PROVE SUL CALCESTRUZZO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROVE SUL CALCESTRUZZO"

Transcript

1 PROVE SUL CALCESTRUZZO Il conglomerato cementizio all atto atto del progetto deve essere identificato mediante la resistenza convenzionale a compressione misurata su cubetti (Rck( Rck), confezionati e stagionati a 28 giorni di maturazione. La resistenza caratteristica è definita come la resistenza al di sotto della quale si ha il 5% di probabilità di trovare valori inferiori. La determinazione della resistenza a compressione avviene sperimentalmente entalmente con prove di schiacciamento sui provini di calcestruzzo opportunamente confezionati e di determinate dimensioni. FORMA E DIMENSIONE DEI PROVINI UNI Provini di calcestruzzo per prove di resistenza meccanica. Forma e dimensioni.

2 Prove a compressione: : per questo tipo di prova i provini hanno forma cubica, con lato proporzionale alla dimensione massima dell inerte. PROVINO CUBICO Prove a flessione: : per questo tipo di prova i provini sono di forma prismatica, di sezione quadrata. PROVINO PRISMATICO A SEZIONE RETTANGOLARE

3 Le CUBIERE in poliuretano espanso stampato vengono realizzate con materiale ad elevata massa volumica,, sono monoblocco, indeformabili, riutilizzabili. Alla base presentano entano un foro da utilizzarsi per la sformatura pneumatica dei cubetti. La chiusura del foro durante il riempimento delle cubiere è garantita dagli appositi tappi. Le superfici interne sono state studiate in modo da evitare la rettifica dei provini prima della prova di rottura. Sono utilizzate per la realizzazione di provini aventi il formato: o: 150 x 150 x 150 mm

4 CONFEZIONAMENTO DEI PROVINI UNI EN :2002 Prova sul calcestruzzo indurito - Confezione e stagionatura dei provini per prove di resistenza I provini in calcestruzzo possono essere eseguiti in laboratorio, o, oppure prelevati in cantiere durante il corso dei lavori. Se eseguiti in laboratorio, i singoli componenti del calcestruzzo o vengono pesati con una precisione dello 0,2%. Il confezionamento può avvenire a mano o con apposita betoniera, in un locale con temperatura di C C e con umidità relativa non inferiore al 65%. Il calcestruzzo appena confezionato viene sistemato in casseforme e metalliche o in polistirolo ed assestato con la vibrazione; la forma è riempita in un unico strato. La sformatura è effettuata dopo 24 ore dal getto, con l avvertenza l di non danneggiare il provino. La stagionatura dei provini sperimentali si svolge in ambiente a temperatura costante di C, con umidità del 90%. In cantiere il prelevamento dei provini può essere effettuato: - all impianto di betonaggio; - all autobetoniera; autobetoniera; - al momento dell impiego impiego,, sulla struttura stessa.

5 Il prelievo dalla betoniera può essere fatto a metà dello scarico. È opportuno prendere nota del tipo di betoniera, capacità,, numero di giri e tempo di impasto. Il prelievo da getti in opera,, va eseguito in tre punti della superficie del getto, rimescolando il calcestruzzo ottenuto, oppure prendendo i campioni dallo scarico dei mezzi impiegati per il trasporto (benne o nastri trasportatori). Un prelievo consiste nel prelevare dagli impasti, al momento della la posa in opera nei casseri ed alla presenza del direttore dei lavori o di persona di sua fiducia, il calcestruzzo necessario per la confezione di un gruppo di due provini (D.M.( 27 Luglio 1985). La media delle resistenze a compressione dei due provini di un prelievo p rappresenta la Resistenza di prelievo che costituisce il valore mediante il quale vengono eseguiti i controlli del conglomerato. Per la preparazione, la forma, le dimensioni e la stagionatura dei d provini di calcestruzzo vale quanto indicato nelle norme UNI EN e UNI EN Del prelievo, comunque effettuato, deve essere redatto apposito verbale contenente: località e cantiere; numero e sigla del prelievo; composizione del calcestruzzo; data ed ora del prelievo; provenienza del prelievo (betoniera, getto, etc.).

6 La preparazione dei provini con calcestruzzo prelevato in cantiere segue le seguenti norme: - il calcestruzzo fluido viene assestato nelle forme in due o più strati, con colpi di tondino di ferro del diametro di 10 mm; - il calcestruzzo di media consistenza viene costipato fino a rifluimento della malta in due o più strati consecutivi mediante pestelli; - il calcestruzzo a consistenza umida, e che in opera viene vibrato, viene posto nelle forme in un unico strato ed assestato con la vibrazione. Confezionatura del provino assestata a mano. Confezionatura del provino di calcestruzzo con pestello a mano.

7 Ottenuto il costipamento si procede a rasare con righello di metallo la superficie superiore. La sformatura si effettua dopo 24 ore dal confezionamento. Il prelievo dei provini deve essere fatto in presenza del rappresentate dell impresa e della direzione dei lavori e verbalizzato. Si dovrà specificare: -forma, dimensione e numero dei provini; -modalità di preparazione dei provini (costipati, battuti, vibrati, numero o dei colpi e peso dell attrezzo impiegato, tipo del vibratore e tempo di vibrazione). STAGIONATURA DEI PROVINI La stagionatura dei provini confezionati in cantiere può essere effettuata in tre modi: -stagionatura in condizioni definite di temperatura e di umidità; la temperatura può oscillare fra i 18 ed i 22 C C e l umiditl umidità deve essere superiore al 90%. Queste condizioni possono essere ottenute in locali appositamente costruiti ed attrezzati, oppure sistemando i provini sotto sabbia umida in baracca; - stagionatura nelle stesse condizoni ambientali delle strutture; - stagionatura accellerata, per provini provenienti da calcestruzzo per manufatti prefabbricati sottoposti a maturazione accellerata.

8 Tutti i provini devono essere prelevati dall ambiente ambiente di stagionatura non prima di due ore dall inizio delle prove. Quando il laboratorio prove si trova lontano e necessita il trasporto dei provini, questo deve avvenire con ogni cautela, con imballo in segatura o sabbia umida. Camera di stagionatura I provini possono essere prelevati anche da calcestruzzo già indurito; il metodo adottato è quello del carotaggio. È opportuno che il diametro della CAROTA non sia minore di tre volte il diametro massimo dell inerte impiegato nella confezione.

