralizzate o non) e delle persone in esse coinvolte,
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
PIANO DI MIGLIORAMENTO Triennio 2015/2018 PIANO DI MIGLIORAMENTO Priorità - Traguardi e Obiettivi (Come definiti nel Rapporto di Autovalutazione) Individuazione delle priorità - Priorità e Traguardi ESITI
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio Ispettivo PIANO REGIONALE DI LAVORO TRIENNALE DEL SERVIZIO ISPETTIVO (aa.ss.2016/2017-2017/18-2018/2019)
DettagliCONVENZIONE TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA E SOGGETTO OSPITANTE. via, Codice Fiscale
CONVENZIONE TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA E SOGGETTO OSPITANTE Il...... con sede in via, Codice Fiscale, d ora in poi denominato istituzione scolastica, rappresentato dal/dalla Dirigente Scolastico/a,...,
DettagliPiano della formazione docenti ed ATA Triennio
ISTITUTO COMPRENSIVO DI GUSSAGO Via Marcolini, 10-25064 - Gussago (Bs) Cod.Fisc.80051160176 - Tel.030/2521477 - Fax 030/2527469 www.cdgussago.it e-mail: BSIC88900L@PEC.ISTRUZIONE.IT Piano della formazione
DettagliALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. Liceo Scientifico statale M.Curie Pinerolo
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Liceo Scientifico statale M.Curie Pinerolo a.s. 2015/2016 LA NORMATIVA Quadro normativo europeo Obiettivi indicati dalla Commissione europea (Comunicazione 0669- novembre 2012),
DettagliSulla via dell inclusione... La normativa di riferimento
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna - Direzione Generale Ufficio VI - Ambito Territoriale per la Provincia di Sassari UFFICIO SOSTEGNO
DettagliPIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE Triennio Introduzione
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE Triennio 2016-2019 Introduzione La pubblicazione del Piano per la Formazione dei Docenti 2016/2019 da parte del MIUR nel mese di ottobre 2016 ha avviato un processo di riorganizzazione
DettagliPromozione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sostegno della creatività
Promozione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sostegno della creatività Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 60 Norme sulla promozione della cultura
DettagliUfficio Scolastico Regionale per il Veneto Conferenza Stampa Venezia, 12 settembre usr per il veneto - conferenza stampa 12 settembre 2005
Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Conferenza Stampa Venezia, 2 settembre 2005 istituzioni scolastiche e dirigenti scolastici a.s. 2005/2006 SCUOLE REGIONE VENETO A.S. 2005/2006 PROVINCIA INFANZIA
DettagliPIANO di FORMAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PRIMO LEVI
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PRIMO LEVI Via Roma, 266 59100 Prato Tel. 0574-634515 C.F. 84008710489 e-mail : poic81900t@istruzione.it Sito Web: http://www.primolevi.prato.gov.it PIANO di FORMAZIONE a.s.
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA N. 03
Senato della Repubblica LEGISLATURA N. 03 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice RONZULLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 GENNAIO 2019 Istituzione dell insegnamento di educazione alla convivenza
Dettagli