9

10 Dai campioni prelevati, che possono avere varie dimensioni, si ricavano r con successive lavorazioni i provini delle dimensioni stabilite dalle norme UNI per le prove di resistenza. Il verbale di prelevamento di campioni da calcestruzzo già indurito deve dare, oltre le usuali notizie, le seguenti indicazioni: - ubicazione del prelievo nella struttura, ed orientamento rispetto to al piano del getto; - metodo dell estrazione; estrazione; - metodo di lavorazione successiva per ricavare i provini dai campioni. PROVA DI ROTTURA UNI EN :2003 Prova sul calcestruzzo indurito - Resistenza alla compressione dei provini Prima di essere sottoposti a prove di rottura, i provini, comunque ue prelevati e confezionati, devono essere sottoposti a prova di regolarità geometrica: facce piane e parallele, angoli, retti, ecc. Se queste condizioni non sono verificate, si deve effettuare la spianatura con apposita macchina molatrice.

11 La spianatura può essere fatta anche con applicazione di pasta di cemento o gesso o altro idoneo materiale. I provini vengono inoltre pesati con una precisione dell 1%. La prova di schiacciamento è eseguita con pressa idraulica di adeguata potenza (Fig.31); il provino deve essere posto esattamente al centro di pressione, senza alcuna interposizione di materiale deformabile, come cartone, feltro o piombo, fra le facce del provino stesso ed i piatti della macchina. La pressione deve essere esercitata gradualmente fino alla completa rottura del provino. Si deve prendere nota del tipo di rottura. La resistenza si esprime in N/mmq o Kg/cmq.

12 La prova è accertata da un certificato in cui, oltre alle normali indicazioni, sono dichiarati: - la data della prova; - il peso del provino; - la resistenza a compressione in N/mmq o Kg/cmq; - il tipo di rottura; - eventuali difetti del provino o della prova. Il tipo di rottura del provino è indice della resistenza del calcestruzzo. Se il cubetto si rompe determinando una serie di piramidi più o meno regolari, con le facce che formano un angolo di circa 45 con la base, allora il calcestruzzo ha raggiunto senz altro una elevata resistenza a compressione. I calcestruzzo scadenti tendono invece a sbriciolarsi, senza precisi piani di rottura. Forma ed aspetto dei residui di provino dopo la prova di schiacciamento. iamento.

13 La formazione delle piramidi di rottura,, con le facce a 45, è conseguenza degli sforzi tangenziali, che hanno origine dalla compressione. Tali sforzi raggiungono r il massimo del valore in corrispondenza dei piani inclinati a 45,, ed è a causa di tali sforzi di scorrimento che si verifica la rottura del cubetto. Provini dopo la prova. PROVA DI COMPRESSIONE CLS INDURITO Scopo Scopo della prova è la determinazione del valore di rottura a compressione su provini di conglomerato cementizio indurito cubici e/o provini cilindrici. Norma di riferimento La norma di riferimento seguita è la UNI EN

14 Modalità Esecutive Lo sperimentatore verifica la planarità delle facce che deve risultare essere < di 0.05 mm: in caso che le stesse non lo siano, sottopone i provini a rettifica meccanica. Trascrive i dati del provino (sigla /posizione in opera). Misura con il calibro le dimensioni del provino e trascrive i valori espressi in mm. Pesa il provino Posiziona il provino tra i piatti della pressa facendo attenzione a centrarlo nel cerchio disegnato nel piatto inferiore. Accende la macchina, chiude il circuito e porta il provino a contrasto con il piatto superiore. Inserisce quindi la velocità di prova che deve essere pari a 50 N/cm2sec Al momento della rottura, annota il valore di rottura (N/mm2) e il tipo di rottura (1=Bipiramidale; 2sb=Sfaldamento piramidale; 2s0 =Sfaldamento obliquo; 3 =Sgretolamento); Scarica la macchina e ripone il residuo sul carrello che successivamente sarà depositato nell area di stoccaggio del materiale provato per almeno 20 gg. A fianco di ciascun provino si segna la data di effettuazione della prova

15 Le cubiere in acciaio plastica e polistirolo Pesatura La misurazione con il calibro

16 Rottura del provino e determinazione del tipo di rottura

17 Apparecchiatura per la sformatura del provino Rettificatrice Apparecchiatura per la verifica della planarità delle facce

18 PROVE NON DISTRUTTIVE SUI CALCESTRUZZI. LO SCLEROMETRO UNI EN :2001 2: Prove sul calcestruzzo nelle strutture Prove non distruttive - Determinazione dell'indice sclerometrico. Può essere molto utile conoscere la resistenza di un calcestruzzo o senza dover procedere alla rottura del campione; a questo scopo è stato ideato uno speciale strumento, lo sclerometro,, particolarmente utile nella verifica di strutture ultimate. Di semplice utilizzo, determina la resistenza alla compressione di manufatti in cemento.

19 Il suo funzionamento si basa su rimbalzo di una massa battente su di un pistone che appoggia sulla superficie del manufatto in calcestruzzo: : una potente molla scaglia una massa pesante con punta arrotondata (percussore) contro la superficie di calcestruzzo da esaminare; a seconda della maggiore o minore resistenza del calcestruzzo, il percussore rimbalza indietro, muovendo un indice su una scala graduata. Quanto più elevata è la resistenza del calcestruzzo, tanto maggiore è il rimbalzo. Lo strumento misura la durezza d urtod urto,, che dipende dalla resistenza del calcestruzzo; un opportuna taratura dello strumento permette quindi di risalire dalla d durezza d urto d alla resistenza a compressione. Misurando su una scala tale rimbalzo e riportandolo sulle curve del diagramma applicato allo strumento, si ricava la resistenza alla compressione, espressa ssa in Kg/cm2 oppure in Mpa.

20 Nella zona da controllare si effettuano in genere 10 saggi, cercando di evitare gli elementi grossi degli inerti. Il valore della resistenza si ottiene dalla media aritmetica delle letture, scartando quelle che si discostano troppo dalla media generale. In genere lo strumento dà valori inferiori ai reali per i calcestruzzi recenti o mantenuti molto umidi oppure gettati con casseforme metalliche. Si hanno valori superiori ai reali per calcestruzzi molto vecchi e induriti in ambiente secco. Precauzioni da osservare nelle prove sclerometriche.

21 Il grande vantaggio dello sclerometro è la possibilità di saggiare le strutture in conglomerato nei vari punti, con estrema rapidità e semplicità; è quindi indicato per le opere di collaudo. Occorre precisare che i dati rilevati con prove sclerometriche non n hanno valore giuridico; in casi di contestazione, è indispensabile procedere al prelievo mediante carotaggio dei provini regolamentati, per le prove di schiacciamento presso un Laboratorio rio Ufficiale. In ogni caso lo sclerometro è utile come prova indicativa.

22 CARATTERISTICHE MECCANICHE DEL CALCESTRUZZO PESO DI VOLUME Il peso di un metro cubo di calcestruzzo dipende dalla natura dei i componenti e varia lievemente a seconda del grado di compattezza e della quantità di cemento impiegato per la confezione. Le norme UNI 10012/67 stabiliscono, nel prospetto 2-1, 2 i seguenti valori: Kg per un metro cubo di calcestruzzo ordinario (non armato); Kg per un metro cubo di calcestruzzo magro (quantità di cemento inferiore a 200 Kg/mc); Kg > per un metro cubo di calcestruzzo armato (la presenza del ferro di armatura incide per circa 100 kg/mc mc).

23 RESISTENZA A COMPRESSIONE Prescrivere e successivamente ordinare un calcestruzzo "a resistenza" enza" significa aver già deciso almeno uno dei parametri fondamentali, in quanto agli effetti etti delle norme attuali, un calcestruzzo viene individuato tramite la resistenza caratteristica a compressione (N/ N/mmq), che nell allegato 2 del D.M. 9 gennaio 1996 è definita come "... la resistenza a compressione al di sotto della quale si può attendere di trovare il 5% della popolazione di tutte le misure di resistenza". Se per un certo calcestruzzo viene assunto un certo valore medio come resistenza caratteristica, vuol dire che il 95% delle le altre future prove dovranno dare un valore di resistenza uguale o superiore alla resistenza caratteristica. Nelle presenti norme, a meno di indicazione contraria, la "resistenza caratteristica" designa quella dedotta dalle prove a compressione a 28 giorni su cubi preparati e confezionati come al punto 3 "... cioè prelevando dagli impasti, al momento della posa in opera nei casseri, il calcestruzzo necessario per la confezione di un gruppo di due provini ovini". La media delle resistenze a compressione dei due provini di un prelievo p rappresenta la "Resistenza di prelievo", che costituisce il valore mediante il quale vengono eseguiti i controlli sul calcestruzzo.

24 La obbliga il progettista a inserire nel progetto la resistenza caratteristica del calcestruzzo con cui deve essere costruita l opera. l Occorre fare però attenzione a non confondere la resistenza media a a 28 giorni con quella caratteristica. Ogni provino è un campione di calcestruzzo estremamente ridotto rispetto al getto che deve rappresentare, e non è in grado di rappresentare la resistenza del calcestruzzo dal quale è stato ottenuto ed è quindi necessario aumentare il numero di campioni da sottoporre a prova, facendo molta attenzione a seguire sempre la stesa metodologia. Sia il confezionamento che la stagionatura dovranno essere uguali i per tutti i campioni perché sono molti i parametri esterni che possono influenzare i risultati ti delle resistenze finali: modalità di confezionamento del cubetto, lo stampo utilizzato, l ambiente l e il tempo della stagionatura. I valori di resistenza a compressione variano da un minimo di N/mmq ( Kg/cmq cmq) per quelli più scadenti, fino a N/mmq ( Kg/cmq cmq) ) per quelli ottenuto con ottimi materiali e perfette tecnologie. IL PROGETTISTA Le norme di regolamento obbligano il progettista (Legge 1086/71) ad indicare il valore della resistenza caratteristica richiesta per il conglomerato da impiegare nelle opere di cemento armato. IL DIRETTORE DEI LAVORI Il direttore dei lavori, durante l esecuzione l dei medesimi, provvederà ad eseguire i controlli di qualità del conglomerato realizzato, la cui resistenza caratteristica non deve essere inferiore a quella richiesta.

25 UNI EN 206-1:2001 Classe di Resistenza a compressione Resistenza caratteristica cilindrica minima Resistenza caratteristica cubica minima Classi di resistenza del calcestruzzo Rck,, riferite a provini cilindrici di diametro 150 mm ed altezza 300 mm. ed a provini cubici di 150 mm di spigolo. Ogni calcestruzzo è caratterizzato dalla sigla C seguita da due numeri, il primo dei quali indica la resistenza caratteristica cilindrica, il secondo quella cubica, entrambe espresse in N/mm2. N/mm 2 N/mm 2 Fck N/mm 2 Rck C8/ C12/ C16/ C20/ C25/ C30/ C35/ C40/ C45/ C50/ C55/ C60/ C70/ C80/ C90/ C100/

26 Misura della resistenza a compressione del calcestruzzo UNI EN :2002: Prova sul calcestruzzo indurito - Resistenza alla compressione Specifiche per macchine di prova La prova viene eseguita con diversi scopi tra cui: - quello del controllo di qualità della produzione, - la rispondenza alle specifiche contrattuali del calcestruzzo acquistato - la rispondenza alle specifiche di progetto di quello messo in opera, - il controllo del materiale in opera, Per la prova di compressione si impiegano provini cubici (in Italia e numerosi altri paesi europei) o cilindrici (Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Australia).

27 Le diverse norme per la misura della resistenza a compressione, indicando in genere: - materiali, dimensioni e tolleranze delle forme per i provini, che c non si devono deformare a seguito del riempimento o della compattazione del conglomerato; - dimensioni delle forme in relazione al valore di Dmax (la dimensione minima della cassaforma dovrebbe essere almeno 5 volte quella del diametro massimo); - modalità del prelievo del calcestruzzo, modalità di riempimento e compattazione delle forme (si usa in genere la vibrazione, onde ottenere il minor volume di vuoti), procedimento di lisciatura della superficie libera dei provini; - tempo intercorrente tra l'impasto e la sformatura dei provini (secondo( UNI: 24 ore); - condizioni di stagionatura (secondo UNI: 20 C C e umidità relativa = 90%); - tempo massimo tra la fine della stagionatura e l'inizio della prova p (secondo UNI: 2 ore); - tolleranza di planarità delle superfici del provino su cui è applicata la compressione (secondo UNI: ± 0,05 mm); - angoli tra le facce di 90 ± 30'; - velocità di applicazione del carico (secondo UNI: 0,5 ± 0,2 N/mm2sec).

28 RESISTENZA A TRAZIONE UNI EN :2002 Prova su calcestruzzo indurito - Resistenza a trazione indiretta dei provini La resistenza a trazione di un calcestruzzo è piuttosto bassa e rappresenta una frazione della resistenza a compressione: in genere si assume pari ad 1/10 0 di quest'ultima, nell ordine di 1,5 2 N/mmq (15 20 Kg/cmq cmq). Questa resistenza non viene assolutamente considerata nei calcoli in quanto lo sforzo di trazione che può verificarsi in una struttura, viene interamente assorbita dall armatura armatura metallica. Sotto compressione gli aggregati determinano in modo attivo il comportamento c del materiale in quanto, essendo a contatto tra loro e con la pasta, riescono ad assorbire, deformandosi, buona parte degli sforzi. Sotto trazione l'interfaccia legante-aggregato, aggregato, pur essendo più o meno resistente in funzione del grado di scabrezza e porosità della superficie di quest'ultimo e della sua possibilità di formare legami chimici con la pasta di cemento, tuttavia costituisce sempre il punto debole della struttura del conglomerato.

29 RESISTENZA A FLESSIONE UNI EN :2002 Prova sul calcestruzzo indurito - Resistenza a flessione dei provini La resistenza a flessione del calcestruzzo non armato si calcola al lembo teso della sezione di mezzeria del provino al momento della rottura. Generalmente, varia fra i 1/5 ed i 1/10 della resistenza a compressione, quindi da un minimo di 1,5 N/mmq (15 Kg/cmq) ad un massimo di 10 N/mmq (100 Kg/cmq). RESISTENZA AL TAGLIO In un calcestruzzo ordinario la resistenza a sforzi di scorrimento o taglio può raggiungere i valori di 3,5 5 5 N/mmq ( Kg/cmq cmq). In genere si assume una resistenza pari a due volte e mezza quella di trazione.

30 MODULO DI ELASTICITA Il modulo di elasticità è una delle proprietà meccaniche fondamentali di qualsiasi materiale elastico-lineare, lineare, omogeneo e isotropo, e la sua conoscenza fornisce un dato essenziale per le applicazioni strutturali. Mentre nel caso dei materiali a microstruttura molto fine (ad esempio empio i materiali metallici) esiste in generale un esteso tratto iniziale della curva sforzo-deformazione ad andamento quasi perfettamente lineare, e quindi il modulo elastico (che ne è la pendenza) può essere tabellato ed utilizzato senza alcun problema, nel caso dei materiali compositi ositi che, come il calcestruzzo, hanno microstruttura fortemente disomogenea, il modulo elastico dipende da numerosi parametri. Essendo inoltre la curva sforzo-deformazione dei materiali compositi in generale non lineare, il modulo elastico va specificato o come pendenza iniziale della suddetta curva (Eci( = modulo dinamico) o come pendenza media (Ec( = modulo secante).

31 MODULO DI ELASTICITA Nel caso del calcestruzzo il modulo elastico è funzione della resistenza a compressione, che a sua volta dipende dal tipo e dalla dimensione massima dell'aggregato, dai rapporti di composizione dell'impasto e dalle condizioni di stagionatura. Anche se il calcestruzzo non segue propriamente la legge di Hooke,, il suo comportamento lo si approssima ancora a tale legge per semplicità di calcolo. Il modulo di elasticità inoltre varia nel tempo raggiungendo il valore massimo in circa 6 anni. Per i calcestruzzi di scarsa resistenza il valore di E può ritenersi circa N/mmq ( Kg/cmq cmq), mentre per un ottimo calcestruzzo E può raggiungere il valore di N/mmq ( Kg/cmq cmq).

32 FLUAGE DEL CALCESTRUZZO Con il termine francese FLUAGE si indica il fenomeno della deformazione lenta (o scorrimento viscoso) di un materiale mantenuto sotto carico costante nel tempo. Il comportamento meccanico del calcestruzzo è influenzato dal rapporto acqua - cemento (a/c): al decrecere di a/c dimunuisce anche lo scorrimento viscoso. Per il calcestruzzo il fluage si esaurisce in un periodo di tempo di circa tre anni. Duirante tale periodo di tempo si può determinare una deformazione tre volte superiore a quella che si ha subito dopo il carico della struttura ed è più elevato nei calcestruzzi di scarsa resistenza. Effetti del fluage del calcestruzzo in una trave in cemento armato sotto carico fisso nel tempo. La freccia di inflessione può essere stimata fra i per mille di lunghezza.

33 Decreti ministeriali: D.M. 20 novembre "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento". D.M. 9 gennaio "Norme tecniche per il calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche" - Parte I e Parte II D.M. 16 gennaio "Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi". D.M. 14 settembre "Norme tecniche per le costruzioni". (coesistente con i decreti precedenti fino al 31/12/2007, data in cui non potranno più essere applicati il D.M. 09/01/1996 e il D.M. 16/01/1996) D.M. 14 gennaio "Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni".

CALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR)

CALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR) Pag. 1 di 6 CALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR) DESCRIZIONE DEL LABORATORIO: PROVE EFFETTUATE ED SOMMARIO 1. LABORATORIO CALCESTRUZZI ED INERTI 3 2. PROVE EFFETTUATE 4 2.1.

Dettagli

18/02/2015 LO SCOPO DELLE PROVE 14. CUBETTI E PROVE

18/02/2015 LO SCOPO DELLE PROVE 14. CUBETTI E PROVE 14. CUBETTI E PROVE LO SCOPO DELLE PROVE La classificazione dei calcestruzzi è fatta sulla base della caratteristica meccanica della resistenza a compressione. La determinazione di essa avviene sperimentalmente

Dettagli

2.5.1 CAROTE PRELIEVO, ESAME E PROVA DI COMPRESSIONE

2.5.1 CAROTE PRELIEVO, ESAME E PROVA DI COMPRESSIONE Pag. 1 di 1 PROVE SUL CALCESTRUZZO NELLE STRUTTURE CAROTE PRELIEVO, ESAME E PROVA DI COMPRESSIONE 1. Scopo La presente prova è specifica nel prelievo di carote di calcestruzzo indurito e contempla l esame,

Dettagli

Nel cemento armato si valorizzano le qualità dei due materiali: calcestruzzo e acciaio, che presentano le seguenti caratteristiche

Nel cemento armato si valorizzano le qualità dei due materiali: calcestruzzo e acciaio, che presentano le seguenti caratteristiche CEMENTO ARMATO METODO AGLI STATI LIMITE Il calcestruzzo cementizio, o cemento armato come normalmente viene definito in modo improprio, è un materiale artificiale eterogeneo costituito da conglomerato

Dettagli

IL CONTROLLO DI ACCETTAZIONE SUL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO Parte II Calcestruzzo a prestazione

IL CONTROLLO DI ACCETTAZIONE SUL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO Parte II Calcestruzzo a prestazione IL CONTROLLO DI ACCETTAZIONE SUL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO Parte II Calcestruzzo a prestazione M. Collepardi Politecnico di Milano E-mail: mario.collepardi@polimi.it In un precedente articolo (Parte

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

TECNOLAB srl FOGLIO INFORMATIVO 1 pag. 1/6

TECNOLAB srl FOGLIO INFORMATIVO 1 pag. 1/6 11.2 CALCESTRUZZO PROVA A COMPRESSIONE SU CALCESTRUZZO INDURITO UNI EN 12390-3 DECRETO MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELL'INTERNO 14/01/2008 NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI. 11 MATERIALI E PRODOTTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da Acciai da \INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto Laboratorio autorizzato dal ministero delle infrastrutture ad effettuare prove sui materiali da costruzione per strutture metalliche ed opere in cemento armato con D.M. n. 39073 del 23/3/1995 e successivi

Dettagli

INDAGINI NON DISTRUTTIVE TRAVI PREFABBRICATE VIA NOBEL MONZA (MB)

INDAGINI NON DISTRUTTIVE TRAVI PREFABBRICATE VIA NOBEL MONZA (MB) INDAGINI NON DISTRUTTIVE TRAVI PREFABBRICATE VIA NOBEL MONZA (MB) PROVA n. 10373-A-B-C/MI 21-25-30 ottobre 2013 Committente: Responsabile: Relatore: Provincia di MONZA BRIANZA Ing. Francesco Silva Geom.

Dettagli

Unical I prelievi di calcestruzzo

Unical I prelievi di calcestruzzo Unical I prelievi di calcestruzzo Argomenti trattati I prelievi di calcestruzzo Il controllo di accettazione Il prelievo di conformità eseguito in contraddittorio Domande frequenti I p re l i e v i d i

Dettagli

Architettura Tecnica I. prof. ing. Vincenzo Sapienza

Architettura Tecnica I. prof. ing. Vincenzo Sapienza Ingegneria Edile-Architettura Architettura Tecnica I IL CALCESTRUZZO (CLS) prof. ing. Vincenzo Sapienza Composizione dei calcestruzzi BOIACCA = legante + acqua MALTA = legante + acqua + sabbia CALCESTRUZZI

Dettagli

Riferimenti Lucio Amato Direzione Tecnica Alessandro Sorrentino Luciano Ardito. Clienti Ingegneri, architetti, geometri, CTU

Riferimenti Lucio Amato Direzione Tecnica Alessandro Sorrentino Luciano Ardito. Clienti Ingegneri, architetti, geometri, CTU TECNO IN GEOSOLUTIONS - CASE HISTOY TECNO IN GEOSOLUTIONS - CASE HISTOY La valutazione della resistenza a compressione del calcestruzzo in opera: dalla resistenza del campione cilindrico prelevato mediante

Dettagli

additivato con fibre polimeriche strutturali nel mondo della

additivato con fibre polimeriche strutturali nel mondo della Comportamento del calcestruzzo additivato con fibre polimeriche strutturali nel mondo della prefabbricazione SandroMoro,BryanBarragan,BASFConstructionChemicalsItaliaSpa EmilioVendrame,DanieleCapoia,CostruzioniGeneralidiCapoiaDaniele

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

Dimensionamento delle strutture

Dimensionamento delle strutture Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle

Dettagli

PROMEMORIA PER I DIRETTORI LAVORI

PROMEMORIA PER I DIRETTORI LAVORI PROMEMORIA PER I DIRETTORI LAVORI Il D.M. del 14/01/08 Nuove Norme Tecniche per le costruzioni e la C.M. applicativa n. 617 del 02/02/09 entrati in vigore il 01/07/09 hanno introdotto profonde innovazioni

Dettagli

www.rodacciai.it PROVA DI TRAZIONE L 0 = 5.65 S 0 PROVE MECCANICHE

www.rodacciai.it PROVA DI TRAZIONE L 0 = 5.65 S 0 PROVE MECCANICHE PROVA DI TRAZIONE La prova, eseguita a temperatura ambiente o più raramente a temperature superiori o inferiori, consiste nel sottoporre una provetta a rottura per mezzo di uno sforzo di trazione generato

Dettagli

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI 2100. Temperatura La misura della temperatura consente di controllare il problema dell inquinamento conseguente all immissione di energia termica nei corpi idrici. A differenza di altri parametri la normativa

Dettagli

Istituto d Istruzione Superiore Statale Galileo Ferraris Sez. C.A.T. Geometri Acireale (CT)

Istituto d Istruzione Superiore Statale Galileo Ferraris Sez. C.A.T. Geometri Acireale (CT) Istituto d Istruzione Superiore Statale Galileo Ferraris Sez. C.A.T. Geometri Acireale (CT) Insegnamento di Gestione del Cantiere e Sicurezza dell Ambiente di Lavoro Tutor Docente neoassunto Prof. Andrea

Dettagli

NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A

NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A PRIMO VANTAGGIO: MIGLIORA LA QUALITÀ DEL DETTAGLIO ESECUTIVO Il Decreto Interministeriale del 15/11/2011

Dettagli

Rappresentazione delle saldature

Rappresentazione delle saldature TIPI DI GIUNTI SALDATI (UNI 1307-2a parte) Si definisce giunto saldato la zona in cui avviene il collegamento dei pezzi mediante saldatura. Le superfici minori dei pezzi, vicine e interessate alla saldatura,

Dettagli

Fornitura di tubi in materiale composito per armatura di micropali. Controlli e collaudo

Fornitura di tubi in materiale composito per armatura di micropali. Controlli e collaudo Fornitura di tubi in materiale composito per armatura di micropali Controlli e collaudo Le armature di nostra fornitura sono costituite da tubi di diametro 200 mm e spessore 10 mm in resina poliestere

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

ALLEGATO A. RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

ALLEGATO A. RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 1 Prove sperimentali sull efficacia di supporti in polipropilene per piastrelle Nella presente relazione tecnica si riportano

Dettagli

METALLI FERROSI GHISA ACCIAIO

METALLI FERROSI GHISA ACCIAIO METALLI FERROSI I metalli ferrosi sono i metalli e le leghe metalliche che contengono ferro. Le leghe ferrose più importanti sono l acciaio e la ghisa. ACCIAIO: lega metallica costituita da ferro e carbonio,

Dettagli

RELAZIONE QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI

RELAZIONE QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI Comune di Villa Castelli Provincia di Brindisi RELAZIONE QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI (ai sensi dell art. 4 della legge n 1086 del 5/11/1971) OGGETTO: ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ED IGIENE

Dettagli

COMUNE DI CHIOGGIA. AMPLIAMENTO DI n.5 COLOMBARI DEL CIMITERO DI CHIOGGIA BORGO SAN GIOVANNI CON LA REALIZZAZIONEDI n.50 LOCULI E n.

COMUNE DI CHIOGGIA. AMPLIAMENTO DI n.5 COLOMBARI DEL CIMITERO DI CHIOGGIA BORGO SAN GIOVANNI CON LA REALIZZAZIONEDI n.50 LOCULI E n. COMUNE DI CHIOGGIA AMPLIAMENTO DI n.5 COLOMBARI DEL CIMITERO DI CHIOGGIA BORGO SAN GIOVANNI CON LA REALIZZAZIONEDI n.50 LOCULI E n.300 OSSARI PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (ELABORATO

Dettagli

MESSA IN OPERA 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 INTERRUZIONI, RIPRESE, MESSA IN OPERA CASSEFORME PREPARAZIONE E PREDISPOZIONE DELLE ARMATURE GETTO

MESSA IN OPERA 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 INTERRUZIONI, RIPRESE, MESSA IN OPERA CASSEFORME PREPARAZIONE E PREDISPOZIONE DELLE ARMATURE GETTO Il calcestruzzo e le strutture armate Messa in opera INDICE 5 MESSA IN OPERA 5.1 5.3 CASSEFORME GETTO 5.2 PREPARAZIONE E PREDISPOZIONE DELLE ARMATURE 5.4 COMPATTAZIONE DEL GETTO MESSA IN OPERA 5.5 INTERRUZIONI,

Dettagli

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI Il solaio a travetti tralicciati, noto anche come solaio bausta, è costituito da travetti tralicciati e da elementi di alleggerimento in laterizio. I travetti

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

Allegato S-0 - Relazione di calcolo

Allegato S-0 - Relazione di calcolo Allegato S-0 - Relazione di calcolo 1. PREMESSA 1.1 Descrizione delle opere Il nuovo progetto prevede la demolizione del precedente fabbricato, la realizzazione di quattro nuovi blocchi, comprendenti ciascuno

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

SCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA

SCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA PREMESSA La presente relazione riguarda il dimensionamento della sovrastruttura che andrà a costituire la pavimentazione del piazzale da adibire a deposito dei mezzi ARST. S.p.A da realizzare nella zona

Dettagli

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI

Dettagli

PRINCIPALI PROVE SUI MATERIALI INDICE

PRINCIPALI PROVE SUI MATERIALI INDICE PRINCIPALI PROVE SUI MATERIALI Per disporre di dati reali che consentono di classificare le proprietà di vari materiali, occorre eseguire sui materiali delle prove specifiche in laboratori molto attrezzati.

Dettagli

Operating Manual: Pull-Off DRT100. Manuale Operativo PULL - OUT DRG-100

Operating Manual: Pull-Off DRT100. Manuale Operativo PULL - OUT DRG-100 Manuale Operativo PULL - OUT DRG-100 1. Avvertenze Generali Questo manuale d uso contiene norme di sicurezza nonché le istruzioni necessarie per l utilizzo del Pull-Out DRG 100. Per trarre il massimo vantaggio

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

Documento #: Doc_a8_(9_b).doc

Documento #: Doc_a8_(9_b).doc 10.10.8 Esempi di progetti e verifiche di generiche sezioni inflesse o presso-tensoinflesse in conglomerato armato (rettangolari piene, circolari piene e circolari cave) Si riportano, di seguito, alcuni

Dettagli

b. Discontinue o isolate zattere

b. Discontinue o isolate zattere Ordinarie o continue a.continue travi rovesce platee FONDAZIONI DIRETTE SUPERFICIALI plinti b. Discontinue o isolate zattere a.1 CONTINUE Quando il carico da trasmettere al terreno non è elevato e la struttura

Dettagli

Indice Capitolo 1 I leganti e il loro impiego nel settore delle costruzioni Capitolo 2 Il cemento Portland, le aggiunte minerali e i cementi comuni

Indice Capitolo 1 I leganti e il loro impiego nel settore delle costruzioni Capitolo 2 Il cemento Portland, le aggiunte minerali e i cementi comuni Indice Capitolo 1 I leganti e il loro impiego nel settore delle costruzioni 1.1 Introduzione 1.2 Leganti aerei e idraulici 1.3 Il gesso 1.4 La calce aerea 1.5 Le calci idrauliche 1.6 Dalle calci idrauliche

Dettagli

2.5.3 PROVA ULTRASONICA PROVA ULTRASONICA

2.5.3 PROVA ULTRASONICA PROVA ULTRASONICA Pag. 1 di 1 PROVA ULTRASONICA 1. Descrizione e scopo della prova. Le cosiddette prove ad ultrasuoni di "trasparenza" si eseguono nell'ambito dei controlli non distruttivi per la determinazione delle caratteristiche

Dettagli

SOMMARIO 1. CALCESTRUZZO... 2 2. ACCIAIO DA C.A. (DEL TIPO B450C)... 3 3. ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA... 4 MANDANTE:

SOMMARIO 1. CALCESTRUZZO... 2 2. ACCIAIO DA C.A. (DEL TIPO B450C)... 3 3. ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA... 4 MANDANTE: SOMMARIO 1. CALCESTRUZZO... 2 2. ACCIAIO DA C.A. (DEL TIPO B450C)... 3 3. ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA... 4 1 1. Calcestruzzo Classe di esposizione: XC1 (elevazione) XC2 (fondazione) Classe di consistenza:

Dettagli

Lavorabilità definizioni

Lavorabilità definizioni Calcestruzzo fresco Lavorabilità definizioni attitudine di un calcestruzzo ad essere impastato, trasportato, posto in opera, compattato e rifinito senza che si verifichino segregazioni caratteristica che

Dettagli

C9. COLLAUDO STATICO C9.1 PRESCRIZIONI GENERALI

C9. COLLAUDO STATICO C9.1 PRESCRIZIONI GENERALI C9. COLLAUDO STATICO C9.1 PRESCRIZIONI GENERALI Il Cap.9 delle NTC detta disposizioni minime per l esecuzione del collaudo statico, atto a verificare il comportamento e le prestazioni delle parti di opera

Dettagli

con giunzione elettrosaldabile Tubazioni composite PE-ACCIAIO per collettori di scarico interrati attraversamenti rilevati SYSTEM GROUP

con giunzione elettrosaldabile Tubazioni composite PE-ACCIAIO per collettori di scarico interrati attraversamenti rilevati SYSTEM GROUP con giunzione elettrosaldabile Tubazioni composite PE-ACCIAIO per collettori di scarico interrati attraversamenti rilevati SYSTEM GROUP 01.2015 SGS é la tubazione composita PE + acciaio in grandi diametri

Dettagli

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare

Dettagli

IL CALCESTRUZZO CONFEZIONATO CON FILLER CALCAREO (Varietà Dolomitica - Cava La Pedicara)

IL CALCESTRUZZO CONFEZIONATO CON FILLER CALCAREO (Varietà Dolomitica - Cava La Pedicara) IL CALCESTRUZZO CONFEZIONATO CON FILLER CALCAREO (Varietà Dolomitica - Cava La Pedicara) RELAZIONE TECNICA STUDIO TECNICO MP MATTEO FELITTI Architetto Strutturista (Scuola F.lli Pesenti) e Tecnologo del

Dettagli

--- durezza --- trazione -- resilienza

--- durezza --- trazione -- resilienza Proprietà meccaniche Necessità di conoscere il comportamento meccanico di un certo componente di una certa forma in una certa applicazione prove di laboratorio analisi del comportamento del componente

Dettagli

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 DESCRIZIONE PRODOTTO La serie Neoarm è una linea di apparecchi d appoggio strutturali in elastomero armato, costituiti cioè da un blocco in elastomero nel quale sono inseriti

Dettagli

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di

Dettagli

PALI PREFABBRICATI IN CAV INFISSI TRAMITE BATTITURA

PALI PREFABBRICATI IN CAV INFISSI TRAMITE BATTITURA Via Arni, 30 55032 Castelnuovo di Garfagnana (LU) PALI PREFABBRICATI IN CAV (Cemento Armato Vibrato ) INFISSI TRAMITE BATTITURA OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Castelnuovo di Garfagnana, lì 25/01/2012

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA 120212-R-4013

RAPPORTO DI PROVA 120212-R-4013 CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280

Dettagli

LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri

LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri prof. Renato Giannini LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri (arch. Lorena Sguerri) Prescrizioni di normativa per le armature dei pilastri La normativa (D.M. 09/01/96, par.5.3.4) fornisce

Dettagli

Gli oggetti di plastica. Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico.

Gli oggetti di plastica. Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico. Gli oggetti di plastica Livello scolare: 1 biennio Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico. Funzioni lineari. Pendenza di una retta.

Dettagli

RELAZIONE RISPOSTA A DOMANDA N. 2. Generalità. Fondazioni. Caratteristiche del terreno

RELAZIONE RISPOSTA A DOMANDA N. 2. Generalità. Fondazioni. Caratteristiche del terreno RISPOSTA A DOMANDA N. 2 RELAZIONE Generalità La presente relazione illustra gli aspetti geotecnici e delle fondazioni relativi alle strutture delle seguenti opere: EDIFICIO SERVIZI BUNKER PROTEXIMETRICO

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

MIX DESIGN DEL CALCESTRUZZO Parte I - Mix Design Semplice

MIX DESIGN DEL CALCESTRUZZO Parte I - Mix Design Semplice MIX DESIGN DEL CALCESTRUZZO Parte I - Mix Design Semplice Anno XIII - Numero 45-2009 Silvia Collepardi e Roberto Troli Enco srl, Ponzano Veneto (TV) - info@encosrl.it 1. PREMESSA Esistono fondamentalmente

Dettagli

Capitolo 4. Superfici, tribologia, caratteristiche dimensionali e controllo qualità. 2008 Pearson Paravia Bruno Mondadori S.p.A.

Capitolo 4. Superfici, tribologia, caratteristiche dimensionali e controllo qualità. 2008 Pearson Paravia Bruno Mondadori S.p.A. Capitolo 4 Superfici, tribologia, caratteristiche dimensionali e controllo qualità 1 Proprietà superficiali dei metalli Figura 4.1 Schema di una sezione della superficie di un metallo. Lo spessore di ciascuno

Dettagli

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini)

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) 1) Che cos è? Lo spessivetro è uno strumento (brevettato dalla ditta Saint Gobain) dal funzionamento piuttosto semplice che permette di misurare lo spessore

Dettagli

MANUALE SCALE ELICOIDALI

MANUALE SCALE ELICOIDALI MANUALE SCALE ELICOIDALI INTRODUZIONE MANUALE SCALE ELICOIDALI Caratteristiche della scala ELICOIDALE in Cemento Armato BREVETTO DEPOSITATO Si tratta di una scala elicoidale autoportante, formata dalla

Dettagli

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI ARCHITETTONICO NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI STRUTTURALE Pagina 1 di 9 Sommario SOLUZIONE TIPO :... 3 VANTAGGI RISPETTO AL SISTEMA USUALE DI CAPANNONI PREFABBRICATI :... 6 SCELTA TIPOLOGIA

Dettagli

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN)

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) SALA C SALA A SALA B Ing. FRANCESCO POTENZA Ing. UBERTO DI SABATINO 1 1. PREESSA La presente relazione illustra i risultati

Dettagli

CALCESTRUZZO: COME REALIZZARE E CONTROLLARE IL PROCESSO DI PRODUZIONE COME DOCUMENTARE IL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE

CALCESTRUZZO: COME REALIZZARE E CONTROLLARE IL PROCESSO DI PRODUZIONE COME DOCUMENTARE IL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE CALCESTRUZZO: COME REALIZZARE E CONTROLLARE IL PROCESSO DI PRODUZIONE COME DOCUMENTARE IL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 1 Al fine di ottenere la certificazione del controllo del processo del calcestruzzo,

Dettagli

Certificazione di produzione di codice di calcolo Programma CAP3

Certificazione di produzione di codice di calcolo Programma CAP3 1 Certificazione di produzione di codice di calcolo Programma CAP3 1) CARATTERISTICHE DEL CODICE Titolo programma : CAP3 - Travi precompresse ad armatura pretesa, Metodo agli stati limite. Autore : ing.

Dettagli

condizioni per la posa su massetto riscaldante

condizioni per la posa su massetto riscaldante condizioni per la posa su massetto riscaldante Parchettificio Toscano s.r.l. - 56024 Corazzano - S. Miniato (PI) Italia - Tel. (0039) 0571 46.29.26 Fax (0039) 0571 46.29.39 info@parchettificiotoscano.it

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

molle per portoni sezionali

molle per portoni sezionali Il Mollificio Pavano s.p.a, all interno della vasta gamma di molle a torsione, vanta anche la produzione su larga scala di per impieghi industriali e residenziali, in acciaio fosfatato e prezincato. MOLLA

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti) PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti) PROGETTO ESECUTIVO Dott. Ing. FRANCO VALLEGRA 20015 PARABIAGO - Via Mari, 23 Tel. e Fax. 0331-553387 COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti)

Dettagli

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Proprietà meccaniche Prove meccaniche prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Prova di trazione provini di dimensione standard deformazione

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Il Sistema Evolution Modì è la nuova soluzione per la realizzazione di vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane,

Dettagli

DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO.

DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO. DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO. Verifica statica della struttura esistente, al fine di determinare la portata del solaio esistente; redazione

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati

il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati GRANCHIO il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati GRANCHIO è un cassero a perdere in polipropilene riciclato adatto, in alternativa ai sistemi tradizionali, alla realizzazione di vespai

Dettagli

VICRete Plus EN 1504-3

VICRete Plus EN 1504-3 VICRete Plus Prodotto di riparazione strutturale del calcestruzzo per mezzo di malte CC di riparazione (a base di cemento idraulico) Bettoncino per applicazione meccanizzata. Appositamente studiato per

Dettagli

sistema euromax Eurotherm SpA Pillhof 91 I-39010 Frangarto BZ Tel. 0471 63 55 00 Fax 0471 63 55 1 1 mail@eurotherm.info www.eurotherm.

sistema euromax Eurotherm SpA Pillhof 91 I-39010 Frangarto BZ Tel. 0471 63 55 00 Fax 0471 63 55 1 1 mail@eurotherm.info www.eurotherm. sistema euromax Eurotherm SpA Pillhof 91 I-39010 Frangarto BZ Tel. 0471 63 55 00 Fax 0471 63 55 1 1 mail@eurotherm.info www.eurotherm.info sistema euromax Alta resistenza nel minimo spessore Il sistema

Dettagli

Obbligo Di marcatura CE dei componenti del calcestruzzo. Obbligo di certificazione FPC per gli impianti di betonaggio. Responsabilità del Direttore

Obbligo Di marcatura CE dei componenti del calcestruzzo. Obbligo di certificazione FPC per gli impianti di betonaggio. Responsabilità del Direttore Obbligo Di marcatura CE dei componenti del calcestruzzo. Obbligo di certificazione FPC per gli impianti di betonaggio. Responsabilità del Direttore dei Lavori e del Collaudatore secondo il D.M. 14/01/2008

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

CALCESTRUZZO: PRESCRIZIONI, D.L., FPC E CONTROLLO STATISTICO

CALCESTRUZZO: PRESCRIZIONI, D.L., FPC E CONTROLLO STATISTICO CALCESTRUZZO: prescrizioni, D.L., FPC e controllo statistico Soluzioni pratiche mediante il servizio Optimix 2 TORINO, 1 dicembre 2010 ing. Davide RUGGERI NORME TECNICHE IL QUADRO NORMATIVO Norme Tecniche

Dettagli

VETROMATTONE ONDULATO CHIARO TERMINALE CURVO

VETROMATTONE ONDULATO CHIARO TERMINALE CURVO INDICE 1. Anagrafica 2. Caratteristiche Tecniche 3. Certificazioni 4. Utilizzo 5. Posa in Opera 5.A. Fase preliminare 5.B. Fase di installazione 5.C. Fase di finitura 6. Disegni 7. Voce di capitolato 1/5

Dettagli

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore R.Casimiri - GUALDO TADINO. Indirizzo Tecnologico corso Costruzioni,Ambiente e Territorio

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore R.Casimiri - GUALDO TADINO. Indirizzo Tecnologico corso Costruzioni,Ambiente e Territorio PRIME INDICAZIONI RIGUARDANTI LE PRINCIPALI NOVITA INTRODOTTE DAL D.M. 14/1/2008 Norme tecniche per le costruzioni CONTROLLI MINIMI DI ACCETTAZIONE IN CANTIERE AI SENSI DEL D.M. 14/01/2008, Legge 5.11.1976

Dettagli

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL 1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

IL CONTROLLO D ACCETTAZIONE ED IL COLLAUDO IN CORSO D OPERA DELLE PREVISTO DAL D.M. 14.01.2008. Lecco, 2 dicembre 2011

IL CONTROLLO D ACCETTAZIONE ED IL COLLAUDO IN CORSO D OPERA DELLE PREVISTO DAL D.M. 14.01.2008. Lecco, 2 dicembre 2011 IL CONTROLLO D ACCETTAZIONE ED IL COLLAUDO IN CORSO D OPERA DELLE STRUTTURE IN C.A. E IN ACCIAIO COME PREVISTO DAL D.M. 14.01.2008 2 IL CONTROLLO D ACCETTAZIONE ED IL COLLAUDO STATICO IN CORSO D OPERA

Dettagli

Corso di DIAGNOSTICA STRUTTURALE DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO. Formazione certificata ISO 9712 valida per l accesso all ESAME I-II LIVELLO RINA

Corso di DIAGNOSTICA STRUTTURALE DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO. Formazione certificata ISO 9712 valida per l accesso all ESAME I-II LIVELLO RINA Corso di DIAGNOSTICA STRUTTURALE DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO Formazione certificata ISO 9712 valida per l accesso all ESAME I-II LIVELLO RINA PROGRAMMA DEL CORSO Indagine Sclerometrica: determina la durezza

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO POLITECNICO DI TORINO Professor Alessandro De Stefano PROVINCIA DI TORINO Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Via VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA ITC PASCAL Via Carducci, n. 4 - GIAVENO

Dettagli

Corso di Riabilitazione Strutturale

Corso di Riabilitazione Strutturale Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 211 212 INFLUENZA DEL CAROTAGGIO SULLA STRUTTURA Dott. Marco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/

Dettagli

SETTI O PARETI IN C.A.

SETTI O PARETI IN C.A. SETTI O PARETI IN C.A. Parete Pareti accoppiate SETTI O PARETI IN C.A. Na 20% Fh i i h i Na/M tot >=0.2 SETTI O PARETI IN C.A. IL FATTORE DI STRUTTURA VERIFICHE SETTI O PARETI IN C.A. SOLLECITAZIONI -FLESSIONE

Dettagli

STUDIO DELLE PROPRIETÀ MECCANICHE E DI ADERENZA DI BARRE IN ROTOLO RIBOBINATE DA C.A.

STUDIO DELLE PROPRIETÀ MECCANICHE E DI ADERENZA DI BARRE IN ROTOLO RIBOBINATE DA C.A. Contratto di Ricerca tra FERALPI SIDERURGICA S.p.A. e CONSORZIO CIS-E STUDIO DELLE PROPRIETÀ MECCANICHE E DI ADERENZA DI BARRE IN ROTOLO RIBOBINATE DA C.A. Relazione finale Prof. Ing. Carlo Poggi Prof.

Dettagli

BBC Betonrossi Basic Concrete a cura di Luigi Coppola e del Servizio Tecnologico di Betonrossi S.p.A.

BBC Betonrossi Basic Concrete a cura di Luigi Coppola e del Servizio Tecnologico di Betonrossi S.p.A. 22 IL CONTROLLO DELLA QUALITA DEL CALCESTRUZZO IN OPERA S e i risultati del controllo di accettazione dovessero non soddisfare una delle disuguaglianze definite dal tipo di controllo prescelto (A o B)

Dettagli

PROVE PER LA DETERMINAZIONE DEI MODULI DI DEFORMAZIONE M d E M d M PROVA DI CARICO A DOPPIO CICLO CON PIASTRA CIRCOLARE<

PROVE PER LA DETERMINAZIONE DEI MODULI DI DEFORMAZIONE M d E M d M PROVA DI CARICO A DOPPIO CICLO CON PIASTRA CIRCOLARE< 2.5.17 PROVA SU PIASTRA Md Pag. 1 di 4 PROVE PER LA DETERMINAZIONE DEI MODULI DI DEFORMAZIONE M d E M d M PROVA DI CARICO A DOPPIO CICLO CON PIASTRA CIRCOLARE< 1. Scopo Lo scopo della prova è quello di

Dettagli